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Paura su un volo diretto da Mumbai a Jaipur, in India: pilota si dimentica la pressurizzazione. Feriti i passeggeri, sangue dalle orecchie e dal naso. L'equipaggio è stato sospeso in attesa di accertamenti.

Sembra un film dell'orrore quanto vissuto dai passeggeri di un volo della compagnia indiana Jet Airways. L'incubo è diventato realtà: poco dopo il decollo diversi passeggeri hanno infatti iniziato a sanguinare dalle orecchie e dal naso, vittime probabilmente di una mancata pressurizzazione della cabina. Il volo, effettuato da un Boeing 737, era da poco partito da Mumbai ed era diretto a Jaipur con 166 passeggeri a bordo quando alcuni di loro hanno iniziato a notare gli inquietanti sintomi. Il velivolo è stato costretto a fare immediatamente ritorno a Mumbai, dove è atterrato senza problemi. Più di trenta persone hanno avuto bisogno di assistenza medica in seguito all'incidente.

In video e foto condivise su Twitter e diventate virali, si vedono i passeggeri con le maschere d'ossigeno rilasciate dall'alto per l'emergenza. In un comunicato, Jet Airways ha confermato che gli infortuni dei passeggeri sono dovuti a una perdita di pressione in cabina.

Secondo l'ufficiale dell'aviazione indiana Lalit Gupta, il personale di cabina si sarebbe dimenticato di attivare la pressurizzazione che permette ai passeggeri di rimanere a una pressione simile a quella a terra. L'equipaggio è stato sospeso in attesa di accertamenti. E' evidente, commenta Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti" che ci sono troppi incidenti sfiorati.

 

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(20 settembre 2018)

Si susseguono con troppa frequenza piccoli o mediamente gravi incidenti sui voli di linea. Dopo la figuraccia dell'aereo della compagnia Horizont che non ha potuto decollare da Fiumicino con il suo carico di migranti da rimpatriare, giusto nella giornata di ieri, rimanendo all'interno dell'Unione Europea, ben due voli hanno dovuto affrontare e risolvere dei problemi modificando i loro piani di volo.

Dapprima un Aereo Brittish Airways è stato costretto torna indietro dopo il decollo. L'allarme è scattato per un problema idraulico. Brittish Airways ha programmato un nuovo volo che è poi partito alle ore 23:10 con i passeggeri interessati.

Disavventura per 150 passeggeri a bordo di un aereo della Brittish Airways diretto a Londra. È successo oggi: era partito dall'aeroporto di Alicante-Elche in direzione di Londra, ma quattro minuti dopo, ha fatto dietrofront, ritrovandosi di nuovo a Alicante, scortato da alcuni mezzi di soccorso. Secondo quanto si appreso, l'accensione di una spia, ha segnalato un possibile malfunzionamento al sistema idraulico, e il pilota ha scelto di virare e rientrare per sicurezza, dove l'aeromobile, dopo avere effettuato diversi giri per scaricare carburante, è atterrato senza alcun problema. La vita dei passeggeri e dei membri dell'equipaggio non è mai stata a rischio. I passeggeri sono stati riprotetti, su un volo della stessa compagnia in partenza nel corso della notte da Alicante.

L'allarme, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti" è scattato a causa di problema tecnico all'impianto idraulico, collegato ai sistemi che guidano gli ordini, ad esempio, per manovrare il carrello di atterraggio o i flaps. Ma si è trattato solo in un guasto tecnico. Il team della manutenzione è al lavoro per la revisione del dispositivo. Intanto lo "Sportello dei Diritti" chiede maggiori garanzie all'Agenzia europea per la sicurezza aerea (AESA) circa il livello di sicurezza dei voli e spiegazioni sulle cause che hanno prodotto il "problema tecnico" e determinato un nuovo atterraggio d'emergenza.

E' stata quindi la volta di una passeggera ubriaca che ha seminato il panico su un aereo Ryanair, arrestata dopo l'atterraggio d'emergenza. Coinvolto un volo diretto a Ibiza  da Manchester 

L'ennesimo caso tra quelli già segnalati dallo "Sportello dei Diritti" fa riesplodere la polemica su un fenomeno che riguarda la sicurezza dei voli: l'ubriachezza a bordo dei velivoli di linea sta diventando un problema serio che merita la dovuta attenzione da parte delle autorità aereoportuali e quelle che regolamentano il traffico aereo e richiede misure urgenti per evitare che ci scappi la tragedia. Questa volta è accaduto al volo Ryanair, Manchester - Ibiza, decollato verso le 15.40 di lunedì pomeriggio, che ha costretto i piloti a tornare indietro poco dopo e ha portato una passeggera ubriaca ad essere arrestata dopo l'atterraggio. La compagnia aerea ha riferito che i problemi sono iniziati subito dopo il decollo, con il radar che mostrava l'aereo che girava sopra le Midlands e si dirigeva verso nord-ovest. I testimoni, hanno riferito alla stampa che la donna aveva agito in modo strano. Ryanair ha confermato l'accaduto, evidenziando che la donna si è comportata "in modo distruttivo" a bordo del volo dopo aver bevuto dell'alcol acquistato all'aeroporto di Manchester. La polizia di Greater Manchester ha confermato che una donna è stata arrestata con l'accusa di essere ubriaca a bordo di un aereo. Sarà interrogata il prossimo lunedì. Il volo verso l'isola spagnola è ripartito più tardi lunedì pomeriggio. Per Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", una situazione non certamente ottimale che a diecimila metri d'altezza, ha fatto vivere attimi di panico ai passeggeri, mettendo a repentaglio l'incolumità dei passeggeri e la sicurezza del volo.

 

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(18 settembre 2018)

  

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Bird strike. Uccelli finiscono in un motore, aereo decolla e torna indietro. Un aereo della Easyjet ieri è stato costretto al rientro in aeroporto di Lamezia Terme subito dopo il decollo per Milano Malpensa.

Erano scattate le sirene di emergenza, mercoledì mattina, all'aeroporto di Lamezia Terme per un aereo della Easyjet decollato verso Milano Malpensa, costretto a tornare indietro dieci minuti dopo il decollo, perché uno dei motori si era danneggiato a causa di alcuni uccelli che vi erano entrati.

Il pilota, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", si è accorto nella fase di decollo che un motore si è danneggiato dall'ingresso degli uccelli ed ha preferito, per ragioni di sicurezza, non proseguire il viaggio e rientrare nello scalo di partenza. L'allerta è scattata alle 9.41, quando l'aereo era decollato da pochi minuti e la torre di controllo ha chiesto ai pompieri e ai soccorritori di sistemarsi in pista. Il cessato allarme è arrivato alle 9.55, con il velivolo che è atterrato senza nessun problema e facendo scendere normalmente dalla scaletta tutti i passeggeri.

L'Airbus 319 della compagnia britannica trasportava 159 passeggeri che sono ripartiti su un secondo aereo messo a disposizione dalla compagnia aerea per il trasferimento a Milano Malpensa.

(12 settembre 2018)

Solo ieri mattina avevamo comunicato del momenti di panico vissuti nel primo pomeriggio di sabato, a bordo del volo Swiss LX1249 diretto a Kloten da Stoccolma, da parte dei passeggeri, in maggioranza turisti al rientro dalle vacanze, a causa di un motore che il pilota ha dovuto spegnere 25 minuti prima dell'atterraggio. Momenti di panico  che tutto l'equipaggio è riuscito a gestire così come il pilota ha garantito un atterraggio in sicurezza nonostante le ovvie diffcioltà.

Sempre nella giornata di sabato, altri tre episodi accaduti a bordo di altrettanti aeromobili hanno messo in apprensione equipaggi e passeggeri.

Un falso allarme, per un display dei sistemi di controllo nella cabina di pilotaggio erroneamente visualizzato dal pilota, ha costretto ieri pomeriggio il volo Lufthansa partito da Malaga e diretto a Monaco di Baviera a deviare a Barcellona dov'è atterrato. L'incredibile fatto è stato confermato anche da Lufthansa. Inizialmente su Twitter era stata ipotizzata un'emergenza medica o tecnica, ma questa volta non è stata confermata dalla compagnia aerea. Inizialmente, non ci sono state ulteriori informazioni. Più tardi è seguìta una nota dell'incidente da Lufthansa: "A causa di un errore di visualizzazione di un display nella cabina di pilotaggio" è stato deviato il volo.

Poche ore prima un volo Jet2 è stato costretto a un atterraggio di emergenza per un malore avvertito da passeggero. L'aereo, partito da Manchester,  avrebbe dovuto raggiungere Ibiza (16:50 - 20:45), mentre è stato costretto a fare scalo a Tolosa per emergenza medica. Purtroppo quando l'aereo è atterrato a Tolosa per il passeggero, forse un cittadino britannico, non c'era più nulla da fare. Un testimone ha raccontato che immediato è stato l'intervento di alcuni passeggeri e membri dell'equipaggio che hanno cercato anche di rianimare il viaggiatore somministrando per via endovenosa una flebo durante l'emergenza a mezz'aria.

Infine un passeggero ubriaco che ha seminato il panico su un aereo Qantas, è stato arrestato  dopo l'atterraggio d'emergenza. Un volo tra l'Australia e Londra costretto a tornare indietro solo dopo due ore di volo a causa di un passeggero alticcio. L'ennesimo caso tra quelli già segnalati dallo "Sportello dei Diritti"  fa riesplodere la polemica su un fenomeno che riguarda la sicurezza dei voli: l'ubriachezza a bordo dei velivoli di linea sta diventando un problema serio che merita la dovuta attenzione da parte delle autorità aereoportuali e quelle che regolamentano il traffico aereo e richiede misure urgenti per evitare che ci scappi la tragedia. Questa volta è accaduto al volo Qantas QF9 sul Boeing 787-9 Dreamliner, dell' 8 settembre da Perth a Londra, che ha costretto i piloti a tornare indietro dopo due ore di volo e ha portato un passeggero ubriaco ad essere arrestato dopo l'atterraggio. I testimoni, hanno riferito alla ABC National Television che l'uomo aveva agito in modo strano: dapprima si è chiuso in bagno per più di un'ora dopo aver preso uno dei più lunghi voli passeggeri del mondo della durata di 17 ore. Quando finalmente uscì, iniziò a urlare ai passeggeri e si accovacciò come se si stesse preparando per un combattimento. Qantas ha confermato l'accaduto, evidenziando che l'uomo si è comportato "in modo distruttivo" a bordo del volo dopo aver bevuto dell'alcol acquistato all'aeroporto di Perth.

Probabilmente ma, anche se non in questa misura quotidiana, gli incidenti più o meno gravi su aeromobili, di ormai quasiasi compagnia, sono molto frequenti e dovrebbe essere un campanello d'allarme per essere meglio analizzati tutti i casi per trarne le dovute conseguenze.  

Comunque, almeno dal punto di vista statistico, la sicurezza sui voli è certamente tra le più solide e è doveroso segnalare che proprio il 2017 è stato archiviato con il record in fatto di sicurezza per il trasporto aereo. Con un totale di 10 incidenti che hanno provocato 44 morti, lo scorso anno è stato "il più sicuro di tutti i tempi, sia per numero di eventi che di vittime", scrive l'agenzia specializzata Aviation safety netrwork, ricordando che nel 2016 c'erano stati 16 incidenti e 303 vittime. In conclusione sarebbe stato solo un incidente ogni 7,36 milioni di voli.

Numeri incoraggianti ma che sulla enormità di voli (oltre 30 milioni) hanno un abassa incidenza. Infatti i risultati statistici varierebbero di pochissimo se al posto di due fossero trenta gli incidenti registrati.  Considerevolmente diverso sarebbe invece il numero delle vittime e delle famiglie colpite da lutti. Ecco quindi il motivo per cui questi segnali d'allarme devono essere presi in attenta considerazione dagli organismi preposti alla vigilanza.

 

 

 

 

 

Pubblicato in Cronaca Emilia

Un motore si è fermato", allarme da un volo Swiss. Diretto da Stoccolma a Kloten il pilota del velivolo ha dovuto fermare uno dei motori circa 25 minuti prima di atterrare. Grande paura a bordo. I controlli prima delle partenza non avevano segnalato alcuna anomalia.

Nel primo pomeriggio di oggi, sabato, a bordo del volo Swiss LX1249 si sono vissuti momenti di paura ma il comandante e l'equipaggio hanno gestito al meglio la situazione e mantenuto la calma in cabina. A causa di seri problemi il pilota dell'aeromobile diretto a Kloten da Stoccolma, ha lanciato un segnale di emergenza, tramite il codice 7700. A bordo c'erano soprattutto turisti che avevano appena finito le vacanze e che dovevano rientrare a casa. In cabina anche diversi bambini. Dal momento in cui il comandante ha lanciato l'allarme, a Zurigo è scattato un piano di emergenza. Traffico aereo interdetto e procedura di sicurezza in pista, con i mezzi antincendio dei vigili del fuoco già schierati.

L'atterraggio non è stato semplice ma dopo il grande panico tutto si è risolto per il meglio. Come riportano i testimoni, l'aereo è atterrato a Zurigo con 20 minuti di ritardo. Non appena ha toccato terra i vigili del fuoco si sono diretti sulla pista di atterraggio. Secondo le prime informazioni, i problemi erano legati al reattore di sinistra. "Un motore si è fermato" così ha confermato descrivendo l'incidente, la portavoce svizzera Karin Müller, a bordo del volo LX1249. Il pilota è stato costretto a fermare uno dei motori circa 25 minuti prima di atterrare. A provocare l'avaria, stando a ciò che emerge da una prima ispezione, è stato un problema che riguardava la pressione dell'olio. Secondo Karin Müller, comunque, la causa esatta dell'incidente deve ancora essere formalmente stabilita. Tutti i passeggeri sono stati in grado di lasciare l'aereo normalmente.

E' evidente, commenta Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti" che ci sono troppi incidenti sfiorati.

(8 settembre 2018)

Fumo in cabina per un aereo Lufthansa, atterraggio prioritario. L'aereo con a bordo 173 passeggeri, era decollato da Bruxelles

Un volo Lufthansa decollato da Bruxelles Zaventem e diretto a Francoforte, è stato costretto a un atterraggio prioritario in quanto nella cabina di pilotaggio si era creato del fumo sulla cui causa si stanno ancora compiendo accertamenti.

L'aereo, con a bordo 173 passeggeri, era decollato e pochi minuti dopo ha segnalato alla Torre di controllo la presenza del fumo, chiedendo il permesso di atterrare. Cose che è avvenuta poco dopo. Nessuno ha riportato ferite né si trova in condizioni preoccupanti. L'allarme, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti" è scattato a causa di un "cattivo odore" all'interno della cabina dei passeggeri. Ma si è trattato solo in un guasto tecnico e non di un incendio. Il team della manutenzione è al lavoro per stabilirne la causa.

Lecce, 2 settembre 2018

Pubblicato in Cronaca Emilia
Mercoledì, 15 Agosto 2018 11:35

Pechino, "Offensiva aerea" contro Taiwan.

Presentate due interrogazioni parlamentari a Camera e Senato. L'ostracismo di Pechino nei confronti di Taiwan sta minando la sicurezza di milioni di cittadini.

L'ICAO, Organizzazione internazionale dell'aviazione civile (in inglese International Civil Aviation Organization è un'agenzia delle Nazioni Unite incaricata di sviluppare i principi e le tecniche della navigazione aerea internazionale, delle rotte e degli aeroporti e promuovere la progettazione e lo sviluppo del trasporto aereo internazionale rendendolo più sicuro e ordinato.
Il Consiglio della ICAO adotta degli standard e delle raccomandazioni riguardanti la navigazione aerea e l'aviazione civile. Inoltre, l'ICAO definisce i protocolli per le indagini sugli incidenti aerei seguiti dalle autorità per la sicurezza del trasporto dei paesi firmatari della convenzione sull'aviazione civile internazionale, più nota come convenzione di Chicago.
In tema sono state presentate due interrogazioni parlamentari per la partecipazione taiwanese all'ICAO che viene fortemente osteggiata dalla Cina.

L'ostracismo di Pechino nei confronti di Taiwan sta minando la sicurezza di milioni di cittadini: nello scorso mese 16 parlamentari di maggioranza e di opposizione appartenenti ai gruppi Lega, PD, FI e Fd'I – i senatori Paroli, Malan, Urso, Gallone, Toffanin, Alderisi, Fantetti, Maffoni; e i deputati Pagano, Polverini, Comaroli, Fidanza, Grimoldi, Braga, Frassinetti, Di Maio – hanno presentato due Interrogazioni ai Ministri dei Trasporti e degli Esteri per chiedere quali passi il Governo abbia compiuto, e intenda compiere, per sostenere la partecipazione di Taiwan all'ICAO nell'interesse della sicurezza internazionale dei voli aerei e quindi della vita di milioni di persone.

Nelle loro Interrogazioni i parlamentari richiamano la Mozione approvata alla unanimità dal Senato nel giugno 2017 nella quale, appunto, si invitava il Governo di allora ad attivarsi per consentire la partecipazione di Taiwan, come "Osservatore", non solo all'ICAO ma anche all'UNFCC, all'Interpol e all'Assemblea Mondiale della Sanità. Si tratta dell'ennesimo episodio dell'ostracismo di Pechino nei confronti di Taiwan, una dinamica di cui ci siamo più volte occupati in questa rubrica. Una necessità che è palese non solo per gli interessi di Taiwan ma per la sicurezza nei cieli di milioni di passeggeri.
La misure di sicurezza internazionali riguardano l'intera popolazione mondiale; l'esigenza di uniformità nelle misure di prevenzione al terrorismo, la coordinazione in caso di calamità naturali e la costante comunicazione tra le diverse nazioni per gestire il traffico aereo sono delle necessità palesi e ovvie. L'esclusione dall'ICAO sta erodendo la sicurezza dell'intero sistema di controllo aereo mondiale e le due interrogazioni dei Senatori e Onorevoli che pubblichiamo in maniera integrale mostrano, in maniera chiara ed efficace, la necessità taiwanese di partecipare alla ICAO.

L'interrogazione al Senato presentata dai Senatori Paroli, Malan, Urso, Gallone, Toffanin, Alderisi, Fantetti, Maffoni:
Ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti e degli affari esteri e della cooperazione internazionale.
Premesso che: la sicurezza aerea trascende i confini nazionali e, per conseguire un ordinato sviluppo globale dell'aviazione civile e operare verso una maggiore inclusione delle parti interessate, l'Organizzazione internazionale dell'aviazione civile (ICAO) ha frequentemente invitato Paesi non contraenti, organizzazioni non governative e imprese private a partecipare a propri meeting di vario livello; l'amministrazione dell'Aeronautica civile (CAA) di Taiwan è stata invitata a prendere parte alla 38a Assemblea dell'ICAO nel 2013, e tale apprezzata partecipazione ha rappresentato un importante precedente; la Taipei FIR (Fligth information region) confina con altre quattro FIR, specificatamente Fukuoka, Manila, Hong Kong e Shanghai. Essa è situata oltre la costa orientale della Cina continentale e tra il Giappone e le Filippine. Nel 2017, la Taipei FIR ha fornito servizi agli oltre 1,66 milioni di voli controllati (il 30 per cento dei quali erano voli di transito con un incremento dell'1,4 per cento rispetto al 2016), e a oltre 66 milioni di viaggiatori in ingresso, in uscita o in transito attraverso Taiwan (di cui circa l'83 per cento, quasi 55 milioni, erano passeggeri internazionali e in volo attraverso lo Stretto, e circa il 17 per cento, 11 milioni, erano passeggeri domestici); alla fine del 2017, 88 linee aeree hanno offerto servizi da e per Taiwan, operando voli passeggeri e commerciali su 296 rotte e collegando 141 città in tutto il mondo. Inoltre, la principale porta della Taipei FIR, l'aeroporto internazionale di Taoyuan a nord della capitale Taipei, ha servito più di 44,8 milioni di passeggeri internazionali o in volo attraverso lo stretto di Taiwan nel 2017. Esso è stato classificato 10° e 6° a livello globale nel 2016, rispettivamente per numero di passeggeri internazionali e per traffico merci, e 5° nell'Asia-Pacifico, sia per numero di passeggeri, che per traffico merci, secondo le statistiche del 2016 del Consiglio internazionale degli aeroporti (ACI); i due principali vettori di Taiwan, EVA Air e China Airlines, sono stati classificati 30° e 33° per volume di passeggeri nel 2016, secondo le statistiche dell'Associazione internazionale del trasporto aereo (IATA); la Taipei FIR è una parte inseparabile del network globale delle FIR. La CAA di Taiwan, che è responsabile della gestione degli ampi volumi di traffico nella Taipei FIR, dovrebbe avere accesso diretto all'ICAO al fine di fornire servizi aerei che ne incontrino gli standard e garantire un sicuro trasporto di passeggeri e merci. Negare l'accesso diretto della CAA contravviene all'obiettivo statutario dell'ICAO di salvaguardare la sicurezza dell'aviazione globale e di raggiungere l'obiettivo di un cielo senza interruzioni; in qualità di agenzia specializzata dell'ONU per l'aviazione civile internazionale, l'ICAO dovrebbe permettere alla CAA di Taiwan, l'unico ente che gestisce la FIR di Taipei, di partecipare alle sue sessioni assembleari, ai meeting regionali e tecnici, ai seminari, così come ottenere informazioni correlate attraverso i canali appropriati; Taiwan, situata in una posizione chiave nell'Asia-Pacifico, rappresenta la 22a economia del Pianeta, 18a per volume di esportazioni ed ha statistiche del turismo che rivelano, nel 2017, la presenza di 9,69 milioni di passeggeri provenienti dalla regione e oltre 14,44 milioni di passeggeri che, da Taiwan, hanno visitato Paesi o zone della regione. Gli obiettivi raggiunti da Taiwan nello sviluppo del trasporto aereo sono evidenti a tutte le parti interessate, consapevoli di quanto la sicurezza aerea nella Taipei FIR sia strettamente collegata allo sviluppo del trasporto aereo nell'Asia-Pacifico e, pertanto, l'inclusione di Taiwan nell'ICAO sia di primario interesse per l'intera regione e per il mondo intero; Taiwan è stato il primo Paese dell'Asia-Pacifico a stabilire un sistema CNS/ATM in accordo con le direttive del comitato speciale dell'ICAO sui futuri sistemi di navigazione aerea. Taiwan ha anche studiato attentamente l'aviation system block upgrades (ASBU), auspicando lo sviluppo di un piano complessivo di gestione manageriale dei voli, per accrescere la cooperazione regionale e interna. Se Taiwan fosse invitata a partecipare agli incontri dell'ICAO, a vari livelli, potrebbe condividere le proprie esperienze con particolare attenzione alle sfide nell'applicazione di tecnologie e procedure avanzate, migliorando così l'efficacia della gestione dei voli in tutta l'Asia-Pacifico. Taiwan potrebbe anche fornire altre professionalità in aree quali la gestione dei voli e la sicurezza aerea verso altre nazioni, dando vita a una più stretta ed efficace collaborazione nel settore dell'aviazione civile; per mitigare le minacce del terrorismo, il 1° luglio 2017, l'ICAO ha annunciato nuovi requisiti di sicurezza per il controllo dei bagagli con apparecchiature elettroniche portatili (PED). Se i bagagli hanno al loro interno PED con batterie agli ioni di litio, i PED dovranno essere spenti e adeguatamente protetti prima del controllo. Siccome Taiwan, attualmente, non può, né partecipare ai meeting sui requisiti di sicurezza, né ottenere informazioni ad essi collegate in modo tempestivo, ha potuto solamente apprendere questi nuovi requisiti attraverso i media poco prima della loro applicazione. A causa dei limiti di tempo, la sola cosa che Taiwan ha potuto fare è stata chiedere alle proprie compagnie aeree di ricordare ai passeggeri di rispettare questi requisiti; sebbene sia stata a lungo esclusa dall'ICAO, Taiwan ha compiuto tutti gli sforzi possibili per rivedere prontamente le norme e i regolamenti in linea con gli sviluppi internazionali, in modo da rafforzare la sicurezza aerea e i servizi nella Taipei FIR. Con informazioni incomplete e premature, Taiwan deve dedicare notevoli risorse umane e tempo per comprendere e applicare correttamente i nuovi regolamenti. L'esempio menzionato non è infatti un'eccezione; dalla 39a Assemblea dell'ICAO, nel settembre 2016, i Paesi di tutto il mondo si sono focalizzati su temi, quali lo schema per la riduzione e la compensazione del carbonio nell'aviazione internazionale, gestione del tracciamento delle rotte globali e del sistema aeronautico senza pilota, e la stesura di un piano globale per la sicurezza aerea. Sono state tenute discussioni, incontri e seminari a vari livelli all'interno della sede centrale e degli uffici regionali dell'ICAO per formulare dettagliati piani di implementazione e proporre soluzioni, ma Taiwan non ha potuto prendere parte a nessuno di questi eventi e, dunque, con ritardo e con modalità inappropriate ha ricevuto le informazioni necessarie per mettere i regolamenti domestici in linea con le norme internazionali; la richiesta della partecipazione di Taiwan all'ICAO è essenziale per evidenti ragioni tecniche, indispensabili a garantire i più alti standard di sicurezza aerea. Solo attraverso la partecipazione diretta all'ICAO, la CAA di Taiwan potrà aggiornarsi sugli ultimi sviluppi riguardanti i temi chiave inerenti all'aviazione civile internazionale, superare le difficoltà derivanti da una mancanza di trasparenza e mantenere adeguati livelli di sicurezza e di qualità dei servizi nella Taipei FIR, contribuendo allo sviluppo dell'aviazione e dell'economia globali; in data 27 giugno 2017, il Senato della Repubblica, nella seduta n. 805, ha approvato la mozione 1- 00705 (Testo 2) che impegnava "il Governo a continuare a considerare attivamente, insieme ai partner della UE, modalità compatibili con la "One China Policy" per consentire la partecipazione come Osservatore di Taiwan nei contesti multilaterali (ICAO, UNFCC, Interpol) in cui la sua presenza corrisponda all'interesse della popolazione taiwanese e della comunità internazionale"; è evidente come la sicurezza aerea sia tra i temi più importanti, prioritari e delicati che riguardano tutti i popoli, a Taiwan e nel mondo intero, temi nei quali le valutazioni strettamente inerenti alle polemiche politiche non dovrebbero interferire con imposizioni discriminatorie come ancora avviene con la perdurante esclusione di Taiwan dall'ICAO, nonostante la sua partecipazione alla 38a Assemblea del 2013 poi non ripetuta, appunto, per motivi esclusivamente politici; si chiede di sapere quali passi il Governo abbia compiuto, e intenda compiere, in tutte le sedi competenti, per ottenere che Taiwan, nell'interesse preminente della sicurezza aerea internazionale, e quindi della sicurezza e della vita di milioni di passeggeri, possa partecipare a tutti i livelli delle riunioni, di area regionale e mondiale, dell'ICAO.

Un manifesto di protesta contro l'esclusione di Taiwan dalla ICAO

L'interrogazione alla Camera dei Deputati presentata dai Deputati Pagano, Polverini, Comaroli, Fidanza, Grimaldi, Braga, Frassinetti e Marco Di Maio:

Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale.
Per sapere – premesso che: la sicurezza aerea trascende i confini nazionali e, per conseguire un ordinato sviluppo globale dell'aviazione civile e operare verso una maggiore inclusione delle parti interessate, l'Organizzazione internazionale dell'aviazione civile (ICAO) ha frequentemente invitato Paesi non contraenti, organizzazioni non governative e imprese private a partecipare a propri meeting; l'Amministrazione dell'aeronautica civile (CAA) di Taiwan è stata invitata a prendere parte alla 38a Assemblea dell'ICAO nel 2013, e tale apprezzata partecipazione ha rappresentato un importante precedente; alla fine del 2017, 88 linee aeree ave- vano offerto servizi da e per Taiwan, operando voli passeggeri e commerciali su 296 rotte e collegando 141 città in tutto il mondo. Inoltre, la principale porta della Taipei FIR, l'aeroporto internazionale di Taoyuan a nord della capitale Taipei, ha servito più di 44,8 milioni di passeggeri internazionali; sarebbe auspicabile che la CAA di Taiwan, responsabile della gestione degli ampi volumi di traffico nella Taipei FIR – parte inseparabile del network globale delle FIR – abbia accesso diretto all'ICAO, partecipando alle sue sessioni assembleari, ai meeting regionali e tecnici, ai seminari, in modo da ottenere informazioni correlate attraverso i canali appropriati e al fine di fornire servizi aerei che ne incontrino gli standard per garantire un sicuro trasporto di passeggeri e merci; per mitigare le minacce del terrorismo, il 1° luglio 2017, l'ICAO ha annunciato nuovi requisiti di sicurezza per il controllo dei bagagli con apparecchiature elettroniche portatili (PED). Se i bagagli hanno al loro interno PED con batterie agli ioni di litio, i Ped dovranno essere spenti e adeguatamente protetti prima del controllo. Siccome Taiwan, attualmente, non può né partecipare ai meeting sui requisiti di sicurezza né ottenere informazioni ad essi col- legate in modo tempestivo, ha potuto sola mente apprendere questi nuovi requisiti attraverso i media poco prima della loro applicazione. A causa dei limiti di tempo, la sola cosa che Taiwan ha potuto fare è stata chiedere alle proprie compagnie aeree di ricordare ai passeggeri di rispettare questi requisiti; Taiwan ha compiuto tutti gli sforzi possibili per rivedere prontamente le norme e i regolamenti in linea con gli sviluppi internazionali, in modo da rafforzare la sicurezza aerea e i servizi nella Taipei FIR. Con informazioni incomplete e premature, Taiwan deve dedicare notevoli risorse umane e tempo per comprendere e applicare correttamente i nuovi regolamenti. L'esempio menzionato sopra non è infatti un'eccezione; Taiwan è stato il primo Paese dell'Asia-Pacifico a stabilire un sistema CNS/ATM in accordo con le direttive del Comitato speciale dell'ICAO sui futuri sistemi di navigazione aerea, auspicando lo sviluppo di un piano complessivo di gestione manageriale dei voli, per accrescere la cooperazione regionale e interna; la partecipazione di Taiwan all'ICAO è essenziale per evidenti ragioni tecniche, indispensabili a garantire i più alti standard di sicurezza aerea; il 27 giugno 2017, il Senato ha approvato la mozione n. 1-00705 che impegnava il Governo pro tempore «a continuare a considerare attivamente, insieme ai partner della UE, modalità compatibili con la "One China Policy" per consentire la partecipazione come Osservatore di Taiwan nei con- testi multilaterali (ICAO, UNFCC, Interpol e WHA) in cui la sua presenza corrisponda all'interesse della popolazione taiwanese e del comunità internazionale »; quali passi il Governo abbia compiuto e intenda compiere, in tutte le sedi competenti, per far sì che l'Amministrazione dell'aeronautica civile (CAA) di Taiwan, nell'interesse preminente della sicurezza aerea internazionale, e quindi della sicurezza e della vita di milioni di passeggeri, possa partecipare a tutti i livelli delle riunioni, di area regionale e mondiale, dell'ICAO.

Un volo Jet Airways sbaglia pista di decollo. Strage sfiorata a Riad. Aereo tenta di decollare dalla via di rullaggio. Illesi i 148 occupanti del Boeing 737. L'inchiesta federale saudita

"Sta decollando sulla via di rullaggio": ancora pochi secondi e sarebbe stata una strage. Con un velivolo che sbaglia pista e cerca di decollare dalla pista di rullaggio, pieno di passeggeri e carburante. Forse fretta di partire o un pericoloso disorientamento? Cosa sia successo e soprattutto chi abbia sbagliato, lo chiarirà l'inchiesta avviata su un incidente avvenuto all'aeroporto di Riad Succede tutto quando un Boeing 737, finito su un'area sterrata dello scalo, stava tentando di alzarsi in volo da una via di rullaggio anziché dalla pista di decollo.

L'incidente, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", è avvenuto venerdì alle 00.30 locali al King Khalid International Airport, nella capitale saudita. Il volo JAI 523 dell'indiana Jet Airways, diretto a Mumbai, è uscito improvvisamente da una via di rullaggio e uno dei suoi motori è andato a fuoco. I 141 passeggeri e i 7 membri dell'equipaggio sono stati fatti evacuare senza riportare ferite. Ora l'Aviation Investigation Bureau (AIB), l'autorità d'inchiesta sull'aviazione saudita, fa sapere che, nel momento in cui è uscito di pista, il velivolo stava addirittura tentando di decollare dalla via di rullaggio, che corre parallela alla pista di decollo.

Su quella striscia di asfalto, normalmente destinata solo a collegare l'area di stazionamento alla pista, il Boeing «ha accelerato a tutta velocità di decollo» finendo poi sullo sterrato. In quel momento, precisa l'AIB, sulla via di rullaggio c'era «un'elevata visibilità e non c'erano ostacoli». Le autorità saudite stanno indagando le cause dell'errore con la collaborazione dell'Aircraft Accident Investigation Bureau of India.

(7 agosto 2018)

Pubblicato in Cronaca Emilia

Allarme all'aeroporto di Monaco donna elude i controlli di sicurezza. Nello scalo si è creato il caos: code enormi e ritardi nelle partenze.

Una donna è entrata nell'area dell'imbarco passando dal varco di uscita del check-in e ha fatto scattare immediatamente le procedure di emergenza.

Paura questa mattina alle 6,46 all'aeroporto di Monaco, quando una donna ha eluso i controlli di sicurezza. Aerei bloccati e passeggeri a terra con la conseguenza di lunghe code per chi si è dovuto imbarcare. La donna è riuscita a far perdere le proprie tracce. Indescrivibile il caos: enormi ritardi in un aeroporto, dove transitano 25 milioni di passeggeri l'anno.

La notizia è stata diffusa e confermata da fonti della Polizia federale, Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti". Sicure sanzioni nei confronti del personale che non ha controllato a dovere la zona. La polizia non sa chi è il passeggero che ha violato i controlli. Tutti i passeggeri dell'area d'imbarco del terminal 2, sono stati isolati.

( 28 luglio 2018 )

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Spazio aereo belga bloccato a causa di problemi tecnici. Nessun aereo è autorizzato a sorvolare il Belgio.

A causa di problemi tecnici con il controllo del traffico aereo belga, Belgocontrol, lo spazio aereo belga è bloccato. La società ha dichiarato giovedì pomeriggio nel servizio di messaggistica breve Twitter, che operano nella modalità "Clear the sky". Ciò significa. evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", che nessun aereo è autorizzato a sorvolare il Belgio.

Il team della manutenzione è al lavoro per stabilirne la causa il prima possibile, ha riferito un portavoce a Bruxelles. Quanto ci vorrà, non è dato sapere. Decine di voli sono stati segnalati come ritardati, cancellati o deviati sulla homepage dell'aeroporto di Bruxelles.

(19 luglio 2018)

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