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Editoriale: - Morire per l'oro rosso... e non solo - Torna a crescere il latte spot. - Emilia-Romagna - 6,5 milioni a disposizione dei produttori di vino. - Uova fresche, allerta del ministero della salute -Mutti: position paper - Sostenere condizioni di lavoro eque - In forte crescita il mercato dl turismo digitale - Cereali e dintorni. Le previsioni in attesa dei dati USDA -

SOMMARIO Anno 17 - n° 32 12 agosto 2018
1.1 editoriale
Morire per l'oro rosso... e non solo
2.1 lattiero caseario Torna a crescere il latte spot.
3.1 vino emilia romagna Emilia-Romagna - 6,5 milioni a disposizione dei produttori di vino.
4.1 bacino del po Bacino del Po: monitoraggio idrico generale del territorio
4.2 turismo In forte crescita il mercato dl turismo digitale
5.1 ambiente Sversamento di liquidi nel Milanino a Coltaro. La condanna del consorzio di bonifica
5.2 allerta alimentare Uova fresche, allerta del ministero della salute
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. E' il momento del grano.
7.1 pomodoro e raccolta Mutti: position paper - Sostenere condizioni di lavoro eque
7.2 economia reggiana PLV agricola: +13,9%. A Reggio Emilia il primato regionale.
8.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Le previsioni in attesa dei dati USDA
9.1 eventi piacenza Carabinieri Forestali: sequestri, perquisizioni e denunce per maltrattamento animali.
10.1promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI)

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Piste ciclabili: al via i lavori anche in via Trento e via San Leonardo. Un'estate di cantieri per migliorare la viabilità a due ruote di Parma.

Parma, 10 agosto 2018. Mentre i cittadini sono in vacanza prosegue a pieno ritmo l'attività dei cantieri stradali di Parma. Per rigenerare ed estendere la rete ciclabile cittadina e migliorare la visibilità reciproca fra auto, pedone e bicicletta sono diversi gli interventi che il Comune di Parma - Servizi Ambiente e Lavori Pubblici hanno realizzato per rispondere ad un'esigenza condivisa di muoversi in modo piacevole e sicuro.

In Via Trento sono partiti i lavori per attuare la nuova pista ciclabile che collegherà, senza interruzioni, la stessa via Trento con via San Leonardo fino a via Matilde Serao. Verranno rigenerati tratti esistenti, ma sarà estesa anche nelle porzioni attualmente mancanti. Terminato questo tratto, verrà effettuato un importante intervento di riqualificazione della ciclabile di via Europa, con il rifacimento dei tratti degradati, ricucitura dei tratti mancanti e rigenerazione della segnaletica con il miglioramento degli attraversamenti ciclo-pedonali.

"La visione di una città a misura di pedoni e ciclisti - dove gli spazi urbani tra chi sceglie di muoversi a piedi, in bici, in bus o in auto sono equilibrati e in armonia - inizia a prendere forma." Ha commentato soddisfatta l'Assessora alla Politiche di Sostenibilità Ambientale che di recente ha già riaperto una rinnovata pista ciclabile a San Pancrazio "Concretamente. E l'estate, periodo di ferie per molti, è il periodo migliore per gli interventi degli addetti ai lavori, con l'intenzione di intralciare in modo marginale il flusso degli spostamenti. E con l'autunno potremmo tutti beneficiare di una rete migliore e più estesa di piste ciclabili."

Gli interventi sulla sede stradale delle piste ciclabili seguono lavori che hanno messo in sicurezza - in particolare - i punti di interferenza fra auto, bici e pedoni con un occhio di riguardo per chi sceglie la mobilità dolce (intersezione via Zarotto-rotatoria via Mantova, area antistante centro sportivo "Maurizio Casalini" in via Confalonieri, intersezioni ponte Caprazucca-viale Maria Luigia-Lungo Parma).

Nello specifico:
pista ciclabile via Trento-via San Leonardo-via Matilde Serao:
ü 1° tratto da via Palermo a via Pasubio: riqualificazione della pista ciclabile esistente. Messa in sicurezza dell'attraversamento via Trento-via Palermo con l'abbattimento delle barriere architettoniche e la messa in sicurezza degli attraversamenti ciclo-pedonali esistenti ;
ü 2° tratto da via Pasubio a via Venezia: realizzazione di una nuova pista ciclabile sul lato est e riqualificazione della segnaletica sul lato ovest (pista esistente);
ü 3° tratto intersezione via Trento-via San Leonardo-via Cagliari-via Venezia: riqualificazione dell'intersezione per il miglioramento della mobilità ciclopedonale mediante la trasformazione degli attraversamenti pedonali in nuovi attraversamenti ciclopedonali;
ü 4° tratto da via Cagliari a via Prampolini: realizzazione di una nuova pista ciclo-pedonale sul lato ovest mediante risezionamento del marciapiede esistente;
ü 5° tratto da via Prampolini a via Matilde Serao: riqualificazione della pista ciclabile esistente;
ü 6° tratto da via San Leonardo a via Matilde Serao: realizzazione di un nuovo attraversamento ciclo-pedonale protetto e realizzazione di una nuova pista ciclopedonale in via Serao su corsia riservata con riqualificazione/realizzazione nuova illuminazione pubblica.

pista ciclabile via Europa:
ü Riqualificazione di tutto il tratto, mediante il rifacimento di tratti di marciapiede, rigenerazione della segnaletica e di tutti gli attraversamenti ciclopedonali.

Nel complesso, l'Amministrazione comunale ha messo in campo per questi interventi elencati nel dettaglio, proprie risorse in due tranche di bilancio pari a € 440.000 e € 420.000.
"La pianificazione degli interventi è il risultato di un percorso di progettazione partecipata fra assessorati e di raccolta delle istanze dei cittadini tramite i CCV (Consigli Cittadini Volontari). Le richieste e le proposte sono state valutate insieme ai tecnici del settore che hanno lavorato alla progettazione. A Parma Infrastrutture è stata affidata la realizzazione. Un bel lavoro di squadra!" conclude l'Assessore Benassi.

 

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SVERSAMENTO DI LIQUIDI NEL CANALE MILANINO A COLTARO: LA CONDANNA DEL CONSORZIO DI BONIFICA - Spinazzi (Bonifica Parmense): "Atto riprovevole e incivile da approfondire e condannare duramente che tocca colture e biodiversità"

Coltaro (Sissa-Trecasali, PR), 9 Agosto 2018 – Il Consorzio della Bonifica Parmense, attraverso il costante monitoraggio del reticolo di canalizzazioni che si estendono in tutto il comprensorio idraulico locale gestito, ha rilevato, di concerto con il Comune di Sissa Trecasali, Arpaer e Carabinieri Forestali – a partire dalla serata di ieri (Mercoledì 8 Agosto 2018) – uno sversamento di alcuni liquidi (che presentavano evidenti chiazze oleose) che ha causato – tra gli effetti più evidenti – una morìa di pesci in un tratto del Canale Milanino nei pressi dell'abitato di Coltaro.

La Bonifica Parmense, per quanto di competenza, ha immediatamente attivato tutte le possibili azioni per mitigare le ripercussioni più negative: consentendo un deflusso progressivo delle acque a valle e rimpinguando l'invaso del canale a monte attraverso la apertura delle paratoie.

"Un fatto incivile e riprovevole da approfondire ulteriormente e condannare – ha commentato il presidente del Consorzio di Bonifica Parmense Luigi Spinazzi –. Le ripercussioni negative possono intaccare l'irrigazione gestita dall'ente – che è tutt'ora in corso ed è vitale per le colture e l'economia del territorio – e la biodiversità che la Bonifica crea come elemento positivo dell'ambiente in cui opera".

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Pubblicato in Cronaca Parma

Di Nicola Comparato 8 agosto 2018 - La cassa d'espansione sul torrente Baganza, in provincia di Parma, è un progetto voluto dall' AIPO, l'Agenzia Interregionale per il fiume Po.

Questa costruzione, la diga artificiale che molti amano definire EcoMostro, sta dividendo le persone tra favorevoli e contrari. La cassa, dalle dimensioni di 16 metri di altezza, con una lunghezza di 1,3 km e una capienza di 4,7 milioni di metri cubi d'acqua, pensata per prevenire le alluvioni, in realtà può provocare seri danni all'ambiente, procurando forti disagi alle persone. In più, secondo il parere di molti, questa mega costruzione, dal costo di 55 milioni di euro non garantisce massima sicurezza alla località parmense di Colorno. A detta di alcuni cittadini, il ponte di Colorno è di dimensioni ristrette, ragion per cui l'acqua potrebbe fuoriuscire inondando il paese abitato. A conti fatti, la cassa può portare vantaggi solo alla città di Parma, penalizzando i cittadini e i comuni di Felino e Sala Baganza.

Tra gli abitanti c'è comunque chi si dice favorevole al progetto senza considerare le gravi conseguenze che comporta tutto ciò. Nella frazione di Casale di Felino, paese dove sorgerà la cassa, c'è molta preoccupazione riguardo all'impatto ambientale e paesaggistico del progetto  Nessuno dei residenti vuole dire Addio al paesaggio che da sempre li accompagna, per colpa di un muro di 16 metri che si eleva dinanzi alle loro case. Per questo i cittadini hanno proposto come soluzione , la costruzione della diga di Armorano, sopra Calestano . Un'altra valida opzione potrebbe essere la costruzione di tre casse più piccole , minor spesa e maggiore tutela ambientale . Altre località a rischio , oltre a quelle già citate sono Berceto e Terenzo. Sulla cassa d'espansione si è espressa anche la Dottoressa Rosina Trombi, storica Socialista ed ex vicesindaco del comune di Felino:

"Il PSI di Pedemontana ha espresso la sua posizione in un ordine del giorno posto al Consiglio dell'Unione da Manuel Magnani, consigliere del PSI a Collecchio ... in sostanza a tutti sta a cuore la tutela di Parma e Colorno ma nello stesso tempo vorremmo la tutela delle popolazioni a monte della cassa .... Quando nel 2011 si è votato il protocollo tra i vari comuni interessati non vi era l'ipotesi di un'opera così mastodontica, impattante sull'ambiente e sull'abitato a monte.... Nel progetto presentato nel marzo 2017 a Felino si è constatato il costo esorbitante ma non sono state previste tutele lungo tutto l'asse che con l'alluvione dell'ottobre 2014 si sono rese evidentemente necessarie per la tutela del territorio e delle industrie di Felino, Sala Baganza, Calestano e Collecchio.... La preoccupazione a Felino è inoltre legata alla gestione della cantieristica e realizzazione dell'opera relativamente ai disagi alla viabilità e all'ambiente dove sorge l'abitato di Casale.... Speriamo che la recente costituzione del Patto di fiume possa prendere in considerazione e rispondere alle preoccupazioni di cui sopra"

 

Pubblicato in Ambiente Parma

Ad arricchire l'estate rivergarese, lunedì 6 agosto, la presentazione del progetto della traversa di Sant'Agata.

"Il territorio si è modificato negli ultimi decenni in seguito ad una fortissima attività antropica -in modo prevalente legata all'estrazione- ma l'uomo non può non farsi carico di quelli che sono stati i propri errori e porne dei rimedi" dice Fausto Zermani, Presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza.

L'incontro pubblico vuole spiegare il progetto della traversa; un'opera che stabilizza il corso dell'acqua mettendo Rivergaro nelle condizioni di poter fruire dello specchio di acqua che storicamente ha sempre avuto e dando ai campi la possibilità di avere acqua per le colture agrarie che producono cibo e che costituiscono il paesaggio a cui tutti quanti siamo legati.

Zermani prosegue: "è condivisibile la preoccupazione di chi vede le attuali arginature in ghiaia; queste ultime, costruite per poter alzare artificialmente l'acqua e farla entrare nei canali, costituiscono uno spettacolo al quale non siamo abituati e stonano soprattutto se pensiamo che lambiscono l'area del parco".
Il progetto dell'opera mira a svolgere le stesse funzioni delle attuali arginature senza però movimentare significativi volumi di ghiaia e sfruttando al meglio l'ingegno umano e gli studi ingegneristici.
Zermani conclude "L'uomo non può lasciare un'opera a metà e la traversa, tutto sommato poco impattante anche visivamente nei confronti dell'alveo del fiume, mira a svolgere un'azione straordinaria e credo che la gente potrà apprezzarla per quello che vogliamo che sia e che faccia".

LIDO SANT'AGATA
A completare questa manifestazione un allestimento temporaneo che, posizionato sul lungo Trebbia, vuole far rivivere il fiume com'era negli anni '60 quando un vero e proprio lido attrezzato rappresentava un richiamo spontaneo per il turismo piacentino e le province limitrofe.
L'allestimento ospita anche i programmi delle manifestazioni rivergaresi e alcune foto storiche reperite dal Laboratorio di studi territoriali "Olimpia e Valentino Fornaroli", archivio creato e messo a disposizione dal Centro di Lettura di Rivergaro a ricordo degli anni passati.

 

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Editoriale: - Se l'Emilia Romagna è la locomotiva d'Italia..., - Rimbalzo del latte spot e crescita per il Parmigiano - Perché Vismara Si, Ferrarini No? - Cereali e dintorni. Il Grano regna sovrano -

SOMMARIO Anno 17 - n° 31 5 agosto 2018
1.1 editoriale
Se l'Emilia Romagna è la locomotiva d'Italia...
2.1 lattiero caseario Rimbalzo del latte spot e crescita per il Parmigiano.
3.1 formaggi e formazione ONAF, una passione che rispecchia tradizione e storia italiana
4.1 bonifiche e territorio La commissione Agricoltura della Camera a "Acqua Campus",
4.2 pratiche sleali Il Consorzio Parmigiano Reggiano a favore di regole più chiare
5.1 salute e benessere Tasso mortalità per epatite Virale. Italia al primo posto UE
5.2 crisi aziendale Crisi Ferrarini, per ora è cassa integrazione solo per Vismara.
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il Grano regna sovrano
7.1 agroalimentare e crisi Perché Vismara Si, Ferrarini No?
7.2 parmigiano reggiano Piani di regolazione dell'offerta: azzerati i contenziosi nel Consorzio del Parmigiano Reggiano
8.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati ancora tesi.
9.1 eventi piacenza A Rivergaro pittura en plein air e un incontro pubblico sul progetto della traversa di Sant'Agata
10.1 IREN e investimenti Gruppo IREN: investimenti in forte crescita
11.1 crisi ferrarini Crisi Ferrarini, contratto di solidarietà dal 8 agosto per le aziende emiliane
12.1promozioni "vino" e partners
13.1 promozioni "birra" e partners

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In Emilia Romagna la Commissione Agricoltura della Camera ha visitato le opere irrigue e Acqua Campus, Centro di Ricerca Internazionale sull'uso efficiente dell'acqua. Filippo Gallinella (Presidente Commissione Agricoltura Camera dei Deputati): "Abbiamo visitato esperienze quotidiane, frutto del lavoro e della ricerca dei consorzi di bonfica. Preservare le opere idrauliche è determinante per salvaguardare il territorio".

Far conoscere l'irrigazione dell'Emilia Romagna, esempio del sistema italiano, eccellenza internazionale, da cui dipende l'84% del "made in Italy" agroalimentare: questo l'obbiettivo della visita della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati agli impianti del Consorzio C.E.R. .

All'invito di ANBI (Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue) hanno risposto Filippo Gallinella, Presidente della Commissione, con i componenti Guglielmo Golinelli (Lega), Chiara Gagnarli (Movimento 5 Stelle), Francesco Critelli (Partito Democratico), Pasquale Maglione (Movimento 5 Stelle), Luciano Cillis (Movimento 5 Stelle).

Accolti dal Presidente, Francesco Vincenzi e dal Direttore Generale di ANBI, Massimo Gargano, nonché dal Presidente, Massimiliano Pederzoli e dal Direttore del Consorzio C.E.R., Paolo Mannini, gli ospiti hanno dapprima visitato "Palantone", il principale impianto di sollevamento del Consorzio Canale Emiliano Romagnolo (C.E.R.) dal fiume Po, a Salvatonica di Bondeno nel ferrarese, per poi trasferirsi al vicino impianto "Pilastresi", gestito dal Consorzio di bonifica Burana a Stellata di Bondeno; nel corso della mattinata sono stati illustrati il sistema di distribuzione irrigua, la sua importanza socio-economica e la necessità di forti investimenti per adeguarla, a livello nazionale, alle novità dettate dai cambiamenti climatici.

Nel pomeriggio, la missione parlamentare ha raggiunto Mezzolara di Budrio, nel bolognese, per un sopralluogo ad "Acqua Campus", il primo centro sperimentale italiano per le tecniche irrigue; qui, sono stati presentati lo stato delle ricerche agronomiche per il risparmio idrico e le migliori tecnologie per l'uso efficiente dell'acqua in agricoltura, tra cui "Irriframe", servizio "esperto" nato dall'esperienza italiana, che offre il miglior consiglio irriguo direttamente sul computer o sul device dell'agricoltore.

"Essendomene interessato nella passata legislatura, è mio impegno far conoscere ai Commissari il modello irriguo italiano ad iniziare da quello gestito dal Consorzio C.E.R., che interessa oltre 200.000 ettari agricoli ad alto valore aggiunto – commenta Filippo Gallinella, Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati – Così, quando dovremo decidere in materia, avremo maggiore contezza della realtà, perché il territorio si mantiene anche preservandone le opere idrauliche."

"La questione irrigazione – aggiunge Francesco Vincenzi, Presidente di ANBI – è determinante per il futuro dell'economia rurale italiana: senza acqua, infatti, non può esserci agricoltura di qualità, ma neanche un paesaggio, né un ambiente belli come quelli, che hanno reso l'Italia famosa nel mondo. Grazie, quindi, al Presidente della Commissione, Gallinella, per l'iniziativa, che ha voluto assumere, accettando il nostro invito per far conoscere da vicino, ad una delegazione di maggioranza ed opposizione, il mondo dei Consorzi di bonifica e le criticità, ma anche le grandi opportunità, che mettono a disposizione del Paese e del suo territorio."
"Credo che la giornata di oggi sia un momento molto importante per tutta la Bonifica italiana – dichiara Massimiliano Pederzoli, Presidente del Consorzio C.E.R. e di ANBI Emilia Romagna - La visita della Commissione Agricoltura della Camera ci rende orgogliosi e consente di mostrare, ai rappresentanti del nuovo assetto istituzionale, l'importanza del nostro lavoro a servizio dell'agricoltura italiana e della sicurezza del territorio del nostro Paese."

"Quella per l'irrigazione – conclude il Direttore Generale di ANBI, Massimo Gargano – è una battaglia, che stiamo conducendo ad ogni livello: contro le lungaggini della burocrazia italiana, ma anche, attraverso l'associazione Irrigants d'Europe, contro l'approccio comunitario, che fatica a riconoscere la valenza ambientale, oltre che produttiva e quindi economica, dell'irrigazione nei Paesi meridionali del Vecchio Continente. Senza contare la fondamentale funzione di salvaguardia idrogeologica dei centri urbani, svolta dalla rete di Bonifica soprattutto in un Paese morfologicamente fragile quale l'Italia, come testimoniato dall'odierna presenza anche del Sindaco di Bondeno."

La visita della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati al sistema irriguo, gestito dal Consorzio Canale Emiliano Romagnolo (C.E.R.), è stata prologo all'audizione di ANBI a Monte Citorio, a Roma.

 

Editoriale: -A chi giova paragonare il Parmigiano ai danni da fumo? - Prezzi in discesa per il Burro e la Panna. - R.I.P. - Se ne è andato, in silenzio, un uomo capace e intelligente. - Crisi Ferrarini. Accolta la richiesta di concordato - Ismea, agroalimentare più forte dopo la crisi - Cereali e dintorni. USA verso il sostegno agli agricoltori? -

SOMMARIO Anno 17 - n° 30 29 luglio 2018
1.1 editoriale
A chi giova paragonare il Parmigiano ai danni da fumo?
2.1 lattiero caseario Prezzi in discesa per il Burro e la Panna.
3.1 agricoltura e istituzioni L'Onorevole Antonella Incerti alla CIA Reggiana
3.2 Lutti eccellenti R.I.P. - Se ne è andato, in silenzio, un uomo capace e intelligente.
4.1 parmigiano reggiano Casina, edizione 52, non sarà una semplice fiera...
5.1 eventi cooperativi Confcooperative Parma incontra la Repubblica Dominicana
5.2 formazione È nato CoopUp Parma, il nuovo strumento per l'innovazione cooperativa
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Frumenti: Probabile produzione inferiore al 2017
7.1 agroalimentare e crisi Ismea, agroalimentare più forte dopo la crisi
7.2 imprese emilia romagna Si riduce la flessione delle imprese
8.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. USA verso il sostegno agli agricoltori?
9.1 imprese emilia romagna (continua da pagina 7)
10.1 Crisi Ferrarini Crisi Ferrarini. Accolta la richiesta di concordato
11.1 ambiente DMV e Deflusso Ecologico, finalmente se ne parla
12.1promozioni "vino" e partners
13.1 promozioni "birra" e partners

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Piacenza, 27 luglio 2018 - "Finalmente si parla di DMV e della necessità di aggiornare l'applicazione della normativa a livello nazionale" dice Fausto Zermani, Presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza.

"Ora più che mai è importante confrontarsi per aggiornare i contesti legislativi", continua Zermani.

A fine giugno l'Autorità distrettuale del fiume Po ha organizzato una giornata di formazione dal titolo "I Deflussi Ecologici per il raggiungimento degli obiettivi ambientali della direttiva 2000/60/CE. Attività in corso nel distretto idrografico del fiume Po", con lo scopo non solo di restituire agli interlocutori istituzionali e amministrativi un feedback relativo alle attività in corso a livello Nazionale e da parte delle Regioni del Distretto, ma anche di aprire un confronto, che proseguirà fino al mese di dicembre , con tutti i portatori di interesse.

L'obiettivo era quello di parlare dello stato dell'arte e delle esigenze future dell'attuazione della Direttiva Deflussi Ecologoci.

Quest'ultima si pone l'obiettivo di conseguire l'equilibrio tra tre elementi: il raggiungimento del buono stato dei corpi idrici, le richieste per gli utilizzi idrici e la diminuzione di disponibilità di risorse idriche a causa degli effetti dei cambiamenti climatici.

A inizio luglio, a Roma, si è svolta l'Assemblea Nazionale dell'ANBI, ed è stato Meuccio Berselli ad approfondire le tematiche legate alla gestione della risorsa idrica e in particolare a introdurre il tema del deflusso ecologico, sottolineando la necessità di coinvolgere di tutti i portatori di interessi ad un confronto tecnico a livello nazionale e di sperimentare misure sostenibili che tengano conto delle specificità dei singoli territori.

Tra gli altri erano presenti i rappresentanti dei Consorzi di Bonifica di tutta Italia, il neo Ministro dell'Agricoltura e Turismo Gianmarco Centinaio , il presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati Filippo Gallinella , il Capo dipartimento del MIPAAF Giuseppe Blasi, il presidente nazionale di Coldiretti Roberto Moncalvo, il Segretario della Autorità di Bacino distrettuale dell' Appennino Centrale, il presidente nazionale di Confagricoltura Massimiliano Giansanti e il vice presidente nazionale della CIA Maurizio di Zio.

Il tema del deflusso ecologico va quindi molto oltre l'applicazione di asettiche formule matematiche e il Consorzio di Bonifica, partecipando ai tavoli di consultazione, ribadirà la necessità di tenere conto delle condizioni dei torrenti appenninici, non confrontabili con i regimi idrologici dell'Europa e delle Alpi, chiedendo una forte revisione dell'impianto attuale fortemente penalizzante le attività primarie.

Zermani continua "Il Piano di Gestione Acque Piemonte prevede la riduzione ad 1/3 della portata del DMV in particolari periodi senza incorrere in sanzioni.
Perché se noi chiediamo di applicare la stagionalità, i funzionari della Regione Emilia Romagna ci prospettano infrazioni comunitarie?
Noi e il Piemonte non facciamo parte dello stesso bacino idrografico del Po? Sarà una foglia di fico? Povera Europa, tirata in ballo anche quando non ha responsabilità!
Siamo stati tra i primi a proporre studi sui criteri di misurazione delle portate e ben vengano nuovi approfondimenti; ma questi necessitano di tempo e nel mentre le amministrazioni si rinnovano. L'obiettivo qual è? Non cambiare nulla? Far sempre pagare il settore primario? Eppure nella nostra Regione sarebbe semplice mitigare l'aggravio per il settore primario dell'attuale applicazione del DMV; basterebbe calcolare la portata dell'acqua utilizzando il principio corretto della portata mediana.
Forse non tutti sanno che la formula del calcolo del DMV nella nostra Regione si applica alla portata media falsando la vera portata del fiume o torrente".

Conclude Zermani: "Vi è un'altra ingiustizia che è stata scritta nei documenti: il Trebbia è stato censito come un corso d'acqua naturale, che non ha subito antropizzazioni; probabilmente ci stiamo dimenticando che nella sua storia il Trebbia non scorreva nell'attuale sedime ma che addirittura sfociava in un altro punto rispetto alla città di Piacenza. E come non registrare che già a Travo ci sono derivazioni di acqua con relative prese, scarichi idraulici con manufatti artificiali, ponti, traverse, pennelli?
E come non sapere che a Piacenza si sono accatastati rifiuti proprio nell'alveo del Trebbia per decenni?
A questo punto è un vizio quello di aver considerato come corso d'acqua naturale il Trebbia?
Guarda caso in relazione alla naturalità la normativa prevede un aumento dei volumi di acqua nel calcolo del rilascio del DMV.
Questa sì che è una vera e propria artificializzazione di un ambiente che nei secoli ha consolidato il suo habitat con una portata torrentizia e dei periodi di arsura!".

Grazie ad una gestione oculata e all'efficienza organizzativa il Consorzio destinerà ulteriori 400 mila euro alla difesa idraulica del nostro territorio e alla mitigazione del dissesto idrogeologico montano

Parma – Il Consorzio della Bonifica Parmense ha approvato unanimemente nei giorni scorsi il bilancio consuntivo di esercizio 2017 consegnando al comprensorio governato sotto il profilo idraulico la proiezione di un ente in salute, in grado di operare con continuità ed in modo capillare nelle diverse aree del nostra provincia per le sue competenze specifiche.

Le azioni di riorganizzazione operate dalla governance consortile hanno consentito di poter contare su un bilancio in linea con i precedenti per quanto concerne l'ammontare dei contributi dei consorziati, circa 12 milioni euro e con una nota positiva finale per il nostro territorio. Infatti, al netto dei finanziamenti destinati ad investimenti in manutenzioni ordinarie e straordinarie programmate o di emergenza, progettazioni dirette o svolte per conto di altri enti con competenza territoriale e dei relativi costi di esercizio per la realizzazione degli interventi di quotidiana operatività, la Bonifica ha generato un avanzo virtuoso di esercizio di oltre 400 mila euro che il Consorzio di Bonifica Parmense stesso destinerà per interventi in pianura e Appennino in egual misura.

Nell'occasione, davanti ai consiglieri dell'ente, il Presidente Luigi Spinazzi ed il Direttore Generale Fabrizio Useri hanno rimarcato il proficuo rapporto con le amministrazioni locali del territorio: elementi sinergici essenziali che rappresentano il denominatore comune per ottenere risultati apprezzabili a tutela delle comunità. Tra i diversi lavori ultimati quest'anno portati ad esempio positivo: la riqualificazione urbana mediante tombamento del Canale Vecchio e raccordo tra lo stesso canale ed il Rio Scagno a Fontevivo, la progettazione esecutiva per il miglioramento e l'adeguamento dei sistemi di adduzione e delle reti di distribuzione nel comparto irriguo del Canale Naviglio (in attesa di finanziamento ministeriale), i lavori di prevenzione di fenomeni di allagamento sul Rio Mendolla in Comune di Collecchio.

All'approvazione del bilancio consortile è seguita quella del sistema di gestione della sicurezza sul lavoro (ultimo atto del lungo percorso del Modello Organizzativo e di gestione del D.Lgs. 231 che ha come obiettivo la certificazione dell'Ente riguardante la sicurezza e la salute di dipendenti, collaboratori, terzi che operano per il Consorzio e di coloro a vario titolo usufruiscono dei molteplici servizi del Consorzio stesso

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