Visualizza articoli per tag: Provincia di Reggio Emilia

Per lavori di bitumatura sulle Strade provinciali 12, 53 e 67 dalle 8.30 alle 19 Possibili sensi unici alternati in Val d'Enza -

Reggio Emilia, 24 giugno 2014 -

La Provincia di Reggio Emilia informa che nei prossimi giorni saranno realizzati interventi di bitumatura sulla Sp 12 Sant'Ilario-Montecchio-San Polo, sulla Sp 53 Montecchio-Bibbiano-Quattro Castella e sulla Sp 67 Poviglio-Caprara-Calerno-Montecchio. Durante l'esecuzione dei lavori, dalle 8.30 alle 19, potrà essere istituito un senso unico alternato regolato da impianto semaforico o da movieri, a seconda delle necessità, con limitazione della velocità a 30 km all'ora. Il traffico sarà opportunamente regolamentato, con l'apposizione della necessaria segnaletica,dalla ditta Corradini Calcestruzzi srl di Salvaterra di Casalgrande.

Per info in tempo reale sulla viabilità e in caso di eventuali emergenze consultare il profilo Twitter della Provincia di Reggio Emilia @ProvinciadiRE.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

 

Il sistema di informazione in tempo reale del trasporto pubblico ha ricevuto il premio "Egovernment: i campioni del riuso" in occasione dello Smau di Bologna -

Reggio Emilia, 23 giugno 2014 -

Provincia di Reggio Emilia e Regione Emilia-Romagna hanno ricevuto nei giorni scorsi un prestigioso riconoscimento per le politiche attive di mobilità sostenibile. Il progetto G.I.M. (Gestione Informata della Mobilità) - che consiste in un sistema di informazione in tempo reale per l'utenza del trasporto pubblico locale tramite pannelli informativi posizionati nelle principali fermate degli autobus - ha infatti vinto il premio "Egovernment: i campioni del riuso" assegnato da Research To Business, il Salone internazionale della ricerca industriale e dell'innovazione ospitato anche quest'anno dallo Smau di Bologna, la fiera dedicata alla tecnologia e all'innovazione.
Il progetto coinvolge ben 11 enti tra Comuni e Province dell'Emilia-Romagna e delle Marche: la Provincia di Reggio Emilia è capofila avendo realizzato il progetto esecutivo e coordinato le attività e le procedure, mentre la Regione Emilia-Romagna è l'ente finanziatore e coordinatore. Il G.I.M. è stato segnalato come "un successo" degli enti locali nell'area dedicata ai progetti per una gestione integrata della logistica e della InfoMobilità nel trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano. In particolare, sono stati sottolineati in positivo la capacità di mettere al servizio del cittadino tecnologie innovative e l'uso della comunicazione per rendere il trasporto pubblico più efficiente e al contempo più sicuro.
"Siamo molto soddisfatti per questo riconoscimento, che premia la capacità di lavorare in gruppo e di costruire le sinergie necessarie per rendere concreto un progetto ambizioso - commenta l'assessore provinciale alle Infrastrutture e alla Mobilità sostenibile Alfredo Gennari - Tuttavia, il valore maggiore è quello di diffondere e utilizzare le nuove tecnologie e l'informazione in tempo reale nel campo del trasporto pubblico al servizio dei cittadini."
Gli obiettivi del progetto sono quelli di migliorare la fruibilità del Tpl potendo aggiornare in tempo reale sui tempi di arrivo effettivo degli autobus, tenendo conto delle possibili variabili del traffico urbano ed extraurbano come il maltempo, gli incidenti, i guasti e i cantieri provvisori. Tutto questo è possibile grazie all'installazione sui bus di dispositivi AVM (Automatic Vehicle Monitoring) , permettendo così un tracciamento satellitare della flotta tramite il Gps.
Per un monitoraggio completo del nuovo sistema è stata allestita una centrale operativa che controlla telematicamente la ricezione dei dati da parte dei bus e la trasmissione ai pannelli a messaggio variabile che gli utenti leggeranno alle fermate.
"Il G.I.M. è un sistema che incentiva l'uso del trasporto pubblico e quindi pratiche di mobilità sostenibile in grado di migliorare la qualità della vita e dell'aria delle nostre città, riducendo il traffico e l'emissione di sostanze inquinanti", conclude Gennari. Oltre ad avvicinare il servizio ai cittadini, la Gestione Informata della Mobilità avrà effetti positivi sul lungo periodo raccogliendo ed elaborando i nuovi dati, sempre aggiornati, sulle condizioni del traffico. Ciò permetterà di individuare nuove soluzioni per migliorare ulteriormente il trasporto pubblico.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

A San Bernardino lunedì e martedì prossimo inizieranno i lavori di messa in sicurezza del ponte sul canale Allacciante Cartoccio, nel tratto di Sp 81 che collega Santa Vittoria a San Bernardino di Novellara -

Reggio Emilia, 19 giugno 2014 -

La Provincia di Reggio Emilia informa che lunedì e martedì prossimo inizieranno i lavori di messa in sicurezza del ponte sul canale Allacciante Cartoccio, nel tratto di Sp 81 che collega Santa Vittoria a San Bernardino di Novellara. Si tratta di opere di consolidamento e di installazione di nuove barriere di sicurezza i cui lavori, data la ristrettezza della carreggiata e la conseguente difficoltà ad operare istituendo un senso unico alternato, per ragioni di sicurezza rendono indispensabile l'interruzione al transito in entrambi i sensi di marcia.
Dalle 9 di lunedì 23 giugno fino alle 19 di martedì 24, pertanto, sulla Sp 81 "Castelnovo Sotto-Novellara" in corrispondenza del ponte sul canale Allacciante Cartoccio sarà interrotta la circolazione. Il traffico sarà deviato attraverso le strade comunali via Argine Francone, via dei Boschi, via della Vittoria con apposita segnaletica che verrà posta all'intersezione tra la Sp 42 "Novellara-Guastalla" e via della Vittoria e all'intersezione tra la Sp 81 e via Argine Francone.

Per info in tempo reale sulla viabilità e in caso di eventuali emergenze consultare il profilo Twitter della Provincia di Reggio Emilia @ProvinciadiRE.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

La presidente Masini: "Stiamo facendo tutto il possibile per ridurre al più presto il disagio per cittadini e attività economiche, ma la situazione è complessa". Si lavora su più fronti e si spera di poter riaprire la Sp 513 entro quale giorno almeno a senso unico alternato -

Reggio Emilia, 16 giugno 2014 -

Venerdì pomeriggio nella Sala Giunta della Provincia di Reggio Emilia si è riunito il gruppo di coordinamento per i lavori sulla Sp 513, chiusa nuovamente dal 2 giugno in località La Cantoniera di Vetto per una frana che ha provocato il distacco di massi anche di grosse dimensioni. Erano presenti la presidente della Provincia Sonia Masini con l'assessore alle Infrastrutture Alfredo Gennari, il sindaco di Vetto Fabio Ruffini con il vice Aronne Ruffini, il vicesindaco di Ramiseto Marco Leonardi e i tecnici di Provincia e Servizio tecnico di bacino (Stb) della Regione. Oggetto dell'incontro, spiega la presidente Masini, "un aggiornamento sull'evoluzione della frana e l'individuazione delle soluzioni in grado di ripristinare in tempi rapidi i collegamenti Nord-Sud, nella consapevolezza del disagio che questa interruzione sta provocando alle attività economiche e ai cittadini".
"La situazione è grave e per una definitiva sistemazione servono necessariamente tempi medio-lunghi e risorse ingenti – continua la presidente della Provincia di Reggio Emilia - Rinviando agli approfondimenti tecnici già in corso l'individuazione delle migliori soluzioni definitive, ora è importante capire bene la profondità, le caratteristiche e l'evoluzione della frana, grazie anche al radar installato dall'Università di Firenze che sta assicurando risultati eccellenti in termine di conoscenza del fenomeno".
"Purtroppo non esistono soluzioni facili, stiamo facendo tutto quanto è nelle nostre possibilità per salvaguardare la pubblica incolumità e non mettere in pericolo la vita delle persone, ma il fronte della frana è molto esteso e profondo", aggiunge la presidente Masini spiegando che, nel corso del vertice in Provincia, si è deciso di "accelerare il più possibile, tenendo conto della situazione problematica in cui si è costretti a lavorare, l'intervento di "pulizia" della frana attraverso il disgaggio di massi e materiale dall'alto". Questo, se non sopraggiungeranno ulteriori problemi, potrebbe consentire nel giro di qualche giorno una possibile riapertura della Sp 513 almeno a senso unico alternato.
Insieme alla Provincia di Parma, si sta poi lavorando per ottenere una riapertura veloce della Sp 17 per Neviano, in grado di favorire parte del traffico in Val d'Enza. Sono state inoltre valutate diverse ipotesi di piste alternative, tra cui una bretella "il cui costo, a causa dell'ingente dislivello, si aggirerebbe comunque intorno a un milione e mezzo di euro, e che comunque comporterebbe tempi lunghi". Sulla possibilità di una alternativa in alveo, "la pista, nei pressi del frantoio, è stata erosa dall'alveo dell'Enza, con i tecnici si sta valutando di crearne una nuova con tutte le delicatezze del caso sotto il profilo della sicurezza idraulica, tenendo anche presente che la pista potrebbe comunque essere utilizzata solo nei mesi estivi".
Infine, per quanto riguarda la soluzione definitiva, "siamo già partiti con gli studi che dovranno portare a un progetto risolutivo, eventualmente anche prevedendo una galleria, e con la ricerca delle necessarie risorse, ma anche in questo caso i tempi saranno inevitabilmente medio-lunghi".
"La preoccupazione degli amministratori rimane comunque quella di agire con la massima velocità, e in questo senso è stata data disposizione ai tecnici di trovare tutte le soluzioni possibili che nell'immediato consentano un ripristino dei collegamenti", conclude la presidente Masini annunciando, per i primi giorni della prossima settimana, un nuovo incontro del tavolo tecnico-istituzionale.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Il Comune di Reggiolo ha chiesto alla Provincia di poter estrarre più materiale. Tutino: "Nessun ampliamento dell'area di cava, verrà solo approfondito il laghetto artificiale" -

Reggio Emilia, 13 giugno 2014 -

Il Consiglio Provinciale, nella seduta di giovedì scorso presieduta da Gianluca Chierici, ha adottato, con il voto favorevole della maggioranza, la variante al Piano delle Attività Estrattive relativa al polo "Margonara" di Reggiolo. Si tratta di un polo dedicato all'escavazione della sabbia, già attivo da alcuni anni e per il quale, con un documento approvato all'unanimità, il Comune di Reggiolo ha proposto alla Provincia un progetto per estrarre ulteriore materiale.
La variante non prevede un ampliamento dell'area di cava, che anzi sarà ridotta di circa 3000 mq. Sarà invece ampliata l'area destinata a rinaturazione e per la quale è prevista una fruizione naturalistica. Nel polo Margonara l'attività di escavazione ha, infatti, portato alla creazione di un piccolo lago artificiale e l'estrazione di sabbia avverrà con approfondimento dello specchio d'acqua, che passerà da 11 a 20 metri di profondità.
"In questi anni abbiamo scelto di togliere la pianificazione degli inerti dal rapporto diretto tra imprese operanti nelle attività estrattive e Provincia – spiega l'assessore provinciale all'ambiente Mirko Tutino - Abbiamo proceduto solo quando i Comuni, che devono essere primi titolari delle politiche territoriali, ci hanno proposto varianti al Piano delle Attività Estrattive. Abbiamo escluso l'avvio di nuovi poli e chiesto a tutti di operare solamente su aree già interessate da cave. Pensiamo che in questo modo si possa garantire la sostenibilità di questo settore – conclude l'assessore - conciliando la tutela dell'ambiente e le esigenze di un settore economico finalizzato principalmente alla realizzazione di opere pubbliche. Questi criteri sono stati utilizzati anche per il polo Margonara di Reggiolo dove al centro abbiamo posto, con una programmazione pubblica, la futura fruizione naturalistica di questo piccolo lago artificiale".
La variante è supportata da una perizia geologica, che ha verificato le geometrie di scavo ammissibili in regime sismico, anche con i valori del terremoto 2012. Le sponde saranno quindi sicure anche dopo aver aumentato della profondità del piccolo lago artificiale. Lo studio ha controllato l'assenza di effetti negativi su subsidenza, acque sotterranee o altri possibili fenomeni (cavità nel suolo, cedimenti strutture murarie). Sono poi stati esaminati i flussi di traffico: l'attività estrattiva genererà la mobilitazione di circa 22 mezzi al giorno.
Complessivamente si estrarranno 550 mila metri cubi di sabbia, un quantitativo che risponderà – parzialmente – al fabbisogno di inerti sabbiosi per la realizzazione del vasto programma infrastrutturale viario regionale e interregionale, oltre che per l'attività edilizia legata alla ricostruzione post-sisma. Il fabbisogno stimato è di circa 700 mila metri cubi, tuttavia per il polo Margonara si è posto un limite inferiore per garantire la sostenibilità ambientale del progetto. Per incrementare ulteriormente il grado di naturalità dell'area al termine dell'attività estrattiva, saranno prescritti, laddove necessari, ulteriori interventi di recupero della vegetazione, con caratteristiche e standard analoghi a quelli già realizzati, oltre che interventi volti alla creazione di ambiti naturali differenziati attraverso, dove possibile, ritombamenti parziali e/o rimodellazione delle sponde. Inoltre, per incrementare la dotazione didattica a supporto della fruizione dell'area, dovrà essere allestita, presso il centro civico di Brugneto, una apposita aula provvista di idonea attrezzatura multimediale.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Concluso il progetto sostenuto da Provincia e finalizzato a garantire la possibilità alle persone diversamente abili di fruire dei parchi divertimento -

Reggio Emilia, 12 giugno 2014 - 

Si è concluso lo studio presentato lo scorso settembre a Palazzo Allende - sostenuto dalla Provincia di Reggio Emilia e dal Consorzio Fun Italian Export, di cui è capofila l'azienda reggiana Preston & Barbieri Srl - finalizzato alla stesura di linee guida a livello nazionale ed europeo per garantire la possibilità alle persone diversamente abili di fruire dei parchi divertimento. Gli esiti di questo progetto veramente innovativo in grado di valorizzare assieme all'impegno della Provincia in materia di pari opportunità, l'eccellenza del tessuto produttivo locale che riesce ancora a distinguersi sulla scena internazionale per quanto riguarda la competitività e la ricerca, sono stati illustrati questa mattina da Ilenia Malavasi, assessore all'Istruzione della Provincia di Reggio Emilia, dal responsabile del progetto, Gianni Chiari, e da Paola Barbieri, amministratore delegato della Preston & Barbieri Srl.
Di quasi un centinaio di pagine la corposa ricerca che illustra le "Linee guida per l'accessibilità e la fruibilità dei parchi di divertimento per persone con esigenze speciali" e che è stata realizzata dopo una serie di test condotti su 30 soggetti con sindrome di Down, "in quanto più facilmente individuabili e, quindi, maggiormente a rischio discriminazione", 30 soggetti con disabilità fisiche e sensoriali (ma anche persone uscite dal coma) e 30 normodotati di stessa età e scolarizzazione. Tutte le diverse problematiche sono state analizzate sotto il profilo scientifico (con 7 tra medici e professori universitari, nonché l'Istituto superiore della sanità), giuridico (5 tra giudici ed avvocati), da 7 esperti dell'industria e delle associazioni e, per quanto riguarda le situazioni di emergenza, da 3 esperti dei vigili del fuoco.
"Analizzando i livelli di cortisolo prima, durante e dopo un'attrazione, è stato ad esempio appurato scientificamente che normodotati o diversamente abili registrano gli stessi livelli di stress", ha detto il direttore tecnico del progetto, Gianni Chiari, sottolineando come questo lavoro "sia veramente di livello pioneristico, e viene apprezzato da tutto il mondo, compreso da chi, come Stati Uniti o Canada, è all'avanguardia nel settore del divertimento: queste linee guida, che abbiamo illustrato a Parigi e a Orlando, a Dubai e in Svezia e ora presenteremo nella versione definitiva ad Amsterdam, rappresentano il punto di partenza di un lavoro che durerà anni".
L'assessore Ilenia Malavasi ha ricordato le ragioni del sostegno della Provincia a questo progetto, "che non solo permette di eliminare barriere di tipo fisico, ma soprattutto culturali, ma anche di sostenere le imprese reggiane nella progettazione di attività innovative". "In questi anni la Provincia ha svolto un importante e prezioso lavoro a favore delle persone diversamente abili, che ci ha visti impegnati in questi anni nel mondo della scuola, ma anche in quello del lavoro e del tempo libero, perché la nostra priorità è sempre stata la tutela dei diritti di tutte le persone e le pari opportunità per tutti i cittadini".

Un progetto così importante progetto e innovativo non poteva che nascere a Reggio Emilia, che rappresenta – insieme al Veneto – la "capitale" di questo settore di nicchia che però, grazie a quote di export del 95%, ha saputo resistere alla crisi, registrando solo nel 2009 una flessione. Qui, del resto, hanno sede molti associazioni nazionali ed europee del settore, a partire dal Consorzio Fun Italian Export, di cui è presidente Francesco Ferrari della Preston & Barbieri Srl che ne è la capofila, che vanta l'adesione di ben 27 aziende italiane che producono giostre ed attrezzature per parchi divertimento e parchi a tema. La maggior parte di esse sono dislocate proprio nei territori reggiano e modenese e ne fanno parte, tra le altre, M.P. Group srl (Reggio Emilia), D.P.F. Automation srl (Reggio Emilia), ECO elettrocomponenti srl (Reggio Emilia), Automatic Toys Modena srl, Cogan srl (Soliera), Ital-Resina di Di Talia Angelo (Ganaceto), Adalio srl (Spilamberto).
"Garantire la massima sicurezza per tutti è per noi fondamentale", ha detto Paola Barbieri, amministratore delegato della Preston & Barbieri Srl: "Queste linee guida ci hanno già permesso di adeguare attrazioni come lo space-battle, ma soprattutto saranno importantissime nella progettazione delle nuove giostre perché l'innovazione rappresenta il principale punto di forza del nostro settore".

Accanto alla Preston & Barbieri srl hanno lavorato al progetto non solo le aziende del Consorzio per l'internazionalizzazione Fun Italian Export s.c., ma anche un pool di esperti, soprattutto medici e giuristi di fama internazionale. Numerose sono state anche le collaborazioni e i patrocini messi in campo da parte delle associazioni, tra cui l'Istituto superiore della sanità, l'ospedale Bambin Gesù di Roma, Ancasvi (Associazione nazionale costruttori attrezzature spettacoli viaggianti), Anesv (Associazione nazionale esercenti spettacoli viaggianti), Consorzio C.A.S.A. (Consorzio attività specialistiche per le diverse abilità), Coordown (Coordinamento nazionale associazioni persone con sindrome di Down), Eaasi (European association amusement supplier industry), Iaapa Europe (International association of amusement parks and attractions, Brussels), e Pianeta Down.

(Fonte: Provincia di Reggio Emilia)

Successo per l'esercitazione di protezione civile promossa dalla Croce bianca. Week-end santilariese all'insegna della sicurezza con l'esercitazione di protezione civile tenutasi al parco pubblico di San Rocco. -

Reggio Emilia, 9 giugno 2014 -

L'iniziativa, patrocinata dai Comuni di Sant'Ilario d'Enza, Campegine e Gattatico, ha visto la presenza di numerose associazioni di volontariato ospitate dalla Croce bianca di Sant'Ilario, che nell'occasione ha tra l'altro allestito un posto medico avanzato dove, insieme ai volontari dell'Avo di Montecchio, sono state soccorse le persone che simulavano gravi e svariati infortuni. A Val d'Enza Radiocomunicazioni è stato invece assegnato il compito di coordinare le trasmissioni via radio, mentre i volontari della Vigilanza antincendio boschivo (Vab) santilariese si sono incaricati della prova di spegnimento di un piccolo incendio e quelli della sezione parmigiana dell'Associazione nazionale Protezione animali Natura Ambiente con le proprie guardie ecozoofile - unitamente all'associazione di volontariato "Rescue Dog" - hanno simulato un soccorso con tanto di autoambulanza dedicata agli animali. Il servizio di pronto intervento animali "Rescue Dog" - che assicura l'intervento h24 per qualsiasi tipo di animali, randagi compresi - per ora è attivo nella sola provincia di Parma, ma presto si conta di estenderlo anche alle altre provincie.
La viabilità in funzione della ricerca dispersi era invece assicurata dalle forze della polizia municipale dell' Unione "Val d'Enza". All'esercitazione – oltre alle associazioni di volontariato Auser e Avis - hanno partecipato anche numerosi cittadini, tra cui molti studenti che per la fine dell'anno scolastico si erano dati appuntamento nella struttura del parco e che sono stati allietati anche dalla presenza di Civilino, la simpatica mascotte della Protezione civile.
"Voglio davvero ringraziare tutte le associazioni che ancora una volta hanno dimostrato come possa funzionare bene il "sistema Protezione civile" se ben coordinato, un obiettivo che può essere raggiunto solo con giornate di vero e proprio lavoro come queste", dice la presidente della Croce bianca, Barbara Bigi, ringraziando anche "i sindaci di Sant'Ilario, Campegine e Gattatico per il loro prezioso contributo ma anche per le loro importanti parole d'apprezzamento".

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

A un convegno promosso dall'associazione Rurali reggiani le preoccupazioni delle aziende familiari contadine in un Paese che – a differenza di Europa, Cina, Nord e Sudamerica – è rimasto fermo al Governo Giolitti e si appresta a dare ancora più potere alle città -

Reggio Emilia, 9 giugno 2014 -

"Mondo rurale e riforme" è il titolo del convegno che si è tenuto sabato mattina nella sala del Consiglio provinciale, organizzata dall'associazione di promozione sociale Rurali reggiani (RuRe), con il patrocinio della Provincia di Reggio Emilia, in occasione dell'anno internazionale dell'agricoltura familiare. Obiettivo principale, quello di rimarcare il grande contrasto tra gran parte del mondo portata a valorizzare l'azienda familiare contadina (dal Nord al Sudamerica fino alla Cina), l'Europa stessa che propone piani per sviluppo rurale e aree interne incentrati sul ruolo di questa impresa e l'Italia che, in questo contesto, è invece ancora ferma alle proposte del Governo Giolitti del 1920 e manca degli strumenti necessari per agire in maniera efficace sullo sviluppo rurale. Uno sviluppo che necessita di un coordinamento, di una sinergia stretta tra interventi pubblici per le famiglie, per il territorio, per la produzione di cibo ed energia, le cure all'ambiente, il turismo e altre funzioni di cui il territorio rurale - e le famiglie che lo presidiano – hanno sempre più bisogno. Anche da questo punto di vista, è stato sottolineato da più di un relatore, la riforma delle Province rischia di creare più danni che benefici in un Paese indietro anni luce nel sostegno all'agricoltura e alle aziende familiare contadine.
In Italia, ad esempio, non si è ancora identificata la popolazione rurale, né sono ben chiare le differenze di ruolo tra aziende agricole e seconde case, paradossalmente più tutelate. In generale, l'uso del suolo è totalmente sottratto a qualunque potere decisionale da parte di chi lo coltiva, in quanto la situazione di rappresentatività basata sui numeri fa sì che la minoranza contadina non abbia alcun peso sulle politiche di tipo urbanistico che obbediscono alla maggioranza 'cittadina' e agli interessi di cui è portatrice. Per rimediare alla differenza dei numeri, propria di tutte le società avanzate, ogni Paese ha introdotto nel suo ordinamento istituzionale opportuni accorgimenti, e il convegno di oggi è servito anche a ricordare sia il ruolo riconosciuto dalle Nazioni unite all'azienda familiare sia ad illustrare alcune esperienze - dall'Olanda alla Germania, alla Francia – attuate per dare peso nelle scelte collettive a questa minoranza della società che ha però il compit0 di custodire, utilizzare, conservare la maggiore delle superfici del Paese.
L'Italia, invece, è ferma alle proposte di Micheli del 1920, unico momento in cui il Governo Giolitti propose al Parlamento le Camere di agricoltura provinciali e regionali: e, un secolo fa,la nostra era ancora una società rurale. Oggi il mondo è cambiato, i contadini hanno sempre una più funzione fondamentale, ma non hanno alcun poter decisionale. La recente riforma delle Province aggrava questa situazione, visto che l'ente in qualche modo funzionava come contrappeso rispetto al potere delle città. E' infatti del tutto evidente che l'assemblea dei sindaci, magari presieduta dal primo cittadino del comune capoluogo, chiamata dalla riforma Delrio a governare le "nuove" Province, sarà ancora più lontana dal rappresentare le esigenze agricole, sempre più importanti per un Paese che manca di cibo, ha un territorio più difficile di altri Paesi europei avendo due-terzi di collina e montagna e ha registrato uno sviluppo tumultuoso di consumo elevato della poca terra agricola di pianura.
"Il convegno di oggi ha quindi puntato a riprendere il cammino della riforma per adeguare l'Italia al mondo avanzato e a quello, come quello cinese, che sta avanzando in modo prorompente, in un momento in cui avvenimenti di primaria importanza accrescono le attese del modo rurale – spiegano l'assessore all'Agricoltura Roberta Rivi e il presidente di RuRe, Giardo Filippini - L'Unione europea ha infatti varato il Programma di sviluppo rurale 2014-2020 e altri interventi a favore delle aree marginali che lo Stato e le Regioni italiane stanno definendo. Per l'Italia questa fase è resa ancora più importante dalla riforma che coinvolge Province e Città metropolitane e che impone un'ampia riorganizzazione dell'attività di enti pubblici, consorzi e altri organismi".
Nel corso della mattinata sono intervenuti, oltre a Rivi e Filippini, don Eleuterio Agostini, Jan D. Van der Ploeg dell'università di Wageningen (Olanda), Antonio Onorati dell'Associazione rurali italiani, il responsabile dell'archivio storico della Provincia Alberto Ferraboschi e Kees De Roest del Centro ricerche produzioni animali di Reggio Emilia.

(Fonte: ufficio stampa: Provincia di Reggio Emilia)

Sabato dalle 20 alle 24 nell'area Fiere: mezzi, dimostrazioni e un concerto di band reggiane -

Reggio Emilia, 5 giugno 2014 -

Dopo il successo di sabato scorso al Campovolo, sabato torna – a Scandiano – "Anche io sono Protezione civile", la manifestazione pensata dal Coordinamento provinciale delle associazioni di volontariato con la Provincia di Reggio Emilia e il patrocinio del Comune nell'ambito della "Settimana della Protezione civile e della prevenzione dai rischi" promossa dalla Regione Emilia-Romagna. Dalle 20 alle 24 nell'area Fiere di Scandiano, oltre alla mostra dei mezzi e alla presentazione delle attività di Protezione civile è previsto anche un concerto di band reggiane: sul palco si alterneranno Sequencer, Jolly Roger, The Maffick e Francesca Pelagatti.
Istituita da una risoluzione approvata il 27 febbraio 2013 dall'Assemblea legislativa,che impegna la Giunta regionale a realizzare la manifestazione, la Settimana delle protezione civile ha cadenza annuale e l'obiettivo di mettere al centro dell'attenzione pubblica la sicurezza del territorio e la prevenzione dei rischi. Temi ancora più pressanti negli ultimi anni, quando l'Emilia-Romagna ha vissuto eventi particolarmente gravi: fra tutti il terremoto in Emilia, ma anche la grande nevicata in Romagna nel 2012 o l'alluvione nella Bassa modenese nel 2013.
La prima edizione della settimana regionale della protezione civile si estende al periodo tra il 20 maggio e il 15 giugno 2014. Ogni anno si terrà simbolicamente nello stesso periodo, per ricordare la ricorrenza del sisma del 2012, e sarà l'occasione per riunire sotto un unico cartellone le iniziative realizzate da volontari, istituzioni e sistema di protezione civile sul territorio: attività di sensibilizzazione e formazione, esercitazioni, evacuazioni di scuole ed edifici pubblici, presentazione dei piani di protezione civile comunali. Per accrescere la percezione e la conoscenza dei rischi tra la popolazione e ribadire l'impegno delle istituzioni nella realizzazione di politiche per la messa in sicurezza del territorio che abbandonino la logica dell'emergenza per abbracciare quella della prevenzione.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

A conclusione della riqualificazione, la presidente ha consegnato il simbolo della Provincia a una ragazza del polo scolastico "a memoria di una istituzione che ora si trasforma, ma che in questa terra ha lavorato molto e ha ottenuto risultati importanti" -

Reggio Emilia, 4 giugno 2014 -

La Provincia di Reggio Emilia ha inaugurato questa mattina il rinnovato polo scolastico di via Makallè - 104.000 metri quadrati di superficie ogni giorno frequentati da oltre 4.600 persone, in massima parte studenti degli istituti Pascal, Nobili, Secchi e Matilde di Canossa, nonché della neonata Fondazione Its per la Meccanica e la Meccatronica – ora diventato un vero e proprio Campus. Ma la presidente Sonia Masini ha fatto ancora di più e, in vista del profondo cambiamento che si apprestano a vivere le Province, a conclusione del proprio discorso si è sfilata la fascia blu di rappresentanza e l'ha fatta indossare a una studentessa del Campus: "A nome di un ente che cambia passo e si trasforma vi consegno questa fascia perché la teniate a memoria di una istituzione, la Provincia di Reggio Emilia, che in questa terra ha lavorato molto e ha ottenuto risultati importanti in campo economico, sanitario, sociale e culturale", ha detto.
Con questo suggestivo e toccante passaggio di consegne, si è chiusa la bella cerimonia di inaugurazione del rinnovato polo scolastico di via Makallè, diventato ora un vero e proprio Campus grazie a una serie di interventi succedutisi in due lotti a partire dall'inverno 2011 fino allo scorso aprile, per un importo di 650.000 euro interamente a carico della Provincia. "Abbiamo messo in sicurezza i percorsi, i parcheggi, gli accessi in modo tale che i nostri ragazzi siano sempre più sicuri: era uno dei tanti impegno che avevamo preso e che abbiamo mantenuto – ha detto la presidente Masini - La vostra istruzione e il vostro sapere sono per noi la cosa più importante. In questi anni la Provincia di Reggio Emilia ha investito tanto sulle scuole e sulle strade per renderle sempre più sicure. Solo per le superiori abbiamo investito 60 milioni, 60 milioni di tasse dei reggiani che abbiamo utilizzato per voi: questo è un Paese in crisi economica che non investe in tutte le province come è stato fatto qui, ma che ha bisogno dei suoi ragazzi e di aprirsi a nuove speranze. Quello di oggi è un giorno di speranza perché vi mettiamo a disposizione una scuola più sicura e ci auguriamo che voi la conserviate al meglio".
I lavori di riqualificazione del polo hanno portato dapprima alla realizzazione di nuove postazioni per biciclette (250) e motocicli (296 posti, per un totale oggi di 406 parcheggi) e a interventi di regolarizzazione degli accessi con sbarre automatizzate, poi alla riqualificazione delle aree centrali. Oltre ad arredi urbani, spazio verdi, nuova illuminazione, aree ecologiche, il progetto della Provincia ha previsto una nuova pavimentazione che, nella piazza centrale, attraverso la posa di lettere in rilievo di cemento riporta 4 frasi scelte da studenti e insegnanti di ognuno dei quattro istituti presenti all'interno del Polo. Iti Nobili e Itg Secchi hanno scelto di citare rispettivamente Albert Einstein ("C'è una forza motrice più forte del vapore, dell'elettricità e dell'energia atomica: la volontà") ed Hermann Broch ("L'architettura è la testimonianza dell'aspirazione dell'uomo a vincere il tempo innalzando l'ordine nello spazio"), mentre il Bus Pascal ("Una vita vissuta senza sperimentare è una vita vissuta a metà") e il liceo Matilde di Canossa ("Diventa ciò che vuoi, non avere paura. Stiamo tutti lottando per i nostri sogni") hanno optato per due frasi create ad hoc. Frasi che questa mattina gli stessi studenti hanno letto e motivato nel corso della cerimonia di inaugurazione, apertasi e conclusasi con le esibizioni di un gruppo di sbandieratori composto proprio da ragazzi del polo scolastico di via Makallè (Greta Battiloni, Davide Catellani, Marco Ghielmi, Lorenzo Cottafava, Samantha Cottafava, Giovanni Guarnieri, Elen Montanari e Gabriele Galloni), ai quali si sono aggiunti Francesco Mignosi e Samira Haovachi del liceo classico europeo Maria Luigia.
Presenti anche l'assessore alle Infrastrutture Alfredo Gennari, con i tecnici e il personale della Provincia che in questi anni hanno lavorato alla riqualificazione del Campus, e i dirigenti scolastici Lorella Bonicelli (Canossa), Mariagrazia Diana (Secchi), Valerio Messori (Nobili) e Ivano Vaccari (Pascal).

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

È GRATIS! Clicca qui sotto e compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna quotidiana.



"Gazzetta dell'Emilia & Dintorni non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio e a conservare la nostra indipendenza, con una piccola donazione. GRAZIE"