Anzi, gli organizzatori e/o i partecipanti hanno chiamano a raccolta i giovani, invitandoli a partecipare in massa. Si, perché durante la manifestazione del 10 dicembre, qualcuno ha lanciato l’idea di rivedersi ancora per tenere alta l’attenzione sui problemi della montagna reggiana, a partire appunto dalla sanità, per poi passare alla viabilità.
E’ Agostino Marchetti, l’anima della protesta, il primo a parlare e lo fa lanciando un duro atto d’accusa a chi quei territori li amministra da sempre e che ha evidentemente disatteso le promesse fatte.
“Come si fa a pretendere poi che la gente venga a vivere in montagna?”, chiede Marchetti, riferendosi ai contributi regionali una tantum , stanziati per chi fa tale scelta di vita.
Dopo Agostino Marchetti, ha preso la parola Alessandro Raniero Davoli, consigliere di opposizione, che ha rimarcato l’importanza della lotta per la tutela dell’ospedale Sant’Anna, anche alla luce del progetto dell’ospedale di comunità, che sta per essere costruito (sono stati stanziati circa 6 milioni di euro per la realizzazione) e che servirà solo per la degenza post-operatoria, con 20 posti letto.
“In realtà, la nostra preoccupazione è che questo ospedale, che verrà costruito vicino alla sede della Croce Verde, sia stato programmato per sostituire il Sant’Anna”, ha dichiarato il consigliere Davoli.
E’ stata poi la volta di Umberto Gianferrari, parente di Marconi, medico ed esponente cattolico che realizzò l’ospedale per cui si manifesta, l’ospedale Sant’Anna.
Video: https://youtu.be/PO_wZm0mlqY