Giovedì, 12 Ottobre 2023 06:09

Quei “Terribili No Vax” che hanno ragione In evidenza

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L’ideologia creata dal mainstream nota con il nome di “No Vax” sembra non riuscire proprio ad essere superata tant’è che, ancora oggi, l’odio continua a diffondersi indisturbato.

Di Andrea Caldart Cagliari, 11 ottobre 2023 (Quotidianoweb.it) - Viene da chiedersi se coloro che tanto screditavano quelli che riempivano le piazze in difesa delle proprie libertà individuali, lo facessero solo per pura contraddizione o se invece, abbiano oggi compreso quanto andasse oltre la liceità e legalità  quella misura transitoria, nota come green pass.

Perché quello che si è verificato da lì in poi è stato lo sperimentare, da parte dello Stato, la prova dell’imposizione di un regime sanitario attraverso il vaccino obbligatorio per poter lavorare, proprio come supponevano i “terribili” No Vax.

Ma a distanza di tre anni questo odio non si placa anzi, malgrado per stessa ammissione delle BigPharma i vaccini non avessero superato gli studi sugli effetti collaterali e non proteggessero dalla trasmissione del “virus”, ci sono ancora una massa di professionisti della medicina, dei media, della politica e di altri settori, che non sentono ragione e proseguono nella loro convinzione “Si Vax”.

E lo sa bene Barbara Bongioanni, un’italiana molto attiva nei social, che da molto, ma molto tempo, è il bersaglio preferito anche di medici e professionisti della sicurezza nazionale che, nei loro social personali, non esitano a dimostrarle il loro “affetto”.

Come nel caso del Dr. Edoardo Cristallo che in risposta ad un Tweet di Barbara, che riportiamo, chiarisce perfettamente la sua logica al giuramento di Ippocrate.

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Quello che è da ritenere spaventoso perché pronunciato da un medico, è la frase contenuta in questo suo post del 2021 in pieno clima pandemico: “Perché si sappia che non siamo mica tenuti a curare tutti. Non sta proprio scritto da nessuna parte”.

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Non sta a noi giudicare, ma almeno quello di far riflettere su affermazioni di questo tipo fatte pubblicamente da chi dovrebbe rispettare il giuramento fatto in “Scienza e Coscienza”.

Tutto questo è agghiacciante perché da una parte noi cittadini dobbiamo seriamente porci il dubbio se il nostro diritto alle cure possa essere minato nella sicurezza e incolumità fisica, per via di una nostra scelta ragionata di non sottoporci a nessun tipo di imposizione farmacologica sperimentale di Stato, dall’altra invece dobbiamo interrogarci se alla luce dei fatti dichiarati anche dalle farmaceutiche, delle decine di migliaia di morti improvvise, degli altrettanti e purtroppo in crescita danneggiati da vaccino, questi medici stiano davvero comprendendo il reale pericolo delle loro dichiarazioni pubbliche.

C’è un importante insegnamento che ci ha lasciato Primo Levi: “La memoria è necessaria, dobbiamo ricordare perché le cose che si dimenticano possono ritornare”.

Ed è un dato di fatto che si continua a tutt’oggi a sentir pronunciare frasi discriminatorie e minacciose nei confronti di una categoria di persone, che dalla discesa del “sacro vaccino” in diretta tv, hanno solo alzato la mano per chiedere spiegazioni e proporre dubbi in nome di un confronto civile, trovandosi invece come risposta, ad esempio, gli idranti di Stato a Trieste.

Oggi però ci stiamo un po' tutti trasformando in “Kamikaze” che letteralmente significa: “vento divino”, e ci stiamo “abituando” a lanciarci gli uni contro gli altri, ma anche se continuiamo a scontraci d’impeto, finiremo per eliminare le due leggi fondamentali della biologia, la sopravvivenza e la riproduzione della specie.

Stiamo cadendo nella trappola creata dal pensiero unico dove viene distribuito un “verbo” preconfezionato, ma a noi tutti non può essere impedito di pensare, che è anche l’unica salvezza che abbiamo, altrimenti cadremmo nell’inganno fatto al Kamikaze.

Viviamo in una società civile che ha bisogno di cure e non di una “militarizzazione” della sanità pubblica alimentando un odio sociale nei confronti di persone che liberamente, hanno deciso di non sottoporsi al trattamento sperimentale.

Come è possibile che un sanitario oggi possa insultare la scelta libera di un cittadino davanti a tutto quanto ormai le cronache raccontano di malori improvvisi e danni irreparabili, ma un dubbio proprio non se lo pongono?