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Continua l’esperienza positiva degli studenti del corso di laurea magistrale in Trade e Consumer Marketing che nello scorso anno accademico hanno frequentato il laboratorio di Negoziazione condotto dalla prof.ssa Cristina Ziliani e dalla coach e mediatrice professionista Marina Malori.

La squadra di Parma, dopo l’esperienza dello scorso febbraio alla Cim (Competizione italiana di mediazione) di Milano, ha infatti preso parte alla seconda edizione della Mav (Mediazioni a Verona), edizione master della Cim, tenutasi il 4 e 5 ottobre all’Università degli Studi di Verona.

Fra le 22 squadre partecipanti, gli studenti dell’Ateneo hanno portato a casa un ottimo risultato aggiudicandosi il terzo posto assoluto ed un premio speciale.

La coppia costituita da Flavio Adriano Iervolino ed Elisa Onori (studentessa di Giurisprudenza) si è posizionata sul podio mentre la squadra composta da Salvatore Ferraro e Federico D’Imporzano (studente di Giurisprudenza) ha ricevuto un riconoscimento apposito per la “Miglior esplorazione interessi” della controparte.

Durante le due giornate le squadre di Parma hanno sostenuto tre incontri ciascuna. In ogni incontro, le due coppie (ognuna composta da uno studente in qualità di parte e da uno in veste di avvocato) si sono scontrate al tavolo negoziale con partecipanti provenienti da tutta Italia. Lo scopo di questi incontri è stato quello di esplorare le possibilità, appianare le divergenze ed eventualmente definire un accordo di mutuo beneficio, facilitati dalla figura di un mediatore professionista che ha assistito le parti nel perseguimento dei reciproci interessi.

Si rinnova dunque l’impegno dei corsi di Trade e Consumer Marketing e di Giurisprudenza nell’invogliare i propri studenti ad investire su una formazione a 360 gradi in quanto immersi in un contesto (di business o legale che sia) in cui le capacità negoziali, di ascolto, di pensiero laterale e di generazione di valore per tutte le parti costituiscono un elemento di grande rilevanza: doti imprescindibili per i professionisti del domani.

Pubblicato in Cronaca Parma
La vettura, per altro priva di assicurazione e non revisionata, era già sottoposta a sequestro: per la conducente la legge prevede la perdita di proprietà del veicolo.
 
Modena - 

Quell’automobile, sottoposta a sequestro dall’autorità giudiziaria, non avrebbe nemmeno dovuto essere messa in moto e invece la proprietaria, una 41enne di nazionalità italiana residente a Castelfranco Emilia, nominata custode del mezzo, vi circolava liberamente. Incurante per di più del fatto che la vettura, una Lancia Y, fosse anche priva di copertura assicurativa e nemmeno in regola con la revisione.

Venerdì 1 novembre verso le 19.40 su viale delle Rimembranze, a Modena, la donna ha provocato un incidente tamponando un’altra automobile ferma al semaforo, fortunatamente illeso l’uomo alla guida dell’auto tamponata. Sul posto per i rilievi di legge è andata la Polizia locale di Modena che alla conducente della lancia Y ha riscontrato un tasso alcolico nel sangue sufficiente a collocarla nella seconda fascia individuata dall’articolo 186 del Codice della Strada.

Per lei è scattata quindi, oltre al ritiro della patente, la denuncia penale per guida in stato di ebbrezza: sarà l’Autorità giudiziaria a stabilire l’ammontare della pena pecuniaria, considerando le aggravanti e la durata di sospensione, o meglio la revoca, della patente di guida, come prevede la legge per chi conduce un veicolo già sottoposto a sequestro.

Gli agenti della Municipale hanno quindi sanzionata l’automobilista per guida distratta, per la mancata revisione, per la mancanza di copertura assicurativa del mezzo e perché circolava con un veicolo sotto sequestro: il tutto per un importo complessivo di alcune migliaia di euro. Inoltre, in questi casi la legge prevede anche la revoca della custodia del veicolo e la perdita stessa della proprietà del mezzo.

Pubblicato in Cronaca Modena

Guareschi, Capelli e Brigati: “La tutela dell’ambiente riguarda tutti, un plauso alla Polizia Locale che ha identificato e sanzionato il responsabile”

Busseto, 4 novembre 2019 

Continua la cattiva ed indecorosa abitudine, da parte di alcuni sconsiderati cittadini, di abbandonare rifiuti di vario tipo su suolo pubblico. Infatti, nonostante i numerosi, anche recenti, interventi effettuati dalla Polizia Locale del Comando Intercomunale di Busseto, Roccabianca e Soragna, si registrano ancora episodi di questo tipo in diverse zone pubbliche dei territori comunali. In particolare, dagli inizi di ottobre, una zona residenziale del Comune di Busseto è stata teatro, nel corso di alcune tarde serate, di ripetuti e fastidiosi episodi di abbandono di rifiuti solidi urbani di tipo domestico. Alcuni residenti nella zona hanno, quindi, allertato la Polizia Locale al fine di avviare le ricerche dei responsabili. Gli agenti, coordinati dal Comandante Massimiliano Deleo, dopo aver esaminato minuziosamente il contenuto di ogni singolo sacchetto, si sono avvalsi di sofisticate strumentazioni tecnologiche in uso al Comando (tra le quali l’ultima e modernissima telecamera mobile recentemente acquistata dall’Amministrazione Comunale) e delle preziose testimonianze di alcuni cittadini, tra i quali anche un assessore che abita nelle vicinanze della zona incriminata.

Si tratta di un cittadino residente nelle vicinanze che, invece di procedere al normale smaltimento tramite porta a porta, ha pensato di sbarazzarsi dei relativi rifiuti in modo incivile ed a costo zero. La persona, convocata immediatamente presso gli uffici della PL e messa davanti alle numerose prove raccolte, non ha potuto fare altro che ammettere le proprie responsabilità. Il soggetto è stato, quindi, sanzionato in base alle normative vigenti e dovrà pagare una sanzione molto salata, con l’obbligo di immediato e corretto smaltimento dei rifiuti in questione. “Il personale del Comando continuerà ad intensificare questi controlli territoriali, sia diurni che notturni, al fine di sanzionare gli eventuali trasgressori. Si ricorda, inoltre, che, nei casi più gravi, per queste tipologie di violazioni sono previste anche sanzioni di tipo penale. Come spesso accade, sono risultate determinanti le testimonianze dei cittadini. Rinnoviamo, quindi, l’invito alla popolazione a contattare, sempre, le Forze dell’Ordine e gli operatori di Polizia Locale per qualsiasi segnalazione, esigenza, richiesta di informazioni o intervento”, dichiara il Comandante Massimiliano Deleo

Soddisfatti della buona riuscita dell’intervento della Polizia Locale anche gli assessori Stefano Capelli ed Elisa Guareschi, insieme al consigliere Nicolas Brigati. “Il 2019 - ha evidenziato l’assessore Capelli - è stato un anno di ingenti investimenti destinati alla nostra Polizia Locale, in termini di automezzi e di attrezzature che possano servire per la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica e per contrastare quei fenomeni di inciviltà che, ultimamente, sono diventati una cattiva abitudine. Al lavoro degli agenti della Municipale, sempre in prima linea, si deve aggiungere quello degli agenti accertatori il cui compito è educare ad un corretto conferimento dei rifiuti e spiegare la tariffazione puntuale e le relative svuotature”. Il ringraziamento al lavoro svolto dalla Polizia Locale arriva anche dall’assessore Elisa Guareschi che ha messo in luce l’importanza dell’azione di controllo quotidiana del territorio come mezzo di contrasto all’atto incivile dell’abbandono dei rifiuti e come mezzo di promozione della corretta gestione degli stessi: “Serve un cambio di prospettiva che comprenda la volontà di rispettare le più semplici norme del buonsenso oltre che il decoro urbano. Obiettivi ambiziosi che possono essere raggiunti solamente con la collaborazione di tutti i cittadini e con la comprensione che le regole vanno rispettate in quanto tali e non solo perché altrimenti scatta la sanzione. La Polizia Locale - conclude - ha svolto un lavoro meticoloso che ha portato ad un risultato eccellente e ha permesso di individuare il responsabile di questo ignobile gesto. La tutela dell’ambiente riguarda tutti noi, nessuno escluso”. Il consigliere con delega all’ambiente Nicolas Brigati ha, infine, concluso sottolineando l’importante lavoro che l’Amministrazione sta portando avanti da inizio mandato per la tutela dell’ambiente: “Il decoro di Busseto e la tutela all’ambiente che ci circonda sono due tasselli importanti su cui stiamo lavorando. La Polizia Locale ha svolto un ottimo lavoro nel rintracciare e nel sanzionare il cittadino responsabile dell’abbandono di rifiuti: ognuno di noi deve fare la sua parte, nel rispetto delle regole, per far sì che tutti i meccanismi - come la raccolta differenziata - messi in atto per tutelare e migliorare l’ambiente che ci circonda siano efficaci. Mi auguro che i cittadini continuino il percorso intrapreso in questa direzione, anche continuando a segnalare gli episodi di abbandono, come avvenuto in questo caso”. 

Si ricorda che il personale di Polizia Locale di Busseto è raggiungibile telefonicamente al numero di Pronto Intervento 329/9056187.

Pubblicato in Cronaca Parma

L’evento “Io mi prendo cura - Parliamo di caregiver: riflessioni, sostegno e prospettive” si svolgerà a Parma nelle giornate dell’8, 12, 14 e 15 novembre e nasce all’interno delle azioni promosse dal Tavolo dei Piani di Zona, in riferimento alle indicazioni regionali in tema di “valorizzazione e riconoscimento del ruolo del caregiver familiare nel sistema dei servizi sociali, socio sanitari e sanitari e azioni a loro sostegno”. 

L’evento è organizzato dal Comune di Parma e dai Comuni del Distretto in collaborazione con l'Università di Parma, Aisla, Anffas, Asp ad Personam, cooperativa sociale “Aurora/Domus”, cooperativa sociale “Società La Dolce”, cooperativa sociale “Proges” e Forum Solidarietà e ha il patrocinio della Regione Emilia Romagna e del Cirs - Centro Interdipartimentale di Ricerca Sociale.

“E' fondamentale che le istituzioni - ha introdotto Laura Rossi, assessora al Welfare del Comune di Parma – si occupino sempre di più dell'importante risorsa sociale rappresentata dai cargiver, figure basilari all'interno di tanti nuclei famigliari per i quali è necessario immaginare un ventaglio di nuovi servizi, servizi “di sollievo” e di supporto, che vadano a integrarsi e sostenere quelli che le associazioni mettono già in atto sul territorio”.

Chiara Scivoletto, sociologa, docente e direttore del CIRS dell'Università di Parma, ha sottolineato il ruolo del Centro Interdipartimentale di Ricerca Sociale: “sosteniamo con soddisfazione questa serie di incontri che rispondono pienamente alla vocazione di ricerca sociale sul territorio propria del nostro Centro”.

Il programma è stato spiegato nel dettaglio da Emanuela Roncoroni, settore Sociale - S.O. Non Autosufficienza del Comune di Parma, con gli approfondimenti dei rappresentanti dei servizi accreditati e delle associazioni componenti il tavolo Non Autosufficienza del Piano di Zona del Distretto Parma.

L’evento in programma è strutturato su 4 giornate. 

 

Venerdì 8 novembre, nell'Aula Magna dell'Università, si svolgerà il seminario di apertura, dedicato ad approfondire le tematiche del “prendersi cura di chi si prende cura”, con la presentazione della rete dei servizi e la narrazione di buone prassi e una riflessione a più voci sul fine vita

Il workshop di martedì 12 novembre (presso la sede Anffas di via Casaburi 15) sarà un approfondimento su “Sguardi  legislativi: i diritti dei caregiver”, mentre quello di giovedì 14 (nella sala Truffelli di Forum Solidarietà in via Bandini 6)  sarà un laboratorio esperienziale con pratiche relative al prendersi cura di se stessi

La giornata conclusiva di venerdì 15 novembre si terrà nella sala del Consiglio Comunale, con la restituzione del lavoro di formazione fatto dal gruppo di caregiver che avrà effettuato il percorso, la presentazione del lavoro svolto in tema di psicologia a domicilio e le conclusioni con rilancio di nuove proposte di lavoro.

Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Facebook: @officialparma Twitter: @ComuneParma

 

Il termine anglosassone “caregiver” è entrato ormai stabilmente nell’uso comune: indica “colui che si prende cura” e si riferisce a tutti i familiari che assistono un loro congiunto ammalato e/o disabile, in forma gratuita, in virtù dei legami affettivi. In Italia in media il 17,4% della popolazione (oltre 8,5 milioni di persone) è caregiver.

La figura del caregiver rappresenta una risorsa per le istituzioni in termini di sostegno nel progetto assistenziale e di aumento del capitale sociale della comunità, oltre che di forte stimolo per le reti di associazionismo che sostengono, per la loro parte e con le loro competenze, i caregiver familiari.

Il convegno si propone di indagare il lavoro di cura, vista la sua importanza e il rilievo sociale, che, in considerazione delle trasformazioni sociali ed economiche che hanno portato a cambiamenti rilevanti nella composizione e nell’organizzazione familiare, ha assunto sempre più, rispetto al passato, un carattere intergenerazionale, impegnando sempre più anche giovani adolescenti, e che è spesso difficile e gravoso: spesso infatti il caregiver vive una situazione in cui la malattia/disabilità del proprio caro è costantemente al centro della sua attenzione, privandolo di spazi propri in cui potersi rigenerare. 

Le giornate dell'evento metteranno quindi in luce quanto sia importante anche “prendersi cura di chi si prende cura”, nella consapevolezza che l’impegno costante del caregiver può mettere a dura prova il suo equilibrio psico-fisico e l’equilibrio dell’intero nucleo familiare e può avere implicazioni sul piano fisico, relazionale, emozionale ed economico; implicazioni che, se non adeguatamente trattate, possono ripercuotersi negativamente anche sulla persona assistita e per le quali sono quindi necessari supporti e una giusta sensibilizzazione.

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I danni sulle strade della Montagna ovest, che però risultano tutte percorribili, anche se alcune a senso unico alternato.

Parma, 4 ottobre 2019 –

In conseguenza delle precipitazioni molto abbondanti di ieri, si sono registrate sulla viabilità provinciale diverse criticità sui reticoli scolanti a causa di tracimazioni di rii che si sono riversati sulle strade provinciali, provocando intasamenti di cunette e tombini.
I danni più rilevanti si sono registrati nella Montagna Ovest.

In alcuni punti questa situazione ha ingenerato degli smottamenti, che hanno riguardato:
- Sp 66 di Compiano vicino al castello di Compiano,
- Sp 20 del Bratello 
- Sp 19 del Manubiola
- Sp 359R di Salsomaggiore – Bardi tra Masanti e Ponte Ceno,
- Sp 25 delle Pianazze
e anche la riattivazione della frana storica di casa Selvatica sulla Sp 15 di Calestano – Berceto.

Si sta ancora completando la conta dei danni, ma da una prima stima sommaria, la cifra si aggirerebbe intorno ai 300 mila euro.

Il personale della Provincia  - Servizio Viabilità, coadiuvato da ditte esterne, ha monitorato la situazione dalle prime ore della domenica per mantenere in esercizio la viabilità.
Tutte le strade risultano percorribili, anche se alcune a senso unico alternato.

Nella foto: la Sp 66 di Compiano invasa dall’acqua.

Lunedì, 04 Novembre 2019 14:56

Vandali in azione al Parco Augusto

Uno stillicidio di danni quello che colpisce da alcuni mesi il parco Augusto a Novellara: di giorno in giorno si riscontrano danni ai giochi, compresi quelli più recenti, alle panchine decorate dall’Istituto Chierici, vandalismi e scarso rispetto della pulizia delle aree. 

L’ultimo episodio risale proprio a questo fine settimana: gli operatori ecologici si sono trovati di fronte ad aree gioco sporcate intenzionalmente e graffiti sui muretti, oltre che alla vetrina del booksharing ridotta in frantumi e a cestini della raccolta differenziata in cui sono stati scoppiati petardi.

In corso la segnalazione ai Carabinieri per denuncia contro ignoti; al vaglio anche le registrazioni delle telecamere di sorveglianza.

Il Comune di Novellara è coperto dall’assicurazione sugli atti vandalici per una franchigia di 1500 euro, che non potrà coprire tutti i danni quantificati dai tecnici comunali nel corso del sopralluogo.

L’Amministrazione chiede la collaborazione dei residenti della zona del Parco, domandando a chi abbia visto o sentito qualcosa di mettersi in contatto con l’Ente, facendo appello al senso civico degli abitanti che amano e rispettano il Parco come luogo di aggregazione e svago.

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Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia

I Carabinieri di Parma Oltretorrente hanno tratto in arresto un cittadino nigeriano, di 37 anni, residente a Frosinone censurato, perché sorpreso in via Bormioli mentre vendeva una dose di cocaina per il valore di 50 €.
A seguito della perquisizione personale sono stati rinvenuti occultati addosso 10 involucri contenenti cocaina nonché 430 € in contanti presumibilmente provento dell’attività di spaccio. Al momento del controllo ha opposto resistenza con spintoni e calci ai militari operanti, fortunatamente rimasti illesi. Trattenuto presso le camere di sicurezza in attesa del rito per direttissima.

Pubblicato in Cronaca Parma

Un riconoscimento della Regione Emilia-Romagna ad un progetto dell'Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Parma.

S’intitola “Abbattere barriere per produrre equità” il progetto dell’Assessorato alle Pari opportunità del Comune di Parma che si è aggiudicato l’etichetta GED – Gender Equality and Diversity, all’interno della V edizione del Premio ER.Rsi Innovatori responsabili.

Ieri a Ravenna la cerimonia di premiazione, a cui ha presenziato l’assessora alle Pari opportunità Nicoletta Paci, al Classis Ravenna – Museo della Città e del Territorio. Il Premio Innovatori Responsabili è un concorso annuale con cui la Regione Emilia-Romagna promuove e valorizza i progetti realizzati da imprese, associazioni e istituzioni pubbliche impegnate nell’attuazione degli obiettivi di sostenibilità indicati dall’ONU con l’Agenda 2030. 

L’etichetta “GED” (Gender Equality and Diversity Label -Etichetta di diversità e parità di genere) è introdotta dalla Legge regionale per la parità e contro le discriminazioni di genere (L.R. 27 giugno 2014 n.6) ed è un riconoscimento destinato a una buona pratica relativa all’adozione di un modello organizzativo che favorisca il benessere dei lavoratori e delle lavoratrici, valorizzandone le diversità e le competenze, nonché il valore economico, sociale e culturale di politiche non discriminatorie nei luoghi di lavoro. 

Il progetto presentato è stato realizzato all’interno del programma europeo denominato IUC,acronimo di “International Urban Cooperation”, che ha visto la città di Parma abbinata a quella di Fredericton, New Brunswick in Canada. 

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Gli obiettivi, a partire dalla creazione di una metodologia replicabile, sono l'identificazione delle barriere che impediscono percorsi di carriera per le donne nell'organizzazione municipale. Gli strumenti saranno utili per individuare i programmi e/o le modifiche dei percorsi che riguardano le carriere delle risorse umane e, in particolare delle donne, per affrontare gli ostacoli identificati e rimuoverli. 

Le attività sono state realizzate a partire dalla lettura dei bisogni, delle necessità, dei desideri, dei percorsi che riguardano donne e uomini. Le attività hanno visto la realizzazione di focus Group, a cura di esperte dell'Università di Parma, con il coinvolgimento e l'ascolto del personale dipendente (16 Dirigenti, 16 Posizioni Organizzative e 16 istruttori in incontri suddivisi per genere) del Comune di Parma. L'analisi del Focus Group ha condotto alla realizzazione di un questionario composto da 33 domane (chiuse e aperte) per indagare le opinioni di tutto il personale del Comune di Parma rispetto al tema dell'avanzamento di carriera delle donne. Seguirà la condivisione di una serie di indicatori per misurare l'uguaglianza di genere sul posto di lavoro e il confronto dei set di dati tra il Comune di Parma e il Comune di Fredericton (Canada) per cogliere le somiglianze le e differenze. Si giungerà alla stesura di un rapporto finale con la valutazione degli ostacoli identificati, per individuare potenziali iniziative e/o cambiamenti nell'organizzazione del Comune di Parma e nell'organizzazione del Comune di Fredericton. E’ stato previsto anche un corso di formazione per il personale del Comune di Parma e la stesura di linee guida.

Nel giardino pertinente all’abitazione sono stati recuperati, dentro un barattolo di plastica rossa, 11,40 grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina, suddivisa in 14 dosi in cellophane termosaldato, mentre all’interno dell’appartamento è stata rinvenuta la somma di 1.610 euro in banconote di vario taglio, probabile provento di spaccio.

Questo il risultato di un'indagine svolta dal Personale del Commissariato di Polizia di Stato di Mirandola, che ha denunciato in stato di libertà un cittadino marocchino di 26 anni, titolare di permesso di soggiorno di lungo periodo, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. 

Gli agenti di Polizia avevano notato uno strano “via vai presso l'abitazione di via Calatafimi a Mirandola, in provincia di Modena, dove era stata avviata una vera e propria attività di spaccio a domicilio.

Agiva con molta cautela, senza scendere in strada e fissando appuntamenti nell’arco dell’intera giornata proprio per non fare sorgere sospetti ed evitare assembramenti sotto casa; i clienti dovevano accertarsi prima di entrare nel condominio che non vi fosse nessuno nei dintorni.

Gli agenti, su delega dell’Autorità Giudiziaria, con l’ausilio di una unità cinofila della Polizia di Stato, hanno effettuato una perquisizione personale e locale con esito positivo. 

 

Pubblicato in Cronaca Modena

Finanziati 26 progetti in territorio montano per un importo superiore a 3 milioni di euro. A complimentarsi con lo staff tecnico è prima di tutti il Presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza, Fausto Zermani, che commenta: “Essere riusciti a presentare 31 progetti, e di questi vederne finanziati 26, è davvero un grande risultato. La nostra montagna va sostenuta con investimenti che mantengano integro il territorio e tutelino i suoi abitanti e le attività produttive in essere. L’impegno e la dedizione del personale tecnico e operativo in forza al comprensorio montano dimostra quanto il Consorzio tenga e creda in un approccio che preservi il territorio e lo rilanci assicurando a chi resta e a chi vuole tornare una maggior qualità della vita”.

Si tratta di progetti riferiti ad interventi volti alla prevenzione di danni da fenomeni franosi rispondenti al bando PSR (Piano di Sviluppo Rurale) 2014/2020 misura n. 5.1.01 della Regione Emilia Romagna (linea di finanziamento regionale indirizzata a investimenti in azione di prevenzione volte a ridurre le conseguenze delle calamità naturali e avversità climatiche – prevenzione danni da fenomeni franosi al potenziale produttivo agricolo).

I progetti finanziati sono così distribuiti sul territorio: 5 per il comune di Alta Val Tidone, 4 per il comune di Gropparello, 5 per il comune di Morfasso, 4 per il comune di Pianello Val Tidone, 2 per il comune di Farini, 1 per il comune di Bobbio, 1 per il comune di Bettola, 2 per il comune di Ferriere, 1 per il comune di Travo e 1 per il comune di Corte Brugnatella.

Per ognuna delle segnalazioni ricevute, a seguito dei sopralluoghi effettuati dai tecnici del Consorzio, è stato redatto un progetto di intervento.

Presenti nei progetti: briglie in gabbioni allo scopo di rallentare la velocità delle acque e contrastare l’erosione e di conseguenza migliorare le condizioni di stabilità dei versanti e mitigare i fenomeni franosi; traverse, palificate e briglie in legname per stabilizzare i versanti e intercettare e incanalare i canali montani; drenaggi per l’emungimento delle acque sotterranee per la raccolta e il convogliamento delle acque che si infiltrano nel sottosuolo al fine di prevenire movimenti franosi; la pulizia e la sistemazione di canali per favorire il deflusso delle acque di scolo.

In linea generale ogni progetto proposto è pienamente coerente con l’obiettivo dell’operazione (5.1.01 del PSR) e risponde al fabbisogno di ripristinare il potenziale produttivo agricolo e forestale danneggiato e introduce adeguate misure di prevenzione contribuendo al sostegno della prevenzione e della gestione dei rischi aziendali: 39 le aziende agricole coinvolte.

Parlando di iter burocratico: per i progetti finanziati sarà redatto un progetto esecutivo finale a cui seguirà l’approvazione della Regione Emilia Romagna e l’affidamento e la realizzazione in un tempo massimo di 18 mesi (dall’approvazione della Regione).

Pubblicato in Ambiente Piacenza
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