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Domenica, 22 Novembre 2015 09:16

UE: export in continuo aumento ma a prezzi bassi

In diminuzione la quota di esportazione del latte per l'infanzia mentre sono in crescita i volumi esportati dall' UE-28 per tutti gli altri prodotti latiero caseari. Le esportazioni di UE-28 nel mese di Settembre 2015 confrontate con Settembre 2014 sono aumentate in volume relativamente a Latte condensato (+37.5%), WMP (+29.9%), Formaggi (+25.6%), Burro (+25.4%), SMP (+15.7%), Polvere di Siero (+0.5%), mentre sono diminuite quelle di Latte per l'infanzia (-1.3%).

Export lattieroCaseario UE Nov15

I principali Paesi importatori di Formaggi nei primi 9 mesi del 2015 (anno in corso) sono:
USA, le cui importazioni – pari al 19% della quota di mercato – sono aumentate del 21.1%
Giappone, le cui importazioni – pari al 10% della quota di mercato – sono aumentate del 44.2%
Svizzera, le cui importazioni – pari al 8% della quota di mercato – sono aumentate del 2%

I principali Paesi importatori di Burro nei primi 9 mesi del 2015 (anno in corso) sono:
Cina, le cui importazioni – pari al 19% della quota di mercato – sono aumentate del 689.2%
Arabia Saudita, le cui importazioni – pari al 10% della quota di mercato – sono aumentate del 52.9%
USA, le cui importazioni – pari al 9% della quota di mercato – sono aumentate del 101.2%

I principali Paesi importatori di SMP Polvere di Latte Scremato nei primi 9 mesi del 2015 (anno in corso) sono:
Algeria, le cui importazioni – pari al 17% della quota di mercato – sono diminuite del 17.9%
Egitto, le cui importazioni – pari al 9% della quota di mercato – sono aumentate del 34.8%
Cina, le cui importazioni – pari al 7% della quota di mercato – sono diminuite del 25.8%

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Da Team CLAL - Modena 16 novembre 2015

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

In Oceania il picco stagionale di produzione lattiera è stato raggiunto in anticipo e le produzioni si prevedono in sensibile diminuzione (-5% in Nuova Zelanda). Il prezzo del latte rimane generalmente stabile.

AUSTRALIA
Produzione di latte: il picco stagionale è avvenuto in anticipo, e le produzioni sono state inferiori alle previsioni. Probabilmente il forecast della produzione nell'intera annata sarà rivisto di conseguenza.
Situazione meteo: precipitazioni consistenti su gran parte dell'Australia.
Produttori di latte: sperano che l'umidità possa reintegrare le condizioni del suolo. È attesa una minor disponibilità di fieno e cereali, a prezzi più elevati. I prezzi del latte sono generalmente stabili.

NUOVA ZELANDA
Produzione di latte: continua come previsto. Il picco stagionale è stato raggiunto a metà Ottobre. La produzione di latte è ancora prevista inferiore del 5% circa rispetto all'annata precedente.
Produttori di latte: con l'avanzare della stagione cresce la preoccupazione riguardo le condizioni dell'erba nei pascoli.

PRODUZIONI DI LATTE
Australia* : +2,97% (Lug-Set 15 vs. Lug-Set 14)
Nuova Zelanda* : -4,02% (Giu-Set 15 vs. Giu-Set 14)

BURRO (82%): prezzi diminuiti sensibilmente. Domanda più debole. Export stabile o in diminuzione. I produttori di burro sfruttano il picco di produzione del latte per aumentare gli stock, in attesa di un eventuale aumento del prezzo.

CHEDDAR CHEESE: prezzi massimi in diminuzione. Produzione generalmente stabile. Continua la competizione sul mercato internazionale. La domanda è irregolare, e l'UE propone varietà di formaggio simili al cheddar. I prezzi del siero sono inferiori e non aiutano la remuneratività del formaggio.
SMP: prezzi in diminuzione. La produzione è stabile, mentre la domanda rallenta. Competizione da UE e Stati Uniti. Alcuni produttori di SMP considerati gli attuali prezzi preferiscono aumentare gli stock anziché vendere.

WMP: prezzi in diminuzione. La domanda globale rallenta. La produzione diminuisce ma si mantiene sostenuta a causa del picco nella produzione di latte.
In Oceania i prezzi delle commodity lattiero-casearie sono in diminuzione. Il mercato è indebolito. La domanda rallenta mentre è aumentata l'offerta: ne risulta una maggior pressione sui prezzi.

Australia nov2015

Nuova Zelanda nov205

Note: · Le valutazioni circa l'andamento del mercato sono espresse considerando i prezzi in dollari USA; · * Annata Agraria: 1 Luglio – 30 Giugno (Australia), 1 Giugno – 31 Maggio (Nuova Zelanda)
Fonte: USDA tradotto e riassunto dal Team di CLAL
Maggiori informazioni sulla produzione di latte in Nuova Zelanda ed in Australia sono disponibili su CLAL.it
(Modena 12 novembre 2015)

Mercoledì, 18 Novembre 2015 08:37

Il Latte spot torna a scendere

In Oceania le previsioni di produzioni indicano una riduzione (-5% in Nuova Zelanda) ma intanto a scendere è il prezzo del latte. Lieve cedimento per la crema a uso alimentare mentre tutti gli altri prodotti derivati si confermano i listini della ottava precedente. Un segnale di incoraggiamento per il Parmigiano viene, nella settimana in corso, dalla borsa reggiana.

di Virgilio, 18 novembre 2015

LATTE SPOT Mentre ancora si sente l'eco della protesta degli allevatori, il prezzo del latte spot torna a scendere. Sulla piazza di Verona si confermano i listini solo per il latte scremato pastorizzato estero (19,15-20,18 €/100 litri di latte) mentre il crudo spot nazionale ha ceduto lo -0,70% (35,57-37,63 €/100 litri latte) e l'intero pastorizzato estero addirittura cala dello 1,49% fissando i prezzi nell'intervallo tra 33,51 e 34,54 €/100 litri di latte.

BURRO E PANNA A Milano, per la terza settimana consecutiva, si replicano i listini del burro. Dopo la poderosa ascesa di settembre e ottobre, torna a stabilizzarsi il prezzo dei derivati del latte. Una leggera flessione invece l'ha registrata la crema di latte che, alla borsa del capoluogo lombardo, ha ceduto 2 centesimi (1,52€/Kg) mentre è stazionaria la panna a uso alimentare quotata a Verona (1,50-1,55 /Kg.)

Borsa di Milano 16 novembre:
BURRO CEE: 2,85€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 3,0€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 2,0€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,80€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE: 1,52€/Kg.

Borsa Verona 16 novembre:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,50-1,55 €/Kg.

Borsa di Parma 13 novembre:
BURRO ZANGOLATO: 1,40€/kg.
Borsa di Reggio Emilia 17 novembre
BURRO ZANGOLATO: 1,40 - 1,40€/kg.

GRANA PADANO Nessun segnale di risveglio per il Grana Padano che, all'ombra della Madonnina, conferma i listini della precedente settimana che, bene o male, sono i medesimi di 12 mesi fa. Il 9 mesi di stagionatura è ancorato al prezzo di 6,30 - 6,40€/Kg mentre il 15 mesi e oltre segna un un prezzo all'ingrosso compreso tra 7,05 e 7,70€/kg.

PARMIGIANO REGGIANO Ancora piccoli segnali di ripresa sul fronte del Parmigiano Reggiano. Se alla borsa di riferimento comprensoriale sono stati confermati i listini che avevano visto una leggera ripresa nelle due ottave precedenti, nella settimana in corso è la borsa di Reggio Emilia a segnare un live progresso per il 24 mesi di stagionatura (8,75-9,00 €/Kg). Piccole variazioni positive che, in questo pesante e prolungato periodo di crisi, riaccendono qualche speranza.

(In allegato i grafici CLAL)

Burro 18nov15

 

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Etichettatura discriminante. Cereali all'insegna della stabilità e i dati USDA sono incoraggianti. Frodi e olio, Latte, crisi e piagnistei tardivi. Agromercati, la carne risente dell'allarme OMS (in allegato il formato pdf scaricabile)

SOMMARIO Anno 14 - n° 46 15 novembre 2015
1.1 editoriale UE, etichettatura discriminante.
2.1 cereali Segnali incoraggianti dai dati USDA.
3.1 cereali Cereali, all'insegna della stabilità.
4.1 Lattiero caseario Parmigiano Reggiano, verso una ripresa?
5.1 #vino #export Ismea-UIV: balzo del 60% dell'importazioni cinesi di vino nei primi nove mesi del 2015
5.2 emilia romagna Territorio. Programmi speciali d'area.
6.1 Olio e frodi commerciali Olio made in Italy, o quasi.
6.2 Latte e ricerca in cina Accordo tra Cornell University e Yuli (Cina)
7.1 protesta latte quando le vacche son già scappate...
7.2 latte Firmato decreto Fondo Latte
8.1 Quote latte PR-RE In un anno 18 milioni di scambi
9.1 agromercati L'allarme Oms sulle carni scompiglia i mercati zootecnici
10.1 promozioni "vino" e partners

Cibus 46 COP 15Nov2015

Domenica, 15 Novembre 2015 10:14

Accordo tra Cornell University e la cinese Yili

Accordo strategico tra Cornell University e il colosso Cinese del latte Inner Mongolia Yili Industrial Group. La prestigiosa Università statunitense (ben 43 premi nobel nel suo palmarès) svilupperà una ricerca sostenuta da una delle 10 principali imprese lattiero casearie mondiali.

di Virgilio - Parma, 12 novembre 2015
Tra non molti anni la popolazione mondiale raggiungerà quota 9 miliardi e il problema della nutrizione connessa a una sostenibilità dell'agricoltura, che peraltro erano i temi fondanti l'Expo Milano 2015, potrebbero entro brevissimo tempo diventare un pericoloso fattore limitante della già fragile coesione tra i popoli.
Dalle colonne di CLAL News, Leo Bertozzi, informa di una strategica collaborazione tra la blasonata università statunitense e il gruppo Yili cheprevede la realizzazione di programmi di ricerca per accrescere l'innovazione nel settore lattiero-caseario, il miglioramento qualitativo e la sicurezza alimentare, partendo dalla gestione dell'allevamento fino alla trasformazione del latte, per creare prodotti innovativi con alto valore aggiunto.

In particolare, la Yili finanzierà l'università di Cornell per sviluppare una nuova tipologia di formaggio adatta al mercato cinese, usando componenti del latte ed altri ingredienti particolarmente graditi ai consumatori asiatici come ad esempio le proteine ottenute dalla soia.

La Cornell University (Ithaca, NY) è sempre stata aperta svolgere collaborazioni di ricerca applicata sul campo anche in Italia. Tra il 2007 e il 2010, ad esempio, svolse una ricerca in collaborazione con l'Università di Parma, Facoltà di Veterinaria e il Consorzio Agrario di Parma nella ricerca della digeribilità della Fibra Neutra Detersa (NDF), applicata al razionamento delle bovine allevate nel comprensorio del Parmigiano Reggiano. Un percorso iniziato con il Professor Van Soest, poi proseguito e concluso con il Professor Van Amburgh.


Nella Foto di repertorio (8/1/2010) il professor M.E. Van Amburgh della Cornell University a destra con il dottor Lamberto Colla (all'epoca direttore del Consorzio Agrario di Parma) nell'evento di chiusura della ricerca che ha coinvolto le due istituzioni e la facoltà di Veterinaria di Parma.

(Fonte CLAL e Cornell University)

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Domenica, 15 Novembre 2015 09:17

Firmato decreto Fondo Latte

Martina: 55 milioni di euro per sostegno alla liquidità, alla ristrutturazione del debito e agli investimenti degli allevatori. Un intervento che si aggiunge alla cancellazione dell'Imu sui terreni e dell'Irap.



Roma 09 novembre 2015 -

 Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che è stato firmato dal Ministro Maurizio Martina il decreto attuativo del Fondo Latte.
"Il Fondo latte - ha dichiarato il Ministro Martina - sarà uno strumento utile per sostenere la liquidità, la ristrutturazione dei debiti e gli investimenti degli allevatori italiani. Si tratta di un intervento da 55 milioni di euro che rientra nel nostro Piano straordinario per il settore lattiero e si aggiunge alla cancellazione dell'Imu sui terreni, dell'Irap e all'aumento della compensazione Iva al 10% approvati con la legge di Stabilità. Siamo in campo con tutti gli strumenti a disposizione per sostenere il reddito degli allevatori che affrontano in questo momento una situazione di mercato preoccupante".

Il fondo latte, in particolare, prevede interventi per la ristrutturazione del debito, come l'abbattimento dei costi di garanzia e interessi nel limite del de minimis, e per favorire gli investimenti attraverso la possibilità di accedere al Fondo credito Ismea.
Ufficio Stampa MIPAAF

Tranne la notizia di un secondo segnale di vitalità del Parmigiano Reggiano, tutto il resto del settore lattiero caseario sembra congelato. Confermati i listini del latte spot, del burro e delle panne. Niente di nuovo nemmeno per il Grana Padano a conferma che, nonostante l'Annus Horribilis dei duri, la sofferenza è stata maggiormente sentita da parte del formaggio emiliano.

di Virgilio 11 novembre 2015

LATTE SPOT Conferma dei listini per tutte e tre le categorie di Latte Spot presi in considerazione alla borsa di Verona. Entrando nel dettaglio, il latte crudo spot nazionale è stato quotato tra 36,09 e 37,63€/100 litri di latte. Fermo anche latte intero spot estero dopo il rimbalzo registrato l scorso lunedì 2 novembre (34,02 e 35,5 €/100 litri di latte). Infine è tra 19,15 e 20,18 €/100 litri di latte la quotazione relativamente al latte scremato pastorizzato di provenienza estera.

BURRO E PANNA Anche per il burro sembra sia giunto un momento di stabilità dei listini. Confermate le quotazioni di tutte e quattro referenze milanesi. Identici segnali di stabilità si sono riscontrati relativamente allo zangolato oggetto di contrattazione a Parma e a Reggio Emilia, così come pure per le creme e la panna a uso alimentare milanese e veronese.

Borsa di Milano 09 novembre:
BURRO CEE: 2,85€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 3,0€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 2,0€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,80€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE: 1,54€/Kg.

Borsa Verona 09 novembre:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,50-1,55 €/Kg.

Borsa di Parma 06 novembre:
BURRO ZANGOLATO: 1,40€/kg.
Borsa di Reggio Emilia 10 novembre
BURRO ZANGOLATO: 1,40 - 1,40€/kg.

GRANA PADANO Listini ancora inchiodati ai valori che ricorrono ormai da molti mesi per il Grana Padano. Il 9 mesi di stagionatura è ancorato al prezzo di 6,30 - 6,40€/Kg mentre il 15 mesi e oltre segna, per l'ennesima volta, un un prezzo all'ingrosso compreso tra 7,05 e 7,70€/kg. Come facilmente si evince dal grafico il prezzo attuale è tornato a intersecare la linea del minimo raggiunta lo scorso anno proprio sul finire del mese di ottobre.

GP 46 2015

PARMIGIANO REGGIANO Inaspettata vitalità è stata invece registrata relativamente al Parmigiano Reggiano in questo ultime due settimane. +033% e +0,29% l'incremento registrato a Parma per il 12 mesi e per il 24 mesi di stagionatura rispettivamente. La quotazione perciò si attesta tra 7,50 e 7,80 per il 12 mesi e tra 8,55 e 8,85 per il 24 mesi.

Un'"euforia" che potrebbe essere determinata dalle notizie fuori mercato come ad esempio di un prossimo ritiro AIMA o piuttosto per "fare bilancio".

 

PRRE 46 2015

 

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Domenica, 08 Novembre 2015 09:26

Nuova Zelanda: aumentano le vacche macellate

Dopo due anni di flessione del prezzo del latte (-50%) si assiste a un notevole incremento di bovini mandati al macello. Più 27% l'incremento dei capi da latte macellati rispetto il 2014.

di Clal Team Modena.
Per la prima volta da 24 anni, in Nuova Zelanda il numero di vacche da latte macellate è cresciuto rispetto all'anno precedente. In confronto al 2014 è stato inviato al macello il 27% di vacche in più, un aumento in valori assoluti di 253 mila animali.

Questo è l'effetto del consistente calo nel prezzo del latte, che nel paese oceanico si è ridotto del 50%.

È chiaro che due annate produttive con prezzi del latte bassi a causa della consistente offerta mondiale ed a fronte di una ridotta domanda da parte dei Paesi importatori, hanno spinto gli allevatori ad eliminare le vacche meno produttive ed anche quelle manze che normalmente sarebbero rimaste in stalla per la rimonta.
Si stima che circa 100 mila siano stati i giovani animali inviati al macello nel terzo trimestre dell'anno, pari al 39% del totale macellato nel periodo.
La crescita nella macellazione coincide poi con l'aumento nel prezzo della carne.

Nuova Zelanda produzioneLatte variazione
(Clal 26 ottobre 2015 - fonte AgriLand)

di Clal Team Modena - Le importazioni della Cina nel mese di Settembre 2015 confrontate con Settembre 2014 sono aumentate in volume relativamente a Latte per l'infanzia (+66.0%), Burro (+48.3%), WMP (+41.8%), Latte sfuso e conf. (+25.8%), SMP (+16.3%), Formaggi (+12.1%), Polvere di Siero (+5.9%).

I principali Paesi esportatori di Latte sfuso e conf. nei primi 9 mesi del 2015 (anno in corso) sono:
Germania, le cui esportazioni – pari al 48% della quota di mercato – sono aumentate del 34.8%
Australia, le cui esportazioni – pari al 15% della quota di mercato – sono aumentate del 52.3%
Nuova Zelanda, le cui esportazioni – pari al 13% della quota di mercato – sono aumentate del 45.4%
Francia, le cui esportazioni – pari al 4% della quota di mercato – sono diminuite del 49.6%
Italia, le cui esportazioni – pari al 4% della quota di mercato – sono aumentate del 180.1%

I principali Paesi esportatori di Formaggi nei primi 9 mesi del 2015 (anno in corso) sono:
Nuova Zelanda, le cui esportazioni – pari al 49% della quota di mercato – sono aumentate del 23.7%
Australia, le cui esportazioni – pari al 19% della quota di mercato – sono diminuite del 23.1%
USA, le cui esportazioni – pari al 16% della quota di mercato – sono diminuite del 6.6%
Danimarca, le cui esportazioni – pari al 4% della quota di mercato – sono aumentate del 151.5%
Italia, le cui esportazioni – pari al 3% della quota di mercato – sono aumentate del 51.6%

Cina import1 Formaggi

Cina import2 latte Confezionato

(Clal News 22 ottobre 2015)

Mercoledì, 04 Novembre 2015 08:38

Segnali di ripresa per il Parmigiano?

Si arresta, almeno nella 45esima settimana, l'ascesa dei derivati del latte. Burro, panna e crema confermano i listini precedenti. Il latte spot invece guadagna circa 50 centesimi seppure limitatamente all'intero pastorizzato spot di provenienza estera.

di Virgilio 4 novembre 2015

LATTE SPOT Lieve segnale di ripresa del latte spot limitatamente al latte intero pastorizzato spot di provenienza estera (Germania e Austria). Invariati invece i listini del crudo spot nazionale il quale, peraltro, il segnale lo aveva rilasciato la scorsa settimana (19,15-20,18 €/100 litri latte). Invariato anche il latte scremato pastorizzato spot estero. Nello specifico il latte crudo spot nazionale è stato quotato tra 35,09 e 37,63€/100 litri di latte. In ragione del recupero di 1,52% registrato lo scorso lunedì il latte intero spot estero colloca i listini tra 34,02 e 35,5 €/100 litri di latte.

BURRO E PANNA Una settimana di sospensione per il burro milanese che mantiene invariati i listini registrati alla 44esima settimana .Come era stato previsto invece lo angolato parmense ha recuperato, lo scorso 30 ottobre, 5 centesimi affiancando così lo zangolato reggiano a 1,40€/kg. Al palo anche la panna e le creme a uso alimentare che confermano le quotazioni precedenti

Borsa di Milano 02 novembre:
BURRO CEE: 2,85€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 3,0€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 2,0€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,80€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE: 1,54€/Kg.

Borsa Verona 02 novembre:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,50-1,55 €/Kg.

Borsa di Parma 30 ottobre:
BURRO ZANGOLATO: 1,40€/kg.
Borsa di Reggio Emilia 03 novembre
BURRO ZANGOLATO: 1,40 - 1,40€/kg.

GRANA PADANO Ancora nessun segnale proveniente dal Grana Padano. Listini ancora inchiodati ai valori che ricorrono ormai da molti mesi. Per la cronaca il 9 mesi di stagionatura rimane ancorato al prezzo di 6,30 - 6,40€/Kg mentre il 15 mesi e oltre segna nuovamente il listino compreso tra 7,05 e 7,70€/kg,

PARMIGIANO REGGIANO Lieve segnale di ripresa del Parmigiano Reggiano che guadagna 5 centesimi sia per il 12 che per il 24 mesi di stagionatura. Alla piazza di Parma il 12 mesi è stato quotato tra 7,45 e 7,80 €/Kg mentre il 24 mesi tra 8,50 e 8,85€/Kg.

PRRE 45 2015

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
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