Regione Emilia-Romagna

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Regione Emilia Romagna

Sito Ufficiale: http://www.regione.emilia-romagna.it/

Allerta di protezione civile per maltempo diffuso nelle giornate di sabato 5 e domenica 6 novembre. Fase di preallarme e di attenzione in vaste aree del territorio regionale. Sul web aggiornamenti in tempo reale.

Bologna, 4 novembre 2016

L'Agenzia regionale di Protezione civile ha attivato un'allerta arancione (corrispondente alla fase di preallarme) e gialla (equivalente alla fase di attenzione) per piogge, criticità idraulica, criticità idrogeologica (frane e dissesti), vento e stato del mare, valida dalle 8 di sabato 5 novembre fino alle 18 di domenica 6 novembre, sulla base dei dati previsionali del Centro funzionale Arpae Emilia-Romagna.

Si prevedono precipitazioni diffuse e persistenti, superiori alla soglia di allerta (45 millimetri in 24 ore), sulle aree di crinale centro occidentali della regione e venti forti su tutto l'arco appenninico, con raffiche fino a 100 km/h. Inoltre, il mare sarà molto mosso al largo della costa ferrarese, con un'altezza stimata delle onde da 1,25 a 2,5 metri.

Viene dunque attivata l'allerta numero 94/2016, articolata in:
-Arancione (fase di preallarme) per pioggia, criticità idraulica e idrogeologica sui bacini del Reno; di Secchia e Panaro e del Trebbia e Taro. Arancione attivato anche per la forte intensità dei venti su tutti i rilievi dell'Emilia-Romagna.
-Gialla (fase di attenzione) per pioggia, criticità idraulica e idrogeologica sulla pianura di Bologna e Ferrara, Modena e Reggio Emilia, Parma e Piacenza. Sulla costa del ferrarese si raggiunge la soglia di attenzione (codice giallo) per quanto riguarda invece lo stato del mare al largo.

Nel territorio interessato dall'allerta arancione, sono possibili innalzamenti del livello dei corsi d'acqua (anche del reticolo minore e della rete di bonifica), con eventuali inondazioni delle aree limitrofe e delle zone golenali. Possono, inoltre, verificarsi fenomeni diffusi di scorrimento superficiale delle acque nelle strade e di rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque piovane. Il vento può causare cadute di rami o alberi, danni a tettoie e pergolati e alle strutture fissate provvisoriamente. La sospensione dell'erogazione di servizi telefonici e elettrici per danni alle linee è un'eventualità possibile. Possono poi verificarsi fenomeni di erosione, frane superficiali e colate di fanghi e detriti, con conseguenti danni alle infrastrutture.

Alla popolazione si raccomanda di non avvicinarsi agli argini dei corsi d'acqua, di non accedere a moli e dighe, nonché di fissare oggetti che possono essere divelti o danneggiati dalle raffiche di vento.

Ai sindaci dei Comuni interessati si raccomanda di predisporre la ricognizione delle strutture tecniche e di polizia urbana, anche al fine del concorso all'attività di vigilanza e di comunicare ai cittadini di mettere in atto le predefinite misure di autoprotezione.

Le previsioni del Centro funzionale Arpae indicano un'attenuazione dei fenomeni nella tarda giornata di domenica 6 novembre. Domani, sabato 5 novembre, con l'aggiornamento delle previsioni, si rivaluterà la situazione meteorologica, con un'eventuale integrazione o estensione della presente allerta.

Le evoluzioni della situazione possono essere seguite sul sito dell'Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e Protezione civile, all'indirizzo protezionecivile.regione.emilia-romagna.it/servizi/allerte-avvisi-protezione-civile/ultimi-avvisi 

Aggiornamenti meteo sul sito di Arpa.

(Fonte: ufficio stampa Regione ER)

Ricerca e innovazione in primo piano. A Bologna la seconda tappa dell'Italy-China science, technology and innovation week 2016, l'evento di punta del programma di cooperazione Italia-Cina. Caselli: "Ci sono le condizioni per avviare progetti comuni".

Bologna, 27 ottobre 2016

L'agrifood italiano incontra la Cina e lo fa dall'Emilia-Romagna, regione leader del made in Italy, prima in Europa per produzioni Dop e Igp, forte di un settore che vale oltre 20 miliardi e che con l'indotto dà lavoro a circa 300mila persone.
Si è svolta a Bologna, presso la sede della Regione, la seconda delle tre tappe tematiche dell'Italy-China science, technology and innovation week 2016, l'evento di punta del programma di cooperazione Italia-Cina firmato dai due Paesi nel 2010. Una tappa interamente dedicata al comparto agroalimentare, con un attenzione particolare ai temi della ricerca e dell'innovazione.

"Quello di oggi è un appuntamento molto importante – ha spiegato l'assessore regionale all'agricoltura Simona Caselli – Cina e Usa sono i due Paesi che orientano lo sviluppo del mondo e noi come Regione abbiamo relazioni dirette con il Guangdong, grazie al protocollo di intesa firmato dal presidente Stefano Bonaccini nel 2015. Ci sono le condizioni per avviare progetti comuni. Sicurezza alimentare e tracciabilità, sostenibilità delle tecniche di produzione, contrasto al cambiamento climatico, efficienza irrigua, sono i settori su cui lavorare". "Un impegno quello della Regione – ha ricordato Caselli – che passa anche dal World Food Research and Innovation Forum, una delle sedi principali di confronto istituzionale e del mondo della ricerca sui temi della food safety e della food security".

"Oggi sono presenti a Bologna tutte le principali istituzioni di ricerca e sviluppo cinesi – ha sottolineato l'assessore regionale all'università e alla ricerca Patrizio Bianchi - l'Italy-China Week è un forum di livello internazionale, per il quale ci è stato chiesto di essere punto di riferimento del settore agroalimentare, a riconoscimento non solo della qualità dei nostri prodotti, ma anche del forte contenuto di innovazione".

"Bologna e l'Emilia-Romagna sono in prima linea in molte iniziative nazionali e internazionali nel settore dell'agrifood - ha spiegato il rettore dell'Università di Bologna Francesco Ubertini - iniziative di cui l'Alma Mater è spesso promotore o attore di rilievo. Tra queste, oltre al tavolo regionale sull'agroalimentare e al cluster nazionale CLAN, è obbligo citare la proposta, ora in fase di valutazione, per avere a Bologna uno dei sei nodi europei della KIC Food - Knowledge and Innovation Community. La nostra Università del resto è il primo ateneo in Italia e tra i primi in Europa per attrazione di finanziamenti nel settore".

Al centro del forum la qualità dei prodotti e delle tecniche di produzione, la sicurezza dei cibi, la sostenibilità e competitività, le tecnologie per l'industria alimentare. Tutti temi su cui è impegnato anche il Cluster agrifood nazionale CLAN, un partenariato di imprese, centri di ricerca, istituzioni e stakeholder della filiera agroalimentare promosso da Federalimentare e Aster Emilia-Romagna. "Sicurezza alimentare – ha spiegato il presidente Paolo Bonaretti - nutrizione e ricerca clinica, sostenibilità ambientale e riutilizzo degli scarti, sono le tre direttrici fondamentali del nostro lavoro".
Il Forum bolognese sull'agrifood è stato organizzato da Università di Bologna, Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Istituto Confucio, Associazione Collegio di Cina, Cluster CLAN e dai maggiori player dell'agroalimentare nazionale.
L'appuntamento segue quello di Bergamo dell'altro ieri sui sistemi avanzati di manifattura e sulle tecnologie della salute e precede la tappa istituzionale conclusiva di Napoli di domani con il Sino-Italian Exchange Event e l'Italy-China Innovation Forum.

La provincia cinese del Guangdong

ll Guangdong, prima provincia cinese per Pil e commercio estero, con una popolazione di oltre 104 milioni di abitanti è partner privilegiato della Regione Emilia-Romagna, grazie a un protocollo d'intesa siglato nel 2015. Obiettivo: realizzare iniziative di scambio e cooperazione nei settori del commercio e degli investimenti, della sicurezza alimentare, della tecnologia, della tutela ambientale, della cultura e del turismo. L'intesa con il Guangdong si affianca agli altri due accordi strategici siglati dal presidente Stefano Bonaccini con la California sul cambiamento climatico e recentemente, con la Provincia del Gauteng, l'area economica più avanzata del Sud Africa.

(Fonte: ufficio stampa ER)

Legge regionale: per poter accedere ai nidi d'infanzia occorrerà essere in linea con quanto previsto dal calendario vaccinale. Bonaccini: "Le parole del presidente Mattarella sono importantissime, non possiamo lasciare la salute persone alla disinformazione. Il progetto di legge della Giunta sta per arrivare in Aula, andiamo verso l'approvazione di una legge regionale secondo cui per poter accedere ai nidi d'infanzia occorrerà essere in linea con quanto previsto dal calendario vaccinale per l'età da 0 a 3 anni".

Bologna, 25 ottobre 2016

"Le parole del presidente Mattarella sulle vaccinazioni sono importantissime, non possiamo infatti lasciare la salute delle persone alla disinformazione o, per usare le parole del Capo dello Stato, a sconsiderate affermazioni prive di fondamento. Per quanto ci riguarda, ribadisco che in Emilia-Romagna sarà obbligatorio vaccinare i bambini per la loro ammissione agli asili nido, una misura a tutela della salute pubblica, e quindi delle nostre comunità, e, soprattutto, dei bambini più deboli, quelli che per gravi motivi di salute non possono essere vaccinati e che quindi sono più esposti a contagi. Il progetto di legge della Giunta è stato approvato in commissione e sta per arrivare in Aula, andiamo verso l'approvazione di una legge regionale secondo cui per poter accedere ai nidi d'infanzia occorrerà essere in linea con quanto previsto dal calendario vaccinale per l'età da 0 a 3 anni".

Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, conferma la strada scelta dall'Emilia-Romagna, "e ci fa piacere- sottolinea- che altre Regioni siano intenzionate a seguirla. Anche se negli ultimi decennile malattie infettivesono diminuite, principalmente grazie alle vaccinazioni, è anche vero che la globalizzazione ha determinato l'emergere o il riemergere di malattie infettive importanti, che sembravano ormai sconfitte. Molte malattie, non più presenti nel nostro Paese, come ad esempio la poliomielite e la difterite, circolano ancora in altre parti del mondo. I confini nazionali non sono più una barriera per la diffusione delle malattie infettive e, pertanto, la battaglia deve continuare con impegno per non perdere quello che si è conquistato in questi decenni".

"L'atteggiamento dei genitori verso le vaccinazioni pediatriche è molto cambiato- prosegue il presidente della Regione- in particolare a causa delle informazioni non corrette e prive di basi scientifiche che vengono diffuse da alcuni anni a questa parte, in particolare on-line. Ciò ha portato ad un aumento considerevole dei rifiuti e, di conseguenza, ad un calo delle coperture vaccinali".

In Emilia-Romagna la percentuale di bambini vaccinati è notevolmente diminuita negli ultimi anni e dal 2014 è scesa al di sotto del livello di sicurezza del 95%, soglia che garantisce la miglior protezione a tutta la popolazione. Nel 2015 la copertura per le quattro vaccinazioni obbligatorie ha raggiunto il 93,4%. In alcune aree, poi, tali coperture sono al di sotto del 90%, rappresentando un potenziale rischio per la salute della collettività. Peraltro, hanno destato preoccupazione gli episodi di morbillo registrati dall'inizio dell'anno che nella nostra regione hanno registrato tassi di incidenza elevati e gravi complicazioni.

"Le vaccinazioni, oltre a proteggere le persone vaccinate- chiude Bonaccini- proteggono indirettamente anche quei bambini che per gravi motivi di salute non possono essere vaccinati (bambini immunodepressi, con gravi patologie croniche, ecc.), per i quali l'unica possibilità di frequentare l'asilo è che tutti gli altri siano vaccinati per evitare che le malattie circolino e possano contagiarli".

(Fonte: ufficio stampa Regioen Emilia Romagna)

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