In questi ultimi tempi c’è molta frenesia nei palazzi europei per la digitalizzazione del voto. L’accelerazione sul voto digitale è sostenuta dalla pubblicità che ne esalta le qualità democratiche; il voto online sostengono gli “UEmanoidi”, è più accessibile a tutti i cittadini e incentiverebbe ad esprimere la propria preferenza.
Dissentire pare che adesso sia diventato un reato, marchiando No Vax gli autori della protesta. Nel nostro Paese, proporre una civile protesta critica di fronte a misure governative liberticide, ci si guadagna l’etichetta di delinquente.
Puoi pulire quanto vuoi un vetro, sostituirgli il telaio, colorarlo a nuovo, ma quello che rimane è il suo contenuto che non cambia.
Non si può non ammettere che la piazza virtuale dei social media, abbia rivoluzionato il modo di comunicare, ma anche il vivere quotidiano di miliardi di persone per i ricavi astronomici di poche imprese.
L’Europa ha scelto, come avevano annunciato in altro articolo, il suo rappresentante per il Gas nel Golfo, nel nome di Luigi Di Maio.
Ragazzi africani raggirati dalle milizie libiche diventano poi manodopera sotto tortura. Il fenomeno migratorio come non ve lo hanno mai raccontato
L’Italia sta aspettando il 30 novembre, giorno in cui la Corte costituzionale è chiamata a pronunciarsi su una misura la quale, più che dettata dalla scienza, sembra voluta per tutt’altro.
Sottotraccia e senza troppa pubblicità, è oltre un mese che Usa e Russia, hanno attivato una linea diretta per arrivare al negoziato di pace che vada a chiudere il conflitto in Ucraina.
Provare a mettere un semplice dubbio, rispetto alla narrazione teleguidata e pagata al mainstream a suon di palanche dei contribuenti italiani, ti ritrovi subito sulla forca.