Al primo appuntamento, tenutosi nei giorni scorsi, hanno partecipato medici e infermieri di Sassuolo e Carpi. Successo e apprezzamento per la qualità degli ambienti e la tecnologia messa a disposizione. Il 27 maggio in programma il primo "Incontro della salute" aperto alla cittadinanza su alimentazione e corretti stili di vita -
Modena, 24 maggio 2014 -
A poco più di un mese dalla cerimonia di inaugurazione, il Centro sperimentale "Salute&Formazione" che vede Florim e Ospedale di Sassuolo uniti per la promozione di ricerca, formazione e simulazione medica diviene pienamente operativo grazie a due iniziative che in modo esemplare riassumono le finalità dell'innovativo progetto. Da un lato infatti nei giorni scorsi si è tenuto il primo corso di formazione rivolto a medici e infermieri di anestesia, pediatria e cardiologia delle aziende sanitarie modenesi. Dall'altro martedì prossimo 27 maggio, alle ore 18.30, si terrà il primo degli appuntamenti denominati "Incontri della Salute" aperti in questo caso a tutti, dai collaboratori di Florim a quanti sono interessati ad ascoltare, in un contesto molto accogliente, consigli su sani stili di vita presentati da esperti dell'Ospedale di Sassuolo.
"Questi primi due incontri ci aiutano a far comprendere ancora meglio il valore e le potenzialità del Centro realizzato con Florim. Qualità e flessibilità degli ambienti e tecnologia di assoluta avanguardia di cui il Centro dispone consentono di promuovere, in contesti assolutamente inconsueti, iniziative di altissima specializzazione così come di organizzare incontri divulgativi davvero accessibili a chiunque. Ecco perché senza alcun dubbio si può parlare di uno strumento al servizio dell'intera comunità" ha sottolineato il direttore generale dell'Ospedale di Sassuolo, Bruno Zanaroli che ancora una volta ha anche voluto ringraziare pubblicamente il presidente di Florim, Claudio Lucchese.
Il corso, 16 ore di lezione, tenutosi nei gironi scorsi, era dedicato alla simulazione della rianimazione pediatrica e neonatale, un tema che è stato possibile affrontare in modo innovativo grazie alle tecnologie in dotazione al Centro. Con il supporto della ditta Accurate, per la prima volta, sono state utilizzate le attrezzature e i manichini per la 'simulazione avanzata' di alcune situazioni di emergenza che possono verificarsi in ospedale. Al corso hanno partecipano, oltre ai medici e infermieri dell'Ospedale di Sassuolo, anche due pediatri dell'Ospedale 'Ramazzini' di Carpi.
Come ricordato, nei prossimi giorni, martedì 27 maggio, alle ore 18.30, si terrà invece il primo degli "Incontri della Salute" che sarà dedicato all'alimentazione e corretti stili di vita; un evento gratuito, aperto a tutta la cittadinanza.
IL CENTRO
Situato nella sede principale di Florim, a Fiorano Modenese, il centro Salute&Formazione si sviluppa su una superficie di 550 metri quadrati. Tra le peculiarità della nuova struttura, unica in Italia nel suo genere, ci sono anche: una sala conferenze modulare che può accogliere 100 persone, 8 spazi in grado di ospitare seminari e lezioni, uffici dedicati e un'area ristoro. Ma la parte più preziosa del centro, che lo rende davvero unico, è la tecnologia messa a disposizione degli utilizzatori. Il cuore "intelligente", un vero concentrato di tecnologia, costituito da una sofisticata regia che permette di gestire, controllandone i parametri, dei manichini che – in tutto e per tutto – consentono di riprodurre le funzioni del corpo umano. Un'opportunità per mantenere aggiornate le competenze degli operatori sanitari che si occupano di assistenza sanitaria nel settore dell'emergenza, mediante lo strumento della "simulazione avanzata", con particolare attenzione per la rianimazione pediatrica e quella neonatale.
(Fonte: ufficio stampa Ausl Modena)
Dal 1998 con una pigotta è possibile vaccinare 100 bambini. Sono state donate dall'Unicredit di Modena e aiuteranno le campagne delle Nazioni Unite per la vaccinazione nei Paesi in via di sviluppo -
Modena, 15 maggio 2014 -
Una pigotta dell'UNICEF si può avere per 20 euro e permette di acquistare cento vaccini. Sono quindi magici doni, in grado di regalare un sorriso e di aiutare i bambini dei Paesi in difficoltà. Con questa filosofia si è rinnovato stamattina, giovedì 15 maggio 2014, il tradizionale appuntamento con l'UNICEF presso il Policlinico. Adonella Ferraresi, Presidente Provinciale UNICEF, e Fiorella Balli Responsabile dei rapporti Unicef-Università di Modena hanno consegnato le pigotte ai bimbi ospiti delle Struttura Complessa di Pediatria e della Struttura Complessa di Oncoematologia Pediatrica, dirette dal professor Paolo Paolucci. Il dono è sponsorizzato dall'Unicredit di Modena, rappresentata dal dott. Andrea Moggi e dalla dottoressa Francesca Gagliardelli. E' stata la dottoressa Patrizia Marchegiano, della direzione sanitaria del Policlinico, assieme a Mirella Cantaroni dell'URP e a Marisa Sverberi, maestra dello Spazio Scuola.
Le pigotte sono le bambole di pezza fatte in casa, che dal 1988 sono diventate un simbolo per le campagne di raccolta fondi promosse dall'UNICEF. Anche quest'anno, adottare una pigotta significa partecipare alla Campagna 100% che mira a raggiungere 22 milioni di bambini nel mondo e a debellare la poliomielite. "Nel 2011 – spiega Adonella Ferraresi – Unicef ha vaccinato l'83% dei bambini contro malattie immunoprevenibili, come difterite, tetano, poliomielite, morbillo. E' una percentuale che non era mai stata raggiunta prima ma c'è ancora tanto lavoro da fare." Il 25% dei bambini, infatti non ha completato il ciclo di vaccinazioni e, a causa di questo limite, nel 2011 ben 1,5 milioni di bambini hanno perso la vita.
La campagna di UNICEF mira a ottenere entro il 2020 la copertura vaccinale contro la poliomielite del 100% per i bambini sotto i cinque anni, con l'eliminazione della poliomielite negli stati in cui è ancora endemica, come Afghanistan, Nigeria e Pakistan oltre al mantenimento dello status di polio-free nei paesi nei quali è stata appena debellata e in quelli a rischio come lo Yemen. "La Campagna 100% vuol essere la nostra risposta per salvare fino all'ultimo bambino, anche il più difficile da raggiungere, per sostenerla basta un piccolo sforzo, l'acquisto di una stupenda bambola artigianale perché ciascuna pigotta permette l'acquisto di 100 vaccini", conclude Ferraresi.
La Pediatria del Policlinico di Modena vanta una lunga collaborazione con l'UNICEF tramite l'organizzazione di corsi di sensibilizzazione (advocacy) alla cooperazione internazionale per gli studenti della Facoltà di Medicina e delle scuole superiori. La donazione rientra in una lunga e proficua collaborazione tra la Pediatria del Policlinico e l'UNICEF.
(Fonte: ufficio stampa Ausl Mo)
Dieci bambini ricoverati, affiancati da agenti della volante, della polizia scientifica e postale si sono trasformati in veri detective. Il premio più bello i sorrisi dei piccoli pazienti, dei genitori e delle educatrici. Al termine "dell'indagine" il Questore di Modena ha fatto visita ai piccoli pazienti consegnando loro dei giocattoli -
Modena, 9 maggio 2014 -
E' stata una mattina decisamente speciale quella vissuta oggi dai piccoli pazienti ricoverati presso il reparto di pediatria del Policlinico. Accanto ai camici bianchi di medici e infermieri, hanno trovato un gruppo di agenti in divisa, chiamati per "risolvere lo strano caso" della misteriosa sottrazione di un giocattolo dalla ludoteca dell'ospedale. Un caso simulato, che ha permesso, in un clima di grande curiosità, di trasformare in veri detective i bambini che hanno partecipato alla bella e riuscita iniziativa “Il Piccolo Commissario” promossa dalla Polizia di Stato.
Luogo, prima del crimine e, successivamente, dell’indagine è stato l’area che ospita la ludoteca e lo spazio dedicato all’attività didattica. Prima gli agenti della volante, quindi quelli della polizia scientifica e postale hanno affiancato i piccoli investigatori che hanno così potuto vedere come la Polizia di Stato svolge la propria azione investigativa, conclusasi con l’individuazione del maldestro ladro: un giovane ricercatore che aveva temporaneamente sottratto il giocattolo per mostrarlo al nipotino ed essere perciò certo che fosse proprio quello che desiderava ricevere in regalo.
Due ore spensierate punteggiate da sorrisi e battute che hanno contribuito a far diventare un po’ più grandi i bambini e un po’ più piccoli gli agenti avvicinando due mondi apparentemente distanti. Particolarmente significativo e toccante il momento durante il quale il Questore di Modena, Oreste Capocasa accompagnato dal direttore generale del Policlinico di Modena, Licia Petropulacos e dal direttore della Pediatria, Paolo Paolucci, hanno fatto visita ai bambini ricoverati portando loro dei giocattoli.
“È stato un momento davvero molto bello perché oggi siamo riusciti a strappare un sorriso ai bambini ricoverati, facendo dimenticare a loro e ai familiari il particolare momento che stanno vivendo. Per questo desidero ringraziare pubblicamente il questore e i suoi collaboratori” ha evidenziato Licia Petropulacos, direttore del Policlinico.
“Guardando negli occhi i bambini e vedendo i loro sorrisi, credo di poter dire che abbiamo centrato l’obiettivo. Volevamo far conoscere il nostro lavoro quotidiano e soprattutto consentire di avvicinare le istituzioni, in modo informale, ai cittadini di domani. Il calore e l’affetto con cui ci hanno accolto è stato per noi il premio più bello che potessimo ricevere” ha aggiunto il questore, Oreste Capocasa.
La mattinata si è conclusa con il saluto dei bambini della pediatria ad un gruppo di agenti schierati nel piazzale del Policlinico a fianco dei loro mezzi, quattro volanti e due motociclette. Al saluto i piccoli pazienti hanno risposto esponendo, aiutati dalle maestre, uno striscione con la scritta “Grazie dai bambini della pediatria”.
In allegato alcune foto di stamattina al Policlinico. Per quanto riguarda i bambini, è stato richiesto il consenso all'uso delle immagini.
(Fonte: ufficio stampa Ausl Mo)
Dieci bambini ricoverati, affiancati da agenti della volante, della polizia scientifica e postale si sono trasformati in veri detective. Il premio più bello i sorrisi dei piccoli pazienti, dei genitori e delle educatrici. Al termine "dell'indagine" il Questore di Modena ha fatto visita ai piccoli pazienti consegnando loro dei giocattoli -
Modena, 9 maggio 2014 -
E' stata una mattina decisamente speciale quella vissuta oggi dai piccoli pazienti ricoverati presso il reparto di pediatria del Policlinico. Accanto ai camici bianchi di medici e infermieri, hanno trovato un gruppo di agenti in divisa, chiamati per "risolvere lo strano caso" della misteriosa sottrazione di un giocattolo dalla ludoteca dell'ospedale. Un caso simulato, che ha permesso, in un clima di grande curiosità, di trasformare in veri detective i bambini che hanno partecipato alla bella e riuscita iniziativa “Il Piccolo Commissario” promossa dalla Polizia di Stato.
Luogo, prima del crimine e, successivamente, dell’indagine è stato l’area che ospita la ludoteca e lo spazio dedicato all’attività didattica. Prima gli agenti della volante, quindi quelli della polizia scientifica e postale hanno affiancato i piccoli investigatori che hanno così potuto vedere come la Polizia di Stato svolge la propria azione investigativa, conclusasi con l’individuazione del maldestro ladro: un giovane ricercatore che aveva temporaneamente sottratto il giocattolo per mostrarlo al nipotino ed essere perciò certo che fosse proprio quello che desiderava ricevere in regalo.
Due ore spensierate punteggiate da sorrisi e battute che hanno contribuito a far diventare un po’ più grandi i bambini e un po’ più piccoli gli agenti avvicinando due mondi apparentemente distanti. Particolarmente significativo e toccante il momento durante il quale il Questore di Modena, Oreste Capocasa accompagnato dal direttore generale del Policlinico di Modena, Licia Petropulacos e dal direttore della Pediatria, Paolo Paolucci, hanno fatto visita ai bambini ricoverati portando loro dei giocattoli.
“È stato un momento davvero molto bello perché oggi siamo riusciti a strappare un sorriso ai bambini ricoverati, facendo dimenticare a loro e ai familiari il particolare momento che stanno vivendo. Per questo desidero ringraziare pubblicamente il questore e i suoi collaboratori” ha evidenziato Licia Petropulacos, direttore del Policlinico.
“Guardando negli occhi i bambini e vedendo i loro sorrisi, credo di poter dire che abbiamo centrato l’obiettivo. Volevamo far conoscere il nostro lavoro quotidiano e soprattutto consentire di avvicinare le istituzioni, in modo informale, ai cittadini di domani. Il calore e l’affetto con cui ci hanno accolto è stato per noi il premio più bello che potessimo ricevere” ha aggiunto il questore, Oreste Capocasa.
La mattinata si è conclusa con il saluto dei bambini della pediatria ad un gruppo di agenti schierati nel piazzale del Policlinico a fianco dei loro mezzi, quattro volanti e due motociclette. Al saluto i piccoli pazienti hanno risposto esponendo, aiutati dalle maestre, uno striscione con la scritta “Grazie dai bambini della pediatria”.
In allegato alcune foto di stamattina al Policlinico. Per quanto riguarda i bambini, è stato richiesto il consenso all'uso delle immagini.
(Fonte: ufficio stampa Ausl Mo)
Donato uno strumento per la biopsia mammaria di ultima generazione. Il primo del genere installato in Italia, permette indagini istologiche mirate -
Modena, 9 maggio 2014 -
Una nuova apparecchiatura per la biopsia mammaria donata dalla BPER alla Struttura Complessa di Radiologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena, diretta dal prof. Pietro Torricelli. Si tratta di un dispositivo ad alto contenuto tecnologico, il Mammotome Revolve della Devicor, il primo installato in Italia. Questa apparecchiatura, infatti, permette di eseguire una diagnosi istologica assolutamente mirata delle formazioni nodulari sospette della mammella, utilizzando una procedura assai meno invasiva per la paziente e meno costosa rispetto alla biopsia chirurgica. La donazione è stata simbolicamente presentata stamane, giovedì 8 aprile 2014 alla presenza della dottoressa Licia Petropulacos, direttore generale del Policlinico, del prof. Pietro Torricelli, della dottoressa Cristina Tata e del dottor Daniele Zanetti, direttore mercati di BPER.
“Il principale vantaggio di questo nuovo dispositivo, - spiegano il prof. Pietro Torricelli e la dottoressa Rachele Battista, che per prima ha utilizzato lo strumento – è che, oltre ad essere assolutamente preciso, riduce drasticamente le complicanze legate al sanguinamento grazie ad una costante azione di aspirazione e, in quanto dotato di un dispositivo che raccoglie automaticamente e separatamente i campioni prelevati, aumenta l’efficienza della procedura e la sua affidabilità clinica. Infine, lo strumento permette di svolgere l’esame in un tempo nettamente inferiore, con evidenti vantaggi per la paziente”.
Le caratteristiche di questa nuova apparecchiatura contribuiranno a migliorare ulteriormente la qualità dei percorsi assistenziali diagnostico-terapeutici dedicati alle patologie della mammella, cui il Policlinico e l’azienda USL di Modena dedicano grandi attenzione e risorse e che si sviluppano nell’ambito del Dipartimento Interaziendale ad Attività Integrata Diagnostica per Immagini. “Quando a una paziente, effettuando la mammografia, viene scoperta una lesione sospetta, il nuovo apparecchio permette di effettuare un’indagine sicura e mirata. Questa donazione costituisce un ulteriore miglioramento al nostro parco tecnologico dedicato alla diagnostica ed interventistica senologica, un campo dove la diagnosi precoce costituisce un’arma sempre più decisiva” aggiunge la dottoressa Licia Petropulacos.
“Con questa donazione di una nuova apparecchiatura ad alto contenuto tecnologico, che fa seguito a quella di un moderno ecografo avvenuta un anno fa, BPER vuole confermare la vicinanza al territorio e la volontà concreta di sostenere iniziative e attività di alto profilo sociale. Crediamo sia una scelta importante, che abbiamo voluto indirizzare a una struttura sanitaria di elevata professionalità, fortemente impegnata in un programma fondamentale di prevenzione e cura”. Ha commentato Daniele Zanetti, direttore Area mercati di BPER.
(Fonte: ufficio stampa Ausl Modena)
Entro lunedì 5 maggio le persone che, per gravi malattie, dipendono da apparecchi elettromedicali e le persone con infermità tali da rendere impossibile l'allontanamento dalla propria abitazione possono presentare richiesta per effettuare il voto a domicilio. Le persone che, invece, soffrono di gravi deficit visivi o sono impossibilitate a usare le mani e non sono dunque in grado di votare autonomamente, possono chiedere di essere accompagnate in cabina elettorale da una persona di fiducia -
Modena, 29 aprile 2014 -
In occasione delle elezioni europee e amministrative di domenica 25 maggio, gli elettori affetti da gravi deficit visivi, le persone amputate delle mani o affette da paralisi o altro impedimento di analoga gravità, come previsto dalla legge, potranno esercitare il diritto elettorale scegliendo un accompagnatore che li affianchi nella cabina elettorale. Inoltre, le persone che, per gravi malattie, dipendono da apparecchi elettromedicali o con infermità tali da rendere impossibile l'allontanamento dalla propria abitazione possono presentare, entro il 5 maggio, richiesta per effettuare il voto a domicilio.
Le persone interessate a essere accompagnate in cabina elettorale da una persona di fiducia possono ottenere gratuitamente il certificato medico necessario presso tutti gli ambulatori certificazioni di Medicina Legale e Gestione del Rischio dell’Azienda USL di Modena. Questo riconoscimento, che in precedenza doveva essere richiesto solo nei tre giorni prima delle elezioni, è valido per tutta la durata della tessera elettorale e, pertanto, può essere rilasciato – in presenza dei requisiti sanitari - in qualunque momento, per esempio anche nel corso della visita medica per l'accertamento della disabilità.
Presentando il certificato medico agli uffici elettorali dei Comuni, è possibile ottenere l’annotazione permanente sulla tessera elettorale (attraverso l’apposizione di un simbolo o di un codice) del diritto al voto assistito. Come per tutte le altre prestazioni ambulatoriali occorre prenotarsi presso i CUP (Centri unici di prenotazione) o in farmacia, a seconda delle sedi, oppure telefonando al Teleprenota (848 800 640 da telefono fisso e 059/2025050 da cellulare). Solo nella settimana prima delle elezioni sarà possibile ottenere il certificato senza prenotazione.
Come nei precedenti appuntamenti elettorali, l’Azienda USL di Modena, in accordo con i Comuni e con la Prefettura, predisporrà ambulatori dedicati a questa attività anche nelle giornate di voto, presso i Comuni di Carpi, Castelfranco Emilia, Modena, Mirandola, Pavullo, Sassuolo e Vignola, per coloro i quali non siano riusciti a sottoporsi in anticipo all’accertamento per il rilascio della certificazione. Per evitare disagi è, quindi, consigliabile rivolgersi per tempo agli ambulatori di Medicina Legale e Gestione del Rischio. L’elenco e gli orari di apertura degli ambulatori presso cui ci si potrà rivolgere per il rilascio del certificato nella giornata di domenica 25 maggio 2014 è reperibile presso i comuni e l’ Azienda USL.
Infine, ai sensi della legge 7 maggio 2009 n. 46, oltre agli elettori con gravi infermità che si trovino in condizioni di dipendenza continuativa e vitale da apparecchiature elettromedicali, tali da impedirne l’allontanamento dall’abitazione in cui dimorano, sono ammessi al voto a domicilio anche gli elettori affetti da gravissime infermità, tali che l’allontanamento dall’abitazione in cui dimorano risulti impossibile anche con l’ausilio dei servizi previsti dalla normativa vigente. Pertanto, l’elettore deve far pervenire al sindaco del comune nelle cui liste elettorali è iscritto una dichiarazione nella quale attesta la volontà di esprimere il voto presso l’abitazione in cui dimora. La dichiarazione deve essere presentata in un periodo compreso tra il 40° e il 20° giorno antecedente la data di votazione e cioè entro lunedì 5 maggio 2014.
(Fonte: ufficio stampa Ausl Modena)
Per prenotare visite ed esami sarà possibile utilizzare il call center “Tel&Prenota” oppure recarsi in farmacia -
Modena, 23 aprile 2014 -
Sabato 26 aprile, in occasione del ponte per la Festa della Liberazione, è programmata la sospensione, in tutta la provincia di Modena, dell’attività degli sportelli Cup (Centro unico di prenotazione) e Saub (svolgono diverse funzioni relative alla medicina di base, come ad esempio la scelta e la revoca del medico di famiglia o del pediatra di libera scelta).
Per prenotare visite ed esami, sarà possibile utilizzare il call center “Tele&Prenota” dell’Azienda USL di Modena (848 800 640 da telefono fisso e 059 202 5050 da cellulare) che il sabato è in funzione dalle 8.00 alle 13.00. Sono inoltre a disposizione le farmacie abilitate e i corner delle parafarmacie presenti in alcuni ipermercati Conad e Coop.
(Fonte: ufficio stampa Ausl MO)
L’Associazione “Casina dei Bimbi” e la Scuola di Pallavolo “Anderlini” di Modena insieme per i bambini ricoverati -
Modena, 18 aprile 2014 -
Arriva con due giorni di anticipo, in pieno Venerdì Santo, la Pasqua per i bambini ricoverati al Policlinico. Oggi, venerdì 18 aprile 2014, l’Associazione “Casina dei Bimbi” in collaborazione con lo Spazio Scuola del Policlinico ha regalato le proprie uova di Pasqua ai piccoli pazienti di Pediatria e Pediatria ad Indirizzo Onco-Ematologico. La consegna è stata effettuata insieme a 10 ragazze della Scuola di Pallavolo Anderlini di Modena. I volontari, accompagnati da Peppa Pig, sono stati ricevuti dal prof. Paolo Paolucci, direttore del reparto, dalla caposala Annamaria Villani, da Mirella Cantaroni dell’Ufficio Relazioni col Pubblico. L’iniziativa rientra nella tradizionale distribuzione di Uova pasquali che l’Associazione svolge negli ospedali in cui opera.
Nata 12 anni fa, l'associazione Casina dei Bimbi Onlus si occupa di bambini ospedalizzati in emergenza e presta la sua opera nelle Provincie di Reggio Emilia, Parma e Modena, con progetti rivolti all'infanzia in ospedale, sul territorio e nelle scuole di ogni ordine e grado. Si occupa del benessere dei bambini attraverso il gioco e uno specifico programma di accoglienza, di animazione, di mediazione e di supporto appositamente dedicato ai bambini, ai giovani e ai loro familiari. Interviene in “emergenza” allertata dalla struttura sanitaria, per assistere i bambini ricoverati in ospedale, privi per qualche motivo della presenza dei genitori. L’Associazione ha sviluppato un protocollo per preparare bambini e adolescenti all'intervento chirurgico, agli esami clinici e ai prelievi ematici sia in ospedale che sul territorio e, su richiesta degli insegnanti, a scuola. Tra gli intenti vi è anche quello di coinvolgere i giovani come protagonisti nel mondo del volontariato, valorizzando le proprie esperienze e favorendo un ruolo attivo e di partecipazione nelle varie attività.
(Fonte: ufficio stampa Ausl Mo)
Parte, in questi giorni, la ristrutturazione dei locali che ospiteranno il reparto di Ostetricia e Ginecologia. Il progetto ha l'obiettivo di dare una sede definitiva al comparto materno-infantile dopo il sisma e consegnare ai cittadini una struttura moderna ed efficiente -
Modena, 17 aprile 2014 -
Un "punto nascita" nuovo per l'ospedale di Mirandola, dotato di sala operatoria e degenze moderne e confortevoli, con due sale travaglio-parto che offriranno la possibilità alle gestanti di partorire anche in acqua. Sono questi alcuni degli obiettivi che guideranno la ristrutturazione e la riorganizzazione complessiva del reparto di Ostetricia e Ginecologia del 'Santa Maria Bianca'. In questi giorni, a ridosso del secondo anniversario del terremoto, partono i lavori che consentiranno il trasferimento definitivo dell'area materno infantile di Mirandola all'interno del Padiglione Scarlini (al piano terra del corpo 8) dove, fino a poco tempo fa, era ospitata l'Unità Operativa di Cardiologia. Finalità principale dell'intervento di ristrutturazione è l'adeguamento funzionale e impiantistico dei locali destinati ad accogliere le mamme e i nuovi nati.
Il "punto nascita", una volta rinnovato, ospiterà 6 stanze per le degenze, 12 posti letto in tutto, su una superficie di 750 metri quadrati (3.375 metri cubi). Le stanze saranno predisposte per il "rooming-in", cioè un particolare tipo di degenza post parto che permette alle donne di tenere nella propria stanza i bambini appena nati, giorno e notte, senza limiti di orario, fino alle dimissioni. Sarà realizzato, inoltre, un accesso separato per la stanza di degenza neonatale, per il locale nido e le due sale parto.
Al termine dei lavori, che si stima dureranno circa 7 mesi, la nuova struttura sarà dotata di una propria sala operatoria per le procedute chirurgiche urgenti, come i parti cesarei. Oltre alla sala per gli interventi, sarà predisposto un locale per la preparazione e il risveglio delle pazienti, un deposito e uno spazio riservato ai chirurghi. Secondo il progetto esecutivo, il costo complessivo previsto dell'intervento è di 800 mila euro.
Grazie a questo intervento si rafforzeranno i rapporti di collaborazione tra il comparto materno-infantile del 'Ramazzini' e il 'Santa Maria Bianca' e prenderà sempre più corpo il percorso di riorganizzazione per area geografica e intensità di cura degli ospedali presenti in provincia, come definito dall'ultimo Piano Attuativo Locale (PAL).
"L'intervento ci permette di migliorare l'efficienza organizzativa del reparto – spiega il Direttore del Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia dell'Azienda Usl di Modena, Paolo Accorsi – e mantenere, allo stesso tempo, un'alta qualità assistenziale, garantendo così la massima sicurezza dei pazienti e la 'clinical competence' di tutti gli operatori. Il reparto rinnovato, sia dal punto di vista funzionale che strutturale, rafforza inoltre la logica di concreta integrazione che, in questi anni, è stata costruita fra le strutture materno-infantili dell'Area Nord, a partire dalla mobilità degli operatori per arrivare ad una loro stretta collaborazione".
"L'attivazione del punto nascita nuovo – sottolinea Teresa Pesi, Direttore dell'Ospedale di Mirandola – rappresenta una prova tangibile della volontà dell'Azienda Usl di rilanciare il reparto e superare le difficoltà incontrate, in modo particolare, a seguito del sisma. In questo senso è necessario proseguire nella strada intrapresa, ampliando le sinergie organizzative e gestionali esistenti e creandone di nuove, in modo particolare tra le Unità Operative di Mirandola e Carpi".
Il Reparto di Ostetricia e Ginecologia
Il Reparto di Ostetricia e Ginecologia dell'Ospedale di Mirandola, diretto dal dottor Paolo Accorsi, gestisce l'intero percorso di gravidanza, dalla diagnosi prenatale (test combinato, ecografie, amniocentesi, villocentesi) fino all'assistenza al parto e al puerperio. Nel reparto lavorano 7 medici, una coordinatrice ostetrico/infermieristica, 11 ostetriche, 6 infermieri e 6 operatori socio sanitari. In questi ultimi anni sono stati realizzati diversi progetti di integrazione fra le Unità operative di Ostetricia e Ginecologia degli ospedali di Carpi e Mirandola: in ambito onco-ginecologico è stato costituito un team multidisciplinare che centralizza i casi più complessi su Carpi e, analogamente, per l'endometriosi una equipe gestisce i pazienti più complessi su Mirandola che è punto di riferimento per questa patologia.
L'attività del reparto dopo il sisma
Nell'ultimo biennio di attività, l'Ostetricia di Mirandola ha dovuto fare i conti con i gravi problemi dovuti al terremoto. Da maggio a dicembre 2012, infatti, il reparto è stato chiuso.
Nel 2011 l'Ostetricia di Mirandola ha registrato 577 nati. L'anno successivo, a causa del sisma, i parti si sono fermati invece a quota 225. Per 7 mesi, infatti, il comparto ospedaliero resta chiuso e le mamme di Mirandola si spostano in altri ospedali. La riapertura del punto nascita, nella sede provvisoria occupata finora, avviene a fine 2012. Un primo bilancio, seppur parziale e ancora condizionato da alcune difficoltà, è quello relativo al 2013. A un anno dalla riapertura sono nati in reparto al 'Santa Maria Bianca' 403 bambini (211 femmine e 192 maschi). I tagli cesarei rappresentano, nel 2013, il 19.5% del totale. A tutt'oggi, nel 2014 il reparto ha registrato 128 nuovi nati, ed i cesarei si attestano al 18,5%.
(Fonte: ufficio stampa Ausl MO)
Il mondo dello sport in prima fila per promuovere "Scommetti che smetti?", il concorso a premi organizzato dalle aziende sanitarie modenesi per diventare non fumatori -
Modena, 14 aprile 2014 -
Quattro protagonisti della serie cadetta scendono in campo per ricordare ad appassionati e tifosi che, fino al 30 aprile, è possibile iscriversi al concorso a premi organizzato dalle Aziende sanitarie modenesi per contrastare il tabagismo. In palio anche una maglietta originale dei canarini e un abbonamento alla prossima stagione calcistica del Carpi
Il mondo dello sport in prima fila per promuovere "Scommetti che smetti?", il concorso a premi organizzato dalle aziende sanitarie modenesi per diventare non fumatori. A pochi giorni dal derby che appassionerà i tifosi delle due città, i difensori biancorossi Emanuele Pesoli ed Elia Legati insieme a al terzino gialloblù Luca Calapai e al portiere Marco Costantino sono protagonisti di uno scatto fotografico a sostegno del concorso per diventare non fumatori “Scommetti che smetti?”. La foto è stata realizzata presso la Palestra Etica Club Giardino di Carpi, che partecipa attivamente al concorso.
Il messaggio per tifosi e appassionati è semplice: smettere di fumare è una partita che si può vincere. E per chi si iscrive a “Scommetti che smetti?” 2014 e abbandona l’abitudine tabagica c’è la possibilità di vincere un premio: una maglietta originale dei canarini o un abbonamento alla prossima stagione calcistica del Carpi.
Le due squadre sono da tempo impegnate in iniziative di promozione della salute, ma per l’occasione hanno deciso di scendere in campo insieme. “Un obiettivo di salute che condividiamo e che ci consente di valorizzare l’impegno della società per la collettività. Spezzare una sigaretta gigante con gli amici/rivali del Modena è un gesto che accompagna la nostra visione di uno sport sano”, commenta Simone Palmieri, Responsabile Marketing del Carpi. “Da anni sosteniamo ‘Scommetti che smetti?’ e l’opportunità di farlo insieme al Carpi pochi giorni prima della sfida sul campo dimostra come vi siano valori che vanno oltre la rivalità sportiva”, gli fa eco il Team Manager gialloblù, Andrea Russo. Un impegno, quello dei canarini del Modena a fianco della campagna informativa contro il tabagismo, che proseguirà anche allo stadio, attraverso i LED luminosi a bordo campo e di "Scommetti che smetti?".
Lo sport modenese e la lotta al fumo
Al concorso per diventare non fumatori partecipano anche altri protagonisti del mondo dello sport. Da quest'anno tre Palestre Etiche della provincia di Modena sostengono l’iniziativa: Equilibra di Modena, Sana Line e Club Giardino di Carpi, palestra quest’ultima che ha ospitato le due squadre di calcio per la foto contro il fumo. Le strutture hanno già aderito al Codice etico promosso dalla Regione Emilia-Romagna per diffondere impegni specifici a vantaggio della salute degli sportivi e per creare una rete di palestre che collaborino con il Servizio sanitario regionale. Le palestre offrono in palio a chi smette di fumare abbonamenti alle proprie attività sportive.
Rimanendo in ambito sportivo, anche CSI e UISP sono protagonisti da molte edizioni del concorso, coinvolgendo i propri allenatori e i propri iscritti nel contrasto all’abitudine tabagica.
La collaborazione del mondo dello sport a “Scommetti che smetti?” ha un duplice obiettivo: da un lato intende sottolineare che il fumo, oltre a danneggiare la salute, riduce le prestazioni dello sportivo e, dall'altro, vuole suggerire come l'attività sportiva, o semplicemente l'attività motoria, rappresenti un ottimo aiuto per combattere la dipendenza dalla sigaretta.
Scommetti che smetti?: regole e premi
Per partecipare all'edizione 2014 del concorso occorre impegnarsi a smettere di fumare dal 30 aprile al 25 maggio. "Scommetti che smetti?" è il concorso a premi promosso dall'Azienda USL e dal Policlinico di Modena per contrastare la diffusione della dipendenza da tabagismo. Iniziativa organizzata in collaborazione con numerosi partner del territorio, si rivolge ai maggiorenni residenti in provincia di Modena che hanno fumato almeno una sigaretta al giorno nell'anno precedente al concorso, ai quali è richiesto di abbandonare le sigarette per almeno 25 giorni. Al termine del periodo, attraverso un'estrazione tra tutti i partecipanti e l'effettuazione di test non invasivi per verificare la reale astensione dal fumo, sono individuati i vincitori, che vengono premiati durante una cerimonia pubblica che, quest'anno, si svolgerà il 7 giugno 2014 presso il Centro Commerciale 'La Rotonda' di Modena. Tra i numerosi premi in palio è possibile vincere tablet, weekend vacanza, buoni acquisto, biciclette elettriche, smartphone, abbonamenti ad attività sportive e culturali, attrezzature sportive.
E’ possibile iscriversi al concorso direttamente online sul sito
(Fonte: ufficio stampa Ausl Modena)