CNA-Lapam, Confartigianato, Confcommercio-Fam e Confesercenti chiedono chiarezza, ma anche l'inizio quanto prima dell'esecuzione dell'opera. -
Mirandola, 02 aprile 2015 -
Siamo consapevoli che il problema della corruzione e dei condizionamenti venuti a galla con l'ultima inchiesta legata alle grandi opere faccia emergere in tutta la sua gravità il fenomeno della corruzione nella pubblica amministrazione. Ma la corruzione è un fenomeno grave a prescindere dall'oggetto cui si riferisce, sia questo l'Expo, una strada piuttosto che un ospedale o qualsiasi altro tipo di appalto. In altre parole, non si può certo bloccare la realizzazione di opere importanti per paura di condizionamenti illeciti. Occorre invece fare di tutto per accertare responsabilità, punire i colpevoli, evitare il ripetersi di questi episodi.
Considerazioni che valgono in tutto e per tutto per la Cispadana, rispetto alla quale se ne ribadisce l'interesse strategico. Il che non significa certo sottovalutare l'inchiesta in corsa, ma piuttosto accelerarne i risultati, accertando tutte le posizioni degli indagati, però senza che nel frattempo vi sia alcuna sospensione degli iter procedurali, peraltro ormai conclusi.
Secondo le Associazioni, infatti, è quasi superfluo ricordare quanto sia necessaria questa arteria per creare i collegamenti più funzionali e rapidi con le principali direttrici di traffico; quanto sia importante per tutto il comparto manifatturiero dell'area nord, avere a disposizione una viabilità più efficiente; quanto valga in periodo di crisi economica aprire un cantiere di questa portata, sia per le imprese ed i lavoratori direttamente impiegati, sia per l'indotto economico che inevitabilmente produce nei cinque anni di lavoro.
Basterebbe osservare i dati economici più recenti per constatare come nell'ultimo decennio lo sviluppo economico abbia preso come riferimento non più i centri, ma gli assi sui quali si muovono persone e merci. Se, infatti, l'economia oggi si basa sui flussi, essere al di fuori di essi significa correre il rischio concreto di venire tagliati fuori dalle direttrici dello sviluppo. "Considerazioni – aggiungono le Associazioni – che ci permettono di affermare ancora una volta l'importanza della Cispadana come volano di ripresa per un territorio colpito dal sisma quasi tre anni fa. Così come abbiamo sostenuto la nascita del Tecnopolo per il biomedicale, così come salutiamo con favore la nascita del polo per lo sviluppo delle macchine agricole a Concordia, altrettanto faremo per sostenere l'avvio dei lavori di costruzione dell'autostrada. Si tratta, in tutti questi casi, di un valore aggiunto che salvaguarda l'esistente e genera attrattività".
Ecco perché spiace dover assistere ciclicamente al tentativo di rimettere in discussione la realizzazione dell'opera. E di constatare come tanto più rilevante sia l'argomento (e l'ipotesi di corruzione e interesse privato in atto pubblico lo è certamente) tanto più cresca la strumentalizzazione. "In ogni caso – concludono le Associazioni – concordiamo sul fatto che debba essere al più presto fatta chiarezza sulla vicenda Cispadana senza paura, nella massima trasparenza e certezza delle regole. Accertamenti che riteniamo assolutamente compatibili con un rapido avvio dei lavori di esecuzione dell'autostrada regionale Cispadana.
(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)
Domani, martedì 31 marzo, al vio un ciclo di seminari CNA sul credito. Una serie d'iniziative che si propongono di offrire agli imprenditori le informazioni e le conoscenze necessarie per muoversi tra le regole che normano l'accesso a crediti e finanziamenti-
Modena, 30 marzo 2015 -
L'accesso al credito rappresenta per le imprese una delle chiavi fondamentali per essere competitive, ma può anche costituire una delle maggiori criticità nella gestione aziendale.
Le CNA di Modena e Bologna che raggruppano le piccole e medie imprese, insieme alla società di consulenza finanziaria Serfina Finimpresa, hanno organizzato una serie d'iniziative che si propongono di offrire agli imprenditori le informazioni e le conoscenze necessarie per muoversi tra le regole che normano l'accesso a crediti e finanziamenti. Non solo: attraverso casi concreti l'obiettivo sarà anche quello di illustrare le nuove opportunità e le modalità innovative oggi percorribili per ottenere finanziamenti.
Il primo di questi appuntamenti è in programma domani, martedì 31 marzo, presso la Sala Arcelli della sede provinciale di CNA (a Modena, in via Malavolti, 27) dove, dalle 19 in poi, si parlerà dei "finanziamenti e i sistemi di pagamento europei", analizzando il ruolo della Banca Centrale Europea e dei fondi Sepa, Fei e Bei per lo sviluppo delle imprese. Soprattutto rispetto a questi ultimi si parlerà del loro funzionamento e delle modalità di finanziamento dei progetti industriali.
In particolare, dopo i saluti di Giorgio Caretti e Alfeo Carretti, presidenti rispettivamente di CNA Industria Modena e Nazionale, David Pazzaglia (direttore di Cedac Software) analizzerà i sistemi di pagamento europei, Gianluca Ciciriello di Serfina spiegherà come funzionano e come sono stati utilizzate sino ad oggi le provviste europee, mentre Michele Tartaglia, dirigente di Mediocredito Italiano, illustrerà le modalità di finanziamento dei progetti industriali.
L'ingresso è aperto al pubblico.
Il prossimo appuntamento è in programma giovedì 9 aprile, sempre alle 19, questa volta al Castello di Vignola, dove si parlerà delle garanzie per le imprese e del patrimonio delle banche.
(Fonte: ufficio stampa CNA MO)
Un'analisi quali-quantitativa del ricorso al credito delle Pmi alla base di un ciclo di incontri dedicato alla finanza organizzato dalle CNA di Modena e Bologna assieme alla società di consulenza Finimpresa Serfina -
Modena, 25 marzo 2015 -
Nel 2014 il 64% delle imprese ne ha fatto domanda, ma una su cinque si è sentita rispondere picche dalle banche, mentre il 12% ha sì ricevuto soldi, ma per meno della metà della cifra richiesta. Stiamo parlando dei finanziamenti, croce – quando servono – e delizia – quando si ricevono – di tanti imprenditori.
CNA ha cercato di monitorare l'andamento quantitativo e qualitativo delle richieste di finanziamenti attraverso un questionario inviato alle piccole e medie imprese e destinato anche a sviscerare il grado di conoscenza degli strumenti finanziari da parte degli imprenditori.
È emerso così che chi ha chiesto finanziamenti l'ha fatto per sostenere gli investimenti (nel 35,7% dei casi), ma soprattutto per esigenze di liquidità (61,9%).
Dato che è rafforzato da una considerazione: il 40% delle richieste di finanziamento per investimenti nell'Area Sisma, pure essendo stato ammesso al contributo a fondo perduto del 35%, non ha avuto seguito a causa delle difficoltà incontrate dalle imprese nel reperimento delle risorse necessarie a dar luogo agli investimenti previsti (la liquidazione del contributo, infatti, avviene solo dopo la presentazione delle fatture già pagate relative alle spese ammesse dal bando).
La scelta di non richiedere supporto alle banche, fatta da un'azienda su tre, è stata invece motivata dal costo dei finanziamenti (4,4%), dalla sfiducia per il futuro (21,7%), dal fatto di non aver programmato investimenti (26,1%) e, soprattutto, semplicemente per non averne bisogno (39,1%). In ogni caso solo un'azienda su cinque ha chiesto meno credito nel 2014 rispetto all'anno precedente.
In ogni caso, nonostante il credito sia un bisogno primario, quasi come se il denaro fosse ormai una materia prima per le aziende di ogni settore, la conoscenza degli strumenti finanziari non è diffusa come ci si potrebbe attendere. Solo il 29,7% degli intervistati, infatti, conosce altri strumenti di credito rispetto al finanziamento bancario, a cominciare dai minibond (noti solo al 15,4% degli imprenditori). Raddoppia la percentuale di chi conosce strumenti di finanza alternativa come fondi d'investimento, venture capital e private equity (34,4%), comunque utilizzati da una percentuale d'imprese ancora esigua (7,9%). Più o meno sulle stesse percentuali si muove la conoscenza dei finanziamenti erogati da Bei (la Banca Europea Investimenti) e Fei (Fondo Europeo Investimenti), noti al 31,2% del campione e utilizzati dall'8,9% di quest'ultimo.
Un'azienda su quattro, invece, conosce le opportunità fornite dal Fondo Centrale di Garanzia, mentre sono il 74,6% le imprese che hanno fatto ricorso ai Consorzi Fidi per avere accesso ai finanziamenti bancari.
Fortunatamente più elevata la percentuale di quegli imprenditori che conoscono il proprio rating bancario (85,9%), anche se rimane ancora troppo elevata la scarsa conoscenza (14,1%) di questo parametro e di come si determina, stante la sua importanza non solo nella determinazione dei costi dei finanziamenti bancari, ma anche per l'accesso a questi ultimi.
"L'indagine – ha commentato Giovanni Taddei, responsabile per Modena della società di consulenza finanziaria del Sistema CNA Finimpresa Serfina – denota il permanere delle difficoltà delle pmi per quanto riguarda l'accesso al credito, come testimonia anche l'andamento delle domande di finanziamento presentate dalle imprese di CNA Modena, che nel 2013 erano state 839 per 80.1 mln di euro mentre nel 2014 si sono praticamente dimezzate, arrivando a quota 438 per un ammontare di 39.9 mln di euro richiesti".
Di fatto, in un solo anno il 48% delle imprese di CNA Modena ha chiesto meno denaro agli istituti di credito. Pesano le assenze degli investimenti: le domande rispetto a questi ultimi, infatti, hanno rappresentato solamente il 20% del totale nel 2013 e il 18% nel 2014, cifre ben lontane dal 65% per cento fatto registrare in media nella prima decade degli anni Duemila. La maggior parte delle richieste di finanziamento è pervenuta per il sostegno della liquidità aziendale e per gli anticipi commerciali, vale a dire per pagare stipendi, tasse, contributi e fornitori. Il che significa che le imprese non riescono ad avere marginalità dall'attività corrente, quella che consentirebbe loro di rilanciare lo sviluppo della loro impresa puntando appunto su nuovi investimenti.
"Il mercato del credito – ha spiegato Taddei - è cambiato perché sono cambiate le regole cui le banche si devono adeguare: da Basilea 3, con le conseguenti problematiche patrimoniali degli istituti di credito, alle politiche del credito della Bce, il cui obiettivo è aiutare le imprese iniettando liquidità nel sistema tramite prestiti Bei e Fei, senza alleviare però il rigore patrimoniale e regolamentare imposto alle banche. L'effetto combinato di questa situazione è di rendere l'accesso al credito molto favorevole solo per una piccola percentuale d'imprese, in genere quelle che già ottengono il credito con più facilità".
Una situazione di cui le pmi devono tenere conto, per evitare che l'accesso al credito, da chiave fondamentale per rendere le imprese più competitive, diventi un'ulteriore criticità per le aziende di piccole e medie dimensioni. Una criticità che risulta evidente dai dati emersi dall'indagine Cna.
"I numeri evidenziati dalla nostra ricerca – ha detto Giorgio Carretti, presidente di CNA Industria Modena – rafforzano la nostra volontà di creare momenti formativi attorno a questi argomenti. Particolarmente importante sotto questo profilo è il ciclo d'incontri organizzato assieme ai colleghi di CNA Industria di Bologna dove parleremo di finanza alternativa e di ciò che a volte le banche non dicono rispetto a determinate opportunità di finanziamento".
"L'obiettivo – ha continuato Taddei – è quello di offrire agli imprenditori le informazioni e le conoscenze necessarie per muoversi tra le regole che normano l'accesso al credito e ai finanziamenti. Non solo: attraverso casi concreti l'obiettivo sarà anche quello di illustrare le nuove opportunità e le modalità innovative oggi percorribili per ottenere risorse finanziarie".
E' a partire da questa consapevolezza che le CNA Industria di Modena e Bologna, assieme a Serfina Finimpresa, hanno organizzato un ciclo d'incontri organizzato che partirà alla fine di marzo e proseguirà fino a maggio, un percorso intitolato "Credit 2.0: finanza e imprese, nuove regole e nuove opportunità per l'accesso al credito" che si snoderà su tre appuntamenti che si svolgeranno tra Modena e Bologna.
Si comincerà proprio all'ombra della Ghirlandina, presso la Sala Arcelli della CNA provinciale di Modena (in via Malavolti), dove martedì 31 marzo alle 19, dopo i saluti di Giorgio Carretti e del presidente nazionale di CNA Industria, Alfeo Carretti, si analizzeranno i sistemi di pagamento europei e le possibilità di approvvigionamento finanziario offerte da Bei e Fei.
Nell'appuntamento successivo, in programma giovedì 9 aprile alle 19 presso la Sala dei Grassoni del Castello di Vignola, messa gentilmente a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Vignola, si parlerà invece delle due facce dell'accesso al credito, ovvero delle garanzie delle imprese e del patrimonio degli istituti di credito.
La serata conclusiva si terrà martedì 12 maggio, sempre alle 19, presso villa Guastavillani, a Bologna, sede della prestigiosa Business School della città felsinea, dove sarà sviluppato il tema della finanza alternativa, dai minibond alla quotazione di borsa, senza tralasciare i fondi d'investimento, per analizzarne costi e opportunità.
"Con questo ciclo d'incontri – ha concluso Giorgo Carretti – vogliamo dare una prima risposta ai bisogni delle imprese industriali, convinti che imprenditori un po' più consapevoli possono aiutare loro stessi e l'intero sistema creditizio, oltre che tutto il territorio. In termini di maggiore solidità e capacità di gestione".
L'iniziativa è organizzata dalle CNA di Modena e Bologna, insieme alla società di consulenza finanziaria Finimpresa Serfina e con il supporto di Carisbo, Bologna Businesss School e Gruppo Kon & Merchant.
La partecipazione è gratuita previa iscrizione sul sito www.mo.cna.it
Per informazioni è possibile contattare Serfina Finimpresa, tel. 059 2517.60
(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)
Una panoramica degli aspetti normativi e delle opportunità tecnologiche al centro di una giornata di lavoro organizzata da CNA Modena in programma domani -
Modena, 24 marzo 2015 -
Entro la fine del 2016 diventerà obbligatorio intervenire nei condomini con centrale termica unica, attraverso sistemi di termoregolazione e relativa contabilizzazione del calore. Un obbligo che però rappresenta anche un'opportunità: in parole semplici, infatti, significa pagare non più sulla base dei millesimi, ma ciò che realmente si consuma in termini di energia. L'obiettivo è chiaro: responsabilizzare il singolo cittadino al corretto consumo d'energia, dandogli la possibilità di risparmiare sui consumi e quindi sui relativi costi.
Alla luce di questa normativa CNA Modena propone un convegno che si terrà domani, mercoledì 25 marzo, dalle ore 9.30 alle 13.00, presso il Baluardo della Cittadella di Modena (Piazza Tien An Men, 5) e che avrà come relatore il Presidente nazionale di ANTA, Associazione Nazionale Termotecnici e Aerotecnici, Laurent Socal, vero esperto in materia, che mostrerà i risultati raggiunti in casi reali d'intervento di gestione del calore in ambito condominiale.
Seguirà una tavola rotonda che vedrà, a fianco di CNA Modena, il Collegio dei Periti Industriali, l'Ordine degli Ingegneri, l'Agenzia per l'Energia e lo Sviluppo Sostenibile, le associazioni dei Consumatori e ANACI l'associazione degli Amministratori di condominio. Tavola rotonda che si terminerà con la sottoscrizione di un documento contenente le LINEE GUIDA per interventi qualificati nei condomini con centrale termica unica.
Si trtatta di un documento importante, perché rappresenterà un strumento utile, anche in quanto condiviso, non solo per adempiere in modo univoco ad un obbligo di legge, ma anche per sfruttare pienamente un'opportunità di risparmio valida per tutti.
(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)
Come risparmiare sui costi energetici attraverso la conoscenza dei propri profili di consumo: casi concreti e una tavola rotonda in un seminario di CNA Modena organizzato nell'ambito del progetto europeo Co-Efficient -
Modena, 23 marzo 2015 -
CNA Modena organizza un convegno, con la collaborazione di Schneider Electric, per illustrare le opportunità concrete che una corretta gestione dell'energia può portare alle singole imprese e all'intero territorio.
Si tratta di un incontro che rientra nelle iniziative di Co-Efficient, un progetto europeo che coinvolge, oltre all'Italia, Croazia, Slovenia, Francia e Spagna, finalizzato a sensibilizzare le piccole e medie imprese ai temi del risparmio energetico attraverso azioni di monitoraggio e formazione.
L'appuntamento, è fissato per domani, martedì 24 marzo dalle ore 15.30 presso la Camera di Commercio di Modena. Dopo i saluti di Paolo Vincenzi, vice presidente provinciale di CNA Modena, Elisa Valeriani (presidente ERVET, Ente regionale per la valorizzazione del territorio) che inquadrerà il tema nell'ambito della politica europea su clima ed energia, mentre Vittorio Chiesa, del Politecnico di Milano, presenterà invece il rapporto sull'efficienza energetica 2014, dove verranno mostrati i risultati raggiunti ma anche i principali limiti riscontrati negli interventi di efficienza energetica. Nella seconda parte del seminario, attraverso casi di studio, verrà evidenziato come con un corretto approccio alle risorse energetiche offra risultati davvero importanti per l'economia nel suo complesso, con importanti risparmi economici. A cominciare dalle soluzioni ECS (Energy Control Service) che sono il modo migliore per iniziare a fare efficienza energetica, monitorando i consumi per intervenire poi sugli sprechi e efficientare l'approvvigionamento.
Infine il programma prevede una tavola rotonda dal titolo "la rivoluzione energetica ... un gioco di squadra", dove CNA, Agenzia per l'Energia e lo Sviluppo Sostenibile, Ordini, Collegi e SINERGAS si confronteranno con le istituzioni – il sindaco di Modena e Presidente della Provincia Gian Carlo Muzzarelli e dall'Assessore Regionale alle attività produttive ed economia verde Palma Costi, sotto la regia del giornalista scientifico del SOLE24ORE Maurizio Melis, autore della trasmissione radiofonica Mr. Kilowatt.
Obiettivo della serata è fornire quella comune e condivisa consapevolezza che deve rappresentare il valore aggiunto della nostra comunità, per comprendere appieno le opportunità che l'efficienza energetica può concretamente offrire alle imprese del nostro territorio.
Ai partecipanti, saranno riconosciuti crediti formativi: rispettivamente tre per i periti industriali e due per i geometri. Per l'iscrizione www.mo.cna.it.
(Fonte: L'Ufficio Stampa CNA MO)
Le Associazioni di riferimento di rete Imprese: "Provvedimento incomprensibile". Dal 1 luglio 2015 gli immobili produttivi e civili distrutti o inagibili a causa del sisma, saranno nuovamente assoggettati all'Imu. -
Modena, 20 marzo 2015 -
Dispiace constatare che a volte la mano destra del Governo non sa quello che sta facendo la sinistra. Non c'è altro modo, secondo le Associazioni di riferimento di rete Imprese – Cna, Lapam, Confesercenti e Confcommercio - per commentare un comma della Legge di Stabilità che stabilisce che a partire dal 1 luglio 2015 gli immobili produttivi e civili distrutti o inagibili a causa del sisma, saranno nuovamente assoggettati all'Imu, anche se in misura ridotta del 50%.
In altre parole, anche se un immobile non è ancora agibile, a partire dal prossimo mese di luglio su quest'ultimo dovrà comunque essere pagata l'Imu, come se non dovesse bastare il fatto che dall'anno fiscale 2014 anche i fabbricati inagibili – non si sa come – concorrono alla formazione del reddito.
Si tratta di un provvedimento incomprensibile, anche perché l'esclusione dall'imu non configura certo un "aiuto di stato". Di certo c'è che in questo modo un bene non disponibile – condizione in questo caso certificata da un'esplicita ordinanza – viene tassato, a partire dalla presunzione che, non si sa come, questo contribuisca a portare a reddito.
A prescindere dall'evidente incongruenza di questa considerazione, rimane l'amarezza di constatare come a fronte di positivi interventi come la proroga dell'inizio di restituzione del prestito per il pagamento delle imposte, intervengano norme come quella richiamata, che impongono a chi non abita la propria casa perché ancora inagibile o a chi non può lavorare nel proprio laboratorio, negozio od officina, di pagarci le imposte, quasi si trattasse di una compensazione dei mancati introiti.
Sarà cura delle Associazioni di Rete Imprese Italia coinvolgere gli amministratori locali e i parlamentari modenesi per tentare di trovare le strade più opportune per evitare questa vera e propria vessazione. Perché non si può definire altrimenti la pretesa di tassare ciò che è inutilizzabile.
(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)
Un'ottantina in quattro mesi: questo il numero dei ragazzi inseriti in realtà aziendali modenesi da CNA e CNI-Ecipar, grazie agli incentivi di Garanzia Giovani. Ora, poi, c'è un'opportunità in più: la Regione Emilia Romagna ha allargato la platea dei destinatari innalzando il limite dell'età dei tirocinanti. -
Modena, 20 marzo 2015 -
Grazie agli incentivi di Garanzia Giovani, il Piano Europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile, CNA e CNI-Ecipar nell'arco di quattro mesi sono riusciti a inserire all'interno di realtà lavorative modenesi circa ottanta ragazzi. Un'ottima opportunità, dunque, quella rappresentata dalla Youth Garantee riservata a giovani che non sono impegnati in attività lavorative o inseriti in percorsi scolastici/formativi. L'obiettivo alla base di questo progetto è di valorizzare le persone nella loro crescita formativa e professionale e consolidare la competitività delle imprese, tramite l'inserimento di giovani formati e pronti al mondo del lavoro.
Il vantaggio di questo progetto non ricade solo sul giovane disoccupato ma anche sull'azienda, perché La Regione contribuisce sino ad un massimo di 300 euro all'indennità mensile corrisposta al tirocinante.
Grazie ai tirocini formativi, le aziende possono formare, valutare, conoscere e scegliere i soggetti più adatti e con i quali poi instaurare un rapporto di lavoro e, dall'altra parte, il tirocinante ha la possibilità di inserirsi in un ambiente di lavoro e imparare un nuovo mestiere.
Ora, poi, c'è un'opportunità in più: la Regione Emilia Romagna, infatti, ha allargato la platea dei destinatari innalzando dai 24 ai 29 anni il limite dell'età dei tirocinanti (che, peraltro, devono aver adempiuto al percorso scolastico e formativo obbligatorio).
CNA, grazie al suo ente di formazione CNI-Ecipar, è in grado di fornire tutte le informazioni e affiancare l'azienda (o il ragazzo) passo a passo nell'iter iniziale di avvio delle pratiche.
Se la soluzione del tirocinio non è quella più adatta alle proprie esigenze, è possibile partecipare a un percorso di accompagnamento all'auto imprenditorialità, richiedendo i voucher alla Regione Emilia Romagna, sempre attraverso il programma Garanzia Giovani. Una volta ottenuto il voucher, CNA e CNI-Ecipar guideranno il "futuro imprenditore" nella realizzazione della propria idea imprenditoriale, avvalendosi di consulenti esperti presenti nelle sedi territoriali.
Per chiarimenti o ulteriori informazioni è possibile contattare Valeria Bellesia di CNI-Ecipar Modena, e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., tel. 059 269819.
(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)
Firmato nei giorni scorsi dalle Associazioni di Rete Imprese e l'Inps un protocollo con l'obiettivo di agevolare le relazioni fra l'istituto e le Associazioni -
Modena, 19 marzo 2015 -
Le Associazioni di Rete Imprese Italia – Cna, Lapam, Confesercenti e Confcommercio – hanno firmato nei giorni scorsi un protocollo d'intenti con l'INPS di Modena, con l'obiettivo di agevolare le relazioni fra l'istituto e le Associazioni attraverso una serie di impegni reciproci in grado di avere effetti positivi sul lavoro elle imprese, ad incominciare dalla velocizzazione nella soluzione di eventuali problemi che coinvolgano queste ultime.
In particolare, il protocollo stabilisce tempi certi nell'organizzazione di tavoli tecnici per l'esame di problemi specifici, una gestione "personalizzata" degli appuntamenti attinenti a questioni di merito, l'utilizzo di adeguati strumenti informatici.
"Si tratta – hanno commentato i presidenti delle quattro Associazioni e il Direttore Provinciale dell'Inps, Francesco Cimino – del tentativo di dare risposte concrete ai bisogni delle imprese, che necessitano di risposte tempestive ai problemi relativi alla gestione amministrativa delle imprese, un ambito nel quale ricadono a pieno titolo i rapporti con l'istituto.
(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)
Giorgio Carretti, presidente di CNA Industria Modena, pone l'accento con preoccupazione sulle crescenti difficoltà nei rapporti commerciali con la Russia e il ruolo dell'Europa: "Le tensioni internazionali complicano la vita alle imprese modenesi." -
Modena, 13 marzo 2015 -
Poco meno di 300 milioni di euro all'anno: tanto vale il mercato russo per le imprese modenesi. "Magari meno di altri, ma le potenzialità sono elevatissime, soprattutto per le produzioni made in Modena, come la moda. Basti pensare che solo nella città di Mosca c'è un mercato di 24 milioni di persone molto interessate alla qualità delle nostre produzioni". E' la denuncia di Giorgio Carretti, presidente di CNA Industria Modena, che pone l'accento con preoccupazione sulle crescenti difficoltà nei rapporti commerciali con la Russia.
"Basti pensare – continua Caretti che alcuni progetti che riguardavano appunto il mercato russo hanno subito un brusco rallentamento, prima a causa delle tensioni politiche sfociate nelle reciproche sanzioni commerciali, poi per la svalutazione del rublo che ha determinato un aumento del costo dei prodotti italiani di circa il 30%".
Si tratta, secondo i piccoli industriali di CNA, di un problema rilevante perché i tempi di accesso al mercato sono determinanti, al pari dei margini di guadagno, nelle azioni di penetrazione sui mercati esteri. "In altre parole – continua Carretti – occorre fare presto se vogliamo conquistare posizioni su questo mercato. Purtroppo, però, l'atteggiamento della diplomazia europea sembra di non tener conto non solo di queste implicazioni. Un dubbio credo sia lecito: ha senso per l'Europa svenarsi per alimentare tensioni che non solo rappresentano un fattore di contrasto interno, ma che rappresentano anche un fattore di debolezza per la stessa Europa?"
"Stiamo perdendo opportunità – conclude il presidente degli industriali di CNA Modena – probabilmente senza nemmeno sapere bene cosa stiamo facendo e le implicazioni del nostro atteggiamento, non solo rispetto ai rapporti Europa-Russia, ma anche relativamente alle logiche di quelle nazioni. Chiediamo all'Italia, che vanta anche il ruolo di Federica Mogherini, Alto rappresentante dell'Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, di intervenire per evitare un muro contro muro che avrebbe come solo risultato quello di danneggiare tutte le parti in gioco, compreso quelle che si vorrebbero cercare di aiutare".
(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)
Concluso un progetto che ha coinvolto il Liceo Fanti di Carpi con le visite aziendali delle classi 3°P e 3°Q presso le ditte S.E.A. – Bellwood srl e Meccanica GN spa. I prossimi appuntamenti ancora a Carpi con l' ITI da Vinci e a Vignola con l' IIS Primo Levi -
Modena, 14 marzo 2015 -
Nella scuola del futuro, almeno in quella prevista nel documento "Buona scuola", l'alternanza scuola-lavoro diventerà un obbligo fin dal terzo anno. Gli studenti potranno quindi fare lezione non solo sui banchi di scuola e inserirsi subito nel contesto di aziende, uffici pubblici, botteghe di artigiani e imparare sul campo ciò che vanno studiando sui libri. Un'opportunità importante e soprattutto da non sprecare, che CNA ha sempre sostenuto e portato avanti nel corso degli anni nel territorio modenese con il suo progetto CNA per la Scuola.
Ne è un esempio concreto il programma ideato insieme ai docenti del Liceo Scientifico Fanti di Carpi, che proprio in questi giorni ha visto la sua conclusione con le visite aziendali delle classi 3°P e 3°Q presso le ditte S.E.A. – Bellwood srl e Meccanica GN spa, offertesi volontarie per far toccare con mano la realtà di una vera azienda ai ragazzi in visita. Il progetto con il Liceo Fanti si è sviluppato partendo da un momento iniziale di confronto con alcuni imprenditori del gruppo Giovani Imprenditori CNA: Davide Borghi di Modelleria Arcadia, Marco Malaguti di Lapsy, Francesco Palumbo di Moulding Service e Gabriele Petralia di Copia Modena, tornati sui banchi per portare la loro esperienza e testimonianza diretta di cosa vuol dire essere imprenditori nei giorni nostri.
Agli imprenditori sono seguiti gli esperti di CNA e Paolo Vincenzi (Presidente CNA Costruzioni), che hanno fornito ai ragazzi invece una panoramica dell'economia del territorio modenese e una consulenza sull'orientamento in uscita dalla scuola, con tanto di simulazioni di colloqui, corretta scrittura di curricula e utilizzo di strumenti e social per la ricerca attiva di opportunità lavorative. Un percorso terminato – giovedì 12 marzo - con le visite aziendali presso le strutture di Giorgio Carretti e Amedeo Pratissoli dove, oltre che parlare di organizzazione aziendale, i ragazzi hanno potuto toccare con mano e capire "dal vivo" la realtà lavorativa di uffici e laboratori artigiani.
Giorgio Carretti con gli studenti del Fanti
"Si tratta – ha commentato Barbara Bulgarelli, responsabile CNA dell'Area terre d'Argine – di una delle tante attività che CNA in questi anni ha messo in campo nei confronti della scuola, un ambito nel quale l'Associazione è direttamente e profondamente coinvolta. Un impegno giustificato sia dalla volontà di contribuire alla formazione di coloro che potranno essere gli imprenditori di domani, ma anche per favorire il contatto tra coloro che, in un futuro non troppo lontano, nelle nostre imprese cercheranno lavoro".
Del resto, il progetto di CNA per la Scuola con il Liceo Scientifico Fanti di Carpi rappresenta solo una tappa del percorso che l'Associazione sta compiendo per valorizzare un tema fondamentale nella crescita professionale degli studenti quale è appunto l'alternanza scuola lavoro. Il programma di questa attività, infatti, prevede l'avvio di progetti simili presso l'ITI Da Vinci di Carpi e IIS Primo Levi di Vignola.
(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)