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Muove i primi passi il progetto “La Cittadella dei Ragazzi” che prevede l'utilizzo di parte degli spazi dell'ex ostello della Cittadella per trasformarli in luogo di incontro intergenerazionale, un luogo aperto a famiglie, bambini, giovani e anche un luogo di formazione per disabili.

Lo spazio, di proprietà del Comune, verrà gestito per 10 anni dalla cooperativa Emc2 che è partita oggi aprendo, informalmente, gli spazi, dove al momento è stato avviato un progetto dedicato ai disabili, ma che, nel tempo, saranno arricchiti da tante proposte con laboratori di coworking, spazi gioco per i bambini, spazi di lettura ed espositivi. Insomma un luogo protetto ma aperto a chi frequenta il Parco della Cittadella, alle realtà associative del territorio ed, in generale, al territorio stesso. Lo hanno presentato, questa mattina, l'Assessore al welfare, Laura Rossi, il Presidente di Emc2, Luca Cenci; il Responsabile dei Servizi Socio Educativi di Emc2, Paolo Lommi; con loro anche il Delegato alla Disabilità, Mattia Salati.

“La scelta dell'Amministrazione – ha spiegato l'Assessore Laura Rossi – è stata quella di mettere a disposizione della città questo luogo, come punto di incontro aperto alla comunità, a chi frequenta il parco della Cittadella, alle famiglie, ai bambini, ai giovani, ma anche ai nonni ed alle altre realtà che insistono sul territorio, per farne un luogo di condivisone, di studio, di gioco. Oggi presentiamo uno spazio accogliente ed innovativo, per le progettualità che verranno messe in campo da Emc2 che ha vinto l'appalto per la sua gestione. E' una spazio che si connoterà per progetti partecipati, condivisi con chi lo frequenterà, uno spazio di crescita e di relazioni. A breve verrà allestito il Temporary Shop di Emc2 con i prodotti realizzati dai ragazzi disabili”. La data è fissata per il 30 novembre, con l'apertura del Flagship Store Emc2, con la vendita di oggetti creati da persone inserite nei laboratori di Emc2 a Fotanellato, Vigheffio e Cittadella: con miele ed essenze di lavanda, ottenuti dal progetto di agricoltura sociale in corso alla Fattoria di Vigheffio.

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A dicembre gli spazi inizieranno ad animarsi con una serie di eventi realizzati in collaborazione con associazioni e gruppi del territorio che collaboreranno con Emc2: Cem Lira, Aps Girocla, Aps Slegati, Orso Ludo, Cooperativa Sei da me. Grazie al loro coinvolgimento verranno realizzate attività laboratoriali multidisciplinari anche per persone disabili, progettate e realizzate iniziative ricreative e culturali, sperimentate pratiche innovative per la promozione di progetti di vita per le persone con disabilità, per l’educazione famigliare ed il sostegno e promozione della genitorialità.

Il Presidente di Emc2, Luca Cenci, ha ribadito l'impegno di Emc2 a dare seguito ad un progetto che “è una sfida”. “Lo spazio – ha spiegato – è uno spazio di inclusione che si propone di far tornare a nuova vita l'ex ostello, che si contraddistinguerà come luogo di accoglienza, secondo quella che è la mission di Emc2, ed in cui, accanto al percorso di crescita per disabili, già avviato, potranno trovare accoglienza famiglie, giovani, per una realtà aperta a tutti”.

Paolo Lommi si è soffermato sul progetto educativo che Emc2 intende attuare, per un luogo aperto e inclusivo in cui verranno messe in campo diverse attività. “Siamo partiti – ha precisato – con attività rivolte ai disabili e con percorsi legati all'inserimento lavorativo. Proseguiremo con l'attivazione di laboratori, spazio giochi bimbi, proposte pomeridiane per i bambini, a cui si affiancheranno anche l'attivazione di un punto ristoro, spazi espositivi e servizi Wi – Fi”.

“La Cittadella dei ragazzi” è un progetto promosso dall’assessorato al welfare e attuato dalla cooperativa Emc2 che si è aggiudicata l’appalto di durata decennale per gestione del servizio pubblico che verrà erogato negli spazi dell’ex ostello del parco della Cittadella.

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L'obiettivo è creare un vero e proprio spazio a favore della comunità, luogo di incontro, ma anche di crescita che prevede la realizzazione di uno spazio laboratoriale, di uno spazio gioco e di diverse attività complementari, che si potranno avvalere anche della presenza di un punto ristoro. Gli spazi su cui si articolano le attività che verranno messe in atto da Emc2 contano sul piano terra e su una porzione del primo piano dell’ex ostello, per un totale di circa 600 metri quadrati. Al piano terra si trova lo spazio più ampio, circa 500 metri quadrati, con i servizi igienici, gli spazi per le attività laboratoriali, spazi espositivi, ludici e con la caffetteria. Al primo piano ambienti che potranno essere destinati alla sala lettura, al co-working e ad esposizioni. Emc2, inoltre, potrà contare anche sua una porzione a verde funzionale all’edificio: il giardino che si trova di fronte all’ingresso, in cui sarà possibile dare seguito ad attività specifiche, ma anche la zona a verde collocata tra l’edificio ed i bastioni.

Il progetto de “La Cittadella dei ragazzi” costituisce, quindi, uno spazio di accoglienza intergenerazionale aperto alle famiglie, intese in senso lato, compresi i nonni e gli zii, e, naturalmente, bambini, adolescenti e giovani generazioni in genere, compresi gli studenti. Uno spazio protetto, quindi, ma non chiuso, in cui verranno attuati progetti a favore di soggettidisabili.

Con l’assegnazione del servizio ad Emc2 prende avvio la progettualità promossa dalla cooperativa, sulla base degli indirizzi stabiliti dal Comune. Emc2 ha una consolidata esperienza in campo sociale: nata nel 2003, come Averla, diventa Emc2 onlus nel 2012, con la fusione di quattro cooperative del territorio: Averla, La Giunchiglia, Garabombo e Eumeo. Oggi conta 130 lavoratori soci, 120 non soci, 2 soci sovventori, 28 volontari. Ha iniziato sviluppando settori dei servizi ambientali e di manutenzione del verde pubblico ampliando, poi, il proprio raggio di azione in tema di servizi sociali in genere, con l’inserimento al lavoro di soggetti con disagio. Nel 2018 ha tenuto 19 tirocini formativi, 12 percorsi educativi e 46 percorsi di monitoraggio rivolti a lavoratori dipendenti.

 

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Michele Belmessieri, dopo aver realizzato l'anno scorso il primo stradario parmigiano a vignette è ora pronto a presentare il secondo volume. Per la realizzazione sta effettuando una campagna di raccolta fondi sulla piattaforma Kickstarted, che finirà il 30 novembre 2019 e che per ora ha raggiunto il budget per la stampa di 250 copie. Tutte le persone che vogliono partecipare possono visitare la pagina Facebook stradarioparmigiano con le informazioni. 
 
L'iniziativa editoriale che lo vede impegnato in prima persona e che è composto da una serie totale di tre volumi racconta tramite la toponomastica la biografia dei personaggi a cui sono state intitolate le vie, spesso poco conosciute. Un piccolo manuale suddiviso in base ai quartieri cittadini con le caricature divertenti e una breve biografia di ciascuno. In questo volume ci sarà anche una particolare appendice di approfondimento sui monumenti scomparsi della città. 
 
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Il progetto fin dalla sua prima edizione ha avuto il patrocinio del Comune di Parma e per questo nuovo volume l'introduzione sarà scritta dall'assessore alla cultura Michele Guerra. La vendita delle nuove copie dovrebbe iniziare a metà dicembre al costo di euro 10 e tutto il ricavato, come lo scorso anno, sarà devoluto alla Fondazione Matteo Bagnaresi Onlus. 
 
Per il 2020 in concomitanza con Parma Capitale della Cultura, a conclusione del progetto, vi sarà il terzo volume dello stradario con il 365esimo personaggio (uno per ogni giorno dell'anno). 
 
 
Foto e intervista a cura di Francesca Bocchia 
 
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Mercoledì, 20 Novembre 2019 14:59

Parma: Flash mob musicale in Oncoematologia pediatrica

In occasione della Giornata internazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza i Giocamici, i volontari di Noi per Loro, le insegnanti, i genitori e soprattutto loro, i giovani ricoverati, scendono in pista

Alle 11 in punto la colonna sonora di Friends, la serie americana che ha spopolato in tv, ha invaso i locali dell’Ospedale dei bambini per coinvolgere personale, genitori e giovani pazienti in un balletto che si è snodato tra atrio e corridoi dell’Oncoematologia pediatrica portando una ventata di novità e di sana follia in reparto.

A lanciare questa improvvisa performance la coordinatrice infermieristica Maria Luisa Zou insieme al personale dell’Onco, le insegnanti della Scuola in Ospedale, i volontari di Giocamico, con l’intento di regalare un momento di spensieratezza a chi, per professione o per cura, passa le giornate in un reparto dove le emozioni sono sempre a tinte forti. A sostenere l’iniziativa l’immancabile associazione Noi per Loro.

Il flash mob è stata l’occasione per celebrare la Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, il 20 novembre, e la scelta della sigla di Friends - I'll be there for you - un omaggio all’amicizia. 

“Sono momenti di leggerezza in cui vogliamo coinvolgere i nostri pazienti – spiega Maria Luisa Zou – ma credo siano momenti importanti anche per il personale, perché sorridere insieme ci aiuta ad affrontare meglio anche il nostro lavoro che ci mette a contatto ogni giorno con la sofferenza di bambini e ragazzi. E inevitabilmente ne siamo sempre profondamente coinvolte”.

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Personale del Commissariato di Polizia di Sassuolo ha tratto in arresto un uomo di 41 anni e una donna di 32, responsabili in concorso del reato di rapina aggravata.

Intorno alle ore 5.00 di ieri mattina, è giunta una segnalazione sulla linea di emergenza 112NUE da parte della vittima, il titolare di un panificio, che poco prima era stato derubato della somma di circa 1.000 euro, che la donna aveva sottratto dal registratore di cassa, mentre il 41enne lo minacciava con una bottiglia di birra in mano e una spatola tagliente utilizzata per la lavorazione del pane afferrata al momento. La coppia era poi scappata a bordo di una autovettura.

Grazie alla minuziosa descrizione dei due soggetti, gli agenti, esperti conoscitori del territorio, hanno immediatamente capito chi potesse essere l’autore della rapina, indirizzando le indagini nei confronti del 41enne, noto pregiudicato per reati contro il patrimonio e la persona, e dopo alcune ricerche sono riusciti ad intercettare la coppia in via Regina Pacis e a bloccarla.

Il malfattore ha restituito solo una parte del denaro rubato perché il resto era già riuscito a spenderlo.

La vittima, che nel corso della rapina era stata afferrata al collo, è stata refertata presso il locale pronto soccorso con prognosi di cinque giorni.

I due malviventi sono stati associati presso la Casa Circondariale Sant’Anna, come disposto dal Magistrato di Turno, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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Fioriscono nuovi giochi nel giardino del CAV (Centro di Aiuto alla Vita) e il prato di via Cima Palone si trasforma in un luogo sempre più a misura di bambino, grazie alle attrezzature donate da Parma Facciamo Squadra. 

La pioggia di sabato scorso, 16 novembre, non è riuscita a rovinare la festa di inaugurazione dove, oltre agli amici, ai volontari e alle mamme con i loro bambini erano presenti i pagliacci della Croce Rossa di Parma e di Fontanellato a scacciare il grigio delle nuvole. 

Ora il CAV ha un luogo dove i piccoli seguiti dall’associazione ma anche i bimbi del quartiere potranno giocare insieme senza correre alcun pericolo. Un giardino per tutti i bambini che potranno trovare qui un luogo aperto e pronto ad accoglierli con le loro mamme. 

Il Centro di Aiuto alla Vita di Parma attualmente segue circa un migliaio di donne e ne ospita ventisei in diverse case di accoglienza.

La donazione è frutto della raccolta fondi di Parma Facciamo Squadra 2018, coordinata da Forum Solidarietà, è sostenuta da Fondazione Cariparma con Barilla e Chiesi Farmaceutici hanno moltiplicato per quattro le donazioni dei cittadini. 

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Squadra Mobile e Polizia Municipale, a distanza di pochi giorni, hanno tratto in arresto due cittadini stranieri, un albanese di 36 anni e un marocchino di 32 anni, entrambi per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Nell’ambito dell’attività di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, nel corso di due distinte attività di indagine, attuate anche attraverso servizi di osservazione ed appostamento, gli agenti hanno individuato un “andirivieni” sospetto in entrata e uscita dalle abitazioni dei due stranieri.
Il 36enne albanese è stato tratto in arresto ieri in quanto trovato in possesso di 0,8 grammi di cocaina e di ulteriori 20 grammi della medesima sostanza, che lo straniero custodiva presso il proprio domicilio in centro storico, all’interno di un cassetto della cucina, insieme ad un bilancino di precisione e a svariati telefoni cellulari.


Il 32enne marocchino, invece, è stato fermato in via Finzi la scorsa settimana a bordo di un autoveicolo di grossa cilindrata con la scusa di un accertamento di routine. Da subito lo straniero è apparso particolarmente agitato, motivo per il quale gli agenti hanno proceduto al controllo del veicolo, dove sono stati trovati 4 involucri contenenti cocaina per un peso complessivo di 7,4 grammi.
La perquisizione è stata estesa all’abitazione, in zona Marzaglia, dove sono stati rinvenuti in un borsello in pelle appoggiato su un tavolino altri 66,91 grammi di cocaina, suddivisa in due pezzi, oltre ad un bilancino di precisione. La droga oltre a quattro cellulari e a diverse schede telefoniche sono stati sottoposti a sequestro.
Durante il controllo nelle pertinenze dell’appartamento e precisamente all’interno di una cantina, gli operatori hanno recuperato un navigatore satellitare, una borsa contenete kit di emergenza, tre cerchi in lega marcati “Maserati” e 41 scatole contenti kit di pastiglie freni della “Brembo”.
Sono in corso ulteriori accertamenti per verificare l’eventuale provenienza illecita di detti prodotti.
Il cittadino marocchino è stato tradotto presso la locale Casa Circondariale, come disposto dal Magistrato di turno, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, mentre il 36enne albanese è stato trattenuto presso le camere di sicurezza della Questura in attesa del processo con rito direttissimo.

 

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Vigili del fuoco, giovedì sciopero: Cisl, «Anche a Modena mancano uomini e mezzi»

 

Una squadra (cinque uomini) anziché due a Modena, una sola autoscala per tutta la provincia (fino a qualche anno fa erano tre), sedi di distaccamenti fatiscenti (Carpi, Sassuolo e Vignola). 

 

Non ci sono soltanto motivi nazionali alla base della protesta dei sindacati confederali dei vigili del fuoco, che hanno proclamato quattro scioperi generali. Il primo è in programma dopodomani - giovedì 21 novembre (ore 16-20). I successivi si tengono lunedì 2 dicembre (ore 10-14), giovedì 12 dicembre (ore 16-20) e sabato 21 dicembre (dalle 10 alle 14). Durante l’astensione dal lavoro sarà in ogni caso garantita l’attività di soccorso tecnico urgente alla popolazione. 

 

«La nostra situazione è a dir poco paradossale – denuncia il segretario territoriale della Fns Cisl di Modena Stefano Venturini - Il sottorganico è ormai cronico: a Modena c’è una squadra (cinque uomini) anziché due, mentre il distaccamento di Carpi, che dovrebbe avere sette unità, ne ha costantemente solo cinque in attivo. La mancanza di personale è un fenomeno comune a tutta la provincia e i vigili disponibili devono pertanto essere redistribuiti». 

 

A rendere la situazione ancor più problematica è la carenza di autoscale. Dovrebbero essercene tre (una a Modena, una a Carpi per la Bassa e una a Pavullo per la montagna): invece ne è disponibile solo una. «Questo comporta problemi legati alla tempestività nel soccorso e, allo stesso tempo, compromette la sicurezza dei colleghi, costretti a operare senza l’ausilio di un mezzo fondamentale – spiega Venturini - Quando è stato appiccato il fuoco alla sede della polizia municipale di Mirandola (21 maggio), la squadra di S. Felice ha evacuato i locali a rischio della propria incolumità perché l’autoscala ha impiegato 40 minuti per arrivare da Modena. Alcuni nostri colleghi hanno dovuto ricorrere al Pronto soccorso a causa dei fumi sprigionati». 

 

Il segretario dei vigili del fuoco della Cisl aggiunge che le sedi di alcuni distaccamenti (Carpi, Sassuolo e Vignola) sono fatiscenti, mentre Modena ha l’autorimessa inservibile perché rischiano di crollare i piani, perciò i mezzi sono lasciati all’esterno. L’obsolescenza riguarda anche i mezzi di colonna mobile, vecchi di oltre 40 anni. 

 

«Siamo dunque costretti a operare con mezzi vecchi, privi dei minimi requisiti di efficienza e, pertanto, scarsamente sicuri – sottolinea Venturini – Restiamo in attesa dei mezzi necessari per svolgere il nostro servizio di soccorso in modo adeguato, dalle autoscale alle auto pompa serbatoio, ma abbiamo bisogno soprattutto di uomini, perché non riusciamo a coprire neanche il minimo», conclude il segretario territoriale della Fns Cisl di Modena.
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Dopo la recente assegnazione alle Scuole Statali piacentine di ulteriori 40 posti di insegnanti di sostegno, “in deroga” all'organico già esistente, sarebbe d'uopo che qualcuno informasse le rappresentanze di categoria rendendole edotte dell'elenco esatto degli istituti in cui questi insegnanti saranno assunti a tempo determinato.
Non solo non si sa in quali scuole questi docenti andranno, nemmeno il luogo e l'orario in cui si svolgeranno le procedure di assunzione è stato reso noto. Un'opaca situazione che a Piacenza si è già vista in settembre, quando sono stati reclutati circa 500 docenti per le scuole di 2° grado “a porte chiuse”, senza che nessuno potesse assistere alle operazioni, nemmeno i diretti interessati. Un fatto che ha indotto la Gilda degli Insegnanti di Piacenza e Parma, tramite il suo coordinatore Salvatore Pizzo, a presentare un esposto alla Procura della Repubblica. Le scuole piacentine e quelle parmensi fanno capo a un unico ufficio interprovinciale ma a Parma le cose vanno diversamente: nonostante nella provincia vicino i posti da assegnare sono solo 30, tutte le procedure di individuazione dei docenti sono fissate per giovedì mattina. Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda di Parma e Piacenza, a tal proposito sottolinea: “I dirigenti scolastici, titolari queste procedure di assunzione, nel territorio delle due province sono ormai una categoria fuori controllo, ognuno di loro si comporta come meglio ritiene, ciò è inconcepibile in una pubblica amministrazione, è evidente che il direttore scolastico regionale e coloro che in quel di Bologna lo coadiuvano non riescono a coordinare efficacemente questo segmento professionale.  Ancora una volta chiediamo alla politica di farsi carico di questa situazione imbarazzante e provvedere di conseguenza,  nel frattempo invitiamo gli attuali vertici dell'Ufficio Scolastico Regionale a fare un passo indietro”. 
 
Gilda Insegnati 
 
Sede di Parma – Borgo delle Colonne 32 -43121 - Parma
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Sede di Piacenza: Via S. Marco, 22 – 29100 Piacenza 
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Lunedì, 18 Novembre 2019 15:20

Inaugurata a Parma la fontana delle Tre Religioni

E' stata collocata negli spazi verdi antistanti il Duc la fontana delle Tre Religioni, opera dello scultore Pietro Cascella ( Pescara, 2 febbraio 1921 – Pietrasanta, 18 maggio 2008).

Al momento hanno preso parte il Sindaco, Federico Pizzarotti; l'Assessore ai Lavori Pubblici, Michele Alinovi; l'Assessore alla Cultura, Michele Guerra, l'Assessora alle Pari Opportunità e Diritti dei Cittadini, Nicoletta Paci, l'Assessore alle Politiche Scolastiche, Ines Seletti,; il Presidente del Consiglio Comunale, Alessandro Tassi Carboni, la Consigliera Daria Jacopozzi ed il Consigliere Aggiunto Marion Gajda. Con loro anche Il Prefetto, Giuseppe Forlani; il Comandante Provinciale dei Carabinieri, colonnello Salvatore Altavilla; il rappresentante del Comando della Guardia di Finanza di Parma, tenente colonnello Andrea Magliozzi. Sono, inoltre, intervenuti i rappresentanti delle tre religioni monoteiste a Parma: don Luigi Valentini, vicario generale della Diocesi, per la comunità cattolica; Susanna Bondì, Vice Presidente comunità ebraica di Parma e Ilgarsi Kamel, Presidente della Comunità Islamica, con loro anche il coordinatore del Forum Interreligioso “4 ottobre”, Luciano Mazzoni. Al momento ha preso parte la vedova dello scultore Pietro Cascella, la scultrice Cordelia von de Steinen. Presente la classe 4 ^ E dell'Istituto Tecnico per Geometri Rondani.

“La fontana delle Tre Religioni – ha spiegato il Primo Cittadino, Federico Pizzarotti – è stata recuperata dal Comune, dopo un lungo periodo in cui è rimasta smontata nei magazzini del Comune stesso, per essere posta, non caso, in questo luogo dove veicola un messaggi di civiltà e fratellanza, in un tempo in cui le religioni sono spesso utilizzate in modo strumentale. E' un simbolo di comunità e di inclusione”.

“Si può essere diversi in una stessa comunità – ha proseguito l'Assessore ai Lavori Pubblici, Michele Alinovi – e la fontana delle Tre Religioni rimarca il fatto che Parma è una città inclusiva, aperta, dove le diverse comunità dialogano assieme. Un bell'esempio in regione ed in Italia”. L'Assessore ha ringraziato le maestranze ed i tecnici che hanno collaborato alla sua realizzazione: le ditte esecutrici Cooperativa Muratori Emiliani e Bsf, ed il team di architetti formato da Italo Iemmi, Antonello Sportillo e Giulio Viglioli.

“E' questo un momento importate per la nostra comunità – ha spiegato l'Assessora alle Pari Opportunità e Diritti dei Cittadini, Nicoletta Paci, - la fontana vuole essere un momento di unione, in un luogo di incontro”.

“Per noi – ha continuato l'Assessore alla Cultura, Michele Guerra, - il progetto di Parma Capitale Italiana della Cultura serve anche a costruire spazi di dialogo. La fontana è un esempio di dialogo multiculturale e multireligioso”.

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La vedova dello sculture Pitro Cascella, la scultrice Cordelia von de Steinen, si è soffermata sul significato dell'opera. “Mio marito aveva concepito l'idea di una scultura dedicata alle Tre Religioni fin dagli anni Novanta. Oggi, più che allora, questa fontana è attuale, per i significati che sottende: la vasca rappresenta il Mar Mediterraneo in cui si riversano gli zampilli provenienti dai simboli delle Tre Religioni, ognuna delle quali ha contribuito e contribuisce alla sua vita”.

Parole di apprezzamento sono giunte da parte dei rappresentanti delle tre religioni monoteiste e del Forum Interreligioso.

“E' molto importante essere qui oggi – ha sottolineato Susanna Bondì, Vice Presidente della Comunità Ebraica di Parma – la fontana è prima di tutto un simbolo di pace in città e nel mondo. La sua presenza è un appello quotidiano a pensare al valore di questa parola”.

“Il monumento – ha precisato Ilgarsi Kamel, Presidente della Comunità Islamica di Parma – è un simbolo che riunisce le tre religioni in nome del dialogo”.

“Le religioni – ha spiegato don Luigi Valentini, Vicario Generale della Diocesi, per la Comunità Cattolica – sono a servizio della crescita della civiltà, dell'uomo e della pace, salvaguardando le diversità”.

“La fontana – ha concluso Luciano Mazzoni, per il Forum Interreligioso – è un luogo importante per dare spazio a linguaggi e simboli che parlano all'intera umanità”.

La fontana rappresenta i simboli delle tre religioni monoteiste: cristianesimo, raffigurato da una croce; ebraismo, raffigurato dalla stella di David; la mezzaluna che rappresenta il mondo islamico ed i musulmani.

La scelta di collocare la fontana a ridosso del Duc nasce dal fatto che si tratta di uno spazio molto frequentato in un mondo, quello odierno, sempre più cosmopolita. Situata, quindi, in una sorta di crocevia pedonale, è espressione delle diverse realtà culturali e religiose del mondo: un simbolo, quindi, di coesione sociale e di dialogo interculturale.

La fontana è stata inserita nell'ambito del piano di riqualificazione, recupero e rifunzionalizzazione degli spazi esterni al Duc A ed al Duc B che costituiscono una striscia verde tra viale Mentana ed i due edifici che ospitano gli sportelli al cittadino, diversi uffici, e servizi di pubblica utilità.

Si chiude, in questo modo, la vicenda legata alla fontana che fu commissionata nel 2008 dall'allora Amministrazione Comunale. In un primo tempo avrebbe dovuto essere collocata dove oggi si trova la fontana, sempre di Cascella, situata al centro della rotatoria di strada Elevata (incrocio via Zarotto, Mantova, via Emilia). Non fu così, in quanto ne venne commissionata una nuova, sempre a Pietro Cascella. La nuova fontana, all'incrocio di strada Elevata, fu inaugurata, poco dopo la scomparsa dell'artista, nell'ottobre del 2008. Successivamente, tra il 2008 ed il 2009 l'idea fu quella di montare la fontana delle Tre Religioni nella zona dove ha sede l'Efsa, ma l'idea fu, poi, abbandonata.

La fontana delle Tre Religioni fu per anni conservata, smontata, nei magazzini del Comune in via Spezia. Da qui l'intenzione dell'attuale Amministrazione di recuperarla, valorizzandola e inserendola in una nuovo contesto urbano. Oggi, a Parma, sono presenti tre fontane di Pietro Cascella: quella dedicata alla via Emilia, situata nella rotatoria di piazzale Santa Croce; la fontana delle Tre Religioni davanti al Duc, e la fontana situata nella rotatoria all'incrocio di strada Elevata.

Il Comune ha investito circa 430 mila euro in opere, eseguite in due stralci esecutivi, per la riqualificazione del verde davanti al Duc A ed al Duc B, rifacendo il prato, gli impianti di irrigazione e quelli di illuminazione, i percorsi di connessione che l'attraversano, in modo da renderli più funzionali all'accesso e transito pedonale verso il Duc stesso.

Pietro Cascella è riconosciuto come uno dei più insigni scultori del Novecento, fu anche ceramista e pittore. Le sue sculture sono presenti in diverse parti del mondo: è l'autore del monumento di Auschwitz, dell'arco della pace a Tel Aviv e dell'omaggio all'Europa a Strasburgo.

 

 

 

Scene di quotidiana straordinarietà, che vogliono raccontare la solidarietà e l’attenzione verso il prossimo con cui ogni militare dell’Arma tutti i giorni, in Italia e all’estero, svolge il proprio servizio. Storie di ordinario eroismo, che fanno comprendere a pieno lo spirito di servizio con cui donne e uomini in uniforme affrontano silenziosamente quello che molti di loro stessi definiscono la loro missione, ovvero la tutela delle fasce più deboli e vulnerabili della società. 

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Con una tiratura di oltre un milione di copie, il Calendario Storico dell’Arma dei Carabinieri è un oggetto ambito. Nato nel 1928, dopo l’interruzione post-bellica dal 1945 al 1949, la pubblicazione del Calendario, giunta alla sua 87^ edizione, venne ripresa regolarmente nel 1950 e da allora è stata puntuale interprete, con le sue tavole, della vicinanza dell’Arma ai cittadini e, attraverso di essa, all’Italia.

Quello del 2020 è un calendario “narrativo”, da leggere. Racconta del quotidiano eroismo dei carabinieri, attraverso le tavole realizzate dall’artista Mimmo Paladino, tra i massimi autori contemporanei, celebre esponente della transavanguardia, che ha visto le proprie opere esposte permanentemente in alcuni dei principali musei internazionali, tra cui il Metropolitan Museum di New York, accompagnate da toccanti testi scritti da Margaret Mazzantini, scrittrice di fama mondiale, vincitrice di numerosi premi tra cui lo Strega e il Campiello, che con la sua prosa incisiva ha trasformato vicende reali in toccanti narrazioni.

Foto della presentazione a Parma a cura di Francesca Bocchia 

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Colonnello Salvatore Altavilla, Comandante Provincia dei Carabinieri di Parma 

Pubblicato in Cronaca Parma
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