RASFF (Rapid Food and Feed Safety Alerts - Commissione Europea) ha segnalato la presenza di larve di parassiti Anisakis negli sgombri provenienti dalla Francia e venduti in Italia. Il Ministero della Salute ha invece emanato un avviso per il richiamo di un lotto di Porcetta di Ariccia IGP per presenza di Listeria Monocytogenes.
RASFF: allarme larve vive negli sgombri dalla Francia e venduti in Italia.
Ordinato il ritiro. Larve di parassiti Anisakis sono state trovate nel pesce. Il Ministero della salute italiano è stato già informato. L'anisakidosi può portare a dolore addominale, nausea, vomito, distensione addominale, diarrea, sangue e muco nelle feci, febbre lieve.
Larve vive di parassiti Anisakis sono state scoperte in grosse quantità all'interno di una partita di sgombri refrigerati provenienti dalla Francia e venduti in tutta Italia. Per questo motivo il Sistema rapido di allerta europeo per alimenti (RASFF) ha già informato con la notifica 1994.2017 del 20.11.2017 il Ministero della salute italiano.
La scoperta è arrivata dai controlli effettuati dal dipartimento di sanità pubblica e sicurezza alimentare nazionale. L'anisakis è un verme parassita del pesce crudo che è capace di annidarsi nelle pareti dello stomaco e che può essere ingerito semplicemente mangiando del pesce crudo o, comunque, poco cotto, marinato o in salamoia. L'anisakidosi è una malattia diffusa soprattutto in quei Paesi del mondo in cui si consuma maggiormente il pesce crudo: come il Giappone, ma anche in Europa e USA da quando è impazzata la passione per il sushi, che può essere anche causa della sindrome sgombroide.
Questo parassita è visibile a occhio nudo: si tratta, infatti, di vermi lunghi e somiglianti a capelli bianchi. I sintomi dell'anisakidosi includono dolori addominali, diarrea, sangue e muco nelle feci, nausea, vomito, meteorismo, distensione addominale e febbre. Nei casi più gravi, possono, poi, verificarsi forti mal di pancia, ostruzione dell'intestino tenue e perforazioni intestinali e dello stomaco. Consumare pesce crudo o poco cotto è quindi, in tal senso, molto rischioso: la cottura del pesce deve avvenire almeno a una temperatura di 63 °C per poter uccidere eventuali parassiti; mentre, il congelamento dovrebbe avvenire almeno a meno 18 °C per 24 ore: sia le alte che le basse temperature sono nemiche di questo verme.
Pertanto Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", associazione ormai punto di riferimento per la sicurezza alimentare in Italia, consiglia alle ditte di prodotti ittici e ai titolari delle rivendite all'ingrosso di prodotti alimentari di bloccare la vendita di questo lotto. La segnalazione diffusa dal Sistema rapido di allerta europeo, classificata come decisione di rischio non serio, è stata inviata dal Ministero della salute italiano ma non pubblicata sul sito del nuovo portale dedicato alle allerte alimentari del nostro dicastero.
- 20 novembre 2017
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Listeria monocytogenes in Porchetta di Ariccia I.G.P. a marchio FA.LU.CIOLI.
RaAvviso alimentare del Ministero della Salute per il richiamo di un lotto. Lo "Sportello dei Diritti": non consumare il prodotto del lotto indicato in caso di acquisto e restituirlo presso il punto vendita per ricevere la restituzione del prezzo
In data odierna il Ministero della Salute ha dato comunicazione del richiamo di un lotto di Porchetta di Ariccia I.G.P. a marchio FA.LU.CIOLI. della FA.LU.CIOLI S.r.l. con sede in Ariccia (Rm) alla via della Cerquette 50-63. In particolare, il lotto interessato è il "021017" relativo alla confezione sottovuoto di peso medio pari a 150 grammi e con data di scadenza o termine minimo di conservazione 31.12.2017.
Il motivo del richiamo espressamente indicato nell'apposito modulo è: "Presenza di Listeria monocytogenes su campione di Porchetta IGP di Ariccia Lotto di Produzione 02102017 scadenza 31/12/2017".
Il richiamo, si legge nell'avviso pubblicato dal Ministero della Salute, è stato trasmesso alle aziende per la divulgazione ai consumatori mediante affissione.
È bene, quindi, ricordare per una corretta informazione dei consumatori, di non sottovalutare mai gli avvisi ufficiali pubblicati dagli enti che tutelano la salute.
La listeria, infatti, può avere ripercussioni sulla salute. In alcuni casi, il consumo di prodotti contaminati da questo batterio, può scatenare sintomi analoghi a quelli dell'influenza (febbre, emicrania, nausea). Qualora si presentassero tali sintomi, si consiglia alle donne incinte e alle persone affette da un'immunodeficienza di rivolgersi a un medico. Dato il rischio per la salute che si corre in seguito alla contaminazione del batterio particolarmente patogeno, Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti" raccomanda di. Nel caso si fosse acquistato prima del richiamo e non consumato, i clienti possono riportare il prodotto indicato presso il punto d'acquisto e ricevere il rimborso del prezzo di vendita.
- 21 novembre 2017