Provincia di Reggio Emilia

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Sito Ufficiale: http://www.provincia.re.it/

In entrambi i tratti si viaggia a senso unico alternato. Mezzi pesanti e autobus ancora dirottati su percorsi alternativi. Limite dei 30 km all'ora in due tratti della Sp 8 a Toano per strada dissestata -

Reggio Emilia, 25 marzo 2015 -

Il maltempo continua a flagellare il nostro Appennino ed in particolare il territorio di Baiso. Dopo che ieri la Provincia di Reggio Emilia aveva comunicato di aver provvisoriamente riaperto al transito a senso unico alternato, ma non per i mezzi pesanti, la Sp 7 Pratissolo – Felina (chiusa da gennaio per una frana in località Monte Lusino di Baiso), oggi sempre sulla stessa Sp 7, nei pressi di Monte Faraone, a causa di una frana di monte è stato istituito un senso unico alternato a vista con limite di velocità a 30 km/h.

Per quanto riguarda la frana di Monte Lusino, dove la strada provinciale è stata provvisoriamente riaperta al transito a senso unico alternato e con limite dei 30 km/h, la Provincia di Reggio Emilia ricorda che per i mezzi pesanti la Sp 7 continua a rimanere non transitabile per un tratto di circa 8 chilometri dall'incrocio con la Sp 98 in località Gargola all'incrocio con la Sp 27 e la Sp 107 nell'abitato di Baiso.

I percorsi alternativi restano i seguenti:

Veicoli di massa a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate) e autobus:
- da Reggio Emilia in direzione Baiso sulla Sp 7 all'incrocio in località Gargola sulla Sp 98 e in seguito sulla Sp 107;
- da Baiso in direzione Reggio Emilia sulla Sp 107, quindi sulla S.P.98;
Veicoli di massa a pieno carico superiore a 7 tonnellate (esclusi quelli diretti alla discarica):
- da Reggio Emilia in direzione Baiso, alla rotatoria di Pratissolo proseguire per Castellarano sulla Sp 486R, quindi a Roteglia sulla Sp 27 per Baiso;
- da Baiso in direzione Reggio Emilia sulla Sp 27 direzione Roteglia, quindi sulla Sp 486R direzione Reggio Emilia.
Nei prossimi giorni, forse già lunedì se il tempo lo consentirà, è probabile comunque una nuova chiusura al transito della Sp 7 a Monte Lusino per consentire la posa delle fondazioni dell'opera di contenimento della frana: i lavori dovrebbero durare non più di una settimana, dopo di che la Sp 7 sarà di nuovo riaperta alle sole auto, sempre a senso unico alternato.
Variazioni al traffico anche in comune di Toano, dove da ieri in due tratti della Sp 8 - in località Aigume e all'incrocio per il campeggio di Quara – si viaggia con limite di velocità a 30 km/h in quanto la strada è dissestata ed è presente della ghiaia sulla carreggiata. Il provvedimento rimarrà in vigore fino al termine dei lavori di ripristino.

Per info in tempo reale sulla viabilità e in caso di eventuali emergenze consultare il profilo Twitter della Provincia di Reggio Emilia @ProvinciadiRE.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Cavaliere al merito della Repubblica italiana viveva a Cadè e aveva 93 anni. Il cordoglio del presidente Giammaria Manghi e della responsabile della Protezione civile, Federica Manenti -

Reggio Emilia, 19 marzo 2015 -

Nella notte, con la moglie Graziella Arletti e gli amici alpini che non lo hanno mai lasciato solo in questi ultimi giorni della sua vita terrena, e' "andato avanti" l'artigliere alpino Pasquale Corti. Classe 1922, nato a Montefiorino di Modena, viveva da diversi anni a Cadè ed era reduce di Russia del gruppo Valcamonica, divisione alpina Tridentina, e socio della sezione di Reggio Emilia.

Pasquale Corti aveva vissuto la tragedia che portò, nella disfatta del 1942-43, i nostri soldati a morire nelle steppe russe: 11.000 caduti sicuramente in combattimento, altri 64.000 dispersi di cui non si seppe mai più nulla e solo diecimila tornati alla fine della guerra.
Instancabilmente animato dal desiderio di ricordare i commilitoni caduti in terra di Russia, l'alpino reggiano aveva dedicato le sue memorie "a tutti quelli che non sono tornati": drammi, valore ed eroismo raccontati nel suo libro "La Disfatta", dove sono raccolti i ricordi di quella che definì "una guerra tragica e stupida come tante di quelle guerre che ancora oggi si fanno".

Pasquale Corti ha dedicato tutta la sua vita alla testimonianza verso i giovani, sostenuto dalla consapevolezza dell'importanza di tramandare alle nuove generazioni la memoria e le tradizioni delle truppe alpine. Ha organizzato e portato nelle scuole di tutta Italia una significativa mostra fotografica, esibendola con grande sforzo organizzativo e personale. Mai stanco, sempre presente alle adunate degli Alpini accompagnato dall'amico Corrado Bagnacani, vicino a lui con la dedizione di un figlio, Pasquale Corti aveva ricevuto lo scorso anno l'onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana, consegnatagli dal prefetto vicario Adriana Cogode.

Il presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi, la responsabile della Protezione civile provinciale Federica Manenti con tutti i collaboratori, uniti a tutti gli alpini a partire dal presidente della sezione di Reggio Emilia Ettore Benassi, al presidente del Coordinamento provinciale delle associazioni Volmer Bonini ed a tutti i volontari, esprimono cordoglio con rispetto e ammirazione per un "vero simbolo generoso e onesto della "alpinità'".

"Il dovere della memoria, raccontato e riproposto in ogni sede dall'alpino Pasquale Corti, ha rappresentato un dono prezioso per tantissimi giovani reggiani - ricorda il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi - Di questo saremo per sempre grati a questo grande uomo, impegnandoci a essere fedeli custodi della sua esperienza".
"Ho avuto l'onore di conoscere Pasquale Corti e di ascoltarlo negli ultimi momenti della sua vita, commossa per la amorosa presenza della moglie e di tutti gli amici alpini che lo hanno abbracciato nell'ultima parte del suo cammino - aggiunge la responsabile della Protezione civile provinciale Federica Manenti - Ma soprattutto ho visto le migliaia di ragazzi delle scuole arricchirsi dei suoi racconti e ascoltarlo oltre le parole. E quando il suo racconto si bloccava, per il ricordo doloroso e la commozione di un grande uomo novantenne, i giovani hanno compreso cosa ci fosse dietro quel silenzio".

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Cinque classi dell'istituto comprensivo di Poviglio e Brescello in visita al campo di concentramento tristemente noto anche per aver ospitato 15.000 bambini. Con gli studenti anche il presidente della Provincia, Giammaria Manghi - 

Reggio Emilia, 18 marzo 2015 -

Viaggio della memoria a Terezin, in Repubblica Ceca, per le cinque classi di terza media dell'istituto comprensivo di Poviglio e Brescello. Dopo tappe a Monaco e Praga, oggi la toccante visita al campo di concentramento tristemente noto anche per aver ospitato 15.000 bambini, solo un centinaio dei quali sopravvissuti.

Con gli studenti e la dirigente scolastica Elisabetta Mangi, in viaggio da lunedì anche il sindaco di Poviglio e presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi. "Nel mio impegno quotidiano di amministratore pubblico, cerco di destinare il maggior tempo possibile al confronto con i ragazzi: gli incontri sulla legalità, la visita a Fossoli nella Giornata della memoria, il saluto ai ragazzi che partivano con Istoreco... - sottolinea il presidente Manghi – Anche questo viaggio d'istruzione a Terezin, insieme a decine di studenti di terza media, è un'occasione preziosa per sintonizzarsi con le giovani generazioni, per ascoltarle e capirle, svolgendo appieno un ruolo istituzionale che deve essere prioritariamente al servizio dei cittadini di domani". "Il futuro è nelle loro mani, ma il passato non va dimenticato – aggiunge il presidente Manghi – Non vanno dimenticati gli errori, e gli orrori, che sono stati commessi, per fare in modo che non si ripetano mai più: questi viaggi della memoria sono esperienze fondamentali perché fanno toccare con mano, e dunque meglio comprendere, quanto studiato sui libri di testo".

Per le ultime classi della scuola secondaria di primo di grado dell'istituto comprensivo di Poviglio e Brescello è il secondo viaggio della memoria, dopo quello ad Auschwitz. Curato in collaborazione con l'Anpi, ha visto i ragazzi partire lunedì per Monaco e quindi per Praga, da dove ripartiranno domani per Salisburgo, prima del rientro a Poviglio previsto per venerdì. Al viaggio della memoria hanno preso parte anche il parroco di Poviglio don Giuseppe Lusuardi e il curato di Brescello don Andrea Cristalli, il vicesindaco con delega alla Scuola del Comune di Brescello Isabella Mazza, l'assessore alla Scuola del Comune di Poviglio Isa Malpeli e il regista brescellese Lorenzo Bianchi Ballano, che realizzerà un video su questa esperienza.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

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