Giovedì, 10 Febbraio 2022 08:39

Il Ponte Italia di Parma. In evidenza

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Di Antonio Nunno Parma, 9 febbraio 2022 - Il ponte, ultimo verso sud della città, venne inaugurato nel 1901, intitolata al re Umberto I. Nel dopoguerra è stato rinominato Ponte Italia. Attualmente è molto trafficato da auto e mezzi pesanti.

Pedoni e ciclisti, seppure con qualche difficoltà, protetti da inferriate secolari, lo attraversano numerosi. A ciò si aggiunga il suo uso da parte delle centinaia di  studenti che frequentano gli Istituti superiori ubicati in Viale Maria Luigia, lungoparma dell'Oltretorrente. Negli anni passati furono presentati, da precedenti amministrazioni comunali, progetti di ampliamento del ponte che prevedevano la realizzazione di due passerelle per l'allargamento  dell'accesso ciclo-pedonale, di quattro metri ciascuno. L'idea, purtroppo, non ebbe seguito.

Anche questo ponte è stato interessato da importanti eventi storici, testimoniati da una lapide commemorativa del sacrificio di un reparto corazzato di soldati italiani, posto a difesa dello stesso,  annientato da soverchianti forze tedesche il 9 settembre del 1943. Lo testimonia anche oggi l'esistenza del Parco dei carristi al termine del ponte angolo via Varese.

Storicamente il ponte acquistò importanza in seguito all'abbattimento della antica cinta muraria della città, avvenuta tra il 1889 e il 1912 e al  completamento del Lungoparma.

Alcune immagini, allegate, in bianconero, documentano i lavori dell'epoca. Promotore del radicale cambiamento  del centro storico fu il Sindaco Mariotti, tra il 1889 e il 1914, che ordinò l'abbattimento delle già citate mura e dei passeggi alberati, detti rampari, con le relative scalinate. La sua opera di "picconatore", criticata da più parti, ha permesso, comunque, di dare a Parma  l'aspetto di città aperta, moderna, caratterizzata da viali scorrevoli e interrotti dai suoi dieci ponti. Lo dimostra, oggi, anche il nostro Ponte Italia.

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