"La Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne - fa sapere Cavandoli attraverso una nota - quest’anno si svolge mentre le donne iraniane sfidano la repressione per reclamare la propria libertà, ma anche mentre tanti fatti di cronaca quotidiana continuano a raccontare omicidi, violenza e diritti negati a ragazze e donne.
Come donna, madre e parlamentare della Repubblica ho ritenuto importante partecipare alla stesura e sostenere con forza la mozione approvata dalla Camera dei Deputati che impegna il Governo a proseguire nelle politiche di contrasto alla violenza nei confronti delle donne con azioni concrete. In particolare, mettere a punto strumenti efficaci di prevenzione e contrasto, monitorando il fenomeno e consentendo di stimare la parte sommersa dei diversi tipi di violenza, anche in considerazione dell’eventuale presenza di figli minori, a potenziare le iniziative per la formazione specifica e per il necessario aggiornamento del personale chiamato ad interagire con la vittima e a realizzare campagne per sensibilizzare gli uomini sul tema”.
"La mozione invita inoltre il Governo - prosegue Laura Cavandoli - a promuovere azioni diplomatiche affinché lo Stato iraniano smetta di reprimere con la violenza manifestazioni pubbliche e la libertà di espressione. Questo 25 novembre deve segnare un punto di svolta. Lo dobbiamo a tutte le donne che in ogni angolo del mondo, Italia compresa, vedono negati libertà e diritti".
Cavandoli è impegnata anche in Commissione Finanze, dove durante una puntata di Largo Chigi, il talk di The Watcher Post è intervenuta in merito agli aiuti economici per famiglie e imprese al fine di ridurre il reddito di cittadinanza per investire maggiormente su famiglie e fasce più deboli.
"Tra le risorse della manovra, quasi 1 mld viene dalla riduzione del reddito di cittadinanza, che viene salvaguardato sotto forma di un sussidio per chi non può lavorare, mentre prevede specifici percorsi di formazione per chi entrerà nel mondo del lavoro. Non vogliamo lasciare indietro nessuno. Questa manovra non solo è sostenibile ma è fatta con una visione: investire oggi sulle famiglie, sulla natalità, sui lavoratori, sulle assunzioni, senza gravare sul futuro delle giovani generazioni. Parte dalla necessità di affrontare il caro energia, ma non solo”.
“Non ci si dimenticherà del problema legato al caro materiali dei cantieri e le richieste dei comuni in tema di caro energia, oltre al fatto che con questa Legge di Bilancio mettiamo in campo anche un aiuto concreto sia alle famiglie, con l’assegno di sostegno nel primo anno di vita del figlio e per chi ha più di 3 figli e sia alle fasce più deboli del paese con la social card”, ha concluso Cavandoli.
A margine dell'Assemblea annuale di Confartigianato Roma la deputata parmigiana ha sottolineato come lo Stato italiano debba riconoscere il ruolo di traino della piccola impresa e degli artigiani "che contribuiscono per oltre il 73,4% dell’occupazione e il 67,6% del fatturato dell’economia circolare e da decenni trainano il Paese nei momenti di sviluppo come in quelli di difficoltà e recessione".
"Credo sia giunto il tempo - dichiara Cavandoli - che lo Stato italiano riconosca, non solo a parole, il ruolo della piccola impresa, degli artigiani, Non bisogna ricordarsi di loro solo quando è il momento di pagare le tasse. Oggi chi lavora chiede atti concreti: a partire da un fisco meno opprimente e il sostegno per il caro energia, due fronti su cui il nuovo governo si è già molto speso.
Ho apprezzato l’intervento del presidente Granelli: il mondo produttivo ha le idee chiare sul proprio ruolo e sulle priorità. Mantenere il confronto con l’associazionismo e i corpi intermedi è fondamentale per una buona azione di governo".