In 5 anni, in Italia, cala del 10% la produzione dei rifiuti e cresce il costo di raccolta del 22,7%. La posizione di Confartigianato sulla situazione del Comune di Parma
Parma, 3 giugno 2016
Negli ultimi cinque anni la produzione dei rifiuti è diminuita del 10,1%, ma per la loro raccolta e smaltimento gli italiani hanno pagato il 22,7% in più. Confartigianato ha calcolato il costo del servizio di igiene urbana per le tasche di famiglie e imprenditori: in media, nel 2014, hanno pagato 167,80 euro pro capite, per un totale di 10,2 miliardi. A livello regionale le tariffe più alte d'Italia si registrano nel Lazio con un costo di 220,3 euro per abitante e l'Emilia Romagna, con 168,5 euro di costi pro capite, si è piazzata al settimo posto sul totale di 20 regioni.
«Sarebbe interessante poter analizzare i dati e sapere se e quanto i cittadini hanno effettivamente risparmiato, cosa che l'amministrazione comunale di Parma insiste nel dire. In queste settimane, infatti, cittadini e imprese hanno ricevuto, con la richiesta della prima rata per 2016, anche il conguaglio del 2015. Noi temiamo che il nuovo metodo di determinazione nasconda solo una ripartizione nel tempo del costo – dice Leonardo Cassinelli, presidente di Confartigianato Parma».
A Parma oltre al costo, che comunque resta sempre elevato, esiste poi il problema dell'esposizione dei rifiuti e dei tempi di raccolta. «Per alcune ore i marciapiedi sono impraticabili per la presenza di sacchi o bidoni di rifiuti. Ora che inizia l'estate si ripresenterà il fastidio del fetore, che certamente non è un bel biglietto da visita per una città che punta sul turismo – prosegue Cassinelli -. C'è poi la necessità di lavaggio dei marciapiedi dove spesso colano liquidi maleodoranti dai contenitori. E sappiamo che nell'Oltretorrente alcuni esercizi hanno dovuto chiamare un servizio di derattizzazione».
Confartigianato Parma sostiene che sulla questione rifiuti ci siano oggi, più che in passato, delle incoerenze importanti. «Una dimostrazione evidente sono le tasse applicate anche alle imprese che producono rifiuti speciali per i quali pagano due volte perché al trasporto e smaltimento pensano loro stesse, attraverso operatori autorizzati, diversi dal servizio pubblico. Per non parlare della pulizia di strade e marciapiedi nei quartieri artigianali che, se siamo fortunati, avviene una volta l'anno. Le tasse per i rifiuti che paghiamo dunque a cosa servono»?
Dovrebbe valere, infatti, il principio "chi inquina paga", stabilito dall'Unione Europea ed espressamente inserito nelle direttive 2006/12/CE e 2008/98/CE. Principio che è stato recepito anche dalla legislazione italiana ma che nella realtà però non è applicato. Confartigianato ritiene quindi che la tassa dei rifiuti debba essere applicata con tariffe "puntuali". Per tali ragioni, ad esempio, il Comune dovrebbe maggiorare il tributo per gli esercizi coinvolti nella 'movida': non è giusto, infatti, che i disagi e i costi debbano essere sostenuti dalla comunità quando chi ha vantaggi tangibili sono solo alcuni locali. Ancora oggi la tariffa dei rifiuti è determinata quasi esclusivamente sull'estensione delle superfici dei locali e delle aree scoperte. «Questo è paradossale – conclude il presidente di Confartigianato Parma- sono le persone che producono i rifiuti non le superfici»!
(Fonte: ufficio stampa Confartigianato Parma)
Proseguono i controlli in materia di raccolta differenziata dei rifiuti attuati dagli ispettori ambientali di Iren e dal corpo di polizia municipale contro gli abbandoni e per correggere i comportamenti sbagliati in tema di conferimento dei rifiuti. Questa settimana il controllo interesserà il quartiere Lubiana. -
Parma, 10 dicembre 2015 -
I nuovi controlli, dopo quelli effettuati in alcune vie del quartiere San Pancrazio, hanno interessato diverse vie del quartiere Montanara. Gli ispettori ambientali di Iren e il corpo di Polizia municipale hanno svolto i controlli in particolare in via Zanguidi, via Lago Scuro e via Sporzana, durante il turno di esposizione del sacco giallo destinato a plastica, barattolame e tetrapak, dove sono stati esposti un totale di 371 sacchi, di cui 5 sono risultati essere non conformi.
Sono state 2 le sanzioni per errato conferimento dei rifiuti e la percentuale di esposizione rispetto agli utenti presenti è stata dell'80%. Per quanto riguarda l'esposizione del rifiuto residuo, per utenze domestiche e non domestiche, i controlli hanno interessato via Carmignani, via Raffaello e via Bramante dove, su 191 utenti, sono state verificate 62 esposizioni, di cui 4 sono risultate non conformi e sono state emesse 2 sanzioni.
Ormai da oltre due mesi i vigili ambientali del Comune e il personale di Iren hanno avviato azioni di controllo sistematico nelle diverse zone della città per verificare tempi e modalità di esposizione dei rifiuti, sanzionare i comportamenti irregolari e fare formazione.
Nello specifico, i casi di conferimenti scorretti vengono segnalati tramite adesivi affissi su contenitori o sacchi e, se possibile, cercando un contatto con il proprietario ai fini di una corretta informazione, prima di procedere eventualmente a sanzionare gli utenti per cui è stata rilevata un'infrazione.
Questa settimana il controllo interesserà il quartiere Lubiana.
Parte lunedì 23 novembre, su iniziativa del Comune Modena e di Hera, la raccolta differenziata porta a porta della plastica anche per i commercianti: 800 gli esercenti interessati. Entro dicembre previste azioni anche per ridurre l'abbandono dei mozziconi sul suolo pubblico: coinvolti anche gli esercenti. -
Modena, 19 novembre 2015 -
Nuovi servizi ambientali, pensati per il centro storico di Modena, sono in partenza con due azioni specifiche: la raccolta porta a porta della plastica delle attività commerciali e il potenziamento della raccolta dei mozziconi di sigaretta. Le due azioni rientrano nel Piano Ambiente Modena 2019, promosso dal Comune in collaborazione con Hera. La prima, che riguarda le attività commerciali del centro, parte lunedì 23 novembre e interessa circa 800 esercenti. Gli utenti dovranno lasciare il materiale sul suolo pubblico, ben chiuso negli appositi sacchi e vicino alla propria attività, senza creare intralcio al passaggio. Il conferimento dovrà avvenire nelle giornate di lunedì e giovedì dalle 8 alle 9. Da questo orario in poi Hera provvederà alla raccolta.
Il servizio, realizzato da Hera e dal Comune di Modena in accordo con le associazioni di categoria (Ascom-Confcommercio, Confesercenti, Cna e Lapam) si aggiunge a quello di raccolta carta e cartoni avviato nel 2011. Una volta avviato, è prevista una verifica costante sul suo svolgimento e su modalità e orari dei conferimenti.
Il progetto per la raccolta dei mozziconi, nocivi per l'ambiente, prevede invece il potenziamento del numero di cestini dotati di posacenere già presenti in centro, in particolare nell'area del sito Unesco e la sostituzione di quelli già in uso con altri ancora più funzionali e consoni al luogo. Entro il mese di dicembre, una trentina saranno collocati nelle zone del centro ad alta frequentazione. Nella lotta all'abbandono dei mozziconi di sigaretta saranno coinvolti anche gli esercenti. A questi ultimi verranno fornite in concessione, in comodato d'uso gratuito, delle attrezzature mobili per la raccolta dei mozziconi di sigarette, a disposizione dei clienti. Quest'ultima azione rivolta agli esercenti sarà sostenuta da un apposito tutoraggio, svolto da personale Hera, che consegnerà ai commercianti anche tutta l'attrezzatura da utilizzare. La capillare azione informativa partirà nel mese di dicembre.
Per segnalazioni e ulteriori informazioni, gli esercenti interessati possono chiamare il Servizio clienti Hera dedicato alle utenze non domestiche, al numero 800.999.700, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 22 e il sabato dalle 8 alle 18.
Si ricorda che la raccolta differenziata è un obbligo previsto dalla legge e dai regolamenti delle Autorità competenti e il mancato rispetto potrebbe comportare sanzioni amministrative.
Piacenza si conferma al primo posto, nella classifica dei Comuni ricicloni che Legambiente Emilia Romagna stila ogni anno, per la raccolta della carta. Il premio è stato consegnato durante il Convegno sul tema "Ridurre il rifiuto e recuperare materia, per un'economia circolare" tenutosi a Parma. -
Piacenza, 20 ottobre 2015 -
Piacenza si conferma al primo posto, nella classifica dei Comuni ricicloni che Legambiente Emilia Romagna stila ogni anno, per la raccolta della carta: "Un risultato – sottolinea l'assessore all'Ambiente Giorgio Cisini, ieri a Parma per ritirare il riconoscimento – che è motivo di orgoglio, per il quale ringrazio tutti i cittadini che con il loro senso civico contribuiscono a consolidare questo sistema virtuoso. Ancor più significativo se consideriamo che la carta, come conferma uno studio dell'Arpa regionale, con il 96% avviato a riciclo in Emilia Romagna è tra le frazioni di cui è più consistente il recupero".
Con 143,2 kg di carta pro capite (dato riferito al 2014), la nostra città si è attestata in vetta a questa speciale sezione per i Comuni oltre i 25 mila abitanti, mentre in provincia è andato a Vigolzone, tra i Comuni che contano meno di 5 mila residenti, lo stesso titolo. Il premio, giunto all'ottava edizione, è stato consegnato nell'ambito del convegno sul tema "Ridurre il rifiuto e recuperare materia, per un'economia circolare", tenutosi nella città ducale, in occasione del quale si è rimarcata la sostenibilità dell'investimento sulla raccolta differenziata e sul sistema del "porta a porta", nonché la potenziale ricaduta positiva, in termini occupazionali, di un ulteriore incremento in tal senso.
Per quanto riguarda i dati generali relativi alla quota di materiale differenziato, Piacenza si attesta a metà classifica tra i capoluoghi di provincia emiliano-romagnoli, con il 55,2% rispetto ai 307 kg smaltiti annualmente per ogni abitante. "L'iniziativa di Legambiente – rimarca Giorgio Cisini – è un'occasione preziosa per riflettere sul valore e sull'efficacia delle nostre politiche di tutela dell'ecosistema, nonché sull'importanza del coinvolgimento dei cittadini in un fondamentale percorso di sensibilizzazione e consapevolezza. E' anche un'opportunità per condividere le buone pratiche adottate in alcuni territori, dando ulteriore stimolo a progetti innovativi nel segno della sostenibilità".
(fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)
On line la sesta edizione del report “Sulle tracce dei rifiuti”: dati e mappe per scoprire dove va a finire la raccolta differenziata, già arrivata a quota 51,6% nel bolognese, che alimenta l’economia circolare del recupero e dà lavoro a 17.000 dipendenti in 188 impianti
Bologna - 25 Settembre 2015 -
L’argomento raccolta dei rifiuti e riciclo è sempre all’ordine del giorno e richiama numerose polemiche sulla corretta gestione di raccolta e smaltimento.
Saperne di più non è solo un diritto, ma è anche è possibile: è online la sesta edizione del report “Sulle tracce dei rifiuti” stilato da Gruppo Hera: dati e mappe per scoprire dove va a finire il materiale raccolto.
Il segreto è controllare la filiera del riciclo, tracciarla così da garantire l’effettivo recupero della raccolta, rendendo al contempo chiaro l’intero preocesso che si attiva grazie soprattutto all’impegno ed allo sforzo dei cittadini, ma anche al contributo del Gruppo Hera. Si tratta di numeri arrivati già a quota 51,6% nel bolognese, un risultato che alimenta l’economia circolare del recupero e fornisce lavoro a 17.000 dipendenti in 188 impianti.
Un ottimo traguardo che mira a svilupparsi sempre di più. Sono questi gli obiettivi di “Sulle tracce dei rifiuti”, il report con cui il Gruppo Hera illustra ogni anno mette in evidenza i dati sull’effettivo avvio a recupero dei rifiuti raccolti in modo differenziato.
Uno sforzo di trasparenza per mettere in luce il forte impegno dell’azienda sul fronte della sostenibilità, che si snoda durante tutto il processo di gestione dei rifiuti, dalla raccolta fino al recupero finale: una filiera chiave della cosiddetta economia circolare e della green economy.
Il recupero della raccolta differenziata sale a quota 94,3% nel 2014, percentuali anche quest’anno verificate dall’ente di certificazione indipendente DNV-GL, che tengono conto dei risultati raggiunti in Emilia-Romagna, Marche e nel Nord Est.
Nel report sono riportate 8 mappe, una per ciascun materiale raccolto, che permettono di scoprire quali e dove sono i principali impianti che si occupano del recupero finale. In totale gli impianti coinvolti sono ben 188, di cui 6 nel bolognese, gestiti da 167 aziende, 46 delle quali con sede nel territorio servito dal Gruppo Hera.
Dati che evidenziano un elevato grado di avanzamento nella transizione da una economia lineare, in cui i prodotti sono destinati a diventare rifiuti e a finire in discarica, a un’economia con più recupero, per questo detta “circolare”.
Queste attività si accompagnano alle altre iniziative del Gruppo che promuovono il riuso di prodotti, quali “FarmacoAmico” e “CiboAmico”, che nel 2014 hanno interessato beni per un valore complessivo di circa 380.000 euro, e “Cambia il finale”, che ha consentito di recuperare e riutilizzare oltre 450 tonnellate di ingombranti.
Dall’analisi dei dati, al primo posto per percentuale di recupero si colloca il ferro. Anche del verde occupa una quota importante: nel 2014 nel territorio gestito da Hera il 99% di sfalci e potature hanno trovato nuova vita negli impianti di compostaggio producendo fertilizzanti e terricci o, in misura minore, negli impianti a biomasse ricavandone energia rinnovabile. La plastica, in particolare, viene recuperata all’80,7%, mentre la carta al 96,4%. L’organico, invece, si attesta al 91,1%, ed i metalli contenuti negli imballaggi in alluminio, acciaio e banda stagnata, al 92,9%.
Il miglioramento della percentuale di rifiuti recuperati è legata anche ai buoni progressi della raccolta differenziata: nelle province dell’Emilia-Romagna servite da Hera il dato ha già raggiunto nei primi 8 mesi del 2015 il 56%. Nel bolognese ad agosto 2015 la raccolta differenziata è arrivata al 51,6%, anche grazie ai primi risultati dei progetti nel capoluogo.
Ma è anche da sottolineare il risparmio che la raccolta differenziata riesce a comportare: fino a 25 euro all’anno a fronte di una qualità più elevata.
Ecco come commenta Stefano Venier, Amministratore Delegato del Gruppo Hera: “Siamo l’unico gestore a pubblicare un report di questo tipo in Italia, uno strumento di trasparenza verso i cittadini che si aggiunge alla rendicontazione che il Gruppo porta avanti da anni con il Bilancio di Sostenibilità – e continua – I risultati positivi sui quantitativi recuperati e sulla differenziata dimostrano l’impegno sempre maggiore del nostro Gruppo nel migliorare l’efficienza di tutta la filiera del riciclo, settore chiave della green economy. Questi risultati sono stati possibili grazie alla realizzazione sul territorio di una decina di impianti esclusivamente dedicati a queste filiere, come ad esempio i biodigestori, che recuperano la frazione organica e producono energia elettrica, e impianti di selezione a lettura ottica per i rifiuti secchi. La volontà è di ridurre sempre di più i conferimenti in discarica: siamo partiti 12 anni fa dal 49% e oggi siamo già scesi al 12,9% (la media nazionale è il 38%) ma non vogliamo fermarci e al 2019 l’obiettivo è di arrivare al 6,8%”.
Parma fra i vincitori dell'edizione 2015 del Premio Comuni Virtuosi. Consegnata all'assessore all'Ambiente del Comune di Parma, Gabriele Folli, la targa a Forlì. -
Parma, 21 settembre 2015 -
Parma si è aggiudicata la targa del Premio Comuni Virtuosi per l'edizione 2015 in materia di rifiuti.
Fra più di 150 progetti presentati dai Comuni provenienti da tutte le parti d'Italia per le categorie Gestione del territorio, Mobilità, Rifiuti, Nuovi stili di vita ed Impronta ecologica, Parma è risultata vincitrice per la categoria Rifiuti, scelta da una giuria composta tra gli altri da Luca Martinelli (Altreconomia), Paolo Pileri (Politecnico di Milano), Maurizio Tira (Università di Brescia), Alessio Maurizi (Radio 24), Laura Guardini (Corriere della Sera) e Andrea Segré (Università di Bologna).
L'assessore all'Ambiente del Comune di Parma Gabriele Folli presente a ritirare il premio ha dichiarato - "Il merito di questo importante riconoscimento va ai cittadini di Parma che con il loro impegno quotidiano separano correttamente i rifiuti recuperabili ed hanno permesso di raggiungere oggi il 72% di raccolta differenziata, ridurre del 9% la produzione complessiva di rifiuti e dimezzare il rifiuto avviato a discarica o incenerimento. I nuovi servizi che stiamo avviando per offrire alternative al calendario di conferimento del porta a porta - Eco-Station ed Eco-Wagon - e lo sforzo costante a rivedere e migliorare il servizio sono l'impegno che ci prendiamo noi con la città per offrire maggior flessibilità, migliorare il decoro urbano e ridurre progressivamente i costi".
Differenziata: al via i controlli nel quartiere Lubiana
Sempre in materia di rifiuti, da questa settimana i vigili ambientali del Comune e il personale di Iren svolgeranno azioni di controllo dell'esposizione della raccolta differenziata nelle diverse zone della città. In caso di conferimenti scorretti metteranno avvisi sui contenitori e poi procederanno a sanzionare i casi in cui verrà rilevata l'infrazione. Per questa settimana la zona in questione è il quartiere Lubiana e a fine settimana si sapranno gli esiti. Come previsto per gli autovelox, il Comune e Iren, informeranno anticipatamente sul quartiere oggetto di controllo.
Le strutture consentono il conferimento di rifiuti per la raccolta differenziata 24 ore su 24, 7 giorni su 7 -
Parma, 31 agosto 2015 -
Quattro strutture collocate in città che da oggi saranno attive per agevolare il corretto conferimento dei rifiuti e renderlo flessibile. Le 4 nuove Ecostation sono punti fissi di conferimento dei rifiuti a servizio di tutte le utenze, sia domestiche sia non domestiche. L'8 agosto scorso ha preso il via la prima Ecostation nella zona di sosta del cimitero della Villetta e da oggi, 31 agosto, sono attive sul territorio comunale tutte e quattro le strutture.
Dove sono collocate
Le eco stazioni fisse, sorgono presso il parcheggio della Villetta, il parcheggio scambiatore Est, il parcheggio scambiatore Ovest e il parcheggio San Leonardo (il parcheggio scambiatore Sud è già servito da un centro di raccolta) e rappresentano un ausilio fondamentale per un coerente sviluppo del sistema di raccolta differenziata, andando incontro alle esigenze dei cittadini che si trovino in difficoltà a conferire i rifiuti secondo il normale calendario, per le esigenze più svariate (ferie, week-end, pendolari, turnisti, etc).
Cosa sono le Ecostation
Le Ecostation sono strutture simili a container (circa 2,5 metri per 6,5 metri) con accesso 24 ore su 24, 7 giorni su 7, che funzionano tramite l'utilizzo dell'ecocard (quella utilizzata per l'accesso ai centri di raccolta) o di tessera sanitaria dell'intestatario del contratto di igiene urbana, e sono dotate di sportelli per la raccolta di plastica, lattine, carta e cartone, organico e rifiuto residuo.
Per il rifiuto residuo possono essere utilizzati comunissimi sacchi neri o borsine della spesa di volume non superiore ai 40 litri, compatibilmente con le dimensioni della bocchetta di conferimento. Sorvegliate in modo permanente da una telecamera, le Ecostation sono anche dotate di sensori che segnalano il livello di riempimento per ogni tipologia di contenitore rifiuti comunicando direttamente al gestore la richiesta di intervento per svuotamento.
Le nuove strutture si possono utilizzare in concomitanza con l'introduzione della tariffazione puntuale, sistema che permette di suddividere più equamente il costo del servizio in base al suo effettivo utilizzo, grazie alla conteggio degli svuotamenti del bidone dell'indifferenziato dei singoli utenti. Il Comune ricorda infatti che ogni conferimento del rifiuto residuo all'Ecostation ha un costo di 0.70€ e non rientra all'interno degli svuotamenti minimi previsti per il calcolo della tariffazione puntuale. Il conferimento delle altre tipologie di rifiuto è invece gratuito.
Gli Eco Wagon
Da settembre saranno operativi, per il centro storico, anche gli Eco Wagon, mezzi che effettueranno la raccolta lungo un percorso ben preciso al di fuori degli orari e dei giorni previsti dal calendario, proprio in centro storico.
Un ulteriore misura che va nel senso di aumentare la flessibilità proprio nella raccolta stessa. L'assessore Folli a questo proposito dichiara - "Le persone che ho avuto modo di incontrare all'Eco-station della Villetta hanno mostrato apprezzamento per questa iniziativa e sembra che dai primi dati vi sia una buona risposta dei parmigiani a questo nuovo servizio. Verificheremo in questi mesi l'andamento e non escludiamo per l'anno prossimo di aggiungerne altre più centrali a servizio dei quartieri".
L'assessore Folli chiarisce le modalità di raccolta dei pannolini nelle famiglie con bambini piccoli (sotto i 30 mesi) e di pannoloni e presidi sanitari per le famiglie con anziani o disabili. -
Parma, 14 luglio 2015 -
L'assessore Folli viste le numerose richieste di chiarimento pervenute sia all'Amministrazione sia al gestore del servizio (Iren), fa chiarezza sulla tariffa puntuale per le situazioni particolari, quali la raccolta dei pannolini nelle famiglie con bambini piccoli (sotto i 30 mesi) e di pannoloni e presidi sanitari per le famiglie con anziani o disabili, volendo confermare che il nuovo sistema introdotto a partire dal 1° luglio è migliorativo per le famiglie, non peggiorativo.
"Le famiglie che si trovano in queste situazioni hanno diritto ad agevolazioni. Nello specifico: possono usufruire del più ampio servizio possibile pagando il minimo della tariffa. Ciò significa che queste categorie di cittadini, oggettivamente più bisognose, sono agevolate e non penalizzate dal nuovo sistema. Non esiste un problema economico di rincaro della bolletta anzi, rispetto a prima, pagano una tariffa inferiore e usufruiscono dello stesso servizio." - dichiara Folli.
Bambini fino a 30 mesi
Le famiglie con bambini fino a 30 mesi possono usufruire del numero massimo di svuotamenti pagando il minimo della tariffa. L'agevolazione è automatica (dati registro di stato civile del Comune) e, pertanto, non va presentata alcuna documentazione per attestare la situazione familiare.
Alcune precisazioni:
Doppio bidoncino
La situazione di cui sopra si riferisce alle famiglie che utilizzano un solo bidoncino per la raccolta del "residuo" (ovvero un solo bidoncino grigio). Pertanto, alle famiglie in possesso del secondo bidoncino grigio, richiesto in passato per la raccolta dei pannolini, si consiglia di non esporlo e di restituirlo entro il 31 luglio al punto ambiente Iren di Strada S. Margherita, onde evitare il pagamento di due quote, una per bidoncino.
Nel caso in cui l'esposizione di un solo contenitore non sia ritenuta sufficiente, le famiglie possono richiedere la doppia vuotatura settimanale (automatica in zona 0 e 1, a richiesta in zona 2) o un bidoncino più capiente (in zona 3). Il tutto senza costi aggiuntivi.
Doppia vuotatura
Per i residenti in Centro storico e Oltretorrente (ZONA 0 e 1): il servizio di doppia vuotatura settimanale del residuo è automatico, non va fatta nessuna richiesta, e coincide nei giorni di esposizione del residuo e dell'organico.
Per i residenti nell'area compresa tra i viali cittadini e la tangenziale (zona 2): il servizio di doppia vuotatura settimanale del residuo è a richiesta. E' necessario compilare l'apposito modulo (scaricabile dal sito servizi.irenambiente.it/index.php/tari o disponibile al punto ambiente Iren di strada S. Margherita). Nessun costo aggiuntivo.
per i residenti nelle frazioni (ZONA 3): è possibile chiedere un contenitore più capiente, da 120 litri anziché da 40, (non la doppia frequenza) compilando l'apposito modulo (scaricabile al sito servizi.irenambiente.it/index.php/tari o disponibile al punto ambiente Iren di strada S. Margherita). Nessun costo aggiuntivo.
Presidi sanitari
Dal 1 luglio 2015, a tutti coloro che avevano già presentato - a suo tempo, ad Iren - la domanda per servizi aggiuntivi legati all'uso di presidi sanitari viene inserita in modo automatico l'agevolazione che limita il pagamento della tariffa rifiuti alle sole vuotature minime. Pertanto, fino alla fine dell'anno in corso, queste famiglie beneficeranno automaticamente (senza presentare ulteriore documentazione) del massimo numero di vuotature al minimo della tariffa.
Si precisa che valgono le medesime condizioni "doppio bidoncino" e "doppia vuotatura" indicate nel caso dei neonati di cui sopra.
Per mantenere l'agevolazione anche per l'anno 2016 (e per tutte le nuove richieste), invece, è necessario che la condizione di bisogno della famiglia sia certificata dall'Asl e, pertanto, le utenze interessate - entro il 31.12.2015 - dovranno:
rivolgersi all'Asl per vedere riconosciuto il proprio stato attraverso apposita certificazione;
compilare e consegnare ad Iren il modulo di richiesta di agevolazione (scaricabile al sito servizi.irenambiente.it/index.php/tari/ o disponibile presso gli sportelli Iren di strada S. Margherita).
Tutte le informazioni sono comunque disponibili al seguente link: servizi.irenambiente.it/index.php/tari
(Fonte: ufficio stampa Comune di Parma)
Si tratta di un sistema progressivo che premia coloro che espongono meno rifiuto residuo. Come funziona e come si calcola la Tari. -
Parma, 22 giugno 2015 -
Dal mese di luglio chi effettuerà la raccolta differenziata in modo corretto, verrà premiato con una riduzione sulla bolletta. Il sistema incentiva a esporre meno rifiuto residuo, calcolando il numero di volte annuale in cui viene esposto tramite gli appositi bidoncini o sacchi microchippati.
A esempio per una famiglia composta da 3 persone che vive in un appartamento di 100 metri quadrati ecco come si profila la situazione. A fronte di una tariffa attuale di 254 euro, c'è la possibilità di risparmiare 18 euro annui, fino a 24 vuotamenti annuali del bidone o del sacco per l'indifferenziato, con una bolletta, nel caso di un comportamento virtuoso, quindi, pari a 236 euro annui.
Nel caso in cui la stessa famiglia effettui 36 vuotamenti annui, la bolletta raggiunge i 254 euro, cioè lo stesso importo di quella attuale uguale per tutti. Nel caso in cui effettui il numero massimo di vuotamenti annui, pari a 52, allora la bolletta sale a 276 euro annui.
Quindi 236 euro per 24 vuotamenti, prevede il mantenimento ai livelli attuali della tariffa, cioè 254 euro per 36 vuotamenti annui, ed arriva fino a 276 euro per 52 vuotamenti annui.
Come funziona
Il contenitore per il rifiuto residuo può essere un bidoncino grigio o un sacco bianco. Esso è dotato di un microchip che l'operatore leggerà ad ogni vuotatura. Il microchip funziona come un contatore abbinato al proprio codice a barre identificativo della Tari e registra il numero di volte in cui il contenitore viene vuotato o il sacco raccolto. Per cui più si differenzia in modo corretto, minore sarà la quantità di rifiuto residuo.
Come si calcola la Tari per Famiglie
La prima rata Tari 2015 è stata ancora calcolata secondo il metodo in vigore fino ad oggi e comprende: la quota fissa semestrale basuata sulla superficie dell'immobile e la quota variabile basta sula numero dei componenti il nucleo familiare. Oltre a questo l'avviso di pagamento contiene l'addizionale provinciale. La seconda rata Tari 2015 verrà emessa in autunno e sarà calcolata con nuovo metodo. Si comporrà di 4 parti, le prime due uguali alla precedente, più altri due nuovi elementi: una riduzione percentuale sulla quota variabile prevista dall'introduzione del sistema di calcolo puntuale; una quota variabile basata sul numero di vuotature minime previste.
Per cui, in sintesi, all'utente verranno addebitate un numero minimo di vuotature. Se l'utente non lo supererà avrà ottenuto il massimo risparmio, in caso contrario le vuotature aggiunte verranno addebitate nella prima bolletta dell'anno successivo.
Numero di vuotature minime annue addebitate per famiglie e tipologia di contenitore
Con un solo componente del nucleo familiare per i contenitori da 40 litri il numero di vuotamenti è 12, per quello da 120 litri è di 4. Con due componenti, per contenitori da 40 litri il numero di vuotature è di 18, per contenitori da 120 litri è di 6. Per 3 componenti, per contenitori da 40 litri il numero è di 24, per contenitori da 120 litri è di 8. Per nuclei con 4 componenti, per contenitori da 40 litri il mumero minimo di vuotature è di 30 per contenitori da 120 litri scende a 10. Per nuclei con più di 5 componenti il mumero minimo è di 36 vuotature per contenitori da 40 litri, che scende a 12 per contenitori da 120 litri.
Il costo delle vuotature cadauna, oltre a quelle addebitate, è di 1,40 euro per contenitori da 40 litri e di 4,20 euro per contenitori da 120 litri.
Per i sacchi, nel centro storico, il sistema è analogo: per un componente il numero minimo di vuotature è di 24, per due componenti è di 36, per tre componenti è di 48, per quattro sale a 60, per più di 5 si va a 72. (Nella seconda rata della Tari 2015 sarà riportato il numero di sacchi raccolti semestrale, pari alla metà)
Il costo vuotature sacco cadauna, oltre a quelle addebitate, è di 0,70 euro per ogni sacco bianco da 50 litri.
Per pannoloni e pannolini
Le famiglie con bambini fino a 30 mesi e le persone che necessitano dell'uso di presidi sanitari hanno diritto ad agevolazioni. Per info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; 800 608 090.
Come si calcola la Tari per Attività e Imprese
La prima rata Tari 2015 è stata ancora calcolata secondo il metodo precedente e comprende: la quota fissa semestrale basata sulla superficie dell'immobile; la quota variabile semestrale calcolata sulla superficie dell'immobile in funzione della categoria dell'attività svolta. L'avviso di pagamento contiene l'addizionale provinciale. La seconda rata Tari 2015, che sarà emessa in autunno, sarà calcolata con il nuovo metodo e comporrà di quattro parti, le prime due uguali alla precedente, più altri due nuovi elementi: una riduzione percentuale sulla quota variabile prevista dall'introduzione del sistema di calcolo puntuale; una quota variabile basata sul numero di vuotature minime previste.
In sintesi, verrà addebitato un numero minimo di vuotature. Superato questo numero, il risparmio permane, ma si assottiglierà gradualmente fino ad arrivare all'equivalenza rispetto al metodo tariffario precedente e trasformandosi, oltre un certo numero di vuotature, in un possibile maggior costo rispetto alla tariffa tradizionale. Ma attenzione, questo avverrà solo se gli utenti non saranno stati sufficientemente attenti a fare la raccolta differenziata.
Esempio: per un ufficio da 80 metri quadrati e una pattumiera da 40 litri, l'utente continuerà a risparmiare, rispetto al metodo tradizionale di tariffazione, fino a 46 svuotamenti all'anno.
Numero di vuotature minime annue addebitate per attività e imprese, per tutte le tipologie di contenitore sono 18. (Nella seconda rata della Tari 2015 sarà riportato il numero di vuotature semestrali pari alla metà. Le vuotature superiori alle 18 saranno addebitate nella bolletta dell'anno successivo).
Costo vuotature cadauna, oltre a quelle addebitate: per contenitore da 40 litri è di 1,40 euro; contenitore da 120 litri 4,20 euro; contenitore da 240 litri 6 euro; contenitore da 360 litri 9 euro; contenitore da 660 litri 16,50 euro; contenitore da 1.000 litri 24 euro; contenitore da 5.000 litri 120 euro.
Numero di sacchi raccolti minimi annui addebitati per attività e imprese nel centro storico.
Sacco da 50 o da 100 litri è di 36. (Nella seconda rata Tari 2015 sarà riportato il numero dei sacchi raccolti semetralmente pari alla metà)
Costo vuotature cadauna, oltre a quelle addebitate, nel centro storico: sacco bianco da 50 litri è di 0,70 euro; sacco bianco da 100 litri è di 2,10 euro.
Consigli utili
Il bidoncino del residuo va esposto solo quando è pieno, va personalizzato con un adesivo in modo da non scambiarlo con quello dei vicini, è importante tenerlo su suolo privato ed esporlo su suolo pubblico solo quando si vuole che venga svuotato, si consiglia di annotarsi sul calendario ogni esposizione per il controllo del numero di vuotature; scaricando la App gratuita Clickiren e al sito: clickiren.gruppoiren.it dal mese di luglio si potrà controllare se il numero del codice del contenitore in possesso dell'utente corrisponde a quello collegato al proprio contratto e il numero delle vuotature effettuate.
Per informazioni relative all'avviso di pagamento, per l'attivazione di nuove utenze o cessazioni o subentri è possibile contattare il numero verde 800 608 090 da lunedì a venerdì dalle 8 alle 18, sabato dalle 8 alle 13. Oppure lo sportello Iren di strada Santa Margherita, 6, Parma, da lunedì a venerdì dalle 8 alle 14. Oppure: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Per informazioni, richieste, segnalazioni relative a servizi di raccolta differenziata e igiene urbana: numero verde 800 212 607 da lunedì a venerdì dalle 8 alle 17, sabato dalle 8 alle 13. Oppure: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Oppure il sito: servizi.irenambiente.it con possibilità di scaricare la app gratuita EcoIren.
La nota stampa di Aldo Caffagnini: "Il camino a singhiozzo continua nel suo incerto procedere, con pause di riflessione sempre più intense e prolungate." -
Parma, 22 maggio 2015 -
"La linea 2 era già stata spenta il 4 maggio, 18 giorni fa, ma il 18 maggio anche la linea 1 è stata messa in fermata e la situazione dura ormai da 4 giorni.
E' il languore di rifiuti che sta diventando vera e propria fame?
Il camino a singhiozzo, forse un unicum nel panorama italiano degli inceneritori, continua nel suo incerto procedere, con pause di riflessione sempre più intense e prolungate.
La vorace fornace, affetta da famelica necessità di rifiuti da bruciare, non trova sfogo nel sistema di raccolta impostato a Parma dal Movimento 5 Stelle e dall'assessore all'ambiente Folli, irrisoluti portatori sani del porta a porta, che a regime riduce drasticamente la necessità di queste macchine infernali che sparano in aria centinaia di migliaia di metri cubi di aria sporca ogni ora.
Così a Ugozzolo la fossa del residuo è sempre più vuota e visto l'avanzare della differenziata porta a porta in tutto il territorio di Parma e Provincia, non si profilano radiosi futuri ricchi di sacchi neri da attizzare.
L'inceneritore di Parma è grande almeno il doppio delle previsioni elaborate nel 2005, ma oggi risulta oltremodo ipertrofico rispetto ai piccoli numeri che rimangono dopo il tornado porta a porta.
Il gestore risponderà a questo nuovo stop con le questioni tecniche, la manutenzione, il controllo.
Ma il problema rimane l'organizzazione della raccolta degli scarti, che con il sistema domiciliare va contro come concezione stessa ad ogni tipo di smaltimento, discarica o inceneritore che sia.
E non potrà che peggiorare, per il forno.
Il sistema porta a porta ha altre frecce al suo arco.
L'obiettivo ora va oltre i numeri ormai alla portata (80%) e sposta la sua attenzione sul rifiuto residuo, che rappresenta ancora un terreno fertile di caccia per il sistema.
Si tratta di ampliare i materiali oggetto di riciclo e di ridurre gli stessi nell'ormai limitato recinto dell'indifferenziato.
Ad esempio si può lavorare sui pannolini, che ancora rappresentano un problema di non facile gestione, ma che oggi con l'avanzare della tecnologia trovano varchi virtuosi di risoluzione.
L'adozione di pannolini lavabili nei nidi darebbe una scossa ai numeri, sia quelli della montagna di usa e getta che sparirebbe, sia per l'impatto ambientale drasticamente ridotto, sia per il risparmio economico per le casse comunali.
Questo è solo un esempio delle ulteriori mosse che il sistema porta a porta può implementare.
Il Pap è un raffinato cecchino che non sbaglia un colpo, e in questo caso nel mirino cadrebbero vittima l'inquinamento e lo spreco, a favore di salute, risparmio e consapevolezza."
(Fonte: ufficio stampa Gestione Corretta dei Rifiuti)
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