Si tratta di teorie non condivisibili che suscitano stupore e perplessità. In primo luogo, i non vaccinati contribuiscono, come tutti, a pagare gli oneri fiscali che finanziano anche il sistema sanitario nazionale. Pertanto, si verrebbe a creare un trattamento discriminatorio in palese violazione dell'art. 3, comma 1, Cost.
In secondo luogo, si andrebbe a riconoscere il diritto di cura, incluso nel diritto individuale alla salute ex art. 32, comma 1, Cost., solo a certe categorie di cittadini e ad introdurre una condizione per altre non inclusa nel Testo fondamentale vigente. In terzo luogo, dalla stessa normativa internazionale, è possibile ricavare un minimo comune denominatore sottratto alla tutela a geometria variabile, che corrisponde al diritto di accesso equo e non discriminatorio alle cure mediche e ai servizi sanitari e di riabilitazione.
L'Ospedale, è bene ricordarlo, è e sarà sempre aperto ai veri pazienti e a coloro che non vogliono diventare in futuro dei nuovi ammalati, nessuno chiederà mai Il "passaporto verde" per selezionare l'accesso. L'Ospedale e le strutture sanitarie non potranno mai essere un privilegio per alcuni, ma solo e sempre saranno rivolte alle persone più deboli (cioè gli ammalati) o a quelle persone che vogliono sottoporsi a indagini cliniche e strumentali per prevenire future malattie. Chiunque, con o senza passaporto, può accedere in Ospedale solo dopo essere stato sottoposto a tampone per ricerca Coronavirus.
Questa è realtà e non un vile articoletto per far vendere giornali e aumentare l'entropia. Quante volte si sente persone dire: se non mi vaccino non mi fanno entrare in ospedale, non mi curano".
Se realmente succede ciò, noi cittadini abbiamo il DOVERE di denunciare questi comportamenti. Basta nasconderci dietro un dito e dare ad altri responsabilità delle nostre azioni.
L'ignoranza non è più ammessa. Il popolo deve essere presente, informato, e vigile sulla propria persona.
Ogni atto di sopruso ricade su chi lo compie ma anche su chi lo accetta. Non dimentichiamolo!
Autori (*)
Elena Pat
Daniele Trabucco