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In collaborazione con il Prefetto, il Questore e il Comandante provinciale dei Carabinieri di Parma, Confesercenti promuove la comunicazione tra forze dell'ordine, rappresentanti dello Stato e imprese. Giovedì 21 maggio inizio ore 15,00 nella sede di Confesercenti Parma. Evento aperto a tutte le imprese di Parma. -

Parma, 13 maggio 2015 -

Prosegue l'iniziativa "I Giovedì dell'Impresa" con un nuovo importante momento di confronto, dopo aver presentato i contenuti della riforma del mercato del lavoro e le novità fiscali, Giovedì 21 maggio verrà affrontato un tema che coinvolge tante imprese commerciali, sia per la loro ubicazione in zone "problematiche", ad alta conflittualità sociale, sia per i risvolti criminosi che purtroppo ogni giorno vedono i negozi, le imprese, protagonisti passivi di furti, rapine e molestie di vario genere.
Dopo un primo incontro conoscitivo con il nuovo prefetto di Parma, Giuseppe Forlani, si è concordato insieme di trattare il tema "sicurezza" per le imprese commerciali.
Oltre al Prefetto di Parma, all'incontro interverranno il nuovo Questore, Pier Riccardo Piovesana e il Comandante Provinciale Arma dei Carabinieri, Colonnello Massimo Zuccher.
L'evento sarà anche un momento di confronto per ricevere consigli preventivi e presentare le proprie situazioni di disagio, in modo da collaborare tutti quanti al mantenimento della legalità e dell'ordine nel nostro territorio.

GIOVEDI 21 MAGGIO 2015 – ore 14,30 - SALA RIUNIONI CONFESERCENTI

Programma lavori:
Ore 14,30 : Registrazione partecipanti
Ore 15,00 : inizio conferenza

Partecipano:
Prefetto di Parma, dott. Giuseppe Forlani
Questore di Parma, dott. Pier Riccardo Piovesana
Comandante Provinciale Arma dei Carabinieri, Colonnello Massimo Zuccher

Presenta l'incontro: Corrado Testa, Presidente provinciale Confesercenti di Parma

Incontro riservato alle imprese

Confesercenti Parma – Via La Spezia 52/1a – 43125 Parma – www.confesercentiparma.it 

(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Parma)

Venerdì, 08 Maggio 2015 09:25

Parma, un salotto elegante a portata di Expo

La raffinata città delle delizie è pronta. Da un anno si lavora per sfruttare tutte le opportunità di Expo. Mostre, eventi, percorsi, incontri. Imperdibile "Mater". Una delegazioni dal Nord Africa in visita per creare nuovi sbocchi legati a turismo e gastronomia. -

Parma, 8 maggio 2015 - di Alexa Kuhne -

Vicinanza, eccellenze e cultura: ecco i tre punti di forza di Parma, elegante salotto a portata di Expo. Sarà davvero così apprezzata dai visitatori del tanto atteso evento milanese? Saprà sfruttare l'opportunità? E come si è preparata a vivere l'incontro con i turisti incuriositi dalla sua fama di elegante città del gusto?

L' Assessore al Turismo, Attività produttive, Commercio e Sicurezza, Cristiano Casa, non ha dubbi sulla buona riuscita degli intenti e sottolinea che è da un anno e più che si lavora intensamente per promuovere Parma nel mondo sfruttando l'opportunità irripetibile di Expo a Milano. "Un lavoro propedeutico a Expo è stata sicuramente l'adesione al progetto Explora – spiega Casa -. Il programma è proprio volto allo sviluppo del turismo di Parma con l'obiettivo di incrementare la competitività e l'attrattività turistica della città Verdiana (www.exploratourism.it)".

PR Cristiano Casa assessore attivita produttive sicurezza turismo

Vista l'importanza da un punto di vista culturale e gastronomico, Parma farà parte di un circuito turistico che prenderà il via proprio dall'Expo. E, di conseguenza, sono stati pensati eventi correlati alla manifestazione internazionale.
"Segnalo un momento di approfondimento con l'Università di Parma che vale la pena di essere visto – dice l'Assessore - si tratta di "Mater" al Palazzo del governatore, una mostra che ruota attorno al tema della nutrizione."
Abbiamo anche pensato di accogliere tutte le rappresentanze in visita nel nostro Paese per Expo proprio per creare business, opportunità e collegamenti con delegazioni istituzionali per approfondire tematiche legate all'industria e alla meccanica nel comparto alimentare. Domani, (oggi, ndr) per esempio, è previsto un incontro con una delegazione dal Nord Africa per creare nuove aperture che interessino il turismo tra la nostra città e altri paesi".

Tutto sembra sotto controllo, situazione parcheggi compresa. La città è circondata da luoghi di sosta e quindi non ci saranno difficoltà anche quando ci sarà afflusso più intenso, assicura l'Assessore.
Qualche dubbio, invece, sulla sicurezza c'è ancora. I parmigiani vivono, negli ultimi tempi, una forte percezione di pericolo legato alla delinquenza. Rispetto al passato, infatti, sono stati molti gli episodi di microcriminalità e quindi con i turisti in arrivo sarà necessario ancor più arginare questo fenomeno. "Le condizioni sociali sono effettivamente cambiate – conferma Cristiano Casa -. La presenza di extracomunitari incide il 15% in più rispetto al 2001. Stiamo approntando, insieme al Prefetto e ai Carabinieri, compatibilmente con le risorse a disposizione, un piano di sicurezza. Già sono operativi i vigili di quartiere".

Parma regge il ritmo di un percorso appena cominciato che si spera possa portare a risultati soddisfacenti. Le potenzialità ci sono e sono rappresentate anche da tutto quel patrimonio storico-culturale concentrato nel cuore cittadino. I visitatori da tutto il mondo impatteranno con sorprendenti scorci e con tante attività suggestive, quali osterie e negozi che si tramandano di generazione in generazione e che pulsano da anni con la città. Sono le botteghe storiche che dovranno entrare a far parte di un itinerario guidato nell'affascinante centro di questa città. A riprova di quanto siano importanti le piccole storiche imprese di famiglia i negozianti parmigiani stanno aderendo all'Albo delle botteghe storiche e questo è un primo passo verso la tutela e la valorizzazione delle tradizioni cittadine. E non solo. "Il capoluogo emiliano sostiene anche "Parma nel cuore del gusto" ( www.parmanelcuoredelgusto.it ) – aggiunge l'Assessore al Turismo -, una associazione a cui aderiscono circa 200 operatori del territorio che seguono un disciplinare molto rigido per tutelare la qualità dei nostri prodotti, garantendone autenticità e unicità. I valori da salvaguardare sono qualità, genuinità, professionalità, cordialità e, naturalmente, esclusività dei prodotti".

L'obiettivo sarà di far conoscere Parma come il cuore del gusto di un'Italia tutta da vivere, garantendo ai visitatori di tutto il globo, un'esperienza ricca ed emozionante.

Pubblicato in Cronaca Parma

Il nuovo servizio dell'Amministrazione Alert System allerta la cittadinanza in tempo reale su utenze fisse o telefonia mobile. Utile in caso di chiusura delle scuole, modifiche alla viabilità e sopratutto in caso di emergenze. Disponibile anche l'App. -

Parma, 6 maggio 2015 -

D'ora in avanti i cittadini avranno a disposizione un nuovo servizio per ricevere informazioni tempestive sulla città, in merito a modifiche alla viabilità, chiusura delle scuole, o sospensione dei servizi e soprattutto in caso di emergenze - in cui la tempestività è fondamentale.

Solo il sindaco Pizzarotti e il comandante della polizia municipale potranno attivare, in caso di necessità, il nuovo "Alert System". Grazie a questo strumento si crea quindi un filo diretto coi cittadini, che saranno contattati su rete fissa o cellulare e avvisati nel caso in cui la zona dell'informazione riguardi loro, in modo da raggiungere solo le persone interessate: gli abitanti di una via, di un quartiere, o coloro che usufruiscono di certi servizi, o ad esempio coloro che hanno i bambini che frequentano le scuole. Alla ricezione della chiamata, il numero del Comune che comparirà sui cellulare è lo 05214521.

Le liste dei numeri di telefono saranno geolocalizzate in frazioni, quartieri, vie e piazze, attività commerciali, oppure su iscrizione diretta dei cittadini che vorranno essere informati su alcune tematiche. La suddivisione dei gruppi di numeri telefonici potrà avvenire anche in base alla tipologia di rischio presente nelle varie zone della città, ad esempio il rischio idrogeologico in prossimità dei torrenti.

L'App di Alert System

E' inoltre possibile scaricare l'App di Alert System che permette di essere collegati al sistema e di avere a disposizione in modo immediato diversi riferimenti telefonici per le emergenze e norme comportamentali da seguire nel caso in cui si verifichino. Alert System è stato pensato per potere essere usato da tutti quindi anche da chi possiede cellulari di vecchia generazione grazie alla funzione "APP NON APP".
La novità di maggior rilievo è proprio legata a quest'ultima, per cui chiamando il numero verde gratuito 800.18.00.28 si riceverà un sms con il link per poter visualizzare il contenuto della app sul normale browser del cellulare. In questo modo anche i telefoni non compatibili con le app dei vari store, potranno comunque usufruire del servizio.

La prima chiamata con il nuovo sistema

La prima telefonata registrata che il Comune invierà ai telefoni fissi ed ai cellulari, in tutto circa 80mila numeri, per testare il sistema, avverrà nella giornata di domani, giovedì 7 maggio. In questo messaggio il sindaco, informerà i cittadini che stanno ascoltando un messaggio registrato, con cui si dà avvio al nuovo servizio con preghiera di non riagganciare e di ascoltare il messaggio ogni qual volta venga recapitato dal Comune.

Iscrizione al servizio

Per i cellulari è possibile iscriversi sfruttando il banner sul sito del Comune oppure attraverso l'App dedicata.

Pubblicato in Cronaca Parma

Festa della donna. Il Questore di Modena esprime apprezzamento per l'operato svolto dal personale femminile.

Modena 7 marzo 2015 - Nella mattinata odierna, il Questore di Modena, dott. Oreste Capocasa, in occasione della festività di domani dedicata alle donne, ha incontrato il personale femminile della Polizia di Stato e dell'Amministrazione Civile dell'Interno in servizio in Questura e nei tre Commissariati di P.S. distaccati, al quale ha espresso il suo particolare apprezzamento sull'operato svolto dalle donne all'interno dell'Amministrazione.

Al termine dell'incontro il dott. Capocasa ha formulato alle donne presenti gli auguri più sentiti donando loro una mimosa.

Le Associazioni di Rete Imprese e quelle dell'agricoltura chiedono un tavolo di monitoraggio della criminalità -

Modena, 5 febbraio 2015 -

Poco più di un anno fa, a fine novembre 2013, Rete Imprese Italia aveva invitato Prefetto, Questore e il sindaco di Castelfranco Reggianini ad un incontro per discutere sulla situazione legata alla percezione di insicurezza vissuta da imprenditori e cittadini locali. Oggi, quattordici mesi dopo, spiace constatare che la situazione non è cambiata. Al contrario, i recenti e frequenti episodi di microcriminalità hanno accentuato questo clima.

"Ormai – concordano le Associazioni di riferimento di Rete Imprese Italia che, in questa denuncia, hanno trovato l'appoggio di Agrinsieme – si tratta di qualcosa di più di una sensazione. I furti, gli scassi ai danni di imprese, negozi, aziende agricole, abitazioni, ormai non si contano più. Si tratta di episodi che non rappresentano solo un costo economico, ma anche sociale ormai insostenibile".

"Sappiamo – continua la nota – che le soluzioni non sono facili, né particolarmente innovative. Presidio del territorio, eventualmente spostando agenti dall'attività di ufficio al pattugliamento e rafforzando gli organici, videosorveglianza, integrazione tra le forze dell'ordine sono le azioni di contrasto alla criminalità più immediate che ci vengono in mente. Però riteniamo utile anche un impegno politico che rappresenti un primo passo in questa direzione. Ad esempio, chiediamo al sindaco Reggianini di incontrare il Prefetto per delineare l'attuale situazione e i margini di intervento. E chiediamo anche la convocazione di un tavolo per la sicurezza per monitorare – amministrazione, forze dell'ordine e parti sociali – l'evolversi di questi episodi".
"Riteniamo infatti – concludono le Associazioni – che per contrastare la criminalità siano assolutamente importanti le azioni, ma anche la condivisione delle problematiche con la comunità possono contribuire a riportare serenità".

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

I consiglieri della Lega nord, primo firmatario Alan Fabbri, in una interrogazione rivolta alla Giunta chiedono se siano ancora in vigore bandi accessibili per i Comuni emiliani e romagnoli che vogliano dotarsi "di nuovi impianti di videosorveglianza -

Parma, 12 gennaio 2015 -

"In diverse città della nostra regione si susseguono, in maniera sempre più virulenta, gli episodi di criminalità e di microcriminalità, con diffuso allarme sociale tra i cittadini". Lo scrivono i consiglieri della Lega nord, primo firmatario Alan Fabbri, in una interrogazione rivolta alla Giunta per sapere se siano ancora in vigore bandi accessibili per i Comuni emiliani e romagnoli che vogliano dotarsi "di nuovi impianti di videosorveglianza su fenomeni di criminalità, vittimizzazione, inciviltà e disordine urbano diffusi" (in base alla L.r. 24/2003: "Disciplina della Polizia Amministrativa Locale e promozione di un sistema integrato di sicurezza"; modificata dalla L.r. 28 settembre 2007, n. 21 e L.r. 19 luglio 2013, n. 8). Inoltre, la Lega chiede all'esecutivo regionale se intende rifinanziare, attraverso nuovi bandi, i Comuni che vogliano dotarsi di tali impianti di videosorveglianza e con quale tempistica.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)


Francia, Inghilterra, Italia saranno nel mirino del terrorismo internazionale di matrice islamica estremista per un bel po' di tempo. I servizi di intelligence difficilmente riusciranno a intercettare le azioni di queste micro cellule autogestite. Ma non bisogna farsi prendere dalla tentazione di un'altra guerra bensì usare, finalmente, la Forza della Ragione invece della Ragione della Forza.

di Lamberto Colla - Parma 08 gennaio 2015 - -
Sgomento, pena e rabbia sono i sentimenti che a caldo hanno raggiunto tutti coloro che hanno assistito alla diffusione delle immagini dell'attacco terroristico al giornale satirico francese Charlie Hebdo reo di avere "insultato" l'Islam con le sue vignette. Niente di più e niente di meno di quanto fatto per il presidente Hollande o il Vaticano. Come tutti i giornali satirici tutto e tutti sono attaccabili con la crudeltà e il cinismo della vignetta satirica.
Ma l'Islam non ci sta e la sua "fede" la difende con le armi e con la crudeltà.

Già per molti mesi, alcuni anni fa, la sede del giornale e i giornalisti stessi sono stati a lungo scortati giorno e notte per timore di qualche incursione di fanatici.
Ma quello che è accaduto ieri è stata una vera e propria azione di guerriglia urbana. Un assalto studiato per distruggere, registrare e diffondere il terrore, quindi tornare nell'ombra per uscire nuovamente a colpire un nuovo obiettivo.

Non un attacco di kamikaze, non il gesto di un fanatico votato alla morte perché nulla ha più da desiderare dalla vita ma una vera e propria azione militare.
Certo i giornalisti, almeno i sopravvissuti, hanno potuto difendersi solo attraverso la fuga ma la vittoria militare, seppure infame perché l'azione è stata rivolta contro inermi, c'è stata perché gli avversari, i servizi segreti francesi nello specifico, ma avrebbero potuto essere anche quelli inglesi o italiani che il risultato sarebbe stato analogo, non hanno saputo intercettare e disinnescare l'attacco.

Queste micro cellule terroristiche hanno, e uso il plurale nella consapevolezza logica che di molte ve ne siano dormienti in occidente, la capacità di mimetizzarsi all'interno, molto probabilmente, delle organizzazioni criminali locali da dove riescono a ottenere documenti e armi. L'addestramento invece è plausibile che venga svolto non in campi d'addestramento facilmente identificabili bensì nelle campagne di guerra dei neo califfati dove l'evoluzione di Al Qaeda sta portando morte e cruente esecuzioni come ci ha abituati a vedere la Tv dalla Siria al nord africa, ma anche in Somalia e in oriente estremo. Sgozzamenti in diretta, anche collettivi, attacchi a rappresentanti delle forze dell'ordine come in Australia e in Canada e ora anche la Francia con un attacco dall'impatto emotivo notevole anche in forza della rapida viralizzazione dei documenti filmati che hanno testimoniato l'efferatezza dell'attacco e la determinazione di chi l'ha condotto.

Sono terroristi della porta accanto, europei di seconda e terza generazione convertiti all'inumanità, quel sentimento che nessuna religione riconosce ma che la società moderna, con le sue storture, ha alimentato e questi uomini e donne "senza radici" preso a pretesto per assumere una posizione sociale.
E' d'obbligo, e lo sarebbe stato da molti anni sin dall'attacco alle torri gemelle, interrogarsi come arginare il fenomeno che non va confuso in guerra di religione ma il frutto del progressivo e costante divario sociale interno all'occidente e non solo.

La spregiudicatezza della finanza internazionale, che come un tumore si insinua in ogni angolo del globo ove sia possibile una speculazione redditizia e dove non è possibile genera le condizioni di crisi per poter goderne dei frutti della ricostruzione, ha pari responsabilità della politica internazionale.
Senza dover necessariamente cavalcare l'idea di un governo guidato da pochi "illuminati" il sospetto che dietro a molti degli eventi e tumulti qua e là sparsi nel mondo ci possa essere una regia è elevato e che sia in atto una terza guerra mondiale ormai è palese.

Di fronte a questi segnali di instabilità globale occorre fare uno sforzo ragionevole. Usare l'intelligenza e dare libero sfogo alla Forza della Ragione invece di perseguire la Ragione della Forza. Non vuol dire disarmarsi ma armarsi di nuovi strumenti esportando la condivisione di obiettivi sani e morali e non la "democrazia occidentale" come tentarono malamente gli statunitensi. Occorre difendersi con l'intelligence, con uomini preparati e addestrati all'antiterrorismo internazionale. Investire negli uomini e non negli aerei da combattimento. Negoziare la pace o meglio la libera convivenza nel rispetto delle civiltà e delle fedi senza lasciarsi trasportare da idee e convincimenti demagogici da un lato o colonizzatori dall'altro.

La libertà è sacra e va prima conquistata e poi difesa. La difesa è un atto di prevenzione e perciò tipica dei paesi occidentali mentre la conquista è un'azione di ribellione che, seppure raramente sia accaduto, può essere acquisita attraverso azioni di pressione intellettuale invece delle azioni militari.
Auguriamoci quindi che la tragedia francese non sia il nuovo pretesto per una azione di guerra oltre confine che, ormai è documentato, non farebbe che alimentare l'odio e creare reazioni a catena incontrollabili.

Oggi il lutto è in Francia, ma domani sarà in Inghilterra per raggiungere l'apice mediatico quando l'attacco sarà rivolto all'Italia e al Vaticano. Bisogna agire in fretta e con intelligenza. Quel dono che Dio ha destinato agli uomini per differenziarli dagli animali ma di cui si è perduta traccia.

Pubblicato in Politica Emilia


I festeggiamenti di Capodanno, il sindaco Paolo Dosi invita alla prudenza.

Piacenza, 30 dicembre 2014 ----

Si avvicina l'appuntamento con i festeggiamenti di Capodanno e il sindaco Paolo Dosi rivolge ai concittadini un invito alla prudenza e a non esagerare con i botti: "Si può festeggiare insieme l'arrivo dell'anno nuovo brindando, ascoltando buona musica e trascorrendo il tempo in serenità con gli amici e i propri cari, senza rovinare l'atmosfera con il lancio di petardi che creano rischi per le persone, gli animali domestici, i monumenti e i luoghi che ospiteranno la festa. Divertirsi non vuol dire commettere atti di vandalismo, distruggere le cose, così come disturbare il riposo delle persone e la tranquillità di cani e gatti facendo esplodere botti".
Mentre la Polizia Municipale è già lavoro per contrastare la vendita abusiva di prodotti pirotecnici, il primo cittadino puntualizza: "Far esplodere fuochi d'artificio e petardi, anche se regolari, implica comunque l'osservanza di rigide norme di comportamento per evitare conseguenze pericolose alla sicurezza della comunità". E conclude: "La Polizia Municipale vigilerà perché sia un San Silvestro sicuro per la città, ma rivolgo un particolare appello a usare i botti di Capodanno con moderazione e attenzione, evitando spaventi e rischi inutili. Mi auguro che tutto si possa svolgere nella sicurezza, con correttezza e rispetto della libertà altrui. Ne approfitto per rivolgere a tutti i piacentini i miei migliori auguri per un sereno 2015".

Qualità di vita: Parma fanalino di coda per la sicurezza urbana -

Parma, 3 dicembre 2014 -

Cecilia Zanacca, Prima Parma e Giampaolo Lavagetto, Territorio e Autonomia, alla luce dei preoccupanti dati sulla qualità di vita a Parma, lamentano il grave ritardo del Consiglio Comunale per il voto della petizione popolare Città Sicura; adesso l'Amministrazione non può più temporeggiare!

"I dati dell'indagine nazionale sulla qualità della vita nelle città italiana - dice Cecilia Zanacca - ci danno ragione di quanto urgente sia intervenire sul tema della sicurezza urbana nella nostra città. A luglio abbiamo consegnato all'amministrazione Comunale la petizione "Città Sicura", sostenuta da oltre duemila parmigiani che prevede una serie di interventi, alcuni dei quali già attivati in altre città, capaci di migliorare la qualità della sicurezza urbana. Dopo una preliminare discussione in consiglio Comunale a metà settembre, della mozione che avrebbe dovuto portare i consiglieri comunali ad un voto palese e di grande responsabilità per l'approvazione o meno della petizione voluta dai Cittadini di Parma, non ci è stato dato di sapere più nulla. Forse che gli stessi pensano di avere assolto con quella breve presentazione / discussione consigliare i loro doveri nei confronti della città ? No, non è accettabile. Chiediamo al Consiglio Comunale la massima celerità della calendarizzazione della petizione popolare che, alla luce dei dati sopra riportati ci sembra debba avere assoluta priorità.

giampaolo lavagetto rid by lamby

"Sul tema della sicurezza urbana ed in generale sulle tematiche importanti per Parma, - sostiene Giampaolo Lavagetto - abbiamo tenuto in questi mesi un dialogo non strumentale ne prevenuto con l'attuale amministrazione comunale. Più volte abbiamo incontrato su diverse tematiche i diretti responsabili dei vari assessorati. Alla loro cordialità, però, fino ad ora non è seguita una concreta apertura in termini progettuali sulle nostre proposte. Sul tema della sicurezza urbana, ricordiamo all'amministrazione locale che gli oltre duemila parmigiani sottoscrittori della proposta Città Sicura meritano da parte del Consiglio comunale una celere risposta. Se non si da ascolto ai cittadini poi non ci si deve meravigliare del fenomeno preoccupante dell'astensionismo."

Cecilia Zanacca Giampaolo Lavagetto

(Fonte: ufficio stampa Prima Parma, Territorio e Autonomia)

CNA incontra il Presidente dell'Unione dei Comuni Enzo Musi e si impegna a fare sistema con istituzioni, enti locali e forze dell'ordine -

Reggio Emilia, 27 ottobre 2014 -

"Non bastava la crisi a mettere in difficoltà artigiani e imprenditori. I recenti fatti di cronaca parlano di un'escalation di furti nella zona Val d'Enza che si connotano come veri e propri assalti non casuali. Bene, dunque, l'idea del Sindaco di Canossa Enzo Musi di partire subito con un progetto sperimentale di "videosorveglianza intelligente". Una risposta rapida e concreta a una situazione ormai insostenibile per le imprese". Questo il commento di Giorgio Francia, Presidente CNA dell'Area Val D'Enza, dopo l'incontro con il Presidente dell'Unione dei Comuni della Val d'Enza, nonché Sindaco di Canossa Enzo Musi.

CNA ha valutato con attenzione il progetto riguardante l'installazione di 3 telecamere di nuova generazione, in grado di leggere le targhe dei veicoli e inviare in tempo reale delle segnalazioni alle centrali in caso di anomalie, ad esempio per mezzi rubati o senza assicurazione.

"L'idea ci è sembrata da subito interessante – continua Francia - perché cerca di sfruttare le nuove tecnologie in un contesto in cui ci sono sempre meno uomini e risorse, e a costi che diventano sempre più accessibili. Ciò non significa abbandonare il sistema delle telecamere diffuse che continua a svolgere un'importante funzione di deterrenza, ma integrarle con un sistema innovativo in grado di aiutare le indagini con azioni di prevenzione attiva".

"Abbiamo fiducia nell'esito positivo di questo progetto – ha aggiunto Musi - che partirà con il piazzamento delle telecamere a Montecchio, Sant'Ilario e Canossa, ovvero i tre punti strategici di accesso alla Val d'Enza. Poi con accordi e protocolli con associazioni e istituzioni potrà essere replicato nelle altre zone industriali e commerciali della provincia, a partire da Reggio Emilia. Per funzionare occorre mettere in rete le centrali operative che 24 ore su 24 rilevino le segnalazioni del sistema di controllo".

A questo proposito CNA si propone come interlocutore con i principali stakeholder del territorio, Istituzioni, Unioni dei Comuni con i corpi associati, e forze dell'ordine, per collaborare attivamente e sostenere l'estensione del progetto all'intera provincia.

"La delinquenza non ha confini territoriali, - ha concluso Giorgio Francia - non riguarda solo la Val d'Enza. È necessario giocare d'anticipo. Ecco perché pensiamo che questo sistema di videosorveglianza "intelligente" debba essere adottato anche dai caselli autostradali di Reggiolo, Canossa e Reggio Emilia. Siamo convinti che solo facendo e lavorando in sinergia è possibile realizzare con successo progetti davvero utili alle imprese e alla comunità, come CNA ha già dimostrato con il progetto pilota banda larga nella zona industriale di Quattro Castella".

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

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