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Bloccato un treno regionale con 40 persone a bordo con l'obiettivo di evacuare i viaggiatori e portare soccorso alle persone bisognose di assistenza sulla linea ferroviaria Parma - La Spezia, tra Borgotaro e Pontremoli -

Parma, 23 febbraio 2015 - di S.P. -

Nei giorni scorsi, nella galleria del Borgallo, sulla linea ferroviaria Parma - La Spezia, tra Borgotaro e Pontremoli, si è svolta un esercitazione di soccorso: è stato bloccato un treno regionale con 40 persone a bordo con l'obiettivo di evacuare i viaggiatori e portare soccorso alle persone bisognose di assistenza. Particolare attenzione è stata riservata: alla verifica delle condizioni di sicurezza della galleria e del treno, al soccorso dei viaggiatori, alla gestione del panico e dell'ordine pubblico a bordo del treno ed alle fasi di esodo verso l'uscita della galleria, oltre all'assistenza una volta usciti dalla stessa. Protagonista della simulazione il Gruppo Fs Italiane, con il coordinamento della Prefettura, la Provincia di Massa Carrara, la Protezione Civile, i Vigili del Fuoco, il 118, la Polizia ferroviaria, la Croce Rossa Italiana e le organizzazioni di volontariato del territorio.

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Incontro tra il Procuratore della Repubblica di Parma Antonio Rustico e il sindaco Federico Pizzarotti - 

Parma, 23 febbraio 2015 - di Salvatore Pizzo -

Nel pomeriggio di venerdì c'è stato un lungo incontro tra il Procuratore della Repubblica di Parma Antonio Rustico e il sindaco della città emiliana Federico Pizzarotti. Si sono incontrati negli uffici di Vicolo San Marcellino, il tema del vertice tra primo cittadino e capo della magistratura inquirente della locale procura è tuttora top secret. Molti sono i temi che interessano la gestione della città all'attenzione della magistratura, in primis gli scandali riguardanti le precedenti giunte che hanno prodotto una voragine nei conti del Comune e la recente situazione fallimentare del Parma Calcio di cui si sta occupando anche la Procura.

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Operazione condotta dalla Polizia Municipale dell'Unione delle Terre Verdiane su tutto il territorio degli 8 Comuni della Bassa Ovest. Grazie alle 39 telecamere dell'Unione Terre Verdiane registrati sono stati registrati circa 40 "passaggi" di auto in black list. I mezzi, di furti avvenuti in gran parte in Lombardia, erano utilizzati per attività criminali -

Parma, 20 febbraio 2015 -

Tracciate e identificate dalle 39 telecamere installate dall'Unione delle Terre Verdiane ben 26 vetture rubate, 8 delle quali inserite nella black list dei mezzi utilizzati per attività criminali.

E' l'esito della maxi operazione condotta dalla Polizia Municipale dell'Unione delle Terre Verdiane dall'inizio dell'anno alla metà di febbraio su tutto il territorio degli 8 Comuni della Bassa Ovest.
Tutte le targhe e foto dei mezzi, con relativi particolari, e i dati acquisiti sono stati trasmessi in tempo reale alle Forze dell'Ordine dagli Agenti e dagli Ispettori del Corpo Unico di Polizia Municipale capitanati dal Comandante Luciano Soranno.

"Un grande lavoro, senza dubbio uno dei più importanti nell'area del Nord Italia nel corso del 2015 condotto dalla nostra Polizia Municipale – spiega il Presidente Andrea Massari -, impegnata nell'analisi e nel controllo dei dati. Un grande lavoro, ancora, che dimostra l'importanza della tecnologia di videosorveglianza a servizio della sicurezza del territorio e nei suoi punti strategici. Un dato che voglio sottolineare con forza, visto che ogni tanto qualcuno dipinge questi strumenti come uno spot per il sindaco e l'assessore di turno. Giustamente i cittadini chiedono di vedere i risultati degli investimenti fatti per la sicurezza e l'operazione della PM dell'Unione Terre Verdiane oggi dimostra che abbiamo intrapreso la strada giusta. A maggior ragione, insieme all'assessore Iaconi Farina, voglio ringraziare tutti i nostri agenti ed operatori".

Tra le tipologie di veicoli ricorrenti usati per compiere tentativi di furti o azioni criminose spiccano Golf, Audi, Bmw e vetture di grossa cilindrata. Salvatore Iaconi Farina, Assessore dell'Unione con delega alla Polizia Municipale, rivela che ci sono novità: "Le bande più organizzate sembrano prediligere mezzi più potenti. Ladri di piccolo cabotaggio in grado però di mettere a segno furti ai danni dei cittadini, rubano auto anche più piccole che gli capitano a tiro, quasi sempre nere o grigie. In questa tornata ci hanno sorpreso, tuttavia, la comparsa di automobili bianche che da tempo non si vedevano coinvolte".

maxi operazione terre verdiane rid

                         l'Ispettore Massimiliano De Leo, il Comandante Luciano Soranno, l'Assessore alla Polizia Municipale dell'Unione Terre Verdiane                                                                                          Salvatore Iaconi Farina e il Presidente dell'Unione Terre Verdiane Andrea Massari

"Il passaggio delle 26 automobili è stato registrato nelle "terre verdiane" con un picco all'accesso nei punti strategici di ingresso e di fuga del territorio – ha sottolineato l'Ispettore Capo Massimiliano De Leo –. Sono, dunque, aperte parecchie indagini di polizia investigativa e giudiziaria, insieme alle Forze dell'Ordine: tutti i dati vengono automaticamente trasmessi anche ai Carabinieri. Le vetture, con le quali le bande di ladri si spostano continuamente per compiere altri furti, quasi sempre risultano rubate a Milano e Brescia: in percentuale minore a Bologna. Alla guida dei mezzi i malviventi si recano verso le terre verdiane: l'orario più ricorrente dei "passaggi" monitorati è tra le 17.30 e le 23 con un picco tra le 18 e le 20 circa. Come Polizia Municipale, accertati questi dati, mettiamo un agente davanti al monitor: se viene segnalata una vettura in black list avvertiamo subito le pattuglie e le Forze dell'Ordine per avviare le indagini successive. La soddisfazione di avvalerci di uno strumento così d'avanguardia oggi in Italia è uno stimolo importante anche per la nostra attività".

Da novembre 2014 a metà febbraio 2015 sono stati circa 40 i "passaggi" di auto in black list registrati dalle telecamere di videosorveglianza: "E sono comparse targhe svizzere, albanesi, bulgare e francesi che hanno la stessa sequenza alfanumerica italiana – aggiunge De Leo - questo rende più difficili i controlli, ma con le immagini acquisite dalle videocamere riusciamo a capire se 
si tratta di veicoli italiani o targhe straniere".
"Dal sistema elettronico è stato possibile rilevare come è mutato l'assetto geografico della micro-criminalità. Abitualmente e tradizionalmente le bande di malviventi che raggiungevano il territorio della Bassa Parmense provenivano e ritornavano dal vicino capoluogo lombardo. Di recente è stato appurato che alcuni gruppi di ladri provengono anche dalla vicina Romagna" ha specificato l'assessore Iaconi Farina.

"Da alcuni mesi si è instaurato uno stretto rapporto di collaborazione con la Centrale Operativa dei Carabinieri di Parma, Fidenza, Salsomaggiore Terme e Borgo Val di Taro. Vengono regolarmente trasmesse alla nostra Centrale Operativa di Fidenza richieste d'informazioni sul transito e le caratteristiche dei veicoli oggetto d'indagine – ha evidenziato l'Ispettore Capo Roberto Soranno . L'operatore in servizio presso la Centrale Operativa delle Terre Verdiane, nel rispondere alle richieste, fornisce quindi un valido supporto all'attività d'indagine delle Forze di Polizia dello Stato in quanto la consultazione della banca dati del sistema OCR, attraverso l'impiego di un software dedicato, permette di fornire agli investigatori informazioni aggiuntive, come ad esempio, quante volte quel veicolo è transitato, in che giorni e in che orari. La capacità di tali strumenti di poter rilevare la targa dei veicoli in transito, anche se in rapido movimento ed in condizioni di scarsa luminosità, è quindi da considerarsi un elemento utile ai fini investigativi".

 

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Maxi operazione anti-droga porta al sequestro di 280 chili di cocaina ed arresti nei confronti di soggetti collegati alle "ndrine" -

Parma 20 Febbraio 2015 -

"Gufo 2013", questo è il nome dell'operazione condotta dal Gico - Gruppo investigativo di criminalita' organizzata - del nucleo operativo di polizia tributaria della Gdf di Firenze, che ha portato all'arresto di 16 persone, di nazionalità italiana, tra le province di Reggio Calabria, Bologna, Alessandria, Palermo, Modena, Parma, Genova, Milano e Pavia. A questi fermi si aggiunge un'ulteriore ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti di un cittadino colombiano, sul quale pende un mandato di arresto internazionale.

Un traffico di cocaina purissima, nascosta in blocchi di marmo e poi trasportata all'interno di un container stivato su di una nave proveniente dalla Repubblica Domenicana e giunta al porto di Genova. Numeri che fanno luce su un ampio giro di traffico internazionale di sostanze stupefacenti: 280 chili di droga sequestrata, un chilo per ogni blocco, per un valore totale di 43 milioni di euro.

Reato a cui si aggiunge l'aggravante di agevolare associazioni mafiose che ha fatto scattare l'ordine di custodia cautelare da parte del Gip del Tribunale di Firenze, Erminia Bagnoli, su richiesta della Dda diretta dal procuratore capo Giuseppe Creazzo. Il filone investigativo si ha preso il via sulla scia dell'operazione "'Lupicera", chiusa nel 2013 con l'arresto di 13 persone legate alla "ndrina" dei "Facchineri".
Un contesto che ha fatto emergere ulteriori personaggi coinvolti, prevalentemente di origine calabrese, che attraverso una fitta rete di contatti con trafficanti sudamericani, hanno gestito in maniera sistematica ingenti importazioni di droga verso l'Italia.

Pubblicato in Cronaca Emilia
Venerdì, 20 Febbraio 2015 12:20

Parma - Stalking, donna perseguitata dal collega

Perseguitava la collega con messaggi, chiamate e pedinamenti costringendola addirittura a cambiare abitazione e lavoro: ieri è stato notificato allo stalker il provvedimento di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla donna -

Parma, 20 febbraio 2015 -

L'uomo, 47 anni, ha iniziato a mandare messaggi insistenti perché voleva una relazione con la collega, trentenne. Al rifiuto della donna, i messaggi sono poi sfociati in pedinamenti e telefonate via via sempre più insistenti, costringendola addirittura a cambiare abitazione e lavoro.

Esasperata si è rivolta alla Polizia. "La devi smettere, lei non gradisce" - il consiglio ricevuto dai poliziotti ma l'uomo non dandosi per vinto, ha ricominciato a perseguitarla. Recatasi di nuovo alla Polizia, gli agenti, dopo aver raccolto tutti gli elementi, hanno inviato un'informativa al GIP che ha subito emesso un provvedimento di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla donna, notificato ieri allo stalker.

Pubblicato in Cronaca Parma

La famiglia fermata per un controllo dalla Municipale, senza cinture di sicurezza, ha finto un grave problema di salute: denunciato e sanzionato il padre con 324 euro di multa -

Modena, 20 febbraio 2015 -

Pensava di farla franca F.S., modenese di 36 anni, che è stato fermato per un controllo, nel pomeriggio di mercoledì, dalla Municipale in zona Vignolese. L'uomo era in macchina con la famiglia, moglie e due bambini: la moglie accanto al conducente teneva in braccio la figlia di quattro anni e dietro sedeva il figlio di sei. Tutti senza cintura di sicurezza.

Gli agenti lo hanno fermato facendogli notare l'inosservanza delle regole per il corretto trasporto dei bambini, ma il padre di famiglia non ha esitato a giustificare la dimenticanza delle cinture, chiedendo aiuto agli agenti, perché si stava recando con urgenza all'ospedale, a causa di un grave problema di salute della figlia.

Scortato dalla pattuglia sino al Pronto soccorso, gli agenti - tornati al servizio di contrasto della microcriminalità - hanno notato, poco dopo, l'auto allontanarsi e hanno quindi potuto accertare che si trattasse solo di una scusa per non incorrere in sanzioni. Per l'uomo è scattata la denuncia per interruzione di pubblico servizio avendo distolto la pattuglia dall'attività di presidio del territorio e gli sono state contestate le violazioni amministrative al Codice della Strada: sanzione di 324 euro e 15 punti decurtati dalla patente.

Pubblicato in Cronaca Modena

Blitz all'interno di un garage: sequestrata sostanza stupefacente per 71 Kg. Il fratello di uno dei tre era stato arrestato nei giorni scorsi a Reggio Emilia con 14 Kg di stupefacente -

Modena, 19 febbraio 2015 -

L'operazione congiunta degli agenti delle Squadre Mobili di Reggio Emilia e Modena ha portato al sequestro di 71 kg. di Hashish. Nella tarda serata di martedì, in località san Prospero di Modena, le forze dell'ordine hanno effettuato un blitz all'interno di un garage, in cui erano entrate tre persone sospette.

Dopo l'arresto nei giorni scorsi, di uomo sorpreso a Reggio Emilia con 14 Kg di stupefacente, infatti, la Squadra Mobile stava monitorando il fratello di questo, proprietario del garage adiacente all'abitazione. Sentendo rumori sospetti provenire dall'interno, gli agenti sono intervenuti per una perquisizione, ma all'atto di entrare il terzetto ha cercato di disfarsi di 3 Kg di hashish in ovuli, gettandoli dalla finestra direttamente nelle mani del personale della Polizia lì appostato.

Con la perquisizione dei locali e dell'auto, gli agenti hanno trovato due intercapedini, appositamente realizzate per occultare sostanza stupefacente. All'interno dei due vani è stata rinvenuta e sequestrata sostanza stupefacente per un peso di 68 Kg.
Le indagini proseguono, ora, per accertare la destinazione e l'origine dello stupefacente.

Pubblicato in Cronaca Modena

La concessionaria Chierici di Parma ha concesso una delle proprie autovetture in comodato d'uso al Comune -

Parma, 18 Febbraio 2015 -

Partecipare attivamente alla vita della città, soprattutto in quei momenti economicamente difficili. Questo è lo spirito con il quale si è mossa la Concessionaria Chierici, rivenditore Citroen, che ha concesso una delle proprie vetture, la DS5, in comodato d'uso al Comune di Parma. Un aiuto importante ed un ritorno di immagine più che positivo per l'azienda che ha deciso di contribuire concretamente per la propria città.

Un gesto che sottolinea ancora una volta la rinuncia, portata avanti sin dall'insediamento, da parte dell'Amministrazione Pizzarotti di utilizzare le famose "auto blu", preferendo un'unica vettura di piccola cilindrata per gli spostamenti di Sindaco e Giunta. In linea con questa scelta, il nuovo mezzo risulta un supporto perfetto perché a basso impatto ambientale permettendo, al contempo, un ulteriore risparmio per le casse comunali.

Pubblicato in Cronaca Parma

Il sindaco interviene sulla tassa di soggiorno, una delle proposte sul tavolo della maggioranza, per chiudere il difficile bilancio 2015 -

Piacenza, 18 Febbraio 2015 -

Anche a Piacenza potrebbe arrivare la tassa di soggiorno. Questa è la proposta, al momento ancora in divenire, sul tavolo della maggioranza, un'idea difesa dall'Assessore al Bilancio Luigi Gazzola e dal Sindaco Paolo Dosi che sottolinea - "Le tante considerazioni apparse in questi giorni sulla stampa – scrive in una nota Paolo Dosi - e sui social network intorno al tema "tassa di soggiorno" richiedono, a mio avviso, un minimo di approfondimento ed un supplemento di chiarezza. La discussione nasce da un confronto che abbiamo chiesto con la maggioranza consiliare per presentare un ventaglio di proposte utili a chiudere il difficile bilancio 2015. Il dato di partenza è inquietante e perentorio perché dobbiamo trovare 7.600.000 euro e credo non sia mai capitato a nessuna precedente amministrazione il compito di reperire una cifra simile necessaria per chiudere il bilancio. Il secondo dato si riferisce all'impegno di approvare il bilancio senza aumentare le imposte locali e conservando la qualità dei servizi alla persona".

Difficile pensare ad un'altra soluzione senza ricorrere a provvedimenti particolari e proprio su questo punto il Sindaco aggiunge: "Abbiamo presentato alla maggioranza una serie di numerose proposte all'interno delle quali scegliere le voci che porterebbero a raggiungere il pareggio di bilancio. Alla maggioranza abbiamo lasciato due settimane di riflessione, utili a suggerirci delle scelte, a individuare priorità, a proporre alternative. All'interno del ventaglio di proposte è contenuta anche l'introduzione della Tassa di soggiorno che, secondo le presenze degli ultimi anni, potrebbe corrispondere ad un importo di 150/200mila euro annui – e continua - Circa le motivazioni che ci hanno condotto ad ipotizzare l'introduzione della Tassa di soggiorno, già è stato detto. Non mi risulta che i turisti o i convegnisti scelgano una città in cui permanere sulla base della presenza o meno di questa tassa, soprattutto se di importo estremamente contenuto e modulabile sulla base di alcune condizioni di esenzione che possono essere previste. Peraltro non mi risulta nemmeno, nel confronto con dati omogenei, che ci siano località che abbiano conosciuto un decremento di presenze in conseguenza dell'introduzione di questa imposta. Inoltre, il ricavato delle entrate derivate dalla Tassa di soggiorno, sarebbe destinato a sostenere il sistema turistico locale".

Una dichiarazione motivata che si conclude con una spiegazione altrettanto dettagliata: " In ogni caso, ripeto, questa è una proposta che abbiamo sottoposto a valutazione, con una precisazione ben chiara: l'obiettivo principale non è l'introduzione di una nuova tassa, ma l'approvazione del bilancio, per il quale occorrono 7 milioni 600 mila euro. Che tradotto significa: possiamo benissimo evitare di introdurre la tassa di soggiorno, basta sapere quali altri strumenti dobbiamo utilizzare per chiudere il bilancio. I suggerimenti, naturalmente, sono sempre graditi".

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Si terranno giovedì 19, alle 15, nella cattedrale i funerali di Mons. Antonio Lanfranchi, Arcivescovo di Modena-Nonantola scomparso ieri a 68 anni. La camera ardente è stata allestita nella cripta. I fedeli potranno rendergli omaggio oggi fino alle 21 e domani dalle 7 alle 15. Tanti i messaggi di cordoglio giunti dal mondo della politica, dell'economia, ma anche da parte di semplici cittadini -

Modena, 18 febbraio 2015 -

Saranno celebrati domani, giovedì 19 febbraio, alle ore 15, nel Duomo di Modena i funerali di mons. Antonio Lanfranchi, Arcivescovo di Modena-Nonantola, scomparso ieri mattina a 68 anni, dopo una lunga battaglia contro la leucemia. La liturgia funebre sarà presieduta dal cardinale Carlo Caffarra, Arcivescovo Metropolita di Bologna.

La camera ardente di mons. Lanfranchi è stata allestita nella Cripta della Cattedrale e rimarrà aperta oggi, fino alle 21, quando si terrà una veglia di preghiera guidata da don Stefano Violi, con la partecipazione dei giovani della diocesi. Domani, invece, i fedeli potranno dare l'ultimo saluto al vescovo a partire dalle 7 di mattina, fino alle 15, quando inizierà la cerimonia di commiato.

Tanti i messaggi di cordoglio da parte della comunità modenese.

"Con la scomparsa dell'arcivescovo Antonio Lanfranchi, - ha affermato il sindaco Giancarlo Muzzarelli - Modena perde un pastore che in questi anni difficili ha saputo sempre porsi a fianco della comunità modenese, in particolare dei più deboli, rappresentando un prezioso elemento di coesione. Abbiamo perso un uomo di grande umanità, generosità e forza della fede, che in questi anni nei suoi messaggi alla città ha spesso richiamato tutti noi alla responsabilità personale e all'attenzione per il bene comune. Lo ha fatto riflettendo in più occasioni sugli effetti della crisi, sulla disoccupazione che colpisce soprattutto i giovani, sul rischio di una riduzione dei servizi fondamentali andando a penalizzare i più deboli, sull'importanza di continuare a garantire il sostegno alle famiglie e alla dignità della vita. Come cittadini e come amministratori pubblici, abbiamo apprezzato il suo appello ad attivare la passione per contrastare gli effetti della crisi, a mettersi in gioco per far sì che i valori diventino scelte concrete, capaci di rispondere ai bisogni delle persone".

"Non solo la Chiesa modenese ma la Città intera è resa orfana dalla scomparsa del nostro vescovo che è sempre stato per la comunità un punto di riferimento saldo e importante". Così la presidente del Consiglio comunale di Modena Francesca Maletti esprime il cordoglio personale e di tutti i gruppi consiliari per la scomparsa dell'arcivescovo di Modena e Nonantola. "Già durante l'ultimo anno, quando la malattia lo ha tenuto spesso lontano dalle attività pubbliche – continua Maletti - abbiamo sentito la mancanza dei suoi messaggi pieni di speranza e improntati alla coesione sociale, delle lettere aperte alla città ispirate a una visione non solo spirituale, ma concreta e fattiva della vita quotidiana e dei rapporti tra le persone. Come abbiamo sentito la mancanza della sua presenza in occasione delle celebrazioni per il Santo Patrono, una festività in grado di unire tutti i cittadini modenesi, religiosi e non, attorno ai valori tradizionali della nostra comunità. Tra gli insegnamenti che ci lascia, la sollecitazione a un impegno sociale e politico, in particolare verso gli ultimi e i più deboli, un impegno preannunciato fin dal primo saluto alla città con la citazione della lettera "a Diogneto", che ha mantenuto nel corso degli anni non facendo mai mancare il sostegno alle iniziative dedicate a questi temi, con la discrezione e la sobrietà che lo hanno contraddistinto".

«La sua guida mancherà alla comunità religiosa modenese e la sua voce a quanti abbiano apprezzato il suo impegno per la formazione e la crescita delle giovani generazioni, che in lui hanno trovato un prezioso punto di riferimento» - ha detto, invece Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna, nel suo messaggio di cordoglio.

"Abbiamo appreso della notizia della prematura scomparsa di S.E. Arcivescovo di Modena e Nonantola Mons. Lanfranchi. – scrive invece il Rettore dell'Università degli Studi di Modena e Reggio Angelo Oreste Andrisano - A nome mio personale e dell'intero Ateneo desidero rivolgere agli esponenti della Curia Arcivescovile e all'intera comunità cattolica modenese il senso di profonda vicinanza in questo momento di dolore Con la scomparsa di Mons. Lanfranchi Modena perde un sicuro ed illuminato riferimento morale ed etico che ha saputo in questi anni difficili essere vicino alle difficoltà della popolazione. Se ne va un uomo buono e di cultura ed un prezioso interlocutore".

Messaggi di cordoglio arrivano anche dal mondo dell'economia, dell'associazionismo e della cooperazione.

Ricorda Gaetano de Vinco, presidente di Confcooperative: «Al nostro congresso provinciale di tre anni mons Lanfranchi esortò le cooperative a essere "laboratorio di speranza". Ci spronò a essere coerenti con la nostra vocazione di imprese-comunità solidali che pongono sempre al centro la persona e la sua dignità. Siamo grati a mons. Lanfranchi non solo per l'attenzione dedicata alla cooperazione, ma soprattutto per essere stato un punto di riferimento prezioso sia per la Chiesa che per l'intera società modenese».

"Ci stringiamo al dolore della comunità diocesana di Modena-Nonantola per la scomparsa dell'arcivescovo, mons. Antonio Lanfranchi. Con la scomparsa di mons. Lanfranchi siamo tutti un po' più poveri, ci mancheranno la sua capacità di mettersi in dialogo con tutti e la sua grande umanità". Così Erio Luigi Munari e Carlo Alberto Rossi, presidente e segretario di Lapam Confartigianato, che aggiungono: "Lo ricordiamo con grande affetto e, in particolare, ricordiamo la grande sensibilità nei confronti del mondo del lavoro e dell'imprenditoria. Al nostro congresso si mise subito in sintonia con gli imprenditori presenti, mettendo al centro la capacità dell'uomo di partecipare alla creazione. Mons. Lanfranchi ha saputo offrire alla nostra realtà un contributo originale. Con lui se ne va un grande protagonista di questi anni".

"Ne ricordiamo il magistero, la dignità e la semplicità di vita nell'interpretare la sua missione secondo lo spirito dei tempi – è il messaggio che arriva da Confesercenti Modena - Come non dimentichiamo il sostegno e l'impegno nei confronti dei temi del lavoro e l'attenzione particolare riservata in più di un'occasione anche alle categorie imprenditoriali rappresentate dalla nostra Associazione".

"Ho appreso con dolore la notizia della morte di mons. Lanfranchi – ha scritto invece nel suo messaggio di cordoglio Eugenia Bergamaschi, presidente di Confagricoltura Modena – e a nome di Confagricoltura Modena esprimo il cordoglio di tutti gli agricoltori. In un momento di crisi della nostra comunità, mons. Lanfranchi rappresentava una figura importante. Ricordo ancora l'ultima volta in cui ci siamo incontrati, in occasione della Giornata del Ringraziamento di novembre. Quel giorno, nonostante la malattia, il vescovo Antonio ha voluto essere presente, testimoniando ancora una volta quanto tenesse al mondo dell'agricoltura, un mondo che conosceva e che amava".

Pubblicato in Cronaca Modena
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