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Venerdì, 31 Agosto 2018 14:51

Musei Duomo, OK alla convenzione per ampliamento

Sottoscritta dal Comune e dagli Archivi Notarili del Ministero. Via libera al progetto di ampliamento con contributi di UniCredit, Fondazione Cassa e Unesco

Via libera alla riqualificazione e all'ampliamento della sede espositiva dei Musei del Duomo, nel cuore del sito Unesco di Modena, sulla base del progetto presentato nei mesi scorsi. È il senso della convenzione tra Comune e ministero della Giustizia sottoscritta giovedì 30 agosto dal sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli e dal direttore generale dell'Amministrazione degli Archivi Notarili Renato Romano.

Il documento, in coerenza con il principio di leale cooperazione istituzionale, consente di dare attuazione al protocollo dello scorso anno prevedendo il trasferimento in comodato della gestione della sede museale (quella attuale e i nuovi spazi di ampliamento) dall'Amministrazione degli Archivi Notarili al Comune in accordo con la Basilica Metropolitana, superando la precedente locazione. Nello stesso tempo, il Comune concede in uso agli Archivi Notarili un deposito di circa 600 metri quadri per la documentazione, già individuato nell'area della stazione ferroviaria di piazza Manzoni.

Con la firma della convenzione, quindi, si può procedere all'allargamento degli spazi museali negli ambienti del piano soprastante il Museo del Tesoro, da anni inutilizzati, in un'area di 443 metri quadri. Per gli interventi di ristrutturazione dei nuovi locali, insieme ad altri lavori di riqualificazione previsti nell'edificio e agli allestimenti museali, sono previsti contributi di UniCredit per 498 mila euro, della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena per 200 mila euro e del Coordinamento Unesco dei Musei civici per 140 mila euro, attingendo alle risorse dei progetti finanziati dalla legge 77 del 2006, nell'ambito del Piano triennale di gestione del sito Unesco in corso di definizione.

La Fondazione, inoltre, interviene anche con un contributo di 200 mila euro per la ristrutturazione del deposito messo a disposizione degli Archivi Notarili.

La convenzione è stata sottoscritta, per presa visione, anche da monsignor Luigi Biagini per la Basilica Metropolitana, dal presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena Paolo Cavicchioli e da Giuseppe Zanardi, dirigente Area Manager Corporate Modena UniCredit. Erano presenti anche la direttrice del Musei civici Francesca Piccinini, coordinatrice del sito Unesco, e i rappresentanti dell'amministrazione degli Archivi Notarili Roberto Lemma, Filomena Chirulli e Margherita Regini.

Il progetto di ampliamento e sviluppo dei Musei del Duomo è stato curato dall'architetto Elena Silvestri e va a integrare l'intervento sull'accesso all'istituto culturale realizzato lo scorso anno per offrire un servizio più efficace a visitatori e turisti nell'ambito della promozione e della valorizzazione del sito Unesco.

L'allestimento del progetto prevede anche un percorso multimediale che potrà raccontare la storia artistica e architettonica del Duomo e la sua interazione con la storia cittadina. Una sala tematica mostrerà, inoltre, la collezione di 20 arazzi della Basilica, capolavori fiamminghi della metà del Cinquecento. Sempre con tecniche multimediali che utilizzano la realtà aumentata e l'interattività multisensoriale sarà possibile illustrare il contenuto delle immagini, le tecniche di realizzazione e restauro, il quadro di riferimento storico e geografico.

Un intervento di riqualificazione è previsto anche per il cortile sul quale si affaccia il Museo Lapidario: rinnovo della pavimentazione; nuove sedute in pietra, nuova illuminazione, restauro dell'inferriata e risistemazione del verde. L'obiettivo è creare un luogo di accoglienza delle comitive turistiche e delle scolaresche ma anche uno spazio aperto alla città, sede di attività ed eventi culturali

I Musei del Duomo fanno parte dal 2015 del sistema del Biglietto unico del sito Unesco, insieme alla Ghirlandina, alle Sale storiche del Palazzo municipale e all'Acetaia comunale. In tre anni i visitatori sono passati da circa 8.500 a oltre 14 mila a fine 2017, considerando anche i laboratori didattici.

 

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L'intesa con UniCredit, prima nel suo genere in Italia, consentirà di mettere a disposizione di ciascun cliente della multiutility un IBAN "virtuale", favorendo una notevole semplificazione dei pagamenti e una maggiore efficienza nei costi. Per Hera l'iniziativa rientra nel più ampio processo di digitalizzazione dei servizi teso a fornire maggiori opportunità di pagamento al cliente e intercettare un pubblico sempre più "connesso" ed esigente.

Pagamenti digitali sempre più "smart". È l'obiettivo che il Gruppo Hera si è posto per continuare a migliorare e agevolare sempre più la relazione con i propri clienti. Un percorso articolato e sfidante nel quale la multiutility ha sottoscritto un accordo di collaborazione con UniCredit per lo sviluppo di un servizio di "Virtual Account", che favorirà una significativa semplificazione dei pagamenti e della relativa gestione contabile.

In virtù di questo accordo, la banca ha generato 6 milioni di IBAN "virtuali" dedicati che Hera – prima società in Italia a farlo su larga scala – metterà a disposizione di ciascun cliente attraverso una comunicazione in bolletta, o in fattura. Il cliente potrà così pagare comodamente anche dal proprio internet banking, senza file, con riconoscimento automatico e univoco del pagamento. UniCredit provvederà poi all'accredito sul conto corrente della multiutility di tutti i bonifici in entrata, indipendentemente dalla tipologia e invierà all'azienda un rendiconto delle operazioni effettuate.

Oltre al sistema di IBAN "virtuali", Hera sta sviluppando ulteriori metodi di pagamento mobile per i propri clienti, quali ad esempio i portafogli digitali, per rendere sempre più semplici, immediate e intuitive le transazioni. Hera si conferma così tra le società più attente e innovative nell'adozione di soluzioni avanzate di digitalizzazione, volte anche al costante miglioramento della customer experience.

L'iniziativa rientra nel più ampio processo di digitalizzazione di infrastrutture e servizi che il Gruppo Hera ha avviato da tempo con l'intento, tra gli altri, di intercettare e soddisfare i bisogni di un pubblico sempre più "connesso" ed esigente. Un percorso in adesione agli obiettivi dell'Agenda Onu al 2030, ma anche in piena coerenza con la strategia dell'Unione europea per la creazione di un mercato unico digitale fondato su tre pilastri: migliorare l'accesso on-line di beni e servizi per consumatori e imprese, creare un contesto favorevole allo sviluppo di reti e servizi digitali, massimizzare il potenziale di crescita dell'economia digitale.

"L'innovazione è uno dei cinque pilastri strategici su cui si fonda il piano industriale del Gruppo Hera – ha spiegato Stefano Venier, Amministratore Delegato di Hera –. Solo nel 2017 abbiamo investito 78 milioni di euro in progetti dedicati alla diffusione della digitalizzazione, in ambiti quali smart city, data analytics, business intelligence, Utility 4.0, economia circolare e customer experience. Siamo già l'utility più digitale tra le 13 prese in esame da un'indagine di Utilitatis, ma non ci basta. Il settore dei servizi è in continua evoluzione e deve fronteggiare, ogni giorno, un pubblico di nativi digitali che si affaccia al mercato con nuovi paradigmi e modalità di consumo. Le transazioni e le catene del valore si stanno spostando sempre più su canali smart ed è per questo che accordi come quello concluso con UniCredit sono determinanti per compiere un salto di qualità e intercettare i bisogni dei nostri clienti".

"Siamo molto soddisfatti di avere portato sul mercato con Hera, per la prima volta su una scala così grande, un'innovazione di prodotto come Virtual Account che ottimizza per le aziende il processo di riconciliazione dei pagamenti, permettendo loro di ottenere dei tangibili vantaggi in uno degli aspetti fondamentali dell'attività di tesoreria" ha commentato Luca Corsini, Head of Global Transaction Banking di UniCredit. "L'accordo con Hera – ha proseguito – è il frutto di una consolidata relazione con la società, che ci ha recentemente visti al suo fianco anche nel primo green loan stipulato da una società italiana, e rappresenta un esempio concreto della capacità di UniCredit di cogliere le potenzialità offerte dalla digitalizzazione per offrire alla clientela soluzioni efficaci per le diverse esigenze legate ai pagamenti".

Bologna, 23 luglio 2018

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Bond Italia consentirà di erogare alle imprese 400 milioni di euro di nuovi finanziamenti a condizioni favorevoli. 2 miliardi già erogati in Italia dal 2014, di cui 266 milioni a PMI e mid-cap dell'Emilia Romagna.

 

UniCredit lancia sul mercato il collocamento della 6a edizione del BOND ITALIA, portafogli di finanziamenti garantiti dal Fondo di Garanzia per le PMI. Il collocamento si rivolge alle Piccole e Medie Imprese (PMI) e alle Mid-cap (imprese diverse dalle Pmi, aventi un numero di dipendenti non superiore a 499).
Nelle precedenti edizioni, dal 2014, tramite Bond Italia UniCredit ha erogato 2 miliardi di euro in Italia, di cui circa 266 milioni di euro in Emilia Romagna.

I nuovi plafond di finanziamenti con garanzia del Fondo saranno due:

un primo plafond di 100 milioni di euro destinato a finanziare investimenti e/o progetti di ricerca e innovazione, con importo massimo per singola azienda di 1 milione di euro, pre-ammortamento di massimo 18 mesi (durante i quali si pagheranno solo gli interessi), cui si aggiunge un periodo di ammortamento da 24 a 60 mesi, a seconda dei progetti presentati;

un secondo plafond di 300 milioni di euro "misto", che consentirà di finanziare, oltre agli investimenti, anche la crescita e sostenere la liquidità (acquisto scorte, pagamento fornitori, spese per il personale, etc.). In questo caso l'importo massimo per singola azienda è di 3 milioni di euro. La durata prevede in ogni caso un periodo di pre-ammortamento massimo di 18 mesi, cui si aggiunge un periodo di ammortamento.

Il Fondo di Garanzia per le PMI, al fine di agevolare l'accesso al credito delle imprese, interviene concedendo garanzie su portafogli di finanziamenti, a copertura di una quota delle prime perdite sui portafogli medesimi.

Il Bond Italia opera su tutto il territorio nazionale a esclusione della Regione Toscana. Per la Regione Abruzzo è possibile accedervi per le operazioni superiori a 100 mila euro e per la Regione Marche per le operazioni superiori a 150 mila euro.

"La garanzia di portafoglio – afferma Andrea Casini, Co-Head Italy di UniCredit – è uno strumento finanziario fortemente innovativo che consente alle imprese di ottenere credito con più velocità a condizioni più favorevoli, senza ulteriori garanzie reali e senza nessun costo per la garanzia. UniCredit ha già erogato circa 2 miliardi di finanziamenti attraverso questo particolare strumento, a conferma del continuo supporto della banca alle piccole imprese italiane."

"La possibilità di accedere a questa nuova edizione di BOND ITALIA – ha ribadito Giovanni Ronca, Co-Head Italy di UniCredit – conferma il ruolo di partner strategico di UniCredit per le imprese che vogliano cogliere le opportunità legate alla trasformazione digitale e all'industria 4.0, e integra un'offerta per le Mid-cap che contempla già diversi strumenti, anche estremamente personalizzati per il supporto, la valorizzazione e la crescita del made in Italy".

 

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In programma il 19 e il 20 luglio nel Salone dei Carracci due concerti di chiusura del Masterclass dedicato allo studio dell'opera lirica presso il Museo della Musica di Bologna

Anche quest'anno si è tenuto il Masterclass dedicato allo studio dell'opera lirica presso il Museo della Musica di Bologna; un programma della durata di due settimane rivolto a giovani cantanti lirici provenienti anche da USA, Cina, Regno Unito, Argentina, Puerto Rico e Svizzera.

I due concerti finali si terranno il 19 e il 20 luglio, alle 19, presso il Salone dei Carracci di Palazzo Magnani, sede di UniCredit che, in stretta sinergia con la Fondazione del Monte, è da tempo impegnata nella realizzazione di un progetto culturale volto a far conoscere il patrimonio artistico dello storico edificio bolognese.
I giovani cantanti saranno accompagnati al pianoforte ed eseguiranno arie e duetti tratti dal grande repertorio lirico e dal musical. Verranno eseguite le musiche più belle e popolari di Bellini, Mozart, Verdi, Rossini, Puccini, Gershwin, Bernstein. Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.

L'iniziativa è organizzata dalla Bologna International Opera Academy che intende avviare gli allievi preparati al mondo del teatro, cercando di offrire occasioni di concerto ed esibizioni per presentarli a professionisti del mondo della musica lirica. L'esperienza con il pubblico, il confronto con i colleghi e l'approfondimento dei propri studi attraverso il masterclass tenuto da maestri di chiara fama (cantanti lirici, direttori d'orchestra e registi) sono aspetti fondamentali per lo sviluppo professionale di ciascun artista, al fine di ampliare le proprie conoscenze e migliorare il proprio strumento: la voce.

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Una Commissione di esperti del settore "Life Science" ha valutato i 10 migliori progetti di startup operanti nel mondo digitale e dell'ICT, tra questi anche Cubbit, il primo servizio di free cloud illimitato, economico, ecologico e "made in Bologna"

Si è riunita ieri l'ultima delle Commissioni chiamate a valutare i progetti presentati da oltre 600 startup iscritte a partecipare all'edizione 2018 di UniCredit Start Lab.
Poco più di 300 quelle in gara per la categoria "Life Science", 10 le idee imprenditoriali del settore Digital e ICT ammesse alla selezione finale. Tra queste anche una "Made in Bologna": Cubbit, un data-center distribuito che trasforma le risorse internet non utilizzate in servizi cloud criptati con risparmi vantaggiosi, fornendo così il primo servizio di free cloud illimitato, economico, sicuro e più ecologico ( http://www.cubbit.net/ ).

Tutte le 10 startup presenti ieri di fronte alla Commissione accedono di diritto al programma UniCredit Start Lab per l'edizione 2018 e beneficeranno della partecipazione a Business Meeting con clienti Corporate di UniCredit e possibili investitori; dell'individuazione di uno o più Mentor scelti tra professionisti, consulenti, imprenditori, partner di UniCredit per confronti periodici su aspetti strategici e di crescita aziendale; dell'assegnazione di un gestore UniCredit dedicato; e dell'accesso alla Startup Academy e al programma di coaching organizzato dal team di UniCredit Start Lab.

La commissione composta da Alessio Abbateianni, AD Tecnovision; Fabrizio Albergati, Marketing & PR Director Teorema; Paolo Lugiato, Senior Advisor Auditel; Pietro Masera, Responsabile Corporate Development & Investor Relations Cerved; Enrico Mercadante, Responsabile per Innovazione, Architetture e Digital Transformation Cisco Italia; Roberto Privitera, Responsabile Marketing e Business Development Acantho; Paola Scarpa, Client Solutions, Data & Insights Google; e Stefano Reale, Cfo RDS, ha decretato prima classificata tra le 10 selezionate, la genovese Smart Track, che si aggiudica un grant di 10.000 euro per aver sviluppato una piattaforma IoT per la sicurezza dei lavoratori.

Secondo classificato il progetto della startup veronese Checkout Technologies, autrice di una soluzione che, combinando intelligenza artificiale, riconoscimento facciale e del comportamento, permette di smaltire le file alla cassa nei negozi. Terza classificata è la startup romana di Stamplay Limited, sviluppatrice di una piattaforma di automazione intelligente in cloud per migliorare la produttività aziendale. Menzione speciale alla milanese Yape, acronimo per Your Autonomous Pony Express, robot a guida autonoma di ridotte dimensioni interamente progettato e costruito in Italia, capace di muoversi su marciapiedi e piste ciclabili per consegnare pacchi fino a 70 Kg di peso.

Per una breve presentazione delle 10 startup selezionate: https://www.unicreditgroup.eu/it/press-media/news/2018/unicredit-start-lab--oggi-una-commissione-di-esperti-di-settore-2.html .

 

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A Bologna, lunedì 2 luglio, un incontro sul mercato tedesco. Un'iniziativa promossa da Confindustria Emilia-Romagna e dall'Unione Parmense degli industriali, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e UniCredit

Bologna, 28 giugno 2018 - Lunedì 2 luglio si terrà a Bologna l'incontro "Germania: sviluppo di opportunità d'affari per le imprese dell'Emilia-Romagna" promosso dal Confindustria Emilia-Romagna e dall'Unione Parmense Industriali, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna e in collaborazione con UniCredit, per presentare le opportunità sul mercato tedesco per le imprese della nostra regione.

La Germania è il primo Paese di destinazione delle esportazioni regionali, con un volume annuo che supera i 7 miliardi di euro, pari al 12,5% dell'intero export regionale e al 13,4% delle esportazioni nazionali dirette verso la Germania, con una crescita del +3,45%. Le imprese manifatturiere della regione esportano in Germania principalmente macchine ed apparecchi meccanici, mezzi di trasporto, alimentari, metalli e prodotti in metallo. Sono 260 le imprese dell'Emilia-Romagna che hanno investito in Germania con filiali o con partecipazioni in imprese tedesche, e 150 quelle di origine tedesca con sedi e filiali in regione.

L'incontro, che si svolgerà a partire dalle 14.30 presso Palazzo Magnani, sede UniCredit, in via Zamboni 20, è promosso dal sistema Confindustria Emilia-Romagna con capofila l'Unione Parmense degli Industriali, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, è l'occasione per presentare il Progetto regionale "German Business Opportunities for Emilia‐ Romagna Sme's", finalizzato a promuovere, per le PMI emiliano-romagnole interessate, opportunità commerciali e produttive in Germania, con particolare riferimento ai settori della meccanica e dell'alimentare, senza tuttavia escludere la partecipazione di imprese appartenenti ad altri settori aventi prodotti particolarmente interessanti per il mercato tedesco.

Il progetto mira anche a creare momenti di scambio e di informazione tra imprese italiane e tedesche, tramite incontri e visite aziendali, sui temi di Industria 4.0.

Interverranno: Livio Stellati, Responsabile Territorial Development & Relations Centro Nord UniCredit; Ruben Sacerdoti, Responsabile Servizio Attrattività e Internazionalizzazione, Regione Emilia-Romagna; Michele Feletig, Direttore Servizi alle imprese, Informest Consulting; Antonio D'Angiò, Managing Director UniCredit International Center; Rocco Marcuccio, Responsabile Area Internazionalizzazione Confindustria Emilia-Romagna.

Informazioni e adesioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Venerdì, 29 Giugno 2018 09:26

Multifix, 100 anni di serial.

MUTIFLIX 100 ANNI DI SERIAL -  AL CINEMA RITROVATO LE 15 PUNTATE DI WOLVES OF KULTUR, SERIE AMERICANA DEL 1918 DI SPIONAGGIO BELLICO INDUSTRIALE DA VEDERE IN UN VERA SALA CINEMATOGRAFICA D'INIZIO NOVECENTO.

Un secolo di serial. Le serie cinematografiche non fanno impazzire il mondo solo ai giorni nostri. Sono sempre state la passione del pubblico. Ma con una (ovvia) differenza, rispetto a oggi: si vedevano al cinema.

La Cineteca di Bologna – per la 32ª edizione del festival Il Cinema Ritrovato, in programma dal 23 giugno al 1° luglio – offre l'esperienza di un viaggio unico nel tempo e nello spazio, per vivere le serie cinematografiche esattamente come un secolo fa, nel 1918.

Tutti i giorni, alle 9 di mattina e alle 7 di sera, andranno sullo schermo i 15 episodi di Wolves of Kultur, avvincente serie americana del 1918: una storia di spionaggio bellico industriale, realizzata proprio sul finire della Prima guerra mondiale. Un intreccio di omicidi, inseguimenti e vendette, alla ricerca dei piani ingegneristici per la costruzione di un siluro radio-comandato.
E un trionfo di cliff-hangers, ovvero di finali sospesi, che costringevano lo spettatore a vedere la puntata successiva. Esattamente come oggi. Solo che un secolo fa, per vederla, bisognava andare al cinema. E così dovranno fare gli spettatori del Cinema Ritrovato.

E che cinema! Per l'occasione, infatti, la Cineteca di Bologna apre temporaneamente il Modernissimo, splendido edificio d'inizio Novecento, oggi ancora un cantiere – in attesa della riapertura prevista nel 2019 – che lascia trasparire la struttura liberty e aumentare ancor più per lo spettatore l'esperienza di un viaggio nel tempo.

Mutiflix: così la Cineteca di Bologna ha battezzato l'esperienza di vivere le proiezioni della serie Wolves of Kultur al Modernissimo, durante Il Cinema Ritrovato, è sostenuta da UniCredit.

La serie Pathé del 1918 Wolves of Kultur è la storia di Alice Grayson, una giovane e patriottica lady, nipote di un inventore che ha progettato un siluro radiocomandato. Un giorno trova lo zio assassinato e i progetti segreti rubati. Alice giura vendetta e si mette alla caccia dei responsabili, membri della gang "Wolves of Kultur", incrociando un altro agente segreto in incognito, Roger Barclay, anche lui sulle tracce degli stessi nemici. Leah Baird, di solito arruolata in ruoli di vamp, esce dalla sua veste abituale per interpretare la ricca avventuriera improvvisata agente segreta. La affianca Sheldon Lewis, anche lui sovente interprete di ruoli antagonisti, qui nei panni del misterioso Roger Barclay.

Quasi un secolo prima del boom della serialità televisiva, i serial d'avventura e di mistero dell'era del muto, come The Perils of Pauline e The Exploits of Elaine, tenevano già gli spettatori incollati allo schermo cinematografico. Oggi diremmo che Wolves of Kultur intreccia spy story e action thriller, tra inseguimenti mozzafiato e l'utilizzo originario del cliffhanger, espediente di suspence di fine episodio tutt'ora ampiamente utilizzato in ogni narrazione seriale che si rispetti. Ma Wolves of Kultur è un caso sfortunato. Joseph A. Golden – che ha già lavorato più volte con un'altra serial queen, Pearl White – realizza 15 episodi, che vengono proiettati a partire dal 13 ottobre 1918: la serie è esplicitamente anti-tedesca, ma la guerra finisce di lì a poco, e gli spettatori perdono interesse nei prodotti di propaganda. Il quindicesimo episodio viene proiettato il 19 gennaio 1919, poi Wolves of Kultur sparisce nel nulla per quasi un secolo.
Cento anni dopo riportiamo Wolves of Kultur nel suo luogo deputato, la sala cinematografica, nella cornice d'eccezione del Cinema Modernissimo.

"Eccoci dunque a presentare la nostra nuova avventurosa sezione", racconta il direttore della Cineteca di Bologna Gian Luca Farinelli. "Dovrete cercarla al Modernissimo, un luogo sospeso, tra quello che non è più e quello che non è ancora. Le sale cinematografiche stanno diventando un luogo che interessa sempre meno i grandi gruppi globali, che vogliono tutto possedere. Netflix ha il suo prodotto di punta nelle serie TV. Quindi noi, che crediamo nel futuro della sala, a patto che sia bellissima e programmata in maniera sorprendente, vi proponiamo per otto giorni una discesa nell'utopia, il Mutiflix, dove potrete vedere una serie cinematografica in 15 episodi, naturalmente del 1918. Si intitola Wolves of Kultur. Se il titolo non vi convince ma amate le serie televisive, sarete felici di sapere che il cliffhanger, prima di questo film, non era mai stato cosi mozzafiato.... i serial d'inizio Novecento sono stati fondamentali nel contribuire a creare il cinema di avventura.
Negli anni della Prima guerra mondiale, si sviluppa la moda dei serial. Molti avevano per protagoniste delle donne, anche perché le donne rappresentavano naturalmente la maggior parte del pubblico dell'epoca. In momenti di grande paura, un appuntamento fisso, nel quale ritrovare le proprie eroine e i propri eroi, dava una straordinaria certezza".

"Nel bel mezzo del cantiere del Cinema Modernissimo, centrale di future possibilità, una confortante visione si è impadronita di me", racconta Mariann Lewisnky, una delle direttrici del Cinema Ritrovato. "Questo è il posto per un programma di proporzioni megalitiche. Questo sarebbe il paradiso per i fan di Netflix, che accorrerebbero in massa per assistere a un flusso ininterrotto di serial di cent'anni fa: ore e ore di Mutiflix (questo il titolo che abbiamo scherzosamente immaginato per i serial dell'epoca muta), senza limiti, senza forbici, uncut, più ce n'è meglio è".

MUTIFLIX
100 anni di serial

Dal 23 al 30 giugno

Tutti i giorni alle ore 9 e alle ore 19

Cinema Modernissimo

WOLVES OF KULTUR

(USA/1918)
15 episodi

Il Cinema Ritrovato
XXXII edizione
Bologna, 23 giugno – 1° luglio


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www.cinetecadibologna.it 

 

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Incontri "Nel segno dell'Arte" alla Quadreria di Palazzo Magnani. Si è svolto ieri l'ultimo appuntamento con l'iniziativa curata dalla società editrice il Mulino e inserita nell'ambito del progetto artistico della Quadreria realizzato da Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e UniCredit per riscoprire la storica dimora di via Zamboni.

Quarto e ultimo appuntamento "Nel segno dell'Arte", l'iniziativa nata dalla sinergia tra la società editrice il Mulino, la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e UniCredit per illustrare alcune delle opere di maggior pregio ospitate a Palazzo Magnani, in via Zamboni 20 a Bologna.

Ieri pomeriggio, giovedì 7 giugno, l'appuntamento con la cultura a Palazzo Magnani è stato condotto dallo storico dell'arte, già Soprintendente per il Polo museale di Roma, Claudio Strinati che ha illustrato agli ospiti Il mito greco e le origini di Roma, attraverso alcuni particolari del ciclo carraccesco contenuti nella storica dimora bolognese.

Strinati.jpgL'incontro rientra tra le iniziative realizzate nell'ambito del progetto artistico della Quadreria di Palazzo Magnani, a cura della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e di UniCredit.

Claudio Strinati è storico dell'arte, già Soprintendente per il Polo museale di Roma. Ha ideato e organizzato importanti mostre in Italia e all'estero. Come divulgatore di storia dell'arte ha condotto trasmissioni televisive e collaborato con quotidiani e riviste. Esperto di pittura e scultura del Rinascimento e del Seicento, è esperto anche nel campo musicale. Ha collaborato con il Dizionario Biografico degli Italiani edito dall'Istituto dell'Enciclopedia Italiana. Tra le sue pubblicazioni, Andrea del Sarto: un San Sebastiano ritrovato (Gangemi, 2013) e Il mestiere dell'artista: dal Trecento al Seicento, (Sellerio, 2014).

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Giovedì, 07 Giugno 2018 08:30

Carimonte Holding rinnova gli Organi societari

Nominato Presidente Andrea Dalledonne - L'Assemblea di CARIMONTE HOLDING S.p.A. – Bologna, riunitasi il 30 maggio 2018 ha proceduto al rinnovo degli Organi societari. E' stato nominato Presidente Andrea Dalledonne.

DalleDonne.jpgSono inoltre stati chiamati a far parte del Consiglio di Amministrazione: Luigi Benedetti, Direttore Generale della Cassa di Risparmio di Modena; Mattia Berti, Dottore Commercialista in Bologna; e Patricia Gentile, Chief Financial Officer Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.
Del Collegio sindacale è stato confermato nella carica di Presidente Guido de Cristofaro, Dottore Commercialista in Bologna.
Sindaci effettivi: Iva Manfredini, Dottore Commercialista in Modena; e Matteo Tiezzi, Dottore Commercialista in Modena.
Il nuovo Consiglio di Amministrazione si riunirà prossimamente per procedere alla nomina del nuovo Amministratore Delegato, carica finora ricoperta da Andrea Dalledonne.

CARIMONTE HOLDING S.p.A.

UniCredit Foundation annuncia i vincitori del Bando UniCredit Carta E 2017 "Strategie di coesione sociale per i giovani". Tra i progetti premiati l'asilo nido "on demand" ideato da una cooperativa di Modena. 500mila euro a sostegno di dieci organizzazioni non profit che promuovono l'occupazione giovanile in Italia.

Modena, 23 maggio 2018 –

UniCredit Foundation ha annunciato oggi le dieci organizzazioni non profit vincitrici della settima edizione nazionale del Bando UniCredit Carta E "Strategie di coesione sociale per i giovani" che ha assegnato un contributo pari a 42.500 euro a ciascuno dei progetti più innovativi a favore dell'occupazione giovanile in Italia.

Tra i progetti premiati anche "Needo, l'asilo che non c'era", presentato dalla Needo Cooperativa Sociale di Modena. Si tratta di un servizio innovativo nato per andare incontro alle esigenze di bambini, genitori, datori di lavoro, scuole ed organizzazioni non-profit. L'asilo nido in sostanza diventa "on-demand", un servizio "mobile" che abbraccia il tema del welfare e della conciliazione lavoro-famiglia, offrendo un pacchetto completo di attività. Needo nasce dal riutilizzo creativo di container marittimi, riqualificati e personalizzati per essere sicuri ed a norma di legge, ma anche esteticamente gradevoli.
I fondi del Bando sono messi a disposizione grazie a UniCreditCard Flexia Classic Etica, la carta di credito che, senza alcun costo aggiuntivo per il titolare, destina il 2 per mille di ogni spesa effettuata a un fondo indirizzato a iniziative e progetti di solidarietà. Dal 2011 a oggi, il Bando UniCredit Carta E ha sostenuto con circa 3,5 milioni di euro oltre 50 progetti sul territorio nazionale riguardanti soprattutto due ambiti di intervento: il supporto all'imprenditorialità sociale e all'occupazione dei giovani e il sostegno alle persone anziane in condizione di disagio economico, sociale o sanitario.

Anche quest'anno, i vincitori sono stati selezionati da una giuria di esperti, coordinata da UniCredit Foundation in collaborazione con Make a Cube3, primo incubatore certificato e acceleratore in Italia specializzato in imprese ad alto valore sociale, ambientale e culturale, che ha valutato più di 80 proposte pervenute attraverso la piattaforma IdeaTRE60 promossa dalla Fondazione Italiana Accenture, partner tecnico del Bando.

Ogni progetto sarà sottoposto a un periodo di incubazione: una fase di accompagnamento allo sviluppo imprenditoriale, con l'obiettivo di entrare nel mercato con un corpo solido, capace di produrre utili economici e valore sociale. Seguiranno altri diciotto mesi di follow up, con verifiche costanti ogni sei mesi per valutare l'andamento delle iniziative.
La caratteristica principale di tale fase di incubazione è proprio accompagnare queste realtà con le competenze necessarie per il tempo utile al loro consolidamento. Lo scopo finale, infatti, è la sostenibilità dei progetti nel tempo anche per garantire stabilità ai posti di lavoro creati.

Questi i 10 progetti vincitori:

Needo
L'asilo che non c'era
Modena

Spes Convivio
Gruppo Spes - Società Cooperativa Sociale Impresa Sociale
Torino

Lo studio che dà Lavoro
Cooperativa Sociale Casa Dello Studente
Bergamo

"MMC" MediMovieCare
Nuovi centri di aggregazione e cura per anziani; giovani in cure post ricovero
Associazione Medicinema Italia Onlus
Milano

Centro Servizi Welfare
Un nuovo modello di welfare locale
Sol.Co. Verona – società cooperativa sociale consortile
Verona

Vivere e Lavorare nel Parco
Supporto all'occupazione giovanile per il recupero del Parco
Rossella Casini - Società Cooperativa Sociale
Grosseto

CSI ACADEMY
G.P.S.S. Giovani per la promozione sociale e sportiva
Centro Sportivo Italiano - Presidenza Nazionale
Roma

Albergo etico - Progetto Download
Lavoro e inclusione sociale
Cooperativa sociale Download
Roma

Accademia sociale dell'orecchietta
Associazione di promozione sociale Kreattiva
Bari

Curcuma&Cannella
Proponente: SOC. COOP. SOC. LIBERA...MENTE
Palermo

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