di Giorgio Militano (Testo e immagini) Parma, 7 marzo 2022 - Vi siete mai guardati intorno, in preda allo sconforto, domandandovi per quale motivo agli atri le cose vadano così bene e a voi no?
Di Antonio Nunno Parma, 3 marzo 2022 - Dalla rotonda del piazzale Santa Croce, che ospita al centro il Monumento alla via Emilia, realizzato nel 1994 dallo scultore Pietro Cascella, si accede a uno degli ingressi del Parco Ducale.
Cubo Gallery dal 16 al 30 marzo 2022 - “L’attesa: immagini e parole” è il titolo della mostra fotografica di Fiammetta Mamoli che si intreccia e dialoga con le poesie di Sara Ferraglia, in programma alla Cubo Gallery di via Spezia 90, dal 16 al 30 marzo 2022. Il progetto è realizzato dall’associazione W4W – Women for Women, in collaborazione con Verso il sereno e Casa delle Donne, con il contributo di Comune di Parma.
Palazzo Bossi Bocchi
dal 6 marzo al 15 maggio 2022
èArte
rassegna di incontri e itinerari di approfondimento
Un nuovo ciclo di conferenze ed itinerari di approfondimento arricchirà la proposta culturale primaverile di Palazzo Bocchi.
Dopo l’inaugurazione, lo scorso 26 febbraio, della mostra temporanea “Cornelio Ghiretti e la Scuola parmense di sbalzo e cesello - La Collezione Cantadori” a cura di Francesca Magri e Anna Mavilla, entrano nel vivo gli appuntamenti della rassegna èArte, realizzati in collaborazione con Artificio Società Cooperativa. La rassegna si compone di sette incontri del ciclo “I martedì dell’arte” e sei appuntamenti del ciclo “Mezz’ora d’arte con”.
Domenica 6 marzo alle 16 il ciclo “Mezz’ora d’arte con” prenderà il via all’insegna dell’esuberante composizione organizzativa di Felice Boselli, a cura di Nicoletta Moretti. L’abbondante varietà dei prelibati alimenti che il pittore dispone sulle sue tele illustra la fertilità delle terre e la saggezza di chi bene le amministra.
La rassegna proseguirà il 20 marzo con un incontro dedicato a Francesco Michetti e l’arte abruzzese a cura di Rosanna Spadafora; il 27 marzo Antonella Ramazzotti parlerà della “Veduta di Piazza Grande” di Giuseppe Boccaccio, pittore paesaggista e maestro di Maria Luigia. Il 10 aprile sarà la volta di Mario Minari, il suo ingegno artigiano declinato in raffinatezze inventive sarà presentato da Rossella Cattani, mentre l’8 maggio Antonella Ramazzotti concentrerà il suo approfondimento su Cornelio Ghiretti, massimo esponente della “Scuola parmense di sbalzo e cesello”. Il ciclo si concluderà il 15 maggio con un appuntamento a cura di Deborah Ranalli dal titolo: Bianca in rosa di Amedeo Bocchi, un’occasione per studiare il ritratto di Bianca, unica e adorata figlia dell’artista.
L’articolato calendario di conferenze de “I martedì dell’arte” si terranno invece alle 17 e spazieranno dai dipinti con soggetti di donne (8 marzo) ad un approfondimento sulle origini del culto dei martiri (29 marzo), dalle litografie e i libri scientifici di Rosalba Bernini (12 aprile) ad un appuntamento dedicato all’innovativa arte delle terrecotte policrome invetriate (3 maggio), fino ad arrivare ad un’analisi della Vasca Votiva di Noceto, casualmente scoperta nel 2005. Il programma prevede anche una conferenza dedicata alla mostra “Cornelio Ghiretti e la Scuola parmense di sbalzo e cesello” (15 marzo) ed un intervento di approfondimento sul prete pittore ed intendente d’arte Pietro Antonio Balestra, che operò in Busseto nel secolo dei lumi (5 aprile).
Per maggiori informazioni: www.fondazionecrp.it
CALENDARIO RASSEGNA èARTE
Mezz’ora d’arte con...
domenica 6 marzo, ore 16
Felice Boselli
a cura di Nicoletta Moretti
domenica 20 marzo, ore 16
Francesco Michetti e l’arte orafa abruzzese
cura di Rosanna Spadafora
domenica 27 marzo, ore 16
Giuseppe Boccaccio
a cura di Antonella Ramazzotti
domenica 10 aprile, ore 16
Mario Minari
a cura di Rossella Cattani
domenica 8 maggio, ore 16
Cornelio Ghiretti
a cura di Antonella Ramazzotti
domenica 15 maggio, ore 16
Bianca in rosa di Amedeo Bocchi
a cura di Deborah Ranalli
I Martedì dell’Arte
martedì 8 marzo, ore 17
Soggetto Donna
a cura di Deborah Ranalli
martedì 15 marzo, ore 17
“La Scuola parmense” di sbalzo e cesello. Brozzi, Ghiretti, Minari
a cura di Anna Mavilla
martedì 29 marzo, ore 17
Acta Martyrum: alle origini del culto dei Martiri
a cura di Isotta Langiu
martedì 5 aprile, ore 17
Nuove luci intorno a Pietro Antonio Balestra
a cura di Eles Iotti
martedì 12 aprile, ore 17
Rosalba Bernini, litografa e illustratrice di libri scientifici
a cura di Rosanna Spadafora
martedì 3 maggio, ore 17
Dalla terra al vetro. La nuova ed utile arte dei Della Robbia
a cura di Serena Nespolo
martedì 10 maggio, ore 17
La Vasca Votiva di Noceto
a cura di Carla Cogliati
Cornelio Ghiretti e la Scuola parmense di sbalzo e cesello
LA COLLEZIONE CANTADORI
Palazzo Bossi Bocchi - Parma
26 febbraio - 29 maggio 2022
A Palazzo Bossi Bocchi una mostra dedicata ai maestri del metallo: Renato Brozzi, Cornelio Ghiretti e Mario Minari, che nella prima metà del Novecento contribuirono alla nascita della Scuola parmense di sbalzo e cesello
INCONTRO TRA GLI ARTISTI DEL CORO DI PARMA, L’ASSOCIAZIONE “PARMA È CULTURA" E L’EX SINDACO PIETRO VIGNALI
LA COOPERATIVA ARTISTI DEL CORO DI PARMA ESPRIME LA PROPRIA TOTALE INDIGNAZIONE PER LE ULTIME SCELTE COMPIUTE DALL’AMMINISTRAZIONE
La cooperativa Artisti del Coro di Parma e i membri dell’associazione Parma è Cultura - in particolare la presidente Angela Spocci, il maestro Massimo Tannoia e Pier Paolo Pessini - si sono incontrati nella giornata di ieri, giovedì 17 febbraio 2022, presso l’Hotel Maria Luigia e insieme concordano nel manifestare a gran voce la propria totale indignazione per le ultime scelte compiute dall’amministrazione, che non ha salvaguardato il lavoro delle masse artistiche, umiliandole e relegandole ad essere stampella del Comunale di Bologna, che effettuerà l’apertura del Festival Verdi 2022.
I presenti sono stati raggiunti dall'ex sindaco Pietro Vignali, intervenuto a seguito delle polemiche apparse sulla stampa negli ultimi giorni, per avere delucidazioni in merito a quanto stia accadendo al Coro del Teatro Regio di Parma. A Vignali si deve la realizzazione dell'attuale format del Festival Verdi, con spettacoli e iniziative che si prolungano per tutto il mese di ottobre con il pieno coinvolgimento delle masse artistiche della città.
"La questione non riguarda solamente il prossimo Festival Verdi, ma tutta la gestione delle masse artistiche degli ultimi dieci anni. Dal 2012 infatti - complice anche un calo generale della richiesta di lavoro - il Coro di Parma è stato via via svilito e depotenziato da delle scelte incomprensibili delle autorità. Il numero di giornate lavorative annue è crollato, in particolar modo dal 2016 ad oggi. Tutti i progetti artistici e i borderò, che determinano la possibilità di ricevere finanziamenti ministeriali, vengono accreditati al Comunale di Bologna, anche quelli da noi realizzati. Il consiglio di amministrazione della nostra cooperativa non percepisce stipendio, siamo costretti a lavorare gratis per sopravvivere in questa situazione surreale.
E tutto questo nonostante il riconoscimento unanime di qualità e competenza che il Coro si è guadagnato nel corso degli anni, portando avanti con professionalità e dedizione la tradizione musicale millenaria della nostra città. Siamo un gruppo di professionisti pluri diplomati e laureati, cresciuti assieme al Maestro Faggiani grazie ad un infaticabile impegno quotidiano. Abbiamo sempre resistito alle difficoltà - tra cui l'ultima grave legata all'emergenza pandemica - grazie allo zoccolo duro che abbiamo costruito lungo un'intera carriera. Abbiamo lavorato con i più grandi artisti della lirica mondiale, valorizzando e impreziosendo ogni iniziativa cittadina, a partire dal Festival Verdi. Che quest'anno però ci vede impegnati solo marginalmente, rendendoci meri comprimari di altre compagnie artistiche. E le prospettive future appaiono davvero poco rassicuranti".
Durante l’incontro Vignali e Spocci hanno espresso la loro solidarietà agli artisti del Coro, auspicando che il Festival possa tornare ad estendersi progressivamente a più mesi nell’anno, come ad oggi succede per la kermesse di Salisburgo. Se questo avvenisse porterebbe un indotto straordinario per la città dal punto di vista culturale, economico, commerciale, turistico e soprattutto lavorativo per le maestranze, che potrebbero così tornare a lavorare con maggior serenità, potendo esprimere tutto il proprio valore.
"Non sappiamo cosa guadagneremo da questa ennesima scelta suicida dell'amministrazione, che vuole che Parma rimanga ostaggio di una politica regionale che mira a marginalizzare il nostro ruolo a favore di altri enti che, per storia e tradizione, sono lontani anni luce dai nostri standard di qualità e professionalità. Di sicuro sappiamo cosa perderemo (e già oggi perdiamo) a causa di questa completa irriconoscenza nei nostri confronti".
Una surreale mancanza di rispetto che - ribadiscono all'unisono Coro, Spocci e Vignali - Parma e i suoi abitanti non possono e non devono tollerare.
Secondo la Tribù panamense del popolo dei Kuna, la Dea Mu, che prende forma da una farfalla, protegge le donne.
Di Antonio Nunno Parma, 9 febbraio 2022 - Il ponte, ultimo verso sud della città, venne inaugurato nel 1901, intitolata al re Umberto I. Nel dopoguerra è stato rinominato Ponte Italia. Attualmente è molto trafficato da auto e mezzi pesanti.
Di Antonio Nunno Parma, 9 febbraio 2022 - Il complesso monastico di San Giovanni Evangelista è formato dalla Chiesa, dal Chiostro e dalla Biblioteca di San Giovanni.