A Cura del dott. Luca Fusaro (*) 24 marzo 2022 -
Il monitoraggio, nella settimana 17-23 marzo, rileva un aumento dei nuovi casi (+32,6%), ma una riduzione degli ospedalizzati (-5,7%): -6,1% di pazienti ricoverati in area medica, +1,9% nelle terapie intensive. I posti letto occupati in area medica sono il 10,6%, in terapia intensiva il 6,1%. Incidenza da 425 a 564 e tasso di positività da 15% a 17,6%. Hanno ricevuto almeno una dose di vaccino il 93,1% degli over 12 e il 95,6% degli over 50.
Il trend dei nuovi casi è in salita da 2 settimane: 25.045 i contagi segnalati (+32,6%).
Cresce il numero degli attualmente positivi da 32.604 a 42.654 (+30,8%).
Il 97,6% dei casi attivi è in isolamento domiciliare (n. 41.647), il 2,2% ricoverato con sintomi (n. 953), lo 0,1% in terapia intensiva (n. 54).
Si registrano 61 ospedalizzati in meno da 1.068 a 1.007 (-5,7%). I posti letto occupati in area medica passano da 1.015 a 953 (-6,1%) e quelli in terapia intensiva da 53 a 54 (+1,9%). Il numero di persone in isolamento domiciliare passa da 31.536 a 41.647 (+32,1%).
I guariti settimanali sono 14.928 su un totale di 1.189.813 da inizio pandemia.
I decessi passano da 79 a 67 (-15,2%).
In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni:
- nuovi casi settimanali: da 18.881 a 25.045 (+32,6%);
- casi attualmente positivi: da 32.604 a 42.654 (+30,8%);
- persone in isolamento domiciliare: da 31.536 a 41.647 (+32,1%);
- decessi: da 79 a 67 (-15,2%);
- ospedalizzati: da 1.068 a 1.007 (-5,7%);
- ricoveri in terapia intensiva: da 53 a 54 (+1,9%);
- pazienti ricoverati con sintomi: da 1.015 a 953 (-6,1%).
Incidenza settimanale per 100.000 abitanti e occupazione posti letto COVID
L’incidenza settimanale per 100.000 abitanti sale da 425 a 564. I posti letto occupati in area medica sono il 10,6% (953 su 9.001), in terapia intensiva il 6,1% (54 su 889).
Col decreto-legge 23 luglio 2021 n. 105 pubblicato in GU n. 175 del 23-7-2021 cambiano i parametri. Si resta in zona bianca se si registrano meno di 50 contagi settimanali ogni 100mila abitanti. In caso di contagi settimanali tra 50 e 150 ogni 100mila abitanti per restare in zona bianca è necessario che il tasso di occupazione delle terapie intensive non superi il 10% o che il tasso di occupazione dei reparti ospedalieri non superi il 15%. Se i due parametri sono entrambi superati si passa in fascia gialla. Scatta la zona gialla anche se i casi settimanali superano i 150 settimanali ogni 100mila abitanti ma il tasso di occupazione delle rianimazioni non supera il 20% oppure quello dei reparti ordinari non supera il 30%. Scatta l’arancione se entrambi i parametri sono superati. La zona rossa è attivata nei territori dove l’incidenza settimanale dei contagi è pari o superiore a 150 casi ogni 100mila e si verificano entrambe queste condizioni: il tasso di occupazione dei posti letto in area medica supera il 40% e quello in terapia intensiva supera il 30%.
Testing e tasso di positività
Il numero dei tamponi settimanali passa da 125.942 a 142.346 (+13%), in media 20.335 al giorno.
Il tasso di positività è un indicatore della diffusione di una epidemia. Viene definito come il rapporto tra il numero di positivi rispetto ai tamponi effettuati. Un’altra possibile definizione considera i “casi testati” al posto dei tamponi. La ragione di questa definizione alternativa è dovuta al fatto che il numero di tamponi include anche quelli di controllo effettuati per accertare la guarigione di un soggetto positivo.
In Emilia-Romagna il tasso di positività, calcolato sui tamponi, cresce da 15% a 17,6%.
La diminuzione dei casi settimanali da 15.444 a 14.635 (-5,2%) è dovuta esclusivamente alla riduzione dell’attività di testing (-7,4% di tamponi). Si riscontra, infatti, un aumento della circolazione del virus come dimostra il tasso di positività che passa da 12% a 12,3%.
Vaccini
Nota metodologica: nel calcolo delle percentuali dei vaccinati utilizzo come dato non l’intera popolazione regionale ma la platea interessata ossia i soggetti ≥ 12 anni che secondo i dati dell’Istat sulla popolazione residente al 1° gennaio 2021 è pari a 3.998.681.
Al 23 marzo (aggiornamento ore 06:18) l’1,1% della popolazione over 12 è in attesa della 2ᵃ dose (n. 42.487), il 92% ha effettuato la 2ᵃ dose o “monodose” Jannsen (n. 3.680.501), il 6,9% non ha ricevuto alcuna dose (n. 275.693), il 93,1% ha ricevuto almeno una dose di vaccino (n. 3.722.988), il 73,3% ha completato il ciclo vaccinale 3ᵃ dose (n. 2.931.907).
Gli over 50 che hanno effettuato la 2ᵃ dose o “monodose” Jannsen sono 1.969.118 su 2.075.562 (94,9%), 1.984.263 hanno ricevuto almeno una dose (95,6%), 15.145 sono in attesa della 2ᵃ dose (0,7%), 91.299 non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino (4,4%), l’85,4% ha completato il ciclo vaccinale 3ᵃ dose (n. 1.772.322).
Vediamo in dettaglio la percentuale di vaccinati per fasce di età.
Sono 2.931.907 (+21.877) le persone che hanno ricevuto la terza dose pari al 73,3% della popolazione over 12 e al 79,7% di coloro che hanno effettuato la 2ᵃ dose o monodose Johnson & Johnson - Jannsen. Sono 1.772.322 su 2.075.562 (85,4%) gli over 50 che hanno ricevuto la dose booster pari al 90% di coloro che hanno ricevuto le prime due (n. 1.969.118). Al 1° Gennaio 2021 (Fonte Istat pop. residente) i bambini da 5 a 11 anni sono 276.203, quelli in attesa di seconda dose sono 13.659, con 2ᵃ dose 86.279, senza alcuna dose 176.265 (63,8%).
(*) Autore analisi-