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I nuovi disturbi del comportamento alimentare In evidenza

Scritto da Eva Bergamo

Di Eva Bergamo(Quotidianoweb.it) Roma, 5 dicembre 2024 - Fino a qualche anno fa quando si nominavano i Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) subito si pensava ai classici problemi come l'Anoressia Nervosa, la Bulimia Nervosa e il Disturbo da Alimentazione Incontrollata o BED (binge eating disorder), ma negli ultimi tempi il numero di queste malattie è aumentato, con l'inserimento nei protocolli sanitari di nuovi DCA, figli probabili della vita stressante dei tempi moderni.

Queste patologie sono classificate e diagnosticate in base ai criteri del Manuale Diagnostico Statistico dei Disturbi Mentali (DSM - Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders), arrivato alla 5a edizione e revisionato l'ultima volta a marzo 2023, con l'edizione chiamata DSM-5-TR (Text Revision). Soprannominato "la Bibbia della Psichiatria", il manuale è stato redatto dall'American Psychiatric Association, per la prima volta nel 1952 (DSM-1) e in seguito aggiornato più volte in base alle nuove scoperte diagnostiche; la prossima versione, il DSM-6, dovrebbe vedere la luce nel 2025.

Come sopra accennato, i più diffusi e conosciuti DCA sono tre:

- Anoressia Nervosa: caratterizzata da una eccessiva restrizione alimentare, volta a controllare l’intensa paura di aumentare di peso e di perdere il controllo sulle proprie forme corporee.

- Bulimia Nervosa: rappresentata da ricorrenti abbuffate, alternate a comportamenti volti a compensarne gli effetti e impedire l’aumento di peso (ad es. il vomito autoindotto).

- Alimentazione Incontrollata: manifesta comportamenti bulimici di abbuffata ma non ne mette in atto i comportamenti di compenso; in più, che ne soffre tende a mangiare in modo incontrollato anche al di fuori degli episodi di abbuffata.

Nella realtà odierna, queste problematiche sono molte di più e spesso coinvolgono soggetti sempre più giovani, sia maschi che femmine; in tanti casi si accompagnano ad ansia, depressione e altri sintomi psicologici e psico-somatici, ma possono rimanere anche sotto traccia e passare quindi inosservate.

La Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (SINPIA) segue con attenzione l'evolversi di questi casi clinici, che nel tempo possono portare a problematiche anche molto serie.

Vediamo alcuni esempi di nuovi DCA:

- Ortoressia Nervosa: il paziente manifesta una vera e propria ossessione verso cibi considerati "sani", con lo scopo di puntare ad uno stato di salute "perfetto"; la buona abitudine di seguire un'alimentazione corretta e consapevole in questi casi sfocia in una ossessione disfunzionale.

- Vigoressia: caratterizzata da una fissazione per l'attività fisica e le diete ipocaloriche/iperproteiche; chiamata anche Sindrome di Adone o Anoressia Inversa, è legata ad una preoccupazione estrema per la propria immagine corporea. Il DSM-5 la inserisce come sottocategoria del Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC).

- Disturbo Evitante/Restrittivo: prevede di mangiare molto poco o di evitare categoricamente il consumo di certi alimenti, per orientarsi esclusivamente verso cibi selezionati in base a colore, consistenza, sapore. Spesso si lega a disturbi di tipo ossessivo compulsivo.

- Disturbo da Ruminazione/Pica: ingestione continuata nel tempo di sostanze non nutritive (al di fuori di qualunque tradizione culturale) quali terra, sabbia, carta, gesso, legno, cotone, capelli.

- Pregoressia: termine che nasce dalle parole inglesi pregnancy e anorexia e indica un disturbo alimentare con esordio durante la gravidanza, caratterizzato da un forte senso di inadeguatezza fisica e timore dei cambiamenti del corpo durante il delicato periodo della gestazione; manifesta comportamenti che comprendono dieta restrittiva e allenamenti prolungati. Gli effetti sono potenzialmente pericolosi, sia per la donna che per il feto.

- Drunkoressia: tendenza a digiunare, così da limitare l'apporto calorico per poter continuare a bere alcolici senza ingrassare. Le ovvie conseguenze sono legate ai danni fisici e mentali causati da ingestione e abuso di sostanze alcoliche.

- Night Eating Syndrome: assunzione di grandi quantità di cibo durante le ore notturne; compromette anche la qualità del sonno e può causare depressione.

Quale terapia per i DCA?

Ognuno di questi disturbi necessita innanzitutto di una diagnosi accurata e poi di una terapia specifica, che consiste nel sostegno sia psicologico che nutrizionale; per tutti è però fondamentale raggiungere innanzitutto la consapevolezza del problema, per arrivare a recuperare la giusta cognizione del proprio corpo, che in genere i pazienti percepiscono, a torto, come imperfetto (dismorfofobia).

Rientrare in un sano regime alimentare e adottare uno stile di vita più equilibrato sono infine i passi fondamentali verso il percorso di guarigione, che può essere sì parecchio difficile, ma sicuramente non impossibile.

Foto copertina: credits dal web

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