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Parma, 25 novembre 2013 -

In vista della scadenza della convenzione con il soggetto privato che gestisce le scuole dell'infanzia comunali della città di Parma, la Gilda degli Insegnanti suggerisce all'ente locale di attivarsi affinché le stesse scuole passino sotto la gestione organizzativa e tecnica del Ministero della Pubblica Istruzione, che come avviene per le altre scuole (comprese tantissime scuole dell'infanzia) le gestisce attraverso le sue articolazioni periferiche: Ufficio Scolastico Regionale ed Ambito Territoriale Scolastico (ex Provveditorato agli Studi). Esperienze che in questo territorio sono positive. Una soluzione di questo tipo sgraverebbe il Comune dagli oneri relativi al reclutamento ed al pagamento del personale: se le scuole dell'infanzia comunali divenissero statali, verrebbero sicuramente associate ciascuna agli Istituti Comprensivi (e in qualche caso alla Direzione Didattica), già presenti sul territorio creando quella sinergia tra diversi ordini di scuola, asse portante della continuità didattica. Inoltre il tutto verrebbe legato al sistema nazionale dell'Istruzione e i docenti verrebbero reclutati dai ruoli statali, con le graduatorie già esistenti ed inquadrati secondo le regole certe del Contratto Collettivo del comparto scuola, che è quello proprio degli insegnanti, e non in base ad altri criteri normativi che addirittura non prevedono nemmeno l'interlocuzione con le rappresentanze professionali/sindacali dei docenti, ma con quelle del personale degli enti locali. Precisa Salvatore Pizzo – coordinatore provinciale della Gilda – Unams - "Cambiando questo stato di cose, al Comune resterebbe la manutenzione degli immobili, la fornitura delle suppellettili, ivi compresi i riscaldamenti, e l'appalto del servizio mensa".
 
(Fonte: ufficio stampa Gilda Unams Parma)
Parma, 5 novembre 2013
 
Il comunicato della Gilda Isegnanti -
 
La Gilda degli Insegnanti ha inviato una missiva a tutti i dirigenti delle scuole statali presenti sul territorio della Provincia di Parma, invitandoli a rivolgersi all'Ente Invalsi (istituzione che si occupa delle rilevazioni statistiche nelle scuole), affinchè provveda celermente a farsi carico dei costi che ogni istituzione scolastica affronta, per svolgere le attività che questo ente in maniera crescente richiede, senza mai fornire né risorse umane né economiche. Spiega il coordinatore provinciale della Federazione Gilda-Unams, Salvatore Pizzo: "La legge obbliga le scuole a somministrare agli allievi le discusse prove che questo ente invia, poi alcune sentenze, anche se solo di primo grado, hanno sancito che rientra nella funzione docente la correzione delle stesse, anche se si tratta di materiali di un ente esterno, ma – aggiunge – negli ultimi anni stiamo andando oltre, non richiedono più la correzione, ma adempimenti burocratici, tabulazione di dati, copiatura di risultati, compilazioni di schede e quant'altro, senza che l'Invalsi si faccia carico di alcun onere. Spesso questi costi aggiuntivi, non sapendo come altro fare, vengono compensati pagandoli con il Fondo d'Istituto. La parte di salario accessorio che viene contrattata a livello decentrato e che serve per migliorare l'offerta formativa, è un andazzo assurdo. A parte la carenza di fondi, l'Invalsi non può pensare che altre istituzioni paghino, togliendo alle attività di studio, per lavori che l'Invalsi pretende e che invece dovrebbe far svolgere ai suoi dipendenti – conclude Salvatore Pizzo - è un'anomalia dovuta alla trasversalità del sostegno politico che questo ente evidentemente ha. I dirigenti scolastici non possono rimanere spettatori passivi. I politici controllano poco e male come questo ente si comporta sul territorio, noi della Gilda non temiamo questa sorta di muro di gomma e non ci sentiamo schiavi di nessuno, tantomeno dell'Invalsi, ennesimo carrozzone politico italiano".
 
(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti)
Parma, 17 ottobre 2013
 
Il comunicato di Gilda Unams che lamenta di non essere stata coinvolta neppure nel progetto Giocampus di cui era all' oscuro -

La Gilda degli Insegnanti informa che i contenuti del protocollo Giocampus, firmato nei giorni scorsi dalle competenti autorità scolastiche, non è stato mai reso noto ai rappresentanti di coloro che quel protocollo dovrebbero applicarlo. Un modo di fare che si ripete per la terza volta in pochi giorni, è avvenuto lo stesso per il protocollo relativo alla somministrazione dei farmaci nelle scuole e per il protocollo relativo all'integrazione scolastica. Gilda, Cgil, Cisl e Uil, hanno inviato una lettera a tutti i dirigenti scolastici interessati, alle autorità scolastiche territoriali e regionali, lamentando il perpetrarsi questo andazzo che oramai è diventato insopportabile. Giocampus è stato sempre motivo di vanto e soddisfazione per i docenti di Parma, e non si capisce perché non debbano far sapere come gli insegnanti saranno coinvolti in questa iniziativa nel prossimo futuro. E' bene precisare che quando si firmano accordi tra scuola ed enti pubblici, che interessano anche il lavoro dei docenti, il Contratto Collettivo Nazionale prevede esplicitamente che ci sia un'informativa preventiva ai rappresentanti di categoria. Adempimento che anche questa volta non è stato compiuto. Salvatore Pizzo, Coordinatore Provinciale della Gilda Unams, a tal fine precisa: "Ringraziamo chi mette in atto risorse per realizzare Giocampus, ma non vogliamo essere nelle mani di minoranze che pensano di poter agire senza far sapere nulla a nessuno, chi fomenta questo tipo di politica scolastica provoca solo risentimento e reazioni negative. Serve un intervento politico sul territorio, se non legale, che metta un freno a certi atteggiamenti che a quanto pare vanno per la maggiore".
 
In allegato la lettera la lettera inviata da Gilda, Cgil, Cisl e Uil

(Fonte: Ufficio stampa Gilda Unams)
Parma, 8 ottobre 2013
 
Un'Associazione locale di dirigenti scolastici, denominata Asapa, per il tramite della stampa locale ha espresso solidarietà al dirigente della Direzione Didattica "Fratelli Bandiera" di Parma, Giovanni Brunazzi, relativa all'interrogazione parlamentare richiesta dalla Gilda Unams alla senatrice Adele Gambaro (gruppo Misto), con la quale si chiede al Ministro dell'Istruzione se è giusto minacciare i docenti con provvedimenti disciplinari, per costringerli a lavorare gratuitamente, svolgendo lavori di esecuzione amministrativa per conto di un ente con il quale non hanno stretto alcun rapporto professionale e o di lavoro, l'Invalsi. Un ente che ha sede a Frascati (Roma) che si occupa di rilievi statistici. Il giudice del lavoro di Parma ha stabilito che correggere le prove inviate alle scuole dall'Invalsi è un dovere dei docenti, ma non è un loro dovere svolgere altri adempimenti per i quali l'Invalsi, che ha una gestione propria di nomina politica, gode di suoi dipendenti e di una sua personalità giuridica. La Gilda da tempo richiede una trattativa con questo ente affinchè i docenti non vengano costretti a prestazioni professionali extra e gratuite, ciò con il ricatto di provvedimenti disciplinari. Faccenda questa che potrebbe interessare anche la magistratura penale. Ci meraviglia che un gruppo di dirigenti scolastici, che per mestiere coordinano processi educativi, spalleggino un ente, molto amato dalla politica politicante, per conto del quale si chiede a dei professionisti, che non dipendono da esso di lavorare gratis. Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda, precisa: "Se i dirigenti scolastici fossero costretti a lavorare gratis per qualcuno, cosa direbbero? Suggeriamo a loro che si pongono talvolta come manager, di fare in modo che l'Invalsi versi il dovuto alle persone che lavorano. Il fatto che molti colleghi tacciono è causato dal clima di terrore, questo non è bello è semplicemente poco civile".
 
(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Parma)
Sabato, 05 Ottobre 2013 08:37

Parma/Scuola: siglato un accordo che nasce zoppo



(Comunicato stampa sindacati scuola)

Parma 05 ottobre 2013 -

Un comportamento gravissimo e reiterato che è diventato insopportabile, le organizzazioni sindacali Uil Scuola, Gilda, Cisl Scuola e Flc Cgil, solo casualmente sono venute a conoscenza che l'Ufficio Scolastico Provinciale, per il tramite del dirigente dell'Ufficio Scolastico Regionale Luciano Rondanini, insieme ai dirigenti delle scuole del nostro territorio, ha sottoscritto un "Accordo di programma provinciale per l'integrazione scolastica" insieme alla Provincia, ai Comuni, all'Ausl ed ad altri soggetti. Gli unici tenuti all'oscuro sono stati quelli che l'Accordo dovrebbero applicarlo, i docenti. Lo stesso è avvenuto proprio nei giorni scorsi per il protocollo sulla somministrazione dei farmaci nelle scuole. Le Organizzazioni Sindacali ricordano ai funzionari ed ai dirigenti scolastici che qualsiasi accordo sottoscritto con gli enti, è valido solo se preventivamente viene resa un'informativa alle rappresentanze sindacali, questo dice il Contratto Nazionale. Pare surreale che su argomenti così delicati, che coinvolgono fasce deboli, continuano a sottoscrivere atti, che poi non possono essere attuati nelle scuole per macroscopici errori procedurali. Dure le dichiarazioni dei rappresentanti del personale scolastico, ciascuno si differenzia a seconda dell'identità delle varie organizzazioni, ma hanno tutte un unico denominatore, il rispetto per i docenti: Lucia Avalli, segretario generale della Uil Scuola: "Non coinvolgere il personale addetto è un errore, specialmente su questioni come questa, che riguardano fasce sociali deboli alle quali dobbiamo delle risposte"; Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda Unams: "Per quanto ci riguarda, i dirigenti scolastici sono un segmento minoritario del comparto, la scuola la fanno i docenti, la politica farebbe bene a scegliersi gli interlocutori giusti. I presidi pretendono giustamente precisione dai docenti, poi nel giro di pochi giorni sono stati per ben due volte indisciplinati"; Maria Gentilini, segretario aggiunto della Cisl Scuola: "E' stato un fatto grave non farci sapere nulla, non è bello venire a sapere solo per caso le cose ci riguardano direttamente"; Simone Saccani, della Flc Cgil: "Troppo spesso non ci vengono rese le informazioni che ci sono dovute, non si può andare avanti così, è grave".
Parma, 25 settembre 2013
 
La Gilda degli Insegnanti ha indetto lo stato di mobilitazione generale di tutti i docenti, con astensione da tutte le attività aggiuntive: giovedì 3 ottobre indetta assemblea sindacale in orario di servizio -
 
Protesta che anche a Parma e nel Parmense avrà i suoi inevitabili effetti. Per questo la Federazione Gilda-Unams ha indetto per giovedì 3 ottobre, dalle ore 8 alle ore 10, un'assemblea sindacale in orario di servizio, alla quale potranno aderire tutti i docenti delle scuole statali con sede in città ed il personale educativo dei ruoli statali, essa si terrà nella sede della Direzione Didattica Fratelli Bandiera, prossimamente altre assemblee si terranno anche in altre scuole della provincia. Tutto scaturisce dal fatto che anche questo governo, come i precedenti, non ha dato garanzie per il rinnovo del Contratto scaduto oramai dall'anno 2009. Il potere d'acquisto dello stipendio dei docenti italiani in questi anni è calato del 15%, inoltre negli ultimi anni sono notevolmente peggiorate le condizioni di esercizio della professione docente. Il Coordinatore provinciale della Gilda Unams Salvatore Pizzo, afferma: "Ci asterremo da ogni attività non strettamente didattica, e non obbligatoria, ivi comprese le gite ed i viaggi di istruzione".La protesta proseguirà con l´indizione di assemblee su tutto il territorio e in mancanza di una risposta positiva del Governo, le azioni di lotta saranno inasprite, sino ad arrivare allo sciopero. Prosegue il dirigente sindacale – "Inoltre noi della Gilda siamo contrari alle cooptazioni concorsuali dei presidi, vogliamo che queste figure che rappresentano la comunità scolastica siano democraticamente elette dai loro colleghi, i docenti. Gli equilibri e le macchinazioni concorsuali a tutto servono tranne che a una scuola democratica e serena. Inoltre l'assemblea tratterà anche del clima ricattatorio che la categoria avverte da parte dell'Invalsi, un ente che non avendo stipulato alcun accordo contrattuale, pretende spudoratamente prestazioni professionali gratuite".
 
(Fonte: ufficio stampa Gilda Unams Insegnanti Parma)
Lunedì, 23 Settembre 2013 10:10

Fontevivo, arriva la scuola ad indirizzo musicale

Parma, 23 settembre 2013
 
Alla scuola media dell'Istituto Comprensivo di Fontanellato e Fontevivo nuovo indirizzo musicale e due nuove sezioni di scuola dell'infanzia -
Per la prima volta nella storia della scuola italiana nelle Terre Verdiane è attivo un indirizzo scolastico ad indirizzo musicale, esso andrà a pieno regime proprio nei prossimi giorni: il Ministero dell'Istruzione ha ritenuto che l'Istituto Comprensivo di Fontanellato e Fontevivo abbia le caratteristiche e le professionalità adatte per questa particolare specificità, che in un territorio come quello "verdiano" risponde ad una particolare vocazione del territorio. L'indirizzo musicale sarà attivo nella scuola secondaria di primo grado (ex media). La richiesta era stata avanzata, nei mesi scorsi, all'unanimità dal Collegio dei docenti e dal Dirigente Scolastico Cristiana Prestianni. Ma non è l'unica novità, grazie all'assegnazione di nuovi docenti sono state attivate due nuove sezioni di scuola dell'infanzia, rispettivamente a Fontevivo e Fontanellato, riducendo se non eliminando del tutto le liste d'attesa. Potenziamento che dà una risposta ai problemi di tante famiglie del territorio, in particolare alle mamme lavoratrici, e che offre una maggiore di opportunità di scolarizzazione a tanti bambini che ne erano esclusi.
 
(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnati Parma)
Venerdì, 13 Settembre 2013 10:23

Parma: farmaci a scuola, dura protesta di GILDA e CISL

Parm, 13 settembre 2013 -

Dopo che nei giorni scorsi si è saputo che nella sede della Provincia di Parma, varie istituzioni hanno firmato un protocollo relativo alla somministrazione dei farmaci ai bambini durante l'orario scolastico, il tutto tenendone all'oscuro i rappresentanti dei docenti, la Gilda degli Insegnanti, informa che insieme alla Cisl Scuola, ha inviato una comunicazione formale al dirigente scolastico provinciale, a tutti i dirigenti delle scuole statali del territorio e per conoscenza ai sindaci dei comuni parmensi, alla Provincia ed al direttore generale dell'Ausl, evidenziando che quando si firmano protocolli o accordi con altri enti, le autorità scolastiche hanno l'obbligo contrattuale di informare il personale preventivamente, ciò attraverso una comunicazione formale ai rappresentanti di categoria. Se questo passaggio non è avvenuto, per adesso l'accordo non viene ritenuto operativo nei confronti degli insegnanti. Salvatore Pizzo, coordinatore Provinciale della Gilda degli Insegnanti (Federazione Gilda Unams), a tal proposito chiarisce: "Il comportamento adottato è assurdo, quelli che fanno la scuola sono gli insegnanti, escluderli è un fatto grave, qui siamo oltre ogni limiti non si ritiene nemmeno di informarli" – continua il dirigente sindacale - non siamo per nulla contrari, nei limiti del possibile, a venire incontro alle esigenze dei bimbi che hanno bisogno di medicine, ci mancherebbe, ma ci meraviglia che si vorrebbe la nostra collaborazione senza nemmeno avvertirci. Per adesso quell'accordo impegna, a titolo personale, solo i dirigenti scolastici e i funzionari che l'hanno firmato e nessun altro –conclude-, ma è da ricordare che si tratta di un segmento minoritario e numericamente limitato di dipendenti del Ministero dell'Istruzione. Almeno se non hanno fatto l'informazione preventiva che era loro obbligo fare, abbiano la decenza di farne una "tardiva""

(si allega il testo della lettera firmata da Gilda Unams e Cisl Scuola)

(Fonte: ufficio stampa Gilda Unams)

Venerdì, 06 Settembre 2013 16:45

Parma: farmaci ai bambini nelle scuole

Parma, 6 settembre 2013 -


Il protocollo non è operativo per gli insegnanti statali -

Comunicato da Gilda Insegnanti Parma:

Con stupore abbiamo saputo, solo attraverso la stampa, che nella sede della Provincia varie istituzioni Parmensi avrebbero sottoscritto un protocollo relativo alla somministrazione dei farmaci ai bambini durante l'orario scolastico. Un fatto così importante del quale i rappresentanti dei docenti Parmensi sono stati tenuti completamente all'oscuro. E' opportuno chiarire che quando i legali rappresentanti delle Istituzioni scolastiche statali, i presidi (che oggi si chiamano dirigenti scolastici), firmano protocolli o accordi con altri enti hanno l'obbligo di informare il personale preventivamente, ciò attraverso una comunicazione formale ai rappresentanti di categoria. Lo prevede l'articolo 6 del Contratto di Lavoro. Se questo passaggio non è avvenuto, l'accordo per adesso non è operativo nei confronti degli insegnanti. Salvatore Pizzo, coordinatore Provinciale della Gilda degli Insegnanti (Federazione Gilda Unams), a tal proposito chiarisce: "Non siamo per nulla contrari, nei limiti del possibile, a venire incontro alle esigenze dei bimbi che hanno bisogno di medicine, ci mancherebbe, ma ci meraviglia che in merito ad una questione così delicata ci si dimentica della parte fondamentale e maggioritaria del comparto scuola, gli insegnanti. Se le autorità scolastiche continuano a non provvedere alle procedure previste, quell'accordo impegna a titolo personale solo i dirigenti scolastici e i funzionari che l'hanno firmato e nessun altro. Anzi - continua il dirigente sindacale – se ci dovessero rispondere che l'incombenza della somministrazione dei farmaci riguardasse solo la categoria dei presidi e non le altre che operano nella scuola ne prederemmo tranquillamente atto, ma è da ricordare che si tratta di un segmento minoritario e numericamente limitato di dipendenti del Ministero dell'Istruzione. Per adesso comunicheremo alla Provincia, ai Sindaci, all'Ausl, ai dirigenti ed all'Ufficio scolastico che il protocollo sottoscritto, manca di un passaggio fondamentale che riguarda i docenti".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Parma)

Lunedì, 02 Settembre 2013 10:28

Parma, nonostante tutto vuote ancora 120 cattedre

Parma, 2 settembre 2013 -

Pur apprezzando il lavoro del dirigente scolastico territoriale Laura Gianferrari e di tutti i funzionari dell'ufficio scolastico di Parma, che nonostante i tagli subiti negli anni scorsi si adoperano come possono affinchè i livelli di efficienza e di eccellenza della scuola Parmense siano mantenuti alti, come è tradizione di questo territorio, la Gilda degli Insegnanti tiene a precisare che a fronte della stabilizzazione di 104 docenti precari, per il 50% reclutati dalle graduatorie provinciali e per il 50% dalle graduatorie del concorso ordinario, nell'organico previsto per il nostro territorio rimangono vacanti molte cattedre, circa 120, che saranno assegnate a quegli insegnanti che ormai da troppi lustri attendono di essere anche loro stabilizzati. Secondo la stima compiuta dal coordinamento provinciale della Gilda Unams, risultano vacanti: 3 cattedre nella scuola materna, 39 cattedre alle elementari, 38 cattedre nella scuola superiore, 24 nella scuola media, 16 cattedre di sostegno e 3 posti di educatore. Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda, sottolinea: "Non siamo critici nei confronti dei tecnici dell'amministrazione che fanno il loro mestiere, ma così come vengono elencati i miglioramenti, come lo è l'istituzione di una scuola ad indirizzo musicale nelle Terre Verdiane, a Fontevivo, e bene rappresentare anche le situazioni che non vanno e purtroppo sono molte".

(Fonte: Gilda Insegnanti Parma)

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