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Partenza dalla piazza di Colorno e arrivo nei giardini della Reggia: oltre 16 km immersi nella natura della Bassa. Iscrizioni fino a domani su www.mysdam.it e all’Erreà Point -

 

Parma, 8 aprile 2014 –

Si potrà correre in luoghi pieni di fascino, immersi tra storia e natura. Si terrà domenica 13 aprile nella Bassa parmense la “Diecimiglia di Maria Luigia”, la gara nazionale Fidal di 16,1 km: da piazza Garibaldi di Colorno, di fronte alla Reggia, si passerà per Vedole, Sant'Andrea, Rivarolo e Torrile, per poi rientrare a Colorno e tagliare il traguardo nello splendido giardino del Palazzo ducale. Una manifestazione che sarà l’occasione non solo per praticare sport ma anche per far conoscere a tutti il territorio, grazie alle diverse iniziative in programma sabato per i podisti e per chi li accompagna, e dare una mano a chi ne ha bisogno: per ogni pettorale assegnato un euro sarà infatti donato all'associazione Help for Children; mentre per ogni kg di Parmigiano Reggiano venduto dell’azienda agricola Valserena, un euro sarà devoluto alla sezione Avis di Torrile.  

La gara, che si svolgerà su un percorso pianeggiante, è organizzata dalla Polisportiva Torrile Running Team, con la collaborazione del Comune di Colorno, il patrocinio della Provincia e grazie al contributo di Erreà, Cantine Ceci e Italiana Assicurazioni. 

Questa competizione potrà diventare nel tempo un esempio di come unire lo sport alla promozione del nostro territorio - ha detto il responsabile dell’Agenzia provinciale per lo Sport Walter Antonini, nella presentazione di questa mattina in Provincia -.  Gli organizzatori hanno infatti colto nel segno affiancando alla gara sportiva dei pacchetti turistici per permettere a chi viene di godere delle bellezze del Parmense: la corsa diventa così una vetrina di ciò che possiamo offrire anche dal punto di vista enogastronomico, paesaggistico e culturale”. 

La festa per i podisti, per i loro familiari e amici inizierà quindi già dal sabato. Grazie alla collaborazione dei Comuni di Colorno e Mezzani, della Provincia, dell’Ufficio turistico di Colorno e dell'Associazione Castelli del Ducato di Parma e Piacenza, si potrà infatti approfittare di  diversi pacchetti turistici, con prezzi agevolati per i runners: dalle visite guidate alla Reggia di Colorno e alla Riserva naturale di Torrile ai giri in barca sul Po, dalle visite gratuite all'Acquario di Mezzani al noleggio biciclette per una rilassante scampagnata.

La partenza della gara è fissata domenica alle 10. “Quest’anno abbiamo scelto per la gara un luogo magnifico, che tutti ci invidiano, la Reggia di Colorno: nei suoi giardini si terranno tutte le operazioni prima della partenza e si concluderà la corsa, con le premiazioni e il Pasta Party – ha spiegato il presidente della Polisportiva Torrile running team Mauro Melegari -. Cercheremo di accogliere al meglio i tanti podisti che arriveranno, ne aspettiamo circa 500, in modo da far trascorrere a tutti una bella giornata di sport”. 

“Abbiamo già ricevuto tante iscrizioni dal Nord Italia, come dalla Lombardia, dal Veneto o dalla Liguria ma speriamo che anche tanti parmigiani vogliano partecipare, anche perché in molti ancora non conoscono bene la nostra Bassa – ha aggiunto l’organizzatore della gara Andrea Fanfoni -. Tra i podisti iscritti c’è già Ivana Iozzia, vincitrice della maratona di Torino dello scorso anno, e due atleti di livello internazionale, uno proveniente dal Ruanda e l’altro dal Kenia”. 

Le iscrizioni sono aperte su www.mysdam.it fino alle 24 di domani, mercoledì 9 aprile (costo 20 euro). Inoltre ci si potrà iscrivere, sempre fino a domani sera, nel negozio Erreà Point di via Nuvolari di Parma (zona ex salamini) e mercoledì 9 aprile al Centro di atletica di Parma Lauro Grossi, durante il meeting Fidal. I tesserati Fidal delle società di Parma avranno infine la possibilità di iscriversi anche sabato 12 dalle 16 alle 19 nel cortile della Reggia di Colorno. Sono previsti sconti per i gruppi numerosi: ogni 10 iscrizioni una verrà omaggiata dagli organizzatori, se la squadra veste Erreà gli omaggi saranno invece due ogni dieci. 

Potranno gareggiare anche i non tesserati Fidal, Uisp, Csi o Aics: basterà infatti munirsi di certificato medico sportivo e del tesserino giornaliero Fidal per potersi presentare al via. 

A tutti i partecipanti sarà consegnato un pacco gara che comprenderà una maglietta tecnica Erreà Sport, una bottiglia di spumante “Otello Rock” delle cantine Ceci, la “Card del Ducato” dell'Associazione Castelli del Ducato di Parma e Piacenza, che consentirà di avere sconti per un anno sugli ingressi ai castelli, e un coupon che darà accesso ai podisti e ai loro famigliari al Pasta party che si terrà nella tensostruttura allestita dai volontari della Protezione civile a fine corsa. 

Sarà possibile ritirare il pettorale e il pacco gara sabato 12 aprile dalle 16 alle 19 e domenica 13 dalle 7,45 alle 9,45 nel cortile della reggia di Colorno (ingresso piazza Garibaldi).

Le premiazioni si terranno in piazza Garibaldi a partire dalle 11.50. Ai vincitori, oltre ai premi in denaro per circa 3mila euro, ci saranno in palio numerosi cesti alimentari. Infine, Italiana Assicurazioni, fin dal primo anno sponsor della gara, metterà in palio un trofeo per la squadra più numerosa. 

Alla presentazione di questa mattina in Provincia erano presenti, tra gli altri, il sindaco di Colorno Michela Canova, il sindaco di Torrile Andrea Rizzoli e il sindaco di Mezzani Romeo Azzali. 

 

Il percorso

Si parte dalla piazza di Colorno. Si procede per via San Rocco, via Pasini, Vedole. Si passa in territorio Torrilese, attraversando l'abitato di Sant'Andrea dove è posizionato il traguardo volante Cantine Ceci. Si prosegue in direzione Chiesa di Sant'Andrea, ponte di Rivarolo, Argine fra Rivarolo e Torrile, ponte di Torrile, strada Selva, Circolo Amicizia e si torna a Vedole. Si percorre l'ultimo tratto del percorso sull'argine della Santissima Annunziata e poi si imbocca via Mazzini (Duomo) e quindi ritorno in piazza Garibaldi. Si entra in Reggia, si attraversa il cortile e si esce sotto gli scaloni, arrivando nel giardino.

 

Per info: 

www.torrilerunningteam.it

www.turismo.comune.colorno.pr.it

In allegato scaricabile il volantino

 

(Fonte: Ufficio stampa Provincia di Parma)

 

 

A Guastalla (RE)  sabato 3 e domenica 4 maggio 2014 mostra mercato di varietà tradizionali di frutti, fiori, ortaggi e sementi, di prodotti eno-gastronomici biologici tipici e dimenticati e di prodotti a km zero. Festival di arte ambientale, fiera dei pellegrinaggi, delle transumanze e delle navigazioni di uomini festa delle “singolarità territoriali” del Po e di altre vie d’acqua -

 

Reggio Emilia, 8 aprile 2014 -

Sabato 3 e domenica 4 maggio, sulle rive del Po, a Guastalla, la cittadina emiliana, antica capitale del Ducato dei Gonzaga, posta sul grande fiume nel crocevia tra Reggio Emilia, Parma e Mantova, si svolge la seconda edizione di “Georgica di Emilia”, festa della terra, delle acque e del lavoro nei campi. (Ingresso 3 euro Info www.georgiaca.it  UIT Informazione e Accoglienza Turistica, strada Gonzaga 37/e, Guastalla (RE), tel. 0522 839763 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).

La manifestazione si richiama idealmente al poema le “Georgiche” di Virgilio, (nato da queste parti vicino a Mantova, nel villaggio di Andes il 15 ottobre del 70 a.C.), contrassegnato dal rapporto incessante tra terra, lavoro umano ed eterna forza creatrice della natura. 

 

rid FOTO DI EMILIO MAESTRI Via alzaia

 

Realizzata a cura di Vitaliano Biondi con Associazione Paese in Festa e il patrocinio del Comune di Guastalla, della Provincia di Reggio Emilia e della Regione Emilia-Romagna, “Georgica di Emilia” si snoda lungo le sponde del Po - sviluppandosi dal lido fino a Gualtieri, il paese del grande pittore Antonio Ligabue - per celebrare ancor più la vita all’aria aperta e le pratiche di lavoro dei campi, per richiamare quel “mondo piccolo” modellato dal corso del fiume e dalla pianura circostante, (come definiva il territorio del Po Giovannino Guareschi), dentro il quale si cela un universo infinito fatto di luci e atmosfere, genti dai modi schietti e generosi, tradizioni e riti che ancora sopravvivono, sapori decisi ed inimitabili.

La manifestazione, che anticipa la consolidata rassegna di fine estate “Piante e Animali Perduti” con cui condivide l’impegno nella difesa della biodiversità e della diversità enogastronomica, sarà una autentica festa. Una “due giorni” di  mostra-mercato di piante da fiore e  piante da frutto antichi e rari, ma anche di ortaggi e sementi nel corso del quale i vivaisti  più qualificati presenteranno il meglio della loro produzione. Ad  esempio Rose Barni di Pistoia,  fondata da Vittorio Tommaso Barni nel 1882,  proporrà alcune rose di grande bellezza dedicate a  couturier  come Micol Fontana Ottavio Missoni o all’attrice Mariangela Melato, mentre i  Vivai Belfiore di Lastra a Signa (FI), fondata e guidata dalla famiglia Fiorini, presenteranno alcune autentiche eccellenze tra varietà di piante da frutto antiche o avvolte nell’oblio come viti, susine e fichi. Tra questi va ricordato il famoso “Fico dall’Osso” dalla forma a pera e il frutto bicolore, descritto nella Pomona del Gallesio, e il suregio, ibrido naturale tra susino e ciliegio. Ma ci saranno anche antiche razze di animali domestici e da allevamento come le pecore cornelle bianche

Per bambini di ogni età e famiglie un ricco programma propone passeggiate a dorso d’asino, laboratori creativi con materiali di recupero, esperienze di teatro-lettura, percorsi sensoriali dedicati alle voci del fiume, laboratori di panificazione con farina di grani antichi, dimostrazioni dell’antica arte della falconeria con Denis Vettorazzo.

Ampio spazio verrà dedicato ai prodotti eno-gastronomici biologici tipici e dimenticati, ma non mancheranno le degustazioni di specialità del territorio come il Parmigiano Reggiano delle vacche rosse, una varietà speciale del formaggio italiano numero uno al mondo che nasce solo dal latte delle bovine dal mantello rosso di razza reggiana. 

All’evento parteciperanno piccoli produttori, ma anche “collezionisti” dell’eccellenza alimentare italiana e troverà spazio un laboratorio di panificazione con cereali antichi

Si potranno poi degustare menù che spaziano dalla tradizione della terra a quella del fiume con il tipico pesce gatto presso l’osteria “Nell’Occhio delle Correnti” sulle rive del fiume o sulla motonave Stradivari, la più grande imbarcazione per acque interne d’Italia. Guidata da Giuliano Landini, campione di motonautica, l’imbarcazione proporrà una suggestiva esperienza di navigazione sul fiume Po dove  (sabato 3 maggio) si potrà assistere alla fiaccolata sull’acqua a cura della società Canottieri Eridano.

A rendere più articolato il programma della manifestazione moltissime iniziative collaterali: un calendario fitto di incontri con esperti che affronteranno le tematiche più curiose e interessanti relative alla cura degli animali domestici e d’allevamento, al lavoro dei campi, dei frutti della terra, all’orto, alla cucina, all’apicoltura, all’arte della vimineria, abbinate a lezioni pratiche di vangatura e semina dell’orto. Da segnalare anche (domenica 4 maggio) interessanti dimostrazioni di Ikebana, l'arte giapponese della composizione dei fiori e di Karate.

Sulle sponde del Po tra i vari esperti ci saranno anche quelli che sanno vita, morte e miracoli delle bicicletta. In un periodo in cui questo mezzo di trasporto ecologico è tornato di gran moda e sta conoscendo un vero e proprio boom di utenti, ben pochi sono coloro che sono in grado di intervenire su una foratura della camera d’aria o sulla catena che non vuol stare al proprio posto. A Georgica i “maestri riparatori” insegneranno con esempi pratici come ovviare a questi inconvenienti  anche ai più piccoli. Per gli appassionati di particolare interesse anche l’esposizione di biciclette da lavoro collezionate da Omar Maselli.

“Georgica” propone poi  mostre di animali di bassa corte e di grani antichi, ma anche esposizioni di diversi tipi di letame in base alla provenienza animale. 

E c’è anche la musica con concerti di brani tratti dal repertorio verdiano della Filarmonica “Bonafini” e del Coro civico Città di Guastalla, oltre all’esibizione dei Tamburi del Crostolo (sabato 3 maggio). Verdi diventa anche un lasciapassare. Le donne e gli uomini  che portano un nome verdiano  non di uso comune  come Giselda, Aida o  Barbarigo, Ernani, Manrico avranno l’ingresso gratuito  alla manifestazione. In programma inoltre presentazioni di libri, racconti e narrazioni su luoghi, culti e memorie dell’acqua, mostre di libri di viaggio e turismo flaneur.

La riflessione sull’ambiente, la natura e la sostenibilità non si esaurisce nei numerosi appuntamenti  in programma, ma vede la presentazione della prima edizione del Festival di Arte Ambientale - Zat Zona Di Arte Temporanea a cura di Antonella De Nisco e Giorgio Teggi. Zat  propone “Esercizi di Arte Fluviale”, azioni sul paesaggio di riviera ed esposizioni temporanee di opere d’arte effimere, transitorie in materiali naturali  (sassi, foglie, fiori o tronchi) che vivono finché il tempo lo vorrà. Sono opere ecologiche e volutamente provvisorie perché il materiale con cui sono create tornerà gradualmente alla natura e diventerà di nuovo parte dell'ambiente. Sono opere vive e biologiche  fin in fondo: per questo invecchiano  e muoiono. Ed è proprio la sensazione di imminente scomparsa che le rende preziose e cariche di poesia e che può suggerire un atteggiamento rispettoso verso la terra.

Inoltre sono in programma approfondimenti e conversazioni sulla casa a risparmio energetico e nelle due giornate un laboratorio teorico pratico per la realizzazione di intonaci in terra cruda da scavo.

Non finisce qui. Un altro appuntamento da segnare in agenda per la giornata di sabato 3 maggio è la tavola rotonda “Coltivare la città”. Metà della popolazione mondiale ormai vive in centri urbani e si stima che entro la metà del secolo più dei due terzi dell'umanità vivrà in un continuum urbano rurale, luoghi ibridi che non sono più urbani ma neppure rurali. L’intero pianeta si sta trasformando in un’immensa meta città che si fa mondo. Risulta per questo di grande interesse lo studio degli effetti prodotti dalle dinamiche di trasformazione degli spazi periurbani o le sue potenzialità ecologiche inespresse. 

 

ridCILIEGIA MOISCATELLA VIVAI BELFIORE A GEORGICA

 

Per promuovere lo sviluppo dell'agricoltura naturale come scelta di vita, non mancherà poi un incontro domenica 4 maggio con i rappresentanti di WWOOF Italia, rappresentanza nazionale di un movimento mondiale che mette in relazione volontari e progetti rurali naturali promuovendo esperienze educative e culturali basate su uno scambio di fiducia senza scopo di lucro, per contribuire a costruire una comunità globale sostenibile. 

Un curioso appuntamento è infine domenica alle ore 17 il Raduno Internazionale dei Papillon e dei nodi da collo. Quando portare la cravatta e quando invece indossare il papillon? La questione è annosa. E il mondo si divide. Tutti gli amanti del papillon sono invitati a “Georgica” per una sfilata fuori dal tempo.

 

 

Ingresso 3 euro. INFORMAZIONI  www.georgica.it

 

UIT Informazione e Accoglienza Turistica, strada Gonzaga 37/e, Guastalla (RE), tel. 0522 839763 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

(Fonte: ufficio stampa Municipio Re)

 

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Di Chiara Marando – Parma 29 Marzo 2014

Spesso bastano pochi chilometri per spostarsi dalla città e raggiungere delle oasi naturali in cui trascorrere una piacevole giornata lontano dal caos e dallo stress di tutti i giorni. Uno schiocco di dita e ci si ritrova catapultati in un universo fatto di natura, aria pulita, silenzio ed animali che vivono liberamente il loro ambiente.

A meno di un’ora da Parma, raggiungendo il paese di Scurano, nel Comune di Neviano degli Arduini, è situato l'incantevole Parco Provinciale del Monte Fuso, un’area montagnosa-collinare fatta di boschi, prati, itinerari e spazi attrezzati dove sostare con il camper e rilassarsi magari con un tranquillo pic-nic, il tutto avvolti in una dimensione come sospesa, per godere appieno del potere distensivo del paesaggio. Come per magia potrete ritrovarvi ad ammirare cervi, daini e mufloni che si riposano al sole o brucano l'erba, protetti da recinti faunistici appositamente studiati per preservare la loro integrità e quella dell'habitat naturale in cui prosperano.

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Qui si può decidere di organizzare un’escursione seguendo la ricca rete di percorsi che si snodano lungo la montagna, andare in bicicletta lungo le piste ciclabili e praticare il tiro con l’arco, perché il Parco è dotato di tutto il necessario per potersi divertire, sia per i più esperti che per i principianti che vogliono testare la loro mira per la prima volta. Inoltre, la location è perfetta per essere visitata a cavallo ed intraprendere attività di Orienteering, ovvero lo “sport dei boschi e dei parchi”, dove il campo sportivo è la natura stessa, con le sue difficoltà ed i suoi tracciati da scoprire. Fare tanto movimento e stare all’aria aperta stimola l’appetito quindi, quando la vostra pancia reclamerà attenzioni, dirigetevi senza timore verso il ristorante del Parco, una costruzione dal sapore rustico e dall’atmosfera accogliente dove potrete gustare le specialità della zona con un occhio attento alla cucina tipica dell’Appennino emiliano ed i suoi prodotti a “km zero”.

 

 

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Che si voglia fare una breve pausa o un pasto completo, le proposte del menù soddisfano ogni gusto: dai golosi crostini caldi, alle profumate bruschette fino agli ottimi salumi del territorio accompagnati dalla stuzzicante Torta Fritta. E ancora piatti della tradizione come i Cappelletti in brodo ed i Tortelli di erbetta con sugo ai funghi, oppure secondi di carne estremamente saporiti ed invitanti come i buonissimi Fusi di Pollo speziati serviti con patate al forno.

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Un menù che segue le stagioni senza rinunciare ai grandi classici che non possono mai mancare in tavola. Inutile dire che starà a voi preparavi ad essere delle “buone forchette”.

 

Per info:

www.montefuso.it

 

Bar-Ristorante Parco del Monte Fuso

Tel. 0521.840151

Cell. 347.5267602

 

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia
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