Dopo la settimana piena di polemiche per la situazione calcio scommesse, i crociati perdono anche contro il Bassano per uno a zero con una prestazione incolore e senza attributi. Sono ora tallonati dal Pordenone a -1, vittorioso a Padova.
Parma, 16 aprile 2017
Luca Gabrielli
Una settimana di vera e propria "Passione" per i crociati allenati da D'Aversa. Le illazioni sull'incontro disputato domenica scorsa al Tardini contro l'Ancona si è ripercosso sul match pasquale a Bassano dove il Parma esce sconfitto senza appello. La partita di ieri ha visto scendere in campo undici giocatori svuotati mentalmente e turbati dalle vicende del calcio scommesse che vede la società di Viale Partigiani d'Italia sotto la lente d'ingrandimento della procura. Ma dal punto di vista sportivo gli ultimi sei punti regalati nelle ultime due partite riaprono il campionato per la seconda posizione fondamentale del girone B di Lega Pro. Il Venezia è ufficialmente e meritatamente in Serie B mentre il Pordenone, vittorioso ieri a Padova, si avvicina pericolosamente ad un solo punto dal Parma, sulle ali dell'entusiasmo rispetto ai ducali.
Fabbro condanna un Parma molle e in totale confusione
Formazione tipo per D'Aversa che si affida ai migliori per cercare di uscire da una situazione di classifica da campanello d'allarme. Davanti a Frattali ritorna Scaglia come terzino sinistro, centrocampo muscolare con Munari e Scavone ad agire ai fianchi di Scozzarella; solito tridente offensivo con Calaiò al centro dell'attacco, assistito da Baraye e Nocciolini.
Primo tempo noiosissimo dove l'unico tiro in porta della prima frazione di gioco lo firma Laurenti, mentre il Parma, con poche idee e confuse, non riesce a costruire alcuna occasione da gol ma reclama nel finale di tempo un chiaro rigore su Calaiò.
Rispetto alla prima frazione di gioco il Parma sembra scendere in campo più determinato e con un piglio diverso ma senza mettere in difficoltà il portiere di casa e al 58' il Bassano trova il meritato vantaggio con Fabbro, bravo a trafiggere Frattali con un preciso tiro da fuori area su assist di Laurenti.
I crociati subiscono vistosamente il colpo e solo nell'ultimo quarto d'ora sfiorano il pareggio per tre volte con Baraye, Lucarelli e Calaiò ma senza fortuna.
Il match termina con la vittoria meritata del Bassano che addirittura rischia di raddoppiare nel finale con Gashi ma Frattali è prodigioso. I crociati subiscono la seconda sconfitta consecutiva dopo la figuraccia contro l'Ancona, riaprendo di fatto i giochi per la seconda piazza a sole quattro giornate dal termine del campionato.
Il quotidiano "Il Mattino" di Napoli stamani ha pubblicato un articolo secondo il quale ci sarebbe stato un accordo, domenica scorsa, tra le due società che avrebbe portato a vincite sospette, da100mila a 225mila euro a testa. Immediata la risposta della Società a queste accuse infamanti.
Parma, 13 aprile 2017 - di Luca Gabrielli
Non bastava la delusione per la pessima figura dei crociati di domenica scorsa contro l'Ancona, ora arrivano dal quotidiano "Il Mattino" di Napoli forti accuse rivolte alla società di Viale Partigiani d'Italia. L'ombra del calcio scommesse colpisce Parma che però non ci sta e tramite un comunicato stampa risponde senza indugio a queste gravissime calunnie e diffamazioni.
Il Comunicato stampa del Parma Calcio 1913
Il Parma Calcio 1913 esprime profondo stupore e totale disgusto in merito all'articolo pubblicato oggi dal quotidiano "Il Mattino" di Napoli e integralmente ripreso e rilanciato da altri organi di stampa, attraverso il quale si adombrerebbe – senza mezzi termini – l'insopportabile sospetto di una combine relativa alla partita Parma-Ancona.
La scialba prestazione di domenica scorsa è stata senza giustificazioni dal punto di vista calcistico.
Ma tanto quanto la società è rimasta arrabbiata e delusa dal comportamento sul campo dei propri tesserati, tanto quanto è totalmente al loro fianco e difesa rispetto a voci, sospetti, accuse assurde e infamanti per uno sportivo.
Un conto è tollerare che certe cose vengano scritte su Facebook, regno delle leggende urbane e degli sfoghi di pancia.
Un conto è che le "voci" da Facebook passino ad avere spazio e rilevanza su quotidiani nazionali.
Riportando soltanto alcune frasi dell'articolo, vi si afferma che "a Pozzuoli centinaia di scommettitori hanno azzeccato il risultato esatto e hanno sbancato, incassando cifre che oscillano da 100mila a 225mila euro a testa".
Ragionando per difetto, si tratterebbe di decine e decine di milioni di Euro vinte a Pozzuoli in un weekend. Una cifra enorme. L'autore dell'articolo ha qualche riscontro oggettivo di questo fatto?
Nell'articolo a supportare questa tesi si riportano inoltre le voci di un "gestore di un circolo ricreativo", di "un ragazzo di Arco San Felice", di "un condominio", di "un noto ristoratore".
Chi sono queste persone? C'è qualche riscontro alle loro presunte affermazioni su fatti così gravi?
Non si possono trattare argomenti così delicati e gravi con così tanta superficialità.
Se ci fossero riscontri oggettivi e prove di quanto affermato, si denunci senza alcun indugio alle autorità competenti. Il Parma Calcio sarebbe il primo soggetto interessato e vittima di un abominio simile.
Ma se queste notizie clamorose altro non fossero che il venticello della calunnia e dei sospetti gratuiti, conditi con un po' di sensazionalismo da social network, ci troveremmo di fronte a gravissime calunnie e diffamazioni a mezzo stampa a fronte delle quali il Parma Calcio 1913 evidentemente non può restare inerte, sia nei confronti di chi le produce sia nei confronti di chi le rilancia.
Squadra ducale irriconoscibile e Ancona che espugna Parma con un meritato due a zero. Fischi al termine della partita e attesa per il match di domani sera tra Venezia e Padova, molto importante per le sorti dei crociati.
Parma, 9 aprile 2017
di Luca Gabrielli
D’Aversa opta per il turnover dopo le fatiche di Padova
La squadra che scende in campo contro i marchigiani viene ritoccata per molti elementi dal mister D’Aversa, con l’intento di far rifiatare diversi titolari e dare spazio ad alcuni giovani come Mazzocchi e Ricci. Scavone, Munari e Nocciolini vengono risparmiati e i ducali vengono disposti in campo con un inedito 3-4-3. Davanti a Frattali ci sono Iacoponi, Lucarelli e Di Cesare; centrocampo che vede la coppia inedita centrale Scozzarella-Corapi affiancati sulle fasce da Ricci e Mazzocchi; tridente offensivo formato da Baraye, Calaiò e Scaglia che viene proposto in avanti nel suo ruolo naturale di ala.
Ritmi molto bassi e Ancona che fa il colpaccio
Il Parma incomincia bene la partita creando subito una palla goal con Scozzarella che, dopo aver ricevuto palla da Mazzocchi, impegna il portiere Anacoura con una conclusione potente. I ritmi di gioco sono davvero bassi fin da subito, complice anche il primo caldo di stagione e il primo tempo scivola via senza troppe azioni degne di nota, con un Ancona che non fatica ad arginare la compagine ducale. Solo nel finale di primo tempo il Parma sembra cambiare marcia e prima Calaiò, che non trova lo specchio della porta con un tiro al volo su assist di Scozzarella e poco dopo Baraye, con delle finte ubriacanti finalizzate da un tiro neutralizzato dal portiere ospite, non portano per un pelo i crociati in vantaggio. Sembra il preludio ad una ripresa all’arrembaggio per i gialloblu con l’onnipresente Scozzarella che sfiora il goal con un tiro da fuori e il neoentrato Nocciolini, al posto di uno spento Ricci, che mette paura all’ Ancona con un tiro di controbalzo che termina di poco fuori. Invece gli ospiti, a sorpresa, passano in vantaggio al 63’ con Frediani che con un tiro preciso beffa Frattali. E’ un fulmine a ciel sereno per la squadra di D’Aversa che non riesce reagire al colpo e tenta con azioni confuse e poco pericolose di raggiungere il pareggio. L’Ancona amministra senza problemi il gioco e trova addirittura il due a zero nel recupero con Del Sante che approfitta di un’incertezza del capitano Lucarelli e infila ancora Frattali chiudendo di fatto la contesa. Il Parma esce tra i fischi meritati del Tardini, mostrando la consueta fragilità psicologica che accompagna la squadra da inizio stagione. Oggi, dopo la buona prestazione di mercoledì a Padova, si è perso contro una squadra che nei precedenti 12 incontri aveva portato a casa un solo punto. Questo deve far riflettere D’Aversa e il suo staff in attesa del verdetto di domani sera dell’importantissimo match tra Venezia e Padova per il secondo posto. La promozione diretta è ormai è irraggiungibile e bisogna quindi sperare che i liguri, guidati da Inzaghi, battano il Padova, a soli quattro punti di distanza dal Parma.
Nello scontro diretto infrasettimanale i crociati sconfiggono il Padova due a zero e vanno a +4 dagli stessi veneti. Dopo soli 28'' Baraye porta in vantaggio i ducali e Calaiò chiude di fatto il match alla fine del primo tempo. Prestazione cinica del Parma che domina nei 90 minuti di gioco ma che rischia di vanificare tutto negli ultimi secondi.
di Luca Gabrielli
Parma, 6 aprile 2017
Squadra tipo nel big match serale
Nonostante pochi giorni per recuperare dalle fatiche contro la Maceratese, D'Aversa per la seconda gara consecutiva manda gli stessi undici visti domenica scorsa al Tardini. Davanti a Frattali, linea difensiva composta da Iacoponi, Di Cesare, Lucarelli e Scaglia; cerniera di centrocampo formata da Munari, Scozzarella e Scavone; le ali offensive Nocciolini e Baraye ad accompagnare la punta Calaiò.
Pochi secondi ed è subito grande Parma
Bastano una manciata di secondi, per l'esattezza ventotto, per veder gioire i quattrocento tifosi crociati venuti a Padova per sostenere i propri beniamini; Munari con un lancio preciso trova sull'out di sinistra Baraye che con una finta si libera del marcatore e batte il portiere veneto. Parma in vantaggio immediatamente e partita subito in discesa. I ritmi di gara si alzano vertiginosamente e il Padova cerca di raggiungere il pareggio senza creare però grossi pericoli per Frattali. I crociati infatti sembrano tenere sotto controllo la partita e al 33' la chiudono di fatto con un missile di sinistro dell' "arciere" Calaiò.
Il primo tempo non regala ulteriore emozioni e conferma l'ottimo stato di forma del tridente offensivo del Parma.
Dominio crociato con il brivido finale e secondo posto a portata di mano
La ripresa mostra un Parma maturo e sicuro dei propri mezzi governare il gioco amministrando il doppio vantaggio sugli avversari. Nocciolini ha sul piede il goal del tre a zero ma colpisce in pieno il palo. Tutto fila liscio fino all'87' quando l'ex Mandorlini accorcia le distanze con un tiro dalla distanza sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Inizia una partita nella partita negli ultimi minuti di gioco che vede un Padova all'arrembaggio e un Parma in bambola che rischia di farsi raggiungere all'ultimo secondo su una mischia. Il tiro per fortuna termina fuori alla sinistra del portiere gialloblu e l'arbitro manda tutti negli spogliatoi.
I crociati volano a +4 dallo stesso Padova e consolida il secondo posto a cinque giornate dalla fine. La capolista Venezia invece, nel pomeriggio, vince contro la Feralpi avvicinandosi sempre più alla promozione diretta. Per i ducali un'altra prestazione convincente dopo quella di domenica scorsa contro la Maceratese e una condizione fisica più che buona in vista dei prossimi playoff.
I crociati si fanno raggiungere dal Forlì nei minuti finali della partita e sprofondano a -5 dal Venezia, vittorioso ieri a Teramo. La vetta si allontana sempre di più e il gioco del Parma perde di efficacia.
Parma, 7 marzo 2017
di Luca Gabrielli
Molte assenze nella squadra titolare crociata
D'Aversa rispolvera il 3-5-2 ad inizio partita. In porta la grande novità: gioca Bassi, appena arrivato dalla lista gratuita per sostituire l'infortunato Frattali e in attacco manca il grande ex Nocciolini. Davanti al nuovo portiere, il terzetto difensivo composto da Iacoponi, Lucarelli e Di Cesare; centrocampo formato dalle ali Mazzocchi e Nunzella coadiuvati da Corapi, Scozzarella e Scaglia; confermata la coppia d'attacco Baraye-Calaiò.
Brutta prestazione del Parma che vede allontanarsi la B
Nel giorno del ricordo del gialloblù degli anni '90 Tarcisio Catanese, scomparso la settimana scorsa, i ragazzi di D'Aversa non vanno oltre l'uno a uno e perdono terreno sul Venezia, vittorioso anche ieri a Teramo. A preoccupare è la prestazione offerta nel posticipo del lunedì sera dal Parma che come nell'ultima partita giocata a Salò, sembrano svogliati e poco decisi a conquistare la vittoria. I punti di distacco dalla prima incominciano ad essere tanti e purtroppo ora solo un mezzo miracolo potrà dare la possibilità ai crociati di raggiungere la promozione diretta in Serie B. Se ciò non avverrà sicuramente si guarderà con rammarico al tardivo cambio di panchina avvenuto a quasi metà campionato. Molti punti si sono infatti persi nella prima parte della stagione e a D'Aversa non si potrà proprio rimproverare nulla.
Un vero peccato il goal del pareggio all'89' dei romagnoli che fino a quel momento non avevano mai impensierito la squadra di casa. Il Parma non ha saputo amministrare il vantaggio creato nel primo tempo da una prodezza di Baraye con un sinistro ad incrociare e la doccia gelata è arrivata quando non c'era più tempo per reagire. La gara ha visto il capitano Lucarelli sfiorare per due volte il goal su calcio d'angolo ma oltre a queste azioni e al lampo di Baraye, il Parma non si è saputo rendere pericoloso con frequenza. Troppo poco per una squadra che dovrebbe azzannare l'avversario e cercare in tutti i modi di chiudere al più presto le gare. Ora bisognerà rimboccarsi le maniche e non guardare più alla difficile situazione di classifica. I ducali devono fin da subito ricominciare a mostrare quel cinismo e quella organizzazione di gioco mostrata negli ultimi mesi, poi i conti si faranno a fine campionato.
Un tifoso speciale a disposizione dei piccoli tifosi del Parma e delle famiglie per foto davanti all'ingresso del Museo prima della partita Parma-Forlì. E poi il saluto sul campo.
Parma, 6 marzo 2017
Questa sera dinnanzi al Museo del Parma Ernesto Ceresini - aperto sino all'inizio della partita Parma-Forlì -, stazionerà Milto 5, il Crociato Spaziale a disposizione dei piccoli tifosi gialloblù e delle loro famiglie che vorranno fare una foto ricordo con lui.
All'intervallo del match Milto 5, dopo aver fatto il tifo sugli spalti, farà una passeggiata sul prato del Tardini, poi saluterà tutti anche se presto lo ritroveremo in città, visto che proseguirà il suo tour, iniziato allo Stadio, in altri luoghi di passione, aggregazione e parmigianità.
Milto 5 è un progetto artistico di Fabrizio Ferrari ("Effedueotto") e Luca Gabbi ("Bau"), teso a valorizzare le bellezze di Parma, il suo territorio e le sue passioni, e già autori in passato di altri originali set ("Tango al parco e... sulle strisce", "Parma come la California: il greto diventa spiaggia" e "Una ragazza vestita di... Gazzetta di Parma") sostenuto dal Parma Calcio 1913.
Milto 5 con Luca Gabbi e Fabrizio Ferrari
Sfoglia la galleria immagini, foto di Francesca Bocchia
Il nuovo asset dirigenziale ha scosso l’ambiente: la Serie B è a portata di mano
Tre anni fa la caduta nel baratro
Tredici anni fa il Parma si giocava contro il Borussia Dortmund l’accesso alla finale di Coppa Uefa, appena tre stagioni fa sul campo otteneva la qualificazione all’Europa League guidata da Donadoni e Cassano, salvo poi non ottenere la licenza per un pagamento ritardato dell’Irpef. Tutto da lì ebbe inizio, il tracollo in Serie A, il fallimento e la retrocessione nelle serie inferiori. Qualcuno è rimasto, come lo storico capitano Lucarelli, tutti gli altri sono andati via.
La rinascita e il nuovo assetto societario
Il Parma Calcio ha però saputo rinascere dalle proprie ceneri, merito di un ambiente che vive con estrema passione l’amore per il calcio e la squadra dalla città, che negli anni ’90 ha scritto pagine indelebili del calcio italiano ed europeo, mettendo in vetrina alcuni dei migliori giocatori al mondo.
Oggi il Parma ha conosciuto un nuovo scossone, dopo che a novembre l’intero asset ha lasciato l’incarico. Via il tecnico della promozione Apolloni, il responsabile dell’area tecnica Minotti ed il direttore sportivo Galassi. In seguito a ciò anche il Presidente Nevio Scala rassegnò le dimissioni, con la squadra affidata per un breve periodo di tempo all’ex centrocampista ed allenatore della Beretti Stefano Morrone. È da qui che ancora una volta la squadra ha saputo rialzarsi e scalare la classifica sino a ritrovarsi oggi in seconda posizione alle spalle solo del Venezia di Pippo Inzaghi.
La guida tecnica è passata nelle mani di Mister Roberto D’Aversa, il direttore sportivo Daniele Faggiano ed il Presidente ad interim, precedentemente vice di Scala, Marco Ferrari. Gli investimenti fatti dalla società in sede di mercato sono stati molto importanti, considerata la categoria, con una spesa totale vicina al milione di euro senza registrare alcun tipo di incasso. Il valore dei giocatori portati al Tardini quest’anno supera i 5 milioni di euro, con 850 mila euro spesi per l’acquisto del centrocampista Scaglia dal Latina e del difensore Scozzarella dal Trapani. Ad essi si aggiungono gli arrivi gratuito o in prestito, ma dagli ingaggi pesanti, di top player quali Calaiò, Canini, Munari e Di Cesare, a dimostrazione di quanto l’appeal della società ducale sia più che mai vivo nella memoria e nel presente dei protagonisti del calcio italiano.
Guardando i numeri dell’ultimo calciomercato e delle capitali europee che più hanno registrato movimento di danaro, è naturale tornare alla mente all’epoca dei Tanzi e della valanga di fuoriclasse che hanno attraversato Parma a cavallo degli anni ’90 ed inizio 2000. In quell’epoca la città era saldamente nella top ten delle metropoli del mercato, capace di insidiare persino milanesi e Juventus nell’accaparrarsi i migliori talenti europei ed oltre oceano. L’obiettivo della nuova società è chiaramente quello di riportare il Parma Calcio agli antichi fasti, partendo dalla provincia ma guidando con fierezza ed orgoglio anche oltre confine il buon nome del calcio italiano.
Perché non è solo la Serie A che manca al Parma, ma è il Parma a mancare terribilmente alla Serie A.
Partita incredibile con continui capovolgimenti di fronte e finale da thrilling ormai abituale per la squadra crociata. Il Parma vince lo scontro diretto contro il Pordenone e continua a tampinare il Venezia capolista, vincente contro l'Ancona.
Di Luca Gabrielli
Parma, 6 febbraio 2017
Squadra rivoluzionata dai nuovi acquisti
Il mister D'Aversa decide di mettere in campo dal primo minuto i nuovi acquisti Iacoponi e Scaglia come terzini del suo 4-3-3. Davanti all'ormai titolare Frattali si piazzano Lucarelli e Saporetti; cerniera di centrocampo composta da Munari, Scozzarella e Scavone, autore al 10' minuto del goal del momentaneo vantaggio del Parma; tridente d'attacco con Calaiò vertice avanzato, coadiuvato da Baraye e Nocciolini.
Determinazione, qualità e "pazzia" gli ingredienti giusti per la vittoria
Se ci fosse un aggettivo per descrivere la squadra guidata da D'Aversa, sicuramente quello giusto sarebbe "imprevedibile". Non si sa mai cosa aspettarsi dalle prestazioni del Parma che fino al triplice fischio regala sempre emozioni ai propri tifosi. Ieri sera, sotto una pioggia incessante, i crociati non hanno giocato la loro migliore partita e fino agli ultimi cinque minuti sembrava fosse tutto già scritto, con il Pordenone che portava a casa tre punti fondamentali e i crociati che vedevano allontanarsi quasi definitamente la vetta della classifica. E invece accade nel giro di pochi minuti l'impensabile, quelle situazioni che solo il gioco del calcio può regalare. Prima è Gianni Munari all'87' a svettare di testa in area di rigore su un cross di Baraye e riportare sul 2-2 la partita, tra l'entusiasmo dei tifosi ma la partita non finisce qui. Nell'ultimo minuto di recupero Emanuele Calaiò regala una delle sue prodezze con una rovesciata imparabile e fa esplodere il Tardini. Nell'arco di pochi minuti si passa da uno stato di rassegnazione ad attimi di follia collettiva e al fischio finale la panchina crociata impazzisce di gioia e corre ad abbracciare i giocatori in campo.
I crociati hanno ancora una volta strappato la vittoria con le unghie dopo che il Pordenone aveva giocato una buona partita, studiata nei minimi dettagli e sfruttato nel migliore dei modi le azioni create.
D'Aversa ha messo in campo dal primo minuto i nuovi acquisti Iacoponi e Scaglia, giunti negli ultimi giorni oltre ai vari Frattali, Munari e Scozzarella arrivati poche settimane prima e certamente il tasso tecnico della squadra ne ha giovato. Il Parma è ora una squadra con ottimi valori fisici e con una qualità sopra la media che il lavoro dell'allenatore saprà valorizzare ancora di più. La vetta della classifica è sempre lì a tre punti dopo che il Venezia è riuscito nel pomeriggio a rimontare e vincere contro l'Ancona ma con una maggiore concentrazione e soprattutto convinzione nei propri mezzi, i ducali lotteranno fino alla fine per raggiungere la promozione diretta in serie B.
Inaugurato il museo della squadra crociata: articolo e foto
Inaugurato il museo della squadra crociata sotto gli occhi di molti tifosi entusiasti. Le coppe e le maglie dei più grandi campioni che hanno calcato il prato del Tardini, raccolte in questo piccolo gioiello di fianco allo stadio.
di Luca Gabrielli, ph. Francesca Bocchia
Parma, 5 febbraio 2017
Un tuffo nel passato. Un passato a tinte gialloblu e crociate che si può scoprire nel nuovo museo dedicato alla gloriosa storia del Parma Calcio a due passi dallo stadio Tardini. Ieri pomeriggio è stato ufficialmente aperto al pubblico nel nome di Ernesto Ceresini, il più grande presidente della storia crociata, entrato di diritto nei cuori dei tifosi. In questo spazio si può rivivere tutta la storia della società, dalle foto in bianco e nero fino alle esultanze di Asprilla e Zola. In un attimo i tifosi possono tornare indietro con i ricordi e riassaporare le gesta dei loro beniamini, visti giocare dal vivo o sentito parlare da nonni o genitori.
È stato davvero fatto uno sforzo importante per la creazione di questo museo che ricalca per pathos e cura dei dettagli i più importanti musei dedicati a squadre storiche come Barcellona e Juventus. A colpire immediatamente l'occhio sono le innumerevoli coppe vinte a cavallo degli anni '90-2000, racchiuse in una bacheca tutte insieme. In quel decennio il Parma Calcio ha vissuto il massimo splendore della sua storia e si è fatto conoscere in tutto il mondo grazie alle vittorie internazionali. Di quel periodo non poteva di certo mancare la maglia gialloblu del giocatore che forse, più di tutti, è entrato nei cuori della gente. Quell'Hernan Crespo arrivato poco più che ventenne, timido e ancora acerbo e che poi negli anni è diventato l'uomo e il campione che ha stregato tutti con i suoi colpi di tacco e il magico gol contro gli odiati rivali della Juventus.
Una carrellata di maglie che partono da quelle storiche crociate e usurate dal tempo dei primi anni del novecento, fino ad arrivare a quella magica della finale di Coppa delle Coppe a Wembley, la prima coppa internazionale vinta.
Alle pareti foto e descrizioni delle imprese dei giocatori fanno da padrone con la possibilità di visualizzare immagini scaricando l'applicazione creata appositamente per il museo.
Qui dentro si può finalmente assaporare la storia del Parma e di Parma e credere ancora con più entusiasmo al sogno di tornare al più presto in serie A, il campionato che per anni ha visto la squadra ducale trionfare e regalare splendide emozioni ai suoi tifosi.
Guarda qui le foto della presentazione del museo
Nel big match contro i lagunari, i crociati vanno sul due a zero grazie alle reti di Baraye e Nocciolini ma giocano tutta la ripresa in dieci uomini a causa dell'espulsione di Canini e vengono rimontati dai padroni di casa
Parma 29 gennaio 2017 - di Luca Gabrielli
Davvero un'occasione persa. Nello scontro diretto al vertice tra la prima e la seconda in classifica, i crociati hanno illuso i 1500 tifosi ducali giunti a Venezia per incitarli. L'uno-due micidiale di Baraye e Nocciolini nel giro di quattro minuti sembrava avesse spianato la strada agli uomini di D'Aversa per il colpaccio al Penzo di Venezia e invece nell'ultimo minuto del primo tempo, la svolta della partita. Canini si fa espellere per doppia ammonizione grazie a due falli ingenui e lascia la squadra in inferiorità numerica per tutta la ripresa. La partita cambia radicalmente con il Parma non più arrembante e cinico di inizio partita ma chiuso in difesa e in balia della manovra arrembante del Venezia targato Inzaghi che trova il pareggio all'ultimo minuto come accadde nello scontro dell'andata.
Nulla da dire sulla prestazione e l'approccio alla gara del Parma che in quattro minuti porta il risultato sul due a zero. Prima è Baraye al 15' a portare i crociati in vantaggio con un colpo di testa sul traversone perfetto di Nocciolini e al 18' è lo stesso Nocciolini dalla destra a rientrare sul sinistro e battere il portiere Facchin con un tiro a giro. I padroni di casa rimangono tramortiti da questo inizio di partita e faticano a riorganizzarsi e a rendersi pericolosi dalle parti di Frattali ma al 46' Canini la commette grossa facendosi espellere per doppia ammonizione.
La prima frazione di gioco termina con il doppio vantaggio dei crociati costretti però a giocare la ripresa in dieci uomini.
La capolista non ci sta e riporta la gara in parità
D'Aversa corre allora ai ripari e rimpolpa la difesa con Saporetti al posto dell'autore del primo gol Baraye ma il Venezia trova subito il due a uno con il colpo di testa di Moreo. Da questo momento il Parma non produce più una trama di gioco e rimane per tutta la partita sotto assedio dei ragazzi di Inzaghi che sfiorano la rete più volte. La partita tra mille sofferenze sembra volgere al termine con la vittoria in trasferta dei crociati ma al 90' l'arbitro decreta un calcio di rigore per un fallo di mano di Lucarelli: Gejio si presenta dagli undici metri e batte Frattali che pure aveva intuito, fissando il risultato finale sul due a due.
Una partita che lascia l'amaro in bocca per come si era messa nei primi minuti ma che ancora una volta mostra le potenzialità e allo stesso tempo le fragilità della squadra ducale. Il campionato è ancora lungo e la prima posizione è sempre lì a portata di mano soli tre punti.
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