Di Giulia Bertotto Roma, 28 novembre 2022 (Quotidianoweb.it) - Siamo tornati a parlare con il Professor Giulio Tarro alla luce degli ultimi fatti che ruotano intorno alla questione pandemica e vaccinale.
Fatti che molti, a quanto pare vorrebbero ignorare. Il vaccino anti Covid Pfizer infatti non è stato mai testato per fermare i contagi. Lo ha ammesso Janine Small, alta funzionaria dell'azienda farmaceutica. Il vaccino anti-Covid Pfizer “non è stato testato per prevenire l’infezione” anche perché “nessuno ce lo ha chiesto” e in ogni caso “non c’era tempo”.
Sono le testuali parole pronunciate da Janine Small nel corso dell’audizione tenuta lunedì 10 ottobre al Parlamento europeo.
Draghi sapeva che i vaccini anti-Covid non proteggevano e non proteggono dalla trasmissione del virus quindi sapevano che il Green pass non aveva alcuna ragione scientifica e neppure logica di esistere.
Questo scandalo è a valle di una trama che conoscevamo da parecchio purtroppo. Vorrei ricordare l'intervento editoriale di Peter Dochy, professore universitario nel Maryland che il 4 gennaio del 2021 ha pubblicato sul British Medical Journal, una sorta di versione alternativa a come i vaccini erano stati presentati dalle case farmaceutiche, dai governi e dalla maggior parte dei media. I vaccini erano stati approvati per la messa sul mercato perché almeno il 50% delle prove era a favore della loro efficacia. Infatti i vaccini di cui stiamo parlando non sono ancora approvati e la loro sperimentazione clinica sarà terminata solo il 31 gennaio 2023.
Inoltre mentre Pfizer e Moderna annunciavano un 90% di efficacia contro la trasmissione lui ne riscontrava circa dal 19 al 29% di efficacia contro il contagio da persona a persona. Dunque molto al di sotto delle soglie di approvazione di un vaccino e anche di un vaccino di emergenza.
Lei scrive: “Ci hanno terrorizzato raccontandoci di un virus 28 volte più letale di quello che era in Germania e impedendo che si sapesse che, già a marzo, i contagiati in Italia erano milioni. Gli stessi che hanno impedito l'assistenza medica domiciliare obbligando così i malati a morire di infezioni ospedaliere (che, ogni anno in Italia, si portano via 50.000 persone)”. Ma parliamo invece di ciò che più è importante delle speculazioni: le cure. A che punto siamo oggi?
Possiamo confermare l'efficacia dell'idrossiclorichina e dell'ivermectina, usata anche dalla Regina Elisabetta per curarsi quando ha contratto il Covid. Anche i cortisonici adottati precocemente danno ottimi esiti. Didier Raoult direttore dell'istituto ospedaliero-universitario Méditerranée Infection a Marsiglia ha fatto un grande lavoro con questo farmaco antimalarico sostenendo la sua capacità di ridurre l'insorgenza di patologia grave al 50% e addirittura all'80% con la somministrazione di antibiotico Azitromicina.
Per quanto riguarda l'idrossiclorichina si dovrebbe avere un approccio più lucido, è un principio attivo che viene usato anche contro l'artrite reumatoide. L'India ha utilizzato l'ivermectina con soddisfacenti risultati.
Quello che di certo è stato folle e privo di visione scientifica è stato suggerire di somministrare paracetamolo e poi mettersi a braccia conserte e vedere cosa succede al paziente.
C'è anche il Molnupiravir, un antivirale orale (autorizzato per una distribuzione in condizioni di emergenza con Decreto del Ministero della Salute del 26 novembre 2021 NdR) il cui utilizzo è indicato entro 5 giorni dall’insorgenza dei sintomi. La Pfizer ha sviluppato invece il Paxlovid, si tratta sempre di un farmaco antivirale da somministrare per uso orale e contiene due principi attivi, PF-07321332 e ritonavir.
Ricordiamo che l'immunità naturale resta la più efficace e duratura risposta del nostro organismo contro il sars-coV2.
Coloro che hanno subito danni dalla vaccinazione anti-Covid sono oggi abbandonati a sé stessi. Le risulta una maggiore incidenza di tumori, Sla e altre patologie? Quali altre patologie?
Già dalla seconda dose di vaccini anti-Covid ad informazione genetica, sappiamo che c'è una maggiore incidenza di miocarditi e altri danni cardiaci. Di recente abbiamo letto sul New England Journal of Medicine un importante lavoro della professoressa dell'Università degli Studi di Padova Cristina Basso, sulle patologie cardiovascolari post somministrazione di vaccino anti Sars-Cov2, uscito in data 20 ottobre 2022.
Questi vaccini ci sono stati annunciati come assolutamente sicuri, poi le autorità sanitarie hanno parlato di effetti avversi lievissimi e rarissimi, poi di rari effetti gravi e ora leggiamo articoli come “Miocardite e pericardite dopo vaccino Covid nei giovani, come limitare i rischi”, la Repubblica in data 14 luglio 2022. Come limitare i rischi?
Appare più surreale il candore di queste ammissioni oggi che la violenza con cui sono stati imposti questi trattamenti sanitari.
Mi sono sempre battuto perché i vaccini anti-Covid non venissero utilizzati nei bambini tra i 5 e 12 anni, cosa inconcepibile dato che i casi di miocardite già uno su diecimila, superavano i dati clinici “consentiti” per un farmaco. Stanno emergendo dati agghiaccianti dai CDC americani e dalla Commissione d'Inchiesta promossa dal Parlamento Europeo da alcune settimane. Abbiamo messo a rischio i nostri bambini e giovani per ragioni di profitto e queste ragioni di profitto sono state camuffate dai nostri governanti o mistificate dai media, per poi incontrare il favore cieco e violento della massa.
L'approccio ideologico e la caccia alle streghe hanno contraddistinto questa pandemia ancor più delle antiche epidemie di peste. L'umanità dovrebbe interrogarsi su cosa significano davvero concetti come scienza e progresso oggi. Come italiani invece dovremmo riflettere sul fatto che questo atteggiamento da tifoseria, quasi barbaro, si è manifestato soprattutto nel nostro paese.
Conosce medici o ricercatori che stiano studiando delle cure per queste manifestazioni patologiche così diffuse?
Qui abbiamo il colmo! Le stesse case farmaceutiche che si sono occupate di mettere a punto questi vaccini sono oggi anche quelle che studiano e commerciano gli antidoti agli affetti avversi da essi causati. Il biossido di cloro viene utilizzato contro i danni da vaccino, ma paradossalmente viene utilizzato anche come cura per l'infezione stessa da Covid-19 nel centro-sud America. Perché non usarlo direttamente come cura senza passare per questi pericolosi vaccini?
Insomma una situazione grottesca che farebbe ridere se non facesse piangere.
E Morire anche.
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