Più bassa, con le carreggiate più larghe e dall'aspetto grintoso: ecco la nuova Megan dal design elegante e grande tecnologia a bordo. Il frontale si caratterizza per i nuovi fari a forma di C Full LED Pure Vision e per i dettagli cromati fuori e dentro. Gli interni particolarmente ergonomici per mettere a proprio agio l guidatore.
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La terza generazione della C3 arriverà in Italia entro l'anno, pronta ad inserirsi nel segmento B. La vettura più venduta nella storia Citroen, ora incarna la nuova icona del marchio. Un design dalla spiccata personalità con molti nuovi colori, tre possibilità di combinazioni col tetto, quattro possibilità di combinazioni interne.
Dal punto di vista della tecnologia spunta la Connected Cam - la telecamera HD integrata nell'infotainment della vettura - che permette di realizzare foto dalla macchina e condividerle dalla smartphone.
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Silverstone in tripudio per Hamilton, veloce in qualifica, perfetto in gara sia sul bagnato che sull'asciutto. Verstappen è secondo. Rosberg graziato. Ferrari impalpabile in uno dei giorni più bui della Formula 1.
Di Matteo Landi
Parma, 11 luglio 2016
Ha vinto Hamilton. Il pilota che ha sbagliato meno, visti i numerosi errori compiuti dai suoi principali concorrenti, ma sarebbe riduttivo trovare nella sua infallibilità le ragioni del successo. Veloce in qualifica, perfetto in gara sia sul bagnato che sull'asciutto. Un'unica sbavatura alla prima curva del 28esimo giro e buon per lui, e per i tanti caduti nello stesso errore, che ormai le vie di fuga di quasi tutti i circuiti del mondiale siano in asfalto. Per il resto, appunto, non sbaglia nulla: azzecca il momento giusto in cui entrare ai box per il cambio gomme, quando la gara va in regime di "virtual safety car",e gioca al gatto col topo con gli avversari alternando giri veloci a tornate più lente per far "respirare" la meccanica e conservare le gomme. Alla fine la folla di Silverstone è tutta per lui, luce splendente, insieme al giovane Verstappen, di una Formula1 che ha toccato, sportivamente parlando, il momento più buio degli ultimi anni.
Safety car padrona della scena: la fine dei cavalieri del rischio
Dopo le qualifiche, dominate dalle Mercedes, la copiosa pioggia occorsa a pochi istanti dallo start pareva il presupposto di una gara vibrante, una situazione che avrebbe potuto regalare spettacolo e rimescolare le carte. Peccato che la direzione gara, nella figura di Charlie Whiting, abbia deciso di far iniziare la gara in regime di safety car. Quando la vettura di sicurezza ha lasciato il tracciato, la pioggia era ormai cessata e l'asfalto solamente umido. Se questa è la politica di chi dirige la Formula1 ci si chiede per quale motivo Pirelli debba fornire alle squadre gomme da pioggia che poi non vengono utilizzate in regime di gara libera. Ma soprattutto ci si chiede dove sia finita la leggenda dei cavalieri del rischio. Sia chiaro, nessuno vuole vedere a rischio l'incolumità dei piloti, ma la differenza fra un onesto mestierante ed un campione viene fuori soprattutto in condizioni di aderenza precaria. La triste processione che ha inaugurato la gara, ha tolto tanto allo spettacolo ed è parsa una precauzione del tutto "gratuita" considerando che erano gli stessi piloti, attraverso i team radio, a chiedere l'entrata ai box della safety car.
Rosberg, graziato: la Mercedes ignora il regolamento ma la pena è lieve
Proprio un team radio ha regalato a Rosberg un podio che stava sfumando. Nel finale, alle prese con vistosi problemi al cambio, il tedesco ha ricevuto preziose istruzioni dal suo box nonostante siano ormai da tempo vietate. Giunto secondo al traguardo ha successivamente ricevuto una penalità di dieci secondi che lo ha vista retrocedere in terza posizione. La decisione dei commissari, scaturita 4 ore dopo il termine della gara, è sembrata assai blanda, considerando che se Rosberg ed il suo team si fossero attenuti alle regole, come fatto proprio dalla Mercedes con Hamilton a Baku, il tedesco probabilmente non avrebbe neanche visto il traguardo. Trovato quindi l'inganno ad una delle tante regole insulse di questa Formula1 improntata ad uno spettacolo artificiale, fatto di "drs" e sorpassi farlocchi dettati da enormi differenze di velocità in rettilineo. Per adesso ancora si parla di sport grazie a piloti come Verstappen, pronto a sorpassare in ogni zona del circuito, come Hamilton, capace di mostrare quella classe superiore che stavolta non ha evidenziato Vettel.
Vettel smarrito. Raikkonen concreto
Sbadato in prova, incostante ed incline all'errore in gara. Il ferrarista non è andato oltre la nona posizione finale dopo essere partito addirittura undicesimo a causa dell'ennesima sostituzione del cambio che, per regolamento, fa slittare di cinque posizioni indietro sulla griglia di partenza il malcapitato pilota. Per la Ferrari si è trattato del peggiore gran premio dell'anno. La vettura ha palesato importanti limiti dal punto di vista telaistico ed aerodinamico. Soprattutto la squadra sta mostrando l'ormai cronica incapacità di sviluppo, non riuscendo a tenere il passo di Mercedes e Red Bull. Con Vettel incline all'errore, ed una squadra in difficoltà, Raikkonen ha invece mostrato che "gallina vecchia fa buon brodo". Il finlandese, quinto al traguardo, ha sfruttato al massimo il potenziale di una vettura non eccelsa, mostrando la serenità di chi ha è stato appena confermato al volante della Rossa anche per la stagione 2017. Dopo tutto adesso è lui che, seppur staccato, insegue in classifica i piloti Mercedes, ora divisi da un solo punto. I problemi della Scuderia di Maranello non derivano certo dalle prestazioni dei suoi piloti. Le prossime gare potrebbero essere meno amare per la Ferrari che dovrà necessariamente arpionare la prima vittoria stagionale se vuole rimanere appesa ad una pur flebile speranza mondiale.
La Peugeot 308 GT Line mostra un aspetto sportivo e curato. Sulla calandra specifica, il Leone è valorizzato da tre artigli orizzontali cromati, mentre il paraurti anteriore integra i nuovi fendinebbia a LED. Gli interni in TEP alcantara sono rifiniti da impunture rosse a vista che decorano il volante specifico in pelle pieno fiore traforata, i pannelli delle porte, la plancia e la cuffia della leva del cambio.
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Dopo ventisei anni, Renault rinnova la sua compatta più diffusa. Dal punto di vista estetico, sul frontale, griglia e calandra sono di nuovo disegno e dimensioni più ampie e alla gamma colori si aggiungono rosso inteso, grigio titanio e bianco, nuovi cerchi e un programma di personalizzazione degli accessori.
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Il crossover di casa Citroen si presenta in edizione speciale White con una elegante livrea bianca: dai cerchi, alla carrozzeria, sino agli air bump tono su tono. Un po' di nero a contrasto per la parte bassa della scocca e i passaruota oltre ai montanti delle superfici vetrate. Cerchi in lega da 17 pollici sempre di colore bianco. Un'auto trasversale che affronta ogni tipologia di terreno con un tocco di eleganza urban chic.
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La Renault Grand Scenic 2016 coniuga oggi le specifiche di un crossover con quelle di una monovolume; 24 cm più lunga, offre fino a sette posti e bagagliaio più capiente. Il sistema One Touch permette di ripiegare i sedili della seconda e terza fila per ottenere un pavimento completamente piatto con un semplice comando a distanza.
Oltre al sistema d'infotainment R-Link2 con schermo fino a 8,7 pollici e tecnologia Multi-Sense, vanta anche i più recenti sistemi di assistenza alla guida.
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Incidente all'ultimo giro fra i due piloti Mercedes. Vince Hamilton. Rosberg solo quarto. Della guerra fraticida di casa Mercedes ancora una volta non è riuscita ad approfittarne la Ferrari che arriva terza con Raikkonen, Vettel fuori.
Di Matteo Landi
Parma, 4 luglio 2016
A fine gara in Mercedes non sapevano se era più grande la felicità per la vittoria di Hamilton o la rabbia per una guerra in famiglia che ancora una volta ha minato una doppietta più che meritata visto lo strapotere dei tedeschi. Se in Mercedes non avessero due piloti ambiziosi e veloci adesso parleremmo della solita cavalcata grigio-argento ottenuta grazie ad una vettura che rappresenta lo stato dell'arte della categoria. Quando Schumacher lasciò la Formula 1, cedendo il sedile ad Hamilton, in Mercedes probabilmente non si aspettavano che Rosberg avrebbe tenuto il passo del nuovo arrivato. Invece eccoli lì a lottare per la vittoria e per il mondiale. Peggio per Mercedes ma meglio per lo spettacolo.
Rosberg-Hamilton: stavolta è il tedesco ad esagerare
Peggio per Rosberg soprattutto, all'ultimo giro con le gomme al limite della loro vita ha cercato vanamente di rispondere al tentativo di sorpasso di Hamilton, arrivando allo scontro. E' vero che il tedesco si trovava all'interno al momento dell'ingresso in curva ma la sua frenata, ritardata oltre ogni limite, è sembrato un tentativo per portare fuori pista Hamilton. Rosberg con la vettura danneggiata è riuscito ad arrivare quarto, rimanendo in testa alla classifica mondiale nonostante la vittoria del rivale.
Vettel fuori: l'azzardo non paga
Della guerra fraticida di casa Mercedes ancora una volta non è riuscita ad approfittarne la Ferrari. In qualifica, con pista fredda, è andata in difficoltà con la gestione delle gomme. In gara proprio un pneumatico ha tradito Vettel. Partito con gomme supersoft, in teoria più durature delle ultrasoft montate dai piloti Mercedes, al 27esimo giro ha visto esplodere la sua posteriore destra. Arrivabene ha parlato di sfortuna, ma si sa la fortuna aiuta gli audaci e la mossa del muretto Ferrari di lasciare in pista Vettel svariati giri più dei rivali è sembrata tutto tranne che audace. Prima dello scoppio il ferrarista aveva già perso terreno rispetto ai rivali che, alle sue spalle, rinvenivano veloci dopo il loro pit stop. Anche senza il pericoloso scoppio, avvenuto in pieno rettilineo, avrebbe a fatica concluso la sua gara sul podio, come dimostrato da Kimi Raikkonen.
Raikkonen terzo. Ferrari mostra i suoi limiti
Il finlandese ha guidato in maniera intensa (bel sorpasso su Ricciardo), senza errori e nonostante abbia sfruttato al massimo il potenziale della sua monoposto non è riuscito ad avere la meglio sul baby Verstappen, secondo ed ormai non più sorpresa di questa Formula 1 nonostante i suo 18 anni. Se la manovra di Rosberg avesse danneggiato seriamente la vettura di Hamilton, sul traguardo avremmo visto vincente Verstappen poco davanti a Raikkonen proprio come a Barcellona, l'altra gara autoscontro dei piloti Mercedes. La Ferrari ha mostrato ancora una volta la sua cronica difficoltà nel mandare in temperatura le gomme, specialmente quelle più dure, tanto che Kimi dopo la sosta non è riuscito per molti giri a girare sul passo dei piloti Red Bull che lo precedevano, accumulando poi quel distacco che con fatica è riuscito a colmare solo a pochi km dalla fine, quando la bandiera gialla esposta per l'uscita di pista di Perez non gli ha permesso il sorpasso su Verstappen. Arrivabene, dopo Baku, alludeva alla possibilità di vincere il mondiale anche senza un numero rilevante di vittorie, considerando la distruttiva rivalità dei piloti Mercedes. Per fare questo però la Ferrari dovrebbe mostrare quella costanza di rendimento che ancora non ha. Le gare sono ancora tante ma gli sviluppi non sembrano rendere quanto dovrebbero e l'affidabilità ancora vacilla, vista la sostituzione del cambio che ha costretto Vettel ad una penalità di 5 posizioni sulla griglia di partenza di questa gara.
McLaren, bentornata! Manor, che sorpresa!
Sviluppi che invece sembrano funzionare, eccome, alla McLaren-Honda: dopo un 2015 da incubo, sembra essere avere raggiunto un livello prestazionale che le può almeno permettere di raggiungere la zona punti e magari, con un pò di fortuna, il podio. Sembra approfittarne però solamente Button, sesto in Austria: il pilota bollato da tanti come "finito" e pronto per la pensione che invece le ha suonate all'illustre compagno di squadra Alonso. Senza sviluppi ma incredibilmente a punti è giunta la Manor, decima con Wehrlein. Il campione DTM ha artigliato il primo punto della sua carriera. La squadra inglese non arrivava nella top ten dal Gran Premio di Monaco 2014, quando ancora si chiamava Marussia: il compianto Jules Bianchi arrivò addirittura nono mostrandosi al mondo quelle capacità di guida che già aveva fatto vedere nelle formule propedeutiche. Se oggi la Manor si trova in Formula 1 lo deve proprio a quel giovane pilota di belle speranze che, prima di andarsene, gli assicurò con quel risultato il ritorno economico necessario per la sopravvivenza della squadra.
L'ultra sportiva versione R della Civic ha ottenuto nuovi record su diversi circuiti europei: miglior tempo per automobili a trazione anteriore sulla pista inglese di Silverstone, poi in Belgio, a Monza e in Portogallo. Honda ha iniziato il tour dei primati in aprile per finire a Hungaroring. La Honda Civic Type R gode di un cambio manuale a sei rapporti e motore 2.0 da Turbo da 300 Cv che le permette di arrivare da 0 a 100Km/h in 5.7 secondi, con velocità massima di 270 km/h.
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Compatta, spaziosa, efficiente e brillante, la Ka+ è la cinque posti che in meno di quattro metri racchiude tutto quello che serve per muoversi in libertà. Con un nuovo motore da 70 o 85Cv è divertente da guidare e consuma poco. Arricchito inoltre l'equipaggiamento di serie. Prezzi da 9.750 euro.
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La 500 S si mostra con un look aggressivo. Disponibile in versione berlina e cabrio la 500 S è più sportiva con motori 69 a 105Cv con velocità massima 180km/h. La 595 Abarth ha invece potenze sino a 180Cv. L'aggressiva torinese, con tre allestimenti, va da 0 a 100 km/h in 6.7 secondi con cambio meccanico a 5 marce o sequenziale al volante e differenziale autobloccante.
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Gran Premio d'Europa in Azerbaijan, nella bellissima Baku. Nuova pista, storia vecchia. Mercedes vince ancora e domina con Rosberg. Hamilton disperso. Vettel ne approfitta ed è secondo.
Di Matteo Landi
Parma, 20 giugno 2016
Alla fine l'unica "anomalia" del Gran Premio d'Europa è il non essersi disputato nel Vecchio Continente, bensì in Azerbaijan, nella bellissima Baku, su una pista che si snoda fra le principali attrazioni della città azera. Tante le insidie per i piloti che devono passare dai 360 km/h, raggiunti sul rettilineo principale, al tortuoso tratto che circonda la "città vecchia". Vista la complessità del tracciato ci si aspettava una gara condizionata da incidenti, safety car e chissà quali variabili impazzite. Invece sono arrivate le certezze di una Mercedes dominatrice, di una Ferrari tornata nel ruolo di principale inseguitrice e di un Rosberg consistente come nelle prime quattro gare della stagione.
Mercedes imbattibile. Ferrari, stavolta il bicchiere è mezzo pieno
Rosberg è stato impeccabile, sfruttando al massimo il potenziale di una vettura apparsa già durante le prove di venerdì imbattibile e per tutti lontana anni luce. Soprattutto per la Ferrari, in difficoltà anche nei confronti di Red Bull e Force India. Fortunatamente nell'arco del weekend la squadra di Maranello ha rosicchiato lo svantaggio arrivando ad essere la prima degli altri. Il risultato dei due ferraristi, con Vettel e Raikkonen rispettivamente secondo e quarto al traguardo, è da vedersi sotto un'ottica diversa rispetto al podio ottenuto in Canada, quando Vettel, in testa alla prima curva ha visto la vittoria svanire soprattutto a causa di una strategia errata. A Baku il tedesco ha tratto il massimo dalla sua vettura ed ha guadagnato punti iridati sull'altro pilota Mercedes, Hamilton.
Hamilton: il grande assente
Voto zero per l'inglese che in qualifica ha gettato le basi di un weekend da incubo con un errore imperdonabile: ha urtato il muro della curva 11 e distrutto la sospensione anteriore destra della sua vettura. L'ultimo di una serie di errori che lo hanno portato a partire solamente dalla decima posizione in griglia di partenza. In gara non è riuscito ad andare oltre la quinta posizione finale nonostante una vettura palesemente superiore alla concorrenza. Gli svariati team radio in cui chiedeva costantemente aiuto al proprio box, che tuttavia non poteva assecondarlo nella gestione elettronica della monoposto, in quanto vietato dal regolamento, dimostrano che quando non è nelle condizioni ottimali, Hamilton diventa vulnerabile. Ad approfittare della superiorità del motore Mercedes, oltre al vincitore Rosberg, è stato Perez, terzo al traguardo.
Perez, che gara!
Il messicano, al volante della Force India, quest'anno ha già conquistato due podii e sembra un lontano parente dell'inconcludente pilota McLaren che pensava più a fare a ruotate con il compagno Button che al risultato finale. Perez pare avere finalmente raggiunto quella maturità che la scuderia inglese gli chiese, senza esito positivo, nel 2013. Ora potrebbe essere uno di quei piloti che la Ferrari sta valutando per il dopo Raikkonen, proprio il pilota che negli ultimi metri di gara il messicano ha superato andando a conquistare un podio. Podio che, sulla carta, già gli spettava vista la penalità di cinque secondi da aggiungere al tempo finale che Raikkonen ha dovuto scontare in seguito ad uno stupido errore venale: l'aver oltrepassato con tutta la vettura la linea d'imbocco della pit lane senza poi rientrare ai box. Il finlandese è parso a tratti velocissimo ed efficace quasi quanto Vettel ma nonostante la sua importante esperienza talvolta si rende partecipe di inspiegabili sbavature.
Ferrari, un bel podio ma gli obiettivi erano altri
Un errore che Marchionne, presente al box Ferrari in occasione del debutto nel mondiale della pista azera, ha preferito non sottolineare, mostrando anzi quella marcata positività che lo accompagna da quando ha preso le redini della Ferrari, in particolar modo da quando quest'ultima è quotata in borsa. Non fosse per le sbandierate ambizioni mondiali, per la rossa si tratterebbe comunque di un buon inizio di campionato. Se l'obiettivo è quello di sconfiggere l'armata Mercedes la strada è ancora lunga. Al momento solo la dispersiva lotta Hamilton-Rosberg sta tenendo a galla le speranze ferrariste.
Bella, elegante e prestazionale, la nuova C Cabrio garantisce quattro posti veri un comfort esclusivo. Tanti i motori disponibili e numerosi gli allestimenti. Cin sospensioni ribassate rispetto a quelle della berlina la nuova Cabrio è assemblata sulla piattaforma della C Coupè. Potenze da 170 a 510 Cv può essere con la trazione anteriore o in versione 4x4, cambio automatico a 9 rapporti. Prezzi da 51mila euro sino al top di gamma da 93mila.
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Un modello glorioso del passato, la 124. Fiat la riporta in auge: una sportiva pura, dalla guida grintosa grazie al motore 1.4 da 140 Cv. Da 0 a 100Km in sette secondi e mezzo arriva fino a 215 km/h. Un moderno schema di sospensioni aumenta la stabilità in frenata e in sterzata. Sterzo leggero e reattivo. In arrivo dopo l'estate con prezzi da 40mila euro.
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Una guerra di nervi sul filo dei decimi di secondo fra le due star della Formula 1. Ferrari di nuovo sul podio ma una strategia errata nega a Vettel la vittoria. Hamilton impeccabile. Rosberg "smarrito".
Di Matteo Landi
Parma, 13 giugno 2016
Resterà il ricordo di una sfida dal sapore antico. Una guerra di nervi sul filo dei decimi di secondo fra le due star della Formula 1, Hamilton e Vettel. Da una parte l'inglese, su una Mercedes ancora al top della categoria, incapace di sbagliare. Dall'altra il pilota Ferrari alla guida di un mezzo tornato competitivo, grazie agli ultimi aggiornamenti, tanto da permettergli di lottare per la vittoria. Vettel, partito terzo, era riuscito con uno scatto fulmineo a sopravanzare entrambe le Mercedes nei primi metri di gara. Poi la Ferrari ha scoperto di non saper più vincere. Con Vettel in testa il box ha optato per le due soste, una più di Hamilton, pensando che il vantaggio di avere in pista una vettura con gomme costantemente più fresche di quelle del campione del mondo in carica potesse più che compensare la perdita di tempo data dal pit stop supplementare. Invece per Vettel la gara si è trasformata in un inseguimento interminabile, condito da un paio di errori all'ultima curva del circuito.
Vettel-Hamilton: che sfida! Ma la Ferrari è ancora sconfitta
Il distacco di cinque secondi maturato alla fine della gara, estremamente contenuto considerando il pit stop aggiuntivo e gli svarioni di guida, sa di beffa. Ma non di sfortuna. La Ferrari lascia il Canada con la consapevolezza di non saper più vincere. L'anno della riscossa si sta trasformando nell'ennesima stagione interlocutoria ed al momento sembra persino un passo indietro rispetto al 2015, quando con una vettura complessivamente inferiore alla concorrenza, dopo lo stesso numero di gare disputate aveva già conquistato quella vittoria che quest'anno la Ferrari sta ancora aspettando. L'anno scorso la Ferrari riuscì a conquistare complessivamente tre vittorie, grazie anche alle ottime scelte strategiche dei suoi uomini ed alla guida impeccabile di Vettel. Gli stessi che quest'anno quasi ad ogni gara si rendono partecipi di errori che non permettono di sfruttare l'ottimo potenziale della vettura. E sono già passate sette gare.
Rosberg: dov'è finito il pilota d'inizio campionato?
Il tempo per recuperare c'è ancora visto che Rosberg, dopo un inizio di mondiale quasi da record è incappato ancora in una gara "no". Al via ha subito la maggiore aggressività di Hamilton ed è finito fuori pista perdendo così numerose posizioni. Nel finale, in lotta con Verstappen per la quarta posizione, è andato in testacoda tentando un attacco all'ultima chicane del circuito. Una mortificante lezione di guida dal giovanissimo olandese che si è difeso come un consumato veterano.
Raikkonen: un'altra gara difficile
Rosberg è riuscito comunque a giungere quinto dato che Raikkonen, solo sesto al traguardo, non è riuscito ad approfittare dello svarione del tedesco. Il finlandese, sempre lontano dal vertice, ha confermato il suo pessimo feeling con la pista canadese. Con questa vittoria Hamilton ha quasi ricucito lo strappo con il compagno di squadra, che solo tre gare fa, sembrava incolmabile. Vettel con i 18 punti conquistati è ora terzo nel mondiale. Per la Ferrari ora serve una vittoria. Per risalire la classifica, per il morale. Ora più che mai.
Terzo appuntamento della Porsche Carrera Cup Italia, in programma questo fine settimana al Misano World Circuit, dove il team Dinamic Motorsport sarà presente con sei Porsche 991 GT3 Cup affidate al pilota di casa Mattia Drudi, al romano Daniele Di Amato, al bresciano Eric Scalvii (tutti e tre piloti dello Junior Scolarship Programme) mentre in Michelin Cup le altre tre GT di Stoccarda saranno portate in gara da Alex De Giacomi, Marco Pellegrini e Stefano Zanini, tutti con l'obiettivo di replicare i podi e le vittorie conquistate nello scorso appuntamento di Imola.
Reggio Emilia, 9 giugno 2016
A meno di due settimane dall'ottimo round di Imola, il team Dinamic Motorsport torna in pista questo fine settimana al Misano World Circuit per il terzo appuntamento della Porsche Carrera Cup Italia 2016 e il secondo del Porsche Cayman Clubsport Trophy.
Sul circuito romagnolo gli occhi saranno puntati sul giovanissimo Mattia Drudi (Centro Porsche Modena): il pilota di Misano infatti gioca in casa (abitando a pochi metri dall'autodromo) e sarà seguito da tanti amici e tifosi che lo supporteranno dopo la vittoria ottenuta a Imola; a cercare un risultato di prestigio e la prima vittoria stagionale c'è però anche il suo compagno di squadra, Daniele Di Amato: il pilota romano, grazie ai due podi sulle rive del Santerno, si è issato al terzo posto in classifica generale a meno di 20 punti dalla vetta, un gap che vuole ridurre già a Misano Adriatico dove nei test invernali aveva colto ottimi riscontri. Il terzetto di giovani sotto le insegne Dinamic Motorsport si completa con Eric Scalvini: il bresciano è intenzionato a dare una svolta alla sua stagione cercando la prima vittoria stagionale dopo il positivo esordio nel round di apertura a Monza, mentre a Imola diversi fattori non gli hanno permesso di sfruttare al 100% la sua Porsche 991 GT3 Cup.
Nella Michelin Cup la lotta al vertice è rovente, e anche a Misano Adriatico i colori del team reaggiano saranno difesi da Alex De Giacomi (già più volte sul podio quest'anno con due vittorie), Marco Pellegrini (vincitore nella Gara Endurance di Imola) e Stefano Zanini (anch'egli sul gradino più alto del podio nello scorso appuntamento); tutti e tre puntano alla vetta della classifica riservata ai gentlemen drivers, obiettivo che dista per il terzetto della Dinamic Motorsport solo pochi punti in classifica.
Sul circuito dedicato a Marco Simoncelli avrà luogo anche il secondo round del Porsche Cayman Clubsport Trophy, serie patrocinata da Porsche Italia e inserita nel contesto del Campionato Italiano Gran Turismo. Al via, con una vettura curata da Dinamic Motorsport ci saranno il toscano Niccolò Mercatali e il giovane Jonathan Cecotto: il duo, dopo l'esordio di Imola al volante della Porsche Cayman Clubsport GT4, puntano a riscattare lo 0 in casella subito in Gara 1 all'Enzo & Dino Ferrari e in questo fine settimana ci sono tutte le carte in regola per un risultato al vertice, considerando le più che positive performance registrate nei test di tre settimane fa.
Per la Porsche Carrera Cup Italia, il programma di Misano prevede come consuetudine le prove libere il venerdì da 40' ed i due turni di qualifica da 15' ciascuno. Le prime due corse sprint (25' + 1 giro) si terranno sabato, con Gara 1 alle 11.00, mentre Gara 2 sarà alle 18.05, entrambe live su Eurosport 2. Nella giornata di domenica è prevista Gara 3 (45'+ 1 giro) alle 16.25 con la diretta su DMAX, l'emittente di Discovery Italia visibile sul canale 52 del Digitale Terrestre, mentre in streaming on line sarà visibile su www.carreracupitalia.it.
Per quanto concerne il Campionato Italiano GT, il programma di Misano Adriatico prevede i due turni di prove ufficiali nella giornata di sabato (mattina) mentre alle 16.55 prenderà il via Gara 1; domenica pomeriggio alle 14.05 scatterà invece Gara 2. Entrambe, della durata di 48 minuti + 1 giro saranno trasmesse in diretta TV su AutomotoTV e in web streaming sul sito www.acisportitalia.it/GT.
Rispetto alla berlina da cui deriva la Sporter mostra un design più armonico e maggiore senso di spaziosità pur avendo quasi le stesse dimensioni. Maggiore l'abitabilità e la capacità di carico. Per il mercato italiano sono tre gli allestimenti, da 31.700 euro sino a 42.500 euro.
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La nuova Peugeot 3008 si presenta con uno stile più deciso, più alta e leggera di 100 kg, diviene una vera offroad. Cresce anche il vano di carico capace di contenere oggetti lunghi fino a tre metri abbattendo i sedili posteriori. Tutta nuova la plancia, che raccoglie l'ultima evoluzione del PEUGEOT i-Cockpit.
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La rinnovata Peugeot 2008 è un Suv compatto che si presenta elegante nelle linee econ frontale innovativo. Il Leone Peugeot campeggia al centro della robusta calandra verticale. La cornice della calandra, dalle linee nette, ha un movimento circolare nel collegamento con il cofano orizzontale, per raccordarsi in modo dinamico ed uniforme. Spiccano anche la firma luminosa dei tre artigli e tinte più accentuate per la carrozzeria. Prezzi da 15.860 euro.
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Con la Q2 Audi colma il vuoto dei Suv compatti con un modello appena oltre i 4 metri di lunghezza, abitabilità da berlina media e motori 3 e 4 cilindri fino a 2 litri e 190 Cv. Connettività, infotainment e sistemi di ausilio alla guida sono caratteristici di vetture di segmento superiore.
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Edge: terzo Suv di una gamma a ruote alte destinata a rinnovarsi. Un cinque posti dallo stile muscoloso dalla grande abitabilità e tanto spazio per i bagagli. All'interno la plancia replica quella degli altri modelli Ford. La tecnologia Traffic Sign Recognition è in grado di riconoscere i segnali stradali verticali, quelli al margine della strada e i cartelli sopraelevati che indicano il limite di velocità o il divieto di sorpasso, facendo comparire un segnale sul quadro strumenti. Oltre al monitoraggio dell'angolo cieco, l'avvertimento in caso involontario di corsia e l'Adaptive Cruise Control con frenata autonoma che si autoregola.
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Secondo round della Porsche Carrera Cup Italia che si è corso nel week end a Imola. Un appuntamento molto positivo per Dinamic Motorsport grazie alla vittoria assoluta di Mattia Drudi e quella in Michelin Cup di Alex De Giacomi, Stefano Zanini e Marco Pellegrini nella Michelin Cup. Anche nel Campionato Italiano GT, è arrivato un ottimo 2° posto al debutto con la Porsche Cayman Clubsport GT4 curata dal team reggiano e portata in gara da Jonathan Cecotto e Niccolò Mercatali.
Reggio Emilia, 31 maggio 2016
Dinamic Motorsport esce anche da Imola a testa alta: il team reggiano è stato acora una volta protagonista nella Porsche Carrera Cup Italia, al secondo round stagionale sui sette in programma. Sul circuito del Santerno, dopo una buona qualifica, è stato Mattia Drudi (Centro Porsche Modena) a chiudere ad un passo dalla vittoria, cercata insistentemente per tutto l'arco della gara senza però riuscire a trovare il sorpasso vincente nei confronti di Come Ledogar; a rimanere impassibile da una bagarre serratissima è stato il giovane bresciano Eric Scalvini, quarto e ad un passo dal podio nonostante gli attacchi del canadese Grenier e del compagno di colori Daniele Di Amato, sesto sotto la bandiera a scacchi. Ottimo successo in Gara 1 Michelin Cup per Alex De Giacomi mentre l'altro alfiere Dinamic Motorsport, il monegasco Stefano Zanini, è salito sul terzo gradino del podio chiudendo davanti alla 991 GT3 Cup di Marco Pellegrini, sfortunato protagonista di un testacoda quando occupava le posizioni di vertice tra i gentlemen drivers. In Gara 2 arriva il capolavoro di Mattia Drudi: il giovane romagnolo centra infatti la vittoria assoluta, la second ain carriera con i colori Dinamic Motorsport, una performance di rilievo quella mostrata da Drudi, che è riuscito a tenere a bada un pilota di grande esperienza come Giraudi. Non da meno è stata la prestazione di un altro pilota del team emiliano e dello Scholarship Programme, Daniele Di Amato, autore di una seconda gara dalla condotta perfetta che lo ha visto transitare sotto la bandiera a scacchi a ridosso del podio; il romano adesso ha nel proprio mirino un risultato ancora migliore date le potenzialità messe in mostra in queste prime battute stagionali. Peccato per Eric Scalvini, penalizzato da un contatto alla variante Villeneuve che lo ha costretto ad una uscita nella ghiaia, che lo ha retrocesso in decima piazza. Bel duello in Michelin Cup tra i due alfieri Dinamic Motorsport, con Stefao Zanini che è riuscito a prevalere su Alex De Giacomi, formando così una doppietta per la squadra diretta da Maurizio Lusuardi.
Gara 3, quella Endurance, è stata caratterizzata dalle mutevoli condizioni meteo che hanno colpito il circuito intitolato a Enzo & Dino Ferrari, con Mattia Drudi costretto al ritiro dopo un'uscita di pista alla Rivazza, dove ha purtroppo danneggiato splitter e radiatore della sua 991 GT3 Cup. A salire così sul podio è stato Daniele Di Amato grazie ad un'ottima condotta di gara in condizioni non facili e al perfetto setup della sua vettura, mentre il compagno Eric Scalvini ha chiuso al 5° posto; doppietta Dinamic Motorsport in Michelin Cup, con Marco Pellegrini alla sua prima vittoria e Alex De Giacomi subito alle sue spalle, bravi entrambi a gestire una gara assolutamente non facile.
A Imola Dinamic Motorsport ha debuttato anche nel Campionato Italiano GT con la nuova Porsche Cayman Clubsport GT4: dopo l'ottima qualifica, con la pole position per Gara 2 conquistata dal giovanissimo Jonathan Cecotto, la prima gara non si è rivelata particolarmente fortunata a causa del ritiro a seguito di un incidente causato da un altro concorrente. In Gara 2 invece, il duo Mercatali-Cecotto ha colto un ottimo secondo posto nonché il giro più veloce in assoluto (fatto segnare da Cecotti), un risultato arrivato nonostante qualche piccolo problema elettrico derivato dal contatto subito in precedenza; una prestazione positiva che fa ben sperare in vista del prossimo appuntamento sul tracciato di Misano Adriatico, dove Mercatali e Cecotto hanno già avuto modo di effettuare dei test con la Cayman GT4.
Giuliano Bottazzi (Team Manager Dinamic Motorsport): "A Imola abbiamo vissuto un fine settimana direi piuttosto positivo ma non facile, soprattutto nella giornata di domenica quando la pioggia ci ha scombinato i piani. Purtroppo lo zero di Mattia pesa in ottica campionato e dovremo lavorare sodo per colmare il gap. Ciò non toglie che siamo molto contenti di tutti i nostri piloti che hanno fatto un lavoro eccellente, ad iniziare da Zanini e Pellegrini che hanno finalmente trovato il feeling giusto con la 991 GT3 Cup e saranno sicuramente ancora protagonisti nella Michelin Cup a Misano."
(Fonte: Dinamic Motorsport)
Da un mese il marchio giapponese ha proposto la Baleno: berlina compatta appena sotto i 4 metri di lunghezza, con cinque posti e un vano bagagli di 355 litri. Oggi la versione S si aggiunge al 1.2 benzina e alla versione ibrida con moderno Boosterjet 1.3 cilindri Turbo iniezione diretta da 112Cv. Un comportamento dinamico brillante che non denuncia mai incertezze grazie ad un assetto molto ben calibrato. Un guida brillante e traiettorie precise con un elevato comfort a bordo.
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Il Gran Premio di Monaco 2016 ci consegna una Formula 1 spettacolare. L'inglese torna alla vittoria nel giorno nero di Rosberg. Vettel solo quarto, Raikkonen fuori. Ferrari, anche quest'anno vincerà il prossimo?
Di Matteo Landi
Un giro. E' quanto ha separato il vincitore Hamilton dal compagno di squadra Rosberg. Due settimane. Il tempo trascorso fra la vittoria del baby Verstappen ed il suo schianto contro il guard rail a Montecarlo. Un weekend in cui ha messo in mostra la sua giovane età, stavolta nel suo lato peggiore. Dodici. Sono invece le gare consecutive senza vittoria Ferrari. Un'eternità se si considerano gli obiettivi mondiali dichiarati dal suo Presidente Marchionne.
Montecarlo: spettacolo e ritorni illustri
Il Gran Premio di Monaco 2016 ci consegna una Formula 1 spettacolare, grazie ad una gara iniziata su pista bagnata, poi divenuta asciutta e terminata con qualche goccia di pioggia a disturbare gli ultimi km di una corsa durata due ore. Ci consegna, soprattutto, il ritorno alla vittoria di Lewis Hamilton. L'inglese, su un circuito da sempre ritenuto l'università dell'automobilismo, ricorda a Rosberg chi si è laureato campione del mondo, e per ben tre volte. Per contro Rosberg incappa in una "domenica no", di quelle che non gli capitavano da tempo. Alla guida di una Mercedes con la quale avrebbe dovuto ottenere almeno il podio arriva addirittura settimo, facendosi sopravanzare dalla Force India di Hulkenberg negli ultimi metri di gara. Proprio gli uomini della squadra indiana, insieme ad Hamilton, alla fine hanno festeggiato di più visto lo strepitoso Perez, giunto addirittura terzo davanti a Vettel.
Ferrari, dove sei?
Per la Ferrari si è trattata ancora di una gara condizionata da qualifiche terribili, con il tedesco che è arrivato al traguardo nella stessa posizione dalla quale era partito. Di Raikkonen invece è meglio non parlare: dopo avere scontato una penalità di cinque posizioni in griglia di partenza per la sostituzione del cambio, ad inizio gara ha colpito le barriere. Con pista bagnata avrebbe dovuto far valere la sua lunga esperienza nel Circus per avere la meglio sugli avversari, invece ha commesso un errore analogo a quello del 18enne Verstappen, passato dalle stelle della vittoria spagnola ad un weekend "horror", condito da svariati errori. Il suo talento cristallino ha solo bisogno di un pò di esperienza ed alla guida di una vettura adesso al top potrà quest'anno aspirare ad altre vittorie di tappa. Sempre che in Red Bull non commettano errori di strategia come quello che è costato la gara a Ricciardo: al comando della gara, praticamente senza avversari, ha visto spegnersi le sue speranze di vittoria a causa di un cambio gomme disastroso. Il box Red Bull ha fatto tornare alla mente le immagini del lontano 1999, con la Ferrari di Irvine ferma al Nurburgring in attesa che i meccanici trovassero la "ruota fantasma".
Ricciardo: fregato dal proprio box ma Red Bull adesso balla coi grandi
Un'altra beffa per l'australiano, dopo che in Spagna la sua squadra aveva riservato al giovane compagno olandese la strategia vincente. Ricciardo, secondo a gara ultimata, non ha potuto fare a meno di esternare parole di disapprovazione nei confronti della pessima gestione strategica Red Bull. Con Raikkonen probabilmente a fine carriera ed una Red Bull innamorata di Verstappen chissà che il prossimo anno Vettel non si ritrovi in squadra ancora Ricciardo. Anche se al momento all'australiano potrebbe convenire rimanere in Red Bull: ora l'ottimo telaio progettato dalla squadra austriaca è ben supportato dal motore Renault ed in vista del cambiamento regolamentare del 2017, che stravolgerà l'aspetto aerodinamico delle monoposto, c'è da credere che gli ottimi progettisti Red Bull faranno ancora la differenza.
Ferrari: forse è già finita
Per contro, in Ferrari, sembrano aver perso il bandolo della matassa. Problemi di affidabilità, prestazioni incostanti e progressi che tardano ad arrivare stanno portando la squadra dal ruolo di principale sfidante dell'armata Mercedes a prima degli outsider. Il campionato è ancora lungo ed i punti in palio ancora tanti. Adesso che Hamilton ha allontanato la sfortuna e la Red Bull è tornata ai vertici, la rimonta Ferrari non sembra però agevole. L'incubo che l'anno della consacrazione si dimostri come il ritorno alla mediocrità, al momento, sembra potersi concretizzare più del sogno mondiale.
Secondo della Porsche Carrera Cup Italia, in programma questo fine settimana all'Autodromo Enzo & Dino Ferrari di Imola, dove il team Dinamic Motorsport sarà presente con sei Porsche 991 GT3 Cup affidate al romagnolo Mattia Drudi, al romano Daniele Di Amato, al bresciano Eric Scalvini, tutti e tre selezionati da Porsche Italia per lo Junior Scolarship Programme; in Michelin Cup, le altre tre GT di Stoccarda saranno portate in gara da Alex De Giacomi, Marco Pellegrini e Stefano Zanini, tutti con l'obiettivo di replicare i podi conquistati nel primo appuntamento di Monza, forti anche delle ottime performance riscontrate sul circuito in riva al Santerno nei test invernali.
Reggio Emilia, 26 maggio 2016
Sarà un week end decisamente impegnativo quello che si appresta ad affrontare il team Dinamic Motorsport in quel di Imola, a partire da venerdì 27 Maggio. Sul circuito di casa, la squadra reggiana sarà infatti divisa su due fronti, accomunati da un unico brand, quello di Porsche.
Nella Porsche Carrera Cup Italia, Dinamic Motorsport torna all'attacco con le sue sei Porsche 991 GT3 Cup nel secondo appuntamento stagionale: dopo il positivo esordio di Monza, dove ha colto due secondi posti assoluti, Mattia Drudi (Centro Porsche Modena) punta al successo sul tecnico tracciato emiliano dove nei test aveva mostrato ottime performance; anche gli altri due giovani, il romano Daniele Di Amato e il bresciano Eric Scalvini, ambiscono a migliorare i risultati ottenuti nel round di apertura, dove lo stesso Scalvini aveva ottenuto un'ottima terza piazza in Gara 1. Tra i gentleman della Michelin Cup, occhi puntati sul veterano Alex De Giacomi, voglioso di riscattare il weekend monzese dove la sfortuna non gli ha permesso di concretizzare al meglio la competitività dimostrata al volante della GT tedesca; feeling in crescendo per Stefano Zanini (Centro Porsche Bologna) e Marco Pellegrini che saranno al via per incamerare ulteriore esperienza e punti importanti in ottica campionato, con il monegasco che attualmente occupa la terza posizione tra i gentlemen drivers.
Il fine settimana imolese per i protagonisti della Porsche Carrera Cup Italia si aprirà venerdì 27 Maggio con le due sessioni di prove libere (ore 9.10 e 13.05) a cui seguiranno le qualifiche (18.25 e 18.55); sabato le due gare sprint da 25' + 1 giro, con la prima che scatterà alle 11.10 mentre la seconda vedrà accendersi il semaforo verde alle 18.10. Domenica 29 sarà la volta della prova endurance da 45' + 1 giro che vedrà i piloti sfidarsi a partire dalle 16.20. Tutte e tre le gare saranno trasmesse in diretta televisiva su DMAX e in live streaming su www.carreracupitalia.it
Nello stesso ACI Racing Weekend di Imola, debutta la nuova Porsche Cayman Clubsport GT4 nell'omonimo trofeo inserito all'interno del Campionato Italiano Gran Turismo; anche Dinamic Motorsport ha accettato la sfida con la neonata GT4 di Weissach e sarà della partita insieme all'esperto Niccolò Mercatali e al giovane Jonathan Cecotto, quest'ultimo proveniente dalla Formula 4. Dopo i recenti test svolti a Misano, entrambi i piloti sono fiduciosi di ottenere sin da subito un buon risultato grazie alle performance e al feeling immediato riscontrato con la Cayman. Il programma del week end per quanto concerne il Campionato Italiano GT prevede i due turni di prove ufficiali nella giornata di sabato (dalle 9.40 alle 10.15), mentre alle 17 prenderà il via Gara 1. Domenica invece sarà la volta di Gara 2, prevista alle 12.40. Entrambe le gare, della durata di 48 minuti + 1 giro, saranno trasmesse in diretta TV su AutomotoTV e in web streaming sul sito www.acisportitalia.it /GT
Debutta ufficialmente l'Alfa della riscossa: la Giulia. La berlina più attesa dell'anno africa sul mercato con prezzi da 35.500 euro in su con ben 5 allestimenti Giulia, Super, Quadrifoglio, Business e Business Sport e 6 varianti di motorizzazione.
Sulla Quadrifoglio da oltre 500Cv si trovano dagli inserti in fibra di carbonio ai sistemi di sicurezza attiva e passiva di straordinaria qualità con tecnologia BSM (Blind Spot Monitoring) e la telecamera posteriore oltre a fari Bi-Xenon con tecnologia AFS.
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Decimo modello Opel ad offrire l'alimentazione a GPL, la Karl nella versione BI Fuel è spinta da un 1.3 cilindri da 73Cv con cambio manuale a 5 marce. Grazie al serbatoio montato al posto della ruota di scorta conserva la stessa dimensione interna del modello a benzina. E' proposta con un'offerta di lancio a 10.500 euro sino alla fine di giugno.
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Sistema 4Control: quattro ruote sterzanti in grado rendere piacevole il sentore di guida con sportività, dinamismo e precisione in curva. Presente su Espace e Talisman rende più facile la guida di auto di dimensioni importanti anche in città per gestire con un'angolo di sterzata minore e meno sforzi utile in rotatorie ed incroci. Un diametro di sterzata di 11 m per Espace e 10,8 m per Talisman.
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Oggi arriva in versione 2 volumi a 5 porte e in autunno verrà lanciata la station wagon. Motori 1.3, 1.6, benzina e diesel da 95 a 110Cv con cambi manuali a 5 o 6 marce o automatico a doppia frizione a sei rapporti. Ottima l'abitabilità, fluida e impeccabile la tenuta di strada.
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La Ford Fiesta ST200 si caratterizzata per la spaventosa grinta dovuta ai 200Cv che la spingono sino a 230Km/h. Si caratterizza per i cerchi in lega in colore nero opaco da 17 pollici e l'esclusiva tinta della carrozzeria Solid Silver Grey.
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