Consorzio Bonifica Parmense

Consorzio Bonifica Parmense

Bonifica Parmense, impianti in funzione e maestranze a lavoro per la gestione e il monitoraggio dei flussi delle piogge. 20 gli uomini operativi, 5 gli impianti attivi a garanzia della sicurezza e protezione di 13000 ettari di territorio compresi tra la città ducale e la provincia parmense

Parma (PR) – Il Consorzio della Bonifica Parmense, a seguito della pioggia incessante caduta nell'arco delle ultime 48 ore, è attivo già dal pomeriggio di venerdì 1° Febbraio con l'attivazione degli impianti in via precauzionale e il monitoraggio della situazione dei flussi delle acque nei canali dei comprensori gestiti.

Ben 20 gli uomini operativi sul territorio per la gestione dei suddetti flussi, tra tecnici e operai addetti al funzionamento impianti, alla manovra e alla sorveglianza delle paratoie antirigurgito.

Sono 5 gli impianti attivi: nel Comune di Parma l'impianto di Foce Abbeveratoia (con una portata di ben 10000 litri/secondo) smaltisce le acque dell'omonimo canale nel torrente Parma, garantendo la sicurezza di un territorio di 3000 ettari.

Nel Comune di Polesine Zibello il Cantonale (la cui portata è di 3000 litri/secondo) prende le acque dai canali Bardalenzo, Lavezzoli e Dossi per rimandarle in Rigosa Nuova, a protezione di un territorio di 1000 ettari.

L'impianto di Vigone (dalla portata di 1000 litri/secondo) ubicato nel Comune di Sorbolo Mezzani preleva l'acqua dalla Parmetta portandola direttamente al Fiume Po e preservando da eventuali inondazioni un territorio di 4300 ettari.

Infine gli impianti nel Comune di Colorno: Travacone (portata: 9800 litri/secondo) preleva dai canali Limido, Fossetta Bassa e Naviglio Navigabile a difesa di un territorio di 3090 ettari; e Chiavica Rossa (portata 3000 litri/secondo) preleva le acque dal canale Fosso Nuovo per scolmarle nel Torrente Parma, proteggendo un territorio di 1600 ettari.

La situazione è sotto controllo su tutta pianura; le squadre consortili sono ancora a lavoro per le fasi di monitoraggio e telecontrollo dei flussi delle acque.

 

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La Bonifica Parmense prosegue nel proprio programma di restauro conservativo delle strutture consortili finalizzato al miglioramento delle funzioni e delle tecnologie

Busseto (PR) – Il Consorzio della Bonifica Parmense ha completato un'opera di rilevante riqualificazione dell'impianto del Corsetto, nel Comune di Busseto, riuscendo a migliorarne in un sol colpo funzione specifica e innovazione tecnologica dei mezzi impiegati.

L'intervento sull'impianto idrovoro – che serve anche la zona del Comune di Polesine Zibello, ha consentito al contempo di riportare il manufatto al colore originale della stessa struttura e di ottimizzare ed incrementare il potenziale tecnologico a beneficio della gestione delle acque in uno snodo in cui i canali di bonifica Ardella, Rodella e Valle si riversano nel Fiume Po.

L'impianto è al servizio di un territorio di 700 ettari e al suo interno sono installate due pompe idrovore della portata di 1500 litri/secondo l'una, per una potenza totale di 3000 litri/secondo.

Restaurato il manufatto che veicola l'acqua per uso irriguo nella zona di nord–ovest del territorio comunale di Noceto per una estensione potenziale di circa 300 ettari

Noceto (PR) – Il Consorzio della Bonifica Parmense prosegue il nutrito programma degli interventi sul territorio volto a riqualificare – aggiornandone e ampliandone le funzioni e la tecnologia dei mezzi impiegati – la gran parte degli impianti e dei manufatti che consentono la gestione equilibrata dei flussi.

Nel Comune di Noceto tecnici e operai hanno ultimato le migliorie (realizzate con fondi consortili) completando per tempo i lavori di risanamento conservativo del Ponte sul Canale Sadino.

Il manufatto, denominato anche "Nave del Sadino", è un piccolo gioiello artistico dalla pregevole identità storica composto da 5 archi in mattoni della lunghezza totale di circa metri 60 totali e veicola l'acqua per uso irriguo nella zona di nord–ovest del territorio comunale per una estensione potenziale di circa 300 ettari.

Nella fattispecie le attività delle maestranze hanno visto la coibentazione delle canalette che consentirà di evitare eventuali perdite di acqua dalla rete in un periodo in cui il risparmio idrico della risorsa idrica diventa quanto mai obiettivo primario da perseguire al fine di conservarla per i periodi di magra.

Oltre a questo si è provveduto alla pulizia e sistemazione della facciata del manufatto con l'operazione di ri-ancoraggio dei mattoni più antichi per salvaguardarne e conservarne il valore storiche oltre che di funzione.

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