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"Polizia di Stato: disposta la sospensione delle licenze al Bar Elena". E' stato notificato, questa mattina, il provvedimento adottato ai sensi dell'art. 100 del TUPS emesso dal Questore di Modena e notificato dagli operatori della Divisione Polizia Amministrativa Sociale ed Immigrazione con cui è stata disposta la sospensione delle licenze, per ragioni di salvaguardia dell'ordine e della sicurezza pubblica, alla titolare del bar Elena sito in questa via Fabriani n. 51.

Il provvedimento, della durata di 30 giorni, è stato adottato a seguito dei recenti controlli di polizia effettuati presso l'esercizio di proprietà di una cittadina cinese trentottenne e nel corso dei quali sono state rilevate abituali frequentazioni di soggetti gravati da precedenti di polizia.
Inoltre, in occasione del controllo, avvenuto il 27 febbraio scorso, all'interno del bar veniva rintracciato un cittadino straniero, irregolare sul t.n., dedito all'attività di spaccio di sostanza stupefacente: ben 35 grammi di hashish e 750,00 euro furono sottoposti a sequestro nel corso di un'attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti.

Pubblicato in Cronaca Modena

Sicurezza: un nodo da sciogliere. Nuova collaborazione tra imprese, istituzioni e forze dell'ordine. Ampio dibattito nell'incontro promosso da Confesercenti Parma

Parma, 20 Aprile 2018 – Si è tenuto giovedì, nella sede di Confesercenti Parma in via La Spezia l'incontro pubblico tra i commercianti e le principali istituzioni deputate alla sicurezza del territorio.

L'evento, organizzato dall'associazione cittadina per rispondere concretamente alle richieste di soluzioni tempestive giunte da imprenditori e titolari di attività commerciali di Parma e provincia, ha messo al centro il tema della sicurezza per le attività presenti sul territorio, accendendo un ampio dibattito tra i partecipanti.

Le recenti disposizioni in materia legislativa a livello nazionale e regionale propongono una lettura della "sicurezza urbana" non più strettamente legata alla materia statale dell'ordine pubblico e della sicurezza.

A partire dalla riqualificazione, anche urbanistica, sociale e culturale, passando per il recupero delle aree o dei siti degradati, l'eliminazione dei fattori di marginalità e di esclusione sociale e promuovendo la cultura del rispetto della legalità e l'affermazione di più elevati livelli di coesione sociale e convivenza civile.
Tutti interventi previsti dalla legge e possibili, secondo Confesercenti, avviando appunto una nuova modalità di collaborazione e coordinamento tra imprese, forze dell'ordine e istituzioni.

I commercianti hanno partecipato numerosi all'iniziativa promossa dall'associazione chiedendo, specialmente in alcune zone particolarmente "sotto pressione", il ripristino del vigile di quartiere per contrastare i bivacchi, il preoccupante fenomeno delle baby gang e le relative minacce e proponendo una maggiore presenza delle forze dell'ordine nei quartieri e in centro per limitare l'abusivismo e i furti nelle attività commerciali .

L'intento dell'iniziativa è stato chiarito in avvio da Francesca Chittolini, presidente di Confesercenti Parma: "Lo scopo principale di questo pomeriggio di lavori, oltre a quello di volere fare il punto sullo stato della sicurezza reale e percepita in città, è quello di proporre nuovi progetti condivisi tra gli imprenditori e le istituzioni in cui Confesercenti si propone come riferimento al coordinamento e alla divulgazione delle informazioni. Crediamo che la sicurezza sia un diritto e che lo sviluppo economico passi anche dalla capacità di un territorio di preservarla e migliorarla. Siamo convinti che gli imprenditori commerciali svolgano, oltre a quello economico, un importante ruolo di qualificazione sociale ed urbana e che occorre, anche in vista dell'importante impegno del 2020, tracciare in modo ancora più incisivo la strada della collaborazione e della condivisione di idee e progettualità".

Dello stesso parere il direttore di Confesercenti Parma Luca Vedrini: "La sicurezza è un argomento vasto, ma ritengo vada fatto uno sforzo comune, anche perché il tessuto sociale della città è cambiato. In questi anni Confesercenti ha proposto varie soluzioni come le telecamere di vigilanza, i presidi di quartiere, l'utilizzo dei carabinieri in congedo, la tassa di soggiorno, maggiore illuminazione nelle zone critiche. Vogliamo la certezza che la sicurezza sia un diritto".

L'invito è stato prontamente raccolto dal prefetto Dott. Giuseppe Forlani: "E molto importante – ha affermato - che ci sia un confronto costante tra le istituzioni, le forze di polizia e i commercianti; è una grande occasione per confrontarsi. La sicurezza è un concetto individuale e collettivo, il rapporto fiduciario tra istituzioni e cittadini è fondamentale. Il modello da seguire è quello della sicurezza partecipata. Il nostro compito non è fare le leggi, ma presidiare la città e prendere i colpevoli. Bisogna usare tutti gli strumenti a disposizione: i sistemi d'allarme sono una soluzione, così come il controllo di vicinato. Non abbiamo la bacchetta magica, ma questa è la strada da seguire".

Salvatore Altavilla, comandante provinciale dei Carabinieri ha spiegato la ricetta applicata dalle Fiamme d'Argento: "Sono arrivato a Parma 7 mesi fa e subito mi sono concentrato sulle zone di maggiore disagio e il centro storico. Il pattugliamento delle aree è la miglior ricetta. Il servizio anti-borseggio, ad esempio, sta avendo i suoi frutti tant'è che negli ultimi mesi, in piazza Ghiaia, sono sensibilmente calati i reati. Sono circa 25 i carabinieri impegnati in occasione del mercato settimanale in Ghiaia. Ai commercianti consiglio sempre di dotarsi di un sistema d'allarme collegato alle forze dell'ordine, il servizio è gratuito. E ci consentirà di intervenire in tempi rapidi".

II comandante provinciale della Guarda di Finanza Gianluca De Benedictis ha sottolineato l'utilità del confronto: "Il dialogo con le associazioni di categoria come Confesercenti è uno strumento fondamentale per noi. Le regole sono quelle che sono ma il nostro compito è quello di contrastare le attività criminali. Dobbiamo crederci sempre, le sanzioni sono comunque un deterrente a nuovi reati. Bisogna ragionare su servizi dedicati nelle aree di maggior interesse, ma di promesse non se ne possono fare".

Il vicequestore di Parma Mario Felice Anelli ha rimarcato l'impegno delle forze dell'ordine e il calo di molti reati: "La polizia cerca di venire incontro alle esigenze dei cittadini in tutti i modi e con tutti i limiti del caso. I reati contro il patrimonio sono diminuiti, mentre sono aumentati i reati a sfondo sessuale".

Il Comune di Parma ovviamente ha un interesse primario sui temi della sicurezza per i quali ha approntato diversi strumenti: "In questi anni abbiamo aumentato i sistemi di videosorveglianza e attivato il controllo di vicinato – ha ricordato Cristiano Casa, Assessore del Comune di Parma alla sicurezza e al commercio - . Stiamo lavorando sulle aggregazioni giovanili; abbiamo aumentato i controlli sulle attività commerciali e nei mercati, oltre a maggiori controlli anagrafici sulle singole abitazioni. Abbiamo avuto modo di incontrare il Ministro dell'Interno Marco Minniti a cui abbiamo esposto i nostri problemi. C'è anche una questione legata alla certezza della pena, perché i cittadini irregolari devono essere espulsi. Basti pensare che per espellere un cittadino irregolare abbiamo impiegato 8 mesi. Non è un'emergenza, è un problema strutturale". Infine un invito al legislatore per nuove assunzioni tra le forze dell'ordine.

L'evento, alla seconda edizione, ha certamente coinvolto i partecipanti e seguiranno altri incontri e iniziative specifiche sui temi affrontati nel pomeriggio in cui, ancora una volta, si è sottolineata l.come da sempre sostiene Confesercenti Parma.

 

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Scegliere di installare un impianto di allarme per proteggersi dai furti è certamente un'ottima soluzione per difendersi dai tentativi di intrusione. Ma quali caratteristiche minime deve avere un impianto per essere davvero efficace?

Tre sono gli elementi fondamentali: qualità dei componenti, progettazione adeguata dell'impianto e installazione corretta.

Infatti se un rilevatore di movimento non viene posizionato nel modo giusto oppure è di scarsa qualità può incappare in false rilevazioni. Anche un semplice contatto magnetico montato male su una finestra in una giornata di vento può generare una quantità tale di falsi allarmi da trasformarsi in un vero incubo.

Come essere certi che la segnalazione di un allarme sia realmente collegata ad un tentativo di intrusione?
Ogni volta che scatta un allarme in noi si attiva un forte stato di ansia e di preoccupazione. È quindi fondamentale che l'allarme sia attendibile e verificabile immediatamente per evitare di attivare azioni non necessarie e creare inutili tensioni.

Il consiglio è di installare almeno un rilevatore di movimento dotato di fotocamera o videocamera che, in caso di allarme, può restituirci in tempo reale le immagini fotografiche o video di ciò che accade all'interno o nei pressi della nostra abitazione direttamente sullo smartphone grazie ad una semplice app.

La stessa app che ci consente di attivare e disattivare l'impianto anche a distanza, di verificare chi entra e chi esce dall'abitazione e di effettuare delle videoverifiche su nostra stessa richiesta.

La documentazione fotografica o video che accompagna la segnalazione d'allarme ci permette di controllare se sono realmente presenti degli intrusi oppure se l'allarme è stato generato involontariamente da un nostro familiare che non ha seguito la corretta procedura al suo ingresso in casa.

Il videocontrollo diventa quindi decisivo per le scelte che decideremo di attuare in risposta all'allarme ricevuto. In particolari situazioni, il videocontrollo può essere affidato all'Istituto di Vigilanza Coopservice che può eseguire ispezioni programmate o casuali ed agire tempestivamente in caso di allarme e di pericolo effettivo inviando sul posto una guardia giurata a bordo di una delle numerose pattuglie di pronto intervento sul territorio.

L'Istituto di Vigilanza privata Coopservice vanta oltre 40 anni di esperienza nella sicurezza ed è presente sull'intero territorio nazionale con 21 sedi operative, più di 2.000 guardie giurate, 10 centrali operative tecnologicamente all'avanguardia e oltre 400 automezzi operativi.

Per maggiori informazioni sui servizi di sicurezza e vigilanza di Coopservice, visitate il sito www.coopservice.it .

 

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Aumentano le vittime di sextorsion. I ricattati online sono sempre di più. L'allerta della Polizia Postale sulla pagina Facebook "Commissariato di PS Online". Lo "Sportello dei Diritti" rilancia i consigli della Polizia: "Anche se allettanti non accettate mai offerte di conversazioni o altro in cam con sconosciuti". E se cadete nella trappola denunciate prontamente.

post_allettante.jpgSta raggiungendo numeri da capogiro, quello che, purtroppo, sta diventando un fenomeno criminale di massa e del quale lo "Sportello dei Diritti" ha parlato più volte: la cosiddetta sextorsion. Non si contano più, infatti, le segnalazioni online e i fatti di cronaca che riguardano questo tipo di ricatto che viene effettuato attraverso l'adescamento e il coinvolgimento di ignari utenti della rete che diventano vittime, loro malgrado di tentativi o vere e proprie estorsioni di denaro o favori sessuali. E a fronte della miriade di denunce ricevute dall'autorità, vi è la certezza che altrettante vittime preferiscano il silenzio per vergogna e per non far sapere che si è caduti nella trappola.

A ricordarci costantemente di prestare la massima attenzione ai messaggi che riceviamo da sconosciuti e che ci propongono allettanti conversazioni che diventano via via sempre più "piccanti" è la Polizia di Stato sulla sua pagina Facebook "Commissariato di PS On Line – Italia". Proprio in data odierna, la Polizia Postale ha pubblicato un post con tanto di screenshot di uno dei messaggi tipo che possono giungere sulle nostre messaggerie istantanee come Messenger di Facebook da parte di contatti ignoti e che ci propongono chat erotiche. Solitamente si presentano con immagini carpite da altri profili di belle ragazze o ragazzi e che proprio per questo diventano ancor più allettanti.

Ovviamente, ricorda Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", si tratta di malintenzionati di ogni tipo che nascondono la loro vera identità dietro profili virtuali quasi sempre falsi e il cui unico scopo è quello di estorcerci del denaro o prestazioni sessuali. L'unico modo di evitare di cadere nella trappola, come ricorda la Polizia Postale, è quello di non rispondere mai o attivare le nostre cam quando riceviamo messaggi di questo tipo da parte di sconosciuti. E se purtroppo si è incappati nel tranello e quindi nel ricatto, è sempre opportuno provvedere a sporgere prontamente denuncia all'autorità giudiziaria che, è bene ricordare, ha sempre un obbligo di riservatezza nei confronti delle vittime di reati e quindi anche in questo particolare tipo di estorsione.

(18 aprile 2018)

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Si è conclusa ieri un'operazione congiunta tra la Polizia di Stato e la Polizia Municipale finalizzata all'espulsione coattiva di due cittadini rumeni.

Gli stessi da tempo erano presenti in città ed avevano destato la preoccupazione di numerose persone che più volte avevano inviato esposti e segnalazioni alla Polizia Municipale.

PR-via_trieste-vert_1.jpgI due, marito e moglie, nel novembre scorso si erano accampati, con materasso e tende, in una zona centrale della città, all'entrata del parcheggio sotterraneo (attualmente non utilizzato) di via Lombardia ed erano dediti abitualmente all'attività di accattonaggio e lavavetri alle intersezioni semaforiche di via Trieste e via Solari. L'uomo, in particolare, era segnalato dagli automobilistici come persona aggressiva e molesta (si allegano immagini dei luoghi descritti)
I due cittadini rumeni più volte sanzionati ai sensi del Regolamento di Polizia Urbana e invitati ad allontanarsi, ancorché cittadini comunitari, sono infine stati segnalati dalla Polizia Municipale all'Ufficio Immigrazione della Questura per la verifica della situazione giuridica sul territorio italiano.

Il riuscito coordinamento tra la Polizia Municipale ed il personale dell'Ufficio Immigrazione della Questura ha permesso di dare dinamica esecuzione a provvedimenti già in capo agli stranieri.

Infatti, l'uomo era già stato allontanato coattivamente, e rimpatriato, lo scorso luglio; dopo solo 4 mesi è rientrato illegalmente in Italia ove è stato processato dal Tribunale di Parma e condannato in contumacia alla pena sostitutiva della reclusione con l'allontanamento immediato dal T.N. con divieto di reingresso, stante la recidiva, per un periodo di 5 anni.

La donna era già stata colpita da provvedimento di allontanamento dal territorio italiano nel gennaio 2014 dal Prefetto di Pavia e successivo provvedimento di accompagnamento alla frontiera del Questore di Parma, dell'ottobre 2014, con divieto di rientro sul territorio italiano per 3 anni, convalidato dal Tribunale di Parma.

Dunque, ieri mattina, personale dell'Ufficio Immigrazione di Parma ha dato esecuzione ai detti provvedimenti di allontanamento coattivo (che, per quanto riguarda i cittadini UE corrisponde all'espulsione dei cittadini extracomunitari) ed entrambi i cittadini rumeni sono stati accompagnati coattivamente da personale della Questura all'aeroporto di Linate ove sono stati imbarcati sul volo Milano – Otopeni (Romania).

Purtuttavia, la vigilanza nei luoghi interessati non è cessata con questa operazione; infatti, la Polizia Municipale ha segnalato all' Ufficio Immigrazione i nominativi di altri cittadini rumeni dediti stabilmente all'accattonaggio nella nostra città, per cui seguiranno altri numerosi controlli ed eventuali allontanamenti.

 

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Pubblicato in Cronaca Parma
Domenica, 15 Aprile 2018 16:43

A San Leonardo apre la terza sede degli "Angeli"

Gli angeli dal berretto blu di Parma aprono, a San Leonardo, la loro terza sede dopo quella storica di Oltretorrente e della Stazione. 

I City Angels, nati a Milano nel 1994 per opera di Mario Furlan, riconoscibili dal basco blu, simbolo delle forze Onu portatrici di pace, e dalla giubba rossa, colore dell'emergenza, svolgpno la loro missione di sostegno e solidarietà sociale e r soprattutto di notte a favore dei più deboli: senzatetto, migranti, tossicomani, etilisti, vittime della criminalità.

"Siamo un punto di riferimento sicuro per i cittadini e un deterrente per i malintenzionati: se vediamo qualcuno che commette un crimine non ci voltiamo dall'altra parte, ma interveniamo!".

A Parma è stata inaugurata, in pompa magna, la terza sede dell'associazione in una delle zone più delicate della città, quel quartiere San Leonardo troppo spesso salto alle cronache per fattori negativi.

Le foto di Francesca Bocchia a ricordo dell'evento.

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Pubblicato in Cronaca Parma

Negli ultimi due giorni, personale della Squadra Volante con l'ausilio del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia, ha effettuato servizi straordinari di controllo del territorio nelle aree della città soggette a maggiori critiche sul fronte sicurezza, con particolare attenzione al parco Novi Sad, al Parco XXII aprile, alla zona della stazione ferroviaria e di via Gramsci.

136 le persone complessivamente identificate e 54 le autovetture sottoposte a verifiche.

Un cittadino di origine sinti, di anni 26, fermato sulla Strada Canaletto Sud, nella serata di ieri, è stato deferito all'Autorità Giudiziaria per i reati di guida in stato di ebbrezza, inosservanza delle norme sugli stranieri e oltraggio a Pubblico Ufficiale.

Un tunisino, classe 1989, identificato per un controllo in via Piave, è stato denunciato in stato di libertà in quanto irregolare sul territorio nazionale.

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Malta: turista italiana di 72 anni gravemente ferita in un incidente a Zurrieq. Nell'incidente si contano feriti gravi e due morti dopo che un autobus a due piani con il tetto scoperto ha colpito il ramo di un albero. 12 bambini tra i 50 feriti leggeri. Le nazionalità delle vittime sono inglesi, belgi, italiani, spagnoli, tedeschi e americani.

Una 72enne italiana è rimasta gravemente ferita dopo che un bus turistico scoperto ha colpito un albero in Valletta Road, a Zurrieq a Malta.

Anche due vittime, un uomo belga di 62 anni e una donna spagnola di 37 anni,erano sul ponte superiore dell'autobus. Altri cinque turisti, compresi dei bambini, che erano sul ponte superiore del bus "hop-on hop-off" sono rimasti gravemente feriti e si trovano in rianimazione. I rapporti iniziali suggeriscono che i rami bassi di un albero potrebbero essere stati spostati la scorsa notte dai forti venti.

La sbarra di metallo posta di fronte ai posti della prima fila del ponte superiore, il punto dove l'autobus ha colpito i rami, era attorcigliata. La polizia ha riferito che alla guida dell'autobus si trovava un conducente 24enne di nazionalità maltese.

L'uomo era al suo primo giorno di lavoro, ma aveva guidato per la stessa compagnia lo scorso anno.

I corpi delle vittime sono stati rimossi dal bus con l'ausilio di una gru. La zona dell'impatto è stata oscurata da grandi lenzuoli bianchi, per rispetto delle vittime. Parenti delle vittime e dei feriti, in evidente stato di choc, sono stati portati in ospedale per assistenza psicologica. In una conferenza stampa che ha avuto luogo nella tarda serata di oggi, il Ministro della salute Chris Fearne ha reso noto che le ambulanze hanno effettuato 17 viaggi da e per il luogo dell'incidente e che un totale di 50 pazienti hanno richiesto cure mediche. Sono stati portati al pronto soccorso della Mater Dei e al centro sanitario di Paola. Tutti i feriti sono di nazionalità straniera, inglesi, belgi, italiani, spagnoli, tedeschi e americani, ha riferito il Ministro, aggiungendo che sono 12 bambini portati al pronto soccorso, due dei quali attualmente in terapia intensiva. Altre quattro persone sono in condizioni critiche, ha detto.

Alla luce di questi gravi incidenti che vedono coinvolti i nostri connazionali all'estero, Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", suggerisce caldamente a tutti coloro che sono in procinto di recarsi temporaneamente all'estero, nel loro stesso interesse, di munirsi della Tessera europea assicurazione malattia (TEAM), per viaggi in Paesi dell'UE, o, per viaggi extra UE, di un'assicurazione sanitaria con un adeguato massimale, tale da coprire non solo le spese di cure mediche e terapie effettuate presso strutture ospedaliere e sanitarie locali, ma anche l'eventuale trasferimento aereo in un altro Paese o il rimpatrio del malato, nei casi più gravi anche per mezzo di aero-ambulanza.

E' infatti noto che in numerosi Paesi gli standard medico-sanitari locali sono diversi da quelli europei, e che spesso le strutture private presentano costi molto elevati per ogni tipo di assistenza, cura o prestazione erogata. Occorre ricordare che le Rappresentanze diplomatico-consolari, pur fornendo l'assistenza necessaria, non possono sostenere nè garantire pagamenti diretti di carattere privato; soltanto nei casi più gravi ed urgenti, esse possono concedere ai connazionali non residenti nella circoscrizione consolare e che versino in situazione di indigenza dei prestiti con promessa di restituzione, che dovranno essere, comunque, rimborsati allo Stato dopo il rientro in Italia.

( 11 aprile 2018 )

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Nella giornata di martedi personale della Squadra Volante, con l'ausilio del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia, ha effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio nelle zone soggette a maggiori criticità dal punto di vista della sicurezza, ponendo particolare attenzione a quelle di via Gramsci e della Stazione Ferroviaria.

Nel corso dei controlli, che hanno portato alla identificazione di 70 persone – 27 di nazionalità straniera - ed al controllo di 20 autoveicoli, è stato tratto in arresto un cittadino francese di anni 29, censurato, per i reati di violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni aggravate.

Giunta segnalazione al numero di emergenza 112 NUE relativa alla presenza di un uomo che all'interno della Stazione Ferroviaria sul binario 7, camminava pericolosamente in prossimità di un convoglio merci in movimento, gli operatori si sono immediatamente portati sul posto, ma il francese alla vista della Polizia si è dato alla fuga.

Dopo un lungo inseguimento, terminato in via Montecuccoli, gli agenti sono riusciti a bloccare il fuggitivo all'interno di una officina, dopo che lo stesso brandendo una pinza a pappagallo si era scagliato contro di loro, cagionando ad un agente una microfrattura alla mano destra ed un trauma contusivo ad un altro, giudicati guaribili rispettivamente in 30 e 20 giorni.

Il francese è stato poi accompagnato presso gli Uffici della Questura per più approfonditi accertamenti, al termine dei quali, come disposto dal magistrato di turno, è stato trattenuto presso le celle di sicurezza in attesa del processo con rito direttissimo.

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Polizia di Stato: eseguita misura cautelare in carcere nei confronti di un 39enne italiano.

Nella mattinata di venerdi, personale della Squadra Volante ha dato esecuzione al provvedimento della misura cautelare in carcere disposto dalla Corte di Appello di Bologna il 4 aprile 2018 nei confronti di un cittadino italiano, originario di Catania, di 39 anni. Tale provvedimento era stato proposto dalla Squadra Volante quale aggravamento della misura dell'obbligo di firma.
L'uomo, gravato da numerosi precedenti di Polizia per reati contro il patrimonio è stato rintracciato all'interno del Parco Novi Sad.
Al termine degli accertamenti di rito, è stato tradotto presso la locale casa circondariale

Controlli straordinari della Polizia di Stato a Sassuolo
Nella giornata di venerdi, personale del Commissariato di P.S. di Sassuolo ha effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio, con l'ausilio di 4 equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia, finalizzato alla prevenzione e al contrasto dei reati contro il patrimonio, con particolare riferimento all'area del mercato settimanale.
Sono state identificate complessivamente 58 persone, di cui 7 di nazionalità straniera, e controllate 30 autovetture.
Un cittadino marocchino sedicente, con precedenti di Polizia a proprio carico, è stato deferito all'Autorità Giudiziaria per inosservanza dell'Ordine di allontanamento.

Pubblicato in Cronaca Modena
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