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Editoriale: - L'Europa non regge alla "Prova del Nove" - Lattiero caseari. Flessione per il latte spot estero - Cereali e dintorni. Nessuna sorpresa dall'USDA - Il Sale italiano in mani francesi?- Perché è un errore la cassa di espansione sul Baganza...

SOMMARIO Anno 17 - n° 50 16 dicembre 2018
1.1 editoriale
L'Europa non regge alla "Prova del Nove"
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Flessione per il latte spot estero.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni - le tendenze rilevate al 10/12/2018 - nuovi grafici -
3.1 BIS cereali e dintorni Cereali e dintorni. Nessuna sorpresa dall'USDA.
5.1 IGP e sale italiano Il Sale italiano in mani francesi?
6.1 ambiente ponti Ponte sul Po di Colorno: firmato il contratto col consorzio Coimpa
6.2 ambiente Perché è un errore la cassa di espansione sul Baganza
7.1 lattiero caseario ONAF – La tradizione casearia italiana descritta dai suoi nuovi assaggiatori
7.2 bonifica nomine Bonifica Parmense, alla vicepresidenza l'imprenditore Giacomo Barbuti
8.1 Ambiente Bonifica Centrale, il piano triennale 2019-2021
9.1promozioni "vino" e partners
10.1 promozioni "birra" e partners
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Domenica, 16 Dicembre 2018 10:22

L’Europa non regge alla “Prova del Nove”

La resa incondizionata di Emmanuel Macron segna la caduta degli UEDei. Il tonfo di Macron è stato silenziato da tutti gli Uemanoidi che invece continuano a criticare l'Italia. Chi è l'euroinomane?

di Lamberto Colla Parma 16 dicembre 2018 -

L'Enfant prodige se l'è fatta sotto a ha dovuto calare le brache. Sotto la spinta della "rivoluzione popolare dei Gilet Gialli", dopo 5 settimane di scontri che hanno portato a oltre 2000 arresti, alcuni morti e perdite economiche consistenti (l'associazione degli artigiani ha stimato in 10 miliardi), quello spocchioso del Presidente francese ha dovuto fare pubblica ammenda sostenendo che il Governo ha "fatto delle scemenze".

Quindi giù con le promesse. Dall'aumento dei salari al ripristino dei limiti di velocità. Tutto quello che si poteva accordare per fare deporre le armi ai Gilet Gialli (stimati al 12% nel caso si dovessero presentare alle elezioni) è stato concesso. Un cumulo di lasciti che ammonta almeno a 10 miliardi di euro e che obbligheranno la Francia a raggiungere un rapporto deficit/pil del 3,5% e forse nemmeno per un anno solo come sarebbe da normative UE.

Alcuni commentatori hanno accostato l'intervento televisivo di Macron a quello di Reza Pahlevi, lo Scià di Persia allorquando il 6 novembre 1978 a Teheran si presentò alla Tv impaurito e incredulo di fronte al dissenso che si era furiosamente propagato nel "suo" Iran, che lui stesso aveva contribuito a fare ricco.

"Ascoltare il discorso di Macron che cede platealmente in tv di fronte alle violenze dei gilet gialli ricorda emotivamente da vicino quel lontano e drammatico momento di storia persiana, che segnò la fine di un lungo regno, e il cambiamento epocale con l'avvento della sanguinosa rivoluzione islamica e della dittatura religiosa che ne è scaturita." scriveva Giuseppe Musmarra dalle colonne di HuffingthonPost.it che prosegue sostenendo " nei discorsi dello Shah e di Macron si trovano due fondamentali punti di contatto emozionali: la resa, che è sempre una dichiarazione di impotenza; e il pentimento, l'ammissione pubblica dell'errore di fronte alla moderna gogna televisiva.".

Ma non è ancora finita perché i Gilet Gialli hanno tutta l'intenzione di proseguire la protesta.

L'unico motivo per il quale avrebbero potuto "sospendere" la protesta sarebbe stato dettato dalla opportunità di "liberare" le forze dell'ordine dedicate al loro controllo e contrasto a favore della emergenza terrorismo che si è riaccesa brutalmente a Strasburgo alcuni giorni fa e dove il terrorista "francese" seppure di origine magrebina, dopo la strage a ridosso del Parlamento Europeo si è dato alla macchia, braccato da quasi 1000 agenti, per 48 ore e infine neutralizzato nel suo quartiere di origine nella notte di giovedi.
Quindi se tregua ci sarà sarà solo per favorire la Sicurezza Nazionale e combattere il terrorismo internazionale che durante le festività cristiane potrebbe trovare nuovi stimoli. E in parte ieri così è accaduto ma gli irriducibili hanno proseguito l'aggressione al centro di Parigi e purtroppo altri due decessi sono da conteggiare, registrati in prossimità dei blocchi stradali. oltre a nuovi danni e

Non bastavano i Gilet Gialli ci si è messo anche il terrorismo islamista a caricare la dose di figura di m...a del giovanotto dell'Eliseo.

Ebbene, nonostante i problemi di sicurezza che si sono palesemente manifestati in tutta la Francia, nonostante la figuraccia dei servizi di intelligence che non erano riusciti a intercettare il terrorista (accreditato come radicalizzato) e per di più sfuggito dopo l'attentato, nonostante la figuraccia di uno dei "lider maximi" dell'UE che si è inchinato alla protesta popolare recitando il "mea culpa", nonostante il conto salato che verrà presentato al Bilancio Francese e conseguentemente a quello Europeo (splafonamento al 3,5% del rapporto deficit/pil), nonostante tutto ciò gli Uemanoidi hanno taciuto per 5 settimane. Non un commento a quanto stava accadendo in Francia, lasciando alle testate giornalistiche di regime l'ingrato compito di tentare di smorzare la gravità della rivolta accusando le piccole testate televisive "libere" di esagerare nel raccontare la protesta e la partecipazione alla "rivolta".

Ma il massimo del ridicolo è stato raggiunto dal solito e inutile Pierre Moscovici quando ha dichiarato che la situazione francese non è assimilabile all'Italia e che alla Francia perciò potrà essere concesso di raggiungere il 3,5% di deficit/pil (limite massimo concesso dalle norme di bilancio UE e comunque concedibile per un solo esercizio).
Memorabile il commento del filosofo Diego Fusaro: 'L'euroinomane senza cuore concede alla Francia ciò che nega all'Italia'

All'Italia non vogliono concedere il 2,04% alla Francia il 3,5% e probabilmente per un periodo superiore all'anno.

In conclusione, l'Italia ha dato dimostrazione di una forte predisposizione alla democrazia a tutto il mondo. La "rivoluzione" l'ha fatta nelle urne e ora pretende che sia fatta la volontà del popolo. La Francia, invece, non essendo riuscita a cambiare con le elezioni perché "tradita" dal suo paladino "Macron", ha deciso di usare la forza ottenendo il medesimo risultato, salvo il fatto che dalla morte non si torna indietro e in Gallia le vittime ci sono state. 6 vite sono state immolate al volere degli "euroinomani", per dirla alla Fusaro.

Quindi: Chapeu Italia!

Alla fine il fato ci ha messo lo zampino e ordinato la prova del 9 facendo emergere, in maniera clamorosa e indiscutibile, salvo essere ciechi e sordi, l'utilizzo di due pesi e due misure all'interno dell'UE e che i commissari (non eletti dal popolo) possono fare quello che gli pare e piace in barba alla democrazia.

Questa non è l'Europa che ci era stata promessa dai fondatori.

Gli Uemanoidi non son altro che dei traditori della Patria Comune (Europa) ed è ora di trattarli come tali! 

(per restare sempre informati sugli editoriali)

 

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Occhi (Lega): "Molte fake-news, nessuno è stato buttato in strada". Decreto Salvini: a chi fa paura il ritorno della legalita'? - 

Parma, 10 dicembre 2018 - Bufale, fake-news, chiamate alle armi: in questi giorni sul Decreto Salvini abbiamo sentito di tutto. In verità, nessuno è stato buttato in strada, per effetto del Decreto, in particolar modo donne e bambini. "Il Decreto Salvini attacca gli interessi del business dell'immigrazione clandestina che ogni giorno costa agli italiani milioni di euro che potrebbero essere spesi in altro modo", dice Emiliano Occhi, capogruppo della Lega in Consiglio Comunale.

"Il Decreto Salvini - aggiunge Occhi - prevede che non si buttino più soldi pubblici per percorsi di formazione e integrazione a chi non è un vero profugo e dovrà lasciare l'Italia. Queste risorse pubbliche saranno destinate ai veri profughi, alle donne e ai minori, ma non alimenteranno più il business di cooperative e associazioni di amici degli amici che ogni anno drenano milioni di euro dalle casse dello Stato, delle regioni e dei comuni".

"Un Paese con 6 milioni di poveri - prosegue il capogruppo leghista - deve concentrare le sue risorse sui soggetti deboli come gli italiani in difficoltà, i disabili e i coloro che davvero scappano da guerre e persecuzioni. Il decreto Salvini è molto chiaro: il business dell'accoglienza è finito, da oggi si aiuta solo chi ne ha diritto".
"La levata di scudi dei soliti noti, che ieri difendevano gli sbarchi e oggi si oppongono al Decreto – conclude l'esponente del Carroccio - dimostra che c'è chi ha nostalgia dell'ingovernabilità del flusso migratorio, della situazione caotica e ingestibile che c'è stata fino a oggi e del fiume di denaro pubblico che girava e che andava a finire sempre nelle tasche degli amici di qualcuno. Adesso ci sono regole chiare, fondi per rimpatri e investimenti per la sicurezza. L'aria è cambiata"

Pubblicato in Cronaca Parma
Domenica, 09 Dicembre 2018 09:39

Tanti i parmigiani a Roma con Salvini

Prima gli italiani: Tanti i parmigiani alla manifestazione con Salvini. Occhi, Cavandoli e Campari (Lega): "Il cambiamento non si ferma più"

Roma, 8 dicembre 2018 - Un grande striscione sovrasta Piazza del Popolo stracolma di cittadini che hanno risposto all'appello di Matteo Salvini per la manifestazione "Prima gli italiani", c'è scritto "L'Italia rialza la testa!". E' un messaggio al Paese, ai sostenitori, agli avversari e all'Europa: l'Italia non farà più gli interessi altrui, ma solo quelli degli italiani.

Da Parma sono partiti oltre 200 leghisti con pullman, treno e auto private, per essere in Piazza con il "Capitano", guidati da Emiliano Occhi, segretario provinciale del Carroccio: "Siamo davvero tanti oggi in Piazza del Popolo, da tutta Italia per dire che il cambiamento non si ferma".

"Prima gli italiani – spiega – significa che la prima responsabilità di un Governo è verso i suoi cittadini. Un Paese con 6 milioni di poveri non può permettersi di sprecare risorse pubbliche per dare vitto, alloggio, formazione a falsi profughi, ma deve concentrare le sue risorse sui soggetti deboli come gli italiani in difficoltà, i disabili e i coloro che davvero scappano da guerre e persecuzioni. Il decreto Salvini è molto chiaro: il business dell'accoglienza è finito, da oggi si aiuta solo chi ne ha diritto".

"In questi sei mesi di governo – aggiunge Laura Cavandoli parlamentare parmigiana – abbiamo pensato al Lavoro, alla Sicurezza, alla lotta alla Povertà, alla dignità internazionale del nostro Paese. Tutte cose che chi ha governato prima aveva dimenticato. Non ci fermeremo e questa piazza piena ed entusiasta è un segnale sia per i burocrati di Bruxelles che vogliono un'Italia senza voce in capitolo, sia per i loro fiancheggiatori di casa nostra".

"Con l'azione di Governo e con questa manifestazione stiamo dando un segnale importante – aggiunge il senatore Maurizio Campari – l'Italia è finalmente cambiata e anche l'Europa cambierà. Dalle parole ai fatti non è uno slogan è la cifra politica della Lega e il consenso che abbiamo nel Paese è dovuto alla concretezza della nostra azione politica: noi manteniamo le promesse e dove ci sono i problemi lavoriamo per trovare soluzioni, non chiacchiere. Hanno provato a fermarci con le campagne d'odio, con lo spread, con i ricatti. Questa piazza lancia un messaggio chiaro: il cambiamento non si fermerà".

Prima i ministri leghisti e poi Salvini hanno ricordato alla piazza i risultati di 6 mesi di Governo del Cambiamento nel campo della lotta al business dell'immigrazione, alla mafia, alla violenza sulle donne, alla povertà, allo spaccio, al crimine organizzato e di strada, agli sprechi dell'amministrazione pubblica, il sostegno all'economia, all'innovazione, alla famiglia.

 

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Pubblicato in Cronaca Parma

Inaugurata con una festa la nuova sede di Effetto Parma e Italia in Comune a Parma. In via Emilio Lepido civico 70 nasce lo spazio condiviso dai due movimenti che vogliono guardare nella stessa direzione, per la città e la nazione.

All'occasione era presente il presidente di Italia in Comune, Federico Pizzarotti, l'onorevole e referente regionale, Serse Soverini, il presidente di Effetto Parma, Marco Vagnozzi, il capogruppo in consiglio, Cristian Salzano, e i sostenitori e attivisti dei due manifesti politici.

"Una doppia inaugurazione – dichiara Federico Pizzarotti – che vuole raccontare cosa stiamo facendo nei vari ambiti, locale e nazionale, e spiegare le sfide che vogliamo affrontare. Non abbiamo la pretesa di aprire sedi dappertutto ma vogliamo esserci dove ci sono persone che credono come noi in un'alternativa possibile alle posizioni politiche che vediamo oggi".
"Vogliamo fare un percorso con altre identità civiche, - continua il presidente di Italia in Comune, Pizzarotti - mantenendo tuttavia un'identità chiara e precisa. La carta dei valori ora non basta più, dobbiamo guardare a un buon programma per affrontare le prossime sfide elettorali". Tra le sfide che Italia in Comune vuole affrontare infatti ci sarà l'ambiente. "Si discute dello stop ai diesel Euro 4, dimenticandoci dell'elefante che è il problema. E' il momento di parlare e spiegare ai cittadini del perchè sia arrivato il momento di cambiare le regole del vivere quotidiano".
"Parma è la tana del lupo per Italia in Comune – dichiara il deputato Serse Soverini – dove è nato infatti il progetto. Tutti guardano a Parma come a un modello. Qui ci sarà un punto d'appoggio importante per dare speranza ai cittadini. Sono molto contento di questa avventura perchè stiamo lavorando in tutta la regione e tutti i capoluoghi. Lavoriamo stimolando la partecipazione civile. Ci scrivono in tante persone che arrivano da tutti gli schieramenti. Nonostante la varietà di famiglie politiche, abbiamo nominato a unanimità Federica Salsi coordinatrice della sezione bolognese d'Italia in Comune. Questo ci fa ben sperare. Italia in Comune credo infatti sia l'unico soggetto che può affrontare davvero il M5S e Lega sulle proposte. Basta votare uomini forti, votiamo uomini competenti".

"Bisogna mettersi in discussione, prendesi le proprie responsabilità per dare un piccolo contribito e fare un passo avanti, anche a livello comunale. – dichiara Marco Vagnozzi - A Parma siamo partiti da una situazione terribile ma ora in alcuni ambiti siamo un'eccellenza e un esempio. Possiamo portare quello che è successo a livello locale anche a livello nazionale e, perchè no, europeo".

"La nuova sede sarà la nostra piazza. – spiega Cristian Salzano– Un luogo di incontro non solo per sostenitori e consiglieri ma per tutti i cittadini, convinti che serva aprirsi a tutte le esperienze positive del territorio per crescere. Non serve ragionare solo a livello locale, ma bisogna guardare a livello nazionale su alcuni temi come inquinamento e sostenibilità. L'obiettivo è creare una 'fabbrica di idee' dove chiunque potrà unirsi a noi e discutere delle politiche del paese e della città".

 

 

Pubblicato in Cronaca Parma

Editoriale: - Macron, sconfitto e denudato dai "Gilet Gialli" - Lattiero caseari. Formaggi DOP sempre più su. - SIMA Innovation Awards: i vincitori - Nuove tasse sulle auto nuove a Gasolio e Benzina? Non è questione ambientale come pensano di farci credere. - Quello strano odore al Poggio di Sant'Ilario Baganza: -

SOMMARIO Anno 17 - n° 49 9 dicembre 2018
1.1 editoriale
Macron, sconfitto e denudato dai "Gilet Gialli"
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Formaggi DOP sempre più su.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. La tregua dei Dazi
3.1 BIS cereali e dintorni Cereali e dintorni. La tregua dei Dazi forse compromessa.
5.1 meccanica eventi SIMA Innovation Awards: i vincitori
6.1 la favola ambientale Nuove tasse sulle auto nuove a Gasolio e Benzina? Non è questione ambientale come pensano di farci credere.
6.2 ambiente Quello strano odore al Poggio di Sant'Ilario Baganza:
7.1 lattiero caseario Latte e derivati - tendenze.
7.2 tutela alimentare Tutela dei Marchi all'estero: 2 milioni in più per le imprese
8.1 vino eventi Lungarotti: cantine aperte a Natale
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Loro, i francesi, la favola ambientalista non l'hanno voluta bere e alla proposta di aumento delle imposte sul gasolio hanno risposto scendendo nelle strade a protestare, bloccando la circolazione dei mezzi e quindi degli approvvigionamenti essenziali.

di Lamberto Colla Parma 8 dicembre 2018 -

Riconoscibile dagli ormai famosi "Gilet Gialli", la protesta si è diffusa verso Bruxelles, dove alcuni veicoli della polizia sono stati dati alle fiamme, e dalle periferie francesi si è sempre più concentrata al cuore del potere. Cantando la "Marsigliese" in migliaia si sono dati appuntamento sotto all'arco di trionfo per poi volgere verso l'Eliseo.
E Macron, il Presidente duro fuori e tenerone dentro come i Macaron, ha dovuto cedere, ha dato ordine al primo ministro di negoziare e comunque ha congelato la tassa per sei mesi.

Ma ormai era tardi, i Gilet Gialli avevano acquisito la consapevolezza della loro forza e hanno preteso che fosse Lui stesso a metterci la faccia e così han deciso di proseguire la protesta.

Come spesso accade, sul carro dei vincitori salgono in tanti e così nei giorni scorsi anche gli studenti sono usciti dalle aule e si sono uniti ai cortei, trovando però la polizia pronta a legarli e metterli in ginocchio come facevano i "tagliagole" dell'Isis con i prigionieri di guerra. Una immagine che ha ancor più alzato il livello della tensione sociale e che potrebbe essere il pretesto per far aumentare il numero dei "guastatori", dei teppisti e vandali (i "Casseur"), che quasi da subito si erano infiltrati nei cortei di protesta portando un contributo di violenza e saccheggio gratuito. Una intrusione che invece di favorire la coesione popolare ha penalizzato la legittimità della protesta e purtroppo rischierà di fare crescere una reazione altrettanto violenta da parte delle forze dell'ordine.

PERICOLO GOLPE?
Il Presidente è nudo. In silenzio (stranamente) da almeno 15 giorni) e arroccato nei suoi Palazzi non vuole andare direttamente al tavolo dei negoziati e, ormai smascherata la sua posizione "neo liberista", vede crollare la sua popolarità giorno dopo giorno riuscendo a abbattere il record negativo del suo predecessore, Francois Hollande, che ora se la ride di gusto, probabilmente dal divano di casa abbracciato a una sua nuova fiamma, clone ringiovanito di Ségolène.

Ma attenzione che i neo liberisti sanno benissimo come manipolare l'informazione e già da alcuni giorni i TG più autorevoli montano la paura di un "Colpo di Stato" e accusano le TV più piccole di avere cavalcato la protesta e di aver dato un peso eccessivo ai "Gilet Gialli". Bisognava forse tacere e non informare la popolazione come nelle migliori dittature?

Insomma i tentativi per riempire di mortadella gli occhi dei francesi e screditare le ragioni della protesta sono stati introdotti per diventare, ben presto, utile sponda a sostegno di quel "Bel giovane dell'Eliseo" nel momento in cui darà ordine di sferrare un violento contrattacco militare.

A quel punto, che ci auguriamo non si giunga mai, la rivolta potrebbe veramente scatenarsi e trasformare molti altri francesi delle periferie in "Gilet Gialli" e questi ultimi in "Casseur" per dare l'ultimo assalto alla "Bastiglia".

Il "fenomeno giallo" francese, purtroppo, non ha proprio nulla a che vedere con i nostri "gialdoni" telegenici, paraculinari e paragovernativi a oltranza (van bene tutti, son di bocca buona!), più intenti a moltiplicare gli associati, a conquistare tutti i Consorzi Agrari nella sempre viva speranza di portarsi a casa il tesoretto di Federconsorzi (circa 800 milioni). Ma di protestare, o prender posizione (vedi quote latte seconda e terza tornata) non se ne parla. Meglio andar per il mondo a raccogliere scarti alimentari con qualche assonanza tricolore.

E così, da noi, è passato di tutto, con il bene placido dei sindacati di ogni ordine e grado.

 

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VIDEO Le FIGARO Gilet gialli cantano la Marsigliese all'arco di Trionfo di Parigi: https://youtu.be/_1UgNdh1e-o 

Casseur= teppista, vandalo, guastatore

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Editoriale: - Homo stupidus, stupidus, stupidus? Ci pensano i cinesi a correggere la società!- Lattiero caseari. Volano le DOP principali. - Vitamina D: come aumentarla con l'olio di fegato di merluzzo 

SOMMARIO Anno 17 - n° 48 2 dicembre 2018

1.1 editoriale
Homo stupidus, stupidus, stupidus? Ci pensano i cinesi a correggere la società! 
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Volano le DOP principali.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. In attesa dello scontro finale?
4.1 lambrusco A Ciano d'Enza, il PALIO DEI LAMBRUSCHI
5.1 FICO Bologna Un anno di FICO
6.1 logistica alimentare Gema Magazzini Generali vince "Il logistico dell'anno 2018"
6.2 ambiente Matteo Catellani è il nuovo presidente del Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale.
7.1 ambiente Acqua e cibo, un contest su facebook e instagram grazie alla Bonifica
7.2 ambiente Vitamina D: come aumentarla con l'olio di fegato di merluzzo
8.1 parmigiano reggiano Parmigiano Reggiano: l'assemblea approva il bilancio preventivo 2019
8.2 tutela alimentare Prantera (Forza Civica): Tuteliamo le nostre eccellenze alimentari
9.1 banche e libretti .Libretti al portatore, un mese allo stop: cosa fare per estinguerli
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Dall'Homo Sapiens all'Homo stupidus, stupidus, stupidus. L'evoluzione deviata della specie umana sta per essere corretta dagli scienziati cinesi che, grazie alla pratica del "genoma editing" (vietata negli USA), hanno generato una coppia di gemelline "resistenti" all'HIV.

di Lamberto Colla Parma 2 dicembre 2018 -

Finalmente abbiamo una speranza. La stupidità non apparterrà più al genere umano. Con molta probabilità, come la ricchezza, anche il patrimonio genetico e la sua chiave interpretativa resterà in mano ai 25 potenti del mondo, che sostituiranno l'Homo stupidus, stupidus, stupidus con cloni resistenti e di poche pretese.

L'homo stupidus, stupidus, stupidus secondo il noto psichiatra e scrittore Vittorino Andreoli, ha infatti preso il posto dell'homo sapiens. "Viviamo in una società dominata dalle frustrazioni. La sensazione prevalente è quella di trovarsi in un ambiente in cui ci si sente esclusi, ci si sente insicuri, si ha paura. Si accumula così la frustrazione, che poi diventa rabbia. Il nostro tempo non è violento, è distruttivo".

Una società, aggiungo io, dove la presunzione e l'ignoranza sono dominanti sulla cultura e sul buon senso. Una società dove il rispetto della persona non è quasi più contemplato e si rimane stupiti quando si incontra l'uomo o la donna, fuori tempo, che si rivolgono con gentilezza verso uno sconosciuto, il prossimo di cristiana memoria.

L'ignoranza sta conquistando il mondo, affascina le folle, forse perché sembra uno spazio di libertà e l'umano vi si rifugia in alternativa alla follia.

Un esempio concreto di questa tendenza sociale è rappresentata dai "terrapiattisti", i sostenitori della teoria che la terra sia piatta, che l'Australia non esista e che al confine del mondo ci siano altissime pareti di ghiaccio militarmente protette. Insomma, un gruppo sempre più numeroso di soggetti convinti che tutto quello che ci racconta la scienza sia figlio del grande complotto degli illuminati e dei poteri forti.

Ormai dominati dai social network, e soprattutto privi di qualsiasi capacità di interpretazione critica, è lo stesso Andreoli spingersi a dire che ''Stiamo vivendo con due cervelli: uno digitale, l'altro di carne.' Una situazione che potrebbe essere l'anticamera della follia, se è vero che la follia sia determinata dallo spegnimento della personalità.

Tutto può essere messo in discussione e quello che un tempo erano il materasso dei limiti della conoscenza, ovvero il buon senso e l'etica, anche questi stanno scomparendo lasciando al caos ogni governo delle società e della scienza.

Così, se 22 anni fa, alla presentazione della pecora Dolly si scatenarono tutti gli intellettuali del mondo, oggi, alla presentazione delle gemelline modificate geneticamente da un team di scienziati cinesi non si è sentita una sola parola.

E' persino difficile rintracciare le notizie in internet nonostante sia una news di sette giorni fa.

Da 22 anni ci si interrogava se la clonazione animale fosse applicabile a quella umana e oggi, che non solo sembra sia fattibile ma addirittura si possa intervenire sul miglioramento di determinate caratteristiche di resistenza alle patologie (HIV nel caso della sperimentazione cinese) non c'è stato un solo commento di chicchessia, scienziato o tuttologo onnipresente sulle reti televisive, che abbia fatto un commento.

Forse sono tutti troppo impegnati a commentare i comportamenti dei "ben poco Vips" rinchiusi nella casa del Grande Fratello.

Una domanda però è lecito porci: non è che per caso, vista la nostra resistenza e capacità di sopravvivenza con sempre meno risorse, siamo già noi stessi il frutto della manipolazione genetica?

 

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Editoriale: - Ma che splendidi alleati (5). La fortuna d'essere paragnosti. - Petrolio in caduta libera ma benzina alle stelle. Siamo alle solite! - Lattiero caseari. Preziosa risalita del Grana e del Parmigiano. - Cereali e dintorni. Mercati incerti ma si prospetta un accordo USA/CINA - Il Ministro Centinaio a Confcooperative. In testa alle priorità: guerra all'italian sounding e la riorganizzazione della promozione all'estero' - San Martino - a spasso per Noceto con il Ministro Gian Marco Centinaio -

SOMMARIO Anno 17 - n° 46 18 novembre 2018
1.1 editoriale
Ma che splendidi alleati (5). La fortuna d'essere paragnosti.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Preziosa risalita del Grana e del Parmigiano..
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. In caduta il prezzo del petrolio. Sintomo di contrazione economica mondiale?
3.1 BIS - cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati incerti ma si prospetta un accordo USA/CINA.
5.1 Agroalimentare Il Ministro Centinaio a Confcooperative. In testa alle priorità: guerra all'italian sounding e la riorganizzazione della promozione all'estero'
6.1 eventi san martino San Martino - a spasso per Noceto con il Ministro Gian Marco Centinaio
7.1 eventi san martino Noceto - sfida all'ultimo "Gnocco"
7.2 inquinamento acustico Inquinamento acustico - senza le barriere i gestori dell'autostrada devono risarcire
9.1 ambiente 40 milioni di buone notizie per Piacenza
9.2 ambiente Contratto di fiume Parma-Baganza, 4 incontri per ascoltare criticità e valori del territorio
10.1 petrolio e prezzi carburanti Petrolio in caduta libera ma benzina alle stelle. Siamo alle solite!
10.2 ambiente Cassa di espansione sul Baganza - Il NO argomentato da parte socialista
11.1 ambiente (continua) ...cassa di espansione
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