“E’ la notte del 20 maggio 2012 quando i cittadini dell’Emilia vengono svegliati all’improvviso da un forte boato: la terra trema, le case e gli edifici più fragili crollano. Le persone incredule corrono in strada col terrore negli occhi: da quel momento la loro vita non sarà più la stessa”.
Modena, 26 marzo 2014 -
Il musical “Heartquake: vite che cambiano” scritto e diretto da Grazia Gamberini è promosso dall’Associazione Musicale Gospel Soul di Carpi. Racconta il terremoto che ha colpito a più riprese l’Emilia a partire dal 20 maggio 2012 e le sue conseguenze, soprattutto a livello sociale e psicologico.
I testi delle canzoni e dei recitativi sono ispirati alle testimonianze di cittadini che hanno vissuto in prima persona il sisma. I personaggi del musical riflettono i profondi cambiamenti che questo ha comportato nelle loro vite e relazioni con una energia tipicamente emiliana. Da qui la scelta di dare risalto al dialetto carpigiano attraverso due attori storici del gruppo dialettale “Al Filos” di Carpi: Dafne Savani e Renato Corsi. Uno spettacolo che valorizza ciò che il terremoto ha cambiato dentro le persone, oltre che fuori. Ecco spiegato il gioco di parole racchiuso nel titolo del musical, “heart-quake” “scossa del cuore” che ben sintetizza lo spirito dello spettacolo.
L’idea è che attraverso l’arte si possa in parte sanare le tante ferite che il terremoto ha provocato, per questo abbiamo dedicato la replica del sabato mattina alle scuole medie e superiori di Carpi ma anche alle scuole medie di tutta la “bassa modenese”.
Il musical “Heartquake: vite che cambiano” è uno spettacolo intenso, emozionante, suonato e cantato dal vivo, in cui la prosa si mescola alla forza dei canti del Gospel Soul (più di 40 coristi) e alla danza magicamente espressa dagli allievi scelti dell’Accademia Kataklò di Giulia Staccioli, centro di alta formazione professionale (www.accademiakataklo.com) di Milano.
Il musical ha debuttato ad aprile 2013 al Teatro Asioli di Correggio con due serate sold out e ha replicato a maggio 2013 al Teatro Puccini di Firenze.
Prossime date:
venerdì 4 e sabato 5 aprile 2014 ore 21:00 al Teatro Comunale di Carpi
Il musical ha ricevuto il patrocinio del Comune di Carpi, dell'Unione dei Comuni Modenesi dell'Area Nord (quelli più colpiti dal sisma), e il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi.
Il cast del musical vede partecipazioni importanti quali Fabrizio Voghera (già Frollo e Quasimodo nel musical “Notre Dame de Paris” di Cocciante) e Will W. Roberson (attore, cantante e ballerino americano interprete di diversi musical come “Jesus Christ Superstar”), Cristina Montanari, Greta Bortolotti, Elisa Lolli, Andrea Parmeggiani, e tanti altri.
Tra i musicisti che suoneranno dal vivo Paolo Andreoli, Simone Valla, Emanuele Stassi, Francesco Zucchi.
Coreografie: Giulia Staccioli
Assistente alle coreografie: Paolo Benedetti
Assistente alla regia: Silvia Callea
“E’ la notte del 20 maggio 2012 quando i cittadini dell’Emilia vengono svegliati all’improvviso da un forte boato: la terra trema, le case e gli edifici più fragili crollano. Le persone incredule corrono in strada col terrore negli occhi: da quel momento la loro vita non sarà più la stessa”.
Modena, 26 marzo 2014 -
Il musical “Heartquake: vite che cambiano” scritto e diretto da Grazia Gamberini è promosso dall’Associazione Musicale Gospel Soul di Carpi. Racconta il terremoto che ha colpito a più riprese l’Emilia a partire dal 20 maggio 2012 e le sue conseguenze, soprattutto a livello sociale e psicologico.
I testi delle canzoni e dei recitativi sono ispirati alle testimonianze di cittadini che hanno vissuto in prima persona il sisma. I personaggi del musical riflettono i profondi cambiamenti che questo ha comportato nelle loro vite e relazioni con una energia tipicamente emiliana. Da qui la scelta di dare risalto al dialetto carpigiano attraverso due attori storici del gruppo dialettale “Al Filos” di Carpi: Dafne Savani e Renato Corsi. Uno spettacolo che valorizza ciò che il terremoto ha cambiato dentro le persone, oltre che fuori. Ecco spiegato il gioco di parole racchiuso nel titolo del musical, “heart-quake” “scossa del cuore” che ben sintetizza lo spirito dello spettacolo.
L’idea è che attraverso l’arte si possa in parte sanare le tante ferite che il terremoto ha provocato, per questo abbiamo dedicato la replica del sabato mattina alle scuole medie e superiori di Carpi ma anche alle scuole medie di tutta la “bassa modenese”.
Il musical “Heartquake: vite che cambiano” è uno spettacolo intenso, emozionante, suonato e cantato dal vivo, in cui la prosa si mescola alla forza dei canti del Gospel Soul (più di 40 coristi) e alla danza magicamente espressa dagli allievi scelti dell’Accademia Kataklò di Giulia Staccioli, centro di alta formazione professionale (www.accademiakataklo.com) di Milano.
Il musical ha debuttato ad aprile 2013 al Teatro Asioli di Correggio con due serate sold out e ha replicato a maggio 2013 al Teatro Puccini di Firenze.
Prossime date:
venerdì 4 e sabato 5 aprile 2014 ore 21:00 al Teatro Comunale di Carpi
Il musical ha ricevuto il patrocinio del Comune di Carpi, dell'Unione dei Comuni Modenesi dell'Area Nord (quelli più colpiti dal sisma), e il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi.
Il cast del musical vede partecipazioni importanti quali Fabrizio Voghera (già Frollo e Quasimodo nel musical “Notre Dame de Paris” di Cocciante) e Will W. Roberson (attore, cantante e ballerino americano interprete di diversi musical come “Jesus Christ Superstar”), Cristina Montanari, Greta Bortolotti, Elisa Lolli, Andrea Parmeggiani, e tanti altri.
Tra i musicisti che suoneranno dal vivo Paolo Andreoli, Simone Valla, Emanuele Stassi, Francesco Zucchi.
Coreografie: Giulia Staccioli
Assistente alle coreografie: Paolo Benedetti
Assistente alla regia: Silvia Callea
“Basta stop burocratici, le imprese hanno necessità della proroga dei mutui almeno fino a tre anni”. “Il Governo si esprima se il territorio modenese rappresenta una priorità o meno” -
Modena, 20 marzo 2014
“L’auspicio è che tutti i passaggi parlamentari adesso non vengano nuovamente contrastati dalla burocrazia statale e che il DDL approvato dal Senato che consente di riportare la proroga dei mutui a tre anni, sia approvato definitivamente quanto prima. Si deve cancellare di fatto l’ennesimo stop imposto dalla burocrazia di fronte alle impellenti necessità delle zone terremotate”. È con rammarico che Rete Imprese Italia Modena – Confesercenti, Ascom-Confcommercio Fam, Lapam-Confartigianato e CNA - commenta l’opposizione della Ragioneria di Stato questa volta, alla proroga da uno a tre anni per la restituzione dei finanziamenti contratti con la Cassa Depositi e Prestiti delle imprese e dei cittadini modenesi dell’area del sisma, per il pagamento delle imposte pregresse.
L’intervento della Ragioneria dello Stato che ha ridotto la proroga a soli due anni è ritenuto da Rete Imprese limitativo e irritante. “Considerata l’urgente necessità ed importanza di tale norma, una boccata d’ossigeno per le imprese dell’area del cratere sismico, oltretutto lungamente attesa, duole constatare dell’ostacolo posto nuovamente dalla burocrazia al suo iter. Vorremmo chiedere se è proprio a causa solo di questa norma che si corre il rischio di sforare il rapporto deficit/Pil, come ha motivato la Ragioneria di Stato. Il Governo a questo punto si esprima se considera l’Emilia e in particolare il territorio modenese, costretto a misurarsi con gli effetti combinati di due devastanti calamità – sisma e alluvione – una priorità o meno”.
“Il nostro auspicio quindi, data l’approvazione in sede deliberante nella commissione di bilancio del Senato dell’art. 16 del DDL ‘Zanda e altri’ che porta nuovamente a tre gli anni di proroga, è che la Camera provveda in tempi altrettanto brevi ad uniformare il decreto che stabiliva solamente due anni di proroga, ma soprattutto che per una volta tutto lo Stato colga la gravità della situazione vissuta dal territorio modenese evitando altri inutili rimpalli o stop di tipo burocratico”, conclude Rete Modena.
(Fonte: ufficio stampa Rete Imprese Modena)
"Impegno dei Parlamentari Modenesi nei confronti del Governo, congiuntamente all'iniziativa di Rete Imprese Italia" -
Modena, 18 marzo 2014 -
"Considerata la grave situazione, dovuta al combinarsi di eventi come sisma e alluvione un primo risultato è stato ottenuto: in sede della prossima conversione in legge del DL 4 avremo 3 mesi in più di sospensione delle imposte per le imprese alluvionate; mentre il cosiddetto DDL "Zanda" prevederà in tempi "compressi" grazie al passaggio alla Camera e al Senato in Commissione deliberante, la rateazione in 3 anni delle imposte sospese per le imprese terremotate; questo lasso di tempo potrà consentire di perfezionare e di assumere altri provvedimenti per favorire una fiscalità di vantaggio per le imprese con sede nei comuni maggiormente colpiti dal sisma e dall'alluvione del Secchia. Ora si tratta di presidiare gli iter parlamentari e soprattutto continuerà il lavoro in commissione per potere ottenere al più presto un decreto del Governo per il riconoscimento e risarcimento dei danni subiti, per la sicurezza idrogeologica ed una fiscalità di vantaggio costituita dalle Zone Franche Urbane. I risultati non sono affatto scontati, soprattutto in tema di risarcimenti, ma tutti i Parlamentari sono impegnati al fianco delle Associazioni Modenesi affinché la situazione modenese colpita dal sisma e poi dall'alluvione possa ottenere tempi e modalità di risarcimento adeguati alla gravità della situazione". È quanto emerso stamani in occasione dell'incontro tra Rete Imprese Italia Modena da una parte e parlamentari e senatori locali dall'altra.
In occasione del confronto, che segue quello del 10 febbraio scorso, sono state ribadite da parte delle Associazioni imprenditoriali che compongono Rete – Confesercenti, Ascom Confcommercio Fam, Lapam-Licom e Cna – le necessità delle imprese delle zone alluvionate di: rimborso dei danni subiti e di risorse volte al ripristino dei locali danneggiati e la sostituzione dei beni colpiti; la necessità di fiscalità di vantaggio e, non da ultimo, la messa in sicurezza del territorio.
"C'è la determinazione da parte dei parlamentari modenesi riguardo la necessità di premere sul Governo – fa sapere Rete Imprese Modena – per un decreto ad hoc in merito al risarcimento dei danni, ai beni strumentali delle imprese, alle merci ed alla forzata sospensione dell'attività causati dall'alluvione. Per questo hanno assicurato la presentazione in tempi brevi di un Ordine del Giorno che impegni il governo in tal senso. In tale ordine del giorno saranno ripresi gli emendamenti al DL 4 stralciati in commissione, che prevedono tra l'altro procedure semplificate per i rimborsi degli importi meno consistenti (fino a 20.000,00€ per i privati e fino a 30.000,00€ per le imprese) Inoltre vista la sensibilità già mostrata dal Governo Renzi in materia di messa in sicurezza del territorio provvederanno a sollecitare l'Esecutivo anche in questa direzione".
Il confronto è servito inoltre per fare chiarezza in tema di 'No tax Area'. "Via legalmente impercorribile e assolutamente non attuabile, hanno ripetutamente detto i deputati presenti all'incontro – aggiunge Rete – l'Unione Europea non lo prevede in quanto considerato 'aiuto di Stato' e conseguentemente vietato. Risulta invece percorribile la strada per l'istituzione di Zone Franche Urbane, anche per i centri del territorio maggiormente colpiti dal sisma, sulla scorta di quanto applicato a L'Aquila, dopo il sisma del 2009".
Le Associazioni aderenti a Rete Imprese Italia hanno quindi richiesto di attuare in tempi rapidi anche questi provvedimenti che dovranno essere dotati delle adeguate coperture finanziarie affinché il maggior numero di imprese possa beneficiarne.
(Fonte: ufficio stampa Rete Imprese Modena)
Gli incentivi attribuiti ad alcuni dipendenti della Regione Emilia-Romagna che hanno dato la disponibilità a lavorare per l'emergenza del terremoto, sono stati oggetto di una informativa dell'assessore regionale al personale, Donatella Bortolazzi -
Bologna, 12 marzo 2014 -
Gli incentivi attribuiti ad alcuni dipendenti della Regione Emilia-Romagna che hanno dato la disponibilità a lavorare per l'emergenza del terremoto, sono stati oggetto di una informativa dell'assessore regionale al personale, Donatella Bortolazzi, ieri in commissione Bilancio affari generali e istituzionali, presieduta da Marco Lombardi. L'incontro era stato sollecitato da Silvia Noè (Udc) dopo l'interrogazione presentata durante il question time nello scorsa seduta di Consiglio, e - ha annunciato il presidente Lombardi – sarà seguita da un'ulteriore informativa in commissione da parte di un rappresentante della stessa Struttura del Commissario per il terremoto.
"Ci preme fare chiarezza – ha detto Noè - perché sono molti i dipendenti che, anche sul sito intranet della Regione, hanno avanzato lamentele sulle modalità di scelta del personale coinvolto e poi premiato grazie agli incentivi previsti dalla legge Merloni. Obiezioni che hanno trovato riscontro anche presso i sindacati e che invece – ha sottolineato - necessitano del massimo di trasparenza. Ragione per la quale – ha ricordato - era stata chiesta la diretta streaming della commissione, poi negata".
La legge Merloni, ha precisato l'assessore Bortolazzi, prevede che al personale della pubblica amministrazione impegnato nella progettazione di lavori pubblici e collaudo sia riconosciuto un incentivo economico che può arrivare fino al 2% dell'importo dei lavori. Gli incentivi attribuiti per il 2013 al personale della Regione che ha prestato attività per la Struttura commissariale per il terremoto sono stati pari a 194 mila euro, con importi che variano da un minimo di 15 euro ad un massimo di 13mila euro. Tocca a ciascun ente, con un proprio regolamento interno e in autonomia, definire le modalità di erogazione di tali somme e i requisiti per la scelta del personale. Nel caso della Struttura del Commissario per il terremoto, il regolamento adottato ha previsto (a differenza di quanto avviene per la Regione Emilia-Romagna) di contemplare tra i beneficiari non solo figure tecniche, ma anche personale amministrativo. L'elevata soglia raggiunta in alcuni casi dagli incentivi percepiti dai dipendenti regionali impegnati nella Struttura è legata ai progetti di opere pubbliche di dimensioni certamente più grandi rispetto alla progettazione normalmente svolta in Regione. Per questo motivo, in accordo con le rappresentanze sindacali, è stato deciso di adottare una forma di compensazione che, a seconda dell'importo percepito dal dipendente come incentivo Merloni, sarà bilanciato da una minore retribuzione di risultato. La minore produttività erogata ai beneficiari della Merloni andrà così ad innalzare il budget della produttività per il personale del comparto. Il direttore generale del personale della Regione, Lorenzo Broccoli, ha anche chiarito che la compensazione è già e da sempre in uso per il personale dirigente al quale viene decurtata dalla produttività la somma eventualmente percepita come incentivo Merloni.
"Ci sono tante cose che non si incastrano", ha ribattuto Noè, sottolineando come sia stato difficile reperire i decreti, non pubblicati, del Commissario Errani che riguardano l'assegnazione degli incentivi Merloni al personale, nel quale figurano anche persone che svolgono attività ordinaria, ad esempio di protocollazione. Anche la compensazione ora trovata, ad avviso della consigliera, è indice di "un'anomalia". Anche perché – ha ricordato – "la Legge Merloni esiste da vent'anni, ma è la prima volta che qui in Regione si parla di un bilanciamento tra gli incentivi percepiti e la produttività. In attesa quindi di un ulteriore chiarimento direttamente dalla struttura commissariale, la consigliera ha auspicato, in vista degli interventi che saranno necessari per l'alluvione, una maggiore trasparenza e pubblicità dei criteri di selezione del personale regionale che verrà coinvolto nei progetti e che potrà poi beneficiare degli incentivi Merloni".
Il direttore Broccoli ha precisato che la compensazione tra quanto percepito come contributo Merloni e la produttività riguarda solo i dipendenti del comparto che hanno lavorato per la Struttura commissariale del terremoto e non tutti gli altri dipendenti beneficiari degli incentivi. Incentivi che nel 2013 hanno raggiunto la quota complessiva di 211 mila euro assegnati a figure "tecniche" interne, come da regolamento regionale, per importi che vanno da un minimo di 0,57 euro ad un massimo di 2.236 euro. L'importo complessivo degli incentivi attribuiti invece a tecnici della Regione che, sempre nel 2013, hanno prestato attività di progettazione presso altri enti raggiunge complessivamente i 26 mila euro, per importi che vanno da 0,65 euro a 955 euro.
Luciano Vecchi (Pd) in conclusione ha rivolto un appello alla Giunta a "scegliere sempre, cosa che mi sembra sia stata fatta anche per il terremoto, il personale migliore per l'opera di ricostruzione. Se ciò è stato garantito– ha concluso– sono contento".
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Dalle ore 8.00 di domani, mercoledì 12 marzo entra in funzione la struttura di emergenza-urgenza completamente rinnovata. L'accesso pedonale si sposta da via Fogazzaro in via Smerieri -
Mirandola, 11 marzo 2014 -
A distanza di appena due giorni dalla sua presentazione ufficiale alla cittadinanza, diventa operativo il nuovo Pronto Soccorso dell'Ospedale 'Santa Maria Bianca'. La nuova area di emergenza-urgenza dell'Ospedale di Mirandola apre ufficialmente le porte ai pazienti domani mercoledì 12 marzo: a partire dalle 8.00 sarà attivo il nuovo accesso in via Smerieri (non più quello da via Fogazzaro in uso negli ultimi mesi).
Dopo un importante intervento di ripristino e miglioramento, il Pronto Soccorso dell'Ospedale 'Santa Maria Bianca' torna dunque nella sede che lo accoglieva prima del terremoto. Una tappa importante nel percorso di ricostruzione dei servizi dell'area Nord che restituisce al territorio una struttura più moderna, efficiente e qualificata.
(Fonte: ufficio stampa Ausl MO)
All'inaugurazione di ieri pomeriggio erano presenti anche l'assessore regionale Carlo Lusenti e il sindaco Maino Benatti. Il reparto torna nella sua sede originale. Per l'intervento sono stati investiti 958mila euro e sono serviti 135 giorni di lavoro -
Mirandola, 11 marzo 2014 -
Dopo un importante intervento di ripristino e miglioramento il Pronto Soccorso dell'Ospedale di Mirandola torna nella propria sede originaria. È questa la tappa più recente di un percorso avviato da mesi, grazie al quale il "Santa Maria Bianca" si sta progressivamente lasciando alla spalle le ferite del sisma, restituendo alla comunità una struttura che non solo sta "ritornando come prima", ma che vede ulteriormente qualificato il proprio ruolo nell'area nord e, più in generale, nell'ambito della rete provinciale.
Per sottolineare questo significativo momento, ieri pomeriggio, 10 marzo, si è tenuta la cerimonia d'inaugurazione alla quale, tra gli altri erano presenti l'Assessore regionale alle Politiche per la Salute Regione Carlo Lusenti, il Presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini, il Sindaco di Mirandola Maino Benatti, il Direttore Generale dell'Azienda Usl di Modena Mariella Martini, il Direttore dell'Ospedale di Mirandola Teresa Pesi.
Complessivamente, per la ristrutturazione del Pronto Soccorso, sono stati investiti poco meno di 958mila euro, 787mila dei quali per la struttura e 170mila per la dotazione tecnologica. Il progetto ha previsto una riorganizzazione degli spazi e dei percorsi per i pazienti secondo il modello dell'intensità di cura: sono infatti stati creati due accessi separati per i codici rossi e per i casi meno gravi (codici verdi e bianchi). Fulcro della nuova organizzazione è l'area del triage, vera e propria cabina di regia che indirizza i pazienti in arrivo verso l'area più appropriata alle loro esigenze.
All'esterno, per l'accesso di auto-mediche e ambulanze, è stato predisposto un ampio spazio (la cosiddetta 'camera calda') in parte chiuso e climatizzato in grado di ospitare due veicoli contemporaneamente e in ogni condizione climatica. All'interno del reparto, tra le novità più significative, va ricordata la presenza di un'area per l'Osservazione Breve e Intensiva (OBI) dei pazienti e un locale POCT – Point of Care Testing – che consente analisi ematiche "salva-vita".
Nella scelta dei materiali si è ricorsi a tecnologie costruttive "a secco" di tipo industriale per rispondere alla duplice esigenza di sicurezza e durabilità. Oltre ai lavori di ristrutturazione propriamente edilizia sono stati rinnovati tutti i sistemi impiantistici, come quello della distribuzione dei gas medicali, realizzato considerando le ultime normative in materia e disponibile direttamente al letto del paziente.
Tutti gli ambulatori per i codici verdi e bianchi sono dotati di lampade scialitiche di ultima generazione. Di configurazione tecnologica ancora superiore è la dotazione strumentale degli ambulatori per i codici rossi, nei quali è stato installato a soffitto un pensile a braccio singolo con colonna per sistemi infusionali. I locali sono tutti allestiti per consentire l'utilizzo in loco della tecnologia radiologica.
DICHIARAZIONI
"Desidero prima di tutto ringraziare coloro che hanno lavorato per il raggiungimento di questo risultato: i tecnici, il personale amministrativo, gli esperti di ingegneria clinica e naturalmente il personale sanitario, così come la Regione, la Provincia e il comune di Mirandola. Anche in questo caso il risultato è il frutto di un lavoro di squadra, sicuramente complesso, ma indispensabile per centrare gli obiettivi che ci siamo dati. Un grazie anche alla comunità mirandolese che ha colto il senso del nostro impegno spronandoci a fare bene e il più in fretta possibile, accettando gli inevitabili disagi che la presenza dei cantieri determina. Concludo evidenziando con soddisfazione che il Santa Maria Bianca è ormai tornato a gestire volumi di lavoro assimilabili a quelli precedenti il terremoto del 2012 a conferma che davvero la fase più difficile è alle nostre spalle".
Mariella Martini, direttore generale Azienda Usl di Modena
"Un nuovo importante tassello nella ricostruzione e riqualificazione dell'Ospedale di Mirandola che conferma gli impegni presi, prima con il Piano Attuativo Locale (Pal) e poi con il Piano di riattivazione dell'ospedale di Mirandola a seguito del terremoto. Come avevo ricordato in occasione delle notizie positive sul reparto di Maternità, l'Amministrazione comunale sta lavorando per consolidare e aumentare la presenza dei nostri servizi (con l'integrazione con l'ospedale di Carpi). I prossimi impegni saranno per la Casa della Salute, Hospice e Lungodegenza / Lungoassistenza per completare le indicazioni di programmazione sanitaria inserite nel Pal". Maino Benatti, Sindaco di Mirandola
(Fonte: ufficio stampa Ausl Mo)
Una delegazione Formedil Emilia-Romagna ha visitato Finale Emilia per vedere da vicino come procedono gli interventi post sisma -
Modena, 28 febbraio 2014 -
Nei cantieri per la ricostruzione, soprattutto degli edifici pubblici, siano privilegiate le imprese che formano i loro addetti e possiedono le necessarie competenze per eseguire lavori che richiedono professionalità di un certo livello. Lo chiede Formedil Emilia-Romagna (l'ente che rappresenta le Scuole Edili di tutta la regione), una cui delegazione ha visitato Finale Emilia per vedere da vicino come procedono gli interventi post sisma. Il gruppo era guidato dal presidente di Formedil Emilia-Romagna Giovanni Bentini e dai presidenti delle due Scuole Edili modenesi, Benedetto Grossi e Alberto Belluzzi. Incontrando l'assessore ai Lavori pubblici di Finale Emilia, Angelo d'Aiello, i dirigenti Formedil hanno sottolineato che le imprese impegnate nella ricostruzione non possono essere prive di un adeguato numero di addetti particolarmente preparati nelle lavorazioni necessarie, tutte di alto livello specialistico, soprattutto nei lavori di consolidamento statico degli edifici in cui vengono impiegate tecniche e materiali particolari come, ad esempio, le fibre di carbonio. «Da tempo le Scuole Edili sono preparate all'insegnamento necessario – hanno aggiunto Bentini, Grossi e Belluzzi - e sono in grado di organizzare corsi di formazione specifici sui luoghi della ricostruzione. Oltre tutto i corsi sono gratuiti per le imprese, in quanto finanziati dalla Regione Emilia-Romagna». L'assessore D'Aiello ha condiviso la sollecitazione di Formedil e si è impegnato a verificare la possibilità di inserire nelle gare per le opere pubbliche un punteggio più alto per le imprese che dimostrino di essere qualificate e di formare periodicamente i propri lavoratori, sia dal punto di vista tecnico-professionale che da quello della salute e sicurezza.
(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)
A disposizione 7 milioni di contributi per acquistare l'abitazione. L'assessore regionale Gian Carlo Muzzarelli: "è un tassello dell'azione regionale per costruire la filiera dell'abitare puntando a favorire l'accesso alla prima casa di proprietà" -
Bologna, 26 febbraio 2014 –
Nuovo bando regionale 'Una casa per le giovani coppie e altri nuclei familiari' in cui la Regione Emilia-Romagna mette a disposizione per il provvedimento 7 milioni di euro per l'acquisto dell'abitazione. L'intervento, il nono, è stato deliberato dalla Giunta nel corso dell'ultima seduta.
Ad oggi il progetto 'Una casa per le giovani coppie e altri nuclei familiari' (avviato nel 2009) ha consentito in Emilia-Romagna l'acquisto della prima casa a 1142 nuclei con un contributo complessivo della Regione di 24 milioni euro.
Le risorse sono destinate ad erogare un contributo, in conto capitale, per alloggio di 20 mila euro che sale a 30 mila per i soggetti residenti nei comuni della colpiti dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 che acquistano (anche con patto di futura vendita) un alloggio nell'ambito dello stesso Comune di residenza o in uno ad esso contermine ricompreso nell'elenco dei Comuni colpiti. Il contributo può essere incrementato al massimo di 3 mila euro per gli alloggi realizzati con tecniche costruttive che garantiscono l'applicazione integrale dei requisiti di prestazione energetica degli edifici e degli impianti energetici e la massimo di 2 mila euro per i nuclei nei quali sia presente almeno un figlio.
«Anche con questa edizione del bando puntiamo a favorire l'accesso alla prima casa di proprietà - ha evidenziato l'assessore regionale alle Attività produttive ed edilizia, Gian Carlo Muzzarelli – è un tassello dell'azione regionale per costruire la filiera dell'abitare. Inoltre ciò significa incidere sulla qualità della vita delle persone, dare loro una speranza in più, contribuire a rendere più solida la coesione sociale ed il sistema emiliano-romagnolo».
Il periodo di collocazione delle offerte degli alloggi è stabilito dal 17 marzo 2014 al 4 aprile 2014 e la data di pubblicazione degli alloggi disponibili è dal 18 aprile. I nuclei interessati potranno sottoscrivere il precontratto dal 18 aprile fino al 21 luglio. I nuclei che risiedono nei comuni delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Reggio Emilia i cui territori sono stati interessati dagli eventi sismici del 20 e del 29 maggio 2012 possono presentare la domanda di contributo dal 28 aprile al 23 luglio.
Per giovani coppie si intendono nuclei costituiti da coniugi, da nubendi, da conviventi more uxorio o da persone intenzionate a convivere more uxorio, in cui almeno uno dei componenti la coppia abbia non più di 35 anni.
Possono, inoltre, accedere i nuclei costituiti da un solo genitore che abbia non più di 45 anni di età con uno o più figli a carico; i nuclei nei quali almeno uno dei due genitori non abbia più di 45 anni di età e nei quali siano presenti almeno tre figli coresidenti, dei quali almeno uno minore di 18 anni; i nuclei sottoposti a procedure di rilascio dell'alloggio per ragioni diverse dalla morosità; i nuclei assegnatari di un alloggio di edilizia residenziale pubblica per i quali sia stata dichiarata la decadenza per superamento dei limiti di reddito.
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Rete Imprese: "Rammarico, ma l'auspicio ora che il nuovo DDL sia esaminato e approvato quanto prima" -
Modena, 24 febbraio 2014 -
"Non possiamo che esprimere il nostro rammarico di fronte alla cancellazione, a causa di un problema procedurale, dell'emendamento di proroga delle tasse rivolto alle imprese terremotate operata dal Presidente del Senato Piero Grasso", fa sapere Rete Imprese Italia Area Nord a cui aderiscono Ascom-Confcommercio, Confesercenti, Cna e Lapam-Confartigianato.
"La proroga di tre anni, per il pagamento delle imposte, non solo è indispensabile per le imprese, ma risulta fondamentale per passare poi all'attuazione di una fiscalità di vantaggio. Per questo auspichiamo che il decreto, dedicato appositamente alla dilazione fiscale triennale per l'area del cratere sismico, dato che approderà questa settimana sotto forma di Disegno di Legge in Commissione Bilancio, sia esaminato ed approvato nei tempi più rapidi possibili", conclude Rete Imprese.
(Fonte: ufficio stampa Rete Imprese Italia)