Il nuovo asset dirigenziale ha scosso l’ambiente: la Serie B è a portata di mano
Tre anni fa la caduta nel baratro
Tredici anni fa il Parma si giocava contro il Borussia Dortmund l’accesso alla finale di Coppa Uefa, appena tre stagioni fa sul campo otteneva la qualificazione all’Europa League guidata da Donadoni e Cassano, salvo poi non ottenere la licenza per un pagamento ritardato dell’Irpef. Tutto da lì ebbe inizio, il tracollo in Serie A, il fallimento e la retrocessione nelle serie inferiori. Qualcuno è rimasto, come lo storico capitano Lucarelli, tutti gli altri sono andati via.
La rinascita e il nuovo assetto societario
Il Parma Calcio ha però saputo rinascere dalle proprie ceneri, merito di un ambiente che vive con estrema passione l’amore per il calcio e la squadra dalla città, che negli anni ’90 ha scritto pagine indelebili del calcio italiano ed europeo, mettendo in vetrina alcuni dei migliori giocatori al mondo.
Oggi il Parma ha conosciuto un nuovo scossone, dopo che a novembre l’intero asset ha lasciato l’incarico. Via il tecnico della promozione Apolloni, il responsabile dell’area tecnica Minotti ed il direttore sportivo Galassi. In seguito a ciò anche il Presidente Nevio Scala rassegnò le dimissioni, con la squadra affidata per un breve periodo di tempo all’ex centrocampista ed allenatore della Beretti Stefano Morrone. È da qui che ancora una volta la squadra ha saputo rialzarsi e scalare la classifica sino a ritrovarsi oggi in seconda posizione alle spalle solo del Venezia di Pippo Inzaghi.
La guida tecnica è passata nelle mani di Mister Roberto D’Aversa, il direttore sportivo Daniele Faggiano ed il Presidente ad interim, precedentemente vice di Scala, Marco Ferrari. Gli investimenti fatti dalla società in sede di mercato sono stati molto importanti, considerata la categoria, con una spesa totale vicina al milione di euro senza registrare alcun tipo di incasso. Il valore dei giocatori portati al Tardini quest’anno supera i 5 milioni di euro, con 850 mila euro spesi per l’acquisto del centrocampista Scaglia dal Latina e del difensore Scozzarella dal Trapani. Ad essi si aggiungono gli arrivi gratuito o in prestito, ma dagli ingaggi pesanti, di top player quali Calaiò, Canini, Munari e Di Cesare, a dimostrazione di quanto l’appeal della società ducale sia più che mai vivo nella memoria e nel presente dei protagonisti del calcio italiano.
Guardando i numeri dell’ultimo calciomercato e delle capitali europee che più hanno registrato movimento di danaro, è naturale tornare alla mente all’epoca dei Tanzi e della valanga di fuoriclasse che hanno attraversato Parma a cavallo degli anni ’90 ed inizio 2000. In quell’epoca la città era saldamente nella top ten delle metropoli del mercato, capace di insidiare persino milanesi e Juventus nell’accaparrarsi i migliori talenti europei ed oltre oceano. L’obiettivo della nuova società è chiaramente quello di riportare il Parma Calcio agli antichi fasti, partendo dalla provincia ma guidando con fierezza ed orgoglio anche oltre confine il buon nome del calcio italiano.
Perché non è solo la Serie A che manca al Parma, ma è il Parma a mancare terribilmente alla Serie A.
Partita incredibile con continui capovolgimenti di fronte e finale da thrilling ormai abituale per la squadra crociata. Il Parma vince lo scontro diretto contro il Pordenone e continua a tampinare il Venezia capolista, vincente contro l'Ancona.
Di Luca Gabrielli
Parma, 6 febbraio 2017
Squadra rivoluzionata dai nuovi acquisti
Il mister D'Aversa decide di mettere in campo dal primo minuto i nuovi acquisti Iacoponi e Scaglia come terzini del suo 4-3-3. Davanti all'ormai titolare Frattali si piazzano Lucarelli e Saporetti; cerniera di centrocampo composta da Munari, Scozzarella e Scavone, autore al 10' minuto del goal del momentaneo vantaggio del Parma; tridente d'attacco con Calaiò vertice avanzato, coadiuvato da Baraye e Nocciolini.
Determinazione, qualità e "pazzia" gli ingredienti giusti per la vittoria
Se ci fosse un aggettivo per descrivere la squadra guidata da D'Aversa, sicuramente quello giusto sarebbe "imprevedibile". Non si sa mai cosa aspettarsi dalle prestazioni del Parma che fino al triplice fischio regala sempre emozioni ai propri tifosi. Ieri sera, sotto una pioggia incessante, i crociati non hanno giocato la loro migliore partita e fino agli ultimi cinque minuti sembrava fosse tutto già scritto, con il Pordenone che portava a casa tre punti fondamentali e i crociati che vedevano allontanarsi quasi definitamente la vetta della classifica. E invece accade nel giro di pochi minuti l'impensabile, quelle situazioni che solo il gioco del calcio può regalare. Prima è Gianni Munari all'87' a svettare di testa in area di rigore su un cross di Baraye e riportare sul 2-2 la partita, tra l'entusiasmo dei tifosi ma la partita non finisce qui. Nell'ultimo minuto di recupero Emanuele Calaiò regala una delle sue prodezze con una rovesciata imparabile e fa esplodere il Tardini. Nell'arco di pochi minuti si passa da uno stato di rassegnazione ad attimi di follia collettiva e al fischio finale la panchina crociata impazzisce di gioia e corre ad abbracciare i giocatori in campo.
I crociati hanno ancora una volta strappato la vittoria con le unghie dopo che il Pordenone aveva giocato una buona partita, studiata nei minimi dettagli e sfruttato nel migliore dei modi le azioni create.
D'Aversa ha messo in campo dal primo minuto i nuovi acquisti Iacoponi e Scaglia, giunti negli ultimi giorni oltre ai vari Frattali, Munari e Scozzarella arrivati poche settimane prima e certamente il tasso tecnico della squadra ne ha giovato. Il Parma è ora una squadra con ottimi valori fisici e con una qualità sopra la media che il lavoro dell'allenatore saprà valorizzare ancora di più. La vetta della classifica è sempre lì a tre punti dopo che il Venezia è riuscito nel pomeriggio a rimontare e vincere contro l'Ancona ma con una maggiore concentrazione e soprattutto convinzione nei propri mezzi, i ducali lotteranno fino alla fine per raggiungere la promozione diretta in serie B.
Inaugurato il museo della squadra crociata: articolo e foto
Inaugurato il museo della squadra crociata sotto gli occhi di molti tifosi entusiasti. Le coppe e le maglie dei più grandi campioni che hanno calcato il prato del Tardini, raccolte in questo piccolo gioiello di fianco allo stadio.
di Luca Gabrielli, ph. Francesca Bocchia
Parma, 5 febbraio 2017
Un tuffo nel passato. Un passato a tinte gialloblu e crociate che si può scoprire nel nuovo museo dedicato alla gloriosa storia del Parma Calcio a due passi dallo stadio Tardini. Ieri pomeriggio è stato ufficialmente aperto al pubblico nel nome di Ernesto Ceresini, il più grande presidente della storia crociata, entrato di diritto nei cuori dei tifosi. In questo spazio si può rivivere tutta la storia della società, dalle foto in bianco e nero fino alle esultanze di Asprilla e Zola. In un attimo i tifosi possono tornare indietro con i ricordi e riassaporare le gesta dei loro beniamini, visti giocare dal vivo o sentito parlare da nonni o genitori.
È stato davvero fatto uno sforzo importante per la creazione di questo museo che ricalca per pathos e cura dei dettagli i più importanti musei dedicati a squadre storiche come Barcellona e Juventus. A colpire immediatamente l'occhio sono le innumerevoli coppe vinte a cavallo degli anni '90-2000, racchiuse in una bacheca tutte insieme. In quel decennio il Parma Calcio ha vissuto il massimo splendore della sua storia e si è fatto conoscere in tutto il mondo grazie alle vittorie internazionali. Di quel periodo non poteva di certo mancare la maglia gialloblu del giocatore che forse, più di tutti, è entrato nei cuori della gente. Quell'Hernan Crespo arrivato poco più che ventenne, timido e ancora acerbo e che poi negli anni è diventato l'uomo e il campione che ha stregato tutti con i suoi colpi di tacco e il magico gol contro gli odiati rivali della Juventus.
Una carrellata di maglie che partono da quelle storiche crociate e usurate dal tempo dei primi anni del novecento, fino ad arrivare a quella magica della finale di Coppa delle Coppe a Wembley, la prima coppa internazionale vinta.
Alle pareti foto e descrizioni delle imprese dei giocatori fanno da padrone con la possibilità di visualizzare immagini scaricando l'applicazione creata appositamente per il museo.
Qui dentro si può finalmente assaporare la storia del Parma e di Parma e credere ancora con più entusiasmo al sogno di tornare al più presto in serie A, il campionato che per anni ha visto la squadra ducale trionfare e regalare splendide emozioni ai suoi tifosi.
Guarda qui le foto della presentazione del museo
I crociati vincono uno a zero contro il Santarcangelo grazie alla rete di Felice Evacuo allo scadere del secondo tempo. D'Aversa ha trasformato il carattere della squadra sempre in partita e votata all'attacco.
Parma, 23 Gennaio 2017 -
di Luca Gabrielli
Il Parma inizia il nuovo anno da dove aveva finito il 2016. Gli uomini di D'Aversa continuano a macinare risultati pur non evidenziando un gioco spumeggiante. Ma la vera forza di questa squadra è il carattere del proprio allenatore riflesso negli undici elementi in campo. La capacità di non scoraggiarsi se non si riesce a sbloccare subito la partita e colpire al momento giusto per vincere il match. Questo è il Parma targato D'Aversa che è ormai stabilmente in vetta alla classifica insieme al Venezia e che non accenna ad arrestare la sua corsa.
Si sono visti in campo i nuovi acquisti con Munari vera chicca di questo mercato, proveniente dalla Serie A e lanciato subito titolare. E finalmente si è sbloccato il bomber Felice Evacuo che con un gol di rapina ha regalato tre punti fondamentali alla squadra. Sarà forse la sua ultima partita al Tardini, dato in partenza in attesa di un colpo ad effetto in attacco targato Faggiano.
Prestazione poco brillante ma determinata
Dopo la sosta natalizia durata ventitre giorni, torna in campo il Parma schierato con un 3-5-2 inedito. Il neoacquisto Frattali prende il posto di Zommers tra i pali mentre Giorgino viene arretrato nella linea difensiva affiancato da Canini e Saporetti; sulle fasce Mazzocchi e Nunzella a completare il centrocampo con il neoacquisto Munari, Corapi e Scavone; tandem d'attacco composto da Calaiò ed Evacuo.
Il Santarcangelo si dimostra un avversario tosto e ben organizzato molto difficile da affrontare ed infatti nel primo tempo la gara resta bloccata con ben poche occasioni da gol. I portieri restano inoperosi per tutti i primi quarantacinque minuti con i giocatori ospiti dietro alla linea del pallone pronti a ripartire in contropiede ed un Parma statico e privo di idee.
Il secondo tempo non cambia registro ed il match stenta a decollare. D'Aversa si gioca allora il tutto per tutto per vincere la partita e passa alle tre punte con Guazzo e il nuovo arrivato Scozzarella a prendere il posto di Saporetti e lo spento Corapi. E al 75' la fiammata che regala la vittoria ai crociati: Evacuo sfrutta un cross dalla trequarti e deposita in rete di astuzia. È il colpo del ko che regala al Parma la quinta vittoria consecutiva che gli permette di staresti meno tre punti dalla capolista, il Venezia vittorioso per tre a zero contro la Reggiana.
Diciannove scuole e più di trenta classi si sono contese la più bella vetrina addobbata con i colori crociati del Parma Calcio, durante il periodo natalizio. L'iniziativa Natale in Vetrina Crociata è promossa dall'associazione "I Nostri Borghi", con il patrocinio del Comune di Parma.
Parma, 18 gennaio 2017
Spazio alla creatività dei più piccoli con l'iniziativa, giunta alla 14esima edizione, Natale in Vetrina Crociata. Gli studenti di Parma si sono cimentati nel creare gli allestimenti più originali per le vetrine natalizie a tema squadra di calcio cittadina. 19 scuole e più di trenta classi si sono contese la più bella vetrina addobbata con i colori crociati.
Alla premiazioni, che si sono svolte ieri nella sala aurea della Camera di Commercio di Parma, hanno partecipato il presidente de "I Nostri Borghi" Fabrizio Pallini, il presidente delconsiglio comunale Marco Vagnozzi, che ha sostituito la vicesindaco Nicoletta Paci, Cristina Mazza direttore area organizzativa Ascom, Luca Carra amministratore delegato di Parma Calcio 1913, l'allenatore Roberto D'Aversa ed i giocatori Francesco Corapi e Davide Giorgino, con loro Gabriele Majo dell'ufficio stampa del Parma Calcio 1913.
Le classi premiate da Natale in Vetrina Crociata 2016
La giuria per il voto popolare ha dato il primo premio alla Scuola infanzia Santa Teresa di Ponte Taro per il la vetrina del bar Crocetta, seconda la scuola De La Salle per la vetrina del bar Dietro L'angolo, terzo posto alla scuola Micheli per la vetrina della sanitaria Baialuna.
Il voto della giuria artistica ha visto al primo posto l'Ipsia Levi vetrina Charlot; al secondo Casa e Famiglia con la vetrina di Paola e Gianna ed al terzo posto, a pari merito,: La Bula vetrina Setti; I Girasoli vetrina I Girasoli e l'Ulivi per l'Ottica Reggiani.
Il voto poesia e prosa ha visto al primo posto l'Unitalsi con vetrina Gianfranca Conad; al secondo il San Benedetto associato al poliambulatorio Maria Luigia ed al terzo il Bertolucci associato a Fiaccadori.
Il voto comunità ha premiato Villa Santa Maria – famiglia Mantovani.
I premi speciali sono andati alla scuola San Giuseppe per i più piccini, al Natale Palli per il miglior progetto sostenibile (La Table); all'Anna Frank per la migliore vetrina a tema (Buffetti), al convitto Maria Luigia per la miglior vetrina sul riciclo (Bar Mafalda) ed alla scuola Media di Noceto per la miglior vetrina sul riuso (Il Pianetino).
La manifestazione vede il coinvolgimento inoltre di Ascom Parma, Errea, Gazzetta di Parma e Avis Comunale Parma.
Tutte le foto continuano nella galleria a fondo pagina, ph. Francesca Bocchia
I crociati vincono due a zero a Lumezzane e restano sulla scia delle prime. Per D'Aversa è la terza vittoria consecutiva e con il goal di oggi Alessandro Lucarelli raggiunge uno storico traguardo segnando in A,B,C e D con la stessa maglia.
Parma, 30 dicembre 2016 - di Luca Gabrielli
E sono tre. D'Aversa non ne sbaglia una e seppur con una prestazione al di sotto rispetto alle ultime partite, porta a casa la terza vittoria consecutiva. Una prova davvero di carattere che ultimamente, dopo appunto il cambio di allenatore, il Parma ha dimostrato di avere e che ha raddrizzato un campionato che stava scivolando nella noia e nella delusione. La squadra oggi non è stata sicuramente bella ma ha colpito nei momenti chiave della gara, ad inizio di primo e secondo tempo, decretando anzitempo il vincitore. I crociati tornano a casa con altri tre punti fondamentali e chiudono l'anno con una classifica di tutto rispetto, lì tra le prime a lottare per la promozione diretta. Ora il campionato andrà in pausa per un mesetto dove a far da padrone saranno le trattative di mercato. Faggiano ha già detto che qualche ritocco sarà fatto per raggiungere la tanto agognata B che i tifosi implorano.
Scavone e Lucarelli "azzannano" il Lumezzane al momento giusto
D'Aversa mischia un'altra volta le carte cambiando il modulo di gioco e decide di adottare il più ermetico 4-4-2. Davanti a Zommers la linea difensiva composta da Benassi, Saporetti, Lucarelli e Nunzella; a centrocampo Mazzocchi e Scavone sulle ali con al centro Giorgino e Corapi a dirigere; Baraye-Calaiò l'ormai collaudato tandem offensivo.
Pronti via e al 4' il Parma è già in vantaggio: contropiede fulminante dei crociati con Baraye, lanciato da Calaiò, che serve in mezzo Scavone che insacca alle spalle di Pasotti. Miglior inizio non poteva esserci e invece i crociati si "siedono" e ripresentano quei difetti visti ad inizio campionato. Passaggi imprecisi e pallino del gioco lasciato in mano agli avversari che per fortuna non si rendono pericolosi dalle parti di Zommers, lasciando terminare il primo tempo uno a zero per i crociati.
Inizia la ripresa e i ragazzi di D'Aversa mostrano un cinismo incredibile chiudendo la partita al 64' con la rete di Alessandro Lucarelli: cross su calcio piazzato e il capitano sul secondo palo a concludere di testa in rete. Per lui un altro traguardo storico: con quella di oggi ha infatti segnato in tutte le competizioni nazionali con la stessa maglia dimostrando ancora una volta la caratura del giocatore. Questo goal di fatto spegne le ultime speranze del Lumezzane ed è ancora il Parma, sempre con Lucarelli prima e Guazzo poi, a sfiorare il tris. I crociati concludono l'anno nei migliore dei modi e mettono un altro mattoncino fondamentale per la risalita.
Parma - Modena - I crociati vincono 3-1 contro il Modena con un'altra prestazione cinica e autoritaria. Le altre squadre davanti non sanno più vincere e con un girone di ritorno ancora da giocare, la promozione diretta non è più utopia.
Parma, 24 dicembre 2016
di Luca Gabrielli
E' sicuramente il momento migliore del Parma da inizio stagione, su questo non ci sono dubbi. Nell'arco di cinque giorni i crociati hanno portato a casa sei punti dagli scontri contro Reggiana e Modena riportandosi a ridosso delle prime. Evidentemente l'atmosfera del derby fa bene ai ragazzi allenati da mister D'Aversa che ora si trovano solamente a tre lunghezze dalla capolista Venezia, caduta ieri a sorpresa a Forlì. Una classifica sicuramente inaspettata per i tifosi ma soprattutto una sorpresa per il gioco mostrato nelle ultime gare che dopo l'avvento del nuovo allenatore pare essersi trasformata.
La squadra scende in campo più tranquilla e consapevole dei propri mezzi, superiori alla maggior parte delle squadre del proprio girone. Ogni elemento in campo pare avere ben chiaro il compito affidatogli dall'allenatore e con la testa sgombra, i giocatori con più tecnica, vedi Baraye e Corapi, "rischiano" molte volte la giocata decisiva. La difesa sembra aver ritrovato fiducia e compattezza non subendo più la manovra dell'avversario di turno. Sicuramente molto merito va all'avvento del nuovo allenatore che, a detta anche dei giocatori, ha saputo toccare i tasti giusti soprattutto nella loro testa, dimostrando che nel calcio di oggi gli allenatori sono quasi più fini psicologi invece che tattici. Venerdì prossimo ci sarà la trasferta contro il Lumezzane da vincere dopodiché il campionato andrà in pausa per un mesetto e a far da padrone saranno le trattative di mercato. La società ha già promesso di voler rinforzare la squadra se vorrà alimentare ancora di più la speranza della promozione diretta in serie B.
I crociati chiudono la partita in 45'
D'Aversa dà ancora una volta dimostrazione di essere un allenatore camaleontico e passa al 3-4-3 con Canini, Lucarelli e Saporetti a difendere Zommers; Mazzocchi e Nunzella sulle fasce con Corapi e Giorgino in mezzo a suggerire per l'attacco formato da Nocciolini, Calaiò e il redivivo Baraye.
I ritmi iniziali non sono altissimi ma il Parma sembra scendere in campo con il piglio giusto visto qualche giorno prima a Reggio Emilia. E al 16' è Calaiò a rompere gli equilibri con uno stop magistrale in area ed una mezza girata a gonfiare la rete alle spalle di Manfredini. Dopo solo 2' Nocciolini deve alzare bandiera bianca a causa di un problema alla coscia e al suo posto entra Scavone con il Parma che passa al più coperto 3-5-2. La musica non cambia perché i ducali giocano bene mantenendo il pallino del gioco e al 34' trovano il pareggio con Giorgino che in scivolata insacca su invito dell'onnipresente Calaiò. Per il centrocampista è il secondo gol consecutivo dopo quello contro la Reggiana. Dei brutti pensieri però ritornano nella mente dei tifosi presenti al Tardini quando il Modena pareggia fortunosamente grazie ad un tiro di Glorico, deviato da Canini, che inganna Zommers.
Ma è davvero un altro Parma e al 40' chiude il match con il rigore segnato da Ciccio Corapi per un fallo subito da Baraye.
Il secondo tempo vede i crociati amministrare il doppio vantaggio e il Modena incapace di rendersi pericoloso e restare in dieci uomini per un fallaccio di Bajner ai danni di Calaiò che per fortuna esce dal campo sulle sue gambe, sostituito da Evacuo.
Per il Parma sono altri tre punti in classifica e un balzo importante nei piani alti.
Prestazione maiuscola dei crociati che surclassano la Reggiana sotto tutti i punti di vista: cuore, grinta e tecnica nella serata più importante della stagione. Grande salto in avanti in classifica e Venezia a soli 6 punti.
Parma, 20 dicembre 2016 -
di Luca Gabrielli
La partita perfetta contro gli avversari storici che non si incontravano da venti lunghi anni. Ieri sera il Parma ha dato tutto quello che aveva in un palcoscenico da Serie A, con due tifoserie che per tutti i novanta minuti si sono sfidati a colpi di sfottò. La gara perfetta, preparata da mister D'Aversa nei minimi dettagli e vinta nel primo tempo grazie al micidiale uno-due firmato da Giorgino e Baraye. La partita i crociati l'hanno prima di tutto vinta con la testa, arrivati al Mapei Stadium con la giusta concentrazione, attendendo le mosse dei padroni di casa e colpendo in contropiede al momento giusto per due volte. Prima è Giorgino al 23' a ribattere in rete un colpo di testa perfetto di Calaiò parato dal portiere Perilli e sei minuti più tardi è Baraye con una serpentina culminata con un tiro secco a chiudere la partita alla mezz'ora. Nel secondo tempo il Parma, a parte il miracoloso intervento di Zommers su Cesarini, non ha mai rischiato ma anzi con Corapi su punizione ha colpito anche una traversa. D'Aversa ha saputo dosare alla perfezione le forze fisiche e mentali dei suoi ragazzi e ha battuto il suo collega Colucci anche nella preparazione tattica della gara, stupendo tutti con la scelta di giocare con la difesa a tre e proponendo la coppia inedita Baraye-Calaiò. Tutti i crociati ben oltre alla sufficienza con una nota di merito in più per il senegalese Baraye che oltre allo splendido gol del due a zero, ha saputo aiutare la squadra nei ripiegamenti per tutta la partita e ha dato quegli strappi da grande giocatore utili per far respirare i suoi compagni ed elevare il tasso tecnico della partita.
Meglio di così i tifosi del Parma non potevano sperare e mai potranno dimenticare questa incredibile serata attesa per vent'anni.
Partita che può rappresentare la svolta della stagione
Tre punti d'oro quelli portati a casa da Reggio. Il Parma rosicchia due punti su tutte le squadre sopra di lui e ora si trova a soli sei punti dalla capolista Venezia. Ma ancora più importante può essere l'aspetto psicologico che la vittoria di un derby può dare ai giocatori crociati. La svolta tanto attesa potrebbe essere arrivata in una fredda sera di dicembre contro gli "odiati" cugini reggiani e, aspetto non da meno, il mercato di riparazione è alle porte e c'è da scommetterci che il nuovo ds Faggiano saprà ritoccare la squadra nei punti nevralgici.
Manca davvero pochissimo alla tanto attesa sfida tra "odiati cugini". Dopo vent'anni, si potrà assistere al derby più sentito dell'Emilia tra Reggiana e Parma al Mapei Stadium di Reggio Emilia.
Pubblico delle grandi occasioni con quasi 20000 spettatori previsti sugli spalti ed un esodo di massa di 5000 parmigiani per assistere allo scontro tanto atteso da inizio stagione. Le squadre più o meno si equivalgono anche se in classifica la Reggiana è qualche punto avanti rispetto ai ducali. La vittoria oltre a decretare chi delle due città sarà la dominatrice della regione, avrebbe anche un forte impatto sulle parti alte della classifica visto che le altre squadre in lotta per la promozione hanno tutte pareggiato nelle gare giocate ieri.
Ma stasera c'è da scommetterci che nessuna delle due squadre farà alcun tipo ti calcolo e i ventidue in campo daranno l'anima, spinti dai cori e l'impeto dei tifosi. E allora appuntamento alle 20,45 per il derby dell'Enza, chi perde è perduto...
Di Luca Gabrielli - Foto Francesca Bocchia
Parma Calcio - Compie più di un secolo il club di Viale Partigiani d'Italia. Una storia lunga che ha visto nomi importanti transitare per questa società come allenatori, da Cesare Maldini a Sacchi, da Carlo Ancelotti a Cesare Prandelli e tantissimi campioni calcare il terreno del Tardini.
di Luca Gabrielli
Parma, 19 dicembre 2016
Buon compleanno crociati. In questi giorni frenetici per l'attesissimo derby contro gli "odiati" cugini della Reggiana, la società ducale festeggia i suoi 103 anni dalla nascita. Il Parma Foot Ball Club venne fondato il 16 dicembre 1913 dopo un'assemblea tenutasi in un bar di via Saffi a Parma. Furono due giocatori di allora a ideare la storica divisa bianca con croce nera sul petto che da pochi anni è tornata ad essere indossata dagli attuali calciatori del Parma.
La storia della squadra ducale si può dividere in due parti: la prima, che parte dagli inizi fino ad arrivare alla fine degli anni '80, dove la squadra ha combattuto mille battaglie navigando tra le serie minori e la seconda parte, l'età aurea, con gli storici presidenti Ceresini prima e Tanzi poi che mostrano a Parma cosa vuol dire vincere divertendosi. Il resto è cronaca recente con il crack Parmalat che ha portato il club sull'orlo del fallimento e l'avvento di Ghirardi che invece il fallimento vero e proprio l'ha trasformato in realtà. Oggi la storia sembra ripetersi, con la squadra che lotta tra i campi di Lega Pro con la maglia crociata per una durissima promozione.
Campionissimi che difficilmente rivedremo al Tardini
In questi giorni, proprio in concomitanza dell'anniversario, è stato finalmente inaugurato il Museo del Parma Calcio con foto, maglie e trofei che racchiudono la magica storia di questa società. Guardando questi cimeli è facile fare un tuffo nel passato e ripercorrere alcuni momenti indelebili nella mente dei tifosi crociati.
Perché di gesta tecniche e giocate di campioni il terreno del Tardini ne ha viste a volontà.
Dalle serpentine ubriacanti degli anni'70 di Bruno Mora, alle esultanze indemoniate sotto la curva Nord di Stefano Barbuti fino ad arrivare all'epoca storica del "presidentissimo" Ernesto Ceresini che diede il là a quel Parma vittorioso degli anni '90. Ceresini è stato un papà per quei giocatori che nel maggio del 1990 gli dedicarono la storica promozione nel derby contro la Reggiana (la storia che si ripete) con i gol di Sandro Melli e del "sindaco" Marco Osio.
Da quel Parma fondato su valori sani e veri uomini capeggiati dal mister Nevio Scala, ha inizio l'era Tanzi, il periodo più florido e vittorioso per la società, durato un decennio e che vide fior fiori di campioni vincere Coppa Uefa, Coppa Italia, Coppa delle Coppe (indimenticabile lo stadio di Wembley colorato di gialloblù), Supercoppa Italiana e Supercoppa Europea. Per più di dieci anni il Parma ha sfidato e sconfitto, il più delle volte, squadre come la Juventus, il Milan e l'Inter. I ragazzini che allora andavano a vedere i loro campioni allenarsi in Cittadella mai potranno dimenticare le capriole di quel pazzo di Tino Asprilla, le punizioni millimetriche di Gianfranco Zola, le parate prodigiose di Gigi Buffon, protetto dal muro difensivo formato dal Lilian Thuram e da Fabio Cannavaro. Si potrebbe andare avanti all'infinito ricordando i lanci al centimetro della "Brujita" Veron, le bombe calciate da Enrico Chiesa e mille altri flash di un periodo che ha visto Parma andare sul tetto d'Europa.
Ma uno fra tutti è l'attimo che racchiude 103 anni di storia del Parma Calcio.
E' il 9 gennaio del 2000, gli allora gialloblù sfidano gli eterni rivali della Juventus in un big match delle 13 con in campo i vari Buffon, Cannavaro, Thuram, Crespo da una parte e Zambrotta, Zidane, Del Piero e Inzaghi dall'altra. Ad un quarto d'ora dalla fine gli uomini di Malesani si ritrovano in nove contro undici a causa delle espulsioni di Torrisi e Dino Baggio. La partita sembra volgere al termine con le immancabili polemiche quando da un lancio dalla trequarti di Walem, Crespo si libera con una finta di Ciro Ferrara e infila nell'angolino basso il portiere Van der Saar. Lo stadio Tardini esplode e il match finisce in parità con l'ennesima prova di forza dei gialloblù.
I 103 anni del Parma Calcio si possono racchiudere in questi novanta minuti dove di fronte alla squadra più forte d'Italia, in doppia inferiorità numerica, riesce a trovare la forza e il carattere di una piccola squadra di provincia nata nel lontano 1913 in un piccolo bar di via Saffi.