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Sabato, 13 Settembre 2014 10:42

“Io mangio locale”: la bontà a Km zero

Di Chiara Marando  - Sabato 13 Settembre 2014

Com’è che si dice?  Siamo quello che mangiamo. Un concetto più che reale, forse anche per questo c’è sempre più la ricerca di quei cibi che diano non solo il gusto, ma anche la certezza e tranquillità che solo le cose genuine possono dare. Ecco allora che puntiamo verso quelle produzioni fatte con cura ed amore, quei prodotti che hanno una storia, quasi con un nome ed un cognome. La cultura delle piccole realtà agricole a Km0, la filiera corta che racconta il percorso di quello che portiamo a casa, che parla di sapori intensi e ricavati con la giusta pazienza ed attenzione.

Proprio dalla passione per il territorio ed i suoi prodotti, nonché dalla volontà di promuovere, valorizzare e supportare le piccole aziende locali, è nata l’Associazione “Io mangio locale”, ovvero la tua spesa a Km0 a Parma. Loro sono Andrea Belicchi, web designer di professione con una conoscenza approfondita verso le realtà produttive della zona, e Luca Maccanelli con sua moglie Laura, fondatori dell’Azienda Agricola Orti di Santa Flora, a pochi chilometri da Parma. Un’idea nata dalla consapevolezza che le cose buone vanno preservate e condivise, che la dedizione dimostrata ogni giorno dai produttori va premiata. Il tutto rendendolo facilmente fruibile dai cittadini.

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Fare la spesa, infatti, è molto semplice. Basta registrarsi all’associazione direttamente sul sito  www.iomangiolocale.com,  versare una quota associativa veramente simbolica, il prezzo di un aperitivo per intenderci, e successivamente accedere con il proprio nome utente  e password.  Et voilà, adesso potete scegliere tra i tantissimi prodotti del territorio presenti nella lista, una varietà di gustose bontà  biologiche che spaziano dalla frutta e verdura rigorosamente di stagione, carne di manzo, pollo e suino nero, marmellate e confetture, uova, farina di varie tipologie, birra, pane, pasta fresca e miele.

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Questi, però, sono solo alcuni esempi del lungo elenco di delizie tra le quali potrete perdervi  per ordinare la vostra spesa settimanale, ognuna delle quali proveniente da Aziende Agricole locali di grande fiducia. Date un’occhiata ai produttori cliccando qui

Gli ordini si chiudono ogni lunedì sera, e la spesa si può ordinare in qualsiasi giorno della settimana. Il giovedì  è pronta da ritirare nella sede degli Orti Santa Flora ma, se volete riceverla a domicilio, ci penserà la sempre attiva bicicletta de La Sajetta a portarvela fino a casa, una vera istituzione cittadina eco-sostenibile.

 

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Martedì, 09 Settembre 2014 10:15

Sana 2014: prove d'EXPO

Successo di pubblico e di espositori al SANA 2014. Cresce il BIO e con esso il SANA che, insieme a Bologna Fiere, curerà l'area tematica del biologico a EXPO 2015.

Bologna, 9 settembre 2014 –

Crescono i numeri del "BIO" in Italia e di pari passo sono in crescita i numeri del SANA 2014, la kermesse bolognese dedicata al mondo del biologico e della biodiversità, che chiude i battenti proprio oggi.
Inaugurata sabato scorso dal Ministro delle politiche agricole Maurizio Martina, è stato dato l'annuncio che sarà proprio BolognaFiere con SANA a curare all'Expo 2015 l'area tematica del biologica e della biodiversità.
"BolognaFiere avrà la responsabilità di realizzare l'area del biologico e della biodiversità all'Esposizione Universale 2015, dedicata al grande tema "Nutrire il Pianeta" – ha dichiarato il Presidente di BolognaFiere Duccio Campagnoli nel suo intervento al convegno inaugurale di Sana. "Un traguardo che ci riempie di legittima soddisfazione per aver visto riconosciuto il ruolo di BolognaFiere come partner esclusivo di EXPO 2015 per il biologico e la biodiversità. Sarà un appuntamento di straordinaria importanza per tutto il settore di riferimento ed anche per il ruolo di Bologna di Città del Cibo, in chiave innanzi tutto di cultura dell'alimentazione di qualità, sostenibile e sicura".
620 espositori e un incremento del 15% rispetto il 2013, SANA 2014, ha dimostrato di avere le carte in regola per assumere il ruolo affidato nell'ambito dell'esposizione mondiale del 2015. Un incremento considerevole se messo in relazione alla crisi economica che sta travolgendo la maggior parte dei settori economici nazionali e più nello specifico degli eventi eventi fieristici. A sottolineare, ancor più marcatamente, l'importanza della manifestazione bolognese viene dall'apprezzamento internazionale che, in questa circostanza, ha visto aumentare del 40% la presenza di espositori esteri.

SANA Impronta pianeta
L'interesse verso il biologico quindi è in costante crescita e non dal solo punto di vista alimentare. Sta crescendo infatti il numero di soggetti che stanno radicalmente modificando gli stili di vita per adeguarsi a consumi "green" o "ecofriendly" in ogni comparto della propria vita di consumatori. L'alimentazione innanzitutto ma anche la cosmesi, l'attività sportiva, l'arredamento per finire anche alle costruzioni abitative.
Se, fino a pochi anni fa, il consumo di alimenti biologici era strettamente limitato al consumo domestico, negli ultimi anni, stando ai dati dell'Osservatorio SANA curato da Nomisma - su incarico di BolognaFiere e in collaborazione Federbio - sempre maggiore è il consumo fuori dalle mura domestica e il 2% ha dichiarato di consumo frequente fuori dalle mura domestiche.
Nonostante tutto, quindi, per il terzo anno consecutivo cresce in Italia la percentuale di consumatori di alimenti a marchio bio: nel 2014 è salita infatti al 59% sui consumatori totali registrando un netto incremento sia rispetto al 54,5% del 2013 (+ 4,5%) sia rispetto al 53,2% del 2012 (+ 5,8%). Solo il 41% degli italiani, ben al di sotto quindi della metà della popolazione del nostro paese, dichiara di non aver mai acquistato un prodotto bio negli ultimi dodici mesi. Tra chi invece nello stesso periodo ha fatto almeno un acquisto a marchio bio, il 37% dichiara di consumare prodotti bio almeno 1 volta alla settimana, il 22% ogni giorno.

SANA inaugura uff stampa07
In sintesi il biologico, visti numeri di consumi ma anche di terreni destinati a queste specifiche coltivazioni (+13% di superficie coltivata secondo Coldiretti nel corso del 2013), è una grande opportunità per il nostro Paese. La conferma viene dal Ministro Martina che durante il convegno inaugurale ha sottolineato che "I numeri ci dicono che il biologico è una grande opportunità per l'agricoltura italiana e per tutto il paese - ha aggiunto. Basta vedere cosa è accaduto negli ultimi anni per capire quanto futuro c'è nel settore biologico italiano. Qui c'è una forza straordinaria. Il fatto di poter annunciare la collaborazione tra questa esperienza e Expo Milano 2015 è un ulteriore tassello di quel progetto a cui stiamo dedicando tante energie per raccontare in Expo l'esperienza agroalimentare italiana".
Da quest'anno si sono anche spalancate le porte alle nuove tendenze che vanno a consolidarsi e il SANA si è trasformato nel palcoscenico ideale di NUCE INTERNATIONAL, il salone internazionale per l'industria nutraceutica, cosmeceutica, dei functional food & drinks e degli health ingredients, e di FOOD -ING INTERNATIONAL, evento dedicato agli ingredienti per tutti i settori dell'industria alimentare e delle bevande. Due esposizioni rigorosamente B2B, realizzate in collaborazione con Smartenergy srl.
Al SANA quindi il settore ha dato, ancora una volta, dimostrazione di capacità autorigenerative dimostrando un fermento difficilmente confrontabile con altri.

SANA essenze esotiche
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I Numeri del BIO in Italia
ABSTRACT INDAGINE OSSERVATORIO SANA 2014
A CURA DI NOMISMA
Non si arresta l'interesse per il bio: la domanda cresce a doppia cifra sia in termini di vendite che di famiglie acquirenti. Tutto ciò a dispetto della crisi economica che non dà tregua e frena drammaticamente i consumi alimentari totali (le vendite al dettaglio segnano un -0,7% in termini tendenziali nei primi 6 mesi 2014).
I prodotti a marchio bio continuano a raccogliere grandi consensi: a rivelare perché è la Consumer Survey1 dell'Osservatorio SANA 2014, curata per il terzo anno consecutivo da Nomisma, su incarico di BolognaFiere e in collaborazione con Federbio. Lo studio realizzato da Nomisma fa il punto sul modello di consumo di prodotti alimentari biologici in Italia, evidenziando motivazioni di acquisto, profilo degli acquirenti bio, nuovi trend.

LA PROPENSIONE AL BIO NEI DIVERSI TARGET E IL NUMERO DI FAMIGLIE ACQUIRENTI
Il tasso di penetrazione, cioè la quota di famiglie che negli ultimi 12 mesi ha acquistato in almeno 1 occasione un prodotto alimentare a marchio bio, sale dal 53% del 2012 al 59%; questo significa che in corso d'anno 6 famiglie italiane su 10 (poco meno di 15 milioni di nuclei familiari) hanno acquistato almeno 1 volta un prodotto biologico.
Cresce il numero di famiglie acquirenti (in soli 2 anni oltre 2 milioni di nuclei familiari in più hanno acquistato bio in almeno una occasione) e aumenta la spesa destinata al Bio (la spesa pro-capite degli italiani è di 39€, solo nel 2011 era pari a 28€; il bio incide sul totale della spesa alimentare per circa il 2%, ma, solo 10 anni fa la quota era di qualche centesimo di punto percentuale).
Diversi sono fattori che incidono sulla propensione all'acquisto di prodotti a marchio biologico: il reddito (il tasso di penetrazione è più alto nelle famiglie con reddito mensile familiare medio-alto - 69%), la presenza di figli in età pre-scolare (69%), un elevato titolo di studio del responsabile degli acquisti alimentari della famiglia (67%). Ma non vi sono solo fattori socio-demografici ad influenzare la propensione al bio ma anche stili di vita: chi fa esercizio fisico/sport (62%), la raccolta differenziata dei rifiuti (61%) ma soprattutto chi è vegetariano o vegano (78%) o, in generale, chi ha disturbi o malattie che impongono grande attenzione alla dieta (68%).
Sul totale delle famiglie acquirenti, il 59% è un frequent user: nel 22% delle famiglie si consuma bio con grande regolarità (quotidianamente o quasi); a tale quota va aggiunta la componente di nuclei familiari dove il consumo bio avviene "almeno 1 volta a settimana" (37%). I prodotti ortofrutticoli freschi si confermano la categoria su cui ricade il maggiore interesse del consumatore italiano: oltre il 70% delle famiglie acquirenti dichiara di aver acquistato frutta e verdura a marchio bio in almeno una occasione negli ultimi 12 mesi. Grande successo riscuotono anche uova (57%), yogurt (50%), olio extra vergine d'oliva (49%), marmellate (45%), miele (35%). Tra gli acquirenti, importante è la penetrazione anche del vino (22%).

CANALE DI ACQUISTO PREVALENTE DI PRODOTTI BIO: GDO VS RETAIL SPECIALIZZATO
Chi acquista bio con più frequenza nella GDO (58% delle famiglie acquirenti di prodotti bio) lo fa più per comodità ("faccio la spesa bio e non bio in un'unica spedizione" - il 44% adduce tale motivazione) che per convenienza (17%). Per chi acquista bio soprattutto nella GDO, le promozioni si confermano un fattore determinante: il 12% entra nel punto vendita con la decisione già presa grazie alla consultazione del volantino promozionale e un ulteriore 28% valuta le offerte promozionali sul bio presenti sugli scaffali. A questo target, si aggiunge un 29% che decide cosa acquistare prima di entrare in iper e super, perché ha abitudini di acquisto di prodotti bio piuttosto consolidate.
Chi preferisce i negozi specializzati per fare la spesa bio lo fa soprattutto per l'assortimento offerto (il 55% indica tale motivazione come prevalente), in termini di ampiezza ("trovo tutte le categorie di prodotti bio che mi interessano" – 27%), di profondità ("trovo tutte le marche dei prodotti bio che mi interessano" - 11%) o su specifiche categorie ("trovo una buona scelta anche nel fresco" – 10%; "trovo anche prodotti bio e naturali non alimentari" – 7%). Tra le altre motivazioni, è rilevante la fiducia che il consumatore ripone nei prodotti offerti dai negozi specializzati in prodotti bio (23%).

TENDENZE 2015
Non vi sono segnali di inversione di tendenza nemmeno per il 2015: le previsioni di spesa per prodotti alimentari a marchio bio sono segnalate in crescita per il 19% degli attuali acquirenti; un ulteriore 70% ritiene che manterrà stabile la spesa. La quota di chi prevede una spesa bio in contrazione (solo l'11% degli attuali acquirenti) sarà probabilmente compensata dalla capacità di attrazione di nuovi consumatori: il 32% di chi oggi non acquista si dichiara propenso alla sperimentazione, soprattutto se le marche dei prodotti preferiti inserissero una linea bio e se fossero in assortimento nei negozi abitualmente frequentati.

QUALI ALTRE OPPORTUNITÀ DI CRESCITA?
Il biologico ha opportunità di crescita anche away from home. L'interesse non si ferma infatti solo al consumo domestico: l'indagine Nomisma-SANA mette in evidenza che il 14,5% degli italiani ha avuto negli ultimi 12 mesi almeno una occasione di consumare un pasto (prima colazione, pasto, cena) presso un locale che offre alimenti biologici. Il 2% degli italiani consuma spesso pasti bio fuori casa, il 9,5% lo ha fatto ogni tanto mentre il 3% ha avuto solo 1 occasione di consumo fuori casa. La possibilità di consumare un pasto sano al di fuori delle mura domestiche è un altro ambito per incentivare la nascita di una nuova offerta mirata per la ristorazione.

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I Numeri del SANA 2014
5 padiglioni dedicati
620 espositori (+15% totale e +40% esteri)

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Domenica, 07 Settembre 2014 15:07

C.A.S.E.A. - SOMMARIO Anno 13 - n° 36 8 settembre 14

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 13 - n° 36 8 settembre 14

SOMMARIO Anno 13 - n° 36 8 settembre 14 (Cliccando su "allegati" è possibile scaricare in formato PDF)

1.1 editoriale In equilibrio sul precipizio
3.1 alimentazione Il grano khorasan KAMUT® presente al SANA 2014
4.1 crisi pesche e nettarine Crisi Russa: da ripensare a livello europeo
4.2 bonifica CER: attività di ricerca a sostegno dell'agricoltura terremotata
5.1 Lattiero caseario Il difficile momento dei derivati del latte
6.1 crisi russa Una rete di sicurezza UE per il latte
6.2 latte, la rete USA La rete di Protezione USA per il latte
7.1 #myER_KitchenStories Emilia Romagna, dalla tavola al web.
9.1 festival prosciutto Prosciutto e piadina? Sono baci e abbracci
9.2 assica L'evoluzione dei valori nutrizionali dei salumi
10.1 occupazione agricola Aumento record di assunzioni in agricoltura

Domenica, 07 Settembre 2014 11:06

Il grano khorasan KAMUT® presente al SANA 2014

Dal 6 al 9 settembre showcooking con degustazioni a cura del laboratorio Cibosano di Bologna e un incontro sullo studio legato alla sensibilità al glutine, condotto dall'Università di Firenze e pubblicato dal British Journal of Nutrition, con la presenza di Bob Quinn.

Milano, 1 settembre 2014 – Il grano khorasan KAMUT® è fra i protagonisti di SANA 2014, il salone internazionale del biologico e del naturale che si tiene dal 6 al 9 settembre a BolognaFiere. L'azienda Kamut Enterprises of Europe, che coltiva questo antico cereale secondo metodo bio, ha uno stand dedicato (E34) nel padiglione 33 in cui è possibile degustare una gustosa varietà di prodotti garantiti dalla filiera del marchio KAMUT®.
Ogni giorno allo stand del grano khorasan KAMUT® il laboratorio Cibosano di Bologna preparerà piatti vegetariani - dall'antipasto al dolce - con l'utilizzo dell'antico cereale, ideali da riproporre anche a casa, secondo la tradizione mediterranea e con un pizzico di fantasia gastronomica rubata qua e là per il mondo. La protagonista degli showcooking sarà Laura Cacciari, un'appassionata della cucina casalinga, sana, bio e genuina, ma con ispirazione e ingredienti internazionali.
Inoltre, per approfondire i recenti studi scientifici pubblicati sul British Journal of Nutrition, che dimostrano come il consumo di prodotti a base di grano khorasan KAMUT® permetta di alleviare i sintomi di una malattia cronica come la Sindrome del Colon Irritabile, domenica 7 settembre alle ore 11.30 presso la Sala Valzer del padiglione 33, si terrà una conferenza a tema: "I prodotti a base di grano khorasan KAMUT® riducono i sintomi della sensibilità al glutine (IBS)".
All'incontro parteciperanno Bob Quinn, Presidente di Kamut International, e gli autori dello studio: il Prof. Stefano Benedettelli, la Dott.ssa Anne Whittaker e il Dott. Francesco Sofi, dell'Università di Firenze.

Lo sapevi che ... ?
KAMUT® è il nome del marchio registrato per contraddistinguere una specifica ed antica varietà di grano e per garantirne determinate caratteristiche. Lo scopo di questo marchio registrato è "certificare" la pura e antica varietà di grano khorasan, coltivata secondo il metodo dell'agricoltura biologica, mai ibridato né incrociato, e con elevati standard qualitativi. KAMUT®, infatti, significa garanzia di alta qualità in biologico di un antico cereale riscoperto e reintrodotto sul mercato e nelle diete dall'azienda Kamut International.

Kamut brand

Per ulteriori informazioni:
Ufficio stampa Kamut Enterprises of Europe
Ketchum
Sonia Silvani – Tel. 02 624119.77 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Sara Pecchielan – Tel. 02 624119.22–
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Federica Villa – Tel. 02 624119.31 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Cibus Agenzia Stampa Elettronica Agroalimentare: SOMMARIO Anno 13 - n° 34 25 agosto 14

SOMMARIO Anno 13 - n° 34 25 agosto 14
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1.1 editoriale Terza Guerra Mondiale
2.1 salute SANA: I segreti per stare bene a tavola
4.1 expo2015 MIPAAF, bando per expo 2015
4.2 ex MONTANA Ferie pericolose
5.1 MAIS E SOIA Mais & Soia: agosto 2014
6.1 Lattiero caseario "Ribassi sul Parmigiano"
7.1 frutta Crisi Frutta, urgenza nei ritiri
7.2 pomodoro Pomodoro, campagna a rilento per il maltempo
8.1 eventi export Lambrusco in Cina con la Cantina di Formigine
9.1 sicurezza Allarme Salmonella

Cibus 34 COP

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Domenica, 24 Agosto 2014 11:17

SANA: I segreti per stare bene a tavola

Salute e Nutraceutica. I segreti per stare bene a tavola negli incontri scientifici al prossimo SANA. Super Pasta, Super Vino, e Super Caffè conditi con una camminata.

Bologna 21 agosto 2014 -
Parola d'ordine: promuovere sani stili di vita, cominciando con una bella camminata fino ad arrivare a tavola con la "super pasta", un bicchiere di "super vino" e per chiudere un caffè, super anche questo. Disseminare nella società questa cultura è quanto si prefigge la terza edizione del programma di incontri di alto profilo scientifico dedicati alla salute e agli apporti della nutraceutica, coordinato anche quest'anno dal professor Enrico Roda, noto gastroenterologo di fama internazionale e presidente della Fondazione Istituto di Scienze della Salute (www.fondazionescienzedellasalute.org).

Gli incontri, come ormai è tradizione, si terranno tutti nelle sale convegno di BolognaFiere durante il SANA, il 26° Salone Internazionale del Biologico e del Naturale organizzato da BolognaFiere in programma da sabato 6 a martedì 9 settembre (www.sana.it). Quest'anno però il programma di incontri prevede una novità: sarà inaugurato infatti da una "Camminata per la salute" che si snoderà da Piazza Santo Stefano, nel cuore del centro storico di Bologna, fino al Santuario della Madonna di San Luca, la basilica che si trova sul Colle della Guardia che domina la città. "Siamo impegnati in collaborazione con il SANA in un'opera di disseminazione divulgativa della cultura della salute – spiega il professor Roda – e abbiamo pensato di cominciare con una camminata per promuovere l'attività fisica, in particolare il camminare, come ingrediente fondamentale per mantenersi in buona salute. L'iniziativa sarà solo la prima di una lunga serie: in futuro vorremmo infatti organizzare una camminata al mese, magari per raggiungere punti di interesse culturale e artistico con l'aiuto di tutor ed esperti". Intanto alla prima Camminata per la salute hanno aderito, tra gli altri, i ministri Federica Guidi e Gian Luca Galletti, Romano Prodi, Piero Gnudi, il sindaco di Bologna Virginio Merola, il presidente di Genus Bononiae Fabio Roversi Monaco, il presidente della Virtus Pallacanestro Renato Villalta, il patron di Valsoia Lorenzo Sassoli de Bianchi, l'Ordine dei Medici di Bologna.
La camminata darà il via alla serie di convegni promossi dalla Fondazione Istituto di Scienze della Salute nell'ambito di SANA. I congressi medici, indirizzati anche alla comunità scientifica, andranno ad integrare il mondo della salute con quello della produzione alimentare, con particolare attenzione alla produzione di alimenti che utilizzano l'impiego di elementi nutraceutici e che rappresentano gli ingredienti-base della Dieta Mediterranea. Il programma è di grande interesse e coinvolgerà scienziati ed esperti di altissimo livello internazionale.
Una parte di approfondimenti, come ormai è tradizione, verranno dedicati alla celiachia e in particolare a quella che Roda chiama "l'emersione dell'iceberg": si stima infatti che tre persone su dieci siano celiache senza sapere di esserlo, anche se, pur lentamente, questa consapevolezza si sta allargando. Non solo: durante i convegni sarà dimostrato attraverso dati clinici che la dieta senza glutine è utile anche nel caso di patologie come il colon irritabile o il morbo di Chron.
Protagonista di gran parte dei lavori sarà la Dieta Mediterranea, non solo come abitudine alimentare ma come intera filiera, dal campo alla tavola. Si parlerà di prodotti da forno, frutta e verdura ad alta densità nutraceutica, e delle loro ricadute sul mondo della produzione alimentare e sulla salute. Si alterneranno esperti di genetica, rappresentanti di centri di ricerca d'eccellenza e scienziati, tutti impegnati in una divulgazione pensata apposta per i non addetti ai lavori, "per riuscire ad arrivare alla gente comune e disseminare la cultura della salute", insiste Roda.
La parte del leone la faranno ancora le proteine vegetali, che hanno un ruolo fondamentale nella salute perché sono "svestite" dai grassi. "Daremo un'enfasi particolare alla pasta e alle cosiddette super paste – spiega il gastroenterologo – cioè alle paste che da sole condensano i tradizionali primo e secondo piatto. Se infatti integriamo nella pasta le proteine vegetali e come condimento utilizziamo prodotti ricchi di nutraceutici oppure di verdure, abbiamo già l'apporto necessario per il nostro corpo". In questo modo, secondo gli esperti, si può sconfiggere l'obesità e si possono ridurre i rischi di cancro e malattie cardiovascolari. Lo stesso discorso vale per il caffè e per il vino, che grazie agli studi scientifici possono essere integrati e diventare super caffè e super vino. "Ormai tutti gli studi hanno abbattuto il vecchio pregiudizio della medicina secondo il quale il caffè fa male: non è così. Anzi, la durata della vita – afferma Roda – dipende anche dal numero di caffè bevuti. Recenti studi hanno dimostrato, per esempio, che chi beve caffè riduce della metà la probabilità di ammalarsi di cancro al fegato".
Infine anche l'acqua sarà al centro di un incontro che si occuperà di questa preziosa e insostituibile risorsa a rischio, dell'importanza dell'idratazione nel bambino e nell'anziano e nella cura dell'obesità, nonché di acque minerali e termali, di bevande funzionali (energy e sport drink), di tè e caffè.
Per ulteriori informazioni: Progetto Meeting, telefono 051585792, email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

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Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 13 - SOMMARIO Anno 13 - n° 33 18 agosto 14

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SOMMARIO Anno 13 - n° 33 18 Agosto 14

1.1 editoriale Emergenza Ebola E Etica
2.1 salute Spellature e arrossamenti? Il fitoterapeuta consiglia,
4.1 frutta Crisi frutta estiva.
5.1 tornado modenese Tromba d'aria modenese. Le domande entro il 22 settembre
5.2 finanziamenti Dalle regione finanziamenti alle Cantine
6.1 lattiero caseario "Parmigiano Reggiano" in flessione
7.1 pera Pera di qualità. La scelta dell'OI Pera
7.2 vino "Casabella" raddoppia in sudamerica
8.1 frutta La posizione di Fedagri

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Cibus 33 COP cibus

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Curry e te' verde possono aiutare a proteggere la pelle. Contro le infezioni batteriche ci sono gli oli essenziali. La parola al fitoterapeuta Marco Valussi ospite al SANA 2014.

Bologna 13 agosto 2014 -
Sole e mare sono per molti gli ingredienti preferiti delle vacanze estive. Spesso però sono anche la causa di spellature e arrossamenti, dovuti a un'esposizione ai raggi solari azzardata o eccessiva. Un sollievo per la nostra pelle può arrivare dalla natura, con le proprietà antiossidanti e antinvecchiamento di piante come, ad esempio, il tè verde e la curcuma, componente principale dal caratteristico colore giallo ocra del curry indiano. Gli estratti di tè verde e curcuma sono molto diffusi ma, raccomanda Marco Valussi, fitoterapeuta e membro della EHTPA (European Herbal & Traditional Medicine Practitioners Association), meglio assumerli come alimenti. Più tisane e pietanze al curry quindi, e meno compresse. La ricerca più recente, spiega infatti il fitoterapeuta, ha messo in luce che il ricco ventaglio di antiossidanti presenti negli alimenti è molto più efficace del singolo antiossidante concentrato in pillole.
Proprio la cura della pelle a base di prodotti naturali sarà al centro di un workshop che Valussi terrà martedì 9 settembre nell'ambito di SANA ACADEMY, il programma di corsi di formazione e aggiornamento professionale, a ingresso gratuito, promossi da SANA 2014, il 26° Salone Internazionale del Biologico e del Naturale (BolognaFiere, sabato 6 - martedì 9 settembre). In particolare l'attenzione sarà rivolta alle infezioni della pelle e all'allarme, lanciato anche di recente dall'OMS – l'Organizzazione Mondiale della Sanità – sull'aumento dei batteri farmaco resistenti. Siamo dunque disarmati? No: un aiuto potrebbe venire dagli oli essenziali, prodotti indicati per combattere, in particolare, le infezioni batteriche e micotiche della pelle, delle vie aeree e delle mucose gastrointestinali, e che sono facilmente reperibili in erboristeria e nelle farmacie che dispongano di un reparto erboristico. Gli oli essenziali al momento non sono invece indicati per il trattamento delle infezioni sistemiche, tipo quelle a carico del tratto genito-urinario.
In genere, spiega Valussi, gli oli essenziali per combattere le infezioni si dividono in due classi, ovvero tra quelli contenenti fenoli – più efficaci ma più irritanti - e quelli contenenti alcoli - meno efficaci ma poco irritanti. Alla prima classe appartengono gli oli essenziali di timo, origano, santoreggia, chiodi di garofano e cannella, per citare i più famosi, che funzionano come ottimi antibatteri, in particolare contro i gram positivi, mentre sono meno efficaci contro i gram negativi. Della seconda classe fanno parte gli oli essenziali, come quelli, ad esempio, di teatree, lavanda, geranio, basilico, maggiorana che, come specificato sopra, si collocano a un gradino inferiore di efficacia rispetto ai primi ma che presentano il vantaggio di caratterizzarsi per una maggior facilità di applicazione topica (sulla pelle) o sulle mucose (nel caso di assunzioni per via orale per combattere le infezioni del tratto gastro-intestinale) in quanto sono meno irritanti.
Anche nel caso del ricorso agli oli essenziali, sottolinea Valussi, è sempre sconsigliato il fai-da-te: si tratta, infatti, di rimedi che è bene utilizzare rivolgendosi ad uno specialista fitoterapeuta per la scelta del prodotto più adatto all'infezione da trattare e per farsi indicare le appropriate modalità di impiego. Si eviteranno, così, fastidiosi effetti collaterali che possono insorgere se il prodotto non è assunto con le dovute modalità, come irritazioni della pelle nei casi di uso topico. A maggior ragione lo specialista va interpellato se il prodotto viene assunto per via orale perché in questo caso è maggiore il rischio di controindicazioni. In genere, per qualsiasi uso esterno è consigliabile mescolare l'olio essenziale a normale olio da cucina per facilitare l'applicazione e ridurre il rischio di irritazioni.
Resta il fatto che gli oli essenziali presentano un diverso meccanismo di azione rispetto agli antibiotici e non ne possiedono la medesima specificità. Il dato interessante evidenziato da svariati studi è semmai che l'associazione tra antibiotici e alcuni oli essenziali (in particolare quelli della prima classe, i più studiati e in grado di offrire un buon livello di combinazione e di efficacia) aumenta l'efficacia del farmaco e ne riduce il dosaggio necessario.
(Fonte Bologna Fiere)

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Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 13 - n° 32 11 agosto 14

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SOMMARIO Anno 13 - n° 32 11 Agosto 14

1.1 editoriale Spiaggiati?
2.1 ambiente SANA, le novità della prossima edizione
4.1 pomodoro Pomodoro da industria: stime di produzione 2014
5.1 Emilia Romagna Credito agevolato imprese agricole, priorità a giovani e aree svantaggiate.
5.2 gestione idrica Risparmio idrico, accademici indiani a "scuola" dal CER
6.1 lattiero caseario Cresce il Latte Spot Estero.
7.1 biodiversità Giornata della Biodiversità Parmense
7.2 vino Vino e Miti tra le stelle
8.1 lavoro Newlat - prorogata la CIGS

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Domenica, 10 Agosto 2014 11:13

SANA, le novità della prossima edizione

Dal Baby food ai cosmetici bio e naturali ai detergenti biologici per la casa. BolognaFiere - sabato 6 settembre, martedì 9 settembre. 26° Salone Internazionale del Biologico e del Naturale.

Bologna, 07 agosto 2014 -
Prosegue il percorso di anticipazione dei contenuti delle prossima edizione, la 26 esima, di SANA, il Salone Internazionale del Biologico e del Naturale.
Muffin biologici senza lattosio e pasticcini bio senza glutine; grissini bio iposodici per diete a basso contenuto di sodio; polpettine vegetariane ripiene di verdura; medaglioni vegani a base di tofu, riso e alghe; dorate cotolette al seitan naturale; appetitosi burger vegetali preparati con spinaci e lupini, un antico legume altamente proteico e ricco di fibre; sfogliatine vegane proteiche; fettuccine ottenute da grani antichi prive di uova; pani e piadine bio; pasta secca (penne) e olio ricavati dai semi di canapa; tempeh pronto all'uso come secondo piatto o farcitura, ottenuto dalla fermentazione di soia gialla biologica italiana e aromatizzato con cipolla, mandorle, limone e prezzemolo; impasti privi di uova per friggere verdure, tofu e pesce per croccanti finger food dal sapore esotico; formaggi vegetali a base di mandorla; spiedini vegani pronti in una manciata di minuti sulla graticola di casa; maionese vegana a base di olio di mandorla e curcuma; un condimento a base di soia italiana ottimo anche per mantecare piatti a base di verdure; paté di ceci trapanesi; latte a base di latte di capra biologico specifico per lattanti a partire dal 6° mese di vita: sono solo alcuni degli alimenti novità rigorosamente a marchio biologico che si troveranno esposti a SANA 2014, il 26° Salone Internazionale del Biologico e del Naturale, in programma a BolognaFiere da sabato 6 settembre a martedì 9 settembre. Organizzato da BolognaFiere, in collaborazione con FederBio, il Salone ha il patrocinio dei Ministeri delle Politiche Agricole e Forestali, dell'Ambiente, dello Sviluppo Economico, di EXPO 2015 e di Ifoam.
Tra i prodotti novità per il benessere, la salute e la cosmetica a tutta natura troviamo poi tinture anallergiche per capelli a base di oli essenziali; miscele di oli essenziali puri al 30% con il 70% di olio di jojoba per la cosiddetta Colour Therapy che assicura di donare "il benessere armonico di corpo, mente e spirito"; integratori alimentari che promettono di ridurre l'assorbimento di grassi e zuccheri; un integratore a base di Argilla verde e Cardo Mariano che favorisce la depurazione dell'organismo; un collutorio ottenuto da argilla verde, acqua d'argento, estratto di ananas, ratania e calendula, oli essenziali con azione antibatterica, antiplacca e antinfiammatoria per le gengive; rimedi floreali frutto di rivisitazioni dei Fiori di Bach benché ottenuti con lo stesso metodo tradizionale; un plantare che migliora la postura, favorisce la circolazione sanguigna e combatte la ritenzione idrica, adatto quindi in particolare per chi fa vita sedentaria; make-up biologici certificati; prodotti erboristici a base di pappa reale.
La lista dei prodotti novità che concorrono al premio SANA Novità 2014 si allunga di giorno in giorno e sarà a breve disponibile sulle pagine del sito web della manifestazione (www.sana.it). Come per le passate edizioni, saranno i visitatori di SANA con il loro voto a decretare i prodotti che si aggiudicheranno il premio, uno per ciascun settore in cui è articolato il Salone: Alimentazione, Benessere e Salute, Altri Prodotti Ecologici per il vivere quotidiano.
I prodotti novità, che saranno esposti in un'area dedicata posta nel cuore della manifestazione, saranno reperibili anche nell'ampia esposizione dei prodotti presenti nei tre settori di SANA 2014.
Nel settore Alimentazione si troveranno esclusivamente prodotti alimentari a marchio bio: cereali, farine, fiocchi e derivati, legumi secchi; prodotti da forno dolci e salati; paste alimentari secche, fresche, ripiene; confetture, marmellate, miele; bevande, preparati e altre conserve di frutta e ortaggi; formaggi; gelati e surgelati; carni e prodotti a base di carne; pesci conservati e trasformati, prodotti a base di pesce; oli e vini; alimenti per neonati e bambini.
Il settore Benessere ospiterà aziende produttrici di cosmetici derivati da ingredienti naturali e biologici, integratori alimentari, prodotti fitoterapici ed erboristici, cibi funzionali, alimenti destinati a una dieta particolare (per esempio privi di glutine, per diabetici, per sportivi).
Infine, nel settore dedicato ad Altri Prodotti Naturali ci sarà spazio per prodotti ecologici per la pulizia della casa, mobili in legno non trattato, innovativi materassi in fibre naturali per un riposo sano e rigeneratore, elementi di arredamento, abiti e calzature in fibre naturali biologiche, prodotti per il tempo libero e l'hobbistica.
I visitatori potranno acquistare i prodotti degli espositori nell'ampia area SANA SHOP, che nei giorni della manifestazione farà di SANA il più grande supermercato bio e naturale.

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
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