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Noceto, paese che investe sulla protezione dei cittadini: attivata la polizza assicurativa a tutela di quanti subiscono furti nelle proprie case. la copertura si orienta anche in maniera specifica alla tutela della persona.

Parma, 25 luglio 2016

E' stata attivata in questi giorni dal Comune di Noceto una polizza assicurativa a favore dei cittadini residenti sul territorio comunale, con riferimento a quanti sono vittima di furti nella propria abitazione o di scippi.
La polizza garantisce una duplice assistenza: all'abitazione ed alla persona. prevedendo interventi gratuiti e tempestivi di personale specializzato, entro i limiti previsti dal capitolato che disciplina il contratto, stipulato con una Compagnia specializzata nel ramo dell'assistenza.
Nel caso di danni all'abitazione vengono garantiti gli interventi di ripristino dell'integrità dei luoghi: un fabbro per ripristinare le serrature in caso di scasso, un vetraio, di una guardia giurata, di una collaboratrice domestica per il riordino delle suppellettili e dell'arredo, oltre all'eventuale copertura delle spese di pernottamento in strutture alberghiere.

Ma la copertura si orienta anche in maniera specifica alla tutela della persona, prevedendo l'intervento di un medico, di personale infermieristico e di un fisioterapista, assistenza psicologica, la possibilità di avere pareri sanitari nell'immediatezza dell'evento, la consegna di farmaci a domicilio.
A presentare l'iniziativa è il sindaco Fabio Fecci, cui è in capo anche la delega alla sicurezza.

<< I fenomeni dei furti nelle abitazioni sono un fenomeno ormai tristemente diffuso e anche il nostro territorio non ne è immune, anche se proprio in occasione dell'incontro del Comitato per l'Ordine Pubblico e la Sicurezza, avvenuto martedì scorso alla presenza del Prefetto di Parma presso la sua sede - al quale ero presente - è stato reso noto che a Noceto nel primo semestre 2016 i furti hanno avuto una flessione di circa il 30 per cento rispetto a quello del 2015. L'idea di tornare ad attivare questa copertura assicurativa a favore della cittadinanza , che già avevo garantito dal 2007 in avanti e che era stata successivamente sospesa dal 2011, nasce dalla volontà di supportare per quanto possibile i nostri cittadini che subiscono questo tipo di reati, particolarmente odiosi proprio perché violano il nostro domicilio - che tutti consideriamo in un certo senso un'estensione di noi stessi - e la nostra privacy, minano la sicurezza personale e si configurano come veri e propri atti di violenza alla persona., portando danni a livello psicologico difficilmente quantificabili. Le istituzioni devono necessariamente farsi carico di queste problematiche e fare sentire la propria vicinanza ai cittadini. La polizza non ha carattere risarcitorio ma assistenziale e garantisce, nei limiti delle somme garantite, una serie di tutele che riteniamo possano essere di aiuto a chi è vittima di questi reati. Verrà distribuito a breve alla cittadinanza un vademecum nel quale vengono riepilogate dettagliatamente garanzie e massimali e verrà spiegato come agire nel caso ve ne fosse necessità. In occasione dell'incontro del Comitato per l'Ordine Pubblico e la Sicurezza di martedì scorso, inoltre, è stato fatto il punto sullo stato di attuazione del Patto per la Sicurezza, che ho siglato con il Prefetto Giuseppe Forlani il 26 aprile scorso, nel quale sono state definite le linee programmatiche in materia di politiche per la sicurezza a Noceto, fra cui l'estensione dei sistemi di videosorveglianza, i dibattiti tematici con la cittadinanza, la sorveglianza notturna del territorio ad opera della Polizia Municipale, la polizza di questa polizza assicurativa e l'attivazione del "controllo di vicinato". Il monitoraggio semestrale ha evidenziato l'attuazione nella quasi totalità delle iniziative previste nel Patto, a dimostrazione della priorità che a Noceto viene data alle politiche per la sicurezza dei cittadini .La diminuzione dei reati di tipo predatorio a Noceto evidenziata in sede di monitoraggio del Patto, evidenzia l'efficacia delle iniziative messe in campo nel nostro paese in questi due anni, anche se certamente per un autentico contrasto al fenomeno occorrono azioni di ben più ampia portata: occorre intervenire radicalmente sul sistema della giustizia in termini di certezza della pena e di rapidità nella sua comminazione, appello che più volte ho fatto giungere fino alle più alte sedi governative.>>

Per informazioni sarà possibile rivolgersi all'Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune di Noceto (0521/622130) e in caso si restasse vittime di furti o scippi si può fin da ora contattare tempestivamente il numero 800 212480, attivo 24h su 24 per 365 giorni all'anno.
Il capitolato in cui viene spiegato quali sono le garanzie, come agiscono ed i limiti di indennizzo è visionabile sul sito del Comune di Noceto www.comune.noceto.pr.it

(Fonte: ufficio stampa Comune di Noceto)

Venerdì, 10 Giugno 2016 14:41

Parma, furto con scasso in via Spezia

Spaccata in via Spezia, al bar "Sound Cafè". Vetrine rotte e registratore di cassa rubato. Volanti della Questura di Parma, sono intervenuti per segnalazione di furto avvenuto nella nottata.

Parma, 10 giugno 2016

Nella mattinata odierna, gli operatori della Sq. Volanti della Questura di Parma, sono intervenuti in Via Spezia presso il Bar "Sound Cafe" per segnalazione di furto avvenuto nella nottata.
Gli agenti intervenuti appuravano che nel corso della nottata, ignoti dopo aver infranto la vetrina del bar, utilizzando un blocco di cemento, rubavano il registratore di cassa e successivamente si davano alla fuga. Sul posto è intervenuta una Sq. della Polizia Scientifica. Sono in corso le indagini per individuare i responsabili. AK

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Rapina ieri notte in un appartamento in via Rasori, mentre stava dormendo. Vittima di minacce e di furto una donna che si è trovata faccia a faccia con i due rapinatori. 

Parma, 10 giugno 2016

Si è svegliata di soprassalto, ieri notte, e si è accorta di essere stata sequestrata da due rapinatori.
Dovevano averla pedinata da tempo, tanto da sapere che la signora aveva in casa una cassaforte e che ieri sera era da sola.
Il momento giusto, per i due malintenzionati, è stato proprio la scorsa notte, verso le 23, quando la vittima stava già dormendo.
Svegliata da un forte rumore, si è accorta che nella sua stanza da letto si era intrufolato un uomo, probabilmente dell'Est Europa, che la minacciava di consegnare tutti gli averi e di aprire la cassaforte dove erano custoditi i gioielli. La donna, dopo aver dato al rapinatore alcuni effetti di valore, si è resa conto della presenza di un altro uomo che nel frattempo rovistava nell'appartamento.
I due, dopo aver minacciato nuovamente la vittima, intimandole di mantenersi calma, sono usciti tranquillamente dalla porta principale di casa e si sono dileguati. La vittima ha poi chiamato il 113 raccontando quanto accaduto ed attivando quindi l'intervento della Volante, anche se, per ora, senza risultato.
AK

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La Questura di Parma cerca i legittimi proprietari di due biciclette sequestrate martedì in Viale Vittoria. Gli eventuali proprietari possono presentandosi presso l'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico.

Parma, 9 giugno 2016

Presso gli uffici della Questura di Parma sono conservate - tra le altre - due biciclette di probabile provenienza furtiva, sequestrate il 7/6/2016 in Viale Vittoria a seguito di una rissa tra cittadini extracomunitari.
Gli eventuali proprietari potranno chiederne la restituzione presentandosi presso l'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico muniti della relativa denuncia.

9916 A bici sequestrata

 

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In via Carducci le urla di una ragazza che ha chiesto disperatamente aiuto hanno richiamato l'attenzione di un carabiniere e di un ragazzo che hanno inseguito il ladro.

Parma, 23 maggio 2016 

Ad attirare l'attenzione di un carabiniere e di un passante sono state le urla di una ragazza che ha chiesto disperatamente aiuto.
Sabato scorso, in via Carducci, la ventenne stava rientrando a casa quando un ciclista le ha strappato di mano il cellulare. La derubata, spaventata, ha gridato, attirando l'attenzione di un carabiniere e di un ragazzo che hanno inseguito il ladro. Dopo pochi metri quest'ultimo è stato fermato e ha opposto resistenza con tutte le sue forze, scagliandosi contro i due inseguitori. Non solo: ha preso a morsi il militare e il passante provocando loro lesioni sulle mani, reputate guaribili in almeno sei giorni.
Lo scippatore, un 46enne tunisino con precedenti specifici, è stato poi perquisito e trovato in possesso di 13 grammi di hashish che nascondeva dentro i calzini.

A.K.

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I Carabinieri del Nucleo Investigativo hanno eseguito cinque arresti per furti in ditte e cantieri della provincia di Parma. La banda era veloce e organizzata nel rubare enormi quantitativi di carburante e per poi smerciarli. Ecco come operava....

di Alexa Kuhne

Parma, 20 maggio 2016

"Dobbiamo lavorare stasera". Una frase detta al telefono era il segnale che un nuovo colpo doveva andare in porto nel giro di poche.
E infatti i cinque arrestati nel corso dell' "Operazione Attila" riuscivano velocemente a fare man bassa non solo di carburante, ma anche di qualsiasi strumento potesse essere loro utile per 'lavorare', come i due automezzi - dei quali uno per consegnare i giornali, sottratto in pochissimi minuti - svariati attrezzi, una pistola a salve, alcuni proiettili veri.

I fermati sono accusati di aver commesso 13 furti durante i quali hanno asportato circa 8.350 litri di carburante.
Tutto avveniva in pochi minuti, durante la notte, grazie a un ingranaggio perfetto che era stato messo a punto in anni di attività illecita. I militari dell'Arma hanno anche sequestrato un Jammer, un disturbatore di frequenze molto potente, che consentiva ai ladri di creare una bolla di sicurezza all'interno della quale non funzionano, anche per un centinaio di metri, i sistemi elettronici, compresi i cellulari.

operazione attila jammer

I componenti della banda sono rumeni e moldavi, domiciliati a Parma e con qualche precedente per furto. Tutti esperti, ladri seriali che colpivano ditte e cantieri di Parma. Con i cinque arrestati sono stati denunciati a piede libero, per ricettazione, gli acquirenti, quasi tutti abituali, che si rifornivano di benzina e gasolio a prezzi molto agevolati.
L'indagine è stata lunga e laboriosa ed è una 'costola' dell'operazione "Centauro", quella che ha fatto finire in manette i ladri di moto e di bici che venivano smerciate nei paesi dell'Est.

Parte dal 2013 e, dopo una costante attività di appostamenti e intercettazioni, ha permesso di catturare i giovani – tutti intorno alla trentina – specializzati nel furto di decine di taniche di carburante alla volta. I fusti venivano poi caricati su mezzi e rivenduti quasi subito a ricettatori italiani e moldavi. Una ventina di minuti per agire, per far sparire la merce e per scomparire.
Nel corso di questi anni i carabinieri hanno seguito le tracce dell'attività della banda che razziava le aziende sparse in tutta la provincia. Gli arrestati, pur di impossessarsi rapidamente del carburante o degli attrezzi individuati durante i sopralluoghi diurni, non si facevano certamente scrupoli nel danneggiare tutto quello che trovavano. Da qui il nome dato all'operazione...

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Nella nottata di ieri 21/4/2016 alle ore 1.45 circa una Volante dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ha rinvenuto e sequestrato una bicicletta mountain bike probabile oggetto di furto commesso poco prima. La bicicletta veniva spinta a mano lungo Via XXII Luglio da un uomo, che si è dato alla fuga abbandonando in terra la bici in questione.

La Questura chiede la massima diffusione tra la cittadinanza al fine di risalire al legittimo proprietario, che potrà chiederne la restituzione presentandosi presso l'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico Tel. 0521/219546.

Parma, 22 aprile 2016

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Il ragazzo ha rubato il portafogli lasciato incustodito negli zaini: identificato per H.R., minorenne, di 15 anni, di origine marocchina, già pregiudicato per analoghi reati.

Parma, 1 aprile 2016

Ieri, alle ore 13.50 circa, una Volante della Polizia di Stato allertata tramite 113 è intervenuta nei Giardini di San Paolo presso la biblioteca "Guanda" perché dei ragazzi avevano da poco subito il furto dei portafogli.
Una coppia di ragazzi allontanati dalle loro postazioni alcuni minuti, avevano trovato spariti i loro portafogli, lasciati incustoditi negli zaini.
Fondamentale la testimonianza di una ragazza che aveva visto poco prima un giovane con pelle olivastra bussare insistentemente alla porta d'emergenza della biblioteca e poi dirigendosi verso l'ala della biblioteca in cui si era compiuto il furto, per poi uscire di fretta nei giardini.

Raccolte le testimonianze e dato il brevissimo tempo trascorso dal momento del furto, la Volante ha effettuato una ricognizione all'interno dei Giardini di San Paolo, notando un ragazzo che, alla vista degli agenti, ha iniziato ad allontanarsi velocemente dal parco.

Immediatamente fermato, il giovane ha mostrato subito insofferenza al controllo, con fare arrogante e sprezzante, inizialmente ha ammesso di essere entrato nella biblioteca ma solo per leggere dei libri, ma, incalzato dalle domande, alla fine ha ammesso di aver commesso il furto insieme ad un (fantomatico) suo amico, ha condotto gli agenti vicino ad una centralina elettrica dove aveva nascosto il portafogli, permettendone il ritrovamento e quindi la restituzione alla legittima proprietaria.

Il ragazzo fermato è stato riconosciuto dagli studenti presenti come il giovane che era stato visto introdursi all'interno della biblioteca.
Condotto in Questura, pur continuando con la sua condotta arrogante, è stato identificato per H.R., minorenne, di 15 anni, di origine marocchina residente in provincia, già pregiudicato per analoghi reati: al termine degli accertamenti sulla sua identità, è stato indagato in stato di libertà per il reato di furto aggravato ed affidato ai familiari.

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Carabinieri Roccabianca: scattano le manette per tre giovani per furto in danno di strutture pubbliche e ricettazione. Un'indagine partita poco prima di Natale, quando municipio e scuola di Roccabianca erano stati devastati durante la notte.

Di Alexa Kuhne

Fidenza, 15 marzo 2016

Un'indagine lunga qualche mese, partita poco prima di Natale, quando municipio e scuola di Roccabianca erano stati devastati durante la notte.
Ieri i carabinieri hanno potuto arrestare tre giovani italiani, residenti a Casalmaggiore, in provincia di Cremona, che erano soliti venire in trasferta nel parmense a scopo di furto.
Sono stati ritenuti responsabili, in concorso tra loro, dei reati di tentato furto, furto aggravato e ricettazione.
L'indagine è iniziata lo scorso 9 dicembre a seguito dell'intervento dei militari della locale stazione dei carabinieri presso il municipio di Roccabianca e l'attigua scuola media per il dei furti e danneggiamenti commessi nelle due strutture.
La banda di malviventi aveva preso di mira la cassaforte dell'ufficio anagrafe. Dopo aver distrutto scrivanie e suppellettili nelle stanze del piano terra e del primo piano, ha trovato l'armadio blindato e ha tentato l'apertura con un flessibile, non riuscendovi.
I tre malviventi non soddisfatti del tentativo andato a male si sono spostati nell'attigua scuola media, devastandola. Hanno svuotato un estintore sul pavimento di un corridoio, danneggiato un distributore di bevande per asportarne il denaro contenuto.
Per identificare la banda è stata fondamentale la collaborazione della polizia municipale e della popolazione locale: sin da subito è stato possibile individuare l'auto, una fiat Punto, su cui viaggiavano i tre soggetti mentre le testimonianze raccolte, incrociate con le immagini delle telecamere dell'Unione Terre Verdiane e di altri privati, hanno permesso di risalire al numero di targa del veicolo e di cristallizzare le fattezze e gli indumenti degli autori dei fatti.
I successivi accertamenti hanno anche permesso di scoprire che i tre hanno prelevato da un bancomat di quel centro 600 euro utilizzando una carta rubata poche ore prima presso il municipio di San Martino del Lago, nel Cremonese.
I tre giovani di 30, 20 e 22 anni, erano già gravati da numerosi precedenti specifici per furti commessi in danno di abitazioni ed aziende.
Due di loro erano anche stati arrestati di recente, in flagranza di reato, dai carabinieri di Colorno poiché, sempre di notte, avevano commesso un furto all'interno di un centro di assistenza di persone con disabilità nel comune di Sorbolo.
Le ordinanze sono state eseguite dai militari della Compagnia di Fidenza con il supporto del personale della Compagnia di Casalmaggiore. Dopo le formalità di rito i tre arrestati sono stati tradotti presso le rispettive abitazioni ai domiciliari in attesa dell'interrogatorio di garanzia.

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Due giovani moldavi tentano un furto in un'officina ma vengono inchiodati dalla loro tentata fuga e dagli abiti sporchi di fango. A segnalare ai carabinieri rumori sospetti provenienti dall'interno di un magazzino è stato un abitante di via Langhirano.

Di A.K.

Parma, 11 marzo 2016

Sono stati presi con le mani nel sacco un ragazzo e una ragazza moldava che ieri notte hanno tentato un furto in un'officina.
A segnalare ai carabinieri rumori sospetti provenienti dall'interno di un magazzino è stato un abitante di via Langhirano.
Giunti sul posto i militari hanno iniziato ad ispezionare la zona, sia esternamente che internamente, in cerca dei malviventi che effettivamente stavano tentando la fuga da un'officina attigua al condominio dirigendosi, a piedi, nel campo dal quale si può accedere in tangenziale.
Costatata la fuga i militari, unitamente ad un equipaggio della Polizia di Stato intervenuto in ausilio, hanno allargato progressivamente la zona delle ricerche individuando, dopo circa 10 minuti, alla rotonda di via Langhirano, una Mercedes classe E con a bordo due giovani le cui sembianze corrispondevano a quelle dei due soggetti precedentemente scappati. Il conducente della Mercedes è fuggito in tangenziale ma la sua corsa è durata poco perché è stato fermato dalle due pattuglie all'altezza del distributore di benzina "Lev".
Il giovane è stato identificato come un 21enne di origine moldava. Sul sedile posteriore era nascosta una 28enne della stessa nazionalità.
I due, vestiti con abiti e giubbini scuri, avevano sia le scarpe che gli indumenti bagnati e sporchi di fango, a riprova del loro coinvolgimento nel tentativo di furto.
Il sopralluogo presso l'officina ha invece permesso di verificare che i sospettati erano già riusciti rompere la rete metallica di recinzione e a scardinare le porte posteriori del capannone senza riuscire tuttavia ad impossessarsi di nulla poiché disturbati dall'arrivo delle forze dell'ordine.
I due moldavi sono stati denunciati in stato di libertà per tentato furto. 

 

Pubblicato in Cronaca Parma
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