Lunedì, 26 Settembre 2022 15:32

Controllo di gestione: come cambia l’attività delle aziende con la rivoluzione digitale In evidenza

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L’attività del controllo di gestione è di fondamentale importanza per un’azienda, e se una volta la digitalizzazione di questo tipo di processi era una prerogativa delle grandi imprese, oggi anche le PMI devono fare i conti con i cambiamenti prodotti dall’innovazione digitale.

Ad oggi, per avere un quadro accurato delle performance interne è necessario avvalersi di strumenti informatici in grado di monitorare con precisione la produttività: soltanto in questo modo l’azienda può ottenere un feedback accurato del proprio rendimento, individuare le criticità ed eventualmente modificare le proprie strategie di business.

Ecco allora che negli ultimi anni si sta assistendo a un autentico boom della diffusione di sistemi di intelligenza artificiale e analisi dei dati che rappresentano l’ultima frontiera dell’ingegneristica. Le aziende possono oggi servirsi di una moltitudine di strumenti differenti per l’attività del controllo di gestione e questi possono davvero essere decisivi per la loro crescita. In questa guida si presentano le principali innovazioni introdotte dalla digitalizzazione nel controllo di gestione e le nuove competenze richieste al controller, una figura sempre più trasversale.

Ripensare la gestione aziendale a seguito della digital disruption

Negli ultimi decenni la rivoluzione digitale ha fatto irruzione in molti ambiti, e sicuramente la programmazione e l’organizzazione aziendale fanno parte dei settori più coinvolti. Spesso si parla di digital disruption, espressione che letteralmente sta per “sconvolgimento digitale”, per indicare il cambiamento dirompente che la digitalizzazione sta provocando in molti settori. Una prima versione di questo concetto appare nel 1995 in un articolo di Clayton Christensen e Joseph Bower pubblicato sull’Harvard Business Review. Qui gli autori parlavano dell’insorgenza di un nuovo modello di business destinato appunto a sconvolgere il funzionamento del mercato. Nello specifico, il riferimento era a quelle realtà imprenditoriali che non si limitano a rispondere agli attuali bisogni del mercato, ma sfruttano la psicologia dei consumatori per crearne di nuovi. Un esempio di questo processo è dato dall’avvento degli smartphone, che non rispondono semplicemente all’esigenza di rendere la comunicazione più smart, ma hanno avuto un impatto esorbitante sull’intera sfera della socialità. In generale, le rivoluzioni nel mercato procedono a vista d’occhio ed è naturale che le aziende, per adeguarsi, devono individuare nuove strategie per incrementare la produttività. Questo significa ottimizzare il maggior numero di processi, uno su tutti l’analisi dei dati, e le ultime novità sul fronte ingegneristico e tecnologico rispondono proprio a questa esigenza.

Il processamento dei dati aziendali

Varie ricerche dimostrano che oltre il 90% dei dati esistenti è stato prodotto negli ultimi anni. Questo dato è sorprendente e indicativo della svolta che il digitale ha impresso alle nostre vite, ma ha anche delle conseguenze ben precise per le aziende. Un tempo era relativamente semplice gestire e organizzare i dati aziendali, mentre ad oggi le aziende devono necessariamente dotarsi di figure in grado di destreggiarsi tra i molti sistemi informatici e tecnologici a disposizione per l’analisi dei dati. Anche le aziende più piccole, se vogliono massimizzare il rendimento, non possono prescindere dai sistemi di business intelligence volti ad agevolare il lavoro del controller attraverso il ricorso all’automazione, l’unico modo per processare in maniera ottimale la grande quantità di dati aziendali.

Le nuove competenze richieste nel controllo di gestione

Coerentemente con quanto detto finora, è naturale che negli ultimi anni la figura del controller si è modellata in relazione alle esigenze del mercato. Talvolta si sente dire che il mestiere è destinato a scomparire proprio perché i processi saranno interamente automatizzati, ma questo appare un timore infondato. Al contrario, chi si occuperà di controllo di gestione avrà responsabilità crescenti per via dei numerosi processi che dovrà essere in grado di gestire in simultanea. Questo significa che sarà via via sempre più richiesta una formazione e un aggiornamento professionale adeguati per muoversi tra i cambiamenti causati dalla rivoluzione tecnologica.

Formazione mirata e nuovi obiettivi

Durante l’ultimo appuntamento dell’incontro organizzato periodicamente da Assocontroller “Digital financial controlling and intelligence automation”, uno dei temi più sentiti è risultato essere quello della digitalizzazione dei processi aziendali e, di conseguenza, la necessità di introdurre nelle aziende figure professionali in grado di confrontarsi con questa nuova sfida. Addirittura questo aspetto è stato considerato centrale per la buona riuscita del Pnrr, dato che molti manager intervistati hanno espresso la necessità di assumere proprio per inserire nuove competenze trasversali in azienda. Anche Assocontroller, l’associazione di controller organizzatrice dell’incontro, offre il proprio contributo nel mondo della formazione promuovendo master e corsi di specializzazione con un forte orientamento verso il digitale. Ma quali sono le principali competenze richieste ai professionisti che tali percorsi di formazione dovrebbero presentare al mondo del lavoro? Gli strumenti da maneggiare sono diversi:

  • artificial intelligence
  • machine learning
  • algoritmi di predictive planning
  • tecnologie blockchain.

Non ci sono dubbi sul fatto che si tratti di un settore in continua evoluzione che continuerà a richiedere un aggiornamento professionale costante e mirato ai professionisti che sceglieranno di cimentarsi in questo mestiere.

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