Hanno proprietà portentose, ma vanno conosciuti e dosati. Ecco cosa dice l'esperto, la dottoressa Elisabetta dall'Aglio, endocrinologa e dietologa. Una piccola guida per scoprire come assumerli e che effetti benefici possono avere sulla salute. -
- di Alexa Khune -
Parma, 25 dicembre 2015
Sono un portentoso dono della natura, con cui si previene e si cura: i semi, non a caso detti della salute, stanno diventando un elemento fondamentale dell'alimentazione.
Gli effetti benefici sono davvero numerosi ma non bisogna strafare. Lo spiega la dottoressa Elisabetta Dall'Aglio, endocrinologa e dietologa di Parma.
Dottoressa Elisabetta Dall'Aglio, endocrinologa e dietologa di Parma Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Perché sono utili all'organismo
Se assunti con moderazione e non considerati come una bacchetta magica, possono apportare molti oligolementi e benefici allo stato generale, e contrastare il danno vascolare, l'invecchiamento e le malattie degenerative. Il loro potere di interferenza con l'assorbimento di altri nutrienti e' al contempo una controindicazione e una virtu' (rallentano anche l'assimilazione degli zuccheri semplici).
Quando cominciare
Tutti i semi oleosi si possono introdurre nell'alimentazione del bambino dopo il secondo anno di vita.
Per i semi di zucca e girasole dopo i 5 anni e con buone competenze per deglutirli.
Perché non eccedere
In generale sono tutti molto calorici e ricchi di fibre e possono interferire nell'utilizzo e assorbimento di altri nutrienti.
La raccomandazione e' di assumerli in quantità moderata .
Semi di zucca. Hanno il dono di essere ricchi di fosforo, quindi vanno benissimo per potenziare la memoria.
Pistacchi. Sono una preziosa fonte di vitamine A e B, proteine e sali minerali. Un mix portentoso per prevenire artrite e diabete.
Semi di lino. Contengono un'alta concentrazione di Omega 3. L'indicazione da non sottovalutare mai è quella secondo cui vanno consumati crudi e tassativamente triturati.
Essendo ricchissimi di vitamine, sali minerali, fibre e proteine vegetali, potrebbero sostituire la maggior parte dei pasti abituali, essere mangiati al posto della carne e/o del pesce a prevenire malattie cardiache e in generale vascolari.
Limiti dei semi di lino. Non sono la maggior fonte conosciuta di Omega3 del regno vegetale. Inoltre potrebbero aumentare il rischio di gozzo. Il consiglio è quello di limitare il consumo di semi di lino crudi a 3-4 cucchiai al giorno.
Sembra che scaldare i semi di lino non sia salutare e, anzi, possa creare altre sostanze nocive. Non consumarli subito porta a un veloce deterioramento degli stessi.
I semi di lino crudi interi presentano grande difficoltà di digestione. Si consiglia sempre di triturarli e di consumarli subito.
Semi di chia. Naturalmente molto digeribili, non necessitano di essere triturati. A distanza di anni, mantengono inalterate le proprie caratteristiche, come l'olio estratto che, a differenza dell'olio di lino, ha una durata superiore. I semi tritati di chia si conservano senza irrancidire anche per un anno. Dal confronto con i semi di lino quelli di chia sembrano uscire vincitori, anche perché sono una preziosa fonte di fibre solubili e insolubili. Il loro piccolo difetto è che rallentano la digestione.
Chia, occhio se ipertesi. Controindicati durante l'assunzione di farmaci per l'ipertensione perchè riducono la tensione arteriosa generale e possono quindi potenziare gli effetti di questi farmaci. Stessa precauzione per il consumo nei soggetti che soffrono di ipotensione.
I semi di chia potenziano gli effetti di farmaci che fluidificano il sangue, come l'aspirina e pertanto se ne sconsiglia l'uso quando questi farmaci sono assunti su base giornaliera. L'associazione tra aspirina e Omega-3 può essere utile nel trattamento di alcuni disturbi, come le malattie cardiache.
Interazioni con farmaci. Altre interazioni sono quelle con i farmaci per la cura del diabete o l'assunzione di insulina perché hanno la proprietà di ridurre i livelli complessivi di glucosio nel sangue. Questo è molto vantaggioso per i diabetici, ma al contempo, potenziare l'effetto dei farmaci, puo' comportare rischi di ipoglicemia.
I semi di Chia sono poi controindicati per le persone con diverticolosi e per quelle che hanno subito un intervento chirurgico nel tratto gastrointestinale, allo stomaco, all'intestino tenue o del colon.
Sesamo. Eccellente fonte di calcio, ferro, manganese e rame ed è utile per abbassare il colesterolo. Da questi semi si ricava un olio da utilizzare a crudo.
Semi di girasole. Sono ricchi di rame, selenio, vitamina E e acido folico e rafforzano il sistema immunitario. Possiedono proteine, mentre la percentuale di grassi, rispetto ad altri semi, è relativamente modesta. Ottimi per rafforzare il sistema immunitario e buona fonte di vitamine e di minerali (zinco, selenio e potassio...). Sono molto calorici e bisogna evitare di darli ai bambini fino a 5 anni perché possono andare di traverso.
Semi di zucca. Contengono più sodio e zinco di quelli di girasole e sono ricchi di magnesio. Entrambi i semi sono rimineralizzanti, vitaminici ed energetici; per sfruttare tutte le loro proprietà è consigliabile, alternandoli, consumarli crudi o leggermente tostati. Sono solo ipercalorici.