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Giovedì 3 Luglio un corso di una giornata per scoprire le soluzioni organizzative più adatte per gestire la presenza della propria azienda all'estero -

Modena, 30 giugno 2014 -

Se l'obiettivo di una azienda italiana è quello di presidiare il mercato estero, è fondamentale avere chiaro che l'attuale globalizzazione e l'alta competitività del mercato impongono la scelta di un approccio moderno che necessita di flessibilità e soprattutto di una gestione attenta delle risorse economiche. Partendo dal presupposto che l'uso di mandatari di agenzia a presidiare il nuovo posto di lavoro ormai è stato scavalcato da modelli organizzativi che prevedono la presenza fisica di personale all'estero alle dirette dipendenze della casa madre, per aiutare gli imprenditori ad avere un quadro pratico e operativo CNA ha deciso di organizzare un corso che si terrà in una sola giornata, quella di giovedì 3 luglio (dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00) presso la sede della CNA Provinciale, in via Malavolti 27 a Modena. L'obiettivo è analizzare nel dettaglio la creazione di un ufficio di rappresentanza, i limiti della stabile organizzazione, la tassazione estera, l'invio del personale all'estero e il service. Il relatore del corso Alessandro Arletti, dello Studio Arletti & Partners, si soffermerà ad esaminare anche le problematiche di carattere giuridico, fiscale e contributivo relative allo spostamento di personale dipendente, dell'applicazione delle convenzioni fiscali internazionali e dei principi OCSE. Il corso è rivolto a responsabili della gestione delle risorse umane all'estero, responsabili amministrativi e finanziari e amministratori di aziende di ogni dimensione, visto che a fare la differenza, in questo caso, non è il numero di dipendenti ma la vocazione all'export.
Il costo del corso, sulla base del raggiungimento di un numero minimo di partecipanti, è di 100 Euro + Iva per imprese associate CNA e 120 Euro + Iva per non associati CNA. Per informazioni è possibile contattare Rosita Lamacchia 059/418531, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

(Fonte: L'Ufficio Stampa CNA MO)

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Nuovo invio massivo alle aziende di lettere della televisione di Stato che invita al pagamento del canone speciale. CNA vuole rassicurare gli imprenditori chiarendo che nulla è cambiato rispetto a due anni fa -

Modena, 20 giugno 2014 -

Sono ormai sempre più ricorrenti gli invii alle imprese, da parte della Rai, di inviti al pagamento del canone speciale alla televisione, un problema sorto nel 2012 e chiarito da un intervento del Ministero dello Sviluppo Economico con nota del 22 febbraio 2012, a seguito di una dura presa di posizione di Rete Imprese Italia, che escludeva dall'obbligo del pagamento tutti gli strumenti (PC, apparecchi di videosorveglianza, monitor, smartphone, tablet, eccetera) privi di sintonizzatore per la ricezione di trasmissioni radiotelevisive.
E' di questi giorni un nuovo invio massivo di queste lettere.
CNA vuole rassicurare gli imprenditori chiarendo che nulla è cambiato rispetto a due anni fa e che pertanto l'obbligo rimane in vigore solo per quegli strumenti che possono ricevere le trasmissioni radiotelevisive in quanto dotati di relativo sintonizzatore. Peraltro, non esiste alcun obbligo di risposta alla lettera in questione: l'eventuale replica alla sede Rai di Bologna sarà una scelta personale dell'impresa.
"Rimane però l'amarezza – sottolinea Umberto Venturi, presidente provinciale di CNA Modena - per una richiesta che, al di là della sua legittimità, appare paradossale ed anacronistica. Un commento che non cambia, rispetto a quello del 2012: il tono sprezzante, quasi offensivo, con cui vengono trattate le imprese, alla stregua di evasori che non pagano il canone Rai. Imprese, magari questo vale la pena sottolinearlo. Dove i computer vengono usati per lavorare, non per guardare programmi televisivi, nemmeno quando si disputano i mondiali di calcio. A differenza di quanto pensano, evidentemente in modo strumentale, i dirigenti Rai.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Indagine TrendER, Modena sopra la media regionale. Diffusa l'estrapolazione della ricerca statistica curata dall'Associazione assieme all'Istat in collaborazione con la Federazione Banche di Credito Cooperativo dell'Emilia Romagna -

Modena, 19 giugno 2014 -

Dopo essere cresciuto nel primo semestre 2013, negli ultimi sei mesi dell'anno torna a calare, ancorché di poco -0,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, il fatturato delle piccole imprese modenesi. Nonostante questo gli investimenti ritornano a crescere e si tratta della novità più piacevole del 2013, peraltro in un contesto regionale dove questi ultimi perdono qualcosa come 16 punti.
Questi sono alcuni dei numeri riguardanti dal territorio che emergono dall'analisi di TrendER, l'indagine statistica elaborata da CNA Regionale e avvallata dall'Istat, studio semestrale che coinvolge qualcosa come oltre 5.000 imprese da uno a diciannove addetti.
Un calo, quello modenese, dovuto essenzialmente alla diminuzione del fatturato registrata dal terziario (-3,9%) e, in parte, dalle costruzioni, mentre continua a crescere, com'era stato evidenziato anche nell'indagine congiunturale elaborata nelle scorse settimane dalla CNA di Modena, il settore manifatturiero. In questo macro settore, merita di essere rilevata l'ulteriore accelerazione della meccanica (+9,4%) rispetto al secondo semestre 2012, mentre crolla il fatturato del legno-mobile, che raggiunge il suo minimo.
Tra le attività di servizio, peggiora ulteriormente la domanda per i servizi a famiglie e a persone, mentre i trasporti riflettendo la ripresa del manifatturiero, registrando un aumento non trascurabile (+6%) che interrompe una fase di ridimensionamento perdurante da un anno e mezzo.

Aggregando questi settori si arriva ai dati provinciali, che si riportano nei due grafici seguenti e che evidenziano le problematiche del conto terzi (il cui fatturato, nel secondo semestre 2013, perde quasi 11 punti rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente), la ripresa degli investimenti e, soprattutto, la tenuta complessiva del nostro sistema economico. La provincia modenese, infatti, chiude sì l'anno in negativo, dietro all'unica area positiva – quella bolognese, che ha chiuso l'anno con un +2,1% - ma davanti ad altri territorio come la provincia di Parma (-22,4%) che, insieme alle province di Rimini (-17,0%) e di Reggio Emilia (-13,1%), mostra dinamiche sensibilmente peggiori rispetto a quella complessiva della regione (-7,0%).

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Mercoledì 11 Giugno (ore 20.30) incontro di CNA Modena e Bologna presso la CNA Provinciale Modena -

Modena, 10 giugno 2014 -

È possibile sviluppare nuove tecnologie e nuovi prodotti, avendo alla base una collaborazione con i centri di ricerca e le università, magari per riuscire ad avviare il proprio business sui nuovi mercati internazionali? La risposta di CNA ai suoi imprenditori è sì. Questo, peraltro è l'obiettivo che si è dato Innovanet, un'iniziativa nata nel 2008 su spinta dell'Unione Produzione che oggi aggrega qualcosa come un centinaio di imprese operanti nei più diversi settori, dalle costruzioni al benessere, dal tessile-abbigliamento al terziario avanzato, dall'installazioni impianti sino al comparto manifatturiero in tutte le sue declinazioni.
Con il coordinamento dell'associazione, questo vero e proprio network coinvolge i propri membri lungo tre direttrici: un forte collegamento con il sistema pubblico della ricerca, una facilitazione nell'accesso alle risorse necessarie a svolgere attività d'innovazione (bandi nazionali e comunitari, oltre a convenzioni di vario genere) e un utilizzo efficace delle strutture che CNA già mette a disposizione su questi temi.
Da questa idea nasce l'iniziativa CNA MATCHING Modena-Bologna: un momento di confronto e di scambio delle buone prassi durante il quale gli imprenditori di Innovanet illustreranno le competenze e conoscenze sviluppate grazie a questo strumento di relazione. L'incontro si terrà DOMANI, mercoledì 11 giugno alle ore 20.30 presso la sala direzione di CNA Provinciale di Modena, in Via Malavolti 27 con l'obiettivo di allargare alle aziende modenesi questa esperienza di successo.
Prenderanno parte al confronto Lorenzina Falchieri (Presidente Unione Produzione Bologna e co-fondatrice Innovanet), Paolo Bertuzzi (vice presidente Unione Produzione Bologna e co-fondatore Innovanet) e Roberta Piccinini (vice presidente Cna Bologna e co-fondatrice Innovanet), oltre ad altri imprenditori di questo network.
L'iniziativa rientra nell'ambito delle sinergie attivate dalle due Associazioni provinciali di Bologna e Modena con l'obiettivo di consolidare le buone prassi e le soluzioni più efficaci in grado di offrire opportunità di sviluppo alle imprese di due territori sempre più interconnessi tra di loro.

(Fonte: L'Ufficio Stampa CNA MO)

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Mercoledì, 04 Giugno 2014 12:48

Pos obbligatori, un balzello in più

Dal 30 giugno scatta l'obbligo di accettare pagamenti elettronici sulle operazioni oltre i 30 euro, norma che contraddice il libero mercato -

Modena, 4 giugno 20143 -

Dal 30 giugno scatterà l'obbligo per tutte le attività professionali e imprenditoriali di dotarsi di Pos, ossia di dare alla propria clientela la possibilità di pagare con bancomat o carta di credito le transazioni superiori a 30 euro.
Si tratta, ad avviso di CNA, di una norma che va a esclusivo vantaggio del mondo bancario, senza nessun ritorno in termini di concorrenza. Già oggi, infatti, al di là dell'obbligo, il fatto di consentire il pagamento con la moneta elettronica rappresenta un punto di forza nei rapporti con la clientela. Stabilirne l'obbligatorietà, quindi, rappresenta un vincolo che va in senso contrario alla libertà di mercato.
Un provvedimento inutile soprattutto per chi, come i professionisti (è il caso di chi lavora solo con le imprese: geometri, architetti, ingegneri, operatori nel campo delle ricerche di mercato, eccetera), non si vede certo regolare in contanti i propri compensi.
Di fatto, quindi, dal 30 giugno saranno molti coloro costretti a fare i conti con un nuovo balzello che, peraltro, impone costi non indifferenti, visto che le commissioni superano, a volte anche abbondantemente, l'1% dell'importo delle transazioni.
Queste considerazioni sono alla base delle proposte correttive di CNA, a cominciare dall'aumento della soglia di obbligatorietà di accettazione del pagamento passando da 30 a 100 euro, oltre che a posticipare al primo gennaio 2015 l'entrata in vigore di quest'obbligo.
Un rinvio dettato dall'esigenza di un intervento calmierativo del Governo che imponga agli istituti di credito, se non di eliminare, quanto meno di prevedere un costo massimo su canoni mensili e percentuale sulle transazioni, così come avvenuto con le soglie massime di costo per la Commissione di disponibilità Finanziaria.
L'Associazione ha poi richiesto di escludere da questo provvedimento il commercio ambulante: già alle prese con una profonda crisi, parecchi operatori potrebbero davvero rischiare di scomparire, al di là delle difficoltà logistiche connesse al rispetto di questo adempimento. Altri problemi logistici potrebbero poi sorgere per tutte quelle attività – imbianchini, idraulici, elettricisti e tutti quelli che volgono la propria attività professionale nelle abitazioni private – che attualmente rientrano nella normativa.
A prescindere dai questi correttivi, rimangono le perplessità rispetto ad un obbligo difficilmente comprensibile da un punto di vista legislativo e, soprattutto, di mercato.

(Fonte: L'Ufficio Stampa CNA Modena)

Giovedì 5 Giugno (ore 20.30) presso la sede provinciale CNA un seminario per parlare del commercio elettronico e del diritto d'autore nell'era della rete -

Modena, 4 giugno 2014 -

Cambiamento: un termine strettamente legato alle attività collegate al web, ma anche, come sta accadendo negli ultimi mesi, un processo determinato dalle sempre più frequenti variazioni alla normativa di riferimento. E' il caso, ad esempio, delle vendite effettuate tramite web e la tutela sul diritto d'autore online.
Argomenti di cui si parlerà domani, giovedì 5 giugno alle ore 20.30, presso la sede Provinciale CNA in via Malavolti 27 a Modena, grazie al confronto con l'esperta di diritto applicativo alle nuove tecnologie, Maria Pia Miani di CNA Interpreta.
Si comincerà dal commercio elettronico, uno degli esempi di cambiamento più eclatanti. Questo tipo di commercio, infatti, rappresenta per il consumatore un'importante opportunità per fare acquisti risparmiando tempo e denaro, ma si tratta di un mercato ancora poco conosciuto, regolato da quel Codice del Consumo che il 14 giugno conoscerà notevoli cambiamenti.
L'incontro darà anche l'opportunità per esaminare anche le variazioni sul regolamento dell'Agcom, novità entrate in vigore a fine marzo e riguardanti la tutela del diritto d'autore on line. In particolare ci si soffermerà su uno dei passaggi più discussi del regolamento, quello che riguarda la possibilità, per la stessa Agcom, di poter intervenire sui siti ritenuti responsabili di violazione del diritto d'autore, senza l'intervento dell'autorità giudiziaria.
La partecipazione all'evento è gratuita.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA Modena)

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A distanza di quattro anni il prodotto delle piccole imprese modenesi fa registrare due trimestri consecutivi di crescita. Aumenta, in misura minore, anche il fatturato, ma i margini, ma i margini rimangono ristretti. Sfiorano i massimi le vendite all'estero.

Modena, 31 maggio 2014 -

Anche i numeri confermano la sensazione di una ripresa per le imprese modenesi del settore manifatturiero sino a 50 dipendenti. Per il secondo trimestre consecutivo, infatti, i principali parametri – produzione, fatturato, ordini – sono in ripresa. In particolare, nel periodo gennaio-marzo la produzione cresce del 3,3% (la percentuale trimestrale più alta da tre anni a questa parte), mentre il fatturato ferma la sua ripresa all'1,7%, segno che i margini rimangono ancora bassi. Nonostante ciò, rispetto allo stesso periodo del 2013, l'occupazione cresce dello 0,9%. Incoraggianti, invece, i segnali che arrivano dagli ordinativi, soprattutto quelli interni, in crescita del 13,3%, mentre si consolida la domanda estera (+3%). Del resto è proprio su quest'ultima che si è retta la performance del trimestre, se si pensa che la quota del fatturato estero sul totale (27,3%) è la terza in assoluto nella serie storica.

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AI LIVELLI DEL 2009
Sicuramente è presto per definire la traiettoria annuale, ma se anche questa crescita dovesse mantenersi anche per i prossimi nove mesi, la produzione delle pmi modenesi rimarrebbe ben al di sotto dei massimi raggiunti in passato.

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I SETTORI
Nell'analisi settoriale, ceramica a parte, prevale il segno più. Particolarmente incoraggiante la situazione nel settore della meccanica, la cerniera che unisce i vari distretti del sistema produttivo modenese. Nel dettaglio, ecco gli andamenti settoriali (ciascun valore fa riferimento alla variazione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente).

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Dopo undici trimestri consecutivi rivede il segno più una delle eccellenze della nostra economia, a prezzo, però, di fatturati che rimangono ancora in calo. Segnali incoraggianti arrivano dal mercato interno, nel quale gli ordinativi sono in crescita dell'11%.

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La stessa considerazione può essere estesa al comparto della maglieria, che regge in termini di produzione, ma continua a perdere in quanto a fatturato.

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Va un po' meglio nel comparto abbigliamento, che si contraddistingue rispetto al precedente per una maggiore presenza di imprese operanti nel conto proprio. E' anche per questa peculiarità che il comparto è più votato all'export della maglieria (la quota di fatturato estero, infatti, è del 49,5% contro l'11%).

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Continua la frenata della ceramica, in questa indagine rappresentata essenzialmente dalle piccole imprese del cosiddetto terzo fuoco. Un segno meno giustificato, oltre che dalla crisi dell'edilizia, anche dalla scarsa propensione all'estero del comparto, che nel quadrimestre ha ottenuto appena il 2,8% del proprio fatturato da oltreconfine.

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Rallenta il trend di crescita della meccanica pesante modenese, che a fine 2013 aveva raggiunto performance in doppia cifra. Rimane, invece, ad alti livelli l'export extra nazionale (20,7%).

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Le migliori notizie arrivano dalla meccanica, quello che potremmo definire il core business dell'economia manifatturiera modenese. In questo caso, infatti, non solo si consolida la ripresa, sia rispetto al trimestre precedente, sia a un anno fa, ma anche il fatturato fa registrare un recupero considerevole. Ancora una volta sulla scia delle vendite estere: più di metà della produzione (il 52% del fatturato totale, record storico), infatti, è finita al di fuori dei confini nazionali.

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A due anni dal sisma, i numeri certificano il recupero di questo settore, importante anche per l'indotto dell'Area Nord. Anche in questo caso merita di essere sottolineata la propensione all'export, che ormai da un anno a questa parte si mantiene al di sopra del 50% del fatturato, marcando, nei primi tre mesi del 2014, un vero e proprio record, a quota 56,9%.

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Riprende la corsa di un comparto magari ancora non molto rappresentativo per la nostra economia, ma da seguire attentamente sia per la sua dinamicità (un prodotto su quattro, per fare un esempio, finisce all'estero), sia per i suoi contenuti in termini di tecnologia ed innovazione. fiata, dopo un paio di trimestri positivi, anche questo comparto, forse ancora poco "pesante" per la nostra economia, ma che sta evidenziando una buona dinamicità.

LE CONSIDERAZIONI DI CNA: SARA' VERA GLORIA?
Sono segnali incoraggianti quelli che emergono dall'analisi congiunturale curata dall'Ufficio Studi di CNA in collaborazione con la Camera di Commercio. Segnali che testimoniano l'apporto delle piccole imprese al benessere della comunità modenese, realtà che, proprio per questo, meritano segnali di attenzione. Dal punto di vista fiscale, ad esempio, poiché è inaccettabile il fatto che un'impresa debba lavorare sino ad agosto per compensare il peso del fisco (la cui incidenza sui redditi d'impresa oltrepassa abbondantemente il 60%), come accade oggi. E spazi per una riduzione del carico impositivo, secondo CNA, esistono sia a livello centrale che locale.
Ma servono anche interventi di sostegno a misura di Pmi. E' il caso del rifinanziamento della cassa in deroga, uno strumento indispensabile per aiutare le imprese a superare le situazioni critiche delle piccole imprese. In quest'ambito, non mancano purtroppo esempi negativi, come quello rappresentato dal finanziamento noto come "Nuova Sabatini", le cui pratiche possono arrivare a 120 giorni per arrivare a conclusione. Non mancano però anche interventi positivi, come il bonus mobili, che potrebbe ridare fiato alle ristrutturazioni edilizie. Di certo quello che non serve al Paese è un rapporto conflittuale con le associazioni datoriali e le parti sociali: il confronto con queste organizzazioni, infatti, potrebbe essere utili ad evitare pasticci grossolani come quelli del Sistri, per fare solo un esempio).

(Fonte: L'Ufficio Stampa CNA Modena)

 

 

 

 

 

 

 

 

Lunedì 26 Maggio (dalle ore 18.00) presso la Camera di Comercio un'iniziativa di CNA Modena, per far chiarezza sull'intero quadro di modifiche relative agli obblighi e aggiornamenti per la categoria degli impiantisti - 

Modena, 23 maggio 2014 -

Dopo l'ultimo seminario di aggiornamento sul nuovo libretto per gli impianti di climatizzazione organizzato lo scorso 12 maggio che ha registrato una massiccia partecipazione, CNA vuole far chiarezza sull'intero quadro di modifiche relative agli obblighi e aggiornamenti per la categoria degli impiantisti. Obblighi che, come nel caso del nuovo libretto d'impianto per la climatizzazione (invernale ed estiva), ricadono anche sullo stesso cittadino. Basti pensare che i trasferimenti immobiliari a qualsiasi titolo (vendita o affitto della propria abitazione, negozio o capannone), richiedono la Dichiarazione di Conformità, la certificazione energetica e la corretta tenuta della carta d'identità dell'impianto (aggiornata dal responsabile che per i piccoli impianti altro non è che l'utente stesso). Una certificazione tanto più utile se redatta da imprese aggiornate e consapevoli delle normative in vigore.
L'incontro che si terrà lunedì 26 maggio presso la Sala Leonelli della Camera di Commercio di Modena, via Ganaceto, 134 vuole appunto fornire agli impiantisti una sorta di guida sulle nuove normative. In particolare, si farà il punto sul patentino del frigorista, sul registro dell'apparecchiatura, sulla comunicazione ISPRA, sul nuovo libretto d'impianto per la climatizzazione e sul rapporto di efficienza energetica. A fare chiarezza su questi temi interverranno Giorgio Falanelli di C.N.A. Modena, Daniele Vecchi come esperto del settore e un relatore di ASQ S.r.l., società che si occupa degli adempimenti in materia di sicurezza, ambiente e rifiuti. È previsto anche l'intervento del Presidente Unione Installazione e Impianti CNA Modena, Gennaro Petrillo.
La partecipazione è gratuita: per l'iscrizione basta registrarsi sul sito www.mo.cna.it, oppure rivolgersi a Giorgio Falanelli allo 059-418546 o mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

(Fonte: L'Ufficio Stampa CNA MO)

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La denuncia di CNA - 

Carpi, 17 Maggio 2014. -

La vicenda della sicurezza dei capannoni continua a creare diversi problemi alle aziende. In particolare, le imprese situate al di fuori dai confini delle cosiddette "mappe di scuotimento" disegnate dagli esperti, ma localizzate all'interno dei confini amministrativi dei comuni colpiti dagli eventi del maggio 2012 (quelli compresi nel DL.74/122/2012) risultano ingiustamente penalizzate dai vincoli imposti dalla normativa sulla sicurezza sismica degli edifici produttivi.

Infatti, paradossalmente i capannoni che NON hanno subito danni dopo le scosse del 20 e 29 maggio devono subire interventi spesso strutturali, complicati e costosissimi per adeguare la sicurezza sismica almeno al 60% dei parametri oggi esistenti per i nuovi edifici.
"Quest'obbligo – dichiara Claudio Saraceni, presidente di Cna - rappresenta una palese discriminazione rispetto a chi è nelle stesse identiche condizioni dentro alle mappe di scuotimento. E non si tratta di poche imprese: sono migliaia le aziende localizzate nella fascia di mezzo fra i due confini, un'area che incide in modo particolare sui comuni di Carpi, Soliera, Bomporto, San prospero, Ravarino".
Si tratta d'imprese che avevano realizzato gli immobili in modo corretto rispetto alle normative esistenti e che si trovano oggi nell'obbligo di adeguamento, malgrado gli immobili non abbiano subito alcun danno dal terremoto.
"Al danno di questa evidente e ingiusta penalizzazione, - continua il presidente - in questi giorni è arrivata la beffa legata al fatto che i contributi INAIL, erogati attraverso la Regione e pari al 70% dei costi sostenuti per l'adeguamento sismico, devono essere tassati come una qualunque fonte di reddito. Ancora una volta noi ci addossiamo oneri dei quali non abbiamo alcuna responsabilità".
Un'interpretazione ancora una volta assurdamente ingiustificata, alla luce del diverso trattamento di analoghe agevolazioni, come quella recentemente concesso in base alla normativa sul credito di imposta, che non è soggetta a imposizione fiscale
Di fatto, dunque, chi ha ottenuto contributi tramite il bando Inail sarà soggetto ad imposizione, mentre chi avrà scelto il credito di imposta potrà usufruire della agevolazione fiscale, con tanti saluti ai più elementari principi di equità.
CNA si è già attivata, almeno per sanare questa iniquità, con i parlamentari modenesi e chiedendo al Commissario Errani che si adoperi per equiparare i contributi previsti dal bando Inail alla normativa fiscale prevista per il credito di imposta. Peraltro, rimanendo ancora in attesa di una risposta rispetto al problema delle mappe di scuotimento, situazione che potrebbe essere sanata ad esempio trasformando l'obbligo della messa in sicurezza in facoltà agevolata, come richiesto da CNA.

Modena prima in regione nei progetti di alternanza ma in sofferenza per dispersione scolastica -

Modena, 16 Maggio 2014 -

Grande successo di partecipazione per il 2° MEETING Scuola- Lavoro organizzato da CNA Modena ieri, giovedì 15 maggio a cui hanno preso parte direttori scolastici, professori, imprenditori e operatori di CNA impegnati nel confronto che ha avuto per argomento tutti gli strumenti della cosiddetta alternanza scuola-lavoro, cioè stage, tirocini, apprendistato e formazione professionale.
Tra i numerosi relatori l'Assessore provinciale Cristina Ceretti è intervenuta sull'attuale tema della Garanzia Giovani: un progetto dell'UE che mette a disposizione risorse per collocare i neet (giovani fra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano) attraverso diverse forme di occupazione come tirocini, apprendistato, autoimpiego o formazione. Lo scenario del mercato del lavoro con le opportunità di collocamento è stato illustrato invece da Sara Reggiani (Responsabile CNA dei rapporti con la scuola) che ha presentato le azioni positive realizzate da CNA e dai propri imprenditori presenti nei CTS (comitati tecnico scientifici) delle scuole, trattando i temi dell'orientamento per gli studenti, della formazione fatta dagli imprenditori e delle testimonianze dei fabbisogni occupazionali. Azioni importanti, se si pensa che una recente indagine svolta dal Censis ha evidenziato come sei ragazzi su dieci che abbiano conseguito il diploma in un istituto tecnico, siano poi stati assunti nella stessa impresa dove hanno svolto lo stage.
"Ritengo che la "contaminazione" scuola-impresa – ha affermato il Dirigente dell'Ufficio Scolastico Regionale Silvia Menabue - sia una possibile risposta alla crisi occupazionale. Dai dati illustrati, le performance modenesi spiccano in quanto ad efficacia dei meccanismi di alternanza, visto che la nostra provincia è al primo posto in regione, sia per progetti approvati, sia per numero di scuole e studenti coinvolti. Le dolenti note emergono, però, sul piano della dispersione scolastica: secondo il dossier di "TUTTOSCUOLA", a fronte di una media di dispersione nazionale del 27,6%, la provincia Modena raggiunge il 30,6% (3 punti peggio della media nazionale). Questo evidenzia come, da un lato, il sistema scolastico soffra ancora di una certa autoreferenzialità e dall'altro come il sistema datoriale fatichi ad interagire con la scuola". La Responsabile delle Politiche del Lavoro di CNA Modena Claudia Zagni, ha lamentato la mancata entrata in vigore del decreto interministeriale sull'apprendistato a scuola per i ragazzi delle quarte e quinti classi degli istituti superiori, provvedimento che rappresenterebbe un'ottima opportunità per reintrodurre l'apprendistato per i minorenni (diminuiti del 41% fra il 2011 e il 2012) e integrare concretamente la qualifica di alunno con quella di apprendista durante il percorso scolastico. Tutti d'accordo, infine, sulla necessità di condividere un modello di alternanza che aiuti scuola e imprese a superare la burocrazia e che definisca per tempo le azioni di alternanza necessarie preparando alla formazione sulla sicurezza e alla distinzione tra adempimenti a carico della scuola e quelli a carico dell'impresa, come ha sottolineato Ivan Bignardi di ASQ, auspicando la costituzione di un gruppo di lavoro fra ASL, DTL, scuole e associazioni datoriali per individuare soluzioni in grado di andare in questa direzione.

Il confronto comunque non si fermerà qui, ma proseguirà nei comitati tecnico scientifici dei diversi istituti della nostra provincia.

(Fonte: L'Ufficio Stampa CNA MO)

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