Il bellissimo centro, che fa parte della Destinazione Turistica Emilia, è tra i 60 borghi protagonisti della trasmissione di Rai Tre. Si può già votare per Gualtieri sul sito www.rai.it/borgodeiborghi
Gualtieri è tra i 60 borghi più belli d'Italia che saranno protagonisti della gara "Il Borgo dei Borghi" di Rai Tre. Un viaggio nell'Italia dei piccoli centri che la conduttrice televisiva Camila Raznovich compie dal sud al nord Italia assieme allo storico dell'arte Philippe Daverio. Il bellissimo centro di Gualtieri, esempio prezioso di urbanistica rinascimentale, che fa parte dei 113 comuni aderenti a Destinazione Turistica Emilia, ente di promo-commercializzazione turistica delle Province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia, si mostrerà al grande pubblico televisivo con le sue caratteristiche storiche, i suoi abitanti, le sue meraviglie artistiche, naturalistiche ed enogastronomiche che ne fanno una perla del territorio emiliano.
Destinazione Turistica Emilia non è nuova a questa esperienza. Il borgo di Bobbio si è infatti aggiudicato il podio nell'edizione primaverile, guadagnando il terzo posto.
«Non faremo mancare a Gualtieri il sostegno di Destinazione Turistica Emilia, che vanta oltre 13 borghi di interesse storico-artistico certificati da riconoscimenti diversi, a dimostrazione della straordinaria qualità del suo territorio. Mi auguro che parta del territorio di Destinazione Turistica Emilia un sussulto motivazionale e si vada ad affermare il voto via web», ha detto Natalia Maramotti, la Presidente di Destinazione Turistica Emilia.
La selezione infatti avverrà grazie ai voti online. Su Rai Tre nelle serate di sabato 3, 10 e 17 novembre 2018, alle ore 21.10 saranno presentati tutti i borghi partecipanti alla competizione, 20 per ogni puntata, uno per regione. Le persone possono già votare una volta al giorno i loro borghi preferiti sul sito www.rai.it/borgodeiborghi (la votazione per la fase eliminatoria deve essere fatta previa registrazione, e ripetuta ogni giorno fino al 22 novembre 2018). Sabato 24 novembre ci sarà alle 21.10 la finale su Rai Tre a cui avranno accesso i 20 borghi più votati sul sito della Rai. Per scegliere tra questi 20 quale sarà Il Borgo dei Borghi, sarà aperto un televoto al numero 894.222 (da fisso) oppure 475.475.0 (da mobile).
«Gualtieri appartiene a pieno titolo alle piccole capitali padane, da tutti riconosciuta come un capolavoro dell'urbanistica rinascimentale - sottolinano il Sindaco Renzo
Bergamini e l'Assessore alla Cultura e Turismo Marcello Stecco -. Un Viaggio a Gualtieri è ulteriormente impreziosito dalle sue eccellenze artistiche , basti pensare ad Antonio Ligabue e Umberto Tirelli, naturalistiche, come la selvaggia golena del Po ed enogastronomiche a partire da lambruschi, anguria, riso e parmigiano reggiano».
L'invito agli abitanti e alle persone che amano il territorio della Destinazione Turistica Emilia è di votare per Gualtieri ed incoronarlo Il Borgo dei Borghi.
Domenica proporranno quattro percorsi sentimentali sui luoghi artistici e paesaggistici del comune con momenti musicali e coreutici, letture dal vivo e mostre fotografiche.
Reggio Emilia, 26 settembre 2017
Anche due classi dell'indirizzo Grafica del Bus Pascal saranno protagonisti del lungo weekend del nuovo "Viaggio a Gualtieri", un ricco calendario di eventi in programma da venerdì a domenica. L'interessante progetto realizzato dalla scuola prevede quattro visite guidate "sentimentali" sui luoghi artistici e paesaggistici di Gualtieri (che hanno tra l'altro ispirato l'ultimo romanzo di Syusy Blady "Il Paese dei Cento Violini", che sarà presentato domenica) e una performance degli stessi Violini di Santa Vittoria. L'iniziativa è stata presentata questa mattina nella Sala del Consiglio provinciale dal vicesindaco di Gualtieri Marcello Stecco insieme a due classi del Pascal – accompagnate dalla dirigente scolastica Sonia Ruozzi e da alcuni insegnanti, tra cui il presidente dell'Associazione I Violini di Santa Vittoria Orfeo Bossini – e alla presidente provinciale di Italia Nostra Francesca Vezzali.
Domenica 1 ottobre (dalle 9 alle 11 e dalle 15 alle 17) in occasione della Domenica del Borgo - Ciceroni per un Giorno a cura dell'Associazione I Borghi più Belli d'Italia, gli studenti del Pascal proporranno quattro percorsi sentimentali: la golena, la città (da Villa Torello Malaspina sino a Palazzo Bentivoglio), l'impianto Idrovoro del Torrione e Palazzo Greppi a Santa Vittoria. I percorsi prevedono momenti musicali e coreutici, letture dal vivo, mostre fotografiche, e l'illustrazione della storia materiale e artistica che ha contribuito alla costruzione del paesaggio reggiano di pianura.
"Si tratta di un appuntamento particolarmente significativo tra i tanti che, per il terzo anno, saranno proposti da "Viaggio a Gualtieri", questo tentativo, finora ben riuscito, di far conoscere le bellezze conosciute e quelle meno conosciute del nostro comune", ha detto il vicesindaco Marcello Stecco ricordando le tante eccellenze: "da quelle di un centro storico rinascimentale, unico reggiano tra i mille borghi più belli d'Italia, a Palazzo Greppi, dal patrimonio naturalistico certificato dalla presenza di Italia Nostra a quello culturale e artistico rappresentato dai dipinti di Antonio Ligabue e dai costumi teatrali e cinematografici di Umberto Tirelli, senza dimenticare ovviamente la tradizione culinaria".
"Il rapporto col territorio è fondamentale per rendere concreto il lavoro che si compie in classe: la scuola offre competenze culturali ed educative, ma non sempre riesce anche a far lanciare lo sguardo verso la realtà che i ragazzi dovranno affrontare dopo il diploma, o lavorando o all'università", ha spiegato la dirigente del Bus Pascal Sonia Ruozzi sottolineando come "questa esperienza valorizzi anche le caratteristiche del corso che i ragazzi frequentano".
"Sarete protagonisti di iniziativa importante, mi auguro che vi resti un bel ricordo e che sia una esperienza emozionante dal punto di vista didattico – ha aggiunto l'insegnante Orfeo Bossini - Avete l'occasione di lavorare su quelle competenze di cui tanto si parla , il vostro entusiasmo sarà fondamentale per contribuite alla valorizzazione di un patrimonio culturale importante, perché sui temi del paesaggio e della cultura si gioca il futuro della nostra comunità".
"E' il terzo anno che collaboriamo con la scuola e devo dire che i progetti si fanno sempre più maturi nella loro tridimensionalità - ha concluso la presidente provinciale di Italia Nostra Francesca Vezzali – Avrete modo di approfondire le mille sfaccettature della storia del'uomo e a ricostruire la profondità della nostra cultura, che i ragazzi devono conoscere perché è proprio la cultura che vi permette di amare e, dunque tutelare, questo patrimonio".
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Le Università di Milano e Parma, il direttore generale di ARPAE, il Segretario dell'Autorità di bacino Po e Caire Reggio Emilia all'incontro sulla gestione delle acque organizzato dall'Emilia Centrale a Gualtieri in occasione della Settimana della Bonifica 2017.
Reggio Emilia, 11 maggio 2017
L'acqua, bene comune per eccellenza, è una risorsa primaria, essenziale, preziosa e da custodire per uno sviluppo che possa dirsi, nei fatti, rispettoso dell'ambiente che ci circonda, indispensabile per l'agricoltura moderna e di pregio, per la produzione di energia pulita e per garantire il patrimonio della biodiversità. La risorsa idrica costituisce un asset strategico da preservare, fondamentale per il futuro delle comunità, da coltivare giorno dopo giorno, sapendo raccogliere le sfide e le opportunità che si presentano. E' per questa ragione che il giorno 15 Maggio prossimo presso l'impianto del Torrione in Via Giacomo Matteotti a Gualtieri (Re) - a partire dalle ore 10 – il Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale in occasione della Settimana Nazionale della Bonifica 2017 organizzerà un incontro pubblico per sensibilizzare la collettività sull'importanza della gestione quotidiana delle acque nel comprensorio reggiano e modenese. L'evento però non si limiterà all'analisi del contesto locale, ma spazierà, attraverso il contributo di esperti estremamente qualificati del settore, ad un vero e proprio focus globale. Dopo l'introduzione del Sindaco di Gualtieri Renzi Bergamini e l'introduzione del direttore dell'Emilia Centrale Domenico Turazza sul tema: La gestione integrata di una rete irrigua complessa si terrà una tavola rotonda moderata dal giornalista Andrea Gavazzoli a cui prenderanno parte Giampiero Lupatelli (Caire Reggio Emilia), Pierluigi Viaroli (Università di Parma), Gian Battista Bischetti (Università di Milano), Francesco Puma (Segretario Generale Autorità di Bacino Fiume Po- Distretto), Giuseppe Bortone (Direttore Generale ARPAE). Le conclusioni saranno a cura del Commissario Straordinario regionale al Consorzio Emilia Centrale Franco Zambelli che approfondirà: valorico, criticità e sfide future.
(Fonte: Consorzio Bonifica Emilia Centrale)
Accolta la richiesta di Palazzo Allende e dei Comuni di Bibbiano, Brescello, Gualtieri, Montecchio e Reggiolo. Con l'estensione ad altre centinaia di reati come usura, estorsioni e riciclaggio aumenterà la richiesta di risarcimento, oltre agli 850.000 euro già concessi a conclusione dei riti alternativi.
Reggio Emilia, 29 aprile 2016
La Provincia di Reggio Emilia ed i Comuni di Bibbiano, Brescello, Gualtieri, Montecchio e Reggiolo sono stati ammessi parte civile al maxiprocesso Aemilia anche per i delitti di scopo aggravati dall'aggravante mafiosa. E' quanto ha deciso, sciogliendo la riserva, il Tribunale collegiale di Reggio Emilia nel corso dell'udienza dibattimentale di ieri, accogliendo la richiesta avanzata dai legali di Provincia e Comuni, Salvatore Tesoriero e Federico Fischer del Foro di Bologna.
"Si tratta di un grande risultato per i nostri Enti dal momento che il giudice dell'udienza preliminare, nella sua prima ordinanza, aveva infatti ritenuto non ci fosse legittimazione alla costituzione per i delitti scopo come usura, minacce aggravate, intestazione fittizia di beni, estorsioni, riciclaggio, pure commessi con l'aggravante mafiosa - commenta il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi – La decisione di ieri del Tribunale afferma un principio che abbiamo, da subito, ritenuto sacrosanto, ovvero che laddove si è radicata l'associazione mafiosa, ogni singolo reato di mafia accresce d'intensità il danno all'identità storico-politico-istituzionale dell'ente: per fare un esempio, un'estorsione condotta da un mafioso o per favorire l'organizzazione mafiosa non è più un fatto privato, ma un fatto che si riflette sull'intera comunità locale, disarticolandola".
L'estensione della costituzione a parte civile ai delitti di scopo (centinaia di reati commessi nel territorio provinciale, alcune decine negli altri comuni, a partire da quello di Montecchio) comporterà un conseguente, proporzionale aumento del danno da richiedere in sede di conclusioni, in aggiunta agli 850.000 euro di risarcimento (150.000 a ogni Comune, 100.000 alla Provincia) concessi l'altro giorno dal giudice dell'udienza preliminare di Bologna a conclusione dei riti alternativi. "Somme che rappresentano un risarcimento, sotto il profilo giuridico e morale, per i danni subiti dalle comunità e dalle istituzioni e che verranno destinate a sostenere e implementare le tante iniziative per la legalità che da tempo stiamo realizzando", commentano il presidente Manghi, i sindaci Andrea Carletti (Bibbiano), Paolo Colli (Montecchio Emilia), Roberto Angeli (Reggiolo), Renzo Bergamini (Gualtieri) e il commissario straordinario del Comune di Brescello, Michele Formiglio.
Sempre all'udienza di ieri il Tribunale ha ammesso l'audizione dello stesso presidente Manghi e dei sindaci, che saranno dunque chiamati a deporre al processo per dimostrare i danni subiti dalle rispettive comunità.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Il presidente questa mattina nell'aula-bunker per ribadire la costituzione a parte civile insieme ai Comuni di Bibbiano, Brescello, Gualtieri, Montecchio e Reggiolo. "E' un processo a un gruppo di persone, la nostra comunità era lunedì in piazza a dire no a tutte le mafie".
Reggio Emilia, 23 marzo 2016
"Questo non è un processo ad una comunità nella sua interezza, ma ad un gruppo di persone, ad un sistema che ha prodotto eversione mafiosa: la comunità reggiana è quella che si è ritrovata lunedì in piazza insieme a tantissimi giovani per riaffermare il proprio convinto rifiuto a ogni tentativo di prevaricazione e di infiltrazione mafiosa e per tenere alta, anche dal punto di vista culturale, una barriera che siamo impegnati a rafforzare sempre di più". Lo ha detto il presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi a margine del processo Aemilia, apertosi questa mattina nell'aula-bunker appositamente allestita nel cortile del Palazzo di giustizia di Reggio Emilia.
La Provincia di Reggio Emilia si è infatti costituita parte civile al maxiprocesso attraverso l'avvocato Salvatore Tesoriero del Foro di Bologna insieme ai Comuni di Bibbiano, Brescello, Gualtieri, Montecchio e Reggiolo. "La costituzione a parte civile è una assunzione di responsabilità in nome e per conto di tutti i comuni del territorio: avanzata, e accolta, all'udienza preliminare per tutti i procedimenti relativi ai reati di associazione a delinquere di stampo mafioso e di concorso esterno, oggi l'abbiamo estesa anche ai delitti e ai reati di scopo", ha aggiunto il presidente Manghi che questa mattina si è presentato nell'aula-bunker insieme ai sindaci di Bibbiano, Gualtieri, Montecchio e Reggiolo (quello di Brescello come noto è commissariato).
Come illustrato all'udienza preliminare svoltasi a Bologna tra ottobre e novembre dall'avvocato Salvatore Tesoriero del Foro di Bologna, che è affiancato dal legale di Palazzo Allende Alessandro Merlo, la Provincia di Reggio Emilia e i cinque Comuni si ritengono "persona offesa e danneggiata rispetto a tutti i capi di imputazione che hanno ad oggetto i delitti commessi nel territorio dell'ente o la cui manifestazione abbia comunque arrecato un danno all'ente stesso". Analoga, ma distinta iniziativa, è stata attuata anche dal Comune di Reggio Emilia e dalla Regione Emilia-Romagna, pure presenti questa mattina col sindaco Vecchi e il presidente Bonaccini.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Danni ingenti all'agricoltura. Il 9 luglio si chiuderà la ricognizione avviata dalla Provincia. Il presidente Manghi e il consigliere all'Agricoltura Mammi hanno incontrato le associazioni agricole -
Reggio Emilia, 30 giugno 2015 -
Danni ingenti quelli provocati nella Bassa reggiana a causa della grandinata del 19 giugno, che si stimano in almeno un paio di milioni per le aziende agricole.
Questo è quanto emerso ieri sera, nel corso dell'incontro convocato in Provincia dal presidente Giammaria Manghi e dal consigliere delegato all'Agricoltura, Alessio Mammi, con le associazioni agricole (Confagricoltura, Confederazione italiana agricoltori, Federazione provinciale Coltivatori diretti, Unione generale Coltivatori-Cisl), le centrali cooperative e i sindacati.
Il 9 luglio si chiuderà la ricognizione avviata dalla stessa Provincia. La sola Cia ha finora contato più di 30 aziende danneggiate stimando almeno 420.000 euro di danni nel comprensorio di Gualtieri, Guastalla, Boretto e Brescello ed altri 160.000 nella più ristretta fascia comprendente Poviglio, Meletole e Castelnovo Sotto.
Per Confagricoltura è stata proprio questa la zona più flagellata, con danni già accertati per alcune centinaia di migliaia di euro in particolare alle produzioni di cocomeri, meloni, pomodori, ma anche erba medica, orzo e lo stesso grano, che ha comunque perso gran parte dei chicchi.
Per la Coldiretti – che al momento ha riscontrato danni per 550.000 euro, con il comparto del pomodoro maggiormente colpito – è indispensabile pensare anche a una mappatura delle zone della nostra provincia che purtroppo, a causa dei mutamenti climatici, vengono sempre più spesso danneggiate da eventi atmosferici estremi.
"Anche per questo alla Regione ed in particolare all'assessore all'Agricoltura Simona Caselli, che si è dimostrata molto sensibile, abbiamo chiesto di valutare l'individuazione di appositi strumenti normativi e finanziari che in tempi rapidi consentano di sostenere le aziende agricole nel caso di eventi atmosferici che ormai purtroppo, per la loro frequenza, non hanno più i connotati della straordinarietà, magari non sono così violenti da giustificare la dichiarazione dello stato di calamità maturale, ma sono comunque in grado di danneggiare pesantemente le coltivazioni", hanno detto il presidente Manghi e il consigliere provinciale Mammi. Per la Provincia, tali fondi regionali 'straordinari' ad hoc potrebbero anche aiutare gli agricoltori a meglio fronteggiare un altro problema emerso questa sera, quello dei rapporti con le assicurazioni, "migliorando le caratteristiche di quanto previsto dalle polizze".
Nel corso dell'incontro si è discusso anche dei Piani di contenimento delle nutrie, recentemente oggetto di un accordo tra la stessa Provincia e le associazioni agricole (oltre a Comuni e Consorzi di bonifica, ai quali si è recentemente aggiunta anche Aipo) finalizzato ad una attività di controllo della specie per limitare i pesanti danni che questi animali provocano tanto alle coltivazioni, quanto alla tenuta idraulica degli argini.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
A Gualtieri il corso-base, curato dall'associazione Bentivoglio: tra i nuovi 'angeli del soccorso' anche il sindaco di Guastalla, il vice di Gualtieri e due ex primi cittadini. -
Reggio Emilia, 20 maggio 2015 -
Si è concluso sabato a Gualtieri il corso base organizzato dalla scuola di formazione di Protezione civile della Provincia di Reggio Emilia e curato dal tutor Denis Sepali, grazie al quale la Protezione civile della Bassa vanta altri 43 volontari. Oltre ad una prima parte teorica, l'ultima giornata ha previsto la prova pratica, curata dall'associazione Bentivoglio ed in particolare dal coordinatore Vivaldo Malagoli. Al corso hanno infatti preso parte anche il sindaco di Guastalla Camilla Verona e il vice sindaco di Gualtieri Marcello Stecco e gli ex sindaci di Reggiolo e Gualtieri Barbara Bernardelli e Massimiliano Maestri.
Durante la mattina i nuovi volontari, formati per diventare operativi in caso di necessità di intervento di Protezione civile, hanno affrontato diverse operazioni relative principalmente a uno scenario di rischio idraulico. Divisi in squadre, hanno infatti insacchettato sabbia e realizzato una coronella anti-fontanazzo, affrontato una prova pratica di comunicazione radio, utilizzato pompe idrovore, effettuato un controllo arginale in caso di piena ed infine, tutti assieme, hanno montato e smontato una tenda P88, utilizzata dal Dipartimento nazionale per ospitare sinistrati o soccorritori. Le squadre, in questa ultima giornata, sono state coadiuvate nella formazione pratica dai volontari specialisti dell'associazione Bentivoglio, il presidente e il vicepresidente Roberto Soliani e Jaurens Malagoli, Giancarlo Sessi e Davide Pontiroli.
Durante la mattinata sono stati consegnati dal Coordinamento delle organizzazioni di volontariato della Provincia di Reggio Emilia - ad integrazione del materiale in uso per rischio idraulico dell'associazione Bentivoglio, che fa parte della Colonna mobile regionale - una nuova pompa idraulica carellata da 40 l/s , una nuova tuta antitaglio per motoseghe completa di stivali e casco ed un filtro pescante a zero. Con questo materiale la Bentivoglio completa e allarga la propria operatività per ogni situazione di rischio idraulico.
A consegnare le nuove attrezzature sono stati il vicepresidente del Coordinamento Luca Sinisgalli e il coordinatore delle emergenze Marcello Margini, che fin dal primo mattino hanno assistito come osservatori alla prova pratica di fine corso.
Per il cinquantenario della morte di uno dei più geniali artisti del Novecento italiano, nel ristrutturato palazzo Bentivoglio a Gualtieri, in mostra dipinti, disegni, incisioni e sculture tra cui alcuni inediti. -
Reggio Emilia, 16 aprile 2015 –
Una grande mostra antologica su Antonio Ligabue (Zurigo, 1899 - Gualtieri, 1965), a cinquantanni dalla morte, vedrà esposti dipinti, disegni, incisioni e sculture tra cui alcuni inediti provenienti da collezioni private, dal 31 maggio all'8 novembre 2015.
La città della bassa reggiana vuole così preservare e diffondere la memoria di uno dei più geniali e originali artisti del Novecento italiano, che ha soggiornato a Gualtieri per oltre quarant'anni, dal 1919 al 1965.
La mostra
Curata da Sandro Parmiggiani e Sergio Negri, col patrocinio della Regione Emilia-Romagna, della Provincia di Reggio Emilia, del Comune di Gualtieri, è la prima iniziativa della neonata Fondazione Museo Antonio Ligabue. La sede dell'esposizione e del Museo permanente è il magnifico contesto del ristrutturato Palazzo Bentivoglio. La rassegna, che si apre proprio nei giorni in cui cade il cinquantesimo anniversario della morte di Ligabue, proporrà oltre 100 opere, alcune mai presentate prima, tra cui 80 dipinti, 15 disegni, 10 incisioni e altrettante sculture in bronzo e terracotta. I dipinti esposti, molti ritenuti massimi capolavori dell'artista, saranno suddivisi nei tre periodi nei quali si è soliti ripartire l'opera di Ligabue (1928-1939; 1939-1952; 1952-1962) e copriranno tutti i motivi della sua pittura: animali domestici e feroci, paesaggi svizzeri e padani, interni, ritratti, autoritratti.
Quest'importante appuntamento costituirà un punto fermo da cui partire per una corretta valutazione critica e storica del lavoro di Ligabue, in grado di sottolineare il grande valore di Ligabue nell' ambito dell'arte italiana ed europea, al di là della fuorviante definizione di "naïf" che l'ha troppo a lungo accompagnato e ne ha mortificato la comprensione.
Visitare Gualtieri
La mostra costituisce inoltre un'ottima occasione per immergersi nella realtà di un paese, Gualtieri, che ha molti motivi di interesse da offrire al visitatore: la splendida piazza centrale, una delle più belle d'Italia, che esplicitamente si rifà ai grandi modelli francesi dell'epoca; il Palazzo della famiglia Bentivoglio, con i cicli pittorici della Sala dei Giganti e quelli delle altre tre sale, con gli affreschi della Storia di Roma e dell'Eneide; la donazione Umberto Tirelli (Gualtieri, 1928 – Roma, 1990), allestita nello stesso Palazzo Bentivoglio, con opere, tra gli altri, di Giorgio de Chirico, Felice Casorati, Giacomo Manzù, Corrado Cagli, Renato Guttuso, Giosetta Fioroni, Mino Maccari, Marino Mazzacurati, Léonor Fini, Balthus, Fabrizio Clerici; la Chiesa dell'Annunciazione nella frazione di Pieve Saliceto, originaria della metà del Seicento; il Palazzo Greppi a Santa Vittoria, il paese dei cento violini; l'archeologia industriale (edifici e impianti realizzati nel Novecento) legata alle opere di bonifica (iniziate nel Cinquecento) e di sollevamento delle acque; il fascino delle golene lungo il corso del Po, nelle quali Ligabue stesso trovò rifugio in alcuni periodi della propria esistenza, e dove avvenne, nell'inverno del 1928-29, l'incontro con Marino Renato Mazzacurati, che tanta importanza avrebbe avuto nell'attività pittorica dell'artista.
Antonio Ligabue
Di Ligabue, nato il 18 dicembre 1899 a Zurigo, è ormai nota la triste odissea esistenziale che segnò profondamente il suo lavoro. Espulso dalla Svizzera per la sua vita turbolenta, Antonio Ligabue arriva nell'agosto 1919 a Gualtieri, paese d'origine dell'uomo, Bonfiglio Laccabue, che la madre, Elisabetta Costa, aveva sposato nel 1901. L'impatto con il nuovo ambiente si rivela da subito triste e doloroso. I primi dipinti di Ligabue – nei quali traspare il suo grande interesse per i musei di scienze naturali e per gli animali in genere - risalgono alla fine degli anni Venti; sono gli anni in cui Ligabue incontra a Gualtieri Marino Mazzacurati. La difficile e tormentata vita di Ligabue, segnata da ostilità e incomprensioni, e da ricoveri all'Istituto Psichiatrico San Lazzaro di Reggio Emilia e al Ricovero di mendicità di Gualtieri, è tutta dedicata, fino alla morte, alla pittura e alla scultura, nonostante le diffuse derisioni e i mancati riconoscimenti.
Dopo la personale d'esordio di Ligabue - che ebbe luogo nel 1955 a Gonzaga (Mantova), organizzata da Cesare Parmiggiani - varie esposizioni, a partire da quella di Gualtieri nel decennale della morte, hanno presentato, con crescente interesse del pubblico, l'opera dell'artista. Tra le antologiche più recenti, si ricorda quella tenuta nel 2005 a Palazzo Magnani di Reggio Emilia e a Palazzo Bentivoglio di Gualtieri, in occasione del quarantesimo anniversario della sua scomparsa.
Tanti progetti di cittadinanza attiva e impegno sociale nelle due province. Le domande di partecipazione, con annessi allegati, sono scaricabili e consultabili presso i siti istituzionali dei comuni in questione. -
- di Federico Bonati -
Reggio Emilia, 26 marzo 2015 -
Da molti anni, per tutte le ragazze e i ragazzi interessati a svolgere un'esperienza formativa che permetta loro di sperimentare le proprie abilità nel campo lavorativo acquisendo competenze tecniche spendibili nel futuro professionale, è attivo il Servizio Civile Nazionale. Un servizio statale al quale possono accedere tutti i giovani dai 18 ai 28 anni, della durata di dodici mesi, con un impegno settimanale di trenata ore ed un rimborso mensile fissato a 433,80 €. In quest'ottica si sono attivati anche i comuni delle province di Reggio Emilia e Modena, con vari progetti, tutti di assoluto interesse e rilevanza sociale.
I comuni reggiani di Cadelbosco di Sopra, Gualtieri, Campagnola Emilia, Guastalla, Luzzara e Novellara hanno pubblicato il bando per la selezione di volontari per il progetto "GIO' POLIS 2015". Il progetto, presentato dall'Associazione Pro.di.Gio., prevede l'inserimento di due volontari per ogni comune, che opereranno presso i servizi educativi e culturali. A Fabbrico la ricerca è attivata per la realizzazione del progetto di servizio civile "Fabbricando Comunità", mentre a Reggiolo saranno due i volontari per il progetto "A Piccoli Passi".
Spostandosi nel modenese, nella fattispecie a Carpi, il comune accoglierà sei giovani all'interno del progetto "Giovani protagonisti: esperienze di animazione culturale ed aggregativa a Carpi", allocando tre volontari alla Biblioteca multimediale "A. Loria", due al Castello dei Ragazzi e uno allo Spazio Giovani "Mac'è!".
Le domande di partecipazione, con annessi allegati, sono scaricabili e consultabili presso i siti istituzionali dei comuni in questione. Per partecipare alla selezione che ne conseguirà, dovranno essere riconsegnate all'Ufficio Protocollo del proprio comune entro le ore 14.00 del 16 aprile.
Un'occasione da cogliere al volo per i ragazzi e le ragazze interessati a vivere esperienze personali e sociali di relazione con altre persone e altri ambienti sviluppando capacità di partecipazione, adattamento e consapevolezza personale, nonché la consapevolezza dell'essere cittadino partecipe della vita sociale della comunità.
Il dottor Carlo Alberto Romandini è stato nominato comandante del Corpo di Polizia Municipale Bassa Reggiana. Le linee generali che intende mettere in atto in merito alla gestione del nuovo Corpo: "Prossimità, lettura del territorio e lavoro di rete con le altre forze" -
Reggio Emilia, 12 marzo 2015 -
E' stato presentato ieri pomeriggio, nella sala giunta di Palazzo Allende, il dottor Carlo Alberto Romandini, nominato comandante del Corpo di Polizia Municipale Bassa Reggiana. Davanti alla giunta dell'Unione, l'attuale responsabile del presidio di Polizia Municipale del Comune di Maranello e vicecomandante del Corpo intercomunale di Formigine, Maranello e Fiorano (che entrerà in carica ufficialmente il primo aprile, a tempo determinato per due anni) ha illustrato le linee generali che intende mettere in atto in merito alla gestione del nuovo Corpo, individuando alcuni punti salienti.
"La sfida che ci attende – ha spiegato - è nello stesso tempo difficile e stimolante in quanto si tratterà di mettere assieme realtà che provengono da quattro esperienze diverse (due corpi intercomunale e due presidi autonomi). Bisognerà, quindi, da una parte, rafforzare la centralità del Corpo unico, al fine di accrescere gli standard di qualità del servizio ed omogeneizzare le funzioni di presidio del territorio, con la creazione di una centrale operativa unica e la possibilità di estendere la presenza sul territorio, anche negli orari serali. Dall'altra, bisognerà salvaguardare le rispettive peculiarità territoriali rafforzando le funzioni dei presidi sovracomunali al fine di non disperdere i collegamenti già esistenti e le memorie storiche degli operatori. In questo quadro, la scelta effettuata, di dividere il territorio in sub-ambiti risulta quanto mai opportuna perché consente di lavorare contemporaneamente su entrambe le direzioni. Dal punto di vista più operativo l'obiettivo sarà quello di standardizzare l'operatività su tre settori ormai tipici dell'agire della polizia locale: la sicurezza urbana, la sicurezza stradale e la polizia amministrativa".
In merito alla sicurezza urbana, l'obiettivo principale del Corpo Unico sarà quello di operare in un ottica di "prossimità" prevedendo una presenza costante ed attenta degli agenti in tutte le zone del territorio – in "rete" con le altre forze dell'ordine - anche nelle frazioni distanti dai centri storici, con il compito di individuare preventivamente le segnalazioni ed i bisogni, cercando di fornire comunque "risposte" ai cittadini. Per quanto riguarda la sicurezza stradale, un'attenzione particolare sarà riservata al miglioramento delle condizioni di sicurezza infrastrutturale della circolazione stradale, con particolare riferimento alla tutela della cosiddetta "utenza debole" (pedoni, ciclisti e disabili). Infine, nell'ambito delle attività di polizia amministrativa saranno attuati controlli sul commercio, sui luoghi di lavoro e attività di contrasto a fenomeni quali il gioco compulsivo e l'evasione contributiva.
Gli otto Comuni, dall'inizio del 2015, sono stati unificati nello stesso Corpo, articolato in tre sub ambiti: est (Novellara-Reggiolo, con 23.010 abitanti), nord (Guastalla-Gualtieri-Luzzara, con a 31.095 abitanti) e ovest (Boretto-Brescello-Poviglio, con 18.128 abitanti). La dotazione organica attuale di agenti degli otto Comuni è di 55 elementi (di cui 5 vacanti da ricoprire) oltre a 4 amministrativi. La centrale operativa avrà sede a Novellara.