Il motivo è sempre legato alla salute dentale, ma è davvero così miracoloso come la scienza ufficiale insiste a ribadire? Pilloline, gocce, liquidi, ma anche integrato in cibi e acque potabili, questo elemento ci sta letteralmente circondando.
Cosa è il fluoro?
Il suo nome deriva dal latino fluor-oris (flusso) ed è stato isolato per la prima volta nella seconda metà dell’Ottocento dal chimico francese Henri Moissan, all'epoca professore di tossicologia alla École Supérieure de Pharmacie - Scuola Superiore di Farmacia di Parigi, e in seguito vincitore del premio Nobel nel 1906 proprio per la sua scoperta relativa al fluoro.
Dal punto di vista chimico, è un non metallo e nella tavola periodica degli elementi è situato nel gruppo degli alogeni insieme a cloro, iodio, bromo; a temperatura ambiente si trova nella forma gassosa, presenta un colore giallino tenue e un forte odore pungente. È un gas altamente nocivo, tossico e corrosivo.
Dove si trova?
Fin dalla Seconda guerra mondiale l'occidente si è ritrovato completamente immerso nel fluoro, utilizzato in grandi quantità dall'apparato bellico, per esempio nella produzione di gas nervino, ma anche nelle creazioni atomiche, date le sue caratteristiche molecolari, che lo rendono ideale nei processi di fusione nucleare, dove serve da combustibile per la generazione di energia.
Attualmente viene utilizzato in ambito aerospaziale, perché i propellenti che lo contengono vantano ottime prestazioni.
I suoi composti sono poi molto presenti in campo farmaceutico per migliorare la bioattività dei prodotti; il fluoruro di sodio in particolare è aggiunto all’acqua potabile e ai dentifrici per rafforzare lo smalto e prevenire - secondo i dettami della scienza ufficiale - la formazione di carie dentali.
Ma anche in ambito alimentare lo assumiamo, più o meno inconsapevolmente, masticando gomme, bevendo bibite gassate e nei prodotti surgelati, dove funge da conservante.
Quali sono i pericoli derivanti dall'assunzione di fluoro?
Purtroppo, i danni che può provocare superano ampiamente i presunti benefici; si tratta infatti di una sostanza altamente tossica che può causare una serie di effetti avversi sulla nostra salute.
Numerosi scienziati in tutto il mondo, nonostante le minacce e le ritorsioni ricevute, hanno pubblicamente confermato i pericoli dell'assunzione di fluoro, soprattutto nei più piccoli. Questo elemento può interferire con l'attività di vari enzimi, creando problemi a livello metabolico, nervoso e di vari organi e apparati.
Molto frequente e chiacchierata è la fluorosi dentale, che appare visivamente con marmorizzazione, opacizzazione e chiazze visibili sullo smalto, che appare scolorito e poco lucido. Ma questa non è la conseguenza più grave.
Vediamo allora nello specifico i problemi di salute principali che possono insorgere:
- Danni neurologici: anche solo 1ppm (particella per milione) può causare nei bambini danni cerebrali, deficit di apprendimento e ritardi di crescita.
- Fluorosi scheletrica: irrigidimento anomale delle ossa, dei tendini e delle articolazioni.
- Alterazione della tiroide e del sistema endocrino in generale.
- Danni a reni, surreni, fegato, muscolo cardiaco e apparato riproduttore.
- Calcificazione della ghiandola pineale, che di conseguenza produce meno melatonina, ormone fondamentale, responsabile del ritmo circadiano.
- Problemi a livello di sistema nervoso, tra cui paralisi e patologie neurodegenerative.
- Difficoltà a livello psichiatrico, depressione.
- Neoplasie.
L'ex Presidente della American Medical Association, Dr. Charles Gordon Heyd, ha dichiarato in una intervista: "Sono spaventato dalla prospettiva di utilizzo dell’acqua come veicolo di farmaci. I fluoruri sono corrosivi veleni che produrranno seri effetti a lungo termine. Ogni tentativo di utilizzare l’acqua a questo scopo è deplorevole".
Anche l'UNICEF (agenzia per la tutela dell'infanzia facente capo all'ONU e quindi ben integrata nel sistema), oltre 20 anni fa ha rilasciato una dichiarazione molto chiara in merito, che avrebbe dovuto far riflettere le Istituzioni: "Per decenni abbiamo creduto che il fluoro in piccole dosi non avesse effetti collaterali sulla salute. Ma sempre più scienziati stanno seriamente mettendo in discussione i benefici del fluoro, anche in piccole quantità".
Nonostante numerosi studi e dichiarazioni come quelle sopra riportate, la scienza ufficiale insiste sul fatto che "non sono stati dimostrati i danni del fluoro sulla salute umana", e molti dei rapporti che testimoniavano gli effetti nocivi dei composti a base di questo gas sono stati sequestrati per ragioni non meglio specificate di "sicurezza nazionale".
Intanto la campagna di disinformazione prosegue imperterrita, con lo scopo di convincere la popolazione dell'importanza del fluoro per tutelare la salute dentale. Ma per questo, banalmente, basterebbe insegnare a ridurre gli zuccheri e invece si è scelta la strada avvelenata, che mette a rischio la salute delle persone.
L'unica cosa che tutti possiamo fare è, semplicemente, quella di evitare il più possibile l'assunzione di fluoro e dei suoi derivati - che in etichetta troviamo come fluoruro di sodio, monofluorofosfato di sodio, fluoruro stannoso - a partire dalla scelta di un banale dentifricio, optando quindi per quelli che ne dichiarano l'assenza.
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Negli ultimi tempi si parla spesso del fluoro e delle sue caratteristiche, che per alcuni scienziati sono soprattutto positive, mentre altri ne mettono in discussione gli effetti sulla salute umana.