Ci saranno anche 200 modenesi in piazza a Firenze sabato prossimo 26 giugno alla manifestazione, intitolata "Ripartiamo, insieme", organizzata da Cgil Cisl Uil, che proseguono la mobilitazione iniziata circa un mese fa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Saranno presenti anche rappresentanze di lavoratori di alcune aziende del territorio a rischio chiusura, come Manifattura Riese di Carpi, Ondulati Maranello e Unifer Navale di Finale Emilia.
Rinnovo delle Rappresentanze sindacali unitarie (Rsu) alla Ferrarini Spa di Reggio Emilia: la Federazione agroalimentare della Cisl Emilia Centrale ottiene tre seggi su sei con 88 voti su 197 complessivi e una partecipazione pari all'87%.
"Fare piena luce su dinamiche e responsabilità per quanto accaduto a Poviglio e vicinanza alla famiglia del lavoratore di Cadelbosco Sopra". Lo afferma la Cisl Emilia Centrale intervenendo sull'infortunio mortale che si è verificato stamane in via Montessori.
Nuovi sviluppi per i tanti pazienti emiliano-romagnoli rimasti senza cure e con finanziamenti a carico a seguito della crisi della catena Dentix Italia, che non ha riaperto le sedi di Reggio Emilia (in Piazza Prampolini), Carpi, Imola, Piacenza, Ferrara, Forlì, Ravenna e Rimini dopo il lockdown e presentato domanda di concordato preventivo.
Sono tra i lavoratori del lockdown, eroi silenziosi che hanno lavorato per rifornire di alimentari il paese. E Reggio Emilia ne ha alcune centinaia.
Poste Italiane registra un notevole incremento della consegna di pacchi, ma non investe abbastanza negli addetti, che non vengono subito sostituiti quando vanno in pensione o stabilizzati alla scadenza del contratto. Lo afferma il sindacato dei lavoratori postali Slp Cisl Emilia Centrale, spiegando che durante le settimane di lockdown la domanda di consegna pacchi ha ricevuto un forte stimolo dagli acquisti e-commerce.
“E’ vero che il lavoro agile è più attuabile nel terziario e nella pubblica amministrazione rispetto dell’industria, ma ci sono differenze considerevoli, anche, nell’approccio manageriale al tema. Inoltre, la dimensione aziendale è sicuramente discriminante, in termini proporzionali, per avviare il lavoro agile. Come sindacato chiediamo che quanto avviato in questi due mesi possa essere perfezionato”. Rosamaria Papaleo segretaria Cisl Emilia Centrale affronta il tema dello smart working con l’analisi di quanto accaduto in un’azienda private e in una pubblica amministrazione.
“Dai dati a nostra disposizione emerge che prima del Covid il ricorso allo smart working era assai limitato in Italia soprattutto nel pubblico impiego. Con l'emergenza è diventata la forma ordinaria di lavoro sia nella fase di picco che nella fase 2. Infatti per limitare gli assembramenti nei luoghi di lavoro molte aziende e molti uffici pubblici hanno scelto di continuare ad utilizzarlo per le tipologie di lavoro compatibili”.
Di seguito alcuni esempi con relativi problematiche e soluzioni.
INDUSTRIA
La Modula spa di Salvaterra è un’azienda leader per la realizzazione di sistemi di gestione del picking all’interno dei magazzini industriali. Durante l’emergenza del lockdown ha attivato complessivamente 168 accordi individuali di smart working, pari al 64,5% dell’organico aziendale in tutti i reparti, dall’amministrazione alla produzione (programmazione), mantenendo anche il presidio per le vendite.
“Modula – rispondono dall’ufficio comunicazione - aveva già attivato un progetto di Smart Working dal 2018 e questo le ha consentito di essere preparata per quanto riguarda le tecnologie che supportano il lavoro a distanza e le competenze interne necessarie per attuarlo. Molti dipendenti sono dotati di Pc portatili, mentre chi non ne era provvisto ha potuto recuperare dispositivi aziendali e utilizzarli nella propria abitazione. Grazie alla rete VPN i dipendenti in smart working possono connettersi in modo sicuro ed accedere da remoto alle risorse aziendali interne da qualsiasi area geografica nel mondo. Inoltre sono stati sottoscritti abbonamenti su piattaforme webinar e alcuni reparti utilizzano poi strumenti che permettono l’archiviazione di documenti, immagini, file… (come Dropbox o Google Drive)”.
In questo modo alla Modula è stato possibile continuare con la maggior parte delle attività lavorative. Tra le problematicità “una maggiore difficoltà nella gestione delle urgenze”. Apprezzabile, per la Cisl, il fatto che si sia “incentivata l’ottica del lavoro per obiettivi, svincolata dalla mera prestazione oraria ed è rafforzata la responsabilizzazione delle persone in merito alle attività di loro competenza.
Agli smart worker, che hanno colto questa soluzione in maniera positiva, spetterà restituire il credito di fiducia dato dall’azienda dimostrando autonomia, impegno e senso di responsabilità. Questo significa flessibilità, autonomia nella scelta degli spazi, orari e necessità di strumenti per svolgere la propria mansione a fronte di un profondo cambiamento a livello organizzativo e culturale.
In queste ore sta riprendendo il lavoro in maniera scaglionata, limitando in una prima fase la presenza fisica a chi ha necessità inderogabili legate alla propria attività. Quindi i lavoratori alterneranno la modalità di lavoro da remoto a quella in presenza secondo una pianificazione che terrà conto delle esigenze organizzative aziendali, delle singole professionalità, nonché delle preferenze dei dipendenti.
PUBBLICO
Durante l’emergenza Coronavirus nella pubblica amministrazione, all’Inps di Reggio su 179 sono in smart working (154) e telelavoro (7) quindi tot 161 persone mentre gli altri in congedi pregressi vari.
“Questo – spiega Francesco Cimino, direttore Inps Reggio Emilia – ha previsto la necessità di dotare i colleghi di pc ultraslim, con rete intranet, ma c’era anche chi disponeva di pc proprio rete propria ma con assistenza continua per il rafforzamento dei collegamenti internet. Da casa è stato possibile svolgere tutto ciò che compete alla sede Inps, tra cui le aumentate richieste di cassa integrazione ordinaria, la verifica del regolare versamento della contribuzione da parte di aziende e datori di lavoro (sia pubblici che privati) e di recupero dei crediti vantati dall’Istituto, nonché nell’erogazione di servizi e prestazioni sia di carattere previdenziale che assistenziale ai cittadini, sia lavoratori attivi che cessati dal servizio che pensionati”.
itorioLa produttività – spiega il direttore Cimino - è cambiata positivamente. I dati parlano di numeri elevati monitorati sempre allo stesso modo. Anche per i dipendenti dell’Inps la novità è stata positiva e da poter essere sperimentata in un eventuale futuro, magari normale.
Proprio in termini di produttività e quindi di quantità di pratiche lavorate Reggio Emilia aveva totalizzato una produttività del 126,87 a fine anno e nel primo trimestre 2020 ha già raggiunto 103,88. Sul primo trimestre 2020 ci attestiamo come media nazionale sul 104 quando il requisito è 100.
Come si potrà farlo decollare anche al fine dell'emergenza?
Risponde ancora Rosamaria Papaleo, segretaria Cisl. “occorrerà passare da un modello fordistico e gerarchico della produzione, con rappresentazione giuridica del lavoro (mansioni, qualifiche...), a una rappresentazione incentrata sui ruoli che vengono disegnati sulla base delle competenze di ciascuno. Da emergenza a opportunità. Naturalmente laddove non ancora successo occorre dotare i lavoratori della strumentazione necessaria, costruendo nuove tutele dal punto di vista dei diritti e della sicurezza e nella formazione”.
Dopo lo sportello on, line, Adiconsum Emilia Centrale (associazione consumatori della Cisl) lancia una nuova iniziativa per restare in contatto con i cittadini rinchiusi in casa.
Non sapete come presentare la domanda di sospensione del mutuo prima casa? Non siete sicuri di interpretare correttamente i decreti del presidente del Consiglio? Avete pratiche commerciali scorrette da segnalare anche in questi tempi di emergenza? A queste e molte altre domande gli operatori Adiconsum rispondono attraverso Facebook.
«Dopodomani – giovedì 16 aprile - dalle 10 alle 13 la nostra pagina Facebook diventa un luogo di "assembramentro virtuale" - annuncia la responsabile Adiconsum Emilia Centrale Adele Chiara Cangini - saremo live in chat, per recuperare anche la dimensione "uno a uno" con i nostri utenti, come se le porte dei nostri uffici fossero aperte e i nostri operatori alle loro scrivanie, pronti a rispondere immediatamente a ogni interrogativo».
Adiconsum aggiunge che il lavoro delle associazioni dei consumatori non è calato nemmeno durante l'emergenza sanitaria. La stessa associazione dei consumatori della Cisl ha continuato a occuparsi di pratiche relative a viaggi, telefonia, utenze acqua-energia-gas, mutui, finanziamenti, chiarimenti sui decreti del Governo.
Gli operatori Adiconsum Emilia Centrale, che si sono organizzati con lo smart working, sono disponibili ai seguenti recapiti:
331 3373525; 0522 357485 (lasciate un messaggio, sarete richiamati);
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; https://www.adiconsumemiliaromagna.it/sportello-online/