L'Azienda di Parma, premium partner dell'iniziativa, sarà presente anche quest'anno con numerose iniziative dedicate al pomodoro, eccellenza del territorio.
Parma – A circa un anno da suo esordio, torna in scena a Parma il GOLA GOLA! Food and People Festival (2-4 giugno 2017), una tre giorni dedicata alla cultura enogastronomica Made in Italy, nata alcuni anni fa grazie allo studio di fattibilità finanziato da cinque imprenditori parmigiani, fra cui Francesco Mutti, con l'obiettivo di esportare la giusta informazione sulla Food Valley, esaltare le peculiarità del territorio e la ricchezza dei prodotti tipici, fra i quali il pomodoro.
Proprio per questa ragione, l'azienda Mutti di Parma, con i suoi oltre cento anni di tradizione alle spalle, ha scelto di essere nuovamente presente alla manifestazione portando per le strade di Parma - nominata dall'Unesco "Città creativa per la gastronomia" – le tante sfumature del suo "oro rosso" attraverso spettacoli teatrali, showcooking ed esibizioni musicali.
GLI APPUNTAMENTI MUTTI IN PROGRAMMA
Quattro sfumature di pomodoro – Il percorso del gusto in 8 minuti
Durante i tre giorni del Festival, la Galleria San Tiburzio ospiterà lo spettacolo teatrale "Quattro sfumature di pomodoro – Il percorso del gusto in 8 minuti", una breve pièce incentrata sul pomodoro. Lo spettacolo, voluto da Mutti e realizzato con la collaborazione del Teatro del Cerchio, vedrà sul palco quattro attori, quattro prodotti che racconteranno la storia del pomodoro, conducendo i visitatori in un'esperienza sensoriale unica.
Venerdì 2 giugno alle ore 20:30 – Galleria San Tiburzio, Parma
Sabato 3 giugno alle ore 11:00 – Galleria San Tiburzio, Parma
Domenica 4 giugno alle ore 11:00 – Galleria San Tiburzio, Parma
Viva la pappa con il pomodoro!
Polpettine di panbiscotto, stracciatella di bufala, olio al basilico e tutta la freschezza ed il gusto leggermente erbaceo della Polpa fine di pomodoro Mutti. Questi gli ingredienti della Pappa al pomodoro moderna rielaborata proposta dallo chef Carmine Migliaro.
Venerdì 2 giugno dalle ore 19:30 alle ore 20:30 – Portici del Grano, Parma
Gli indispensabili Mutti nella cucina di Sonia Peronaci
La cuoca, scrittrice, presentatrice e blogger italiana, Sonia Peronaci presenterà al pubblico gli "Indispensabili Mutti": Pelati, Passata, Polpa e Triplo Concentrato. Quattro grandi classici realizzati dall'Azienda di Parma per tutti coloro che desiderano portare sulle loro tavole la bontà autentica e il sapore del pomodoro fresco estivo.
Sabato 3 giugno dalle ore 12:30 alle ore 13:30 – Portici del Grano, Parma
Dalla pasta alla Norma al baccalà: tradizioni mediterranee al pomodoro
La Polpa e la Passata di Pomodoro Mutti saranno le protagoniste dello showcooking che proporrà due tipiche ricette della tradizione culinaria mediterranea: la pasta alla Norma e il baccalà sfogliato.
La Passata di pomodoro Mutti, dolce e cremosa, si sposa perfettamente con il gusto stuzzicante dei maccheroni croccanti, della melanzana bruciata e i veli di ricotta salata della pasta alla Norma. I Pelati Mutti, delicati e consistenti, sono invece i protagonisti del baccalà sfogliato alla mediterranea con olive taggiasche e maggiorana.
Domenica 4 giugno dalle ore 12:30 alle ore 13:30 - Portici del Grano, Parma
"Tin Can Bum!"
Infine, l'Azienda di Parma sarà presente anche all'interno del laboratorio musicale del percussionista Lucas Simon Lopez che delizierà gli ascoltatori con i suoni realizzati usando "strumenti musicali" alternativi, come le latte di pomodoro Mutti.
Sabato 3 giugno dalle ore 18:00 alle ore 19:00 - Piazzale della Pace, Parma
P come Pomodoro
Venerdì, sabato e domenica sei selezionati ristoranti di Parma Centro avranno all'interno dei loro menù unpiatto realizzato con un prodotto Mutti. L'iniziativa, realizzata in collaborazione con ASCOM (Associazione Prov.Le Imprese Commercio Terziario Di Parma) guiderà così i visitatori attraverso un percorso gastronomicoalla scoperta del pomodoro, interpretato da alcuni dei migliori ristoratori di Parma.
I ristoranti aderenti esporranno al loro interno anche un allestimento dedicato alle antiche latte Mutti.
Venerdì 2, sabato 3 e domenica 4 giugno
Brodo di Giuggiole - Borgo Giacomo Tommasini 19/a
Gnudi di ricotta e erbette su vellutata di pomodoro Mutti
Il Trovatore - Via Affò 2/a
Mezze maniche con "Sugo della domenica" (Salsa di pomodoro Mutti con polpette e costine di maiale)
La Greppia – Strada Giuseppe Garibaldi 39
Cappellaccio con ripieno di cernia, mascarpone, timo e limone su salsa di pelati e ciliegino Mutti al profumo di basilico
Osteria dei Mascalzoni – Vicolo delle Cinque Piaghe 1/a
Crostone all'italiana con perle di passata di pomodoro Mutti
Quore Italiano – Borgo Goldoni 2
Puccheri al polpo in salsa Mutti
TCafè – Strada del Duomo 7
Pizza Datterini Mutti
(FOTO di Francesca Bocchia)
Il mercato, da diversi giorni, mostra segnali di instabilità condizionato prevalentemente dal tempo e, nella giornata di mercoledi, ha subito una ondata di ribassi su tutte le merci.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 1 giugno 2017
I fondi continuano ad essere corti di coperture e questo rappresenta l'unico vero rischio, in quanto le leve per smuovere il mercato sono nelle loro mani pronte a sfruttare qualsiasi notizia rialzista salvo non intendano dare credito al fatto che in Cina si stia rallentando la spremitura del seme di soya e questo potrebbe portare a storni di acquisti-prenotazioni di seme.
I prezzi rilevati mercoledi 31 maggio 2017
SEMI luglio 912,6 (-13,6) agosto 916 (-13,4) novembre 909,6 (-9,4)
FARINA luglio 297,6 (-4,2) agosto 298,4 (-4) settembre 300,3 (-3,9)
OLIO luglio 31,42 (-0,18) agosto 31,54 (-0,17) settembre 31,57 (-0,17)
CORN luglio 367 (-7,2) settembre 375 (-6,6) dicembre 385,6 (-6,6)
GRANO luglio 429,4 (-8,6) settembre 444 (-7,2) dicembre 466,4 (-7)
I valori di oggi 1 giugno: il pronto per la farina di soya proteica a 318/320 partenza porto di Ravenna, mentre la normale segna 310 euro, e 320 la proteica sino a fine anno, mentre per il 2018 si aggira sui 327 euro per la proteica, la 44 a 316. Mentre su Venezia la merce di derivazione da stabilimento produttivo nazionale i prezzi sono 315 per la normale e 325 per la proteica un euro in più per arrivare a fine anno mentre per il 2018 chiedono 321/331
Comincia a riallinearsi il mercato del seme di soya partenza ai porti dato che ormai gli arrivi di merce dal sud America, si sono consolidati. Le quotazioni sono intorno ai 360 euro per tonnellata e stanno influenzando anche il mercato del seme di soya convenzionale che dalle sue punte massime di 445 è sceso a 430 euro arrivo.
Per i cereali persiste la confusione e i mercati esteri del mais-orzo su camion, arrivo nord Italia, rispetto alle scorse settimane stanno spingendo per la vendita con conseguente riallineamento dei prezzi a quelli interni. Non è da escludere che se la pressione dovesse perseverare i prezzi potranno subire una più drastica flessione. Discorso diverso per il grano dove di merce zootecnica non se ne trova. La merce di base per l'industria molitoria è attorno a 190 euro arrivo e anche oltre.
Il settore delle Bioenergie è in piena corsa agli acquisti di prodotti con amido. Già diversi operatori stanno agendo sui cruscami di grano, e sottoprodotti delle riserie.
Indicatori internazionali 1 giugno 2017
l'Indice dei noli è leggermente sceso a 900 punti, il petrolio è attorno a 50$/bar e l'indice di cambio segna 1,11774.
(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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Nell'azienda agricola Canale dei Fratelli mingardi di roncole verdi a Busseto si e' tenuta di recente una affollata visita ai campi prova di grani nuovi, teneri, duri e antichi alla ricerca dei migliori modelli per il mercato.
Parma, 31 maggio 2017
L'azienda agricola Canale dei Fratelli Mingardi di Roncole Verdi a Busseto ha ospitato l'affollata visita ai campi prova del Consorzio Agrario di Parma alla scoperta di grani nuovi, teneri, duri e antichi. L'iniziativa curata dagli esperti consulenti del Consorzio Agrario di Parma, in collaborazione con i più qualificati partner tecnico-scientifici del settore, ha visto il confronto e l'analisi fra una trentina di varietà cerealicole. In una annata in cui le piogge non hanno di certo abbondato la qualità è parsa comunque buona e i tecnici coordinati dal responsabile Umberto Borlenghi hanno spiegato a più riprese, nel corso della presentazione, agli imprenditori agricoli del territorio la preparazione svolta nel corso dei mesi precedenti e il trattamento del campo, oltre al successivo e naturalmente differente delle svariate varietà di grani.
La giornata è proseguita con una serie di approfondimenti mirati sulle diverse qualità di frumento e l'illustrazione capillare delle peculiarità delle spighe esaminate a livello scientifico e dei trattamenti più adeguati (diserbanti, fungicidi, fertilizzanti ecc.) che garantiscono un prodotto di qualità e con interventi eco-compatibili, in grado d'assicurare anche la piena sostenibilità ambientale. Inoltre i tecnici hanno lungamente trattato il tema dell'adattabilità al terreno di semina di queste aree della nostra Bassa e a quelle che sono oggi le sue caratteristiche e rese a seconda delle diverse qualità del frumento impiegate: livelli proteici, volumi, altezza della spiga, rese produttive per ettaro. Alla sperimentazione, frutto del settore ricerca interna del CAP, hanno partecipato molte aziende di ricerca di alto livello come: Basf , SIS, Semetica, Psv, Cgs, Semia, Verneuil Semence, Adriatica, Limagrain.
Quando da bambini si giocava a rincorrersi ed il nascondino in un castello sarebbe stato una delle cose più emozionanti e belle da immaginarsi.
da L'Equilibrista Parma 30 maggio 2017 -
Gli Agrobiodiversi tornano bambini e ci portano stavolta alla conquista del castello di Torrechiara, brivido assoluto per l'immaginazione e che da Venerdì 2 Giugno fino a Domenica 4 Giugno sarà sinonimo di autentico solleticante gusto per le papille di tutti i partecipanti.
PROGRAMMA
VENERDI' 2 GIUGNO
ORE 9 Apertura Mercatino Medievale e artigianale per le strade del paese
ORE 10,30 Apertura del castello – Visite medievali guidate ogni 30 minuti
ORE 11 Apertura dell'Accampamento Medievale nel Bosco dietro al Castello dalle ORE 12 in poi la famosa PORCHETTA alla Brace presso il Punto Ristoro nella Via al Castello
ORE 15/18 attività per bambini in Accampamento Medievale – Addestramento spada e arco
dalle ORE 18 in poi CENA MEDIEVALE presso Punto Ristoro nella Via al Castello ore 22 - 23 Giochi di fuoco presso ingresso Accampamento Medievale
BUS NAVETTA lungo la salita al Castello
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SABATO 3 GIUGNO
ORE 9 Apertura Mercatino Medievale e artigianale per le strade del paese
ORE 10,30 Apertura del Castello – Visite medievali guidate ogni ora
ORE 10,30/18 attività per bambini nel BORGO del Castello
dalle ORE 16 in poi la MITICA TORTA FRITTA delle Donne di Torrechiara
presso Punto Ristoro nella Via al Castello
ore 9 - 16 Torneo Arco storico "Torlago" nell'Accampamento Medievale
ore 16,30 Eliminatorie Torneo Spada Medievale nell'Accampamento
dalle ORE 18 in poi CENA MEDIEVALE presso Punto Ristoro nella Via al Castello
ore 22 - 23 Giochi di fuoco presso ingresso Accampamento Medievale
BUS NAVETTA lungo la salita al Castello
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DOMENICA 4 GIUGNO
INGRESSO GRATUITO in Castello
ORE 9 Apertura Mercatino Medievale e artigianale per le strade del paese
e, in Piazza Leoni, MERCATO del CONTADO con gli speciali appuntamenti
di Agro BioDiverso per conoscere meglio i prodotti tipici agroalimentari
ore 10 Nell'Accampamento: Finali Torneo Spada Medievale
ORE 10,30/18 attività per bambini nel BORGO del Castello
dalle ORE 11 in Piazza Leoni giro di Degustazioni con produttori dei Vini Colli di Parma e di Sidro di mele
NOVITA' IN OCCASIONE del Festival GOLA GOLA - BUS "Parma nel cuore del Gusto"
ore 10,30 e ore 15,30 partenza per visita a un prosciuttificio locale,
INFO POINT in Piazza Leoni 2 – 328.2250714
dalle ORE 12 in poi la MITICA TORTA FRITTA delle Donne di Torrechiara
presso Punto Ristoro nella Via al Castello
dalle ore 15 Nell'Accampamento: Esposizione rapaci da Falconeria
ore 17,00 gran FINALE !
BUS NAVETTA lungo la salita al Castello
INFORMAZIONI INFO POINT in Piazza Leoni 2 – 328.2250714
I MICROEVENTI SARANNO PRESSO GLI STAND DEGLI AGROBIODIVERSI E SARANNO FATTI SIA AL MATTINO CHE AL POMERIGGIO
- Il laghetto -Le proprietà del latte di capra- ORE 12.30 ORE 16.30
- l'orto di Lucia - lievito madre caratteristiche, come conservarlo, come utilizzarlo- ORE 1030 ORE 15.00
- Valtresinaro- proprietà e utilizzi della lavanda e della calendula 0RE 11.00 ORE16.00
- Allegra Fattoria – Particolarità del maialino nero di Parma ORE 12.00 ORE 17.00 - Agriappennino
- la raccolta e l'essicazione della castagna secondo metodi antichi unita all'esperienza coi ragazzi richiedenti asilo ORE 10.00 ORE17.30
- Api libere prepareranno un tema sulla loro produzione ORE 11.30 ORE 15.30
Bambini e adulti per una volta saranno presi per la gola alla conquista del castello di Torrechiara, dove i bimbi possono sbizzarrirsi e gli adulti tornare bambini per tutta la durata dell'evento.
Editoriale: inganno perenne! - Latte spot in forte risalita. - Cereali e dintorni. Le variazioni legate al cambio valutario. - SDF, fatturato stabile in controtendenza al mercato. Inaugurata la nuova sede "High-Tech" in Germania. - Mais e Soia. Stime per la nuova stagione. -
SOMMARIO Anno 16 - n° 21 28 maggio 2017
1.1 editoriale
inganno perenne!
2.1 lattiero caseario
Latte spot in forte risalita.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Le variazioni legate al cambio valutario.
4.1 meccanizzazione agricola SDF, fatturato stabile in controtendenza al mercato. Inaugurata la nuova sede "High-Tech" in Germania.
5.1 mais e soia Mais e Soia. Stime per la nuova stagione
5.2 lavoro CIA, Serve un sostituto dei voucher, in agricoltura e non solo
6.1 eventi Presentata la terza edizione della Farm Run. Molte le novità interessanti.
6.1 eventi 100 Km del Passatore. Una ricognizione con i campioni. (Video)
7.1 export Ismea, 10% export agroalimentare è a "Stelle e strisce".
8.1 promozioni "vino" e partners
9.1 promozioni "birra" e partners
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Italia - Usa, Ismea: 10% dell'export agroalimentare italiano è "a stelle e strisce", Stati Uniti terza meta dei prodotti italiani
Nei primi mesi del 2017 la bilancia commerciale con gli Usa vede una crescita del surplus di 24 milioni di euro, grazie all'aumento delle esportazioni (+ 4,2%) e alla stabilità delle importazioni (-0,3%), in controtendenza rispetto al resto dell'agroalimentare italiano.
Gli Stati Uniti si confermano un mercato di sbocco molto importante per i prodotti agroalimentari italiani: dopo Germania (17,5%) e Francia (10,9%), è il Paese oltre atlantico a costituire una delle mete principali dei prodotti italiani, con una quota del 10% dell'export.
Guardando allo scambio con gli Usa, il surplus per l'Italia nel 2016 è stato di 2,9 miliardi di euro, 350 milioni di euro in più rispetto all'anno precedente: importiamo dagli Stati Uniti meno di quanto esportiamo, come confermato anche dai primi due mesi del 2017. In controtendenza rispetto al resto dell'agroalimentare italiano, che ha mostrato un peggioramento del deficit rispetto a gennaio/febbraio 2016, la bilancia commerciale con gli Usa vede una crescita del surplus di 24 milioni di euro in avvio del 2017, grazie all'aumento delle esportazioni (+ 4,2%) e alla stabilità delle importazioni (-0,3%). Negli ultimi due anni la crescita degli acquisti Usa dall'Italia è stata maggiore rispetto all'espansione dell'import statunitense nel complesso, con un differenziale positivo del 2%.
Nelle esportazioni, risultano maggiormente rilevanti i comparti "Vini e mosti", che da soli rappresentano il 35% dell'export totale nel 2016, "oli e grassi" (il 14%) e "cereali, riso e derivati" (12%); nel complesso questi tre aggregati esprimono oltre il 60% dell'export complessivo. Per quasi tutti i comparti produttivi, nel 2016 gli scambi con il mercato statunitense fanno registrare un surplus di bilancio; fanno eccezione le coltivazioni foraggere, l'ittico, le coltivazioni industriali e la frutta fresca e trasformata.
(Fonte ismea 23 maggio 2017)
Il mercato non mostra nulla di nuovo. E' singolare osservare i grafici della farina di soya indicare una situazione di calo da marzo sino ai primi di aprile, poi calma piatta seguita da sussulti senza una precisa direzione.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 23 maggio 2017
I fondi continuano ad essere corti di coperture su tutte le merci e questo è l'unico vero fattore di rischio in quanto le leve per smuovere il mercato sono nelle loro mani pronti a sfruttare qualsiasi notizia rialzista.
I valori di ieri sera (22/5 ndr) erano: un pronto per la farina di soya proteica a 325 partenza porto di Ravenna, e così sino a fine anno, mentre per il 2018 si aggirava sui 229-230 euro, la 44 a circa 10 euro meno per il 2018 mentre per il breve medio termine scontava valori più contenuti in in relazione ai tre principali venditori. Su tali valori si è mosso il mercato degli acquisti al consumo sul 2018 ed è chiaro che tutto questo dipende dal cambio e non tanto dai valori della origine che sono sostanzialmente fermi.
L'andamento della soya ha influenzato anche gli altri proteici, la farina di girasole proteica è stata proposta sui 190 euro partenza da pronta sino a marzo 2018, il girasole 28% di proteine per la nuova campagna a 145 euro partenza sino a marzo, l'unico prodotto che mantiene un prezzo elevato è la farina di colza.
E' un mercato a sé stante quello del seme di soya ogm free che regge gli arrivi sui porti dove una attenta regia cerca di sfruttare al meglio il corto del mese di maggio. Ciononostante dai 385 è ormai sceso a 370 euro alla tonnellata.
Mentre per i cereali persiste una certa confusione e si alterna leggera tensione a fase di stasi sia per il grano che per il mais, l'orzo invece alla fase static alterna propensioni al calo. I mercati esteri del mais, su camion arrivo nord Italia, registrano prezzi più alti dei domestici. I cruscami di grano hanno iniziato a calare e questo potrebbe proseguire per almeno due settimane per poi, come consuetudine, "fare elastico" e riprendersi. Nella giornata di lunedi il giugno-luglio di crusca cruschello, già scontando i cali, si aggirava sui 115 euro alla tonnellata. Sempre care le polpe di barbabietola, nonostante l'arrivo dei nuovi foraggi di fresco raccolto-lavorazione.
Il settore delle Bioenergie nonostante i trinciati da erbaio, vede gli operatori in piena corsa agli acquisti di prodotti con amido.
Indicatori internazionali 23 maggio 2017
l'Indice dei noli è leggermente sceso a 954 punti, il petrolio è attorno a 51$/bar e l'indice di cambio segna 1,12248.
(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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Per le imprese agricole reggiane il nuovo hub in partnership con la multinazionale John Deere - dedicato alla vendita e all'assistenza dei mezzi - sarà un importante un valore aggiunto per il territorio e le sue produzioni: indispensabile per le tutte le attività svolte in campo.
Castelnuovo di Sotto (RE) 23 amggio 2017
E' stato inaugurato a Castelnuovo di Sotto di Reggio Emilia il nuovo centro polifunzionale del Consorzio Agrario dell'Emilia che in questo modo ha incrementato strategicamente l'offerta di servizi innovativi nell'intero comprensorio reggiano. Oltre ad aver potenziato ed ottimizzato le attività di consulenza e post vendita lo staff tecnico del CAE potrà garantire ai propri soci, clienti e portatori di interesse anche adeguata e qualificata assistenza grazie ad un moderno centro macchine tecnologicamente avanzato e di ottimo livello qualitativo; un vero e proprio hub dedicato alla meccanizzazione, a prodotti di comprava qualità, e a tutte le attività di ricambistica e cura dei mezzi messo in piedi in partnership con la multinazionale leader del settore John Deere.
Il nuovo centro macchine ha tutte le credenziali per rappresentare rapidamente un punto di riferimento per le imprese di un territorio a vocazione agricola particolarmente vasto e a tal proposito va evidenziato come, anche grazie alla presenza di Eurocap Petroli, la stessa sede di Castelnuovo di Sotto, in poco tempo, abbia addirittura triplicato i volumi di vendita dei carburanti portando da 10 a 30 i milioni di litri erogati. Con questa inaugurazione il Consorzio Agrario dell'Emilia ha così raggiunto un traguardo concreto con un ventaglio di servizi non certo di secondaria importanza rispondendo, in modo molto pragmatico, alle esigenze del territorio in cui opera. Nel corso dell'incontro di presentazione, davanti ad un nutrito pubblico, la John Deere Italia ha consegnato una targa di riconoscimento al Consorzio Agrario dell'Emilia testimoniando la professionalità dimostrata dal Consorzio e dal suo staff in tanti anni di collaborazione.
Editoriale: Borghesia cercasi - Gran rimbalzo dei derivati del latte. - Cereali e dintorni. Prosegue la risalita della farina di soia ogm free. - Vino: boom di richieste per nuovi vigneti. Informatore agrario: 25 volte più degli ettari disponibili -
SOMMARIO Anno 16 - n° 20 21 maggio 2017
1.1 editoriale
Borghesia cercasi
2.1 lattiero caseario
Gran rimbalzo dei derivati del latte.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Prosegue la risalita della farina di soia ogm free.
4.1 coltivazioni ogm OGM, nuovo record di superficie coltivata
5.1 vino Vino: boom di richieste per nuovi vigneti. Informatore agrario: 25 volte più degli ettari disponibili
5.1 finanza Reggio Emilia: UniCredit per il settore agroalimentare
6.1 mais e soia Mais e Soia. Stime per la nuova stagione
6.2 emergenza irrigua Piacenza. E' emergenza irrigua
7.1 biogas Prima giornata del biogas in Emilia Romagna
8.1 promozioni "vino" e partners
9.1 promozioni "birra" e partners
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Reggio Emilia: UniCredit per il settore agroalimentare strategie e sinergie per coltivare il futuro delle imprese locali. Il Tecnopolo di Reggio Emilia ospita il Focus organizzato dalla banca sulle tematiche dell'accesso al credito e sulle soluzioni offerte dal sistema bancario in tema di finanziamenti agrari
REGGIO EMILIA, 15 maggio 2017 – E' dedicato a Reggio Emilia e allo sviluppo delle potenzialità del comparto agroalimentare del territorio il Focus organizzato da UniCredit sul tema dei finanziamenti per il settore. Obiettivo: offrire agli imprenditori dell'area reggiana un vademecum di percorribili strategie di accesso al credito che permetta alle aziende di instaurare un rapporto con le banche stabile nel tempo e modellato sulle recenti innovazioni normative del settore bancario, così da contenere il costo del denaro e rendere leggibile ed affidabile l'impresa agricola al fine di sostenerne al meglio la crescita.
La banca, già firmataria di un accordo nazionale con il MiPAAF (Ministero per le Politiche Agricole Ambientali e Forestali) a supporto delle aziende dell'agroalimentare con un plafond di 6 miliardi di euro per il triennio 2016-2018, prosegue così nel suo impegno a tutto tondo per l'economia del territorio organizzando un incontro di approfondimento sulle tematiche legate all'accesso al credito, alle soluzioni offerte dal sistema bancario in tema di finanziamenti agrari e alle sinergie vincenti per coltivare il futuro delle imprese locali. Una giornata di formazione e confronto che, all'interno del Tecnopolo di Reggio Emilia, ha coinvolto un centinaio di aziende reggiane, esperti del settore crediti e rappresentanti di punta della produttività agroalimentare del territorio.
«L'agroalimentare – sottolinea Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord UniCredit - è tra i settori strategici per l'economia del nostro Paese e può e deve rappresentare sempre di più la nostra eccellenza anche all'estero. La crescita registrata negli ultimi anni dimostra come il Made in Italy agroalimentare sia sempre più protagonista dell'economia nazionale e in grado di offrire importanti opportunità, anche in termini di occupazione. Ma è necessario crescere ancora. Da tempo UniCredit è impegnata a sostenere le imprese del settore. Ne sono esempio concreto i 350 milioni di euro erogati nell'ultimo anno in Emilia Romagna, nell'ambito dell'accordo che UniCredit ha stretto con il MiPAAF a supporto delle aziende dell'agroalimentare. Una cifra che vogliamo far crescere, specie in aree ad alto potenziale come quella reggiana, illustrando agli imprenditori tipologie, prassi e tempistiche idonee all'approvvigionamento di un credito che sia di qualità. Ecco perché abbiamo organizzato il Forum sulle tematiche dell'accesso al credito qui a Reggio Emilia".
Dai Piani di Sviluppo Rurale alle norme di Basilea 2, dal rischio di credito alla pianificazione delle esigenze finanziarie rispetto al ciclo produttivo, dal credito di filiera al Reverse Factoring, nel corso dell'incontro organizzato da UniCredit a Reggio Emilia, aperto dai saluti di Andrea Parmeggiani, Direttore Reggio Emilia Innovazione, e di Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord UniCredit, sono stati numerosi i temi affrontati da Vito Noto, Responsabile Crediti Centro Nord UniCredit; Mauro Bambagioni, Specialista Agricoltura UniCredit; e Andrea Barra, responsabile UniCredit Factoring Centro Nord.
Nel corso della giornata di formazione e confronto è intervenuto anche Massimo Macchitella, Responsabile Small Business & Financing Products UniCredit, ponendo l'accento sulle diverse iniziative che la banca sta realizzando per potenziare il supporto del Gruppo bancario al mondo agricolo: dai prodotti mirati all'impiego di gestori specializzati, dalle analisi specifiche delle filiere alimentari alle attività di formazione e promozione che rispondono alle istanze che emergono dai territori sui quali la banca è impegnata ogni giorno.
A completare il Focus organizzato dalla banca anche una tavola rotonda moderata da Livio Stellati, Responsabile Territorial Development & Relations Centro Nord UniCredit, e arricchita dagli interventi di Alberto Viappiani, Amministratore Delegato Dalter Spa e Colline di Canossa Srl; Davide Frascari, Presidente Emilia Wine Sca; Marco Pirani, Presidente Progeo Sca; Massimo Dolci, Titolare Azienda Agricola Dolci e Vinsani Ss; e Nicola Bertinelli, Presidente Consorzio Parmigiano Reggiano.
Competenze ed esperienze a confronto per fornire agli imprenditori tutte le principali informazioni per comprendere se, come e quando chiedere un finanziamento; e quali tipologie di credito siano al momento disponibili e più conformi alle esigenze di sviluppo delle aziende del settore, dato che – è uno dei punti chiave emersi dal Forum reggiano - la semplice erogazione di credito non è l'unico supporto necessario allo sviluppo del business e può rivelarsi anche dannoso qualora non rispetti le reali necessità e le potenzialità dell'impresa. UniCredit ha voluto illustrare le norme e le procedure che regolamentano l'attività delle banche nella concessione dei crediti alle aziende con l'obiettivo di aiutare gli imprenditori del territorio ad avere piena conoscenza non solo delle proprie reali urgenze ma anche delle logiche con cui il sistema bancario opera, in modo da conciliare le esigenze di tutti gli attori di quello che può e deve essere un processo vincente per l'avvio e la crescita del business.
Una panoramica sul settore agroalimentare: Focus Emilia Romagna e Reggio Emilia
Quello agroalimentare è un settore che contribuisce per il 5,8% all'economia della regione che vede attive nella filiera produttiva poco meno di 70mila imprese. In dettaglio, nel 2015 il valore della sola produzione agricola regionale ha raggiunto quota 6,6 miliardi, con un valore aggiunto di circa 3,4 miliardi di euro.
La natura anticiclica del settore ha attenuato l'impatto della crisi, così a fronte di un valore aggiunto dell'intera economia diminuito del 4% tra il 2007 e il 2015, quello dell'industria alimentare regionale, nello stesso periodo, risulta aumentato del 6% e quello dell'agricoltura del 20%. L'eccellenza del settore in Emilia Romagna è confermata anche da una dinamica del valore aggiunto decisamente superiore rispetto a quella media italiana che registra -0,2% per l'industria alimentare e 3% per l'agricoltura (Elaborazioni UniCredit su dati Istat).
In questo ambito, Reggio Emilia nel 2015 si distingue tra le province con i migliori risultati, con un valore aggiunto conseguito nel 2015 di 412 milioni di euro in crescita del 2,7% rispetto al 2014 (elaborazioni UniCredit su dati Prometeia); e allargando il discorso all'intera filiera agroalimentare, registra un giro d'affari per export di circa 620milioni di euro.
L'export guida la crescita del settore agroalimentare nel suo complesso in Regione: le vendite all'estero sono aumentate infatti nell'ultimo decennio di circa il 60%, toccando a fine 2015 un valore prossimo ai 6 miliardi. Le province più attive in tal senso sono Parma che contribuisce al totale regionale per il 27,2%; Modena con il 22,5% e Reggio Emilia e Ravenna che registrano un apporto del 10%. Seguono Bologna (9,2%), Forlì-Cesena (8,5%), Ferrara (6,2%), Piacenza /4%) e Rimini (2,4%).
L'Emilia Romagna inoltre si attesta leader in Italia per il cibo di qualità, con 43 prodotti certificati Dop (Denominazione di Origine Protetta), Igp (Indicazione geografica protetta) e Stg (Specialità Tradizionali Garantite) seguita da Veneto, Lombardia e Sicilia. Tra le eccellenze della regione, spiccano "tesori" emiliani come il parmigiano reggiano e l'aceto balsamico tradizionale. A livello nazionale, al gennaio 2015, i prodotti italiani DOP, IGT, e STG iscritti nell'apposito Registro sono 278 su un totale di 1.311 (21,1%). Tra questi, il 40% circa sono prodotti ortofrutticoli e cereali; seguono formaggi (18%), olio d'oliva (16%) e salumi (13%). (Dati 2015 – fonte Mipaaf e Sinab, Sistema di informazione nazionale sull'Agricoltura biologica)