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Aldo Caffagnini, presidente dell'Associazione Gestione Corretta dei Rifiuti, sull' ipotetica chiusura dell'inceneritore di Parma nel 2018 "secondo voci interne molto referenziate". -

Riceviamo e pubblichiamo la nota ricevuta ieri -

Parma, 2 aprile 2015 -

WikiLeaks, fughe di notizie da Parma

"La notizia ovviamente non trapela, specie in queste ore che possono tradire giri a vuoto causati dalla data.
Ma la notizia c'è eccome.
Il 9 marzo scorso il presidente di Iren, Francesco Profumo, era a Parma per un incontro con i comuni parmensi, per illustrare impegni e proposte di Iren verso il territorio.
Le dichiarazioni ufficiali del presidente di Iren non sono certo piaciute alla platea.
Perché in sintesi confermano che l'intenzione della multiutility è quella di fare arrivare all'inceneritore di Ugozzolo rifiuti provenienti da fuori provincia, non appena la norma lo consentirà.
L'incertezza di non poter alimentare a sufficienza l'impianto quindi verrebbe superata in scioltezza con il nuovo piano regionale rifiuti, che cancellerà le norme locali provinciali e renderà la regione un ambiente unico all'interno del quale i rifiuti potranno circolare liberamente.
Quello che non è emerso invece è l'incontro successivo al Duc tra l'assessore Folli, il sindaco Pizzarotti e lo stesso Profumo.
Lontano dai riflettori della piazza è stato fatto il punto della situazione e, secondo voci interne molto referenziate, è stato siglato un importante accordo tra le parti, che possiamo riassumere in due secche parole.
L'inceneritore di Parma verrà chiuso nel 2018, dieci anni dopo l'Aia della Provincia e 5 anni dopo l'accensione.
In cambio il Comune di Parma non si opporrà al pieno regime del forno, in modo da accelerare il rientro dei capitali investiti e il pareggio di bilancio per la Spa ligure piemontese guidata da Profumo.
Il motivo scatenante che ha portato all'intesa arriva dai cugini reggiani, che spento il loro vecchissimo impianto, non hanno oggi prospettive per lo smaltimento dei loro scarti.
Discariche quasi esaurite, il progetto dell'impianto meccanico biologico che è praticamente sfumato contro l'opposizione ferma del territorio, la finestra aperta dal piano regionale.
L'impianto di Parma a pieno regime consentirà a Iren di incamerare quei milioni necessari a raggiungere il break even in anticipo, perché lo Sblocca Italia ha per legge consentito di saturare gli impianti di incenerimento sino al carico termico del 100%, che nel caso di Parma supera le 130 mila tonnellate di rifiuti trattabili all'anno.
Ovviamente pioveranno smentite e dinieghi.
Ma questo è il piano concordato a Parma nei giorni scorsi, con un reciproco tornaconto.
Il Movimento 5 Stelle vede all'orizzonte il traguardo della chiusura impianto, cavallo di battaglia delle scorse elezioni amministrative.
Iren tira un sospiro di sollievo per i suoi bilanci claudicanti e spesso confinanti con il baratro finanziario.
Rimane il problema ambientale, l'impatto sul territorio, la contrarietà dei comitati.
Ma il forno di Ugozzolo ha confermato in questi mesi la sua eccellenza in termini emissivi che gli consente addirittura di accettare una riduzione dei livelli massimi autorizzati, che già oggi sono al di sotto della normativa nazionale.
E' la food valley versione expo: affumicata.
Come un buon salmone norvegese."

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Dopo la lotta contro la pignorabilità degli animali domestici la proposta di salvare i conigli dalla tavola e, in occasione delle feste pasquali, i consigli per una cucina non cruenta.

Parma, 05 aprile 2015 –
Prosegue l'impegno di Michela Vittoria Brambilla verso la salvaguardia degli animali domestici.

E' a lei che si deve il successo che ha portato alla insequestrabilità degli animali domestici o meglio d'affetto e compagnia. Animali che a tutti gli effetti sono entrati a fare parte del nucleo familiare e dal cui distacco possono determinasi gravissime sofferenze che andrebbero a ulteriormente a appesantire la posizione personale del destinatario del pignoramento.

Seguendo il principio che "gli animali non sono ingredienti ma esseri senzienti che come noi condividono il diritto alla vita", l'on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell'Ambiente, ha presentato oggi a Milano le video-lezioni di "alta cucina naturale" offerte dallo chef stellato Pietro Leemann ed notizia dell'ultima ora che ha intrapreso la campagna per salvare i conigli dai fuochi di cucina.
Il coniglio quindi verrebbe equiparato agli animali da salotto e compagnia, del resto le statistiche dicono che è la terza scelta, dopo cani e gatti, degli italiani che hanno in casa un animale domestico.
La proposta di legge si affianca alla petizione promossa dalla Federazione italiana diritti degli animali e l'Associazione Aaeconigli, che ha già raccolto più di 10mila firme.

"Quando Leonardo da Vinci scriveva "verrà un giorno in cui l'uccisione di un animale sarà considerata come l'uccisione di un uomo" – ricorda l'ex ministro del Turismo – non poteva certo immaginare che cinque secoli dopo l'industria alimentare avrebbe letteralmente "macinato" miliardi di vite per produrre cibo, negando a queste povere creature il rispetto di ogni diritto".

Perciò chi volesse da subito avviarsi alla cucina naturale seguendo gli insegnamenti dello chef Pietro Leemann può cominciare con due piatti vegani "facili e saporiti", totalmente "cruelty free", disponibili al link www.leidaa.info o sul canale YouTube Leidaa.

Quindi, Pasqua con chi vuoi, ma sempre con i tuoi fedeli compagni, cani, gatti o conigli che siano.

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Al via la sesta edizione del Green Social Festival. Al centro le tematiche dell'ambiente, dell'intercultura e della legalità. Due appuntamenti musicali a Mirandola e Finale Emilia accompagnati da incontri con i magistrati Vito Zincani e Marco Imperato. -

Parma, 31 marzo 2015 –

Green Social Festival, edizione 2015: dopo alcuni incontri nelle scuole della regione, prosegue fino a tutto aprile la rassegna di riferimento su sostenibilità ambientale e sociale, risparmio energetico, diritti e legalità. Incontri e spettacoli dedicati in particolar modo ai giovani delle scuole dell'Emilia-Romagna con ospiti di rilievo tra cui lo scrittore marocchino Tahar Ben Jelloun, registi e magistrati.

Il Festival è stato presentato questa mattina a Bologna, nella sede della Regione Emilia-Romagna, presenti tra gli altri l'assessore regionale alla Cultura e Legalità, Massimo Mezzetti, il direttore del Green Social Paolo Amabile e l'assessore di Casalecchio di Reno (Bo), Fabio Abagnato.
"Anche quest'anno confermiamo il nostro sostegno al Green Social Festival, una manifestazione ormai consolidata che si caratterizza sempre più come punto di riferimento per le tematiche che riguardano l'ambiente, l'intercultura, la legalità – dice l'assessore Mezzetti nella nota della REgione -. Sono questi i temi da cui dobbiamo ripartire per costruire il futuro della nostra società, ed è per questo che ci sentiamo in sintonia con questa rassegna, che ha una grande capacità di coinvolgimento dei più giovani, a partire dalle scuole, proponendo appuntamenti di grande rilievo culturale e didattico".



A Paolo Amabile il compito di illustrare le due fasi del Green che si svilupperanno nelle prossime settimane: gli incontri ed i concerti sulla legalità che vedranno la partecipazione dello scrittore e saggista marocchino Tahar Ben Jelloun l'8 aprile, in mattinata a Crevalcore (Bo) assieme all'assessore Mezzetti e al sindaco Claudio Broglia e in serata a Casalecchio di Reno (Bo) con il giornalista e regista Filippo Vendemmiati. Quindi i tre appuntamenti musicali del 9, 10 ed 11 aprile rispettivamente a Mirandola (Mo), Finale Emilia (Mo) e Casalecchio accompagnati da incontri con tre magistrati: Vito Zincani, Marco Imperato e Giuseppe Ayala. L'ultima fase del Festival si terrà tra maggio e giugno con la realizzazione di tre focus su energia, start up e rifiuti con la collaborazione di aziende dei settori e aperti al pubblico.

Le iniziative del Festival proseguiranno anche nelle scuole della regione dove, nel mese di aprile, continuano anche le proiezioni di documentari curati dall'Associazione documentaristi dell'Emilia-Romagna (Der).
Maggiori informazioni e il programma sul sito www.greensocialfestival.it. 

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Sabato, 28 Marzo 2015 10:30

Bristol, il bus che va ad escrementi umani

Da sei mesi l'inconfondibile navetta ecologica percorre una lunga tratta alimentandosi solo di biometano prodotto da feci e rifiuti alimentari. -

Parma, 28 marzo 2015 - di Alessandra Ardito -

Lo si può vedere sfrecciare nella tratta che collega Bath con Bristol. Il bus a escrementi e scarti di cibo va che è una bellezza, tutto colorato con i suoi cinque passeggeri disegnati sui lati nell'atto di espletare bisogni fisiologici sulla tazza.
Mentre da noi si discute (all'infinito) sulle fonti rinnovabili, in Inghilterra fanno davvero sul serio. E' stato varato lo scorso novembre, infatti, il Bio-Bus, il primo autobus alimentato a biometano umano.

L'Inghilterra occidentale è quindi percorsa da un autobus dall'aspetto che di sicuro non lo fa passare inosservato: le cinque persone sedute al gabinetto sicuramente suscitano curiosità e inducono tutti i viaggiatori a chiedere informazioni sullo stravagante mezzo. Oltre ad essere simpatico, non inquina per niente, consuma pochissimo e, a detta di chi ci è salito, non emana neanche cattivi odori.
L'autonomia per ogni pieno è di trecento chilometri e il combustibile è sostanzialmente disponibile in quantità illimitate e a costi irrisori.

Il gas viene ricavato, dopo un breve trattamento, dai liquami delle fogne e dai cosiddetti "rifiuti umidi" come scarti di cibo e altre sostanze di rifiuto dell'industria alimentare. Questo miscuglio viene trasformato in metano e CO2 all'interno di speciali vasche di fermentazione, grazie alla collaborazione di batteri anaerobici. Al termine del processo la CO2 viene eliminata e si aggiunge del gas propano. Un ultimo passaggio tra potenti filtri elimina le impurità ed a quel punto si può partire!

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Domani, Martedì 24 marzo, alle ore 21.00 incontro al Centro Mavarta di via Piave con l'agronomo ed economista Andrea Segrè dal titolo "L'oro nel piatto: valore e valori del cibo. Viaggio alla scoperta dell'oro che abbiamo nel piatto senza saperlo".-

Reggio Emilia, 23 marzo 2015 -

Dopo un saluto del sindaco Marcello Moretti sarà l'assessore all'Ambiente Sonia Robuschi a moderare la serata.
L'incontro è ispirato all'ultimo libro di Segrè scritto con Simone Arminio. Sprecare significa gettare il cibo nella spazzatura ma anche mangiare cibo spazzatura: il primo danneggia la salute della natura, il secondo nuoce alla salute dell'uomo. Entrambe sono legate fra loro, come al rapporto ambiente-uomo, risorse-consumi, ecologia-economia. Relazioni viziate, da cambiare. Non solo con la filosofia del cibo lento, della filiera corta, del chilometro zero. Onde corte, che increspano il mare in superficie. Senza però modificare le grandi correnti. Per nutrire il pianeta, l'unica strada è ridare valore al cibo.

Ma quale cibo? Quello medio, né troppo basso né troppo alto. Un percorso che diventa un viaggio nei luoghi dove passa il cibo medio: dallo studio agricolo al mercato ortofrutticolo, dall'industria alimentare al supermercato, dal parco tematico all'esposizione universale. Per arrivare alla scuola: un (p)assaggio fondamentale. L'educazione alimentare serve a comprendere il valore del cibo, imparando a fruire invece che consumare, a evitare gli sprechi e i falsi miti degli spadellatori televisivi.

Andrea Segrè insegna presso l'Università di Bologna dove è direttore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-alimentari. Ricopre la carica di presidente Last Minute Market Spin-Off Accademico e del Centro AgroAlimentare di Bologna. Ha scritto, tra gli altri, i libri "Vivere a spreco zero", "Lezioni di ecostile. Consumare, crescere, vivere", "Economia a colori". È promotore della campagna "Un anno contro lo spreco". Nel 2012 gli è stato conferito il premio Green Award dal Parlamento Europeo.
L'incontro rientra nel progetto della "Settimana Energetica", ideato dal Comune di Sant'Ilario d'Enza – Assessorato all'Ambiente, che coinvolge i ragazzi delle scuole primarie e secondarie in un percorso completo e coinvolgente sulle principali tematiche ambientali: alimentazione, energia e rifiuti.

Info: 0522 902863 – www.comune.santilariodenza.re.it

(Fonte: ufficio stampa Comune di Sant'Ilario)

Giornata mondiale dell'acqua. Per chi vuole ammirare l'acqua in tutte le sue forme e apprezzarne il valore, ecco alcune proposte per una domenica alternativa, salutare e istruttiva.

di Alessandra Ardito -  Parma 22 marzo 2015 - Cosa possiamo fare noi, individualmente, per salvaguardare una risorsa così unica come l'acqua?
Chi sposa il messaggio che fa il giro del globo, oggi, con la Giornata mondiale dell'acqua, risponderebbe che questo prezioso liquido dovrebbe essere valorizzato, reso finalmente accessibile a tutti e, in alcuni casi, arginato laddove può provocare catastrofi, spesso cronache annunciate causate dall'incuria dell'uomo.

La ricorrenza di un giorno mondiale dedicato all'acqua venne istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 per sottolineare l'importanza di questa risorsa per l'umanità e per il pianeta e si rinnova ogni anno stimolando Regioni ed enti a proporre iniziative che possono diventare giornate alternative, all'aria aperta.

Ognuno di noi, oggi, può celebrare la bellezza e la forza dell'acqua sentendone il rumore e godendo della natura che con essasi sposa. Come? Visitando alcuni dei numerosi luoghi magici del territorio emiliano, spesso inaspettatamente a pochi chilometri da casa.

Ecco, allora, di seguito, qualche spunto per una domenica a contatto con la natura e con l'acqua.
In provincia di Parma, il Parco naturale alte valli del Cedra si distenge lungo le dorsali dell'Appenino parmigiano, tra i passi della Cisa e del Lagastrello. Per le sue numerose conche lacustri è anche chiamato Parco dei cento laghi. Infatti, l'intera zona è caratterizzata dalla presenza di laghi formati dall'azione erosiva dei ghiacciai quaternari.

Sempre nel Parmense, un'altra meraviglia facilmente raggiungibile è il Parco regionale del Taro che si estende per una ventina di chilometri lungo la fascia fluviale di pianura da Ponte Taro fino a Fornovo e comprende i comuni di Collecchio, Fornovo, Medesano, Noceto e Parma. Il fiume Taro dall'aspetto caratterisitico di un enorme greto ciottoloso, svolge la delicata funzione ambientale di fare da corridoio migratorio della valle appenninica. (www.parcotaro.it ).

Imperdibile il Parco naturale di Carrega che occupa un'area di 1270 ettari sulle colline pedeappenniniche in provincia di Parma. I boschi che ne ricoprono la superficie fanno parte dell'antica riserva di caccia dei Farnese, poi dei Borboni e di Maria Luigia d'Austria. Gli ultimi proprietari furono i principi Carrega. Nei boschi sorprende trovare piante esotiche, soprattutto nel parco all'inglese realizzato per volontà della duchessa di Parma. Qui l'acqua si manifesta con grazia e armonia sottoforma di laghetti artificiali (famoso il lago della Navetta) ottenuti sbarrando il corso di alcuni ruscelli. Caprioli, scoiattoli, cinghiali, verzellini, fringuelli, merli sono gli abitanti in cui è facile imbattersi.

Se ci si sposta verso Reggio Emilia ci si può ritrovare nel Parco naturale dell'Alto appennino reggiano, detto anche Parco del Gigante. Qui l'ambiente è quello tipico d'alta quota.
Chiari sono i segni di modellamento del paesaggio operato dai ghiacciai: ampi circhi glaciali, come quello che ospita le sorgenti del Secchia, racchiudono le acque dei principali torrenti e i depositi morenici ospitano spesso laghi e torbiere. Su questi cieli volteggia l'aquila reale. Particolari forme erosive, simili a canyon, precipitano nelle valli dell'Ozola, del Riarbero e del Secchia. I gessi triassici si ergono come spettacolari sculture plasmate dalle forze della natura. Riconoscibili per la struttura microcristallina che li rende simili a marmo bianco, a volte con sfumature grigio chiaro, arancio e rosa.

Il Parco naturale Stirone, che si espande fra Parma e Piacenza, protegge una fascia fluviale lunga 14 km arrivando fino a Fidenza.
Quest'area si trova lungo un'importante rotta migratoria per l'avifauna.

Visitando questi luoghi si può viaggiare indietro nel tempo visto che si possono ammirare preziosi giacimenti di fossili e di reperti paleontologici che si trovano nelle rocce incise dal torrente. Camminando lungo il greto si passa dagli strati più antichi, i più bassi, a quelli più recenti, nei quali è facile riconoscere le forme di antiche conchiglie. Il torrente è dimora da migliaia di anni di meravigliosi uccelli, oltre che di diverse specie di pesci, anfibi e rettili tipici degli ambienti umidi.

Svetta maestosa nella valle dello Stirone la Pietra nera, uno sperone roccioso e scuro, testimonianza delle più remote vicende geologiche che portarono alla formazione dell'Appennino. Rappresenta ciò che rimane di materiali rocciosi che nel giurassico formavano i fondali dell'antico oceano Tetideo. ( www.parchi.parma.it )

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Le 60 strutture che distribuiscono acqua di rete hanno erogato nel 2014 quasi 19 milioni di litri d'acqua e fatto risparmiare all'ambiente 12 milioni di bottiglie di plastica. In 4 anni abbattute oltre 4 mila tonnellate di CO2 -

Parma, 22 marzo 2015 -

Con l'acqua del rubinetto si difende l'ambiente

Il 22 marzo ricorre, come ogni anno dal 1992, la Giornata Mondiale dell'Acqua, voluta dall'Onu per sensibilizzare il mondo sui temi che riguardano il cosiddetto "oro blu", la risorsa più preziosa e messa in pericolo da sprechi, siccità e riscaldamento globale.
Il Gruppo Hera, secondo operatore in Italia nel servizio idrico con 53 mila km di rete e oltre 3 milioni di cittadini serviti, da sempre impegnato nel promuovere l'acqua di rubinetto. Usarla, per una famiglia, non significa solo risparmiare soldi, ma anche contribuire a fare qualcosa per l'ambiente. Grazie a Sorgenti Urbane e Case dell'Acqua, Hera cerca di dare il suo contributo. L'Italia, infatti, è tra i primi Paesi europei per consumo di acqua in bottiglia, con oltre 190 litri procapite (Fonte Beverfood 2013). Nel territorio emiliano-romagnolo, invece, queste strutture installate da Hera in collaborazione con i comuni, hanno distribuito nel 2014 quasi 19 milioni di litri di acqua di rete, evitando il consumo e l'acquisto di 12 milioni di bottiglie di plastica.

Un successo da 60 strutture sul territorio (e 52 mila litri al giorno)

Le Case dell'Acqua e le Sorgenti Urbane presenti nel territorio gestito da Hera hanno fatto la loro prima comparsa nel 2011 e ad oggi sono ormai 60, dislocate nelle province di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Ravenna e Rimini. Hanno avuto grande successo tra i cittadini, tanto che nel 2014 hanno erogato una media di 52 mila litri d'acqua (refrigerata) al giorno. La preferita resta la liscia (13 milioni di litri), sempre gratuita. Di gassata, che costa 5 centesimi a litro, sono stati invece erogati 5,6 milioni di litri.

A Bologna 1,8 milioni di litri. Vince l'acqua liscia

Nelle 5 Sorgenti Urbane presenti nel bolognese (Pianoro, due a Molinella, San Giorgio in Piano, Anzola dell'Emilia e Coop Corticella) nel 2014 sono stati erogati 1,8 milioni di litri d'acqua. In particolare, la liscia ha toccato quota 910 mila litri, mentre quella gassata si è fermata "solo" a 323 mila litri. Per il territorio il risparmio calcolato è di circa 139 mila tonnellate di CO2 e ben 822 mila bottiglie di plastiche in meno nell'ambiente.

Case dell'Acqua e Sorgenti Urbane: cosa sono

Sono strutture aperte al pubblico per potersi rifornire di acqua di rete, la stessa che esce dai rubinetti di casa: sono, infatti, sempre collegate alla rete idrica cittadina. L'acqua non subisce alcun trattamento rispetto a quella che esce dai rubinetti, viene semplicemente resa più fresca grazie a un sistema di refrigerazione e distribuita anche frizzante. Viene quindi erogata senza filtri o addolcitori, perché già buona da bere e controllata da oltre 1.700 analisi al giorno. Si tratta di un'importante iniziativa alla quale Hera partecipa insieme alle amministrazioni comunali e, in alcuni territori, in collaborazione con le società come Romagna Acqua e Unica Reti. Il progetto viene sviluppato attraverso Adriatica Acque, partecipata dal Gruppo Hera, che garantisce anche la manutenzione delle strutture e mette a disposizione il numero verde gratuito 800 323 800 per informazioni e segnalazioni.

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Nel 2014 ben 12 milioni di bottiglie di plastica in meno e tagli alla CO2 per 4.300 tonnellate

Le Case dell'Acqua e le Sorgenti Urbane danno una grossa mano all'ambiente, tagliando emissioni di anidride carbonica. Come? Scegliendo l'acqua di rete, si producono meno rifiuti, evitando in particolare di buttare bottiglie di plastica nella spazzatura. Di conseguenza, ci sono meno svuotamenti di cassonetti e, in generale, meno mezzi in circolazione su strada. Nel 2014 le bottiglie di plastica da 1,5 litri "risparmiate" all'ambiente sono state più di 12 milioni. E negli ultimi 4 anni questo ha comportato un abbattimento complessivo di 4.300 tonnellate di anidride carbonica, insieme a 800 tonnellate di plastica in meno corrispondenti a oltre 32 mila cassonetti in meno da svuotare.

Per le famiglie il risparmio è stato di circa 3,4 milioni di euro

Scegliere l'acqua di rete ha anche una valenza economica e riguarda soprattutto le famiglie. Per quelle del territorio servito da Hera nel 2014 il servizio delle Sorgenti Urbane e delle Case dell'Acqua ha portato a un risparmio annuo di circa 3,4 milioni: è la cifra che sarebbe stata spesa comprando la stessa quantità di acqua minerale.

Anche i dipendenti Hera risparmiano con il progetto Hera2O

È l'azienda che dà per prima l'esempio, con un'attenzione all'ambiente e al risparmio idrico che parte dall'interno: dal 2008, infatti, nelle varie sedi Hera sparse sul territorio e nei principali sportelli clienti è attivo il progetto Hera2O, per promuovere l'uso dell'acqua di rete. Nel 2014, bevendo circa 440 mila litri di acqua di rubinetto grazie agli erogatori installati presso mense e uffici, si è evitato l'utilizzo di oltre 715 mila bottiglie di plastica, con minori emissioni di CO2 pari a 127 tonnellate e circa 450 cassonetti in meno di rifiuti da gestire.

(fonte: ufficio stampa Gruppo Hera)

Nei Centri di Distribuzione di Parma la raccolta differenziata ha raggiunto livelli di grande efficienza. Inoltre mezzi ecologici e comportamenti mirati al risparmio energetico. -

Parma, 21 marzo 2015 -

Raccolta differenziata, mezzi meno inquinanti, risparmio energetico: Poste Italiane è da sempre attenta al rispetto dell'ambiente e del principio di ecosostenibilità in linea con le sue politiche di responsabilità sociale.

Nei Centri di Distribuzione di Parma la raccolta differenziata ha raggiunto livelli di grande efficienza - si legge nella nota di Poste Italiane che riporta i dati. Alla fine di febbraio scorso risultavano raccolte nell'ultimo anno 10,38 tonnellate di carta e cartone, 7,32 tonnellate di legno e 1,76 tonnellate di plastica. Basti pensare che ogni tonnellata di carta riciclata consente un risparmio di 14 alberi ad alto fusto, 350 tonnellate di acqua e 250 Kg di petrolio.

Molta attenzione viene posta anche all'uso dei mezzi ecologici per i servizi logistici e postali. Nelle zone di recapito del centro storico di Parma vengono utilizzati 22 Free Duck (quadricicli leggeri con motore elettrico) e 12 biciclette. I centri di recapito parmigiani dispongono inoltre di autovetture Euro 5 a metano e di nuovi motomezzi Euro 3, che riducono in maniera significativa le emissioni ed eliminano le polveri sottili.

Comportamenti mirati riguardano anche l'uso dell'energia in modo responsabile negli stessi uffici degli stabilimenti di via Pastrengo con regolazione oraria degli impianti di climatizzazione e della luce artificiale.

(Fonte: ufficio stampa Poste italiane)

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Cresce la provvista pubblica per il Fondo energia: al via finanziamenti a tasso agevolato, realizzato con risorse Por Fesr, destinati alle pmi. Ammesse spese fino a 1 milione di euro. L'assessore regionale Palma Costi: "Puntiamo a promuovere la nascita di nuove imprese operanti nel campo della green economy" -

Parma, 19 marzo 2015 –

Ben 16 milioni di euro per le imprese emiliano romagnole per i progetti green. Passa, infatti, dal 40% al 70% la provvista pubblica di finanziamento per il Fondo energia, realizzato con risorse Por Fesr 2007-2013, destinato a sostenere l'efficienza energetica e lo sviluppo di fonti rinnovabili nelle piccole e medie imprese dell'Emilia-Romagna. Inoltre è esteso a sette anni della durata massima del finanziamento, in precedenza fissata a 4 anni.


«L'obiettivo del fondo è quello di incrementare gli investimenti delle imprese destinati a migliorare l'efficienza energetica e lo sviluppo delle fonti rinnovabili. Questo – ha sottolineato l'assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi - attraverso la produzione o l'autoconsumo, oltre all'utilizzo di tecnologie che consentano la riduzione dei consumi energetici da fonti tradizionali. Puntiamo a promuovere la nascita di nuove imprese operanti nel campo della green economy, incentivare gli investimenti immateriali per l'efficienza energetica dei processi, oppure a ridurre il costo energetico incorporato nei prodotti».


Il fondo concede finanziamenti agevolati con provvista mista, da un minimo di 20 mila euro e fino a un massimo di 1 milione di euro per progetto (soglie fissate, in precedenza, rispettivamente a 75 mila e 300 mila euro). Sono ammissibili le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2013, secondo la data indicata in fattura. Possono accedere al fondo le piccole e medie imprese operanti – in base alla classificazione delle attività economiche Ateco 2007 – nei settori dell'industria, dell'artigianato e dei servizi alla persona con sede produttiva in Emilia-Romagna.


Diverse le banche convenzionate con il fondo: tutte le Banche di Credito cooperativo dell'Emilia-Romagna, la Banca Popolare dell'Emilia-Romagna, il Banco Popolare (che comprende l'ex Banco di San Geminiano e San Prospero e l'ex Banca Popolare di Lodi).
 Dal punto di vista tecnico, il costo della provvista pubblica, che incide per il 70% sul tasso del finanziamento, è pari allo 0%; per cui, agli attuali valori di Euribor, corrisponderebbe a un Taeg per le imprese sul finanziamento complessivo non superiore al 1,5% per l'intera durata del finanziamento.

La possibilità di presentare on line le domande per il Fondo Energia è stata riaperta lo scorso 2 marzo secondo le modalità definite dalla delibera 94/2015. 
Il fondo è gestito dal raggruppamento temporaneo d'imprese Fondo energia, formato dai Confidi regionali Unifidi-Fidindustria.


Sul sito www.fondoenergia.eu sono disponibili le informazioni sul fondo e il modulo per la presentazione on line delle domande.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Sabato 21 e domenica 22 marzo per le Giornate Fai di Primavera in Emilia-Romagna appuntamento dedicato alla scoperta e valorizzazione del patrimonio artistico e monumentale con 34 beni visitabili in 22 località e 2000 studenti dei licei a fare da ciceroni -

Parma, 18 marzo 2015 -

In tutta Italia sabato 21 e domenica 22 marzo va in scena sul palcoscenico più bello del mondo il grande spettacolo delle Giornate Fai di Primavera, giunte quest'anno alla 23ª edizione.
È il più grande evento di piazza dedicato ai beni culturali, un appuntamento che da anni dimostra la voglia di partecipazione e l'orgoglio di appartenere a una collettività che ama i luoghi in cui vive. Una giornata ideale per visitare luoghi spesso inaccessibili nei quali riconosciamo la nostra identità e che rappresentano una ricchezza comune e fieramente condivisa.

In Emilia-Romagna i beni aperti saranno 34 in 22 località, con 2000 studenti dei licei che faranno da guida, "aspiranti ciceroni", in un incontro e uno scambio fra generazioni. Volontari del progetto "Arte un Ponte tra Culture" nelle lingue spagnolo, filippino e rumeno guideranno visite speciali dedicate a chi non conosce la lingua italiana.

Il Fai Emilia Romagna

Il Fai Emilia Romagna conta 10 Delegazioni, 10 Gruppi, 11.000 aderenti (3000 solo a Bologna) e 9 Gruppi Fai Giovani con oltre 1000 aderenti, a fronte di circa 100mila iscritti in tutto il Paese. 
Le Giornate Fai di Primavera, oltre a essere un momento di incontro prezioso ed emozionante tra il Fai e la gente, sono anche un'importante occasione di condivisione degli obiettivi e della missione della Fondazione. Tutti possono dare il loro sostegno attraverso l'iscrizione annuale (vale tutto l'anno per avere sconti, omaggi e opportunità e in occasione delle Giornate Fai di Primavera per visite esclusive e per corsie preferenziali), oppure con un contributo libero, o ancora con l'invio di un Sms solidale al numero 45507, attivo sino a domenica 22 marzo. Si potranno donare 2 euro da cellulari Tim, Vodafone, Wind, 3, PosteMobile, CoopVoce o 2 euro con chiamata da rete fissa Vodafone, Teletu e Twt oppure 5 o 10 euro con chiamata da rete fissa Telecom Italia, Infostrada e Fastweb.

I luoghi aperti città per città in Emilia-Romagna sono indicati nell'allegato scaricabile con gli indirizzi, orari di apertura e modalità di accesso.

Pubblicato in Cultura Emilia
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