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Lunedì, 24 Marzo 2014 08:48

8 Aprile: nuovo “Millennium Bug”?

 

Si prospetta un nuovo “Millennium Bug”. Microsoft Windows XP va in pensione e torna la paura del baco elettronico come fu alla vigilia del 2000.

di LGC - 

Parma 24 Marzo 2014 -- 

Molti ricorderanno la paura generalizzata che pervase il mondo alla vigilia dell’anno 2000. Il “Millennium Bug” avrebbe dovuto bloccare la gran parte dei computer mondiali, compresi quelli della sicurezza, delle banche e di ogni altra macchina custode dei nostri piccoli e grandi segreti e averi.  Dopo tanto clamore e tam tam elettronico, per fortuna, nulla accadde. Il così tanto temuto “Cambio di Data” non causò alcun problema.

14 anni dopo torna, almeno in rete, la notizia di una nuova data a rischio: 8 aprile. 

Forse è un tentativo di onorare il pensionamento del vetusto quanto robusto Microsoft Windows XP che proprio in quella data sarà definitivamente in disarmo, aggiornamenti di sicurezza compresi. 

La notizia del ritiro dal mercato di un programma informatico non avrebbe dovuto generare timori “mondiali” salvo il fatto che, stando alle cronache di rete, sembra che il 95% dei sistemi di prelevamento di contante “Bancomat” funzioni proprio su una specifica derivazione di Microsoft Windows XP (denominata Embedded) e che non siano stati aggiornati con sistemi operativi più recenti. 

L’8 di aprile quindi cosa accadrà? 

Molto probabilmente nulla, almeno c’è da augurarselo, ma la sicurezza sarà,  molto probabilmente, un po’ meno certa soprattutto per per la Pubblica Amministrazione (PA). 

Per la precisione, secondo quanto rilasciato all’ANSA da Carlo Mauceli, responsabile Microsoft Italia della digitalizzazione in rapporto alla PA e al governo, gli Istituti bancari hanno ottenuto per bancomat e Pos una scadenza posticipata “al 2016″. 

Più delicato invece il problema della PA dove, tra spending review e patto di stabilità, gli investimenti in sicurezza elettronica, sono molto probabilmente passati in secondo piano nonostante una promozione specifica che Microsoft aveva lanciato proprio per questo specifico settore pubblico.

Un problema a quanto pare però molto diffuso anche all’estero. Secondo il Wall Street Journal il sistema Windows XP è ancora presente su circa il 10% dei computer governativi Usa, cioè centinaia di migliaia. Per NetMarketShare ‘gira’ ancora sul 35-40% dei pc nel mondo, mentre per il sito Engadget è a bordo del 95% dei bancomat mondiali. 

 

 

 

 

 

Pubblicato in Nuove Tecnologie Emilia

Un sistema integrato utile da deterrente e prezioso nell'attività investigativa delle Forse dell' Ordine, per contrastare gli eventi criminosi nato dall' accordo tra Prefettura e Ascom Confcommercio Parma -

Parma, 1 marzo 2014 -

Un sistema nuovo e moderno di video allarme antirapina, in grado di fornire un maggior controllo e maggiori garanzie di tutela agli esercizi commerciali, è stato presentato ieri mattina, in conferenza stampa alla sede dell' Ascom, in presenza di Luigi Swich – Vice Prefetto di Parma, Andrea Zanlari – Presidente della Camera di Commercio di Parma, Col. Salvatore De Carolis – vice Comandante dei Carabinieri di Parma e Alessandro Marchese — Responsabile nazionale di Secur Shop.

 

De Carolis Zanlari Swich Franchini gde

 

Mai come in questo momento, in cui si avverte un senso di insicurezza in città, complice anche la crisi economica, che ha portato ad un aumentato del fenomeno della criminalità, i commercianti hanno bisogno di maggiori tutele. Proprio da questa necessità è nato un progetto, per arginare i problemi di sicurezza che si presentano sul territorio, frutto di un accordo tra Prefettura e Ascom Confcommercio Parma.
A sostituire i vecchi sistemi di video sorveglianza analogici, è stato presentato il videoallarme antirapina progettato da Secur Shop, che ha fra i vantaggi principali, quello di creare un filo diretto con le forze dell'ordine. L' utente che si trova in stato di bisogno, può facilmente richiedere aiuto, tramite un pulsante e attraverso un sistema criptato con connessione ADSL, le telecamere trasferiscono in pochi secondi a Carabinieri e Polizia di Stato, contemporaneamente e in diretta, le immagini e l'audio. In questo modo l'intervento sarà tempestivo e grazie alle informazioni acquisite in diretta, il sistema sarà utile alle Forze dell'Ordine anche nello sviluppo delle attività di indagini.

Le telecamere installate, attive 24 ore su 24 controllano il negozio e il territorio antistante l'attività commerciale, fornendo così anche un servizio alle Forze dell'Ordine (112 e 113). Le sale operative, infatti, hanno la possibilità di visionare le immagini digitali registrate – che restano memorizzate per 7 giorni – per l'attività investigativa o per la successiva attività processuale.

Claudio Franchini, direttore area associativa Ascom Parma, ha sottolineato come il progetto si presenti come una partnership, che vede la collaborazione della CCIAA di Parma, frutto di una sinergia tra Stato, enti locali, associazioni di categoria e imprenditori.
Il commerciante potrà infatti avvalersi di un contributo messo a disposizione della Camera di Commercio di Parma e per gli associati Ascom è previsto uno sconto del 13%.
Questo nuovo sistema di video allarme antirapina si presenta come un utile strumento deterrente, oltre che prezioso per l'attività investigativa, che innalza il livello di sicurezza percepito e contribuisce al controllo della città e del quartiere, quindi alla sicurezza dei commercianti e dei cittadini.

 

Pubblicato in Cronaca Emilia

Il presidente Trespidi: "Un'iniziativa per i giovani volta alla sicurezza e ad una maggiore facilità di ingresso nel mercato del lavoro". Il progetto è attivato da Provincia, Inail, Ausl, Assoservizi (Confindustria), Ente Scuola Edile e ISII Marconi -

 

Piacenza, 28 febbraio 2014 -

Al via la terza edizione del progetto "Da studente a RSPP (responsabile del servizio di prevenzione e protezione)" rivolto agli studenti dell'Isii Marconi – Leonardo Da Vinci e promosso da Provincia, Inail, Ausl, Assoservizi (Confindustria), Ente Scuola Edile e ISII Marconi. A presentare l'iniziativa è stato ieri mattina il presidente della Provincia di Piacenza Massimo Trespidi di fronte ad una folta platea di studenti e insegnanti. "Le ragioni - ha detto il presidente Trespidi - che hanno indotto la Provincia a condividere e promuovere il Progetto "Da studente a RSPP- Responsabile del servizio di prevenzione e protezione", quale azione di promozione della cultura della prevenzione e della sicurezza sul lavoro - il progetto è stato infatti condiviso all'interno del Tavolo Interistituzionale per la regolarità, sicurezza e qualità sociale del lavoro, composto dalle Istituzioni competenti in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, e dalla Commissione di Concertazione composta dalle Parti sociali - sono molteplici. Da un lato si vuole raggiungere l'obiettivo di offrire agli studenti (ed ai docenti che svolgono attività di tutoraggio) un percorso formativo sulla sicurezza aggiuntivo rispetto al normale programma didattico, per far acquisire ai giovani le capacità ed i requisiti professionali per svolgere le funzioni di ASPP (addetto al servizio di prevenzione e protezione) e una volta diplomati (con la frequenza di un ulteriore modulo di specializzazione, cd. modulo C) di RSPP (responsabile del servizio di prevenzione e protezione). Dall'altro l'Amministrazione provinciale ritiene che il progetto possa costituire un'opportunità per offrire una preparazione aggiuntiva spendibile quale una sorta di "dote" ulteriore che i giovani potranno utilizzare per inserirsi nel mercato del lavoro".
Le lezioni prenderanno il via il prossimo 3 marzo. Si tratterà di un percorso impegnativo e "corposo" completamente gratuito per gli studenti e finanziato dai soggetti che hanno promosso l'iniziativa. Tale percorso si concluderà, una volta conseguito il diploma, con la partecipazione al Modulo C (corso di specializzazione obbligatorio per lo svolgimento delle funzioni di RSPP sugli aspetti organizzativi e gestionali di 24 ore oltre alle verifiche) che consentirà di diventare RSPP - Responsabile del servizio di prevenzione e protezione. Nei due anni scolastici precedenti (2011-2012 e 2012-2013) erano state realizzate altre due edizioni del progetto rivolte una all'istituto Agrario "Raineri – Marcora" e all'istituto Tramello e l'altra all'I.S.I.I. Marconi - Istituto Professionale "L. Da Vinci".
"Questo progetto, per la Provincia, costituisce – ha proseguito Trespidi - un ulteriore tassello che va a comporre l'attività di promozione, sensibilizzazione e diffusione di una cultura della salute e della sicurezza sul lavoro, basata sulla prevenzione. La sperimentazione del progetto - che costituisce un lavoro di squadra realizzato insieme a Inail, Ausl, Assoservizi (Confindustria), Ente Scuola Edile e ISII Marconi - ci ha consentito, dato l'esito positivo, l'estensione e la prosecuzione del progetto con l'obiettivo di poter diffondere l'esperienza a livello territoriale".
Obiettivo finale dell'iniziativa è la realizzazione di un percorso formativo di qualità volto ad intervenire nella formazione culturale degli studenti che si immetteranno nel settore manifatturiero (fabbricazione macchine, apparecchi meccanici, fabbricazione macchine, apparecchi elettrici, elettronici, ma anche: industrie alimentari, tessili, abbigliamento, carta, editoria, produzione e distribuzione di energia elettrica).
Soddisfatti dell'iniziativa Giuseppe Cella di Confindustria, il responsabile della sede provinciale Inail Davide Lumia, il direttore dell'Ente Scuola Edile Cristina Bianchi e il dirigente scolastico dell'Isii Marconi Giampaolo Carini. "Il valore dell'iniziativa – hanno illustrato i relatori – è altissimo: la società si è mossa per attivare qualcosa di concreto per i giovani. Ora è compito degli studenti non perdere questa occasione e diventare testimoni della cultura della sicurezza (in senso ampio) sul lavoro".

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Piacenza)

 

Il sopralluogo nei territori dei comuni di Corte Brugnatella e Ferriere. Trespidi: "Forte e concreta attenzione verso la montagna" -

 

Piacenza, 27 febbraio 2014 -

Sono complessivamente otto gli interventi ultimati dalla Provincia di Piacenza lungo la strada provinciale 586R di Val d'Aveto finalizzati alla messa in sicurezza di diverse scarpate lungo la carreggiata. A verificare di persona la conclusione dei lavori di protezione dai fenomeni di caduta massi in diversi tratti dell'arteria che attraversa i territori dei Comuni di Corte Brugnatella e Ferriere è stato ieri mattina il presidente della Provincia Massimo Trespidi, accompagnato al sopralluogo dall'assessore alla Viabilità Sergio Bursi e dal dirigente del Servizio edilizia, progettazione infrastrutture e grandi opere Stefano Pozzoli.
I lavori, che hanno comportato una spesa complessiva di 250mila euro (finanziati dalla Regione Emilia-Romagna per il 60% e dalla Provincia per il 40%) erano stati avviati nell'ottobre del 2012 e hanno riguardato: la realizzazione di barriere paramassi, la posa di rete paramassi, il ripristino di strutture di protezione già esistenti, la costruzione di palizzate in legno e la demolizione di parti di roccia pericolose.
"Ancora una volta – ha sottolineato il presidente Trespidi durante la visita di questa mattina – questa Amministrazione provinciale ha dimostrato concretezza verso il territorio della montagna: l'obiettivo è mantenere alta l'attenzione nei confronti dell'area più svantaggiata della nostra provincia. Dedicare attenzione alla montagna è un compito a cui questa Amministrazione provinciale tiene in modo particolare". "Ringraziamo la Provincia – hanno detto il sindaco di Corte Brugnatella Ettore Bossini (accompagnato al sopralluogo dall'assessore comunale Michele Lupi) e il vicesindaco di Ferriere Paolo Scaglia – per gli importanti lavori eseguiti". "Ricordo – ha concluso Trespidi – che dal 2009 fino ad oggi sono stati spesi oltre due milioni di euro per la messa in sicurezza della strada provinciale di Val d'Aveto".
I lavori, realizzati dalla ditta Geomont Srl, sono stati coordinati dal dirigente del Servizio gestione e manutenzione della rete viaria della Provincia di Piacenza Emanuele Tuzzi con i progettisti Francesca Putzolu e Bruno Ricci e il tecnico Roberto Nobile.
Il presidente Trespidi, al termine del sopralluogo in Val d'Aveto, ha fatto visita alla frazione di Salsominore dove, grazie ad un contributo di 50mila euro della Provincia, verrà realizzato dal Comune di Ferriere un percorso pedonale che dall'abitato conduce al cimitero.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Piacenza)

 

Confesercenti, Confcommercio-FAM, Licom-Lapam e CNA richiedono l'attuazione urgente di un tavolo sulla sicurezza, che veda la partecipazione oltre alle associazioni imprenditoriali, anche delle forze dell'ordine e dell'Amministrazione comunale -

Modena, 26 febbraio 2014 -

Mai come in questo momento, sicurezza e legalità rientrano tra le questioni che più interessano la comunità carpigiana. La moltiplicazione negli ultimi tempi di furti e rapine a danno sia delle attività economiche che dei cittadini colpiti nelle loro residenze, sta destando parecchia preoccupazione. "C'è l'urgente necessità di ripensare a fondo il sistema di controllo e presidio del territorio, così da poter nuovamente infondere maggiore fiducia e tranquillità sul piano della tutela della proprietà personale", evidenzia Rete Imprese Italia Carpi, che raggruppa Confesercenti, Confcommercio-Fam, Lapam-Licom e CNA.

"Uno sforzo – sostengono le Associazioni – che deve passare anche e soprattutto attraverso un maggior coordinamento tra i diversi organi preposti a garantire sicurezza e rispetto della legalità. Coordinamento, che deve trovare compimento e attuazione nel Tavolo per la sicurezza; da convocare con regolarità e al quale dovranno partecipare necessariamente di tutti i soggetti deputati a garantire la sicurezza di cittadini ed imprese. Dovrà poi essere stimolato e incentivato l'utilizzo dei sistemi di difesa passiva a tutela del patrimonio, nonché a rinforzo delle attività investigative, anche con il sostegno del fondo sicurezza finalizzato alla installazione dei sistemi di video allarme antirapina collegati con le forze dell'ordine".

Ma c'è anche un altro punto su cui Rete Imprese focalizza l'attenzione, l'educazione alla legalità. "Tutti dovranno essere coinvolti a tal senso: operatori economici, amministratori locali, semplici cittadini, tutori dell'ordine, tutti dovranno sentirsi doverosamente impegnati. L'affermazione di questa, non potrà, non passare attraverso poi la denuncia e la lotta concreta all'abusivismo, fenomeno purtroppo crescente e dilagante e presente anche nel nostro territorio in molti settori. Abusivismo e contraffazione sono sinonimo di danni ingenti per le imprese che operano regolarmente, come pure per l'intera comunità. Ed hanno costi diretti e indiretti notevoli: la concorrenza sleale, i rischi personali per i consumatori (da quelli relativi alla salute o alla sicurezza, a quelli di carattere legale, con sanzioni che possono arrivare a migliaia di euro); e l'evasione fiscale e contributiva che si nasconde dietro al ricorso a falsi commercianti, falsi artigiani, falsi professionisti".

"Per queste ragioni è necessario un maggiore coordinamento tra tutti i soggetti in campo, al fine di promuovere e innescare un'efficace azione di prevenzione, repressione e controllo di tutti i fenomeni da quelli criminosi all'abusivismo", conclude Rete Carpi.

 

(Fonte: ufficio stampa Rete Imprese Italia)

 

Mercoledì, 26 Febbraio 2014 16:37

Vezzano, il Comune pronto per ogni emergenza

Per la prima volta un corso di formazione della Protezione civile della Provincia ha coinvolto tutti i dipendenti. Il sindaco Bigi: "Dopo il nuovo Centro operativo, altra tappa fondamentale" -

Reggio Emilia, 26 febbraio 2014 -

Un intero Comune – assessori, dirigenti, dipendenti e collaboratori - a lezione di Protezione civile e prevenzione, a partire dal Piano comunale di emergenza, strumento fondamentale per affrontare ogni calamità. E' successo martedì mattina a Vezzano sul Crostolo, primo Comune reggiano a promuovere, d'intesa con la Protezione civile della Provincia di Reggio Emilia, un corso di formazione per tutti i dipendenti. Il Comune, del resto, è la prima istituzione cui si rivolge la popolazione in caso di calamità naturale: è dunque indispensabile che la macchina organizzativa comunale sia ben oliata, per poter intervenire rapidamente e con efficienza.
Al corso dell'altra mattina a Vezzano sul Crostolo, oltre a tutti i dipendenti, erano presenti la responsabile della Protezione civile della Provincia, Federica Manenti, il geologo Stefano Castagnetti, progettista del Piano di emergenza comunale di Vezzano, il sindaco Mauro Bigi e l'assessore all'Ambiente Nicola Ilari, i volontari del locale gruppo di Protezione civile. Grande attenzione, ovviamente, è stata dedicata proprio al Piano di emergenza comunale che ogni dipendente deve conoscere "in tempo di pace" per poter essere operativo al meglio in caso di emergenza, a partire dall'allestimento e dal funzionamento del Centro operativo comunale (Coc) ed alle diverse funzioni che ognuno deve espletare: viabilità, verifica dei danni, volontariatio, materiale e mezzi, anagrafe eccetera.
"La Protezione civile rappresenta un compito, e un servizio, fondamentale per ogni Comune e per questo va condiviso con tutta la comunità – sottolinea il sindaco Mauro Bigi - Con la costruzione della nuova sede del Centro operativo comunale, inaugurata l'anno scorso dal prefetto Gabrielli, che fungerà anche da Centro sovracomunale antincendio boschivo e da sede del gruppo di volontariato di Protezione civile, abbiamo doverosamente dotato il nostro territorio delle strutture fondamentali per espletare al meglio questo servizio. Ora, il corso per i dipendenti ne é una tappa fondamentale, si deve passare alla formazione di tutti gli operatori e della popolazione".
Molto soddisfatta anche la responsabile della Protezione civile della Provincia, Federica Manenti, per questa "positiva esperienza che ci auguriamo diventi buona prassi per tutti i nostri Comuni, così da poter contare su un ottimale livello di competenza da parte di amministratori, funzionari e dipendenti".

(Fonte: ufficio Comunicazione Provincia di Reggio Emilia)

 

Nella provincia di Modena, la Polizia Postale e delle Comunicazioni ha incontrato gli studenti dell'Istituto Comprensivo "Francesco Berti" di Prignano sulla Secchia -

Modena, 11 febbraio 2014 -

Anche nel 2014 si celebra il Safer Internet Day, giornata mondiale dedicata alla sicurezza in rete.
La manifestazione, che si terrà in oltre 100 paesi, ha lo scopo di sensibilizzare il maggior numero di utenti, adulti e giovani, ad un uso consapevole e responsabile dei sistemi evoluti di comunicazione e socializzazione.
La Polizia di Stato ha fissato tra i suoi obiettivi prioritari la formazione in materia di sicurezza; nel terzo millennio uno degli ambienti più delicati nei quali deve essere garantita è proprio il web.
Nell'ambito del Safer Internet Day, questa mattina, nelle scuole individuate in concorso con il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, la Polizia Postale e delle Comunicazioni ha tenuto una serie di incontri con gli studenti delle scuole medie e superiori.
In Emilia Romagna sono stati più di 1.000 i giovani che hanno partecipato alla manifestazione.
Nella provincia di Modena, la Polizia Postale e delle Comunicazioni ha incontrato gli studenti dell'Istituto Comprensivo "Francesco Berti" di Prignano sulla Secchia.
Il Safer Internet Day si coniuga con un'altra importante iniziativa denominata "Una vita da social", una campagna itinerante nella quale gli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni incontreranno sui temi della sicurezza online i visitatori nelle piazze italiane di maggior affluenza, utilizzando un truck (autoarticolato) multimediale. In Emilia Romagna saranno interessate le province di Bologna e Rimini.
In quelle occasioni importanti e noti personaggi di cultura e del mondo dello spettacolo e dello sport interverranno per contribuire con la propria immagine a trasmettere i messaggi più efficaci per una navigazione sicura online.
L'iniziativa risponde alla sempre più pressante richiesta e ricerca di sicurezza, anche informatica; ma questa si raggiunge solo con una adeguata cultura digitale. La diffidenza, specie quella degli adulti, nei confronti delle nuove tecnologie, passa attraverso la formazione dei più giovani.

Pubblicato in Cronaca Emilia

Anche le iniziative della Polizia Municipale di Piacenza sono state al centro del seminario dal titolo "La sicurezza dei pedoni: le risposte dei Comuni" tenutosi a Reggio Emilia -

Piacenza, 10 febbraio 2014 -

Anche le iniziative della Polizia Municipale di Piacenza sono state al centro del seminario dal titolo "La sicurezza dei pedoni: le risposte dei Comuni", che si è tenuto nei giorni scorsi a Reggio Emilia. Organizzato dall'Osservatorio sicurezza stradale dell'Anci, punto di incontro tra gli enti territoriali che elaborano strategie condivise per contenere l'incidentalità in ambito urbano, l'appuntamento ha visto la partecipazione di sindaci, amministratori ed esperti di diverse città italiane.
Tra i relatori, è intervenuta la Comandante del Corpo di Piacenza, Renza Malchiodi, che si è soffermata su alcune attività avviate dal Comando di via Rogerio negli ultimi mesi. In particolare, ha illustrato l'evento "Viva i pedoni", nel corso del quale, lo scorso 6 maggio in occasione della Settimana mondiale della sicurezza stradale, il personale della Polizia Municipale (già impegnato a pieno regime nell'organizzazione dell'Adunata nazionale degli Alpini) e alcune classi delle scuole elementari cittadine hanno effettuato un presidio presso alcuni attraversamenti stradali del centro e della periferia, con la distribuzione di palloncini bianchi recanti la scritta "W i pedoni" per sensibilizzare i cittadini all'osservanza delle regole del Codice della strada e per la riduzione dell'incidentalità in ambito urbano.
E' stato presentato poi il progetto della "Multa morale", alla quale hanno partecipato i ragazzi di una classe della scuola Calvino che, insieme a due ispettori pensionati della Polizia Municipale, hanno pattugliato per le vie cittadine e rilevato alcune infrazioni alla normativa stradale, sanzionando gli automobilisti con "multe morali" pensate dagli stessi studenti. Infine, si è dato spazio a "Continua a proteggere", il progetto informativo/formativo di educazione stradale inserito nei corsi pre-parto, in cui le future mamme hanno avuto l'occasione di confrontarsi con il personale della Polizia Municipale per ogni suggerimento utile in merito alla sicurezza nel trasporto del loro bimbo nei primi mesi di vita.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

L'iniziativa, che vede la partecipazione di tecnici Inail, si svolge alle 15 nella sala formazione di Confcooperative Modena -

Modena, 10 febbraio 2014 -

È in programma domani - martedì 11 febbraio – un seminario di Confcooperative Modena per presentare i contributi che l'Inail concede alle imprese che investono in salute e sicurezza sul lavoro. L'iniziativa, che vede la partecipazione di tecnici Inail, si svolge alle 15 nella sala formazione di Confcooperative Modena (piano seminterrato di palazzo Europa, via Emilia Ovest 101, Modena). «Domani presentiamo due misure Inail molto interessanti per le imprese – spiega Giuseppe Caserta, il funzionario di Confcooperative Modena che si occupa di salute e sicurezza sul lavoro – La prima misura è un contributo, che può arrivare fino a 130 mila euro, erogato alle imprese che investono per prevenire i rischi di infortuni. La seconda misura è uno "sconto", denominato "oscillazione per prevenzione", riconosciuto alle aziende, operative da almeno un biennio, che eseguono interventi per il miglioramento delle condizioni di sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro, in aggiunta a quelli minimi previsti dalla normativa in materia». Uniservizi (la società di servizi di Confcooperative Modena) fornisce assistenza alle aziende sia per la partecipazione alle iniziative Inail che per l'adozione dei modelli organizzativi e di responsabilità sociale finanziati dall'Inail.

Info: Francesca Ferrari (tel. 059.384722; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..)

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

 

Pubblicato in Comunicati Lavoro Emilia
Sabato, 11 Gennaio 2014 15:08

CNA, Modena merita più attenzione dallo Stato

 

L’Associazione solidale con la denuncia del Procuratore Capo Zincani.

CNA: INDIVIDUIAMO UN’AZIONE COMUNE PER AVERE L’ATTENZIONE CHE MODENA MERITA DA PARTE DELLO STATO

Modena, 11 gennaio 2014. 

“E’ intollerabile che un territorio che, solo di Irpef, versa 10 miliardi all’anno di euro nelle casse dello Stato, l’1,4% del totale, riceva così poca attenzione da parte dello Stato per ciò che riguarda la sicurezza, un termine nel quale rientrano non solo le Forze dell’Ordine, ma anche gli organici del tribunale. Ecco perché siamo disponibili a sostenere ogni azione necessaria per porre all’attenzione del Governo i problemi della nostra provincia recentemente denunciati dal Procuratore Capo Vito Zincani”. Così Umberto Venturi, presidente provinciale di CNA, manifesta la condivisione dell’Associazione modenese nei confronti dell’appello recentemente lanciato, oltre che da Zincani, dal Prefetto Di Bari e dal Presidente del Tribunale Zanichelli.

“I disservizi alla giustizia che opportunamente ha denunciato Zincani – continua Venturi – si ripercuotono non solo in ambito penale, ma anche civile. E non c’è bisogno di sottolineare quanto i tempi di quest’ultima incidano sull’attività d’impresa, ad esempio per quanto riguarda il delicato aspetto della tutela dei crediti”.

Ma è soprattutto il presidio del territorio a rischiare di pagare le conseguenze del sottodimensionamento evidenziato dal procuratore Capo. “Destinare personale a compiti per i quali non ha titoli significa esporre quest’ultimo a rischi professionali ingiusti e, nel caso delle forze dell’ordine, ad impegnare addetti che potrebbero essere impiegati nella lotta al criminalità grande e piccola”.

Modena, infatti, , secondo i dati del Viminale  è al settimo posto, tra città del nord, per presenza mafiosa e, per quanto riguarda la microcriminalità, le cronache sono ormai uno stillicidio quotidiano di furti anche violenti. “Non possiamo chiedere ai giudici e alle forze dell’ordine di fare tutto: operare contro l’abusivismo, controllare il territorio, intervenire tempestivamente. Il prossimo tavolo sulla sicurezza potrebbe rappresentare l’occasione per discutere e valutare l’opportunità di un’azione comune che consenta di rivendicare una maggiore attenzione da parte del Governo. Non può essere sempre il territorio a pagare le conseguenze di una spending review ad oggi applicata a senso unico”.

E per definire la situazione Venturi ricorre ad una metafora già utilizzata, quella della piramide di lattine nei supermercati. “Continuare a tagliare a livello locale è come prendere le lattine dal basso: il rischio è che l’intera struttura crolli e, purtroppo, è proprio quello che sta accadendo, da un punto di vista economico e sociale”.

(CNA Modena)

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