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Giovedì, 27 Novembre 2014 11:58

Tari meno salata per le imprese

Una nota del Ministero dell'Economia e delle Finanze dichiara intassabili ai fini dello smaltimento dei rifiuti le aree dove avviene la produzione aziendale. I comuni ora recepiscano il pronunciamento ministeriale. La soddisfazione di CNA -

Modena, 27 novembre 2014 -

E' un risultato importante quello raggiunto a favore delle imprese: il Ministero dell'Economia e delle Finanze, infatti con una nota, ha fornito alcuni decisivi chiarimenti in merito alla determinazione della superficie tassabile ai fini dell'applicazione della TARI (tassa sui rifiuti solidi urbani) a carico delle imprese.
Il parere espresso dal MEF va a confermare principi che CNA sta sostenendo da parecchi anni, per contrastare una prassi che ha portato a un'ingiustificata duplicazione dei costi a carico delle aziende.

Il pronunciamento, infatti, definisce intassabili le aree occupati dai macchinari dove si svolgono le lavorazioni industriali o artigianali, poiché per loro natura sono generalmente produttive in via prevalente di rifiuti speciali che le aziende conferiscono già a proprie spese.
Ma la nota ministeriale fa anche chiarezza rispetto all'assoggettabilità o meno delle superfici adibite a magazzini e le aree scoperte, precisando che tali superfici "devono essere considerate intassabili, anche a prescindere dell'intervento regolamentare del comune, qualora siano produttive di rifiuti speciali; nello specifico si delinea un divieto di assimilazione ai rifiuti che si producono sulle superfici adibite a magazzini funzionalmente collegati all'esercizio delle attività produttive".

Con questo pronunciamento le imprese, a seconda del settore e delle loro caratteristiche produttive, potrebbero ritrovarsi a risparmiare fino a diverse migliaia di euro, vedendo ridursi l'importo della TARI.
Un passo avanti verso un costo di avvio al recupero dei rifiuti che si adegui a quanto effettivamente prodotto dalle imprese.
CNA scriverà da oggi a tutti i sindaci chiedendo di rivedere i regolamenti comunali per la disciplina della TARI, adeguandoli all'interpretazione autentica delle norme.

"Si tratta – commenta Umberto Venturi, presidente di CNA Modena – del superamento delle incongruenze presenti nel regolamento in vigore, che hanno fin qui determinato ingiustificati maggiori esborsi da parte delle aziende. Un risultato importante ottenuto dall'azione di rappresentanza, che da tempo va portando avanti la nostra Associazione".
Di fatto, la nota del ministero dell'Economia evita che le imprese siano gravate dalla doppia tassazione sui rifiuti speciali, che già sono conferiti a spese dei produttori, e mette fine a una situazione di confusione normativa.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

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Mercoledì, 26 Novembre 2014 16:37

Carpi - CNA, più servizi più efficienza

Domani (giovedì) in via Ugo da Carpi, un'iniziativa per presentare i nuovi servizi dell'Associazione -

Carpi, 26 novembre 2014 -

Più funzioni, più servizi specialistici, più efficienza: la CNA di Carpi razionalizza la propria presenza sul territorio ed unifica le sedi Carpi Nord e Carpi Sud presso gli uffici di quest'ultima, in via Ugo da Carpi, 62.
"Vogliamo offrire ai nostri associati servizi sempre più innovativi – racconta Barbara Bulgarelli, responsabile CNA per l'Area Terre d'Argine – e per fare questo abbiamo razionalizzato la nostra offerta. Da domani, infatti, le imprese potranno trovare nella sede di via Ugo da Carpi, oltre che negli uffici della nostra sede comunale, in Via Peruzzi 2, tutti servizi, da quelli per adempimento alle consulenze più specialistiche. Peraltro, con sei sedi sull'intero distretto CNA, è l'Associazione più rappesentata dal territorio".

L'unificazione degli uffici verrà festeggiata domani sera, giovedì 27 novembre con una sorta di visita guidata agli uffici di via Ugo da Carpi, una no stop dalle 17 alle 20 per conoscere tutti i servizi erogati da CNA, anche dal punto di vista... logistico.
Una visita, quella alla CNA, che non sarà fine a sé stessa, ma che consentirà anche di "imparare" qualcosa. Infatti, Simona Lodolo e Gianni Vacca, consulenti di marketing e comunicazione ed autori del libro "Chi ha ucciso il mio cliente" si confronteranno con i visitatori sulle esperienze e le strategie per fronteggiare il difficile contesto economico. I due esperti, in pratica, presenteranno i killer di mercato e, soprattutto, le armi per abbatterli.
All'iniziativa, aperta al pubblico, con tanto di immancabile buffet, interverranno anche Alberto Bellelli, sindaco di Carpi, il presidente provinciale CNA Umberto Venturi e quello dell'Area Terre d'Argine Claudio Saraceni.

(Fonte: L'Ufficio Stampa CNA MO)

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Domani, martedì 25 novembre, un incontro in CNA Provinciale per tutelare l'innovazione e le idee -

Modena, 24 novembre 2014 -

L'economia della globalizzazione ha reso sempre più frequenti i casi di plagio e, quindi, reso ancor più necessario il ricorso a strumenti di protezione come i brevetti, le registrazione del marchio o quella di disegni e modelli. L'innovazione e la differenziazione di prodotto sono, oggi più che mai, un'arma vincente e un valore aggiunto per l'impresa, perché permettono di guadagnare un vantaggio competitivo in un mercato sempre più affollato e vittima dell'imitazione.

Questa strategia di difesa e tutela deve essere inseguita anche e soprattutto dalle piccole imprese, che spesso vedono questi strumenti solo come un costo aggiuntivo. Sulla base di queste considerazioni CNA ha organizzato un incontro martedì 25 novembre, alle ore 17 in CNA Provinciale, per offrire un supporto concreto a chi vuole ampliare le proprie conoscenze in materia di tutela dei prodotti e proprietà industriali.

Relatore d'eccellenza di questo seminario operativo sarà Stefania Fiorini dello Studio Modiano & Partners, uno dei maggiori studi europei specializzati in questa tematica, con il quale CNA ha stipulato un'importante convenzione riservata ai propri associati. Durante la serata saranno forniti tutti gli elementi di base per riuscire ad approcciare in modo semplice il tema della proprietà industriale e intellettuale, dell'ottenimento, tutela e sfruttamento dei diritti esclusivi che da essi si possono acquisire. Oltre ai concetti chiave di che cos'è un marchio, un brevetto, un disegno o modello e dei relativi requisiti di registrabilità illustrati da Fiorini nel primo intervento, Armando Cassanelli, del Servizio Incentiviamo di Finimpresa Serfina CNA, spiegherà nel dettaglio, nella seconda parte della serata, tutti i finanziamenti al momento disponibili per la tutela delle opere d'ingegno.
L'incontro è gratuito e aperto al pubblico interessato. Si tratterà di una serata dai contenuti molto operativi e che lascerà spazio alle domande dei partecipanti.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

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Domani, giovedì 20 novembre ore 20.30 assemblea interprovinciale di CNA e Lapam, presso l'hotel Carpi, in via delle Magliaie a Carpi -

Modena, 19 novembre 2014 -

Autocarrozzieri di CNA e Confartigianato delle provincie di Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza insieme per la presentazione del disegno di legge in materia di assicurazioni RC auto, con l'obiettivo di intervenire sui rapporti tra compagnie e imprese del settore, queste ultime spesso vittime dalle attuali norme. L'appuntamento è previsto per domani (giovedì 20 novembre) alle 20.30 all'Hotel Carpi, in via delle Magliaie 2/4 a Carpi, con l'obiettivo di discutere del disegno di legge depositato alla Camera dei Deputati, il cui primo firmatario è l'on. Sara Moretto (Pd). Proprio per ottenere un appoggio bipartisan a questa importante iniziativa, alla serata carpigiana sono stati invitati i parlamentari eletti nel territorio.

Un disegno di legge, questo, che vuole soddisfare l'esigenza di mettere d'accordo le diverse necessità di consumatori e imprese con soluzioni equilibrate, perseguendo l'obiettivo della riduzione dei premi assicurativi, senza compromettere il livello qualitativo delle riparazioni e la conseguente sicurezza della circolazione stradale. La riduzione dei premi assicurativi rappresenta, infatti, un interesse generale dei consumatori: tra il 2007 e 2011, il comparto assicurativo è cresciuto del 6,8%, in controtendenza rispetto all'autoriparazione, che registra un calo dell'11,3%. Ciò significa che il problema dei rincari delle Rc auto non sta tanto nell'incidenza dei costi della riparazione, ma piuttosto nella struttura obsoleta del mercato delle assicurazioni. Ecco perché i punti qualificanti del disegno di legge Moretto sono incentrati sulla difesa dei diritti degli automobilisti e sulla tutela delle imprese di carrozzeria, come da richiesta delle stesse Associazioni di categoria.

Dopo i saluti di Livio Carbognani (Presidente Regionale CNA Unione Autoriparazione) e di Antonio Malpeli (Presidente Regionale Confartigianato Autoriparazione), Mario Turco (segretario Nazionale CNA Autoriparazione) si soffermerà nell'analisi dei punti salienti del disegno di legge. Si parlerà di: libertà di scelta della carrozzeria cui affidare la riparazione del veicolo, revisione delle auto riparate dopo un incidente che ne ha compromesso la sicurezza, obbligo della fatturazione di tutti gli interventi riparativi, utilizzo pieno della cessione del credito, difesa della concorrenza nel mercato dell'autoriparazione e risarcimento integrale dei danni subiti, compresi i servizi aggiuntivi e complementari della riparazione quali, ad esempio, il soccorso stradale e l'auto di cortesia durante il periodo della riparazione. Chiuderà la serata l'intervento di Silvano Fogarollo, Presidente Nazionale Confartigianato Carrozzieri.

(Fonte: ufficio stampa CNA MO)

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C'è anche un'azienda modenese che sta sperimentando un "super-tir" di diciotto metri, quasi un 10% in più rispetto a quelli standard -

Modena, 17 novembre 2014 -

Un progetto innovativo e una sperimentazione mai vista prima: sono trentadue in tutta Italia gli esemplari di semirimorchi di lunghezza superiore alle misure standard omologate circolanti in via sperimentale, e uno di questi è targato Modena. Unitrans, società cooperativa di autotrasporto di Medolla, ha infatti deciso di aderire al programma di sperimentazione denominato "PROGETTO 18", grazie all'investimento di un proprio associato, Alessio Scione, di un semirimorchio di lunghezza complessiva di diciotto metri (contro i 16,5 metri che ne rappresentano invece la misura standard). L'allungamento del semirimorchio di un metro e mezzo è, peraltro, l'unica variante prevista rispetto ai veicoli standard, perché tutte le altre caratteristiche di base restano invariate.

Costruito da Omar SPA Fano con professionalità e materiali di ottima qualità, dovuta da anni di esperienza nel settore e la presenza di personale qualificato, questo rimorchio seguirà un programma di sperimentazione in territorio esclusivamente nazionale per un periodo di tre anni, incrementabili di ulteriori due.

L'obiettivo del Progetto è raccogliere dati per documentare e verificare sul campo i vantaggi dell'utilizzo di combinazioni superiori a quelli standard, attraverso una ricostruzione delle missioni lavorative quotidiane fatte in parallelo con i veicoli dalle diverse dimensioni.
"La sperimentazione del PROGETTO 18 - afferma Franco Casadei, Presidente di FITA CNA Modena e di Unitrans - rappresenta un importante passo in avanti verso l'evoluzione di questo mondo, basta pensare a come potrebbe aumentare l'efficienza del trasporto stesso, con la riduzione del costo medio di trasporto per unità di merce trasportata".

Nel dettaglio, il Ministero dei Trasporti, assieme alle aziende coinvolte nella sperimentazione, analizzerà la possibile convenienza economica, i consumi, l'effettiva compatibilità degli autoarticolati di 18 metri con le infrastrutture stradali e la manovrabilità dello stesso. Non di minore importanza, sarà preso in esame anche l'impatto del mezzo sulla sicurezza stradale, tarata al momento sui mezzi standard.
"Va dato grande merito al collega Scione – continua Franco Casadei - che in un momento di crisi come questo non si è lasciato scoraggiare dalle difficoltà quotidiane che minacciano il lavoro. Con coraggio, ha deciso di investire le sue forze in un progetto sperimentale a lungo raggio, impegnandosi in un piano di lavoro innovativo, sostenuto dalla speranza di migliorare e incrementare il lavoro futuro".

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

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Lunedì 17 novembre, dalle ore 17 alle ore 20, presso Camera di Commercio di Modena, incontro CNA in collaborazione con il collegio dei Periti Industriali e Ordine Ingegneri di Modena -

Modena, 14 novembre 2014 -

Anche in Emilia Romagna sono arrivati il nuovo Libretto d'Impianto e i Rapporti di Controllo di efficienza energetica, come previsto dal Decreto Nazionale del febbraio scorso. Traguardo importante per gli addetti al settore e non solo, perché la Regione di fatto rende concreto il primo passo in avanti verso l'istituzione del Catasto Regionale degli Impianti Termici con relativa targatura degli impianti, e la trasmissione dei dati del libretto e dei rapporti di controllo, da parte dei soggetti preposti - installatori e manutentori - per via esclusivamente telematica.

CNA, per restare al passo con i cambiamenti normativi, ha organizzato per lunedì 17 novembre, dalle ore 17, un incontro presso la Camera di Commercio di Modena, per aiutare imprese e cittadini ad avere un quadro più chiaro sulla normativa. Sarà l'occasione per fare il punto della situazione sul nuovo libretto, che sostituisce il precedente libretto d'impianto (caldaie) e di centrale (centrali termiche), e che ha come novità principale il fatto che si occupa di tutte le dotazioni impiantistiche che climatizzano l'abitazione: non più solo riscaldamento, ma anche raffrescamento, con i vari sistemi tecnologici in dotazione (solare termico e pompe di calore).

Il seminario ha una duplice importanza perché le sue tematiche non ricadono solo sugli addetti ai lavori, ma anche sui cittadini, rispetto ai loro obblighi e alle norme in vigore, a cominciare dall'eliminazione del libretto cartaceo, fino ad arrivare alle distinzioni relative ai controlli annuali ai fini della sicurezza e il controllo di efficienza energetica (o meglio, l'invio del Rapporto di controllo di efficienza energetica all'ente competente), spesso confusi l'uno con l'altro.

Dopo una prima parentesi introduttiva tenuta da Gennaro Petrillo (Presidente Unione Installazione e Impianti CNA Modena) e Paolo Visentin (in rappresentanza dell'ordine degli Ingegneri di Modena), il relatore dell'incontro sarà Moreno Barbani, Responsabile Regionale Unione Installazione e Impianti CNA Emilia Romagna.
La partecipazione è gratuita e aperta al pubblico interessato. Per i Periti Industriali, la presenza all'incontro ha valore di tre crediti formativi.

(Fonte: L'Ufficio Stampa CNA MO)

Venerdì, 07 Novembre 2014 12:57

Trender, Modena meno peggio e prima nelle reti

I numeri relativi al primo semestre 2014 esaminati da TrendER, l'osservatorio di CNA validato dall'Istat e elaborato in collaborazione con la Federazione regionale delle Banche di Credito Cooperativo: tutti gli indicatori registrano decise diminuzioni nel confronto col primo semestre 2013 -

Modena, 7 novembre 2014 -

Sono stati presentati nei giorni scorsi a Bologna i numeri relativi al primo semestre 2014 esaminati da TrendER, l'osservatorio di CNA validato dall'Istat e elaborato in collaborazione con la Federazione regionale delle Banche di Credito Cooperativo, che si basa su una banca dati di migliaia di imprese con meno di venti addetti della nostra regione. Una situazione, quella fotografata da CNA, ben poco rosea: tutti gli indicatori registrano decise diminuzioni nel confronto col primo semestre 2013: il fatturato complessivo cala dell'8,6%, quello estero del 21,1%, quello interno dell'8,3%, quello per conto terzi del 10,2%. Insomma, dal 2008, anno in cui è esplosa la crisi, quelli del 2014 sono i dati peggiori. Ed è poco consolante sapere che in questo scenario negativo Modena se la passa meglio di altre province.

Andamento fatturato imprese con meno di 20 dipendenti – primo semestre 2014
(percentuale rispetto allo stesso perido dell'anno precedente)

fatturato imprese mo trender 1

 La tenuta del nostro sistema produttivo è ancora più evidente se si analizza il livello di fatturato a giugno 2014, facendo pari a 100 quello del primo semestre 2014. In questo Modena è la seconda provincia, dietro Ravenna, in termini di recupero del fatturato pre-crisi.

fatturato imprese mo trender2

 Le altre province, insomma, stanno peggio, ma ciò non significa che Modena goda di buona salute, anzi. 

MALE SERVIZI E COSTRUZIONI, TIENE IL MANUFATTURIERO. La decisa caduta che interessa il fatturato complessivo (-6,4%) è ancora più pronunciata per la componente in conto terzi (-9,3%) che era entrata in forte crisi già nella seconda metà del 2013 e che, dunque, caratterizza in negativo le dinamiche recenti dell'economia provinciale.
Si arresta e si inverte il processo di crescita delle spese per retribuzioni (da +6,5% a -5,9%). Un andamento preoccupante, quest'ultimo, perché individua un calo dell'occupazione (nelle rilevazioni precedenti, iniziate nel 2008, quest'ultima era sostanzialmente stabile). Continuano a calare le spese per consumi (-6,9%), cioè materie prime ed energia, e crollano quelle per la formazione (-34,1%), diminuzione particolarmente preoccupante, perché determina un arretramento del nostro sistema produttivo in termini di competitività.
La forte diminuzione del fatturato totale è dovuta soprattutto al calo registrato dal terziario e dalle costruzioni (oltre il 10% in meno in ambedue i casi); assai più contenuto è il ridimensionamento registrato nel manifatturiero (-1,8%), ridimensionamento che, tuttavia, configura un preoccupante stop al processo di ripresa del comparto che si era avviato a fine 2012.

Analizzando le prosuzioni manifatturiere, mentre la meccanica registra l'arresto del processo di ripresa che si era avviato a fine 2012 (-0,2% la variazione tendenziale di fatturato), per legno mobile e sistema moda prosegue il trend negativo. Solo le trasformazioni alimentari registrano una (modesta) crescita di fatturato (+0,9%). Tra le attività di servizio, le dinamiche più negative interessano ancora i servizi a persone e famiglie (-12,9%) e le riparazioni veicoli (-15,7%).

Le considerazioni finali non rappresentano una novità: regge meglio chi esporta e chi produce in conto proprio (non a caso, il calo del fatturato totale è direttamente correlato a quello del fatturato interno e all'andamento del fatturato in conto terzi). Al solito, ci si aggrappa alla meccanica, vera spina dorsale del nostro sistema produttivo, mentre torna in crisi la moda. Nel settore legno si produce la metà di quanto si faceva nel 2008, mentre continua la crisi del settore costruzioni.

fatturato imprese mo trender 3

LE RETI. Nel corso della presentazione dei dati si è parlato anche di reti, una delle modalità per affrontare la crisi. Da questo punto di vista le imprese dell'Emilia Romagna non sono state con le mani in mano, tanto meno quelle modenesi. La nostra regione, infatti, è la seconda in Italia per numero di contratti di rete: sono 1.107 le imprese che hanno utilizzato questa nuova forma di aggregazione, solo la Lombardia fa meglio con 1.997 imprese. I benefici del fare network tra imprese sono invece testimoniati dai risultati del progetto "Dai distretti produttivi ai distretti tecnologici 2" avviato nel 2011 da diversi soggetti, tra cui Cna Innovazione, col finanziamento della Regione Emilia Romagna e il Ministero dello Sviluppo Economico. Questo progetto ha prodotto 93 nuove reti che hanno coinvolto complessivamente 281 imprese, di cui 118 micro e piccole aziende. Questa iniziativa ha consentito l'assunzione di quasi 300 ricercatori e ricercatrici nelle imprese delle reti, dei quali 170 con contratti non occasionali. Le reti sono nate praticamente in tutti i settori, per quanto riguarda le province, 85 le imprese modenesi che hanno partecipato al progetto, 81 quelle di Bologna, 42 di Reggio Emilia, 34 di Ravenna, 31 di Forlì Cesena, 23 di Rimini, 17 di Parma, 14 di Piacenza, 11 di Ferrara.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

 

Venerdì 7 novembre in Via Maiella l'incontro informativo di CNA Fita Reggio Emilia e Modena sulle diverse tipologie contrattuali per le ditte di autotrasporto con dipendenti e le opportunità offerte dal contratto collettivo nazionale di lavoro -

Reggio Emilia, 6 novembre 2014 -

Le diverse tipologie contrattuali per le ditte di autotrasporto con dipendenti e le opportunità offerte dal contratto collettivo nazionale di lavoro con particolare riferimento all'orario di lavoro per gli autisti sono i temi al centro dell'incontro promosso da CNA Fita Reggio Emilia insieme a CNA Fita Modena venerdì 7 novembre alle ore 20.30, presso la sede provinciale di CNA Reggio Emilia in via Maiella, 4.
Alla serata prenderanno parte Nunzio Dallari, Presidente provinciale CNA, Aldo Bondi Presidente provinciale CNA Fita e Franco Casadei, Presidente CNA FITA Modena.

"Particolarmente interessante per gli autotrasportatori – spiega Aldo Bondi – è la possibilità di utilizzo dell'orario di lavoro discontinuo. Questo consente, a parità di retribuzione mensile ordinaria, l'applicazione di un orario settimanale di 47 ore anziché 39 ore. La differenza tra le 39 e 47 ore settimanali è basata sul principio che il tempo di lavoro effettivo del dipendente non coincide con il tempo messo a disposizione dell'impresa dal dipendente stesso".

Ad esempio, non sono ore lavoro i tempi di attesa per carico/scarico della merce se l'autista è lasciato libero dalla custodia del mezzo o le pause obbligatorie dopo 4,5 ore di guida. CNA Fita Reggio Emilia, già da tempo, mette le aziende associate a conoscenza di tale possibilità, che consente una corretta applicazione dell'orario di lavoro e di conseguenza una riduzione degli straordinari.
"Per il riconoscimento della discontinuità – continua il Presidente Bondi - occorrono i requisiti definiti dal CCNL di categoria e un accordo sindacale. Tale normativa e la sua applicazione sono ancora poco conosciute, ecco perché abbiamo ritenuto necessario approfondire questi argomenti in un incontro dedicato".

Scopo della serata, che avrà un taglio estremamente pratico, sarà infatti quello di informare le imprese su quali tipologie contrattuali applicare nella gestione del personale in base alla propria situazione aziendale. Magda Spagni, Resp. CNA legislazione del lavoro e libri paga, parlerà di lavoro accessorio, associazioni in partecipazione, appalto e somministrazione transnazionale e lavoro intermittente, mentre Barbara Turini, Resp. CNA servizi sindacali, affronterà il tema dell'orario discontinuo.

Un'opportunità importante di aggiornamento e formazione che CNA estende anche ai non associati.
Per maggiori informazioni rivolgersi alla Responsabile CNA Fita Reggio Emilia Nilde Montemerli, Tel. 0522-511666 email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

(Fonte: ufficio stampa Cna Re)

Ristrutturazioni e risparmio energetico: la manovra raddoppia l'importo della ritenuta sui bonifici bancari -

Modena, 6 novembre 2014 -

CNA lo aveva sottolineato, commentando la Legge di Stabilità: una manovra in grado di rappresentare un'inversione di tendenza rispetto al passato, a patto che gli investimenti previsti non vengano alimentati da nuove tasse e meccanismi in grado di penalizzare le imprese. Purtroppo, invece, questo rischio si va materializzando ai danni delle pmi dell'edilizia, il settore che più sta pagando la crisi.

La Legge di Stabilità, infatti, ha raddoppiato dal 4 all'8% la ritenuta applicata sui bonifici bancari collegati alle operazioni di ristrutturazione ed efficientamento energetico delle abitazioni e degli immobili delle imprese, l'unica modalità di pagamento ammissibile per avere diritto alle relative detrazioni fiscali. "Una sberla da 920 milioni di euro – commenta Paolo Vincenzi, presidente di CNA Costruzioni di Modena, che mina una situazione di liquidità già precaria per le imprese dell'edilizia".

La gravità di questo prelievo è testimoniata paradossalmente dallo stesso fisco. "La banca dati degli studi di settore dimostra che su 100 euro di ricavi il reddito per l'impresa è intorno ai 10 euro. Portare all'8% la ritenuta significa, per le imprese, anticipare l'80% di quest'ultima allo Stato. Reddito che dovrebbe servire, tra l'altro, a pagare i dipendenti ed i fornitori. L'effetto di questo provvedimento, dunque, potrebbe essere quello di costringere le imprese a presentarsi in banca per reperire la liquidità necessaria ad onorare i propri impegni, con le difficoltà ed i costi ben noti a tutti".

"Un dubbio sorge spontaneo – chiosa Vincenzi – che si voglia creare un credito d'imposta a favore delle imprese talmente elevato da renderne difficile e costoso il recupero, visto che lo Stato è un attento riscossore ma un poco puntuale pagatore. E non vengano a raccontare che l'aumento della ritenuta serve a combattere l'evasione. Per combattere l'evasione è sufficiente una ritenuta dello 0,1%: tanto basta alle banche per comunicare all'Agenzia delle entrate il pagamento effettuato all'impresa".

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

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I risultati dell'indagine condotta da CNA che ha coinvolto 2.400 imprese "misurare" l'impatto sulle aziende della burocrazia non tanto in termini economici, ma di percezione degli imprenditori -

Modena, 3 novembre 2014 -

Cosa vuol dire burocrazia? Vuol dire – ed è solo l'esempio più recente - spiegare con due circolari di 65 pagine un comma di sette righe, come accaduto nel caso della norma che impone l'annotazione sul libretto di circolazione del nominativo di chi, non essendone proprietario né parente convivente, utilizzi il mezzo per un periodo superiore a trenta giorni. Una vicenda che ha tenuto impegnati per giorni professionisti e tenuto in ansia imprese ed utilizzatori di mezzi aziendali che ben testimonia nei fatti coa si nasconde dietro questa famigerata parola.

CNA ha cercato di "misurare" l'impatto sulle aziende della burocrazia non tanto in termini economici, ma di percezione degli imprenditori. Un sondaggio che ha coinvolto 2.400 imprese, molte di queste sul nostro territorio, per i tre quarti delle quali la burocrazia è tra i principali fattori responsabili della decrescita economica dell'Italia. Burocrazia intesa, per la maggioranza degli intervistati (il 72%) come complessità degli adempimenti. La difficile comprensibilità delle norme sottrae un tempo rilevante all'attività aziendale: per il 41,8% delle imprese, si arriva fino a tre giorni al mese (24 ore lavorative) ma nel 30,7% dei casi, vengono impiegate fino a 5 giornate al mese (40 ore lavorative). Tempo che significa maggiori costi.

Sistri, responsabilità solidale negli appalti e spesometro sono considerati gli adempimenti più odiosi e complicati (soltanto per l'adempimento degli obblighi inerenti responsabilità solidale le imprese affrontano un costo calcolato in 1,2 miliardi di euro).
Una situazione che negli ultimi anni non è certo migliorata, visto che il 75% delle imprese ha una percezione negativa delle presunte operazioni di semplificazioni introdotte dai governi che si sono succeduti negli ultimi sei anni. Ma c'è fiducia, visto che un'impresa su due ritiene che l'attuale governo potrà ridurre significativamente il carico burocratico che grava sul sistema produttivo.

Di certo c'è che il livello di informatizzazione delle PA è giudicato del tutto inadeguato rispetto alle necessità delle imprese da circa il 53% di esse. L'inadeguatezza del livello di informatizzazione della PA si evince anche dalla capacità di interagire on-line con l'operatore pubblico: in media, solo un'impresa su tre (quasi il 30%) riesce a sbrigare più della metà delle pratiche per via telematica. Ecco perché gli imprenditori sono concordi nel ritenere che la riforma della Pubblica Amministrazione sia tra gli obiettivi da perseguire prioritariamente nei prossimi mesi e che l'innalzamento del livello di informatizzazione non sia rinviabile. Maggiore informatizzazione della PA è sinonimo di agilità e tempestività: oltre a permettere una riduzione dei costi operativi, essa consentirebbe alle imprese di avere innanzitutto risposte più chiare e tempestive da parte dell'operatore pubblico(30,8%), poi maggiore certezza nei tempi di conclusione dei procedimenti amministrativi (27,4%).

Il giudizio critico sulla burocrazia trova conferma quando agli imprenditori viene chiesto di elencare le riforme dell'agenda di Governo ordinandole per priorità in un ventaglio ristretto di materie cruciali nella vita delle imprese: il fisco, il lavoro, la giustizia e, per l'appunto, la PA. In cima alle aspettative delle imprese ci sono le riforme del fisco e del lavoro. Si tratta di un risultato scontato: il peso del fisco sulle imprese italiane (sintetizzato dal cosiddetto total tax rate che, secondo stime CNA, può raggiungere in alcuni casi il 74,4% ) è tra i più alti d'Europa e lo stesso vale per il costo del lavoro. La riforma del fisco risulta poi ampiamente prioritaria tra le imprese con meno di 10 addetti mentre quella del lavoro viene auspicata soprattutto tra le imprese con più di 10 addetti, nelle quali operano più frequentemente lavoratori dipendenti. È invece sorprendente che la necessità di riformare in tempi brevi la PA trovi il consenso di una quota non irrilevante di imprenditori (il 14,4%), a conferma della consapevolezza che lo snellimento della pubblica amministrazione rappresenti un fattore strategico per incrementare la competitività del Sistema-Italia.

sondaggio CNA MO

Insomma, abbattere la burocrazia non è solo un atto dovuto, ma un'azione concreta per contribuire ad uscire dalla crisi e ridare fiducia alle imprese.

(Fonte: ufficio stampa CNA MO)