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Collo e mani sono zone particolari. Dicono tutto sull'età biologica di una persona. Il perché di questa differenza tra pelle del collo e delle mani e quella del viso ce lo spiega l'esperto, il dott. Mario Mariotti, medico estetico e vicepresidente di Agorà. Ecco come ringiovanire efficacemente questi due punti delicati e spesso trascurati.

Di Alexa Kuhne

Parma, 5 marzo 2016

Puoi avere una faccia perfetta e dimostrare dieci anni in meno, ma le mani e il collo sono pronti a tradirti.
Perché forse non tutti sanno che sono le parti del corpo che dicono tutto sull'età. Sono i punti che invecchiano prima e che richiedono cure particolari. Eppure, sono proprio le parti che si trascurano di più, con conseguenze spesso irreparabili, se si cercano soluzioni troppo tardi.
Cerchiamo di capire il perché di questa differenza tra pelle del collo e delle mani e quella del viso con l'esperto, il dott. Mario Mariotti, medico estetico e vicepresidente di Agorà, la società scientifica che prepara anche i medici della bellezza.

Perché la pelle del collo invecchia prima?

"La pelle del collo è sottile. Ci sono meno adipe e ghiandole sebacee rispetto a quella del viso. Per questa è quasi sempre asciutta, non è ben oleata. Questo porta ad un più facile invecchiamento perché la pelle del collo collassa, perdendo tonicità.
I muscoli del collo non sono agganciati a delle strutture ossee che garantirebbero maggiore tenuta. A peggiorare il quadro ci si mette anche la circolazione sanguigna, più lenta rispetto al volume di liquidi diffusi e drenati sul viso".
In effetti molte donne trascurano la pelle del collo e quella della zona décolleté, se non quando diventa evidente la necessità di cure e rimedi mirati a tonificarla e renderla più elastica.

Come tonificare la pelle del collo cadente?

"In realtà si può fare molto. Innanzitutto ricordare di considerare sempre la pelle della zona cervicale come pelle normale o pelle secca e quindi mai usare delle creme per la pelle grassa sul collo ma delle creme e delle lozioni che siano molto idratanti, per pelle normale o secca. Sì all' uso di un esfoliante di ottima qualità almeno una volta a settimana".
Altro focus è quello delle mani. Forma e aspetto attirano l'attenzione come viso, occhi, bocca. Sono i nostri punti più scoperti, quelli che si mettono subito in gioco. Attraverso le mani si comunicano tante cose, molte più di quelle che immaginiamo. Ecco perché la medicina estetica se ne prende molta.

Cosa si può fare per preservarle?

"La mano femminile è in media più piccola di quella maschile di circa due centimetri in lunghezza e di uno in larghezza, a parità di struttura corporea, ed è meno potente e più sensibile, quasi come quella dei bambini.
 La pelle più sottile e delicata è quella del dorso delle mani, molto simile a quella del contorno degli occhi. Presenta un solo strato corneo a differenza di quella dei palmi che è più spessa anche per ovvie esigenze di presa.
 Proprio per questo la pelle del dorso delle mani, oltre al fatto che è una zona cutanea costantemente esposta alle radiazioni solari, è più soggetta, rispetto alla pelle di altre zone del corpo, a danni da aggressioni chimiche nell'uso domestico e professionale, quali detersivi, tensioattivi, solventi, ecc.. 
L'igiene maniacale comporta un danneggiamento a carico del mantello idrolipidico; questo riveste lo strato più superficiale dell'epidermide, quello corneo, donando alla pelle elasticità e protezione. 
Da una recente indagine risulta che l' 80% degli italiani si lava le mani con saponi almeno cinque volte al giorno. Questa pratica è, spesso, inutile e nociva in quanto danneggiando la barriera naturale di protezione della pelle, la espone ad infezioni, screpolature, secchezza ed inestetismi. La prevenzione intelligente è lavare le mani con moderazione e soprattutto i palmi che sono più soggetti a sporcarsi rispetto al dorso; proteggerle con guanti durante i lavori domestici ed utilizzare detergenti poco aggressivi o, in alcuni casi, la sola acqua".

invecchiamento collo prima e dopo il trattamento. benessere ringiovanimento medicina estetica

Le mani dicono la vera età, proprio come il collo...

"Uno dei primi segni distintivi di un invecchiamento cutaneo accelerato è costituito dalla comparsa sul dorso di macchie ipercromiche, più o meno numerose e più o meno evidenti. Prodotti cosmetici ad azione schiarente danno spesso risultati deludenti; buoni miglioramenti si ottengono invece con specifici peeling chimici (acido cogico, manduvico, ecc.) e con alcuni tipi di luce laser (luce pulsata, ecc.). Fondamentale è, però, una opportuna prevenzione con creme fortemente idratanti e con fotoprotettori a massima protezione".


Non si può considerare una mano senza tenere presente le unghie, quelle preziose parti incastonate nelle dita.
Anche loro giocano un ruolo importante nell'estetica, in quanto possono penalizzarne o accrescerne la bellezza.
 "Molte sono le alterazioni a carico delle unghie, genericamente indicate come onicosi, come le onicomicosi dovute a funghi, le discromie o le cosiddette unghie a vetrino di orologio. La prima cosa è un corretto stile di vita ed una buona cultura cosmetologia che preveda sempre delle creme idratanti accanto a delle protezioni solari elevate per il giorno e delle energiche emulsioni alla sera. A volte tutto ciò può non bastare e si possono notare macchie e riduzione di elasticità del dorso delle mani. Ed è qui che entra in gioco una strategia terapeutica che consiste nel sottoporsi a cicli di biostimolazione cutanea, metodica che consiste nel praticare delle iniezioni negli spazi interdigitali di aminoacidi come costituenti di base del sebo, di vitamina B come coenzima, di glucosamina per il suo forte potere igroscopico e di polidesossiribonucleotide per la sua capacità di stimolare i fibroblasti".

MANI prima e dopo il trattamento benessere ringiovanimento medicina estetica

Ci sono trattamenti lifting viso che possono essere utilizzati anche su collo e mani?

"Per contrastare gli effetti della gravità e riacquistare una forma più giovane, il viso necessita di volume. Questo si può ottenere con un filler dermico a base di idrossiapatite di calcio, che stimola la produzione naturale di collagene dando un effetto volumizzante efficace e duraturo. Si chiama Radiesse ed è uno dei pochi filler dermici autorizzati dalla FDA americana, considerata l'autorità regolatoria più severa al mondo; naturalmente ha anche la certificazione CE dell'unione europea.
Il prodotto può essere utilizzato diluito anche per il ringiovanimento del collo, iniettato con micro cannula, con risultati superiori ad altre metodiche. Da pochi giorni il prodotto ha ottenuto la certificazione FDA anche per il trattamento dell'invecchiamento delle mani".

Sabato, 05 Marzo 2016 10:38

Addio al tabacco con una sana alimentazione

Recenti studi hanno evidenziato che esistono particolari alimenti che aiutano ad eliminare la nicotina dal corpo. Ciò che mangiamo (e beviamo) gioca un ruolo importante per smettere di fumare. Scopriamo quali sono ritenuti cibi alleati.

Di Chiara Marando 

Parma, 5 marzo 2016

Una sana alimentazione ha effetti positivi sul nostro benessere fisico, molto più di quanto non si possa pensare. Infatti, non è utile solo per mantenersi in forma o equilibrare il nostro organismo, ma anche per dire addio al tabacco.

Già, perché ci sono cibi amici che, grazie alle loro particolari proprietà, aiutano ad eliminare gli effetti del fumo, favorendo un graduale distacco da esso. Stiamo parlando ad, esempio, di frutta e verdure, ma la lista è lunga.

Ad evidenziarlo sono recenti studi. La Nicotina è una sostanza prodotta dalla pianta del tabacco ed è responsabile, tra gli altri, della dipendenza dal fumo. Quindi, se ciò che desiderate è eliminare questa sostanza dal vostro corpo, la prima cosa da fare è iniziare con la dieta giusta.

Segnatevi questo elenco!

Per la maggior parte si tratta di frutta e verdura, ideali per purificare il corpo. Inoltre, anche l'acqua diventerà il vostro migliore alleato per dire "addio" al tabacco.

  • Arancia: la Nicotina abbassa i livelli di vitamina C nel corpo, per questo motivo, è consigliato il consumo di arance, che sono una preziosa fonte di questa sostanza. 
  • Limone: per ridurre gli effetti della nicotina sulla pelle è bene mangiare limoni due o tre volte a settimana. In questo modo, le cellule della pelle si rigenerano attraverso gli effetti della vitamina C.
  • Kiwi: il kiwi è uno dei frutti con i più alti livelli di vitamine A, C ed E, quindi perfetto per purificare il corpo;
  • Mirtillo: la Nicotina fa salire i livelli di zucchero e crea un ispessimento dei capillari. Il mirtillo è particolarmente ricco di acido folico (una vitamina molto importante per le varie numerose funzioni che svolge) e contiene tannini e glucosidi antocianici, i quali oltre a dare al frutto il suo caratteristico colore, riducono la permeabilità dei capillari e ne rafforzano la struttura. Le antocianine, infine, presenti in grandi quantità, rafforzano il tessuto connettivo che sostiene i vasi sanguigni e ne migliorano l'elasticità ed il tono. Riescono in tal modo a svolgere un'azione antiemorragica nonché contro i radicali liberi.
  • Melograno: Le sue proprietà sulla circolazione del sangue lo rendono un frutto perfetto per rigenerare i globuli rossi.
  • Broccolo: gli effetti di purificazione di questo ortaggio sono molto noti. La vitamina B, componente principale di questo alimento, è il miglior antidoto contro gli effetti del tabacco. Grazie anche allo NRF2, un'altra sostanza che possiede il broccolo ad alti livelli.
  • Spinacio: l'acido folico, presente negli spinaci, è ideale per rimuovere la nicotina dal corpo.
  • Carota: le vitamine A, C e K aiutano a rafforzare le difese. In questo modo, è più facile agire contro gli effetti della nicotina.
  • Cavolo: le proprietà antiossidanti dei germogli sono diventati un alleato indispensabile per chi vuole dimenticare il tabacco.
  • Acqua: è noto a tutti che il corpo si disidrata dopo il fumo. Per questo motivo, si consiglia di bere molta acqua così da aiutarne la purificazione.

Le ricerche scientifiche ed i dati accumulati dagli studi, ricorda Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti" evidenziano come sempre le credenze popolari siano foriere di verità assolute. Ci sono anche due pilastri fondamentali: non fumate e consultate il vostro medico.

Gli obiettivi che uno sportivo deve perseguire non sono solo corporei, ma anche mentali. Solo così riuscirà ad ottenere risultati davvero importanti: da qui nasce l'idea alla base del progetto My Best, uno strumento di lavoro per migliorare le proprie prestazioni sportive.

Parma, 02 Marzo 2016 - 

My Best è l’acronimo di Mindfulness Yoga Bioenergetic Endurance Sport Training, un training sperimentale iniziato due anni fa, che permette di migliorare le prestazioni sportive attraverso un programma di discipline psicofisiche che accompagnano le normali sessioni di allenamento.

Dalla sperimentazione di Marcello Zoni, psicologo, psicoterapeuta, analista bioenergetico e psicologo dello sport, insieme a Luna Carelli, counsellor professionale di mediazione corporea, è nato il progetto My Best che propone un percorso che affianca al proprio allenamento un mix di discipline psicofisiche: mindfulness, yoga e bioenergetica. Uno strumento di lavoro per gli atleti che spesso trascurano gli elementi complementari ed essenziali del benessere psicofisico, fondamentali per le prestazioni sportive.

foto Grounding1

Una prima testimonianza dei risultati positivi derivati dall’applicazione del progetto, arriva da Dario Chitti, triatleta del Cus Parma e della Nazionale Italiana di Triathlon, che ha abbinato Il progetto MyBest alla preparazione della stagione 2015, vincendo poi i campionati italiani under 23.

Con il progetto MYBEST, attraverso le tre diverse pratiche abbinate, ho cominciato a conoscere il mio corpo mettermi in contatto con esso, sentire ogni stato d'animo riconoscerlo e affrontarlo o viverlo nel migliore dei modi. Con lo yoga, la bioenergetica e la mindfulness ho provato nuovi stimoli e, rilassando il mio corpo, sono riuscito a prevenire gli infortuni riuscendo a rendere la mia stagione di gare più continuativa. Sono riuscito a gestire l'ansia attraverso le tecniche di respirazione e visualizzazione riuscendo ad essere più tranquillo, rilassato e consapevole prima delle gare. I risultati sono arrivati non solo dai test – continua Chitti – ma anche e soprattutto nei campi gara dove NEL 2015 sono riuscito per la prima volta a vincere i campionati italiani under 23 e la prima gara del circuito internazionale Granprix Italia, sono arrivato secondo ai campionati Italiani assoluti duathlon (affrontati con una preparazione più mentale che fisica) ed ho continuato per tutto l'anno ad ottenere prestazioni di alto livello come mai in passato.

Dai risultati dei test svolti durante i due anni di sperimentazione, presso lo studio Grounding, si è evidenziato che lo stato psicofisico dei partecipanti al progetto è notevolmente migliorato.

I test effettuati all’inizio ed alla fine del progetto, mostrano come il livello di cortisolo (ormone dello stress) degli atleti sia diminuito di ben due terzi rispetto ai valori iniziali. La dott.ssa Nicoletta Cinotti, Didatta della Società Italiana di Analisi Bioenergetica e istruttore senior di protocolli MBSR, spiega che “i protocolli basati sulla mindfulness hanno dimostrato di avere una efficacia sulla riduzione dei livelli di cortisolo e sono entrati nelle procedure di allenamento anche di grandi squadre. Cosa avviene durante il protocollo? Si riduce lo stress e la produzione di cortisolo si stabilizza. In questo modo l’atleta gareggia sulla base delle sue risorse piuttosto che sulla base della prestazione da sforzo, diminuendo così il rischio di overtraining.”

Il protocollo sperimentale prevede un training intensivo di 8 settimane durante le quali gli atleti affiancano al proprio allenamento delle sedute di gruppo settimanali e delle sessioni individuali. Sono state insegnate le tecniche di mindfulness, yoga e bioenergetica studiate appositamente per gli sportivi. Lo scopo del training è quello di migliorare le prestazioni sportive attraverso esercizi tesi a: aumentare la consapevolezza corporea (attraverso esercizi di respirazione e attenzione alle sensazioni fisiche), allentare lo stress e ridurre l’ansia (l’abbassamento del livello di tensione generale si ottiene con tecniche di respirazione, meditazione e rilassamento), incrementare la forza attraverso esercizi di carica energetica, rilassare la muscolatura attraverso esercizi di scarica energetica e ridurre i microtraumi che l’allenamento sportivo comporta.

Anche il Cus Parma ha espresso grande entusiasmo per il progetto che vede protagonisti alcuni dei suoi atleti:Il progetto My Best ha ampliato una collaborazione che era già in atto tra Studio Grounding e CUS Parma - afferma Luigi Passerini, segretario del Cus Parma - che aveva dato ottimi risultati in termini di gradimento e fidelizzazione tra i partecipanti. Qui l'attenzione si è spostata maggiormente sugli atleti di alto livello: l'obiettivo del CUS era certamente quello di poter garantire loro il meglio per poter competere al top.”

Si conferma dunque l’importanza dello stato psicofisico nella preparazione degli atleti. Il progetto MyBest avvalora questa tesi ancora una volta, ancora di più e con una sperimentazione conclusa con i migliori risultati.

Pubblicato in Salute e Benessere Parma
Domenica, 14 Febbraio 2016 12:48

Epidemia Si, Epidemia No. Zika contro meningite

Zika contro meningite. Come l'informazione ha trattato le due notizie. Allarmismo globale quasi terroristico per Zika e una malattia quasi convenzionale e circoscritta (Toscana) per la meningite. Confrontate numeri e intensità giornalistica e giudicate se non c'è il sospetto di manipolazione e circonvenzione (di incapaci o sospettati tali)

di Lamberto Colla Parma, 14 febbraio 2016.
Dove sta la verità?
Allarme mondiale per Zika. Rischio pandemia e l'OMS che consiglia addirittura l'aborto per le signore sud americane. Un'azione preventiva molto forte soprattutto se messa in relazione al fatto che non vi è certezza del rapporto causa effetto; non è accertato scientificamente che il virus incriminato sia responsabile della microencefalia.

Il mondo intero è però pronto a combattere e i migliori istituti di ricerca sono stati chiamati a rapporto per trovare il nuovo vaccino. Una mossa un po' tardiva posto che il virus fu scoperto quasi sessant'anni fa, era il 1947 e isolato due anni dopo.

Per contro, i luminari italiani, rassicurano sul problemino che si è manifestato nella sola regione toscana: nientepopodimeno che la meningite.
Una cosa di cui non v'é di che preoccuparsi, "nessun pericolo di epidemia" esclamano in coro i medici e i rappresentanti delle istituzioni. Nel frattempo però già 300.000 vaccinazioni sono state fatte e l'obiettivo è di obbligare alla vaccinazione un milione di toscani (vaccini gratuiti sino a 45 anni) per un controvalore di 30 milioni di euro.
Ma continuano a rassicurare, in fondo sono deceduti solo, si fa per dire, due persone nel 2016.
Solo nel 2016 nella regione interessata, con una localizzazione individuata soprattutto lungo la valle dell'Arno, i casi di meningite sono stati 12, di cui 10 da meningococco C. Dal 2015, nel complesso, si sono verificati 50 casi e 9 sono state le morti.
Intanto, di recente, tra le persone colpite dal meningoccoco C c'è anche chi ha avuto progressivi miglioramenti, come i ragazzi ricoverati di recente nel Fiorentino, una ventiduenne americana e un ventitreenne di Bagno a Ripoli, che tra l'altro era stato già vaccinato nel 2008.

Lungi quindi dal pensare a qualsiasi rischio di epidemia, dicono le fonti autorevoli di informazione riportando le opinioni di chi se ne intende.

Tornando invece all'allarme mondiale causato da Zika, a tutt'oggi, non si registrano decessi a livello continentale, solo sporadici casi di persone infettate di rientro da paesi sudamericani e solo nove malati in Italia. I primi tre morti sono stati registrati in Brasile pochi giorni fa ai quali si sono aggiunti altrettanti in Venezuela.
Il confronto, al di là dei dei freddi numeri, è inquietante soprattutto se messi in relazione alle dimensioni territoriali che si contrappongono e al battage informatico che sta dietro ai due fenomeni.

Da profano posso considerare che non comprendo la ragione di tanto accanimento terroristico sul virus Zika soprattutto se contrapposto al flebile respiro mediatico riservato al ben più esplosivo rischio meningite, per ora, allocato nella vicina toscana ma che in tempi recenti aveva già colpito in Veneto e in Sicilia.

A chi giova distribuire il terrore sul primo fenomeno, statisticamente irrilevante, e soffocare invece un più chiaro segnale epidemiologico così pericolosamente localizzato?

Vero é che le temperature sono alte, in questo strano inverno, ma la stagione delle zanzare è ancora relativamente lontana e c'è tutto il tempo per avviare una buona prevenzione intervenendo, da subito sulle prime larve (in genere a marzo), inibendo quindi il processo di moltiplicazione della zanzara, il vettore principale del virus Zika.

Informazione manipolata al servizio dei soliti noti.
Cresce perciò il sospetto che l'informazione ufficiale, quella rappresentata dalle reti televisive, istituzionali e commerciali, e i quotidiani a diffusione nazionale, siano sottoposte al controllo diretto o indiretto, dei medesimo burattinai.

Quei pochi che riescono a far muovere volumi finanziari immensi, capaci di mettere in crisi le borse di tutto il mondo. Quei pochi che hanno in mano la stragrande maggioranza dei marchi alimentari, quei pochi che stanno riuscendo nell'obiettivo di annientare le politiche nazionali sostituendo un governo globale costituito dai detentori della finanza. Quei pochi che, con la complicità dei politici arruolati, per mezzo dei trattati internazionali si sostituiscono ai governi nazionali inibendo i loro poteri, ceduti ad agenzie internazionali e finanziarie.

David Rockefeller, nel giugno del 1991, durante l'incontro del gruppo Bilderberg a Baden Baden, pare avesse così sintetizzato l'obiettivo dei potenti della terra: "una sovranità sovranazionale esercitata da una èlite intellettuale e da banchieri mondiali è senza dubbio da preferirsi senza esitazioni alla tradizionale autodeterminazione delle nazioni."

A ben osservare quanto sta accadendo in Europa e nella nostra cara Penisola, sembra confermare il successo di questa loro strategia.
Il loro potere si è così finemente infiltrato nella società civile che ormai è difficile liberarsi da questo "tenero abbraccio mortale".

Marchi alim Oxfame
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Foto di copertina: Comparazione di un cranio normale con uno microcefalico. U.S. Centers for Disease Control and Prevention
Foto interna: infografica Oxfame - concentrazione dei marchi alimentari

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Pubblicato in Politica Emilia
Domenica, 07 Febbraio 2016 09:36

Additivi sotto accusa per le malattie autoimmuni

Vi può essere una correlazione tra malattie autoimmuni, tra cui diabete, sindrome intestino irritabile, celiachia e persino sclerosi multipla, e l'assunzione di taluni additivi alimentari.

A fare la scoperta sono stati l'Istituto Israeliano di Tecnologia Technion di Haifa e l'Istituto Aesku-Kipp in Germania.
La ricerca, pubblicata su Autoimmune Reviews, spiega che alcuni additivi possono indebolire la resistenza dell'intestino a batteri, tossine e altri elementi nocivi nutritivi e non.

Nel loro studio, i ricercatori si sono concentrati sul significativo aumento dell'uso di additivi alimentari industriali volti a migliorare la qualità come il gusto, l'odore, la consistenza e la durata e hanno scoperto un "collegamento circostanziale significativo tra l'aumento dell'uso di prodotti alimentari trasformati e l'aumento nell'incidenza di malattie autoimmuni."

A finire sul banco degli imputati in particolare: glucosio, sodio, solventi grassi (emulsionanti), acidi organici, glutine, transglutaminasi microbica (un enzima speciale che funge da colla alimentare) e particelle nanometriche.


Secondo gli autori dello studio, la loro assunzione costante aumenta il rischio di sviluppare malattie autoimmuni, nelle quali il sistema immunitario attacca cellule, tessuti o organi come se fossero corpi estranei.

L'invito, quindi, è quello di leggere sempre attentamente l'etichetta degli alimenti. Con l'entrata in vigore del regolamento comunitario 1169/2011, gli ingredienti devono comparire in ordine decrescente di presenza nell'alimento.

Particolare attenzione secondo il primo autore della ricerca, Aaron Lerner, va prestata ai piatti pronti ma anche a carne, pesce, dolciumi, bevande e prodotti da forno.

[Fonte: Teatro Naturale per Sol&Agrifood 1 febbraio 2016]

Trend in cucina: la moda del momento sceglie il Golden Milk, una bevanda dalle origini antiche preparata con latte, miele e curcuma, ovvero la cosiddetta “radice della guarigione del corpo”. Un drink dai tanti benefici

Di Chiara Marando -

Sabato 23 Gennaio 2016 -

Mode, manie e tendenze, in cucina non finiscono mai i trend del momento, alimenti nuovi o riscoperti che sembrano non poter mancare sulla tavola dei veri gourmet.

Questa volta tocca ad una bevanda particolare e dal nome promettente: il Golden Milk, un mix di latte, miele e curcuma. Tutti lo vogliono, lo cercano e ne condividono la foto tramite social, come ben dimostra l’hashtag #goldenmilk, ma la realtà è che non si tratta di una novità, bensì di un prodotto dalla storia quasi millenaria.

I primi a conoscerne e sfruttarne le virtù benefiche sono stati i medici ayurvedici, proprio in relazione alle proprietà della curcuma, ma anche del miele e del latte, che riescono ad attivare effetti positivi sul nostro organismo. Infatti, entrando nel dettaglio, la curcuma possiede ormai conclamate caratteristiche  curative come anti-infiammatorio, ma anche antiossidante ed analgesico. In più, rappresenta un’importante soluzione per trattare quei disturbi legati al sistema articolare, intestinale e respiratorio.  Il segreto si trova nella cosiddetta curcumina, una sostanza estremamente preziosa, diciamo proprio un’alleata per il benessere a tutto tondo, definita non a caso come la “radice della guarigione del corpo”.

Golden-Milk

Se poi pensiamo al miele, inutile dire che non c’è rimedio naturale migliore per mal di gola e tosse. Aggiungendolo al latte, ricco di calcio, vitamina D e proprietà calmanti, l’accoppiata diventa insuperabile per favorire il sonno serale, oppure per coccolarsi durante l’influenza.

Gli amanti del Golden Milk, ovvero chi non può più farne e meno, consigliano di assumerne un bicchiere una volta al giorno con regolarità, così da poterne constatare le potenzialità.

golden milk 1

Ma dopo aver elencato i suoi numerosi aspetti positivi, non rimane che provarlo. Quindi ecco la ricetta per prepararlo a casa:

Ingredienti per la Pasta di curcuma

1/2 tazza di curcuma in polvere

1/2 tazza di acqua

1/2 cucchiaino di pepe macinato.

Preparazione

Bollire acqua, pepe e curcuma mescolando fino ad ottenere un impasto denso che farete raffreddare. La pasta di curcuma si può tenere in un contenitore ermetico in frigo fino a 40 giorni.

Ingredienti per Golden Milk

1 cucchiaio di pasta di curcuma

1  tazza di latte vegetale (soia o riso)

1 cucchiaino di olio di mandorle dolci

Miele per dolcificare

Preparazione

Far bollire il latte con un cucchiaio di pasta di curcuma ed uno di olio di mandorle fino a quando il composto non sarà diventato cremoso. Infine, aggiungere il miele.

Pubblicato in Cultura Emilia

Hanno proprietà portentose, ma vanno conosciuti e dosati. Ecco cosa dice l'esperto, la dottoressa Elisabetta dall'Aglio, endocrinologa e dietologa. Una piccola guida per scoprire come assumerli e che effetti benefici possono avere sulla salute. - 

- di Alexa Khune -

Parma, 25 dicembre 2015 

Sono un portentoso dono della natura, con cui si previene e si cura: i semi, non a caso detti della salute, stanno diventando un elemento fondamentale dell'alimentazione.
Gli effetti benefici sono davvero numerosi ma non bisogna strafare. Lo spiega la dottoressa Elisabetta Dall'Aglio, endocrinologa e dietologa di Parma.

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Dottoressa Elisabetta Dall'Aglio, endocrinologa e dietologa di Parma Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Perché sono utili all'organismo

Se assunti con moderazione e non considerati come una bacchetta magica, possono apportare molti oligolementi e benefici allo stato generale, e contrastare il danno vascolare, l'invecchiamento e le malattie degenerative.
 Il loro potere di interferenza con l'assorbimento di altri nutrienti e' al contempo una controindicazione e una virtu' (rallentano anche l'assimilazione degli zuccheri semplici).

Quando cominciare

Tutti i semi oleosi si possono introdurre nell'alimentazione del bambino dopo il secondo anno di vita.
Per i semi di zucca e girasole dopo i 5 anni e con buone competenze per deglutirli.

Perché non eccedere

In generale sono tutti molto calorici e ricchi di fibre e possono interferire nell'utilizzo e assorbimento di altri nutrienti.
La raccomandazione e' di assumerli in quantità moderata .

Semi di zucca. Hanno il dono di essere ricchi di fosforo, quindi vanno benissimo per potenziare la memoria.
Pistacchi. Sono una preziosa fonte di vitamine A e B, proteine e sali minerali. Un mix portentoso per prevenire artrite e diabete.

Semi di lino. Contengono un'alta concentrazione di Omega 3. L'indicazione da non sottovalutare mai è quella secondo cui vanno consumati crudi e tassativamente triturati.
Essendo ricchissimi di vitamine, sali minerali, fibre e proteine vegetali, potrebbero sostituire la maggior parte dei pasti abituali, essere mangiati al posto della carne e/o del pesce a prevenire malattie cardiache e in generale vascolari.

Limiti dei semi di lino. Non sono la maggior fonte conosciuta di Omega3 del regno vegetale. Inoltre potrebbero aumentare il rischio di gozzo. Il consiglio è quello di limitare il consumo di semi di lino crudi a 3-4 cucchiai al giorno.
Sembra che scaldare i semi di lino non sia salutare e, anzi, possa creare altre sostanze nocive. Non consumarli subito porta a un veloce deterioramento degli stessi.
I semi di lino crudi interi presentano grande difficoltà di digestione. Si consiglia sempre di triturarli e di consumarli subito.

Semi di chia. Naturalmente molto digeribili, non necessitano di essere triturati. A distanza di anni, mantengono inalterate le proprie caratteristiche, come l'olio estratto che, a differenza dell'olio di lino, ha una durata superiore. I semi tritati di chia si conservano senza irrancidire anche per un anno. Dal confronto con i semi di lino quelli di chia sembrano uscire vincitori, anche perché sono una preziosa fonte di fibre solubili e insolubili. Il loro piccolo difetto è che rallentano la digestione.

Chia, occhio se ipertesi. Controindicati durante l'assunzione di farmaci per l'ipertensione perchè riducono la tensione arteriosa generale e possono quindi potenziare gli effetti di questi farmaci. Stessa precauzione per il consumo nei soggetti che soffrono di ipotensione.
I semi di chia potenziano gli effetti di farmaci che fluidificano il sangue, come l'aspirina e pertanto se ne sconsiglia l'uso quando questi farmaci sono assunti su base giornaliera. L'associazione tra aspirina e Omega-3 può essere utile nel trattamento di alcuni disturbi, come le malattie cardiache.
Interazioni con farmaci. Altre interazioni sono quelle con i farmaci per la cura del diabete o l'assunzione di insulina perché hanno la proprietà di ridurre i livelli complessivi di glucosio nel sangue. Questo è molto vantaggioso per i diabetici, ma al contempo, potenziare l'effetto dei farmaci, puo' comportare rischi di ipoglicemia.
I semi di Chia sono poi controindicati per le persone con diverticolosi e per quelle che hanno subito un intervento chirurgico nel tratto gastrointestinale, allo stomaco, all'intestino tenue o del colon.

Sesamo. Eccellente fonte di calcio, ferro, manganese e rame ed è utile per abbassare il colesterolo. Da questi semi si ricava un olio da utilizzare a crudo.

Semi di girasole. Sono ricchi di rame, selenio, vitamina E e acido folico e rafforzano il sistema immunitario. Possiedono proteine, mentre la percentuale di grassi, rispetto ad altri semi, è relativamente modesta. Ottimi per rafforzare il sistema immunitario e buona fonte di vitamine e di minerali (zinco, selenio e potassio...). Sono molto calorici e bisogna evitare di darli ai bambini fino a 5 anni perché possono andare di traverso.

Semi di zucca. Contengono più sodio e zinco di quelli di girasole e sono ricchi di magnesio. Entrambi i semi sono rimineralizzanti, vitaminici ed energetici; per sfruttare tutte le loro proprietà è consigliabile, alternandoli, consumarli crudi o leggermente tostati. Sono solo ipercalorici.

Domenica, 20 Dicembre 2015 11:00

Il Formaggio può creare dipendenza

Il formaggio può creare dipendenza, almeno stando ai risultati di una ricerca dell'Università del Michigan. Nulla di pericolo, spiega la ricercatrice, solo un processo naturale. La caseina agisce sui recettori oppioidi del cervelo.

Verona, 15 dicembre 2015.
Nulla di pericoloso, si tratta di un processo che non può innescare alcuna patologia, come ha spiegato l'autrice dello studio Erica Schulte.
 Il processo è assolutamente naturale, anzi fisiologico: la caseina, una proteina contenuta nel latte e nei formaggi, viene scissa durante la digestione e rilascia una serie di oppiacei, le casomorfine.

I ricercatori dell'università statunitense hanno scoperto dunque che la caseina contenuta nel formaggio agisce sui recettori oppioidi del cervello, stimolando il consumo ed è questa la ragione per cui non ci si accontenta, spesso, solo di una porzione di formaggio ma ci si abbuffa. Una cosa analoga è accaduta a una parte degli studenti statunitensi utilizzati per la ricerca, che hanno sviluppato una predilezione per la pizza abbondantemente condita con formaggio fuso.

Durante l'osservazione, i ricercatori hanno anche scoperto che gli alimenti in grado di generare maggiore dipendenza sono quelli ricchi di grassi e più difficili da digerire. Era già noto che un consumo eccessivo di grassi nella dieta può portare a una sorta di dipendenza. In ogni caso, secondo Erica Schulte, "il cibo grasso genera comunque problemi nella dieta, indipendentemente dal fatto che i soggetti sperimentino i sintomi della dipendenza da cibo".

[Fonte Veronafiere da: Teatro Naturale – www.teatronaturale.it]

Domenica, 20 Dicembre 2015 09:55

Frutta e latte nelle scuole

Mercuri (Alleanza Cooperative Italiane): Bene il piano europeo di educazione alimentare. Siamo pronti a collaborare con il MIPAAF.

Roma, 15 dicembre 2015. "Apprezziamo il ruolo strategico riconosciuto dal Parlamento europeo all'educazione alimentare attraverso la scuola, luogo d'eccellenza per la formazione delle coscienze, fondamentale per trasmettere già in giovane età le buone abitudini per una corretta e sana alimentazione. La cooperazione è a disposizione del ministero delle Politiche Agricole per una proficua collaborazione in tal senso".

Così il presidente dell'Alleanza delle Cooperative - settore agroalimentare, Giorgio Mercuri, ha espresso soddisfazione per la nuova proposta di regolamento su latte e frutta nelle scuole presentata ieri in occasione del Consiglio dei ministri dell'agricoltura e della pesca dell'Unione Europea. "Potrebbe essere interessante – ha continuato Mercuri – incentivare, tra le misure da proporre, gite scolastiche e visite di studio presso cooperative di raccolta, trasformazione e fattorie didattiche, da realizzarsi anche con contributi economici da parte delle aziende per coprire i costi di trasporto sostenuti dagli istituti scolastici".

(Fonte Alleanza delle Cooperative Italiane)

Nello storico teatro Auditorium Manzoni di Bologna, i capelli sono protagonisti insieme a grandi stilisti e talenti emergenti, per una due giorni unica targata Davines. -

Parma, 4 ottobre 2015 -

Il ricco programma vedrà la giornata di oggi dedicata ai capelli, con alcuni fra i più acclamati stilisti Davines. Domani, lunedì 5 Ottobre, sarà invece il momento per la formazione, alla scoperta di tutti i segreti tecnici dell'ultima collezione realizzata da Angelo Seminara e Edoardo Paludo. Sarà inoltre l'occasione per conoscere le nuove proposte artistiche degli stilisti locali, presentare i progetti del Davines Education Team per il 2016 e discutere i nuovi scenari di sviluppo del business sostenibile.

L'evento con le immagini in diretta si potrà seguire su Facebook nella pagina Davines Italia e su Periscope, anche con i video nel backstage.

Oggi, Domenica 4 ottobre, i capelli saranno protagonisti con gli show di Angelo Seminara, Brian Suhr & Kirsten Demant e i Blue Tit. Saliranno sul palco anche gli stilisti giunti alla finale nazionale della competizione World Style Contest Italia 2015.

Lunedì 5 ottobre, sarà occasione per approfondire tutti i segreti tecnici e stilistici dell'ultima collezione di Seminara e Paludo, le proposte artistiche di Brian & Kirsten ed altri stilisti nazionali.
Non solo capelli nella giornata di domani, ma anche interventi di Special Testimonials per presentare i nuovi scenari di consumo e di sviluppo del Business Sostenibile. Qui sarà anche data anticipazione dei progetti Davines di education 2016.

L'incarico di interpretariato e traduzione dell'evento è affidato ad un'altra azienda di Parma (così come è Davines di Parma ndr) Interconsul società che si distingue per la qualità delle traduzioni, per competenza linguistica e conoscenza del contesto, tecnico e culturale, fornendo un servizio che si adatta alle esigenze del cliente ed oggi è scelto da oltre 1.300 enti e aziende.

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