I neroverdi battono l'Inter e centrano un sesto posto storico. Per essere certi di disputare il preliminare di Europa League, Magnanelli e compagni dovranno attendere la finale di Coppa Italia tra Milan e Juventus.
di Andrea Melli -
Sette giorni d'Europa, aspettando un regalo da chi, tanti anni fa, diede inizio alla straordinaria cavalcata verso la Serie A. Il Sassuolo fa il suo, blinda il sesto posto che solamente in caso di vittoria della Juventus nella finale di Coppa Italia vorrebbe dire Europa League e lo fa battendo un'Inter (3-1) che non aveva più nulla da chiedere al campionato. La ciliegina sulla torta può metterla Max Allegri, l'uomo che nel 2008 portò i neroverdi alla storica promozione in B: capitan Magnanelli, che oggi sorride nonostante lo svarione che ha provocato l'unico gol nerazzurro di serata, era già uno degli elementi cardine di una formazione che ha vissuto un'ascesa strabiliante in questi anni. Signore e signori, la storia è nuovamente qui. A decidere la gara del "Mapei Stadium" una doppietta di Matteo Politano, oltre alla rete di Lorenzo Pellegrini, la terza stagionale del centrocampista scuola Roma. Inutile il gol di Rodrigo Palacio, che sul 2-0 aveva riaperto il match. E adesso, tutti sulla poltrona sabato sera in attesa di capire se sarà Europa League: tutti, fa strano dirlo, a tifare Juventus contro un Milan andato ko anche stasera per mano della Roma.
SASSUOLO-INTER 3-1
MARCATORI: Politano (S) al 6′, Pellegrini (S) al 26′, Palacio (I) al 31′, Politano (S) al 39′ p.t.
SASSUOLO (4-3-3): Consigli; Gazzola, Cannavaro, Acerbi, Peluso; Pellegrini (dal 29′ s.t. Missiroli), Magnanelli, Duncan; Politano (dal 35′ s.t. Biondini), Defrel (dal 6′ s.t. Falcinelli), Sansone. (Pomini, Pegolo, Longhi, Antei, , Trotta). All. Di Francesco
INTER (4-3-3): Carrizo (dal 27′ s.t. Radu); D'Ambrosio, Murillo, Juan Jesus, Telles; Brozovic, Felipe Melo, Kondogbia (dal 25′ s.t. Nagatomo); Palacio (dal 36′ s.t. Della Giovanna), Jovetic, Eder. (Biabiany, Santon, Gnoukouri, Miangue, Bonetto, Baldini, Gyamfi, Manaj, Correia). All. Mancini
ARBITRO: Gervasoni di Mantova
NOTE: espulso Murillo (I) al 14′ s.t. per doppia ammonizione. Ammoniti: Telles (I), Magnanelli (S), Brozovic (I), Murillo (I), Juan (I), Duncan (S), Cannavaro (S).
Clamorosa sconfitta del Parma che perde 2-1 la prima partita del girone eliminatorio per lo Scudetto di Serie D. Si tratta della prima sconfitta stagionale dopo una partita nervosa giocata al di sotto delle proprie potenzialità.
Parma, 15 maggio 2016 - di Luca Gabrielli
Si era detto che l'importante era non perdere la gara d'esordio del girone 2 della Poule Scudetto e puntualmente è arrivata la sconfitta, dopo un intero campionato in cui non si era mai verificata. Nello stadio Buitoni di Sansepolcro (campo neutro) gli umbri si sono imposti per 2-1 con i gol di Ferretti e Crocetti. Inutile il gol del pareggio-illusione del Parma di Simonetti ad inizio ripresa che aveva fatto sperare in un differente epilogo della partita.
I crociati hanno approcciato la gara senza la consueta concentrazione e grinta e piano piano hanno lasciato il campo ai padroni di casa. Ora la qualificazione è molto difficile ed il Parma tornerà in campo tra due settimane al Tardini contro la Sambenedettese senza il mister Apolloni che si è fatto espellere per proteste nel finale di partita.
Parma punito nei minuti finali del primo tempo
Apolloni torna all'antico con il 4-3-1-2 che tante soddisfazioni ha portato in campionato. Zommers in porta, Rodriguez, Miglietta e Simonetti a centrocampo, Corapi trequartista alle spalle della coppia Baraye-Melandri.
Il Gubbio invece propone un 4-3-3 molto offensivo.
Ad inizio gara i crociati sembrano avere il pallino del gioco e sfiorano al 7' il vantaggio con Simonetti che penetra in area e calcia di sinistro ma il portiere Volpe compie una gran parata. Al 10' ed al 15' prima Baraye, servito da Melandri e poi Miglietta, impensieriscono di nuovo i padroni di casa ma non trovano la dovuta concretezza. Il Gubbio fa male sulle fasce ed al 42' trovano il goal che sblocca la partita: svarione difensivo del Parma, Crocetti dalla sinistra serve al centro Ferretti il quale trafigge Zommers con un velenoso diagonale. Uno a zero che gela il Parma e si va negli spogliatoi.
Il passaggio del turno ora è una "mission impossible"
Nel l'intervallo l'allenatore del Parma sostituisce un impalpabile Baraye con Guazzo ed al primo minuto della ripresa Simonetti regala il pareggio con uno splendido destro a girare. Il vento della partita sembra essere cambiato ma al 50' la doccia fredda che chiude la gara: Crocetti vince un rimpallo all'interno dell'area e si presenta a tu per tu con Zommers, destro secco e gol. I crociati provano subito a reagire al 60' con Simonetti che però colpisce la traversa con un bellissimo tiro al volo. Il Gubbio si difende con ordine e lascia pochi spazi agli ospiti senza rischiare più di tanto. Apolloni si gioca a venti minuti dalla fine la carta Longobardi passando ad un' ultra offensivo 4-2-4 ma la partita non regala altre emozioni. C'è tempo solo per l'espulsione del mister crociato che protesta vivacemente per un angolo non concesso.
La partita termina con la prima sconfitta del Parma che ora dovrà davvero fare un'impresa per passare il turno. Di sicuro dovrà battere la Sambenedettese con più gol di scarto e sperare in un ripescaggio.
Il Tabellino
GUBBIO – PARMA 2-1
Marcatori: pt 42′ Ferretti; st 2′ Simonetti, 5′ Crocetti.
GUBBIO (4-3-3): Volpe; Kalombo (40′ st Sciamanna), Marini, Di Maio, Degrassi; Conti, Romano, Croce (38′ st Bouhali); Ferri Marini (37′ st Bartoccini), Crocetti, Ferretti.
A disp. Monti, Proietti, Petti, Fumanti, Tibolla, Zuppardo. All. Magi.
PARMA (4-2-3-1): Zommers; Messina, Cacioli, Lucarelli, Ricci; Rodriguez (12′ st Mazzocchi), Miglietta, Simonetti (26′ st Longobardi); Corapi; Melandri, Baraye (1′ st Guazzo).
A disp. Fall, Adorni, Mulas, Dodi, Saporetti, Sereni. All. Apolloni
Arbitro: Berger di Pinerolo
Espulso Apolloni al 41′ st per proteste. Ammoniti Cacioli, Simonetti, Corapi, Croce, Bohuali.
I biancorossi devono vincere alla "Dacia Arena", sperando che il Palermo non abbia la meglio di un Hellas Verona già retrocesso.
di Andrea Melli - "Le polemiche sul paracadute? Nello spogliatoio non ne abbiamo mai parlato, si è già espresso molto chiaramente il presidente. Noi ci siamo allenati bene e abbiamo pensato solo a quello". Mette subito in chiaro il suo pensiero Fabrizio Castori. Rivolto soltanto sul campo e non sulle voci extra.
Piuttosto, il tecnico biancorosso si concentra sul momento della sua squadra. "La squadra è in gran forma, anche se ci sono defezioni per squalifiche e qualche acciacco, ma non ho mai pianto le assenze e non lo faremo nemmeno questa volta perché le assenze fanno parte del calcio. Anche domenica scorsa la squadra ha dimostrato di avere gamba e corsa e sono convinto che domani faremo una grande partita", spiega Castori che invece non vuol sentire parlare di futuro. "Al futuro adesso non ci penso, il tempo della letteratura non è ancora arrivato e adesso ho in testa solo la partita di domani sera. E' l'unica cosa che conta, poi ci sarà tempo per fare considerazioni, bilanci e parlare anche del futuro".
Quindi, l'inevitabile domanda sul momento psicologico di Jerry Mbakogu. "Mbakogu? Ero già stato chiaro domenica dopo la partita con la Lazio, gli ho trasmesso fiducia anche in settimana perché adesso conta solo la partita di Udine dove so che il Carpi non tradirà". E spera poi, che a tradire il Carpi, non ci sia Totò Di Natale, all'ultima gara della sua gloriosa carriera.
"Di Natale? E' un grande campione, per lui sarà sicuramente un momento emozionante ma per noi, con tutto il rispetto per un giocatore che stimo molto, dobbiamo pensare solo a farlo stare il più lontano possibile dalla nostra porta. Poi a fine partita ci complimenteremo con lui per la sua straordinaria carriera".
In esclusiva la Video Intervista con LUIGI APOLLONI - mister del Parma Calcio 1913 - una chiacchierata confidenziale a fronte di un anno straordinario. Anche questa è "eccellenza italiana".
- Montaggio e Riprese by Luca Mancini
- Produzione by LELUKE SPACE
I crociati chiudono il campionato con il record di imbattibilità in Italia: 94 punti, 28 vittorie, 10 pareggi e 0 sconfitte. Di Corapi e Lauria le ultime reti stagionali. Ora testa allo Scudetto ed al titolo di Campioni d'Italia di Serie D, con un occhio al mercato.
Parma, 9 maggio 2016 - di Luca Gabrielli
Non poteva finire che con un'altra, ennesima, vittoria la stagione dei record della truppa guidata da Apolloni. Contro la Sammaurese arriva un due a zero esterno firmato Corapi al 23' del primo tempo e Lauria al 65' della ripresa.
Un anno pieno di soddisfazioni e rivincite per il Parma che dall'inferno del calcio dilettantistico, si riaffaccia di prepotenza nel panorama professionistico e si candida come protagonista del prossimo campionato di Lega Pro.
Le zero sconfitte in trentotto giornate rappresentano perfettamente il cammino intrapreso da questa dirigenza che meno di un anno fa ha iniziato un progetto definito da molti irrealizzabile in Italia. Rifondare dal nulla il Parma Calcio e riportarlo nel calcio che conta nel minor tempo possibile. Guidato da uomini simbolo del passato come il presidente Nevio Scala e i suoi fidati scudieri degli anni '90 Lorenzo Minotti, Fausto Pizzi e Luigi Apolloni, fin da subito la mission della società è stata una sola: riportare entusiasmo tra i tifosi con un calcio pulito e fondato sui giovani. Valori in controtendenza con il football italiano degli ultimi anni. E bene, missione compiuta. I tifosi fin da subito hanno accompagnato la squadra verso la promozione, dalla prima all'ultima giornata, incitandoli al Tardini ma soprattutto nelle trasferte dove hanno sempre partecipato in massa.
Ora l'obiettivo è diventare Campioni d'Italia di Serie D ma già da qualche settimana gli uomini mercato si stanno muovendo nell'ombra per garantire una squadra da vertice. La salita ambiziosa in Serie B è già iniziata.
Il cinismo crociato regala un'ultima emozione
Per la trasferta a San Mauro Pascoli, il mister Apolloni lascia spazio a centrocampo a Rodriguez, centrocampista di qualità che però ha avuto poco spazio nella stagione. Davanti il capocannoniere della squadra Baraye, al centro di chiacchiere di mercato negli ultimi giorni, con Lauria, Corapi e Melandri a supporto. I primi 20 minuti non regalano emozioni, poi Corapi dà la svolta alla gara. Approfittando dell'uscita incerta del portiere della Sammaurese, il centrocampista ducale segna un gran gol dalla distanza al 23'. Per lui è l'undicesima rete stagionale giocata ad altissimi livelli. Poi ci prova anche capitan Lucarelli, ma la difesa romagnola si salva. La Sammaurese prova a rispondere con Gaiani nel minuti finali, ma Zommers si dimostra come sempre attento e puntuale negli interventi.
Si va all'intervallo con il vantaggio crociata con il minimo sforzo, applicato ad un cinismo da grande squadra.
La ripresa si riapre a ritmi blandi e succede ben poco.
Il palo di Melandri è una fiammata, preludio al raddoppio che arriva puntuale al 65' con Fabio Lauria. Partita chiusa e tutti a casa con il tanto agognato record di imbattibilità.
Il Tabellino
SAMMAURESE – PARMA 0-2
Marcatori: pt 23′ Corapi; st 21′ Lauria
SAMMAURESE (4-3-3): Stella; Pesaresi, Rosini, Sampò, Tartabini; Gaiani, Scarponi, Giulianelli (38′ st Bertozzi); Bonandi (49′ st Dellapasqua), Pieri, Simoncelli (33′ st Traini).
A disposizione: Hysa, Ferrari, Rondinelli, Bassani, Gobbi, Ahmetovic, Dellapasqua. All. Protti
PARMA (4-2-3-1): Zommers; Messina (43′ st Adorni), Cacioli, Lucarelli, Ricci; Rodriguez (33′ st Simonetti), Miglietta; Melandri, Corapi, Lauria (22′ st Longobardi); Baraye.
A disposizione: Fall, Agrifogli, Mulas, Ricci, Guazzo, Mazzocchi, Sereni. All. Apolloni
Arbitro: Maggio di Lodi
Ammoniti Miglietta, Rodriguez, Ricci.
Mentre i festeggiamenti per la promozione in Lega Pro continuano, la dirigenza lavora nell'ombra per regalare ad Apolloni una squadra attrezzata per salire nuovamente di categoria. Nomi altisonanti per un attacco da doppia cifra.
di Luca Gabrielli
Parma, 3 maggio 2016
Quale sarà il bomber che guiderà il Parma alla conquista della Serie B? Sono ufficialmente iniziati i casting ed i primi nomi fatti stanno facendo già sognare i tifosi crociati.
Si va da quello più affascinante, il cavallo di ritorno Alberto Gilardino, all'"emigrato" nella Championship inglese, Mirco Antenucci, fino ad arrivare al bomber navigato Daniele Cacia. Uno di questi nomi probabilmente farà parte della prossima rosa ducale. Vediamo in breve le caratteristiche e le possibilità di vederli calcare il Tardini.
Il romantico ritorno del "Gila"
Sono già passati 14 anni da quando Cesare Prandelli volle nel suo Parma, nell'estate del 2002, un giovanissimo attaccante di belle speranze di cui si parlava come del "nuovo Inzaghi". Ed effettivamente per movenze e caratteristiche è stato forse l'attaccante che più di tutti si è avvicinato al rapace piacentino. Partito in seconda fila, dietro il duo tutto forza e fantasia Mutu-Adriano, Alberto Gilardino riesce comunque ad inanellare nella prima stagione ben 24 presenze, condite da 4 goal in campionato ed uno in Coppa Italia.
L'anno successivo la consacrazione del futuro Campione del Mondo 2006. Diventato il fulcro del gioco della squadra di Prandelli, realizza 23 reti in 34 presenze e si posiziona alle spalle di Shevchenko nel trono dei cannonieri.
Nella stagione seguente si conferma agli stessi livelli e ne segna ancora 23 ma è ancora vice capocannoniere, stavolta alle spalle di Cristiano Lucarelli. Ma l'addio (o l'arrivederci, chissà...) lo dà nell'epico spareggio contro il Bologna con un goal di tibia che manda in estasi i tifosi gialloblu accorsi al Dall'Ara e permette al Parma di restare in Serie A.
Questa è la storia passata del Gila in terra ducale. Ora le voci che si susseguono negli ultimi giorni, lo vedono di nuovo vicino al Tardini. Che sia realtà o fantasia ancora non è possibile saperlo. Di certo c'è stato un contatto tra la dirigenza e l'entourage del calciatore per sondare una prima disponibilità. Il giocatore è rimasto molto attaccato alla città ed ai suoi tifosi ma molte, forse troppe combinazioni, dovrebbero inanellarsi. Innanzitutto il bomber di Biella dovrebbe decurtarsi e di molto il proprio stipendio e spalmarlo magari in più anni. In secondo luogo dovrebbe scendere non di una bensì di due categorie. Cosa non da poco visto che l'ormai 34enne è a sole dieci reti dallo storico traguardo dei 200 goal in Serie A.
È una vera e propria mission impossible ma sognare non costa nulla. Se ne saprà sicuramente di più nelle prossime settimane.
Cacia, l'attaccante giusto per tutte le categorie
L'altro nome uscito negli ultimi giorni è quello di Daniele Cacia, attaccante dell'Ascoli, classe 1983. Prima punta e dotato di una buona tecnica di base, viene ceduto la stagione scorsa dal Bologna alla squadra marchigiana e mette a segno ben 17 reti. È il classico attaccante che durante la carriera si è fatto le ossa in tutte le categorie, non ai livelli di Alberto Gilardino ma che sicuramente farebbe le fortune di una squadra di vertice di Lega Pro.
Nella stagione 2012-2013 è stato capocannoniere di Serie B con 24 reti con la maglia dell'Hellas Verona ed è ancora molto integro fisicamente. Sarebbe sicuramente un'ottima opzione per il Parma ma, piccolo ostacolo in più, ha ancora un anno di contratto con l'Ascoli e prima di tutto si dovrebbe discutere con la squadra marchigiana.
Antenucci, bomber sgusciante del Leeds
L'ultimo attaccante nelle mire di Minotti & Co è Mirco Antenucci, 31enne seconda punta di Termoli. Le sue caratteristiche sono molto differenti da quelle dei due sopracitati ma i contributi in zona goal non si discostano di molto. Attaccante tecnico, veloce e abile nell'uno contro uno, predilige giocare al fianco di un bomber di peso. Negli ultimi due anni si è affacciato al calcio inglese, con la gloriosa maglia del Leeds ed è riuscito a raggiungere sempre la doppia cifra. Il suo contratto scade quest'estate ma su di lui ha posato gli occhi anche il Verona, da poco retrocesso in Serie B.
Difficile raffiungerlo ma non impossibile.
La dedizione conduce all'eccellenza.....presto online su www.flashonmag.com l'incontro con GIGI APOLLONI - mister del Parma Calcio 1913 per raccontare in via confidenziale un anno di successi. Anche questa è "eccellenza italiana".
Nell'ultima partita casalinga della stagione, la squadra di Apolloni centra la ventisettesima vittoria contro il Bellaria e mantiene l'imbattibilità in campionato. Partita spumeggiante sotto gli occhi dell'idolo di sempre Tino Asprilla.
Parma, 2 aprile 2016 - di Luca Gabrielli
È festa continua a Parma da qualche settimana a questa parte. Ad assistere all'ennesima, larga, vittoria dei crociati un ospite d'eccezione. Quel Tino Asprilla che negli anni '90 ha fatto innamorare migliaia di tifosi con le sue cavalcate, goal e capriole negli anni magici del Parma di Scala.
C'è tempo anche per un'improvvisata del colombiano in Curva Nord ad inventarsi capo Boys con megafono alla mano. Un'altra pagina entusiasmante di questa stagione che ha mostrato un attaccamento unico della città e dei tifosi verso la squadra ducale.
Supremazia dal primo all'ultimo minuto
Apolloni decide di fare qualche cambio rispetto all'ultima partita e torna a schierare come punta centrale il capocannoniere crociato Baraye. Dietro di lui la linea di trequartisti composta da Lauria, Melandri e Mazzocchi. Il centrocampo viene confermato con Miglietta, in grande spolvero nelle ultime partite, mentre Ricci e Messina prendono il posto di Agrifogli e Mulas.
Lo spartito della partita è sempre il solito. Al 3' il Parma è già in vantaggio con Lauria che su calcio piazzato vede il bellissimo taglio di Melandri che incrocia di destro nell'angolino basso. I crociati continuano ad attaccare ed al 19' raddoppiano: Baraye va via sulla sinistra e appoggia per Lauria che con il sinistro realizza il suo quinto goal stagionale.
Il primo tempo si chiude con gli uomini di Apolloni sempre in attacco e con un Bellaria demoralizzato che vede sempre di più lo spettro della retrocessione.
Nella ripresa il copione non cambia nonostante i numerosi cambi. Simonetti prende il posto di Miglietta, Guazzo per l'autore della prima rete Melandri e Sereni per Mazzocchi. E proprio il neoentrato diciannovenne chiude i conti al 23' della ripresa con un pregevole destro alla sinistra del portiere.
Un'altra prova magistrale del Parma che ormai non sorprende più per forza ed entusiasmo e sembra essere in simbiosi con i propri tifosi. Un'empatia venutasi a creare fin dalle prime partite del campionato e che nel corso della stagione è aumentata sempre di più fino ad arrivare al fantastico epilogo del ritorno nei professionisti.
Il Tabellino
PARMA – BELLARIA 3-0
Marcatori: pt Melandri, 19′ Lauria; st 24′ Sereni
PARMA (4-2-3-1): Zommers; Messina, Cacioli, Lucarelli, Ricci; Corapi, Miglietta (1′ st Simonetti); Mazzocchi (21′ st Sereni), Lauria, Melandri (18′ st Guazzo); Baraye.
A disposizione: Fall, Adorni, Benassi, Agrifogli, Mulas, Rodriguez, Musetti. All. Apolloni.
BELLARIA (4-4-1-1): Calderoni; Saitta, Petrarca, Brandi, D'Angelo; Merito, Camporesi, Facondini (32′ pt Caporotundo); Suriano; Federico (21′ st Vicalvi); Diop (1′ st Indelicato).
A disposizione: Melilla, Avantaggiati, Zogu, Ciurlanti, Raimondo, Cascione. All. Cioffi
Arbitro: Miele di Nola
I biancorossi vanno a far visita ai Campioni d'Italia della Juventus. Strappare anche un solo punto, sarebbe un trionfo.
di Andrea Melli - "Sfida di domani complicatissima, ma dovremo affrontarla con l' atteggiamento, lo spirito di sacrificio e l'impegno giusti". Fabrizio Castori tiene alta l'attenzione alla vigilia del lunch match di domani contro la Juventus: il Carpi non vuol di certo partire battuto. "Siamo cresciuti strada facendo, vogliamo fare lo scatto decisivo per raggiungere la salvezza -precisa- importante sarà uscire dallo Juventus Stadium a testa alta, dopo aver giocato con il massimo impegno. Si è vincenti anche così", spiega Castori, che racconta quali e quante siano le potenzialità di una Juventus schiacciasassi.
"Sono una formazione dalle grandi potenzialità, una squadra che vince 24 degli ultimi 25 turni in campionato fa qualcosa di straordinario". I numeri dei bianconeri sono incredibili: 14 vittorie in casa a fronte di 2 pareggi ed una sconfitta con 30 gol realizzati e 6 subiti; il Carpi ha raccolto lontano dal Braglia 12 punti con 2 successi e 6 pareggi collezionando 9 sconfitte con 12 gol segnati e 28 incassati. Il calcio non è solo numeri, certe volte il cuore e le motivazioni possono rappresentare quel "qualcosa" di diverso in grado di generare un imprevisto e quindi un risultato insperato ed inatteso. A proposito, Castori fa i complimenti al neopromosso Crotone per la trionfale cavalcata in serie A: "una favola simile a quella del Carpi, non ci resta che complimentarci con loro", il pensiero tecnico marchigiani, che vuole continuare a stupire. Molto complicato farlo domani a Torino: la Juve ha perso in casa alla prima giornata contro l'Udinese (0-1), ha pareggiato alla terza e alla quinta contro Chievo e Frosinone sempre per 1-1 poi la Vecchia Signora ha inanellato 14 vittorie consecutive allo Juventus Stadium. I grandi numeri talvolta vengono smentiti, non resta che sperare
A Reggio Emilia, i neroverdi affrontano l'Hellas aritmeticamente retrocesso nello scorso turno. Per Magnanelli e compagni, in chiave Europa League, i 3 punti sono di fondamentale importanza
di Andrea Melli - "Per poter ambire all'Europa dobbiamo fare tre punti. Quella di domani è una partita importante, in questo momento la più importante del campionato. Sappiamo che conterà anche il risultato del Milan, ma sappiamo che dobbiamo unicamente pensare a noi stessi". Non si nasconde dietro ad un dito Eusebio Di Francesco, e sa che l'Hellas Verona che arriverà al "Mapei Stadium", già aritmeticamente retrocessa, sarà sgombra da ogni peso mentale. "Ha fatto risultati altalenanti. Se è ultima in classifica qualche problemino l'avrà avuto. Ma ultimamente hanno fatto ottime gare: col Milan ha vinto e anche bene, mentre con l'Empoli non meritavano di perdere. D'altra parte, noi dobbiamo vincere, dobbiamo essere aggressivi fin dall'inizio". Pensa solo al presente Difra, e non guarda più in là dell'attualità.
"In questo momento penso a fare nove punti, la programmazione verrà successivamente anche in base a quello che riusciremo a ottenere. Che abbia già firmato dimostra che la società sta già mettendo le basi per l'anno prossimo. Ma ora penso solo a queste ultime tre gare". Circoletto rosso su Luca Toni, vicino al Sassuolo la prima stagione di massima serie. "Ci ha fatto spesso male, dobbiamo cercare di portare il Verona il meno possibile in area".