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Raccolta rifiuti a Parma in occasione del 25 aprile e del 1° maggio - Il servizio di raccolta porta a porta verrà effettuato regolarmente.

 

In occasione della festività del 25 Aprile e del 1° Maggio, per tutte le zone di Parma che prevedono l'esposizione dei rifiuti in quelle giornate, il servizio di raccolta rifiuti porta a porta verrà effettuato regolarmente, come indicato nei calendari distribuiti agli Utenti.

I Centri di Raccolta del comune di Parma effettueranno la chiusura il 25 aprile e il 1° MAGGIO.
Il Punto Ambiente di strada Santa Margherita resterà chiuso il 25 Aprile, il 30 Aprile e il 1° MAGGIO 2018.

Per agevolare i cittadini nelle operazioni di raccolta sono attive le Ecostation, ovvero ecostazioni fisse di conferimento dei rifiuti a servizio di tutte le utenze, sia domestiche sia non domestiche. Le Ecostation sono collocate presso il parcheggio della Villetta, il parcheggio scambiatore Est, il parcheggio scambiatore Ovest, il parcheggio San Leonardo, in via I. Bocchi, in largo Cesare Beccaria, in via Calabria e in via Pertini. In centro storico ed oltretorrente sono attive anche le Mini Ecostation, nelle quali si possono conferire due frazioni di rifiuto: residuo e plastica-barattolame - tetrapak. Le Ecostation e le mini-Ecostation rappresentano un ausilio fondamentale andando incontro alle esigenze dei cittadini che si trovino in difficoltà a conferire i rifiuti secondo il normale calendario per le esigenze più svariate (ferie, week-end, pendolari, turnisti, etc). Per informazioni o segnalazioni è possibile contattare il NUMERO VERDE 800 - 212607 attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 17.00 e il sabato dalle 8.00 alle 13.00. e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Il NUMERO VERDE NON sarà attivo mercoledì 25 e lunedì 30 aprile e martedì 1° maggio 2018.

Fonte: Comune di Parma

L'esposizione e la raccolta dei rifiuti verranno posticipati a sabato 14 Aprile. I contenitori dovranno essere esposti sabato alla mattina entro le ore 9.

Parma, 13 aprile 2018 - La partita Parma-Cittadella, in programma allo stadio Tardini venerdì 13 Aprile alle 21, determinerà alcune variazioni nella esposizione dei contenitori dei rifiuti e nelle operazioni di raccolta per motivi di ordine pubblico.

L'esposizione dei rifiuti dovrà avvenire
solo alla mattina di Sabato 14 Aprile entro le ore 9.

Le strade interessate al provvedimento sono le seguenti:

Via BANDINI PRIMO
Via BELLINI VINCENZO
Via BOLZONI GIOVANNI
Via BOTTESINI GIOVANNI
Viale CAMPANINI ITALO E CLEOFONTE
Via CURIEL EUGENIO
Via DACCI GIUSTO
Via DE GIOVANNI NICOLA
Via DONIZETTI GAETANO
Via FERRARINI GIULIO CESARE
Via FURLOTTI AMATO
Via MANARA PROSPERO
Via MASSARI STEFANO
Via MONTAGNANA
Via MONTE BARDONE
Via MONTE CAIO
Via MONTE PENNA
Via PAGANINI NICCOLO'
Viale PARTIGIANI D'ITALIA
Viale PELACANI BIAGIO
Via PEZZANI RENZO
Via PUCCINI GIACOMO
Piazzale ROLLA ALESSANDRO
Viale ROSSI PIER MARIA
Via SCARLATTI ALESSANDRO
Viale SETTE FRATELLI CERVI
Viale S.MICHELE
Strada TORELLI POMPONIO
Via USIGLIO EMILIO
Viale VIOTTI ANTEO ED ERASMO
Via MELEGARI FRANCESCO
Via DA PALESTRINA GIOVANNI PIERLUIGI

In queste strade, i rifiuti NON dovranno essere esposti il venerdì, anche se è previsto dal calendario. Per ogni informazione è possibile contattare il numero verde 800 - 212607.

Fonte: Comune Parma

Inaugurata la prima di 5 nuove Mini Ecostation, attive 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Nuove postazioni fisse in Centro Storico e in Oltretorrente.

Parma, 29 gennaio 2018

E' stata inaugurata oggi la prima di cinque nuove Mini EcoStation che saranno dislocate in Centro Storico - Oltretorrente con l'obiettivo di rendere più flessibile la raccolta differenziata grazie alla presenza di punti fissi di raccolta che i cittadini potranno sfruttare nel caso siano in difficoltà nel rispettare orari e giorni di conferimento dei rifiuti secondo il calendario prestabilito.

Al momento hanno preso parte Tiziana Benassi, Assessora alle Politiche di Sostenibilità Ambientale del Comune di Parma; Massimiliano Spaggiari di Iren Ambiente, Alessandra Feliziani, Architetto progettista; Antonio Maria Tedeschi delegato al decoro urbano del Comune di Parma ed i tecnici di Iren, del Comune e di Parma Infrastrutture Spa.

"La nuova Mini EcoStation – ha spiegato l'assessora Tiziana Benassi – è una risposta concreta alla richiesta di flessibilità legata al sistema di raccolta differenziata. Si tratta di strutture perfettamente inserite nel contesto urbano in cui sono collocate. Sono aperte 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Vogliono essere non solo di punti fissi di raccolta ma strutture con funzioni integrate che coinvolgono aspetti legati alla cultura, alla promozione del territorio ed anche la sicurezza. Grazie ai QR code abbinati alle singole foto di monumenti e luoghi di interesse presenti sulle Mini EcoStation, infatti, i fruitori potranno avere informazioni su edifici e luoghi di interesse storico culturale di Parma e provincia".

ECOSTATION-QRCODE.jpg

Massimiliano Spaggiari di Iren Ambiente ne ha illustrato il funzionamento tramite l'utilizzo della tessere Ecocard Iren o con tessera sanitaria. E' possibile conferire due frazioni di rifiuto: residuo e plastica-barattolame - tetrapak.

Le nuove Mini EcoStation, di dimensioni ridotte rispetto alle Ecostation già attive nei parcheggi scambiatori e aree periferiche di Parma, saranno dislocate in cinque punti strategici del Centro Storico/Oltretorrente. A quella inaugurata oggi in piazzale Paer, seguiranno altre 4 postazioni: via Verdi, borgo Felino, piazzale San Lorenzo e via Antelami. A cui seguirà il completamento dell'attivazione della postazione interrata in piazzale Bertozzi. Complessivamente, si tratta di 6 nuove postazioni.

Funzionano, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, in esse si potranno conferire due frazioni di rifiuto: residuo e plastica-barattolame - tetrapak. Il conferimento è possibile tramite l'utilizzo dell'Ecocard Iren o con la tessera sanitaria dell'intestatario del contratto.

Il progetto delle cinque nuove Mini EcoStation è stato pensato in armonia con il contesto urbano e per garantirne la massima funzionalità. Il loro posizionamento, infatti, ha richiesto uno studio particolare dal momento che si tratta di strutture, anche se di ridotte dimensioni, collocate nel cuore della città, in prossimità di monumenti e nel contesto urbano esistente. Per questo la progettazione ha rivestito un ruolo importante per fare in modo che le nuove Mini EcoStation si integrino al meglio nel tessuto urbano e non risultino avulse dal contesto in cui sono collocate.

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E' stata studiata una veste grafica che riporta grandi immagini di luoghi significativi della città e della provincia (differenziate per le diverse postazioni) e sono stati predisposti due pannelli informativi con foto di luoghi di cultura e di interesse a cui è associato un QR code che consentirà, in tempo reale, un collegamento ai siti dei luoghi ed alle informazioni di interesse. La comunicazione della prestigiosa storia di Parma e della sua cultura potrà, così, essere un'occasione per far convergere nelle nuove Mini EcoStation una pluralità di funzioni a servizio del cittadino e anche del turista.

Le 5 nuove Mini EcoStation sono state realizzate dalla progettista Alessandra Feliziani, con il benestare della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Parma e Piacenza e grazie alla collaborazione con la Direzione del complesso monumentale della Pilotta. Alla buona riuscita dell'iniziativa hanno collaborato la fotografa parmigiana Francesca Bocchia, la professoressa ed artista Francesca Dosi, i realizzatori Iren Ambiente e la ditta appaltatrice Altares, con i collaboratori degli uffici interni al Comune e delle società partecipate che hanno seguito il progetto in tutte le sue fasi.

ecostation-parma.jpg

La sicurezza attorno alle Mini EcoStation sarà garantita da un sistema di videosorveglianza che sarà attivato a breve.

Pubblicato in Cronaca Parma

Il servizio di raccolta porta a porta verrà effettuato regolarmente. I dettagli dell'organizzazione del servizio in Città e nei Comuni serviti da Iren.

IN CITTA' - Parma, 3 Gennaio 2018 - Il prossimo 6 GENNAIO 2018, per tutte le zone della città di Parma, il servizio di raccolta rifiuti porta a porta verrà EFFETTUATO REGOLARMENTE, come indicato nei calendari distribuiti agli Utenti. Pertanto, anche se il giorno di esposizione coincide con la giornata festive, i contenitori possono essere esposti regolarmente.
Per agevolare i cittadini nelle operazioni di raccolta sono attive nuove Ecostation, ovvero ecostazioni fisse di conferimento dei rifiuti a servizio di tutte le utenze, sia domestiche sia non domestiche.

Le Ecostation sono collocate presso il parcheggio della Villetta, il parcheggio scambiatore Est, il parcheggio scambiatore Ovest, il parcheggio San Leonardo, in via I.Bocchi, in largo Cesare Beccaria, in via Calabria e in via Pertini. Le Ecostation rappresentano un ausilio fondamentale andando incontro alle esigenze dei cittadini che si trovino in difficoltà a conferire i rifiuti secondo il normale calendario per le esigenze più svariate (ferie, week-end, pendolari, turnisti, etc).

Le Ecostation - che hanno sostituito i punti di raccolta straordinari per le festività di Strada Baganzola e Largo Simonini, oggi non più attivi - sono strutture simili a container (circa 2,5 metri per 6,5 metri) con accesso 24 ore su 24, 7 giorni su 7, che funzionano tramite l'utilizzo dell'ecocard (quella utilizzata per l'accesso ai centri di raccolta) o di tessera sanitaria dell'intestatario del contratto di igiene urbana, e sono dotate di sportelli per la raccolta di plastica e lattine, carta e cartone, organico e rifiuto residuo. Per il rifiuto residuo possono essere utilizzati comunissimi sacchi neri o borsine della spesa di volume non superiore ai 40 litri, compatibilmente con le dimensioni della bocchetta di conferimento.

Ogni conferimento del rifiuto residuo all'Ecostation rientra all'interno degli svuotamenti minimi previsti per il calcolo della tariffazione puntuale. Il conferimento delle altre tipologie di rifiuto è invece gratuito.

Per informazioni o segnalazioni è possibile contattare il Contact Center 800 - 212607. e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

SABATO 6 GENNAIO 2018, i CENTRI DI RACCOLTA, il CONTACT CENTER 800 - 212607 ed il Punto Ambiente di Strada Santa Margherita resteranno CHIUSI.

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COMUNI DELLA PROVINCIA SERVITI DA IREN: LA RACCOLTA RIFIUTI DURANTE LA FESTIVITÀ DELL'EPIFANIA

IN PROVINCIA - In occasione della festività dell'EPIFANIA, la raccolta dei rifiuti nei Comuni della provincia di Parma serviti da Iren, subiranno alcune variazioni, che sono comunque indicate nei calendari distribuiti alle utenze:
6 Gennaio 2018 (Epifania): le raccolte di RIFIUTO RESIDUO e CARTA verranno regolarmente effettuate. Non saranno eseguite la raccolta dell'organico, della plastica/barattolame e della plastica/vetro/barattolame.

Per informazioni o segnalazioni è possibile contattare il Contact Center 800 - 212607. e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
SABATO 6 GENNAIO 2018, i CENTRI DI RACCOLTA, il CONTACT CENTER 800 - 212607 ed il Punto Ambiente di Strada Santa Margherita a Parma resteranno CHIUSI.

Pubblicato in Ambiente Parma

Nuovi cestini per la raccolta differenziata al Parco Ducale e in Cittadella: nei giorni scorsi sono state posate sei nuove batterie di cestini multimateriale per la raccolta differenziata all'interno delle due aree verdi. Nei nuovi cestini è possibile conferire carta, plastica e organico. Al Parco Ducale le batterie di cestini sono state collocate nel viale Sud, a fianco dell'area gioco bimbi; nel viale centrale, vicino al chiosco bar; sempre nel viale Centrale, vicino al laghetto; nella zona nord – est del Parco, in prossimità del palazzo Ducale ed a fianco dell'ingresso della serra. Nel Parco della Cittadella si trovano nella zona dell'ingresso da viale delle Rimembranze, a fianco della fontana, e vicino al chiosco bar.

In piazzale Boito il primo di cinque eco-compattatori per lattine e bottiglie di plastica. Al termine del conferimento, passando sul lettore il proprio codice fiscale, è possibile accedere a sconti ed eco-punti.

Parma, 22 novembre 2016

La prima bottiglia l'ha introdotta il sindaco Federico Pizzarotti, che ha inaugurato ieri in piazzale Boito il primo di cinque eco-compattatori per lattine e bottiglie di plastica, che rientrano in una politica dell'Amministrazione volta a favorire le buone pratiche per una corretta gestione dei rifiuti, cominciando proprio dal singolo cittadino che potrà avvalersi anche di questi nuovi strumenti.

L'operazione rientra appunto nella campagna "Le buone pratiche di Eco il Tricheco: ECOlogico, ECOnomico ed ECOparma".
"L'obiettivo principale degli eco - compattatori – ha spiegato il sindaco Federico Pizzarotti - è quello di sensibilizzare la cittadinanza sui temi della corretta raccolta dei rifiuti e del corretto conferimento. La scelta delle zone dove sono stati collocati non è casuale ma risponde al fatto che si tratta di luoghi frequentati da giovani, presso realtà di aggregazione giovanile come possono essere le scuole e l'università, ma anche luoghi di svago e relazione. Non è certamente uno strumento risolutivo, ma è un segnale importante di sensibilizzazione contro l'abbandono dei rifiuti volto ad incentivare il riciclo. Per renderlo più efficace chiederemo a IREN di rendere spendibili i crediti accumulati per l'acquisto di acqua pubblica nei distributori cittadini".

Gli eco - compattatori per lattine e bottigliette di plastica sono dei totem ad alta tecnologia presso i quali i cittadini possono riciclare bottiglie in PET e lattine di alluminio e, identificandosi con il codice fiscale, averne un potenziale vantaggio economico. E per di più attivano il wi-fi gratuito nel giro di 50 metri e permettono di ricaricare la batteria del cellulare. Attualmente possono contenere 500 bottiglie compattatate, ma la loro capacità è espandibile.
Sono posizionati in cinque zone "green": Via Farini,; Via Garibaldi (angolo Piazzale della Pace), Vicolo Santa Maria (angolo Via Kennedy – ingresso Università), Via Usberti (Ingresso Campus) e appunto Piazzale Boito, dove il primo è già in funzione.

Il funzionamento lo ha illustrato William Santoro, responsabile del progetto per la società BeGeo che lo sta mettendo in opera nell'ambito di una convenzione biennale con il Comune: "Gli imballaggi (bottiglie e lattine) che inseriti negli eco - compattatori - – ha spiegato William Santoro - vengono compattati e contati. Al termine del conferimento, passando sul lettore il proprio codice fiscale, è possibile accedere a tre vantaggi: uno sconto da utilizzare presso i punti vendita convenzionati, eco-punti da utilizzare nei negozi aderenti al progetto attraverso l'iscrizione al sito www.begeo.it.  e, in terzo luogo, scaricando l'app 2Pay, per ogni conferimento, l'eco compattatore regala per ogni bottiglia o lattina un centesimo da spendere presso i punti vendita convenzionati. Maggiori informazioni su 2pay.it".

Le altre buone pratiche di "Tricheco"

Agli eco compattatori si aggiungono altre buone pratiche per un corretto conferimento dei rifiuti illustrati nella campagna "Tricheco": Il Centro del Riuso 'Altro Giro' di via Lazio, che funziona in uno spazio messo a disposizione dall'Amministrazione Comunale di Parma in cui l'Associazione di Volontariato EcoSolGea riceve dai cittadini oggetti di cui vogliono disfarsi e li ripara dando nuova vita a dei beni e/o materiali che, in alternativa, sarebbero diventati rifiuti (il centro è aperto da lunedì a sabato 9 – 12. 20 e 13.30 – 19), l'utilizzo dei pannolini lavabili, e la possibilità di fare il compostaggio domestico, che prevede, per chi lo pratica, uno sconto del 20% della parte variabile della tassa sui rifiuti.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Parma)

Lunedì, 03 Ottobre 2016 12:38

"Parma non ha Paura": a rischio il decoro urbano

"Parma non ha Paura" sull'appalto che potrebbe far durare il porta a porta spinto altri 15 anni: "Atersir sta preparando il bando per l'assegnazione della raccolta dei rifiuti. Il capitolato dovrebbe essere pronto entro la fine di dicembre."

Parma, 3 ottobre 2016

Parma si sta giocando una larga fetta del suo futuro nell'indifferenza generale. Atersir, l'agenzia regionale dell'Emilia Romagna per i servizi idrici e rifiuti, sta preparando il capitolato per la gara di appalto della raccolta dei rifiuti a Parma e nella stragrande maggioranza dei comuni della provincia senza che ci sia un vero dibattito pubblico. Da tale bando, il primo del genere in regione (ci si chiede sulla base di quale esperienza pregressa si proceda in mancanza di precedenti e chi materialmente stenderà il contratto, un precedente assoluto), dipenderà, quasi sicuramente per 15 anni, tutto quanto riguarda la raccolta a Parma. E questo non è poca cosa per la vita della città.
Grande parte del decoro urbano discende da come si gestiscono i rifiuti, da quale tipo di raccolta si applica. L'attuale sistema di differenziata, porta a porta spinta, che ha dato ottimi risultati quantitativi (circa 75 per cento di differenziata dicono le fonti amministrative, senza specificare il 75 per cento di cosa) è stato disastroso dal punto di vista della qualità. La scomparsa dei cassonetti (anche se è ben lontana da noi l'idea di santificarli) e il proliferare dei sacchetti hanno portato danni d'immagine incalcolabile per una città d'arte.
La bellezza d'intere zone del centro storico, in certe ore, è violata in modo irrimediabile. Il degrado e l'idea di abbandono dilagano e i turisti restano allibiti. Anche i residenti non traggono certo giovamento dal vedere i loro borghi e le loro vie invase dai sacchetti. La qualità della vita peggiora, anche perché sui cittadini grava l'obbligo di "consegnare" i rifiuti a orari fissi, o, in alternativa, tenerli in casa. E questo costringe molte persone a cambiare il proprio stile di vita, a rinunciare a impegni personali e sociali. In tanti, sbagliando, per aggirare regole troppo "vessatorie", buttano i sacchetti dove capita, aggiungendo degrado a degrado. Inoltre, i topi e gli scarafaggi, con tanto cibo per le strade, escono allo scoperto e occupano nuove aree di città, dove già abbondano le zanzare tigre.
Se ai danni provocati da questa raccolta si aggiungono lo stato precomatoso in cui sono tenuti i parchi e le aree verdi - valga per tutti l'esempio di piazzale della Pace -, l'incuria riservata ai monumenti, su cui spesso spuntano erbacce e rampicanti, la dislocazione di orribili antenne nelle rotonde, la chiusura delle fontane, il buio che nasconde interi quartieri, ecco che abbiamo l'idea non di una città bella e ben curata, ma di una città bella e abbandonata a sé stessa. Una città senza amore, in preda al degrado; e il degrado genera insicurezza. Dove c'è degrado fa breccia la criminalità, spuntano gli spacciatori in bicicletta, dapprima in periferia e poi in zone sempre più centrali. Lo dicono gli studi di urban security portati avanti dagli anni Sessanta ad oggi nelle università di tutto il mondo, a partire dalla formulazione della "teoria della finestra rotta" in poi.
Ecco perché è giusto aprire un dibattito corale su questo appalto che sta nascendo e che condizionerà col suo capitolato la vita di Parma nei prossimi 15 anni.
La raccolta è stata affidata a Iren nel dicembre 2004 in base a una convenzione poi scaduta nel 2014 (su questa data ci sono pareri discordi: per alcuni la scadenza è precedente). Da almeno due anni si vive all'insegna del provvisorio: da varie parti sono giunte diverse sollecitazioni - più di tutte pesa il rilievo dell'autorità anticorruzione (Anac) -, per arrivare ad un bando al fine di assegnare in modo corretto e stabile la gestione rifiuti. Mentre la Regione ha il compito di indicare gli obiettivi della raccolta (e chiede un'altissima quota di differenziata, costringendo i comuni a correre) tocca ad Atersir (sia a livello locale che in ambito regionale) stabilire come centrare il risultato e, quindi, bandire le gare di appalto della raccolta (non dello smaltimento, che di questo è competente sempre la regione). Ebbene, in ossequio alle sollecitazioni, specialmente quella dell'autorità anticorruzione, Atersir ha da tempo dato avvio ai lavori per giungere all'emissione del bando per assegnare la raccolta dei rifiuti urbani (per quelli speciali e industriali vigono altre regole) nel capoluogo e nella stragrande maggioranza dei comuni della provincia, anche se Parma è probabilmente, tra le province emiliano romagnole, quella in cui la convenzione è scaduta più di recente. Quel che interessa ai cittadini di questo capitolato, che, secondo molte voci, dovrebbe essere pronto entro dicembre (ma già altre volte erano corse indiscrezioni su un'imminente approvazione), non è solo chi lo vincerà (fa paura pensare cosa succederebbe a Parma sul piano occupazionale se Iren perdesse), ma come il prescelto regolerà la raccolta rifiuti in città, specialmente nel centro storico. Il pericolo è che venga accolto il criterio secondo cui a Parma si proceda con la raccolta differenziata porta a porta spinta per 15 anni ancora. E' ovvio che l'attuale amministrazione comunale cittadina (che in Atersir locale pesa per il 33 per cento) spinga in questa direzione, con la conseguenza che dopo le elezioni amministrative - che avranno luogo entro 8/9 mesi – se non verrà riconfermato Pizzarotti, la prossima giunta si troverà vincolata a un sistema scelto da altri e solo attraverso grandi difficoltà potrà, se mai potrà, modificarlo. Se il capitolato - su cui vige la massima riservatezza - si spingesse fino a questo punto sarebbe un caso singolare. Un caso da evitare
In realtà, sarebbe opportuno che la Regione, il comune di Parma e Atersir, per evitare questo inconveniente e per permettere alla città di sviluppare un dibattito sulle varie modalità di raccolta alternative a quella attuale, resistendo alle pressioni, pur forti e autorevoli (vedi Anac), dessero la precedenza ad altre province in cui la convenzione è scaduta da più tempo. La nostra città avrebbe l'opportunità, che ora sembra negata, di valutare se esistono forme migliori della differenziata porta a porta spinta, che, per molti, ha fallito. Forme che riducano il degrado e tutelino la bellezza. Una città d'arte che ha come obiettivo incrementare la qualità della vita dei suoi abitanti e il turismo non può rinunciare a tale opportunità.
Di sicuro, è necessario che su questo appalto si apra un dibattito. Che Atersir regionale (guidata da 9 sindaci, tra cui un parmigiano) e locale (ne fanno parte tutti i sindaci del parmense), il comune di Parma e quelli della provincia spieghino ai cittadini come si stanno muovendo. Quanto e per quanto tempo intendono regolare la raccolta. In pratica, occorre sapere se la differenziata spinta coi sacchetti resterà e se una nuova amministrazione potrà cambiarla. Perché 15 anni sono troppo lunghi. E Parma chiede decoro.

Luigi Alfieri
(cofondatore di Parma non ha paura)

Pubblicato in Cronaca Parma

Quartiere Molinetto: riscontrati 11 contenitori non conformi, 5 esposti in giornata errata. In tutto sono state elevate 4 sanzioni. Questa settimana i controlli interesseranno il quartiere di Parma Centro.

Parma, 1 agosto 2016

Proseguono i controlli in materia di raccolta differenziata dei rifiuti che, nei giorni scorsi, hanno riguardato il corretto conferimento della frazione del residuo nel Quartiere Molinetto, in particolare via Isola: su un potenziale di 246 utenti, sono stati riscontrati 11 contenitori non conformi, 5 esposti in giornata errata. In tutto sono state elevate 4 sanzioni.
Sono proseguiti i controlli sui kit non ritirati, in tutto 9, si tratta di un dato in diminuzione rispetto al passato.
Questa settimana i controlli interesseranno il quartiere di Parma Centro.
I controlli in materia di raccolta differenziata dei rifiuti hanno come obiettivo quello di scongiurare gli abbandoni e intendono correggere i comportamenti sbagliati in tema di conferimento dei rifiuti stessi. Da quasi un anno i vigili ambientali del Comune e il personale di Iren hanno avviato azioni di controllo sistematico nelle diverse zone della città per verificare tempi e modalità di esposizione dei rifiuti, sanzionare i comportamenti irregolari e fare formazione. Nello specifico, i casi di conferimenti scorretti vengono segnalati tramite adesivi affissi su contenitori o sacchi e, se possibile, cercando un contatto con il proprietario ai fini di una corretta informazione, prima di procedere eventualmente a sanzionare gli utenti per cui è stata rilevata un'infrazione.

Pubblicato in Cronaca Parma
Martedì, 26 Luglio 2016 09:43

Parma modello di raccolta differenziata

Parma come modello per la raccolta differenziata: con il 74% vanta il miglior risultato tra i comuni capoluogo della regione Emilia-Romagna. incontro fra l'assessorato all'ambiente e una delegazione dell'azienda AAMPS di Livorno.

Parma, 26 luglio 2016

Ancora una volta, Parma come modello per la raccolta differenziata: si è svolto ieri mattina, nella sala della Giunta Comunale, un incontro sul tema tra l'assessore all'ambiente Gabriele Folli, Luigi Zoni di Iren Ambiente e alcuni funzionari dell'azienda AAMPS, che si occupa dello smaltimento dei rifiuti nella città di Livorno.

La delegazione livornese, guidata dalla dr.ssa Paola Petrone, membro del consiglio d'amministrazione dell'azienda, assieme ai tecnici Viola e Lamaglia, ha avuto la possibilità di conoscere i dettagli dell'esperienza parmigiana riguardo, in particolare, alla raccolta differenziata porta a porta e alla tariffazione puntuale.

Si è trattato di uno dei numerosi incontri a cui da tempo l'assessorato all'ambiente partecipa per mettere a disposizione di altre città le competenze maturate sull'argomento.
Proprio in questi giorni sono stati resi noti i dati sulla raccolta differenziata nel 2015 a Parma, che con il 74% vanta il miglior risultato tra i comuni capoluogo della regione Emilia-Romagna.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Parma)

In 5 anni, in Italia, cala del 10% la produzione dei rifiuti e cresce il costo di raccolta del 22,7%. La posizione di Confartigianato sulla situazione del Comune di Parma

Parma, 3 giugno 2016

Negli ultimi cinque anni la produzione dei rifiuti è diminuita del 10,1%, ma per la loro raccolta e smaltimento gli italiani hanno pagato il 22,7% in più. Confartigianato ha calcolato il costo del servizio di igiene urbana per le tasche di famiglie e imprenditori: in media, nel 2014, hanno pagato 167,80 euro pro capite, per un totale di 10,2 miliardi. A livello regionale le tariffe più alte d'Italia si registrano nel Lazio con un costo di 220,3 euro per abitante e l'Emilia Romagna, con 168,5 euro di costi pro capite, si è piazzata al settimo posto sul totale di 20 regioni.

«Sarebbe interessante poter analizzare i dati e sapere se e quanto i cittadini hanno effettivamente risparmiato, cosa che l'amministrazione comunale di Parma insiste nel dire. In queste settimane, infatti, cittadini e imprese hanno ricevuto, con la richiesta della prima rata per 2016, anche il conguaglio del 2015. Noi temiamo che il nuovo metodo di determinazione nasconda solo una ripartizione nel tempo del costo – dice Leonardo Cassinelli, presidente di Confartigianato Parma».

A Parma oltre al costo, che comunque resta sempre elevato, esiste poi il problema dell'esposizione dei rifiuti e dei tempi di raccolta. «Per alcune ore i marciapiedi sono impraticabili per la presenza di sacchi o bidoni di rifiuti. Ora che inizia l'estate si ripresenterà il fastidio del fetore, che certamente non è un bel biglietto da visita per una città che punta sul turismo – prosegue Cassinelli -. C'è poi la necessità di lavaggio dei marciapiedi dove spesso colano liquidi maleodoranti dai contenitori. E sappiamo che nell'Oltretorrente alcuni esercizi hanno dovuto chiamare un servizio di derattizzazione».

Confartigianato Parma sostiene che sulla questione rifiuti ci siano oggi, più che in passato, delle incoerenze importanti. «Una dimostrazione evidente sono le tasse applicate anche alle imprese che producono rifiuti speciali per i quali pagano due volte perché al trasporto e smaltimento pensano loro stesse, attraverso operatori autorizzati, diversi dal servizio pubblico. Per non parlare della pulizia di strade e marciapiedi nei quartieri artigianali che, se siamo fortunati, avviene una volta l'anno. Le tasse per i rifiuti che paghiamo dunque a cosa servono»?

Dovrebbe valere, infatti, il principio "chi inquina paga", stabilito dall'Unione Europea ed espressamente inserito nelle direttive 2006/12/CE e 2008/98/CE. Principio che è stato recepito anche dalla legislazione italiana ma che nella realtà però non è applicato. Confartigianato ritiene quindi che la tassa dei rifiuti debba essere applicata con tariffe "puntuali". Per tali ragioni, ad esempio, il Comune dovrebbe maggiorare il tributo per gli esercizi coinvolti nella 'movida': non è giusto, infatti, che i disagi e i costi debbano essere sostenuti dalla comunità quando chi ha vantaggi tangibili sono solo alcuni locali. Ancora oggi la tariffa dei rifiuti è determinata quasi esclusivamente sull'estensione delle superfici dei locali e delle aree scoperte. «Questo è paradossale – conclude il presidente di Confartigianato Parma- sono le persone che producono i rifiuti non le superfici»!

(Fonte: ufficio stampa Confartigianato Parma)

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