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Luciana Serri e altri 19 consiglieri del gruppo Partito democratico hanno presentato un risoluzione che chiede alla Giunta di sollecitare il Governo affinché risorse necessarie a coprire i costi degli interventi pubblici e privati censiti -

Bologna, 13 marzo 2014 -

In seguito agli eventi atmosferici che hanno colpito questa regione fra marzo e maggio 2013, il Governo ha dichiarato lo stato di emergenza e stanziato 24 milioni di euro per i primi interventi urgenti. Successivamente, con D.L. 93/13, sempre il Governo è intervenuto estendendo la rifusione dei danni anche ai privati. E con l'Ordinanza 130 del 22 novembre 2013, il capo Dipartimento di Protezione civile ha chiesto alla Regione Emilia-Romagna di redigere una "rendicontazione dei fabbisogni per il ripristino delle strutture ed infrastrutture pubbliche e private danneggiate, nonché dei danni subiti dalle attività economiche e produttive, dai beni culturali e dal patrimonio".

Da questa premessa, Luciana Serri e altri 19 consiglieri del gruppo Partito democratico hanno presentato un risoluzione che chiede alla Giunta di sollecitare il Governo affinché sia "certo e celere sia il reperimento delle risorse necessarie a coprire i costi degli interventi pubblici e privati censiti", valutando misure di coordinamento nell'erogazione dei fondi finanziati dalle diverse normative, affinché non vi sia sproporzione fra la copertura dei danni alle imprese agricole e quella dei danni alle altre tipologie imprenditoriali. Alla Giunta si chiede, inoltre, di sostenere presso il Governo la necessità di redigere, "un Piano di lunga durata per la prevenzione ed il ripristino del territorio nazionale". Infine, il dispositivo della risoluzione pone il problema di una continuità operativa per il rilancio economico delle zone emiliane colpite negli ultimi anni da una serie di calamità naturali che hanno aggravato il quadro già drammatico della crisi.

La risoluzione contiene alcuni dati significativi sulle dimensioni dell'intervento economico. Dalla relazione del direttore dell'Agenzia regionale di Protezione civile, si ricava che il fabbisogno complessivo per far fronte ai circa 2.500 interventi censiti ammonti a 295.116.444 euro così suddivisi: 1.997 interventi sul patrimonio pubblico per un totale di 236.269.842 euro; 399 interventi sul patrimonio privato ammontanti a 44.520.699 euro; 104 interventi sulle attività economiche e produttive per 14.325.902 euro. A questi importi, vanno aggiunti circa 119 milioni di euro di danni patiti dal settore agricolo. Quanto alla ripartizione territoriale, la risoluzione la ricapitola così: nella provincia di Parma i danni ammontano a 111,7 milioni, in quella di Modena a 77,5, in quella di Reggio Emilia circa 44,5.

Essendo ancora in corso le attività di monitoraggio sugli abitati e le infrastrutture a rischio, "non è escluso che possano emergere necessità di delocalizzazione di opere o edifici, che andranno ad incrementare le risorse finanziarie necessarie".

(rg)

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

 

Anas ha inserito l'opera nel Contratto di programma 2014, previsto anche un viadotto L'assessore provinciale Gennari: "Progettazione già in corso, entro fine anno via ai lavori" -


Reggio Emilia, 13 marzo 2014 -

Anas ha confermato ieri che il progetto per la realizzazione delle opere necessarie al ripristino della Statale 63 a Piagneto di Collagna, nel tratto colpito nel 2008 da un gravissimo dissesto, è stato ufficialmente inserito nel Contratto di programma 2014, il documento che individua le opere previste sul territorio nazionale per l'anno in corso.
"Le tappe di questo tanto atteso intervento sono già definite - annuncia l'assessore provinciale alle Infrastrutture, Alfredo Gennari - La progettazione definitiva è in corso e sarà completata entro settembre, il bando di gara è già previsto per ottobre. Entro la fine dell'anno, le procedure necessarie all'avvio dei lavori dovrebbero quindi essere concluse".
Tempi relativamente certi per un intervento che è sicuramente articolato e complesso: "Il finanziamento è ingente ed è pari a 13 milioni e 500mila euro e, dalle prime informazioni che abbiamo ricevuto da Anas, si denota come il progetto in fase di redazione abbia l'obiettivo di risolvere definitivamente il problema causato da questo grave dissesto - spiega Gennari - Negli 800 metri di variante stradale prevista che consentirà il collegamento rispetto al tracciato interrotto, è stata infatti compresa la realizzazione di un viadotto di circa 400 metri che permetterà di superare l'area di frana, evitando così che eventuali, ulteriori, straordinari eventi meteorologici possano incidere nuovamente sulla transitabilità di questo tratto della Statale 63."
Questo importante risultato per Collagna e per tutta la montagna è frutto di un impegno continuo e di un lavoro attento, svolto da amministratori e tecnici di vari enti e servizi tecnici che hanno sempre mantenuto alta l'attenzione su Piagneto. Il sindaco di Collagna Paolo Bargiacchi, la senatrice Leana Pignedoli, l'onorevole Maino Marchi, insieme agli esperti del Servizio tecnico di Bacino della Regione Emilia-Romagna e del Servizio Infrastrutture della Provincia di Reggio Emilia e dell'Università di Modena e Reggio hanno collaborato a lungo monitorando la situazione e ricercando le cause e le possibili soluzioni. "Grazie alla collaborazione di tutti, si rende finalmente concreto e operativo un intervento necessario e improrogabile che richiede soluzioni tecniche complesse e finanziamenti considerevoli – conclude l'assessore Gennari - È stata questa sinergia che ha dato buoni risultati attivando Anas per l'individuazione degli opportuni canali di finanziamento e della programmazione utile allo scopo. La Provincia lavora per raggiungere risultati concreti per le persone e per il proprio territorio: grazie al dialogo continuo e alla stretta collaborazione siamo oggi arrivati a questo importante risultato."

 

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

 

Per conoscere tutti segreti della frutticoltura Sabato 15 Marzo a Mezzani è in programma il mini corso "La cura del frutteto" nella Riserva Parma Morta -

 Mezzani, 11 marzo 2014 -

Come far crescere forti e rigogliosi i nostri alberi da frutto!?
Come ottenere buoni raccolti!?
Per conoscere tutti segreti della frutticoltura Sabato 15 Marzo a Mezzani è in programma il mini corso LA CURA DEL FRUTTETO rivolto a tutti gli interessati ad apprendere le tecniche base e le curiosità per la cura e la manutenzione dei piccoli frutteti. Dalla scelta delle varietà, preferibilmente locali, all'impianto degli alberi; dalla potatura, ai consigli per la difesa dai parassiti..., tante utili e semplici informazioni importanti per acquisire le nozioni base per la realizzazione e la cura di un frutteto. Il corso prevede inoltre una dimostrazione pratica ed una visita al bio frutteto della Riserva Parma Morta, inserito nel contesto naturale della golena e adiacente al Centro Visite. Il frutteto , il cui impianto risale ai primi anni 2000, è composto da oltre 70 alberi da frutto di varietà antiche, come il melo cotogno, il corniolo, il gelso...."Si tratta di un bell'esempio di gestione collettiva di un bene, nato dalla collaborazione fra le scuole del territorio, la Coop Il Ciottolo, e cittadini del Comune di Mezzani fra cui alcuni studenti dell'Istituto Tecnico Agrario Bocchialini" afferma l'Assessore Roberto Cantoni. Il corso è aperto a tutti ed è promosso dal Comune di Mezzani e dalla Riserva, ora gestita dall'Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità dell'Emilia Occidentale: l'obiettivo è creare un piccolo gruppo di cittadini che volontariamente possano prendersi cura del frutteto, a cui occorre un piccolo intervento di ripristino. "L'attività formativa rientra negli obiettivi dell'Ente di Gestione: da anni, in particolar modo attraverso l'esperienza del Vivaio Forestale Scodogna nel Parco Boschi di Carrega, vengono organizzati corsi e incontri per i cittadini sulla gestione e la cura del verde" prosegue Agostino Maggiali , Presidente dell'Ente.
Il docente del corso, Mauro Carboni è un agronomo e divulgatore che da anni collabora con i Parchi nella diffusione di antiche varietà di frutta e nella formazione degli adulti. Il corso si terrà presso il Centro Visite della Riserva Parma Morta in Strada Resistenza, 2 a Mezzani (accanto al Municipio) dalle 9.00 alle 17.00, pausa pranzo inclusa a carico dei partecipanti. Il programma include la visita al frutteto e una dimostrazione pratica.

Il corso è gratuito. Massimo 35 partecipanti.

Per informazioni e prenotazioni obbligatorie telefonare al numero 0521 802688 dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00.

Per info Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.parchidelducato.it

Scheda pratica per "La cura del frutteto nella Riserva Parma Morta "
Quando e dove
sabato 15 marzo 2014
Municipio di Mezzani
dalle 9.00 alle 17.00

(Fonte: ufficio stampa Comune di Sorbolo)

 

Sabato, ore 17.30, nell'aula magna dell'Università di Reggio interessante iniziativa con il capo della Protezione civile nazionale, promossa dal Lions Val d'Enza con la Provincia -

Reggio Emilia, 10 marzo 2014 -

"Italia, un territorio in emergenza" è l'interessante, e purtroppo sempre attuale, tema dell'incontro tra i cittadini reggiani e il capo della Protezione civile italiana, il prefetto Franco Gabrielli, promosso dal Lions club Canossa Val d'Enza con il patrocinio di Provincia e Comune di Reggio Emilia. L'appuntamento è per le 17,30 di sabato 15 marzo nell'aula magna dell'Università degli studi di viale Allegri 9, subito dopo un incontro 'tecnico' con il prefetto Antonella De Miro e il sistema reggiano della Protezione civile (dalle istituzioni, a partire dalla Provincia con la presidente Sonia Masini e la responsabile Federica Manenti, al volontariato, alle forze operative e di soccorso).
"Con il prefetto Gabrielli faremo il punto sulla situazione del territorio italiano sempre più colpito da emergenze ambientali, parleremo di prevenzione e, con i contributi delle autorità locali, approfondiremo anche la situazione della nostra Emilia, ferita da terremoti e alluvioni - spiega Vittorio Baldrati , presidente del Lions club Canossa Val d'Enza – L'incontro, aperto a tutta la cittadinanza , ci permetterà non solo di conoscere le emergenze ambientali, ma anche di trasformare ognuno di noi in un protagonista attivo per la salvaguardia del nostro prezioso territorio. E, come Lions, faremo conoscere le tante iniziative di aiuto che abbiamo portato avanti sul territorio dopo il terremoto e le alluvioni".
A moderare l'incontro sarà Stefano Dallari, medico dentista reggiano, addetto alle relazione esterne del Lions Canossa. Sua l'idea di invitare a Reggio il capo della Protezione civile nazionale: "Tutto è nato a Pontremoli nell'agosto scorso – racconta Dallari - alla corte del grande Zucchero Fornaciari che aveva organizzato un avvenimento pro terremotati: prima una partita di calcio, ed io ero il medico in panchina, con la Nazionale Italiana Cantanti, poi una bellissima cena-concerto, nel corso della quale ho avvicinato il prefetto Gabrielli e gli ho proposto , a nome dei Lions, una conferenza sulle emergenze del territorio nella nostra città". Immediata la risposta positiva del responsabile della Protezione civile: " Non posso dire di no, ho troppi grandi amici a Reggio Emilia...". Tra questi, il vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia, Pierluigi Saccardi: non a caso, il prefetto Gabrielli è già stato tre volte nella nostra provincia negli ultimi due anni. La prima, nel marzo del 2012, fu proprio su invito della Provincia, quando il capo della Protezione civile Franco Gabrielli incontrò a Palazzo Allende la presidente Sonia Masini, il prefetto De Miro, i sindaci, gli operatori e i volontari della Protezione civile. Nel febbraio dello scorso anno, Gabrielli partecipò inoltre a "Reggio Emilia ringrazia", l'iniziativa promossa dalla Provincia di Reggio Emilia per celebrare i meravigliosi volontari che, con professionalità e calore, avevano lavorato al fianco delle amministrazioni e delle comunità locali durante la fase dell'emergenza-terremoto del 2012. In aprile, infine, il successore di Bertolaso inaugurò a Vezzano sul Crostolo la nuova sede comunale di Protezione civile e centro sovracomunale di Prevenzione antincendi boschivi.

 

 

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

 

L'associazione Bicinsieme FIAB-Parma organizza per domenica 9 marzo la ciclo-escursione a Tortiano e la ciclabile della Fata Bema -

Parma, 7 marzo 2014 -

L'associazione Bicinsieme FIAB-Parma organizza per il 9 marzo la ciclo-escursione a Tortiano e la ciclabile della Fata Bema.
Cartografia cartina Parma in bici n°10
Luogo di partenza via Bizzozero 15
Orario ritrovo 8,45 partenza 9,00
Ritorno ore 13 circa
Km 45 complessivi
Difficoltà facile
Tipo di percorso su ciclabile (sterrato) e strade a basso traffico
Tipo di bici cicloturismo o MTB, no bici da corsa
Capogita Nadia A 347/0355414

In caso di maltempo la gita verrà rinviata a nuova data.

 

Descrizione

Il Comune di Montechiarugolo nel 2013 ha vinto il premio di "Comune più virtuoso d'Italia" con un ampio progetto a tutela dell'ambiente e della qualità della vita che prevedeva anche la realizzazione di questa ciclabile inaugurata nello scorso settembre.
Da Parma a Monticelli, poi San Geminiano dove incontreremo l'Assessore all'Ambiente di Montechiarugolo o un suo incaricato che ci guiderà nel percorso lungo le casse di espansione (diventate un'interessante zona naturalistica), i laghetti dell'Enza, il castello di Montechiarugolo fino all'arrivo a Tortiano.
Rientro sulla ciclabile di Basilicagoiano/Monticelli.
Per chi vuole conoscere la storia della fata Bema www.castellodimontechiarugolo.it

Non soci Bicinsieme iscrizione 3 euro (ass RC e infortuni)
Bici in ordine, camera d'aria di scorta, giubbetto ad alta visibilità, casco consigliato

Si ricorda che l'associazione non è un'agenzia di viaggi:
- il capogita ha funzione organizzativa, decide il percorso, i tempi e le soste
- i partecipanti sono tenuti a rispettare il codice della strada e a collaborare alla buona riuscita della gita.

 

(Fonte: Associazione Bicinsieme Fiab Parma)

 

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia

Cessato il preallarme piena del Panaro e del Secchia nei comuni del modenese. Rientrata anche la fase di allarme per l'Enza nei comuni del parmense e del reggiano. In fase di ultimazione i lavori per il ripristino dell'argine del Quaderna, a Medicina: bloccata la fuoriuscita dell'acqua -

Bologna, 6 marzo 2014 -

Sta rientrando l'emergenza piena per fiumi e corsi d'acqua in Emilia-Romagna.
L'Agenzia regionale di Protezione civile - in accordo con Arpa (Agenzia regionale prevenzione e ambiente), Servizi tecnici di Bacino e Consorzi di bonifica - sta attivando in queste ore la cessazione delle fasi di allarme e preallarme che ieri aveva interessato molti comuni.
Il Servizio tecnico di Bacino Reno sta ultimando i lavori di ripristino dell'argine del fiume Quaderna, nel comune di Medicina (Bologna), che nella notte del 5 marzo aveva subito un parziale collasso. Al momento non si registra più fuoriuscita di acqua.
Cessato il preallarme piena del Panaro per i comuni modenesi di Camposanto, Finale Emilia, Bomporto, Nonantola, Ravarino, Castelfranco Emilia, Modena e per il comune di Crevalcore in provincia di Bologna.
Cessato preallarme anche per il Secchia nei comuni di Bastiglia, Bomporto, Carpi, Soliera e Campogalliano in provincia di Modena.
Rientrata anche la fase di allarme per l'Enza: sono interessati i comuni di Mezzani e Sorbolo nel Parmense e Brescello e Gattatico nel Reggiano.
Non sono più in allarme i corsi d'acqua che interessano i comuni di Formigine, Sassuolo, Fiorano Modenese, Maranello, Castelnuovo Rangone, Spilamberto, Castelvetro, Vignola, Savignano sul Panaro e Marano sul Panaro (Modena).
Infine, sono cessati gli allarmi e i preallarmi per i fiumi Montone, Lamone, Bevano, Savio e Senio relativi al comune di Forlì e, in provincia di Ravenna, ai comuni di Alfonsine, Bagnacavallo, Castel Bolognese, Cotignola, Faenza, Lugo, Riolo Terme, Solarolo, Ravenna, Cervia e Russi.

 

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

 

Per la prima volta si registra un netto calo del rifiuto indifferenziato. Ottimi risultati per le sperimentazioni sulla raccolta dell'olio esausto a Cadelbosco, Castelnovo e Bagnolo -

 Reggio Emilia, 6 marzo 2014 -

L'Assessorato all'Ambiente della Provincia ha acquisito una prima stima ufficiosa dei dati sulla raccolta rifiuti per l'anno 2013.
La raccolta differenziata sale, in provincia, dal 60,6 al 63,2%. Leggero incremento nella raccolta complessiva dei rifiuti (che risponde ad una leggera ripresa del consumo di imballaggi), che crescono dell'1,8% e raggiungono le 390 mila tonnellate. A questa leggera crescita, tuttavia, per la prima volta corrisponde un netto calo del rifiuto indifferenziato, che scende da 152 a 143 mila tonnellate. Cresce del 10% la raccolta del rifiuto organico e per la prima volta è la raccolta dell'umido domestico (che deriva dall'estensione del porta a porta) e non la raccolta del verde a determinare questo avanzamento.
Tra i materiali avviati a recupero, significative sono le maggiori raccolte di plastica (+10% circa) e dell'alluminio (+25%). Nella totalità dei comuni in cui è stato introdotto il porta a porta tutte le frazioni raccolte in maniera differenziata hanno subito un sensibile aumento. Va segnalato l'ottimo risultato della sperimentazione nella raccolta dell'olio alimentare esausto introdotta nei tre comuni di Cadelbosco Sopra, Castelnovo Sotto e Bagnolo in piano, che quadruplica il risultato di raccolta di questo materiale, passando da 3,8 a 16,6 tonnellate di olio che non finiscono nelle nostre fognature, ma che vengono riutilizzate.
I comuni che hanno attivato il porta a porta su tutto il territorio hanno raggiunto percentuali elevatissime di raccolta differenziata e, non a caso, tutti i primi cinque comuni per percentuale di differenziata sono quelli per i quali il piano d'ambito provinciale ha previsto questa forma di raccolta sull'intero territorio comunale per tutto l'anno il 2013: Poviglio 90,5%, Brescello 88,8%, Castelnovo Sotto 83,5%, Cadelbosco Sopra 81,5%, Bagnolo 81,1%. Gli altri comuni che hanno attivato il porta a porta hanno ottenuto significativi avanzamenti che tuttavia saranno contabilizzati solo alla fine del 2014, quando verranno registrati i dati di un'intera annualità con il nuovo modello di raccolta a regime.
"Questi primi dati ufficiosi - commenta l'assessore all'Ambiente Mirko Tutino - ci dicono che siamo sulla strada giusta e dimostrano la straordinaria risposta che i reggiani hanno dato all'avvio del porta a porta. Per la prima volta la raccolta differenziata cresce sensibilmente grazie all'apporto dei rifiuti raccolti dalle utenze domestiche e con l'importante incremento della raccolta dell'umido. Mentre la Regione si appresta all'approvazione del Piano Regionale di Gestione Rifiuti, Reggio si presenta avendo fatto "i compiti a casa", con lo sviluppo di un sistema di raccolta che sta producendo risultati evidenti e con l'iter per l'autorizzazione del TMB in via di conclusione".

 

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

 

Nuove frane in Appennino, Leoni (FI-PDL): "Regione metta in sicurezza i comuni danneggiati" -

Modena, 5 marzo 2014 -

Sempre "nuove frane" nell'Appennino modenese. La denuncia arriva dal consigliere Andrea Leoni (Fi-Pdl) che, in un'interrogazione rivolta alla Giunta regionale, segnala come numerosi comuni della montagna siano interessati da fenomeni franosi. Fra questi Leoni cita: la frazione di Gombola, in comune di Polinago, che sarebbe "spaccata in due" a causa di frana precipitata da via Fondovalle che ha ostruito la strada provinciale 23, bloccando di fatto il passaggio per il ponte di Gombola, poi la frana di Saltino di Prignano che starebbe sgretolando la collina che sovrasta la frazione e infine la frana che interessa via don Stradi, vicino al palazzetto dello sport, a Zocca che minaccerebbe i collegamenti tra gli altri impianti sportivi e il centro del paese.
Il consigliere accusa "le politiche decennali messe in campo" che, "alla luce dei fatti", si sarebbero "dimostrate inefficaci in termini di sicurezza e tutela dei territori" e chiede alla Giunta se sia a conoscenza delle situazioni di grave disagio che riguardano i comuni modenesi di Polinago, Zocca e Prignano sulla Secchia, quali iniziative intenda attivare per mettere in sicurezza questi territori, in quali tempi e con quali risorse. (AC)

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

 

Domani, giovedì 6 marzo, dalle 14.30, presso la Camera di Commercio di Modena -

Modena, 5 marzo 2014 -

L'efficienza energetica è un obiettivo strategico di portata mondiale: una missione politica, ma anche una sfida tecnologica. Negli ultimi anni le soluzioni si sono moltiplicate e diversificate, piombando su mercati spesso non sufficientemente preparati per indirizzare l'utente finale nella scelta. Per i professionisti del settore, la nuova sfida è quella di stare aggiornati e integrare alla conoscenza tecnica nel comparto energetico competenze anche di altri ambiti. Per questo CNA, partner del progetto Co-Efficient, un progetto europeo nato per aiutare le piccole imprese a conoscere le tecnologie informatiche legate all'uso di energie rinnovabili nei processi produttivi, sta organizzando una serie di seminari proprio per fare divulgazione in questo ambito.
Nel corso dell'incontro che si terrà domani, giovedì 6 marzo alle 14 e 30 in Camera di Commercio, l'ing. Laurent Socal, esperto riconosciuto a livello nazionale, tratterà il tema "Diagnosi edificio-impianto ed esempi di interventi integrati". Seguirà l'intervento del dott. Ivan Bignardi di ASQ, l'azienda del sistema CNA che si occupa di sicurezza, ambiente e qualità, che nel suo intervento dal titolo "Recupero efficienza dal libero mercato e investimenti con i Titoli di Efficienza Energetica" parlerà anche degli incentivi pubblici a supporto degli interventi di ristrutturazione. Concluderà il prof. Flavio Bonfatti dell'Università di Modena e Reggio Emilia che tratterà del «Supporto informatico al controllo dei consumi energetici».
All'evento partecipano anche i partner del progetto Co-Efficient, a Modena per il secondo meeting di progetto. Si tratta di esperti provenienti da diversi paesi europei: Slovenia, Croazia, Francia e Spagna. Sarà quindi anche un momento di confronto con altre esperienze effettuate.
L'evento è stato organizzato da CNA con il patrocinio del Collegio dei Periti Industriali, il Collegio dei Geometri, l'Ordine degli Ingegneri e l'ordine dei Dottori Agronomi e Forestali. Per i Geometri la partecipazione all'evento darà crediti formativi.
Giorgio Falanelli, responsabile di CNA Installazione e Impianti, sottolinea l'importanza di questo evento: "Il ruolo della divulgazione e della formazione è indispensabile per le imprese, così come è indispensabile, soprattutto nel campo del risparmio energetico, un'interdisciplinarietà che coinvolga diverse professionalità. Serve, insomma, un approccio più complessivo, piuttosto che interventi spot. Da questo punto di vista si spiegano anche il coinvolgimento degli ordini professionali".
Il seminario, aperto al pubblico, è gratuito. Maggiori informazioni si possono trovare sul sito www.cna.it

(Fonte: ufficio stampa CNA MO)

 

Pubblicato in Comunicati Lavoro Emilia

Maltempo, lo stato di attenzione attivato dall'Agenzia regionale di Protezione civile terminerà domani alle 15. Interessata tutta l'Emilia-Romagna. In corso un sopralluogo a Pianaccio, sull'Appennino bolognese, colpito questa mattina da un movimento franoso -

Bologna, 4 marzo 2014 -

Terminerà domani, mercoledì 5 marzo, alle ore 15 la fase di attenzione che l'Agenzia regionale di Protezione civile ha attivato questa mattina su tutte le province dell'Emilia-Romagna per vento, pioggia, temporali, stato del mare, criticità idrogeologica e idraulica.
Secondo i dati forniti da Arpa (Agenzia regionale prevenzione e ambiente) sono previste precipitazioni intense e nevicate moderate a quote superiori ai 1.000 metri. I venti potrebbero raggiungere i 70 chilometri orari in Appennino e i 46 km/h sulla costa, con onde alte tra i 2,5-4 metri che potrebbero causare mareggiate, fenomeni di erosione costiera e difficoltà nella navigazione. L'intensità delle piogge, previste in attenuazione da domani mattina, potrebbe determinare situazioni di criticità idraulica per l'innalzamento dei livelli dei fiumi, locali smottamenti, riattivazione di fenomeni franosi e interruzioni alla circolazione stradale.
Dalla Protezione civile, che sta monitorando costantemente la situazione in accordo con Arpa, i servizi tecnici e gli enti locali, giunge la raccomandazione a tutti gli enti interessati di adottare le misure necessarie per la messa in sicurezza di persone e cose, come prevedono i protocolli e i piani d'emergenza definiti a livello provinciale e comunale.
Ai cittadini si consiglia di non sostare su moli, ponti e in prossimità di movimenti franosi e di prestare attenzione agli avvisi e alle indicazioni fornite dalle autorità locali.

 

La mappa dei dissesti


Rimarrà in vigore fino all'11 marzo l'allerta per criticità idrogeologica su tutto il territorio regionale attivata il 20 febbraio, a causa delle situazioni di dissesto ancora in atto. In queste ore funzionari dell'Agenzia regionale di Protezione civile, del Servizio tecnico di bacino Reno e del 118 stanno effettuando un sopralluogo a Pianaccio, frazione di Lizzano in Belvedere (BO), dove in mattinata un movimento franoso ha provocato l'isolamento di 24 persone.
Nel complesso sono 43 i cittadini evacuati dalle proprie abitazioni a seguito di recenti frane e dissesti nelle seguenti località: San Leo nel riminese; in provincia di Parma a Boceta di Borgo Val di Taro, Torre Chiastre (tra i comuni di Berceto e Calestano) e Tizzano, in località Pietta; Montevecchio nel comune di Cesena; Frascanera, comune di Carpineti, in provincia di Reggio Emilia.
Si registrano ancora interruzioni alla viabilità stradale, con conseguenti disagi per la popolazione, oltre a San Leo e Pianaccio, a Carpaneto piacentino (località Poiesa) e Pianello val Tidone, sempre nel Piacentino; a San Benedetto Val di Sambro, località Golfenara, provincia di Bologna; a Fanano in provincia di Modena, Carpineti in località Macchia di Colombaia, provincia di Reggio Emilia e a Neviano degli Arduini in provincia di Parma.

(Fonte: Ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

 

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